I BISOGNI EDUCATIVI: DIFFERENZE CULTURALI

Documenti analoghi
Sostegno e Accompagnamento Educativo

I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO

SCHEDA DI RILEVAZIONE

Progetto Comes, sostegno all handicap

Missionarie della Fanciullezza

Relazione attività esercizio 2012

Piazza Mercoledì 1234, Roma. Tel Fax

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari

DALLA TESTA AI PIEDI

Da dove nasce l idea dei video

Che cosa è l Affidamento?

RELAZIONE PUNTO LAVORO. Gennaio dicembre 2014

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

LA MEDIAZIONE SOCIOCULTURALE NEI PERCORSI DI AFFIDAMENTO OMOCULTURALE A PARMA. Bologna, 24 maggio 2012 Comune di Parma

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

Unità 20. La legge sul ricongiungimento familiare. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello A2

Percorso accoglienza Istituto comprensivo Martiri della libertà Zocca Scuola infanzia statale di Montombraro

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

Ricerca azione LA RICERCA DI SCUOLA CENTRALE FORMAZIONE

Gli interventi educativi/abilitativi. Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci

PROGETTO BUTOKU 360 supporto allo studio, ascolto e benessere

PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE PRIMA

ASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE. presenta LA NOSTRA VISION. Questo documento è in versione facile da leggere

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO

indigenti: lo straordinario

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

L'esperienza scolastica è fondamentale per la crescita di ogni bambino.

Comune di Comune di Comune di Comune di. San Marco in Lamis San Giovanni Rotondo Rignano Garganico San Nicandro Garganico

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, aprile

PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO RI/4

Minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo e non richiedenti asilo: due sistemi di protezione convergenti?

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Guida sintetica per gli operatori Sei UGL e Patronato ENAS Il Permesso di soggiorno e la Carta di soggiorno

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

Il progetto di vita: la funzione del docente

OKCHIO ALLO SVANTAGGIO

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA

Cittadinanza e Costituzione

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

Numero Verde per l ascolto ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo: primi risultati

COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile. CONSOLIDARE la cultura della legalità come strumento del vivere civile

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

La ricerca empirica in educazione

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Progetto Scuola: «TUTTI FUORI!»

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Istituto Comprensivo "Alfredo Sassi" Scuola dell Infanzia

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO "PROGETTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA (PIS)" PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

LA RICHIESTA DI AIUTO DEL GENITORE PER IL FIGLIO ADOLESCENTE. Prof.ssa Carla Guatteri

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani

ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

I t a l i a n o L 2 I t a l i a n o p e r l e d i s c i p l i n e

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma ottobre 2008

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico

Il progetto di vita: qualità oltre la scuola

COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE.

Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

Piano di Zona

Disagio giovanile ed interventi di prevenzione. partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni:

darioianes.itit 2005 Dario Ianes -

Accoglienza come costruzione e condivisione di regole comuni. BENVENUTI NELLA NOSTRA SCUOLA Convegno 10 settembre 2015 Mirella Cova UST - Mantova

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

Distretto Socio Sanitario n. 24

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

PROGETTO: TEATRO FORUM

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, TERNI. Pagina 1 di 5

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA

IL MARKETING DI SE STESSI

Giornata formativa FISM LA FAMIGLIA ADOTTIVA INCONTRA LA SCUOLA

Centro per il libro Enti Locali

SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO

Consultori familiari

AREA della DISABILITA

Transcript:

I BISOGNI EDUCATIVI: DIFFERENZE CULTURALI I Centri Albatros per l'accoglienza dei MSNA M.Contardi

Premessa Definizione di minore straniero non accompagnato Per minore straniero non accompagnato presente nel territorio dello Stato si intende il minorenne avente cittadinanza italiana o di altri stati dell unione Europea che, non avendo presentato domanda di asilo, si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato privo di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell ordinamento italiano (8 art.1, comma 2, DPCM535/99)

Rete Nazionale Ministero del lavoro ONG Associazioni di tutela Ministero di giustizia Ministero degli interni Ministero del lavoro Consolati e ambasciate

Rete territoriale Procura della Repubblica presso il TM di Bologna Questura di Piacenza Comune di Piacenza

Rete territoriale Piacenza Centro di Prima Accoglienza o Comunità di Pronto Intervento Via Scalabrini 19 Piacenza Centro di Seconda Accoglienza o Comunità Socio Educativa Via Campagna 157 Piacenza

Percorso del minore verso il centro di accoglienza

LA RELAZIONE Percezione Emozioni Ascolto Comunicazione Contrasto e conflitto Negoziazione

PERCEZIONE La percezione è quella funzione psicologica che ci permette di ricevere ed interpretare le informazioni provenienti dal mondo esterno. Percepire visivamente vuol dire assegnare un significato agli stimoli provenienti dagli organi di senso e attribuire a loro proprietà fisiche. Questa attività è indispensabile per la sopravvivenza nell ambiente, poiché ci permette di analizzare e decodificare gli innumerevoli stimoli a cui siamo quotidianamente esposti

EMOZIONI In psicologia, le emozioni sono spesso definite come uno stato complesso di sentimenti che si traducono in cambiamenti fisici e psicologici che influenzano il pensiero e il comportamento. L emotività è associata a una serie di fenomeni psicologici tra cui il temperamento, la personalità, l umore e la motivazione

ASCOLTO Dal dizionario l'ascolto è l'atto dell'ascoltare. È l'arte dello stare a sentire attentamente, del prestare orecchio. Ascoltatore è chi ascolta; ascoltare la lezione, un oratore; ascoltare con interesse tutto ciò che il professore dice. In Psicologia l ascolto è uno strumento dei nostri cinque sensi per apprendere, conoscere il tempo e lo spazio che ci circonda e comunicare con noi stessi e il mondo circostante. L'ascolto è un processo psicologico e fisico del nostro corpo per comunicare ai nostri neuroni, al cervello che li traduce in emozioni e nozioni.

COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo volontario di trasmissione di informazioni di varia natura che avviene tramite segnali codificati secondo regole note sia al mittente che ai destinatari; i segnali, una volta decodificati attivano una serie di processi interpretativi e portano a comprensione. Il codice, dunque, è un elemento fondante della comunicazione

CONTRASTO/CONFLITTO il conflitto indica uno scontro tra ciò che una persona, o il proprio gruppo di appartenenza desidera e un'istanza interiore, interpersonale o sociale che impedisce la soddisfazione del bisogno o dell'obiettivo connessi a tale desiderio.

NEGOZIAZIONE Negoziare, in generale, significa avere un'interazione con un altro soggetto al fine di conseguire i reciproci obiettivi.

Cosa osservare nel MSNA: - ASPETTI CINESTETICI - AMBITO RELAZIONALE FAMILIARE - ASPETTI COMPORTAMENTALI E SOCIALI - SESSUALITA - RAPPORTO CON IL CIBO - SOCIALIZZAZIONE - RAPPORTO CON LE FIGURE ADULTE - POTENZIALITA EVIDENZIATE

Che cos è il BISOGNO? Il bisogno è la mancanza totale o parziale di uno o più elementi che costituiscono il benessere della persona

I bisogni del minore in comunità

Progettiamo Progetto di vita: la storia di M. M ha 16 anni, nel suo paese di origine, la sua famiglia l ha obbligata a prostituirsi. Una zia alla lontana è riuscita ad organizzare la sua fuga con l aiuto di un intermediario. Quest ultimo prevedeva di venderla a scopo di prostituzione. La Polfer individua la minorenne sul territorio Piacentino, ne accerta la minore età e la colloca presso la nostra struttura. M. parla discretamente la lingua italiana, manifesta la non volontà di vivere in comunità ed esplicita al personale educativo di voler abbandonare la struttura.

Progettiamo Progetto di vita: la storia di I. I. ha 12 anni, arriva in Italia accompagnato dalla madre e da 3 fratelli, una storia di maltrattamenti alle spalle, prima causati dal padre alcolizzato e poi dallo zio che lo obbligava a lavorare duramente facendogli trascorrere le sue notti in una cuccia per cani. Arrivato in Italia, I. vive per un periodo in una casa abbandonata insieme ad un nuovo compagno della madre, in un secondo momento la madre di I. decide di lasciare questo compagno per mettersi con un signore Egiziano, sposato e con prole. I. vive 5 mesi allo sbaraglio sino a quando una sera spontaneamente si presenta dai Carabinieri per denunciare la madre per averlo buttato fuori di casa. Viene cosi inserito presso la nostra struttura. Il minore, al suo arrivo in comunità, è esagitato, iperattivo, alla ricerca di attenzione da parte di tutti. Dopo pochi giorni dall inserimento in comunità risulta capace di creare relazioni positive sia con gli ospiti che con il personale educativo. È stato iscritto alla classe 1 media, ed anche a scuola manifesta comportamenti oppositivi e aggressivi.

Come siamo intervenuti Progetto di vita: la storia di M. -Inserimento della minore in un progetto di protezione -Iniziale periodo di osservazione -Lavoro di rete con il servizio per identificare il percorso scolastico più idoneo -Inserimento in un gruppo sportivo (Tennis) -Valorizzazione della persona attraverso colloqui mirati -Proiezione all esterno della comunità (Biblioteca, gruppo di amici) per favorire forme di integrazione -Assistenza nella ricerca di lavoro

Come siamo intervenuti Progetto di vita: la storia di I. -Inserimento del minore in un progetto di protezione -Iniziale periodo di osservazione -Lavoro di rete con il servizio per identificare il percorso scolastico più idoneo -Inserimento in un gruppo sportivo (Rugby) -Valorizzazione della persona attraverso colloqui mirati -Collaborazione con UONPIA Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza -Inserimento in gruppi di lavoro estivo (Coop La Magnana, Spazio 4)

I minori oggi Progetto di vita: la storia di M. M. oggi ha 18 anni, ha ottenuto la licenza media, ha frequentato un Istituto Professionale, ha vissuto due anni in comunità ed ora si trova in un programma di formazione all autonomia per neo maggiorenni. M. ha trovato lavoro come babysitter. Progetto di vita: la storia di I. I. oggi ha 15 anni, sta frequentando la III media con buoni risultati, dopo un periodo di un anno e mezzo presso la nostra struttura in accordo con il Servizio Sociale competente si è deciso di collocarlo presso una struttura più adatta a lui. Il minore è stato seguito dall UONPIA di Piacenza che ne ha riscontrato un disturbo del comportamento dovuto ad un disagio ambientale. Il minore ha scelto di non vedere più sua madre.

Termine del progetto educativo Collocamento in altro Centro di Accoglienza Affidamento Raggiungimento della maggiore età

Progetto Neo-Maggiorenni Inserimento presso Centri di Accoglienza per Adulti (Centro per Adulti Maschi di Via Buffalari, Centro per Adulti Donne presso Ca Torricelle) Consolidamento del percorso lavorativo Aiuto per disbrigo pratiche (Perm di Sogg, residenza) Aiuto nella ricerca di collocazione abitativa nel privato

Regolarizzazione Permesso di Soggiorno Minore età Studio conv.in lavoro fuori quota flussi DPR334 art.28 Affidamento 18 ANNI Attesa occupazione durata 6 mesi Motivi familiari Lavoro subordinato

Il Progetto Educativo diventa Progetto di Vita