PROGETTO MILANESE DI PROMOZIONE E TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE E LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE IL CONSIGLIO MILANESE ANTICONTRAFFAZIONE (CMA) Progetto Milano
INDICE 1.1 Premessa p. 3 1.2 Modelli di lotta alla contraffazione p. 4 2.1 Il Consiglio Milanese Anticontraffazione (CMA) p. 8 2.2 Obiettivi CMA p. 9 2.3 Azioni CMA p. 9 2.4 Operatività CMA p. 9-2 -
1.1 Premessa La contraffazione è un fenomeno pervasivo che riguarda tutti i settori produttivi. Inizialmente il fenomeno riguardava quasi esclusivamente il settore del lusso, oggi la gamma di prodotti contraffatti si è estesa a prodotti potenzialmente pericolosi per la sicurezza e la salute dei consumatori quali i beni alimentari, farmaci, cosmetici, giocattoli e ricambi auto. I danni da contraffazione risultano in sintesi: riduzione delle opportunità di impiego e sfruttamento della mano d opera illegale, perdita economica del sistema produttivo legalizzato, perdita di competitività, evasione fiscale, rischio per la sicurezza della salute e finanziamenti alle organizzazioni criminose ed al terrorismo. La contraffazione: un fenomeno GLOCAL (GLObale locale) La contraffazione è certamente fenomeno globale. Si evidenzia infatti una capillare presenza del fenomeno in tutto il mondo: dall Europa all Asia sino all Africa, dal nord al sud America; nessuna regione è immune da questa problematica. I dati, in continua ascesa, sono impressionanti: le ultime stime dell Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) quantificano il fenomeno nell ordine dei 250 miliardi di dollari, una cifra più alta del prodotto interno lordo di almeno 150 paesi. Intorno ai 7 miliardi di euro la stima del fenomeno contraffazione in l Italia, senza considerare le perdite derivanti dal fenomeno dell Italian sounding (secondo stime ICE/Federalimentare, 21 miliardi di euro per l agroalimentare nella sola Comunità Europea nel 2010). Secondo la banca dati IPERICO del Ministero dello Sviluppo Economico le principali aree di provenienza di prodotti contraffatti sono localizzate in Asia, ove spicca il ruolo di Cina, Hong Kong, Tailandia e Taiwan. L Italia è il primo paese in Europa come consumatore di prodotti contraffatti e terzo come produttore. La contraffazione è tuttavia anche fenomeno locale. Nella quantificazione della banca dati IPERICO, la Lombardia è la seconda regione per numero di sequestri effettuali da Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane nel 2010, pari al 14,26% di tutti i sequestri dello stesso anno, e tra le province italiane Milano risulta terza nella classifica delle province a forte vocazione di consumo di contraffazione (dopo Roma e Reggio Calabria). I consumatori lombardi e italiani continuano ad essere molto attratti dall acquisto di prodotti contraffatti (soprattutto accessori moda e dell elettronica) e la Lombardia ha un ruolo fondamentale nello smistamento di tali prodotti, che avviene soprattutto nelle aree periferiche del capoluogo (interessate sino a qualche anno fa da prodotti di contrabbando). Da un sondaggio effettuato dal Centro Studi Anticontraffazione risulta che le motivazioni dell acquisto di prodotti contraffatti sono prevalentemente: l aspetto ludico (divertimento nella trattativa), lo status symbol, il prezzo e l aiuto ai più deboli. - 3 -
Vi è scarsa consapevolezza da parte dei consumatori milanesi che acquistare prodotti contraffatti equivalga ad alimentare le organizzazioni criminali. 1.2 Modelli di lotta alla contraffazione Sin dagli anni 70 le imprese, soprattutto le multinazionali della moda e dei beni di lusso, le associazioni di categoria e le Istituzioni hanno, di fatto, avuto un approccio nella lotta alla contraffazione secondo un modello, che può essere denominato outsourcing di seguito sintetizzato: AZIENDE STUDI LEGALI MARCHI E BREVETTI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ISTITUZIONI ASSOCIAZIONI PRIVATE A TUTELA DELLA PROPRIETA INTELLETTUALE Le imprese si rivolgevano, per la sensibilizzazione al fenomeno ed il necessario supporto tecnico-giuridico, alle associazioni di categoria, le quali, a loro volta, creavano il contatto o con le associazioni private a tutela della proprietà intellettuale, ovvero, occasionalmente direttamente con gli studi legali e brevettuali. Il supporto delle Istituzioni si limitava a convegni, iniziative saltuarie, focalizzate su temi specifici di volta in volta individuati a seconda delle urgenze. Principali considerazioni sul modello outsourcing : - il rapporto con le Istituzioni appare episodico, saltuario, mediato; - globalizzazione, delocalizzazione e massiccia crescita delle importazioni dai paesi asiatici (in particolare dalla Cina) hanno creato nuovi scenari non più paragonabili con quelli tradizionali; - la mancanza di competenze tecniche, specializzate e dedicate alla lotta alla contraffazione all interno delle imprese in uno scenario di tal genere è maggiormente aggravata; - le metropoli sono sempre più invase da prodotti contraffatti di ogni natura. - 4 -
in conclusione, il modello outsourcing risulta un approccio superato, non più coerente con la realtà attuale. Dall analisi dei diversi protocolli di intesa sottoscritti nelle diverse metropoli italiane e anche in Milano si sottolineano le seguenti criticità: 1. Focus quasi esclusivo sugli aspetti repressivi 2. Erronea identificazione dei fenomeni contraffazione e abusivismo 3. Assenza di un concreto e continuato progetto formativo sia delle Forze dell Ordine sia del consumatore 4. Mancato collegamento con le scuole e con il mondo dell istruzione in genere. 5. Mancata creazione di un numero verde funzionante e dedicato alla lotta alla contraffazione e di una Task Force interforze 6. Mancato sviluppo del progetto più ampio di tutela della creatività, del design, dell innovazione e del Know How 7. Mancanza di finanziamenti Deve oggi nascere il Consiglio Milanese Anticontraffazione ovvero un Istituzione milanese d eccellenza riconosciuta nella lotta alla contraffazione e all abusivismo attraverso l adozione di un approccio originale e implementazione di un modello d intervento tipo, esportabile in altre realtà metropolitane, che comporti l aggregazione di tutte le competenze funzionali, intersettoriali e interprofessionali. Milano vuole essere - 5 -
Anche in base alla esperienza del CNAC (Consiglio Nazionale Anticontraffazione previsto ai sensi dell art. 145 CPI le cui commissioni permanenti hanno già individuato le priorità di contrasto al fenomeno nel documento che si allega), la proposta di articolazione del CMA viene così indicata: - Il Comitato, composto da Comune di Milano, Centro Studi Grande Milano, Commissione Antimafia Consiglio comunale, Procura della Repubblica, Assolombarda, CCIAA, Provveditorato agli Studi, Expo 2015, Prefettura, Rete Imprese Italia, OO.SS., Associazioni Consumatori, ciascuno rappresentato da un esponente; - Quattro commissioni permanenti: Forze dell Ordine e Corpi dello Stato; Produzione, Economia e lavoro; Associazioni settoriali produttive; Comunità straniere. Il Comitato svolge una funzione di regia generale, con il sostegno del Comune anche per le funzioni di coordinamento e di segreteria operativa. Le Commissioni a più larga e rappresentativa composizione svolgono un ruolo di trasmissione delle informazioni, di elaborazione e di riferimento generale per progetti specifici. Periodicamente almeno due volte all anno viene convocata la riunione generale del Consiglio (plenaria) per la valutazione della situazione e l impostazione progressiva del lavoro. Secondo lo schema proposto, si tratta di combinare gli effetti positivi di una funzione di coordinamento attribuita al Comitato, di dimensione più operativa - e di una funzione di ampia rappresentanza attribuita al Consiglio. La proposta delle Commissioni si basa sulla consapevolezza della diversa natura dei soggetti interessati e della utilità di attivare canali e risorse specifiche di conoscenza, di intervento e di attività. - 6 -
Associazioni settoriali produttive interessate con sede a Milano già coinvolte nella lotta alla contraffazione - ADI Associazione per il Disegno Industriale - AFI Associazione Farmaceutici Industria - AIE Associazione Italiana Editori - AIMPES Associazione Italiana Pellettieri - ANCI Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani - ANFAO Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici - ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell Industria Meccanica Varia ed Affine - ASSOGIOCATTOLI - CNMI Camera Nazionale della Moda Italiana - FEDERLEGNO - FEDERORAFI - FONDAZIONE ALTAGAMMA - INDICAM Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione - SMI Sistema Moda Italia - 7 -
2.1 Il Consiglio Milanese Anticontraffazione (CMA) Sindaco Delega Assessore al Commercio Centro Studi Grande Milano Collegamenti con: Comitato Milanese Anticontraffazione - Provveditorato agli studi - CCIAA - Assolombarda - Rete Imprese Italia - Confapi - Unione del Commercio - OO.SS - Expo 2015 Counterfeiting Free Forze dell ordine Procura della Repubblica Commissione Antimafia Università Commissioni Permanenti Associazioni Settoriali Produttive Produzione Economia e Lavoro Associazioni dei Consumatori e interessi diffusi - 8 -
2.2 Obiettivi CMA - Creazione di un centro di eccellenza milanese nella lotta alla contraffazione e all abusivismo integrato e coordinato con le istituzioni locali, nazionali ed europee, con finalità di indirizzo, protezione dell innovazione, della proprietà intellettuale, del made in Italy e dello sviluppo delle attività produttive. - Coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria e realtà associative già esistenti a tutela della Proprietà Intellettuale e per la lotta alla contraffazione. - Coordinamento con le scuole e le università. - Coordinamento con le diverse esperienze e realtà delle principali metropoli europee e internazionali. - Milano Counterfeiting Free 2.3 Azioni CMA 1. Conoscenza, definizione e monitoraggio del fenomeno in Lombardia e nel Comune di Milano, anche attraverso la raccolta dei dati delle Forze dell Ordine e delle banche dati già esistenti 2. Corsi di formazione per Forze dell Ordine e Consumatori 3. Organizzazione di campagne di comunicazione dirette ai cittadini attuate tramite canali off line e on line. 4. Stretta collaborazione con scuole ed Università per una adeguata campagna di sensibilizzazione 5. Costante informazione sullo sviluppo del progetto CMA attraverso la redazione di una relazione annuale dell attività svolta dal CMA da sottoporre tramite l Assessorato al Commercio alla Giunta nonché al Consiglio Comunale 6. Coordinamento con Commissione Antimafia e Procura della Repubblica Comune di Milano (Pool Anticontraffazione) 7. Coinvolgimento Rappresentanti Comunità straniere 8. Coordinamento con Expo 2015 auspicato Counterfeiting Free 2.4 Operatività CMA 1. Sede Palazzo Marino 2. Sede operativa: assessorato alle Attività Produttive 3. Convocazione trimestrale 4. Predisposizione Regolamento e coordinamento attività operative a cura del Centro Studi Anticontraffazione *** - 9 -
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