Vademecum dell insegnante di sostegno a.s. 2015-16



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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DI GROSOTTO 23034 GROSOTTO (SO) - Via Roma, 4 Tel.0342/887192 c.f.: 92016170141 SOIC807005@istruzione.it sito: www.icgrosotto.gov.it Prot.n.5700/C27 Grosotto, 3 novembre 2015 Vademecum dell insegnante di sostegno a.s. 2015-16 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Art. 3 - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 1

Sommario Titolarità...3 Orario servizio...3 Gruppo di lavoro sull handicap operativo (GLH)...3 Incontri con i genitori...3 Diagnosi Funzionale...3 Profilo Dinamico Funzionale...4 Piano Educativo Individualizzato...5 Stesura del PEI...5 Nuove segnalazioni...7 Compilazione del registro personale...7 Gestione assenze nelle classi in cui è presente alunno DA.7 Uscite didattiche e visite d istruzione...8 Altri doveri dell insegnante di sostegno...8 Assistenti educativi per le relazioni sociali...9 Scadenze per l A.S 2015/2016...10 Allegato 1 - Piano Educativo Individualizzato...10 2

Titolarità Il docente di sostegno è docente della classe e ne è contitolare. Per questa ragione partecipa a tutte le riunioni del consiglio di interclasse o di classe, alle riunioni di programmazione, agli incontri con i genitori o con i rappresentanti e agli scrutini di tutti gli alunni della classe di cui è titolare. Orario servizio L orario dell insegnante di sostegno è uguale a quello dei docenti dell ordine di scuola di servizio. Scuola dell infanzia: 25 ore settimanali. Scuola primaria: 22 ore settimanali + 2 ore di programmazione settimanale. Scuola secondaria di primo grado: 18 ore settimanali. La distribuzione interna dell orario va concordata con i colleghi e approvata dal consiglio di classe o interclasse. Gruppo di lavoro sull handicap operativo (GLH) Nel mese di ottobre il Dirigente Scolastico fissa gli appuntamenti per il GLH con il referente ASL che segue i casi. La segreteria della scuola avviserà tramite lettera i docenti di sostegno, i docenti curricolari coinvolti e le famiglie. Potrebbe essere necessario invitare un professionista privato su scelta della famiglia. Al GLH partecipa, oltre al docente di Sostegno, il coordinatore di classe e il segretario del Consiglio di Classe (ins. sostegno e due docenti per la scuola primaria), i genitori dell alunno e gli specialisti del servizio di neuropsichiatria infantile o del centro medico-riabilitativo presso cui l alunno è seguito. In occasione di questo primo incontro potrebbe essere utile concordare la data del secondo incontro per procedere alla verifica finale del PEI. In seguito al GLH l insegnante di sostegno stende un verbale dell incontro. Tale verbale andrà consegnato nell'ufficio del Dirigente. Gli insegnanti curricolari saranno informati circa gli argomenti discussi e le decisioni eventualmente prese nel successivo Consiglio di sezione/classe. Incontri con i genitori L insegnante di sostegno gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio, mirato alla restituzione di una immagine dell alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità e le risorse, in una prospettiva che guarda ad un futuro di autonomia e di persona adulta. Nella sua attività punta anche a riconoscere e ad attivare le risorse della famiglia, per una collaborazione e condivisione di obiettivi educativi e strategie. La convocazione della famiglia da parte dell insegnante di sostegno va effettuata previa informazione al coordinatore di classe. Diagnosi Funzionale Per diagnosi funzionale si intende la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell'alunno in situazione di handicap e deve tenere particolarmente conto delle 3

potenzialità registrabili. Questo documento viene redatto dall unità multidisciplinare (medico specialista nella patologia segnalata, dallo specialista in neuropsichiatria infantile, dal terapista della riabilitazione, dagli operatori sociali in servizio presso la unità sanitaria locale). La Diagnosi Funzionale è il punto di partenza per la stesura del Profilo Dinamico Funzionale. Mette in evidenza le potenzialità dei soggetti negli ambiti: - cognitivo - affettivo-relazionale - linguistico - sensoriale - motorio-prassico, - neuropsicologico - autonomia personale e sociale Contiene tutti gli elementi necessari per accedere agli interventi educativi, assistenziali e di sostegno previsti e deriva dall'acquisizione di elementi clinici psico-sociali. La Diagnosi Funzionale deve essere redatta in tempo utile per l'assegnazione delle forme di sostegno previste per l'anno scolastico successivo E' soggetta al segreto d'ufficio. Profilo Dinamico Funzionale Il PDF, secondo il DPR del 24 febbraio 1994, descrive in modo analitico i possibili livelli di risposta dell'alunno in situazione di handicap riferiti alle relazioni in atto e a quelle programmabili attraverso l intervento didattico. Il Profilo Dinamico Funzionale viene redatto dall'unità multidisciplinare (medico specialista nella patologia segnalata, dallo specialista in neuropsichiatria infantile, dal terapista della riabilitazione, dagli operatori sociali in servizio presso la unità sanitaria locale), dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola, con la collaborazione dei familiari dell'alunno. Il profilo dinamico funzionale va compilato all inizio del primo anno di frequenza, verificato periodicamente, attraverso la stesura annuale del PEI e i suoi eventuali aggiornamenti, aggiornato a conclusione del ciclo sulla base della conoscenza dell'alunno e del contenuto della Diagnosi Funzionale è lo strumento di raccordo tra le conoscenze sanitarie, educativo didattiche e familiari per individuare modalità su cui articolare il PEI. 4

Piano Educativo Individualizzato E il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati in un determinato periodo di tempo : descrive gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro predisposti per l alunno in un determinato periodo di tempo ai fini della realizzazione del diritto all educazione e all istruzione; è redatto dagli operatori sanitari e dal personale insegnante curricolare e di sostegno in collaborazione con i genitori. Tiene presenti i progetti didattico educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche. Stesura del PEI L insegnante di sostegno deve prendere visione dei documenti di ciascun alunno prodotti negli anni precedenti, richiedendoli al Dirigente Scolastico o al docente Funzione Strumentale: certificazione e Diagnosi Funzionale, il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) se presente ed eventuali altri documenti. Qualora si trattasse di nuova certificazione, è importante recuperare il maggior numero di informazioni possibili dai docenti o dai registri/verbali degli anni precedenti. Per acquisire informazioni sull alunno e sul percorso didattico-educativo dell anno precedente, l insegnante di sostegno deve consultare il fascicolo personale riservato e, se possibile, il registro del precedente insegnante di sostegno. I fascicoli personali con la documentazione degli allievi si trovano nell ufficio di Segreteria sottochiave e possono essere consultati sul posto. I documenti non possono essere prelevati dal fascicolo né fotocopiati. Il Dirigente Scolastico potrà autorizzare la fotocopiatura solo di documenti scolastici degli anni precedenti. Si sottolinea che i documenti quali diagnosi e certificazioni devono essere consegnati direttamente dalla famiglia all Ufficio di segreteria, senza mediazioni da parte dei docenti. La documentazione di norma comprende: la certificazione medica la Diagnosi Funzionale il Profilo Dinamico Funzionale (se disponibile) e i suoi aggiornamenti il Piano Educativo Individualizzato per ogni anno scolastico precedente altri documenti (relazioni di fine anno, verbali, etc. che possono essere utili per ricostruire il percorso scolastico dell alunno). E consigliabile confrontarsi con gli insegnanti che hanno già lavorato con l alunno e richiedere al più presto un colloquio anche con i genitori. Si ricorda che il PEI è un documento importante e significativo anche da un punto di vista formale, 5

che rimane agli atti o consegnato alla scuola di ordine superiore. Il PEI, in quanto documento dinamico che segue la crescita dell alunno, è modificabile anche in corso d anno, nei casi in cui se ne ravvisasse la necessità. Per la stesura del PEI è necessaria poi l osservazione sistematica dell alunno per valutare personalmente le potenzialità e le difficoltà, oltre alle dinamiche relazionali manifestate nei confronti dei compagni di classe e dei docenti. E una attività che può richiedere un tempo abbastanza lungo (uno/due mesi) e che permette di individuare i bisogni dell alunno per progettare il percorso educativo individualizzato. La programmazione didattico-educativa ivi contenuta va concordata con i docenti della classe e consegnata entro il 28 novembre. Il consiglio di classe stabilisce se far raggiungere all alunno gli obiettivi della classe, obiettivi minimi rispetto alle programmazioni disciplinari o se far seguire programmazioni differenziate in tutte o in alcune discipline (Allegato 1). Nella programmazione andranno specificate: - le osservazioni di inizio anno; - il numero di ore di sostegno e di assistenza educativa, se prevista; - le materie seguite dall insegnante di sostegno e dall educatore, specificando il luogo in cui si effettuano gli interventi (in classe o fuori dalla classe); - gli obiettivi, i contenuti, gli strumenti e i mezzi, i tempi; - i criteri di valutazione adottati; secondo quanto previsto dalla modulistica interna approvata dal collegio docenti. La copia del PEI firmata dall'insegnante di sostegno, dagli insegnanti di sezione (scuola dell'infanzia), del team (scuola primaria) o dal Coordinatore di classe (scuola secondaria), dalla famiglia e dagli operatori esterni che seguono l alunno, va consegnata al Dirigente scolastico. Una copia del PEI va consegnata su richiesta, anche solamente orale, alla famiglia nel corso dell'incontro di condivisione. Per quanto riguarda gli operatori esterni che seguono il bambino, possono avere una copia del PEI solamente facendone richiesta scritta al Dirigente Scolastico. Al termine dell anno scolastico l insegnante di sostegno predispone, in collaborazione con gli insegnanti della classe, una relazione finale che contiene indicazioni precise sugli apprendimenti e sulla crescita dell alunno durante l anno scolastico ed, eventualmente, indicazioni su successivi interventi che si ritengono necessari. Attenzione: per gli alunni delle classi terze, in vista dell esame, la relazione finale serve anche ad integrare la relazione del Coordinatore di classe. 6

Il Registro delle attività di sostegno al termine dell anno scolastico dovrà essere completato in tutte le sue parti. Nuove segnalazioni Nel caso si rendesse necessaria la segnalazione di un alunno, è essenziale rendere nota la situazione al Dirigente Scolastico e, con estremo tatto, alla famiglia. In secondo luogo dovrà essere compilato, in duplice copia, un modello di segnalazione. Ogni copia dovrà essere firmata dal consiglio di classe, dai genitori, dal Dirigente ed, in seguito, portata a far protocollare in segreteria. Una copia verrà consegnata agli atti, in Presidenza. La seconda copia sarà data alla famiglia la quale potrà utilizzarla per richiedere la prima visita dallo specialista e porre inizio all iter della valutazione dell alunno. Compilazione del registro personale E necessario registrarvi ogni attività che si svolge con l alunno, sia all interno che all esterno della classe. È possibile segnalare il grado di comprensione dell argomento affrontato e l impegno dell alunno, oltre ad eventuali note aggiuntive sulla ricaduta educativa dell intervento. Gestione delle supplenze nelle classi ove è inserito un alunno DA SE L ALUNNO NON NECESSITA DELLA COPERTURA TOTALE INDIVIDUALIZZATA SE L ALUNNO NECESSITA DI COPERTURA TOTALE INDIVIDUALIZZATA E IN QUELL ORA È IN SERVIZIO ANCHE L EDUCATORE SE L ALUNNO NECESSITA DI COPERTURA TOTALE INDIVIDUALIZZATA E IN QUELL ORA NON È IN SERVIZIO ANCHE L EDUCATORE Se è assente l insegnante curricolare L insegnante di sostegno può coprire l ora approfittando dell occasione per proseguire l attività didattica (se ne ha competenza) e/o proponendo attività di integrazione. L insegnante di sostegno può coprire l ora approfittando dell occasione per proseguire l attività didattica (se ne ha competenza) e/o proponendo attività di integrazione. È necessario assegnare l ora a un supplente affinché l insegnante di sostegno possa garantire la copertura individualizzata dell alunno diversamente abile. Se è assente l insegnante di sostegno È auspicabile che l alunno rimanga integrato nella classe di appartenenza. L educatore può garantire la copertura individualizzata dell alunno diversamente abile. È necessario nominare un supplente per garantire la copertura individualizzata dell alunno diversamente abile, dando priorità agli insegnanti che hanno già costruito una relazione con lo stesso (ovvero altri insegnanti di sostegno con i quali sono state fatte attività condivise o Docenti del Consiglio di classe /modulo nel quale è inserito l alunno). 7

- COME GESTIRE LE SUPPLENZE IN CASO DI ASSENZA DEL PERSONALE NON SCOLASTICO (ASSISTENTE EDUCATORE) NEL CASO OVE È INSERITO UN ALUNNO DA CHE NECESSITA DI COPERTURA TOTALE INDIVIDUALIZZATA: siamo in presenza di caso raro, in quanto, per contratto, l ente gestore è tenuto a inviare un supplente. Quindi, ci si trova a fronteggiare questa eventualità solo se l assenza dell assistente educatore non sia stata colmata per una condizione imponderabile e sopraggiunta in modo improvviso. In questi casi si può assegnare una supplenza a un Docente. - Nel caso un alunno fosse assente, il docente di sostegno affianca altro/i alunno/i. - Nel caso fosse necessaria la sostituzione del collega di un altra classe in quanto assente, l insegnante di sostegno resta nella classe di titolarità mentre l insegnante di classe effettuerà la sostituzione del collega assente Uscite didattiche e visite d istruzione In fase di progettazione di uscite didattiche e visite d istruzione è necessario tener presenti le esigenze e le eventuali difficoltà degli alunni disabili (attenzione a mete, mezzi di trasporto, presenza di barriere architettoniche, ecc.). Per gli alunni in situazione di handicap la Nota n. 645 dell'11/04/2002 pone particolare attenzione al diritto degli alunni disabili a partecipare alle gite scolastiche. La Nota richiama le CC.MM. n. 291/92 e n. 623/96 che affidano alla comunità scolastica la scelta delle modalità più idonee per garantire tale diritto. Il rapporto docenti-alunni di 1 a 15 durante le uscite, in presenza di alunni certificati, scende in base alla gravità del caso, anche nell eventualità che sia presente l educatore o il genitore (si veda Regolamento uscite didattiche e Viaggi istruzione). Si ricorda che non è un obbligo del docente di sostegno partecipare ad uscite e visite, qualunque insegnante della scuola può accompagnare il gruppo-classe, purché si raggiunga il numero di accompagnatori necessario. Si valuterà caso per caso l opportunità della partecipazione del docente di sostegno, in base alle esigenze dell alunno. Altri doveri dell insegnante di sostegno L insegnante di sostegno, inoltre, deve svolgere i compiti sotto elencati. Assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera; Accoglie l alunno; Accoglie i genitori dell alunno; Si fa carico di raccogliere le informazioni pregresse; Dopo aver discusso e valutato in con gli insegnanti di classe stende la programmazione individualizzata e si fa carico che sia condivisa da tutto il team docenti, gli operatori sociosanitari e le famiglie; Organizza, in collaborazione con il team, le attività per l alunno 8

Si preoccupa di tenere i rapporti con la famiglia (informando il coordinatore di classe) Facilita il lavoro di rete tra operatori scolastici, extrascolastici, famiglie monitorando le attività formative; Partecipa alla stesura di tutti i documenti e progetti per l'integrazione; Promuove l innovazione metodologica e tecnologica favorendo l utilizzo di linguaggi multimediali per le attività formative; E garante, insieme al coordinatore di classe, della uniformità delle modalità pedagogiche di tutto il C. d. C. e della coerenza nel raggiungimento congiunto dei risultati attesi. - Prende visione dei documenti e della modulistica d istituto relativi agli alunni disabili - Firma il registro di classe - Stende i verbali degli incontri con gli specialisti (GLH), da consegnare alla FS entro una settimana dalla data dell incontro. - Partecipa a tutti i consigli di classe o interclasse in quanto contitolare. - Vota per qualsiasi decisione del consiglio di classe. - Mantiene frequenti contatti con i genitori, gli assistenti educativi e, se necessario, con gli specialisti. - Si raccorda con i docenti della classe per la programmazione degli interventi individualizzati - Realizza interventi individualizzati, preparando le lezioni. - Si coordina con i docenti di classe in vista delle interrogazioni e dei compiti in classe. - Propone la strutturazione di prove equipollenti o differenziate, d intesa con il docente curricolare, qualora l alunno non sia in grado di svolgere le medesime prove degli alunni della classe. - Si occupa anche della continuità rispetto al passaggio da un ordine di scuola all altro, se possibile. Nel caso della scelta della scuola secondaria di II grado, può accompagnare i genitori dell alunno insieme all alunno stesso in visita presso il nuovo Istituto e prendere contatto con i docenti di sostegno ivi presenti. - Non è tenuto all assistenza igienica dell alunno che è di competenza degli operatori di assistenza o dei collaboratori scolastici. Assistenti educativi per le relazioni sociali Gli assistenti educativi sono una risorsa importante per la scuola: vengono assegnati su progetti educativi che prevedono la figura di un mediatore, facilitatore delle relazioni e delle autonomie personali degli alunni diversamente abili. Sono richiesti dal servizio di neuropsichiatria infantile sul verbale di accertamento dell handicap.. Sono parte integrante del progetto educativo predisposto sull alunno/a, pertanto: - partecipano alla stesura e verifica della progettazione; - svolgono attività individualizzate predisposte dall insegnante di sostegno all interno o 9

all esterno dell aula (come da piano di lavoro inserito nel PEI); - si alternano nell orario scolastico con i docenti di sostegno, secondo i criteri stabiliti e il piano educativo individualizzato; - possono partecipare ai progetti, alle uscite didattiche previste per la classe (in questo caso non sono responsabili degli alunni, deve essere quindi previsto un congruo numero di docenti accompagnatori); - possono essere presenti agli incontri con le famiglie e gli operatori socio-sanitari. Si ricorda che gli assistenti educativi non hanno responsabilità sulla classe, ma solo sull alunno con certificazione, pertanto non sono tenuti a tenere piccoli o grandi gruppi all interno/esterno della classe. Scadenze per l A.S 2015/2016 Consegna del PDF e del PEI entro il 28 novembre 2015. Allegato 1 Allegato 1 - Piano Educativo Individualizzato Programmazione in base agli obiettivi previsti per la classe Programmazione semplificata o ridotta Programmazione differenziata La programmazione si riferisce agli obiettivi previsti per la classe. L alunno con disabilità segue una programmazione uguale a quella della classe, eventualmente con obiettivi minimi. Sarà eventualmente adottata una metodologia di verifica e valutazione adeguata alle capacità dell alunno. Consiste nel rendere più semplici determinati contenuti disciplinari che vengono affrontati in classe. L alunno segue un programma completamente diverso da quello previsto per la classe. 10