Una ricerca fa luce sulla situazione dei nuovi immigrati a scopo lavorativo provenienti dall'italia e dalla Spagna 778 italiani e spagnoli forniscono informazioni sulle motivazioni che li hanno spinti a emigrare, sulla loro situazione lavorativa e i loro problemi in una ricerca commissionata dal Bundesamt für Migration und Flüchtlinge. Il quadro generale delineato dai risultati è ambivalente. Il trasferimento in Germania costituisce per molti un'opportunità, eppure presenta anche delle asperità. Mi piace la Spagna, ma tutte le riforme del mercato del lavoro, riguardo l'aborto- sono misure che non vorrei mai vedere implementate nel Paese in cui vivo così risponde Ana (27) alla domanda quando le chiediamo perché abbia deciso di trasferirsi in Germania. E non è la sola. Il numero di spagnoli e italiani che negli ultimi anni arrivano copiosi in Germania continua a salire. Queste persone cercano una prospettiva per il loro futuro, un posto di lavoro a condizioni il più possibile eque. Insoddisfazione riguardo alla situazione politica nel Paese d'origine (n=223/466) Migliori possibilità di trovare un lavoro equo (n=225/463) Esperienza all'estero (n=227/472) Apprendimento e/o miglioramento della lingua tedesca (n=231/471) Migliori possibilità di trovare lavoro (n=226/452) Situazione economica sfavorevole nel Paese d'origine (n=230/461) Speranza di migliore retribuzione delle proprie capacità professionali (n=221/462) Abbandono del Paese d'origine a causa di necessità dettate dalla crisi economica Conoscere Berlino (222/464) Compagno/a e/o famiglia a Berlino (n=219/461) Migliori opportunità per i figli rispetto al Paese d'origine (n=181/410) 3,0 3,2 2,1 1,9 2,1 2,6 4,8 4,4 4,7 4,5 4,6 4,9 4,5 4,5 4,3 4,2 4,2 4,1 4,4 3,7 Spagnoli/e Italiani/e Tavola 1: Cause dell'immigrazione di spagnoli ed italiani. Valore Medio, gamma da 1 non corrisponde a 6 corrisponde completamente, Campione: tutti i partecipanti al sondaggio. Minor
Seite 2 Questo è quanto ha potuto constatare Minor in un sondaggio svolto fra 778 spagnoli ed italiani che si sono trasferiti in Germania (principalmente a Berlino) a partire dal 2008. Su commissione del Bundesamt für Migration und Flüchtlinge, vengono prima analizzate in maniera esaustiva le condizioni di vita di questa nuova generazione di immigrati. La gran parte di loro è giovane e ben qualificata. > 55 46-55 1,2% 1,1% 1,4% 3,1% 1,8% 4,9% 36-45 18,0% 18,6% 16,1% 26-35 55,2% 52,3% 60,1% 18-25 22,3% 26,0% 17,5% < 18 0,2% 0,4% 0,0% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% totale donne uomini Tavola 2: Distribuzione degli italiani per età e genere. n=509, Campione: tutti i partecipanti al sondaggio. Minor In aggiunta al sondaggio quantitativo, Minor ha condotto una serie di interviste qualitative e gruppi di discussione. All'interno di una di queste discussioni una giovane ragazza spagnola spiega quale è la sua percezione di sé come immigrata: Si tratta di una vera e propria fuga di cervelli. Un tempo c'erano i Gastarbeiter in Germania. Ma non erano ben qualificati. Noi siamo la generazione successiva ma siamo ben qualificati, molti hanno esperienza professionale e la maggior parte sono delle menti valide. La percentuale di laureati nel campione di italiani e spagnoli è molto alta ed in molti casi la loro formazione corrisponde perfettamente alla domanda del mercato del lavoro tedesco.
Seite 3 Conseguimento di titolo universitario 55,8% 76,3% Conseguimento di formazione professionale Studente In formazione professionale Formazione professionale/ studio universitario non (ancora) cominciato Abbandono/Sospensione dello studio universitario Abbandono/Sospensione della formazione professionale 9,8% 12,7% 7,4% 13,1% 1,6% 4,5% 1,6% 3,5% 2,9% 9,9% 0,4% 0,6% Spagnoli/e Italiani/e Tavola 3: Distribuzione degli spagnoli e italiani per grado di formazione. n=245/513, Campione: tutti i partecipanti al sondaggio. Minor Solo una minoranza del campione parlava tedesco all'arrivo. I nuovi immigrati sono coscienti del fatto che il tedesco giochi un ruolo cruciale soprattuto nella ricerca di lavoro. Alicia (33), che vive a Berlino già da tre anni, spiega: La lingua è il maggior ostacolo nella ricerca di lavoro. Senza sapere il tedesco è molto difficile. Magari può andare per fare la cameriera o per un lavoretto, ma non appena vuoi un lavoro vero, devi saper il tedesco e anche bene. Lo devi anche a te stesso, perché ha anche un grande risvolto psicologico. Pensi che le persone ridano di te e questo affossa il morale.
Seite 4 Linguistica Scienze economiche Scienze sociali Studi culturali Scienze ingegneristiche Matematica, scienze naturali Arte, musica Architettura Medicina, scienze della salute, psicologia Informatica Giurisprudenza Scienze della formazione, dell'insegnamento Scienze agrarie e forestali Altro 7,6% 15,5% 11,1% 9,9% 13,1% 4,9% 3,5% 14,1% 6,6% 9,2% 9,6% 6,1% 5,1% 0,0% 9,2% 2,0% 2,8% 3,0% 1,4% 0,0% 2,1% 9,1% 8,5% 23,2% Donne Uomini Tavola 4 Distribuzione degli italiani per indirizzo di studio e genero (donne/uomini). n=198/142, Campione: tutti i partecipanti al sondaggio che hanno dichiarato di avere conseguito un titolo universitario o che sono attualmente studenti universitari. Minor Barriere linguistiche, la mancanza di reti sociali, uno spietato mercato edilizio il processo d'integrazione non è affatto semplice per questo gruppo di migranti altamente istruiti. In particolare le donne sia italiane che spagnole sono svantaggiate nella ricerca di lavoro. Molte di loro sono costrette ad accettare occupazioni ben al di sotto delle loro qualifiche. Inoltre sono retribuite meno dei loro corrispettivi maschili.
Seite 5 Ricerca del proprio lavoro (n=190/314) Ricerca abitativa (n=189/304) Contatti con i tedeschi (n=207/355) 3,9 4,3 4,8 4,7 Distanza dalla famiglia (n=188/321) Frustrazione causata dalla difficoltà nell'apprendimento del tedesco (n=204/330) Distanza dagli amici rimasti nel Paese d'origine (n=206/337) 3,2 3,2 3,1 4,1 4,1 4,0 Creazione di una rete sociale (n=205/354) Finanziamento della permanenza in Germania (n=199/340) Limitazioni nella vita quotidiana a causa delle barriere linguistiche (n=206/345) Differenze culturali con i tedeschi (n=206/346) Ricerca di lavoro del partner (n=117/204) Integrazione dei figli all'asilo/ a scuola (n=49/98) 1,7 2,4 3,9 3,7 3,3 2,9 3,7 2,9 3,0 3,0 Spagnoli/e Italiani/e Tavola 5: Sfide durante la permanenza in Germania. Valore medio, gamma da 1 nessuna difficoltà a 6 grande difficoltà, Campione: tutti i partecipanti al sondaggio. Minor Eppure molti dei migranti vedono nella permanenza in Germania un'opportunità. La loro situazione è migliorata rispetto a quella nel loro Paese d'origine. La trentunenne infermiera Paula ha sentimenti ambivalenti: Non mi sento valorizzata perché non posso svolgere il lavoro per cui ho studiato. Lavoro come ausiliaria, ma ne vale la pena: in Spagna preparavo hamburger. Affinché i nuovi immigrati possano cominciare col piede giusto in Germania e riescano a costruirsi una vita stabile e trovare un lavoro che corrisponda alle loro qualifiche, sono necessarie informazioni guida affidabili e spesso una consulenza personalizzata. Molti dei nuovi immigrati si informano su blog o gruppi facebook, ogni qualvolta hanno delle domande riguardo alla loro permanenza in Germania. Su queste piattaforme ottengono spesso consigli in modo veloce ed effettivo. Eppure questa ricerca d'aiuto virtuale non sempre è sufficiente,
Seite 6 ritiene il trentunenne Stefano: Penso che una consulenza personale in una istituzione preposta alle consulenze sia importante. Perché in internet se chiedi a cinque persone, ottieni cinque riposte diverse. Del campione di italiani e spagnoli solo una piccola percentuale approfitta dell'offerta di consulenze. In parte questo può essere dovuto al fatto che non ne vedono la necessità oppure perché non ne conoscono l'esistenza. Oppure non sono disponibili appuntamenti con breve preavviso. Come ha rilevato la consultazione delle istituzioni che forniscono consulenza e che forniscono da interlocutori per gli italiani e gli spagnoli, la domanda di appuntamenti è talmente cresciuta negli ultimi anni che l'offerta disponibile non riesce più a soddisfarla. In una discussione di gruppo è emerso che due delle partecipanti offrono consulenza in via informale a fronte di un piccolo compenso, tali e tante sono le richieste di aiuto che incontrano su internet. Elisa (30), che ha studiato linguistica in Italia e sta attualmente svolgendo un Referendariat per l'italiano e il tedesco a Berlino, riferisce: Le persone di cui mi sono occupata avevano problemi ad esempio quando si erano trasferite con i figli e non sapevano come iscriverli a scuola, oppure c'erano delle difficoltà con l'assicurazione sanitaria o con la scuola di lingue. Le scuole di lingua sono spesso un problema, perché la gente non ha i soldi per pagarle. Eppure anche queste due giovani donne ritengono che il loro improvvisarsi consulenti non possa essere che una soluzione emergenziale. In verità è necessario un aiuto professionale. E col poco denaro che le persone possono offrire loro come compenso non è possibile finanziare una vera e propria attività di consulenza. I centri di consulenza per migranti devono fare affidamento su finanziamenti pubblici. Maddalena, l'atra partecipante che ha offerto supporto a immigrati italiani appena arrivati, si augura che simili istituzioni vengano sovvenzionate dall'ambasciata italiana e dal governo tedesco. E dove vedono il loro futuro gli italiani e gli spagnoli che si sono trasferiti in Germania? Roberto (47) preferirebbe tornare in Italia. Tuttavia ha poca speranza di poter trovare un buon posto di lavoro lì. Per questo preferisce provare a stabilirsi a Berlino: Se trovo lavoro, resto volentieri a Berlino. D'altra parte so anche che i progetti che faccio qui sono contrassegnati da un punto interrogativo. Ho sempre bisogno di un piano B. Anche la trentaduenne Alessandra, di Roma, non è sicura di dove sarà fra due anni: Non so ancora che farò. Mi piacerebbe restare qui. Però penso sempre ai miei genitori. Certo non ringiovaniscono. Sei mesi dopo il primo questionario, Minor li ha contattati ancora una volta. E' avvincente vedere come sia mutata nel frattempo la loro situazione. Contesto: Dallo scoppio della crisi dell'euro nel 2008 si è verificato un netto aumento dell'immigrazione dai membri storici dell'unione Europea verso la Germania. Questo è valido in particolare per la migrazione da quei Paesi fortemente colpiti dalla crisi economica. Finora si hanno poche informazioni fondate scientificamente riguardo a questo nuovo fenomeno. Per questa ragione, nel marzo del 2014, il BAMF ha commissionato la Analisi a lungo termine dei nuovi movimenti migratori a scopo lavorativo. Nell'ambito di questa ricerca Minor fa luce in maniera esemplare sulla situazione degli spagnoli e degli italiani che sono venuti in Germania dopo il 2008. Ulteriori informazioni sull'analisi a lungo termine della nuova immigrazione lavorativa (incluso la relazione interinale) su: http://www.minor-kontor.de/forschung