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Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del 7-7-8 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle. Esercizio. ( punti) Data la funzione f(x, y) = x + y x y i) trovare tutti i punti critici e, se possibile, caratterizzarli come punti di massimo locale, minimo locale o sella; iii) determinare massimo e minimo di f su Ω = } {(x, y) R : x + y Esercizio. ( punti) Calcolare l integrale dx dy Ω (x + y ) dove Ω = {(x, y) R : x, x + y y, y } x. Esercizio. (8 punti) Data la superficie Σ = { (x, y, z) R : x 4 x y + z 4z + 4 = } i) scrivere l equazione cartesiana del piano tangente a Σ nel punto P = (,, ); ii) determinare, se possibile, una parametrizzazione locale di Σ in un intorno del punto Q = (,, ) e in un intorno del punto R = (,, ).

Svolgimento Esercizio. Data la funzione f(x, y) = x + y x y i) trovare tutti i punti critici e, se possibile, caratterizzarli come punti di massimo locale, minimo locale o sella. Dire se la funzione ammette massimo assoluto e minimo assoluto; La funzione è un polinomio definito su tutto R, dunque è anche differenziabile su tutto R. Per trovare i punti critici dobbiamo dunque risolvere il sistema f(x, y) =, ossia { x x = 4y y = La prima equazione si riscrive come x( x) =, e ha dunque soluzioni x = e x =. La seconda equazione si riscrive come y(4 y) =, e ha dunque soluzioni y = e y = 4. Dunque i punti critici risultano essere ( C = (, ) C =, 4 ) ( ) ( C =, C 4 =, 4 ) Per caratterizzare i punti critici andiamo a calcolare la matrice Hessiana di f. Osserviamo che essendo f un polinomio, è una funzione differenziabile due volte su tutto il dominio, dunque la matrice Hessiana sarà simmetrica. In particolare troviamo ( ) 6x Hf(x, y) =. 4 6y Sostituendo i punti critici troviamo: ( Hf(C ) = Hf(, ) = 4 ), si ha det Hf(C ) = 8 >, e traccia(hf(c )) = 6 >, dunque C è punto di minimo locale; ( Hf(C ) = Hf, 4 ) ( ) =, 4 si ha det Hf(C ) = 8 <, dunque C è punto di sella; ( ) ( Hf(C ) = Hf, = 4 ), si ha det Hf(C ) = 8 <, dunque C è punto di sella; ( Hf(C 4 ) = Hf, 4 ) ( = 4 ),

si ha det Hf(C ) = 8 >, e traccia(hf(c )) = 6 <, dunque C 4 è punto di massimo locale. ii) determinare massimo e minimo di f su } Ω = {(x, y) R : x + y L insieme Ω è l ellisse di centro (, ) e semiassi a = e b =. Per studiare massimo e minimo assoluto di f su Ω dobbiamo considerare i valori che la funzione assume su eventuali punti di non differenziabilità, sui punti critici liberi interni a Ω, sui punti critici vincolati al bordo di Ω e sugli eventuali spigoli del bordo. Abbiamo visto che f è differenziabile su tutto R. I punti critici liberi sono quattro, ma solo C = (, ) e C = (, ) sono interni a Ω. Ci rimane da studiare il comportamento di f sul bordo di Ω. Possiamo non considerare spigoli sul bordo dell insieme, scrivendo il bordo come } Γ = {(x, y) R : x + y = quindi insieme di livello della funzione differenziabile G(x, y) = x + y. Il gradiente di G non si annulla su Γ, e possiamo quindi applicare il metodo dei moltiplicatori di Lagrange, e cercare soluzioni (x, y, λ) del sistema x x = λ x 4y y = λ y x + y = Studiando la prima equazione otteniamo che il sistema è equivalente a x = 4y y = λ y x + y = x λ = x 4y y = λ y x + y = Dal primo sotto-sistema si ottengono i primi due punti critici vincolati Q = (, ) Q = (, ) Nel secondo sotto-sistema, sostituendo la seconda nella terza si trova 4y y = y ( x) da cui si trovano le soluzioni y = e y = x. Usando la condizione sul vincolo x + y =, si trovano quindi gli altri punti critici vincolati Q = (, ) Q 4 = ( ( ) (, ) Q 5 =, Q 6 =, )

I valori che dobbiamo confrontare sono dunque f(c ) = f(c ) = 4 7 f(q ) = f(q ) = f(q ) = + f(q 4 ) = f(q 5 ) = + f(q6 ) = Dunque il massimo di f è + e il minimo è. Esercizio. Calcolare l integrale dx dy Ω (x + y ) dove Ω = {(x, y) R : x, x + y y, y } x. Riscriviamo innanzitutto la terza condizione come y { x x y x y < x + y Osservando che x è già garantito dalla prima condizione, riscriviamo Ω = Ω Ω con Ω = { (x, y) R : x, x + y y, y } Ω = { (x, y) R : x, x + y y, y <, x + y } L insieme Ω è rappresentato nella figura. - - Figure : L insieme Ω. È preferibile svolgere l integrale usando il cambiamento di variabili in coordinate polari, ossia ψ(ρ, θ) = (x, y) con { x = ρ cos θ y = ρ sin θ e det J ψ (ρ, θ) = ρ. 4

Ponendo S l insieme tale che ψ(s) = Ω, abbiamo dx dy = Ω (x + y ) S sin θ cos θ dρ dθ. Determiniamo adesso S e proviamo a scriverlo come insieme semplice. Dalla definizione di Ω troviamo S = S S con S = { (ρ, θ) [, + ) [ π, π] : ρ cos θ, ρ ρ sin θ, ρ sin θ } S = { (ρ, θ) [, + ) [ π, π] : ρ cos θ, ρ ρ sin θ, ρ sin θ <, ρ } Dalla prima condizione si ricava cos θ >, dunque otteniamo [ θ π, π ] e ρ cos θ. La seconda condizione la trattiamo come una disequazione di secondo grado in ρ, da cui si trova che ρ è compreso tra le due radici, ossia sin θ sin θ + ρ sin θ + sin θ +, e poiché la radice più piccola è negativa per ogni valore di θ, otteniamo ρ sin θ + sin θ +. Per S la terza condizione è equivalente a θ [, π], e dunque mettendola insieme alle altre due condizioni si trova { S = (ρ, θ) [, + ) [ π, π] : θ π, ρ } cos θ, ρ sin θ + sin θ +. Per S la terza e la quarta condizione sono equivalenti a θ [ π, ] e ρ. Osservando che cos θ per ogni θ, e che sin θ + sin θ + sin θ + sin θ + sin θ sin θ ancora per ogni θ, per l insieme S ha importanza per ρ solo la quarta condizione, e dunque S = {(ρ, θ) [, + ) [ π, π] : π } θ, ρ L insieme S è un rettangolo, dunque già in forma di insieme semplice, mentre per scrivere S come insieme semplice rappresentiamolo in figura. Si trova la figura con ρ sulle ascisse e θ sulle ordinate. Per scriverlo come insieme semplice dobbiamo considerare la soluzione in [, π ] di cos θ = sin θ + sin θ + che indichiamo con θ. Possiamo dunque scrivere S come unione di due insiemi semplici, { S = (ρ, θ) : θ θ, ρ } {(ρ, θ) : θ θ π } cos θ, ρ sin θ + sin θ +. 5

.5..5..5. -.5 -...5..5..5. Figure : L insieme S. Dunque (x + y ) Ω dx dy = sin θ cos θ dρ dθ = S = sin θ cos θ dρ dθ + sin θ cos θ dρ dθ = S θ cos θ =! sin θ cos θ dρ dθ+ π θ θ S π = sin θ dθ + sin θ+ sin θ+ sin θ cos θ dρ dθ+ π sin θ cos θ + sin θ cos θ p sin θ + dθ + sin θ cos θ dρ sin θ cos θ dθ = π θ 8 sin θ + (sin θ + ). Per il valore di θ, possiamo risolvere l equazione di sopra, da cui si trova 8 + 5 sin θ = cos θ = = cos θ + oppure si trovano le coordinate del punto P di intersezione tra le curve x = e x + y y = con y4 >, ossia P = (, + ), da cui + sin θ = cos θ = (5 + ) (5 + ) che rappresenta un modo diverso di scrivere gli stessi valori. Dunque abbiamo Ω (x + y ) 7 8 + 47 + dx dy = (5 + ) 6 dθ =

Esercizio. Data la superficie Σ = { (x, y, z) R : x 4 x y + z 4z + 4 = } i) scrivere l equazione cartesiana del piano tangente a Σ nel punto P = (,, ); La superficie Σ è scritta come insieme di livello della funzione di classe C F (x, y, z) = x 4 x y + z 4z + 4 dunque certamente esiste il piano tangente nei punti di Σ in cui non si annulla il gradiente di F. Abbiamo 4x 6x 8 F (x, y, z) = y e quindi F (P ) = 4. z 4 4 Ne segue che il piano tangente a Σ esiste certamente in P, e la sua equazione cartesiana è 8(x ) 4(y ) 4z =. ii) determinare, se possibile, una parametrizzazione locale di Σ in un intorno del punto Q = (,, ) e in un intorno del punto R = (,, ). Per il Teorema delle Funzioni Implicite, siamo certi di poter trovare una parametrizzazione locale di Σ come grafico di una funzione in un intorno dei punti in cui non si annulla il gradiente di F. Calcoliamo quindi F (Q) = e F (R) = Se ne deduce che certamente è possibile trovare la parametrizzazione richiesta in un intorno del punto Q, mentre non ne siamo certi in un intorno del punto R. Nel caso del punto Q, poiché F x (Q) e F z (Q), possiamo scegliere se applicare il teorema rispetto alla x o rispetto alla z. Se scegliamo di applicarlo rispetto alla x, otteniamo che esistono un intorno U(, ), un intorno V () ed una funzione g(y, z) : U V tale che g(, ) = e F (g(y, z), y, z) = per ogni (y, z) U. Quindi Σ si può parametrizzare localmente come grafico della funzione g. Dall equazione. F (g(y, z), y, z) = g 4 (y, z) g (y, z) y + z 4z + 4 = non risulta agevole ottenere l espressione esplicita della funzione g(y, z). Se scegliamo di applicare invece il Teorema delle Funzioni Implicite rispetto alla z, otteniamo che esistono un intorno U(, ), un intorno V () ed una funzione h(x, y) : U V tale che h(, ) = 7

e F (x, y, h(x, y)) = per ogni (x, y) U. Quindi Σ si può parametrizzare localmente come grafico della funzione h. Dall equazione F (x, y, h(x, y)) = x 4 x y + h (x, y) 4h(x, y) + 4 = con la condizione h(, ) =, troviamo h(x, y) = x 4 + x + y La parametrizzazione locale di Σ è quindi data da con (x, y) U e h(x, y) come sopra. σ(x, y) = (x, y, h(x, y)) 8

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito B del 7-7-8 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle. Esercizio. ( punti) Data la funzione f(x, y) = x + y x y i) trovare tutti i punti critici e, se possibile, caratterizzarli come punti di massimo locale, minimo locale o sella; iii) determinare massimo e minimo di f su Ω = } {(x, y) R : x + y Esercizio. ( punti) Calcolare l integrale dx dy Ω (x + y ) dove Ω = {(x, y) R : x, x + y y, y } x. Esercizio. (8 punti) Data la superficie Σ = { (x, y, z) R : x 4x + y 4 y z + 4 = } i) scrivere l equazione cartesiana del piano tangente a Σ nel punto P = (,, ); ii) determinare, se possibile, una parametrizzazione locale di Σ in un intorno del punto Q = (,, ) e in un intorno del punto R = (,, ). 9

Svolgimento Esercizio. Invertire le variabili x e y dell Esercizio del Compito A. Esercizio. Vedi Esercizio del Compito A. Esercizio. Data la superficie Σ = { (x, y, z) R : x 4x + y 4 y z + 4 = } i) scrivere l equazione cartesiana del piano tangente a Σ nel punto P = (,, ); La superficie Σ è scritta come insieme di livello della funzione di classe C F (x, y, z) = x 4x + y 4 y z + 4 dunque certamente esiste il piano tangente nei punti di Σ in cui non si annulla il gradiente di F. Abbiamo x 4 4 F (x, y, z) = 4y 6y e quindi F (P ) = 8. z 4 Ne segue che il piano tangente a Σ esiste certamente in P, e la sua equazione cartesiana è 4x + 8(y ) 4(z ) =. ii) determinare, se possibile, una parametrizzazione locale di Σ in un intorno del punto Q = (,, ) e in un intorno del punto R = (,, ). Per il Teorema delle Funzioni Implicite, siamo certi di poter trovare una parametrizzazione locale di Σ come grafico di una funzione in un intorno dei punti in cui non si annulla il gradiente di F. Calcoliamo quindi F (Q) = e F (R) = Se ne deduce che certamente è possibile trovare la parametrizzazione richiesta sia in un intorno del punto Q sia in un intorno del punto R. Nel caso del punto Q, poiché F x (Q) e F y (Q), 8. possiamo scegliere se applicare il teorema rispetto alla x o rispetto alla y.

Se scegliamo di applicarlo rispetto alla x, otteniamo che esistono un intorno U(, ), un intorno V () ed una funzione g(y, z) : U V tale che g(, ) = e F (g(y, z), y, z) = per ogni (y, z) U. Quindi Σ si può parametrizzare localmente come grafico della funzione g. Dall equazione F (g(y, z), y, z) = g (y, z) 4g(y, z) + y 4 y z + 4 = con la condizione g(, ) =, troviamo g(y, z) = y 4 + y + z La parametrizzazione locale di Σ è quindi data da σ(y, z) = (g(y, z), y, z) con (y, z) U e g(y, z) come sopra. Se scegliamo di applicare invece il Teorema delle Funzioni Implicite rispetto alla y, otteniamo che esistono un intorno U(, ), un intorno V () ed una funzione h(x, z) : U V tale che h(, ) = e F (x, h(x, z), z) = per ogni (x, z) U. Quindi Σ si può parametrizzare localmente come grafico della funzione h. Dall equazione F (x, h(x, z), z) = x 4x + h 4 (x, z) h (x, z) z + 4 = non risulta agevole ottenere l espressione esplicita della funzione h(x, z). Nel caso del punto R, poiché F y (R) è l unica derivata parziale che non si annulla, possiamo applicare il teorema solo rispetto alla y. Quindi otteniamo che esistono un intorno U(, ), un intorno V () ed una funzione h(x, z) : U V tale che h(, ) = e F (x, h(x, z), z) = per ogni (x, z) U. Quindi Σ si può parametrizzare localmente come grafico della funzione h. Dall equazione F (x, h(x, z), z) = x 4x + h 4 (x, z) h (x, z) z + 4 = non risulta tuttavia agevole ottenere l espressione esplicita della funzione h(x, z). parametrizzazione è del tipo σ(x, z) = (x, h(x, z), z) con (x, z) U e h(x, z) che rimane implicita. Dunque la