CON LA MENTE E CON LE MANI GOVERNARE L INCERTEZZA ACCADEMIA DEI LINCEI 15 APRILE 2019

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Transcript:

CON LA MENTE E CON LE MANI GOVERNARE L INCERTEZZA ACCADEMIA DEI LINCEI 15 APRILE 2019 Alfieri Silvia Bona Claudio Cosentino Chiara Giammusso Alessio Proietti Flavia - Savarese la Rosa Dario CLASSE 2D Insegnante Elena Possamai

LA PROBABILITÀ La teoria matematica della probabilità ha come scopo la modellizzazione quantitativa dell incertezza con cui avvengono alcuni fenomeni. Fenomeni incerti lancio di una moneta competizione sportiva previsioni del tempo Motivi dell incertezza sono troppe le cause che lo determinano non sono note le cause che lo determinano NEL LANCIO DI UNA MONETA Eventi certi Eventi incerti Eventi impossibili «ESCE TESTA O «ESCE TESTA» «NON ESCE NÉ CROCE» TESTA NÉ CROCE» «ESCE CROCE» «ESCE CUORI»

NELLE ATTIVITÀ CHE VI ILLUSTREREMO ABBIAMO UTILIZZATO: L APPROCCIO FREQUENTISTA L APPROCCIO CLASSICO LA PROBABILITÀ L APPROCCIO CLASSICO se indichiamo con Ω lo SPAZIO CAMPIONARIO (l insieme di tutti i possibili esiti, considerati EQUIPROBABILI, di un esperimento aleatorio) e con E un EVENTO (sottoinsieme dello spazio campionario degli esiti che verificano l evento), la probabilità che si verifichi l evento E si calcola: P E = E Ω 0 P E 1 L APPROCCIO FREQUENTISTA Se consideriamo un evento E, relativo ad esperimento ripetibile sempre nelle stesse condizioni, si definisce probabilità dell evento E la sua frequenza relativa f(e), osservata in un numero significativo di esperimenti. Ovvero se indichiamo con N il numero di prove e con k il numero delle prove in cui l evento si è verificato, la probabilità dell evento E si calcola P E = f(e) = k N 0 P E 1

ATTIVITÀ CON LA CALCOLATRICE PRIMO OBIETTIVO La simulazione del lancio di una moneta con la calcolatrice può essere considerata una simulazione valida?

IL LANCIO DI UNA MONETA NON TRUCCATA ATTIVITÀ 1 : ESPERIMENTO IMMAGINARIO Ognuno di noi ha costruito la propria simulazione della sequenza di venti lanci di una moneta non truccata, senza essere condizionati dalla scelta degli altri studenti.

IL LANCIO DI UNA MONETA NON TRUCCATA ATTIVITÀ 2 : ESPERIMENTO REALE In questa attività ogni alunno ha lanciato per venti volte una moneta e trascritto successivamente i risultati

CONFRONTO TRA ESPERIMENTO REALE E ESPERIMENTO IMMAGINARIO Negli esperimenti immaginari si può notare la tendenza delle mente umana ad equilibrare il numero di teste e il numero di croci. Per questo motivo l esperimento reale è più valido di quello immaginario: quest ultimo è soggetto a condizionamenti. Come indicato nell immagine, nelle sequenze reali è più frequente avere la ripetizione di più di tre teste consecutive. Ciò conferma la nostra affermazione precedente. Su 20 lanci Media del numero di teste (immaginario) = 10.4 = 10 P = 1 2 Media del numero di teste (reale) = 10 P = 1 2

ATTIVITÀ 3 : SIMULAZIONE DEL LANCIO DI UNA MONETA NON TRUCCATA CON LA CALCOLATRICE Possiamo considerare la calcolatrice (escludendo il cursore) come una matrice. Selezionando il tasto (3;2) scriveremmo sul foglio di calcolo una radice quadrata. La calcolatrice mette a disposizione un piccolo foglio elettronico. Dal menu principale (casella 1;3) seleziona la modalità Spreadsheet selezionando 8 oppure muovendosi con il cursore e selezionando l icona Spreadsheet con il tasto = (casella 9;5). Muoviti con il cursore sulla cella A1. Premi il tasto OPTN (casella 2;1) e seleziona la funzione Fill Formula selezionando 1 (casella 8;1). Inserisci, nella finestra che viene aperta, istruzione RandInt# (premendo prima la casella 1;2 e successivamente la casella 9;2) e inserendo nella parentesi 0,1 (per selezionare la virgola cliccare la casella 1;1 e successivamente la casella 5;4) e premendo il tasto = (casella 9;5). Il cursore si posizionerà sulla riga chiamata Range e muovendosi con il cursore scorrendo verso destra fino al secondo A1 e con il tasto DEL (casella 6;4) eliminarlo e sostituendolo con C10 (selezionare inizialmente la casella 1;2 e 4;3). Cliccare 2 volte = e otterrete la sequenza.

Avendo a disposizione 15 calcolatrici, ci siamo divisi in coppie e su ogni calcolatrice abbiamo simulato 1 sequenza di 20 lanci. Gli esiti ottenuti sono stati riportati nella tabella sottostante. Considerando 1 T 0 C Sequenze degli esiti T - C

Possiamo considerare lo strumento «calcolatrice» un buon simulatore di un esperimento reale del lancio di una moneta? SI!

ATTIVITÀ CON LA CALCOLATRICE SECONDO OBIETTIVO Le sequenze di testa e croce con n lanci sono equiprobabili o ce ne sono alcune più probabili di altre?

ATTIVITÀ 1: CONFRONTIAMO LE SEQUENZE OTTENUTE Ogni coppia effettua tre simulazioni di 10 lanci di una moneta con la calcolatrice e riporta gli esiti nelle seguenti tabelle (avendo rappresentato con «0» e con «1» rispettivamente «croce» e «testa») lancio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Seq.a Seq.b Seq.c Considera ogni sequenza come un numero scritto con il sistema binario e lo trasforma in numero decimale CON L USO DELLA CALCOLATRICE Esempio: 101 = 1 2 0 + 0 2 1 + 1 2 2 = 1 + 4 = 5 Abbiamo riportato tutti i numeri ottenuti nella tabella accanto Nessuna sequenza si è ripetuta!

ATTIVITÀ 2a: CONTIAMO LE POSSIBILI SEQUENZE DISTINTE CHE POSSIAMO OTTENERE LANCIANDO 10 VOLTE UNA MONETA? Abbiamo pensato di rappresentare la situazione con uno schema ad albero. Ci siamo resi conto che scendendo lungo i singoli rami dell albero che si vengono a formare, possiamo trovare tutte sequenze di teste e croci possibili: con 1 lancio otteniamo 2 ( 2 1 ) possibili sequenze con 2 lanci otteniamo 4 ( 2 2 ) possibili sequenze con 3 lanci otteniamo 8 ( 2 3 ) possibili sequenze Quindi con 10 lanci otteniamo 2 10 = 1024 sequenze Generalizzando il numero di sequenze di teste e croci possono essere calcolate elevando 2 (essendo 2 i possibili esiti di un lancio di una moneta) al numero di lanci eseguiti (n) : 2 n

ATTIVITÀ 2b: CALCOLIAMO LA PROBABILITÀ DI OTTENERE UNA PARTICOLARE SEQUENZA DI 10 LANCI sempre considerando il diagramma ad albero Nel primo lancio la probabilità che esca testa è ½, analogamente che esca croce. Il secondo lancio avrà un esito indipendente dal precedente, come tutti i lanci successivi. Ad ogni lancio la probabilità che esca testa o croce rimane invariata. Quindi Scendendo lungo i rami si ottengono tutte le sequenze diverse tra loro, che risultano essere tutte equiprobabili. la probabilità di ottenere una determinata sequenza con n lanci p = 1 2 n Sequenze equiprobabili In particolare se i lanci sono 10 p = 1 2 10 = 1 = 0. 098% 1024

ATTIVITÀ CON EXCEL TERZO OBIETTIVO Come si calcola la probabilità di ottenere un numero prefissato k di teste (o di croci) lanciando una moneta n volte?

ATTIVITÀ 1: DISTRIBUZIONE DEL NUMERO DI TESTE OTTENUTE SIMULANDO 45 VOLTE 10 LANCI DI UNA MONETA CON LA CALCOLATRICE ISTOGRAMMA DEL NUMERO DI TESTE La prima colonna della tabella indica il numero k di TESTE che si possono avere in una sequenza di 10 lanci. NUMERO K DI TESTE POSSIBILI NUMERO DI SEQUENZE CONTENENTI K TESTE 14 12 10 FREQUENZE TESTE La seconda colonna indica il numero di sequenze in cui è presente il numero k di TESTE indicato nella prima colonna, vedi esperimento con la calcolatrice riportato nella slide 9 8 6 4 2 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 DISTRIBUZIONE A CAMPANA

ATTIVITÀ 2: DISTRIBUZIONE DEL NUMERO DI CROCI OTTENUTE SIMULANDO 45 VOLTE 10 LANCI DI UNA MONETA CON LA CALCOLATRICE La prima colonna della tabella indica il numero di CROCI che si possono avere in una sequenza di 10 lanci. NUMERO N DI CROCI POSSIBILI NUMERO DI SEQUENZE CONTENENTI N CROCI ISTOGRAMMA DEL NUMERO DI CROCI 14 FREQUENZE CROCI 12 La seconda colonna indica il numero di sequenze in cui è presente il numero di CROCI indicato nella prima colonna. 10 8 6 4 Abbiamo costruito la tabella partendo da quella delle TESTE. Infatti se in una sequenza di n lanci ci sono k teste allora le CROCI sono n - k. 2 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 DISTRIBUZIONE A CAMPANA

ATTIVITÀ 3: NUMERO DI SEQUENZE CONTENENTI UN NUMERO FISSATO k DI TESTE EFFETTUANDO n LANCI Per calcolare quante sono le sequenze contenente una sola T, immaginiamo di riempire dieci caselle con i simboli T o C per formare una sequenza. L unica T può occupare 10 posizioni e le altre 9 dovranno essere riempiti obbligatoriamente con una C. Esempio Quindi le sequenze che contengono 1 T sono: 10 = n (numero di lanci) Proviamo ora a calcolare il numero di sequenze che contengono due T. Il calcolo è molto più complesso rispetto al caso precedente; ci aiutiamo ancora una volta usando una tabella. Esempio T T C C C C C C C C Immaginiamo di assegnare alla prima testa una posizione delle dieci, a quel punto la seconda occuperà una delle 9 rimanenti, nelle restanti 8 saranno posizionate otto C. Sembrerebbe quindi che le sequenze che contengono K = 2 T siano:. n n 1 = 10 9 = 90 Però ci si rende conto che in questo modo si tiene conto dell ordine di T 1 e T 2, di conseguenza per non contare 2 volte una stessa sequenza dividiamo il numero dei casi precedentemente calcolato per due. n n 1 Quindi le sequenze che contengono 2 T su 10 lanci sono: = 10 9 = 45 2 2 Ripetendo lo stesso ragionamento usato precedentemente si può stabilire che il numero di sequenze contenenti 3 TESTE sono 120

GENERALIZZANDO Su n lanci le sequenze che contengono k TESTE sono: n n 1 n 2 n k + 1 k! = D n,k P k = C n,k Indicando con C n,k il numero di sequenze di n lanci contenenti k teste, la regola che ci permette in questo caso di contare le sequenze C n,k è la seguente: C n,k = n k = n! n k! k! Applicando la formula per calcolare il numero di sequenze che contengono 4 T: n=10 ; k=4 10! 10 9 8 7 6! C = = = 10 9 8 7 = 10 3 7 = 210 10 4! 4! 6! 4 3 2 4 3 2

PER CONCLUDERE SAPENDO CHE LANCIANDO n VOLTE UNA MONETA NON TRUCCATA (FENOMENO ALEATORIO) I CASI POSSIBILI, PARI ALLA CARDINALITÀ DELLO SPAZIO CAMPIONARIO Ω, SONO: Ω = 2 n I CASI FAVOREVOLI, PARI ALLA CARDINALITÀ DEL SOTTOINSIEME RELATIVO ALL EVENTO E «ESCONO K TESTE», SONO: E = C n,k LA PROBABILITÀ CHE SI VERIFICHI L EVENTO E SI CALCOLA: P E = E Ω = C n,k 2 n

GRAZIE CLASSE 2D LICEO MATEMATICO NOMENTANO Alfieri Silvia, Alimonti Mattia, Barducci Matteo, Bona Claudio, Borrelli Andrea, Capitini Emanuele, Cappelli Riccardo, Carletti Massimo, Cipriani Alessio, Contucci Niccolò, Cosentino Chiara, De Ascentiis Martina, De Cesare Alessandro, Del Bon Elena, Di Girolamo Giorgia, Giammusso Alessio, Giobbi Mirko, Iannotta Gabriele, Ilii Emanuele, Landi Matteo, Lozzi Filippo, Micarelli Edoardo, Nocca Giulia, Proietti Flavia, Remediani Tamara, Rinnaudo Emanule, Romani Leonardo, Savarese La Rosa Dario, Sinibaldi Pietro e Virtuoso Gabriele. Insegnante Elena Possamai