La Fondazione Floriani Francesca Crippa Floriani Il Volontario per la Salute e per la Famiglia Piazza Duca D Aosta, 3 Palazzo Pirelli Auditorium Gaber Milano, 5 dicembre 2014
Era una sera del 1976. Floriani, che da poco aveva perso un fratello colpito da tumore, venne a trovarmi nel mio studio all Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e mi disse la sua idea, quella di una Fondazione finalizzata alla terapia del dolore. Dall evoluzione di questa idea è sorta la Fondazione Floriani, che ha fiancheggiato il lavoro dei medici e ha aiutato in questi anni decine di migliaia di malati. Il malato con diagnosi di tumore non era una pratica chiusa (un espressione che Floriani usava spesso come accusa verso una vecchia mentalità) e anzi c era molto da fare. ( ) Umberto Veronesi
1977 Milano Nasce la Fondazione Floriani con una donazione di Virgilio e Loredana Floriani. La Fondazione Floriani è un ente apolitico, aconfessionale, senza fini di lucro, che ha l'obiettivo di diffondere e applicare, nell'assistenza al paziente in fase terminale, le Cure Palliative, quelle cure che affrontano tutti gli aspetti della sofferenza del malato: fisica, psicologica, spirituale e sociale.
SCOPI (art. 2 dello Statuto): promuovere studi e ricerche scientifiche di nuovi mezzi e tecniche applicate alle cure palliative; preparare ed organizzare strutture operative per l'assistenza e l'intervento domiciliare, per l'applicazione pratica di modelli di cura sempre più efficaci, operando anche all'interno di strutture pubbliche e in collegamento con esse, o per espresso loro incarico;
favorire e diffondere l'apprendimento di tali tecniche; favorire, con il trasferimento delle proprie competenze, la creazione di nuovi centri di assistenza; sensibilizzare l'opinione pubblica; stimolare le facoltà di medicina ad istituire Corsi di Medicina Palliativa.
Convegno «Quale eutanasia?», Milano 1985
Milano, 15 maggio 1977
1980 Istituto Nazionale dei Tumori - Milano La Fondazione Floriani, in collaborazione con la Lega Italiana per la lotta contro i Tumori, Sezione Provinciale di Milano, istituisce il primo servizio per assistere gratuitamente a domicilio i malati inguaribili e le loro famiglie. Nasce il Modello Floriani, diffuso in seguito all interno del contesto lombardo e nazionale
1980 Come si applicano le C.P. Modello Floriani Equipe multidisciplinare: medico, infermiere, assistente sociale, psicologo, volontari. Essi non offrono solo tecnologia ma garantiscono cure umanizzate che rispondono alle reali esigenze dei malati e delle loro famiglie. La qualità del rapporto interpersonale fra l'équipe e il paziente diviene infatti elemento essenziale. Non occorrono strumenti costosi, ma persone debitamente istruite e motivate strettamente interagenti tra loro.
Il medico di Cure Palliative sposta l'attenzione dal guarire al "prendersi cura, dedicandosi al controllo dei sintomi, in primis il dolore e alla qualità della vita. Considerando il malato nella sua unità psico-fisica, propone il tipo di intervento terapeutico - assistenziale più adeguato. La famiglia è partecipe e sostenuta nel percorso assistenziale fino all elaborazione del lutto.
L'infermiere che, affiancando il medico al quale fa riferimento e con il quale ha contatti continui, prende in carico il malato e istruisce i familiari L'assistente sociale risolve i problemi pratici, burocratici e finanziari relativi alla cura del malato e dei problemi socio-economici della famiglia. Lo psicologo supporta con interventi diretti (riunioni gruppi di incontro, didattica) ed indiretti (partecipazione alle riunioni settimanali, controllo delle interazioni fra gruppi di lavoro) tutta l'attività dell'équipe. L'intervento dello psicologo è rivolto all'ammalato solo indirettamente, agendo su curanti e familiari.
Il volontario, selezionato e formato dalla LILT, collabora nel risolvere le necessità di natura non sanitaria del malato e della sua famiglia e fornisce alcuni interventi tecnici (attività diversionali, musicoterapia, contatto, ecc.). I volontari partecipano con un loro rappresentante alla riunione settimanale d équipe.
Centri di Cure Palliative I.N.T. (MI) (Dal 1981 ad oggi) Unità Operativa di Riabilitazione e Terapia Palliativa I.C.P. - OSPEDALE BUZZI (MI) (Dal 1984 ad oggi) Unità di Terapia del Dolore e Cure Palliative A.S.L. CITTA DI MILANO ( Dal 1987 al 2008) Unità di Cure Palliative A.O. SAN CARLO (MI) (Dal 1989 ad oggi) Servizio di terapia antalgica e assistenza domiciliare continuativa A.O. SAN PAOLO (MI) (Dal 1989 ad oggi) Unità di Cure Palliative e Terapia del Dolore
A.O. NIGUARDA CA GRANDA (MI) (Dal 1989 al 2007) Assistenza Domiciliare di Terapia del Dolore A.O. BASSINI Cinisello (MI) (Dal 1987 al 2005) Unità di Cure Palliative e Terapia del Dolore A.O. DESIO e VIMERCATE (MI) (Dal 1986 ad oggi) Unità di Cure Palliative e Terapia del Dolore A.S.L. SERVIZIO DI CURE DOMICILIARI Lecco (Dal 1988 ad oggi) Centrali Operative Merate, Lecco, Oggiono A.O. G. SALVINI Garbagnate Milanese (MI) (Dal 2009 ad oggi) Dipartimento di Anestesia, Cure Palliative e Terapia del Dolore A.O. OSPEDALE MAGGIORE DI CREMA (CR) (Dal 2006 ad oggi) Unità Operativa di Cure Palliative
Hospice Hospice Pio Albergo Trivulzio, Milano, nasce nel 1993, per iniziativa e finanziamento della Fondazione Floriani, primo hospice pubblico italiano. Hospice Virgilio Floriani, nasce nel 2006, presso I.N.T. Milano, primo hospice italiano all interno di un IRCCS. Hospice Malattie Infettive, nasce nel 2005, presso l Osepdale L. SAcco.
Assistenza in cifre Pazienti assistiti dal 1988 al 2012
Assistenza in cifre Visite mediche ed infermieristiche dal 1988 al 2011
Associazione Amici della Fondazione Floriani - Onlus 1986 - Milano: viene costituita la AAFF Onlus che ha per scopo la sensibilizzazione dell opinione pubblica sui problemi della cura continua nelle malattie croniche debilitanti è la organizzazione di iniziative per il reperimento di mezzi finanziari da destinare agli scopi della FF. L Associazione conta oggi più di 5000 iscritti.
Le Attività Culturali Convegni Scientifici e Manifestazioni Culturali Centro Ricerche Pubblicazioni Biblioteca Formazione
Sinergie La Fondazione Floriani è socio fondatore e a tutt oggi convinto e partecipe sostenitore di: SICP (1986, Milano) EAPC (1988, Milano) FCP (1999, Milano)
Tappe Legislative 1999: Legge n.39 Disposizioni per assicurare interventi urgenti di attuazione del P.S.N. 1998-2000 1999: Decreto del Ministero della Sanità Programma nazionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative. 2000: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Atto di indirizzo e coordinamento recanti requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per i centri residenziali di cure palliative
2001: Legge 12 Norme per agevolare l impiego di farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore 2003: Conferenza Stato Regioni definizione degli indicatori per la verifica dei risultati ottenuti dalla rete di assistenza ai pazienti terminali e per la valutazione delle prestazioni erogate 2004: grazie anche ad una raccolta di firme organizzata dalla Federazione Cure Palliative il Ministro Sirchia porta in fascia A (a totale carico del SSN) tutti i farmaci antidolorifici
Legge 38/2010 Art. 1 (Finalità) La presente legge tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore. È tutelato e garantito, in particolare, l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato.
Legge 38/2010 Art. 1 le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapie del dolore assicurano un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia, nel rispetto dei seguenti principi fondamentali: tutela della dignità e dell autonomia del malato, senza alcuna discriminazione; tutela e promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia, in particolare in quella terminale; adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia.
Legge 38/2010 Art. 7 (Obbligo di riportare la rilevazione del dolore all'interno della cartella clinica). All'interno della cartella clinica, nelle sezioni medica ed infermieristica, in uso presso tutte le strutture sanitarie, devono essere riportati le caratteristiche del dolore rilevato e della sua evoluzione nel corso del ricovero, nonché la tecnica antalgica e i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi e il risultato antalgico conseguito.
Accordo del 25 Luglio 2012 in Conferenza Stato-Regioni sui requisiti minimi e le modalità organizzative necessarie per l accreditamento delle strutture di assistenza ai malati in fase terminale e delle unità di cure palliative e di terapia del dolore.
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