IL PARCHEGGIO D INTERSCAMBIO DI FAMAGOSTA Uno dei maggiori parcheggi periferici di interscambio di Milano, realizzato dalla Metropolitana Milanese, si avvia a servire l area sud del capoluogo lombardo integrando la rete stradale e autostradale con il sistema di trasporto pubblico urbano Il parcheggio di interscambio di Famagosta, a Milano, rappresenta l ultima e più significativa realizzazione di una struttura di interscambio fra i mezzi di trasporto privati e la rete di trasporto collettivo del capoluogo lombardo. Il complesso fa parte della rete di parcheggi di interscambio previsto dal Programma urbano parcheggi del comune di Milano nel 1989, ai sensi della Legge 122/89 (legge Tognoli) ed è affidato in concessione e gestione alla Metropolitana Milanese che ne ha curato il progetto e la direzione lavori (così come altri parcheggi della rete, già realizzati o programmati), in pratica senza oneri per il comune di MIlano. Con la sua collocazione di raccordo fra il capolinea meridionale della linea 2 della metropolitana ( Famagosta, appunto) e il raccordo verso l autostrada per Genova, il parcheggio segna un ulteriore passo avanti nella costruzione di una rete di strutture di interscambio intorno alla città, strutturando un area molto importante sia dal punto di vista viabilistico che di quello dello sviluppo urbano. Particolare del parcheggio di interscambio di Famagosta, a Milano. 29
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Planimetria generale del nodo d interscambio e, sotto, sezione trasversale ovest-est. Nella pagina precedente, pianta del mezzanino al primo livello interrato e pianta del piano terreno. Sotto, in questa pagina, pianta del piano tipo delle aree di parcheggio ai due livelli superiori del complesso. 31
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COMMITTENZA Comune di Milano. PROGETTO MM Metropolitana Milanese spa. REALIZZAZIONE Codelfa prefabbricati spa. Direzione Lavori: MM spa. Costi: circa 29 miliardi. TEMPI Progetto: 1992. Progetto esecutivo: 1995. Inizio lavori: gennaio 1996. Apertura: 1997. È infatti concepito come uno dei principali nodi intermodali per la viabilità in ingresso da sud dove, insieme alla metropolitana, al servizio pubblico cittadino e alle alle aree di sosta per i veicoli privati, articolate su quattro livelli, qui è stato costituito il punto di convergenza delle autolinee provenienti dalla parte meridionale della provincia di Milano e dalla provincia di Pavia, che attualmente raggiungono Milano attraverso l autostrada o la Statale 35, e i servizi extraurbani provenienti dai comuni limitrofi di Binasco, Rozzano, Assago e Milano Fiori. Non a caso il bacino che ne giustifica l esistenza è quello del sud Milano e del pavese, dove negli ultimi anni si è assistito a un consistente sviluppo urbano e socio-economico, soprattutto in seguito delle tradizionali aree di espansione della città, verso nord ed est. L ARTICOLAZIONE DEL NODO DI INTERSCAMBIO L assetto dell area ha richiesto una impostazione organica del sistema della viabilità di accesso, sia dall autostrada, dalla quale si accede direttamente con uno svincolo dedicato, che dalla città. Per la complessità delle funzioni e dei collegamenti, il progetto ha messo a punto interventi viabilistici in grado di garantire la funzionalità complessiva del nodo, prevedendo per ogni elemento del sistema (parcheggi auto e bus, attestazione delle linee extraurbane, attività connesse) facile accessibilità, integrazione e modularità, con particolare riguardo alla separazione fra i flussi del trasporto pubblico da quello privato. L interscambio è costituito da un parcheggio multipiano che integra circa 2.300 posti auto, tre banchine di sosta per le autolinee del trasporto pubblico, realizzate dentro il complesso e destinate alle partenze, una banchina esterna, coperta con pensiline, per gli arrivi e le soste dei bus in transito, e da un passaggio di collegamento diretto con il mezzanino della metropolitana. All esterno, parallela a viale Famagosta, si trova un area - una banchina di circa 120 metri di lunghezza - per le le fermate dei mezzi pubblici urbani e dei taxi. L edificio del parcheggio è articolato in quattro piani fuori terra, completamente aperti sui lati, sormontati da un terrazzo carrabile, ciascuno dei quali è identificato da un colore preciso, così da facilitare l orientamento degli utenti e il riconoscimento delle aree di sosta. I collegamenti verticali per i veicoli sono assicurati da due grandi rampe elicoidali - una per la salita e l altra per la discesa - che segnano la testata meridionale del complesso, caratterizzato sul lato opposto da un elemento segnaletico di grandi dimensioni, costituito da tre cilindri dell altezza di 30 metri, collegati fra loro in sommità con una struttura metallica. Sotto il livello stradale, alla quota del mezzanino della metropolitana, si trova l atrio con uffici e biglietterie delle autolinee extraurbane. Scorcio del lato orientale del complesso, con le torri delle scale elicoidali e, sullo sfondo, l elemento-segnale. 33