R_INNOVA PRO.VE.: AZIONE 2 Soia ERSAF MN Prova di tecnica colturale Relazione 1 Anno di Attività



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ntroduzione R_NNOVA PRO.VE.: AZONE 2 Soia ERSAF MN Prova di tecnica colturale Relazione 1 Anno di Attività L obiettivo del progetto R_nnova Pro.Ve., per la parte assegnata a ERSAF, è quello di analizzare il processo produttivo agrario a supporto della zootecnia con lo scopo di produrre elevate quantità di proteine per ettaro, di autosostenersi in termini economici, di mantenersi in equilibrio con l ambiente, di creare maggiori opportunità di lavoro sia in campo agrario che meccanico e di generare esternalità positive (aree rurali più verdi). Per affrontare questi obiettivi agro-zootecnici e ambientali si devono necessariamente valutare i fabbisogni degli animali in allevamento perché è in relazione a queste esigenze nutrizionali che è possibile comprendere le linee operative da assumere come guida di lavoro. n questo senso le proteine contenute nelle diete per vacche da latte e per il giovane bestiame in accrescimento raggiungono al massimo il 16-17% ss, ma mediamente si collocano sul 15% circa sulla sostanza secca, mentre per i suini all ingrasso si collocano sul 16% ss, con minimi sul 12% nella fase terminale di ingrasso. Se consideriamo che gli altri costituenti non proteici, come ad esempio i grassi, raggiungono il 3-4% per suini e bovini, e le ceneri il 9% per i bovini ed il 4-5% nei suini, allora è più facile comprendere perché le regioni zootecniche siano certamente interessate alla fonte proteica, ma non possano assolutamente sacrificare o trascurare i carboidrati che rappresentano circa il 73 % dell intera razione per i bovini (amidi, zuccheri, emicellulose, cellulose, pectine e acidi organici) ed il 78% per i suini. Queste considerazioni suggeriscono di favorire gli avvicendamenti con specie in grado di produrre elevate quantità complessive di proteine per ettaro e di non sottovalutare le matrici organiche abbondanti di carboidrati (CHO) e quindi energetiche, perché anche queste ultime sono in grado di esprimere forti produzioni di proteine che ovviamente saranno diluite nei tessuti vegetali e non concentrate nei semi nei quali il tenore può raggiungere valori anche superiori al 40%. l Progetto R_innova Pro.Ve., definibile anche come progetto quaternario per la contemporanea presenza dei quattro elementi chimici fondamentali (C, H, O, N) e di quattro fattori della produzione (luce, temperatura, acqua, suolo), potrà trovare, nella sua parte agronomica, una delle sue possibili realizzazioni ricercando semplicemente le condizioni economiche e tecniche che rendano attuabile la coltivazione invernale di piante agrarie in grado di vegetare a basse temperature. La componente agronomica di questo progetto non potrà dunque trascurare la sostenibilità, nell arco dei 365 giorni, dei quattro fattori produttivi sopra ricordati e ciò per sottrarsi alla eventualità di una carenza secondaria di carboidrati vegetali da destinare alla trasformazione in prodotti zootecnici. n relazione a queste considerazioni preliminari l obiettivo del progetto è stato quello di evidenziare le problematiche agronomiche ed economiche sorte in n. 3 avvicendamenti ago-zotecnici con riferimento alla produzione di proteine ed energia. Materiali e metodi Presso l azienda agricola Carpaneta di ERSAF, facente parte della Struttura vigilanza e qualità dell agroalimentare e supporto alla filiera lattiero-casearia, in un contesto di avvicendamenti tradizionali senza alcuna distribuzione di reflui zootecnici, su un terreno di medio impasto leggermente calcareo tradizionalmente coltivato a risaia e a pioppeto, sono stati impostati i seguenti avvicendamenti: a) loiessa fieno (LOF) + mais trinciato integrale 2a sem. (MT 2 a sem.); soia granella (SOGRA) sostituita quest ultima e solo per questo primo anno con mais trinciato integrale 1a sem. (MT 1 sem.); avv. biennale;

b) frumento trinciato integrale (FT) + soia granella (SOGRA); loiessa fieno (LOF) + soia granella (SOGRA); avv. biennale; c) mais trinciato integrale (MT); fieno di medica (MEF); avv. sessennale, ma coltivazione e rilievi limitati a n. 3 anni. Nel primo anno di coltivazione le lavorazioni sono state le seguenti: - LOVE, MT, FT e MEVE: seminati su terreno arato nell autunno 2005. - SOGRA: semina su sodo con macchina assolcatrice diretta in avvicendamento a loiessa e frumento trinciato integrale. L attività è iniziata nell autunno 2005 con la semina di loiessa e frumento. La prova è impostata in pieno campo su n. 3 parcelloni di 3,0 ha ciascuno denominati Quarto di Mezzo B n. 17-18-19. Ogni parcellone è stato suddiviso in 2 subparcelloni di 1,5 ha ciascuno, come da schema allegato. La stima della produzione di MT, FT e SOGRA è stata effettuata verificando, con una pesa aziendale, la produzione raccolta su due superfici di oltre 1.000 m 2 e la produzione complessiva dell intero subparcellone. Per LOF la produzione di loiessa verde è stata stimata sulla base della produzione in campo di 4 aree di saggio di 15 m 2 ciascuna. La stima della produzione di fieno è stata ottenuta mediante un coefficiente che esprime le perdite di sostanza secca (meccaniche, essiccazione e di stoccaggio), dal campo al fienile. La produzione verde di MEF è stata ottenuta mediante pesatura della produzione verde della cultivar inserita nella prova parcellare moltiplicata per un coefficiente di riduzione della produzione per effetto bordo. Le rotoballe di fieno di medica di ogni singolo taglio, dopo almeno 40 d dalla pressatura, sono state pesate e campionate; la qualità chimico-fisica è stata determinata prelevando con sonda, per ogni taglio, almeno n. 3 campioni da altrettante rotoballe. L irrigazione è stata realizzata a pioggia mediante rotoala entrando al centro di ogni appezzamento largo 90 m e lungo 330 m circa. rilievi di campo sono stati i seguenti: a) MT: altezza pianta e spiga, investimento reale, allettamenti, stroncamenti, numero foglie totali e verdi; b) FT: data spigatura, altezza pianta, allettamento, danni da oidio e da septoria (% area fogliare infetta); c) SOGRA: altezza pianta, allettamento, investimento, malattie particolari, se presenti; d) MEF: stadio vegetativo al taglio; e) LOF: stadio vegetativo al taglio. Le determinazioni chimico-fisiche, eseguite con metodi riferiti alla strumentazione impiegata o alle norme nazionali (Gazzetta Ufficiale) o internazionali (FL-DF, SO, AOAC), hanno interessato le seguenti analisi: a) MT: % ss, Pg, G, NDF, ADF, ADL, Amido, Ceneri; b) LOF: %ss, Pg, G, NDF, ADF, ADL, Ceneri, Zuccheri totali; c) FT: % ss, Pg, G, NDF, ADF, ADL, Amido, Zuccheri, Ceneri; d) MEF: % ss, Pg, N sol. (% NT), G, NDF, ADF, ADL, Ceneri; e) SOGRA: % ss, Pg, G, NDF, Amido, Ceneri, peso di 1000 semi; f) Steli di soia: %ss, Pg, Ceneri, Grassi; 1) Avvicendamento: LOF-MT 2a Sem.; MT 1a Sem.. Loiessa erba e fieno L avvicendamento in questione in questo primo anno ha visto la coltivazione del Mais trinciato integrale di 1 a Semina anziché della soia granella; quest ultima sarà seminata, come da programma nel secondo e terzo anno. 2

La produzione di loiessa verde sfalciata ad inizio spigatura è risultata pari a 7,9 t/ha ss con una produzione di fieno e di proteine dopo la conservazione pari rispettivamente a 5,7 t/ha ss e 0,647 t/ha (tab. 3). Foto: 1. Foto: 2 Foto 1. Sfalcio di loiessa diploide Andrea che ha prodotto 7,9 t/ha ss di erba verde ad inizio spigatura il 11 maggio con semina il 28 settembre. Foto 2. Confronto tra loiessa Asso a sx della foto e frumento Bilancia a dx della foto, seminati entrambi il 28 ottobre (foto 10 marzo). Si noti la estesa moria di piantine di loiessa per danni da freddo rispetto alla buona cotica erbosa del frumento. Asso in queste condizioni di semina tardiva ha prodotto al 11 maggio solo 5,5 t/ha ss di erba verde. Si tratta di una produzione particolarmente elevata (foto 1) sostenuta dall anticipo dell epoca di semina rispetto alla data normalmente consigliata, ossia il 15 di ottobre per le latitudini padane, ma che negli anni 90 si è spostata verso la fine del mese di ottobre fino anche, nei casi più estremi e nelle aree più vocate, ai primissimi di novembre. Questo ritardo nella semina della loiessa non solo ha reso nullo l accestimento autunnale, ma addirittura non ha permesso alle giovani piantine di raggiungere lo stadio di terza foglia, ossia lo stadio minimo di resistenza ai danni da gelo (Foto 2). Anche per verificare, dopo circa due decenni dalla sua ampia diffusione questi eventi agronomici tutt altro che trascurabili, in un campo attiguo a quello di prova, è stata seminata il 28 ottobre, loiessa diploide Asso con un ritardo di 30 giorni rispetto alla cultivar diploide Andrea seminata nel parcellone di prova il 28 settembre 2005. Foto 3. Foto 4. Foto 3. Loiessa fuori prova in fase di preappassiemnto. Foto 4. La lignificazione delle pareti cellulari dei cereali vernini nella fase latteo-cerosa è nettamente superiore a quella della loiessa in fase di inizio spigatura, l epoca ideale di trinciatura del cereale vernino si colloca, nelle varietà più precoci, alla fine di maggio. Nonostante queste limitazioni nutrizionali i cereali vernini sono accattivanti dal punto di vista agro-gestionale perché la raccolta è estremamente tempestiva, senza alcun rischio di interferenza con le precipitazioni e l asportazione di azoto e fosforo tutt altro che trascurabile, soprattutto nelle aziende zootecniche e nel contesto europeo della Direttiva Nitrati. 3

Sebbene le varietà di loiessa non fossero le stesse, la risposta è stata comunque molto evidente, anche in considerazione del fatto che i due genotipi erano entrambi ben resistenti al freddo. Ciò che ha maggiormente danneggiato è stata l azione di rigonfiamento del terreno che ha causato lo sradicamento delle deboli e corte radici delle giovani piantine di loiessa allo stadio di una-due foglie (foto 5). Con la semina tardiva, inoltre, si è perso in termini di flessibilità perchè i semi che non hanno prontamente germinato, per deposizione superficiale e/o terreno asciutto, hanno generato piantine che poi sono morte, al contrario i semi che hanno germinano prontamente hanno generato piantine in grado di accestire anche nel periodo invernale. n caso di semine tardive la risultante è quella mostrata nelle foto n. 5-6, ossia campi molto disomogenei nei quali la produzione, nettamente inferiore allo standard, è apparsa molto variabile da un punto all altro del campo e con piante in stadi vegetativi al taglio molto disomogenei. Foto 5. Foto 6. Foto 5. La foto scattata il 10 marzo evidenzia la variabilità di stadio vegetativo della loiessa Asso in semina tardiva; in campo sono state osservate piante alte circa 15 cm in vigorosa fase di accestimento primaverile (foto 5 a sx) e giovanissime piantine morte in stadio di una o due foglie, o piante gravemente danneggiate dal gelo che non saranno in grado di avere uno sviluppo normale (foto 5 a dx). Foto 6. Si noti che alcuni falcioni hanno depositato seme che è prontamente germinato, altri semi germinati in ritardo, invece, non hanno resistito al sopraggiungere del freddo invernale. Dunque non solo le specie leguminose da granella (favino, fava, pisello, lupino etc..) sono sensibili ai danni da gelo, ma lo sono anche le tradizionali colture della pianura padana se non vengono rispettate le normali epoche di semina. Soprattutto negli anni 90, sono stati osservati questi ritardi di semina che unitamente ad altri errori, soprattutto quelli riconducibili agli eccessi di liquamazione, concimazione azota e insilamento di prodotto eccessivamente umido (< 30% ss) hanno decretato un fortissimo ridimensionamento della coltivazione di loiessa che negli allevamenti da latte causava occasionali patologie sanitarie masteopatiche con alterazione del profilo cellulare del latte stesso. L erba di loiessa Andrea al 5 maggio, 6 giorni prima del taglio, aveva il 19,4 % ss; 9,4 % di Pg; 2,6 % ss di grasso; 8,7% di ceneri, 52,5 di NDF; 31,7 di ADF; 3,0 di ADL e 19,3 % di zuccheri (tab.3). La produzione di proteine grezze come erba verde è risultata pari a 0,743 t/ha e l energia netta pari a circa 10.191 Mcal/ha (dati non riportati, ma ricavati da tab. 7). Dopo la fienagione il fieno di loiessa mediamente ha evidenziato il 8,2% di Pg; 57,8% di NDF; 39,6 % di ADF; 5,8 % di ADL; 1,6 % di Grasso (dati di tab. 4). La produzione di proteine grezze come fieno di loiessa è risultata pari a 0,647 t/ha e l energia netta pari a circa 5.985 Mcal/ha (dati non riportati, ma ricavati da tab. 7). 4

Mais trinciato integrale 2a sem. l MT 2 a sem. coltivato in successione alla loiessa sfalciata l 11 maggio, dopo le operazioni di raccolta del foraggio affienato, l aratura, l irrigazione e la semina, è emerso dal terreno dal 26 al 28 maggio (tab. 2); un tempo eccessivo che ha comportato una elevata perdita di somma termica utile ai fini proteici ed energetici della coltura. La produzione di sostanza secca, quindi, in questo primo anno, non è apparsa particolarmente elevata (15,7 t/ha ss; tab. 3), sebbene la coltura non abbia evidenziato particolari carenze. La minore produzione rispetto alle aspettative è quindi motivata da una emergenza ritardata, da un investimento leggermente inferiore alla norma (5,8 pt/m 2 ) e da una raccolta anticipata al 8 settembre per favorire il trasporto su strada da una azienda agricola ad un altra senza imbrattare di terra l asfalto della strada statale. Foto 7. Foto 8. Foto 7. Raccolta del MT 2 a sem. dal subparcellone 2, si nota la pianta di mais con foglie completamente verdi. Foto 8. Trincea dell allevatore che ha acquistato il materiale di prova. Una semina di mais in avvicendamento più stretto, una raccolta posticipata alla seconda decade di settembre e un investimento di 6,0-6,1 pt/m 2 è in grado di ottenere produzioni sensibilmente maggiori, anche prossime alle 18 t/ha ss. La pianta intera all analisi chimica ha evidenziato mediamente il 33,8 % ss; 7,9% Pg; 3,8 % di ceneri; 41,6 % NDF; 22,6 % ADF; 2,8 % ADL e 35,4 % di amido. La produzione di proteine grezze come prodotto verde trinciato è risultata pari a 1,24 t/ha e l energia netta prodotta pari a circa 23.079 Mcal/ha. Dopo l insilamento la produzione di proteine grezze e di Energia netta è stata stimata pari rispettivamente a 1,109 t/ha e 20.016 Mcal/ha (dati ricavati da tab. 7). Mais trinciato integrale 1 a sem. l MT 1 a sem. è stato seminato, per errore, al posto della soia di 1 a sem.. Negli anni successivi si ritornerà all avvicendamento programmato. L ibrido di classe FAO 700, PR31Y43, seminato il 27 marzo con 7,0 semi m 2 e trattato come da tabella 2, ha prodotto 21,2 t/ha ss al 39,4 % di ss. l tenore in Pg del foraggio, nonostante la concimazione chimica distribuita esclusivamente in copertura in due volte e pari a 160 unità di N per ettaro/volta, si è mostrato contenuto al 5,9 % ss e forse limitante la produzione complessiva stessa se consideramo, per altro, che i terreni nei quali si è svolta la prova non ricevono alcun apporto di sostanza organica da liquame/letame e in passato sono stati coltivati ciclicamente a pioppeti con apporti tradizionalmente scarsi di elementi della fertilità nei 10-11 anni di ciclo della coltura. Se si considera, inoltre che la grande estensione dell azienda Carpaneta non ha comportato in passato una intensificazione colturale che avrebbe comunque tendenzialmente arricchito di residui vegetali, anche radicali, il terreno stesso, ben si comprende quale potrebbe essere in questi suoli il ruolo fertilizzante dei reflui zootecnici di cui vi è grande disponibilità in alcune provincie della Regione Lombardia, anche come conseguenza dell applicazione effettiva della Direttiva Nitrati. 5

Se tuttavia si considerano gli attuali avvicendamenti agro-zootecnici padani, l applicazione della Direttiva Nitrati, senza deroghe, appare una condizione restrittiva e punitiva delle realtà zootecniche lombarde. l foraggio di 1 a sem., nonostante queste ipotizzabili carenze azotate, ha evidenziato e confermato all analisi chimica tenori di NDF, ADF, ADL, ceneri e amido leggermente più favorevoli rispetto al foraggio di MT 2 a sem. e pari rispettivamente a: 39,6-21,6-2,7-3,3 e 39,2 (tab. 3). Foto 9. Foto 10. Foto 9. FTC impiegata nella raccolta di MT iniziata prima dell alba del 23 agosto. Foto 10. Fasi iniziali di raccolta del subparcellone 1. n questi terreni non particolarmente fertili e con semine di MT di 1 a sem. è ipotizzabile una maggiore produzione con una migliore disponibilità di azoto sia in termini quantitativi che di ritmo di assorbimento radicale. Anche un aumento dell investimento da 6,4 a 7,0 pt/m 2 potrà contribuire all innalzamento produttivo. ndipendentemente da ciò, nelle condizioni di prova, la produzione di proteine grezze dal trinciato verde è risultata pari a 1,25 t/ha e l energia netta pari a circa 32.440 Mcal/ha (tab. 7). Dopo l insilamento la produzione di proteine grezze e di energia netta è stata stimata pari rispettivamente a 1,11 t/ha e 28.270 Mcal/ha (tab. 7). 2) Avvicendamento: FT-SOGRA; LOF-SOGRA Frumento trinciato integrale E una coltura di particolare interesse zootecnico per la sua resistenza al freddo, rusticità (può essere seminata anche su terreni non finemente lavorati, fino agli inizi di novembre), semplicità di coltivazione e raccolta diretta entro maggio senza preappassimento, ma evidenzia, anche per le varietà precoci e con rapporto granella/stelo elevato, limiti nutrizionali legati al suo elevato tenore in NDF, ADF e ADL rispetto a loiessa la quale per contro ha limiti logistici proprio nella fase di preappassimento. l fatto che con il cereale vernino la lavorazione del terreno e la semina della coltura in successione avvenga a fine maggio è garanzia di terreno in tempra, cosa questa non così scontata nel caso di lavorazioni in successione a loiessa-silo con suoli di medio impasto. risultati produttivi acquisiti dal frumento trinciato integrale, pur con semina al 28 ottobre, data che per Lolium multiflorum cultivar Asso si è dimostrata eccessivamente tardiva, sembrano incoraggianti se si pensa che la produzione a fine maggio è stata pari a 13,1 t/ha ss (in realtà la produzione insilata è stata leggermente inferiore perché in campo è rimasta la parte basale della pianta di cui alla foto 11 e 12), con il 35,2 % ss; 8,0 % di Pg; 46,8% di NDF; 30,0 % di ADF; 14,6% di amido; e 15,6 % di zuccheri totali dopo inversione. 6

Un aspetto non trascurabile e che merita una valutazione zootecnica è invece il tenore in ADL del foraggio, perchè nonostante il frumento sia stato trinciato a circa 15-20 cm dal suolo, il tenore di ADL del trinciato ha superato il 5% (tab. 4). Foto 11. Foto 12. Foto 11. Trinciatura del frumento Bilancia allo stadio di maturazione latteo-cerosa della granella con FTC dotata di barra falciante rotante tipo Kemper impiegata anche nella raccolta del mais trinciato integrale. l taglio della pianta avviene ad una altezza di circa 15-20 cm dal suolo, come evidenzia la Foto 12 che riporta una lavorazione di trinciatura supplementare, non indispensabile, prima della semina di SOGRA su sodo. Anche al tatto, rispetto alla loiessa, il frumento trinciato appare più ligneo, ma non vi è dubbio alcuno che il cantiere di raccolta di questa pianta tagliata in piedi è estremamente semplificato rispetto a quello della loiessa e le lavorazioni successive del terreno più facili, soprattutto nel caso di cantieri riuniti. Già in passato si è tentato, soprattutto con orzo, questa via di produzione di foraggio dai cereali vernini, ma il basso valore nutritivo del prodotto ha consigliato l interruzione di questa esperienza per altro realizzata soprattutto sul vitellone da ingrasso. Le cause dell insuccesso erano sostanzialmente riconducibili al basso rapporto granella/stelo delle varietà di orzo coltivate in quel periodo, alla necessità di intervenire in campo con raccolte tempestive per non superare lo stadio ideale di raccolta e alla difficoltà di desilamento per contrastare la degradazione aerobica con sviluppo di muffa, anche produttrice di micotossina. l frumento Bilancia, impiegato in questa prova, è spigato il 7 maggio e le piante, alte 86 cm, non presentavano alcun allettamento. Per assenza di infestazione significativa la coltura non è stata diserbata. La produzione di proteine grezze del frumento verde trinciato è risultata pari a 1,05 t/ha e l energia netta pari a circa 15.590 Mcal/ha. Dopo l insilamento la produzione di proteine grezze e di energia netta è stata stimata pari rispettivamente a 0,94 t/ha e 13.670 Mcal/ha. Foto 14. Foto 15. 7

Foto 14. L oidio è una delle malattie crittogamiche più diffuse nei cereali vernini. funghi che causano questa patologia potrebbero influenzare il normale sviluppo dei batteri lattici nella primissima ora di insilamento, quando nella massa è ancora presente ossigeno. L insilamento, di cui alla Foto 15 esprimerà in termini reali l entità del quesito. l frumento Bilancia all insilamento presentava un 25% circa di superficie fogliare colpita da oidio e un 10% circa da septoria. Foto 15. Foto 16. Foto 15. n agosto l insilato di frumento è stato aperto e sovraccaricato con mais trinciato integrale. La foto evidenzia il frumento-silo di colore più scuro in fase di caricamento con silomais in agosto per un successivo desilamento autunnale contemporaneo a strati (silomais + frumento silo), come riportato nella Foto 16 che mostra la trincea con i due prodotti insilati in rapporti prestabiliti per l alimentazione delle bovine da latte dell allevamento di Ersaf. Soia granella dopo frumento trinciato integrale l giorno successivo la raccolta del frumento trinciato, ossia il 30 maggio, su sodo, è stata seminata la soia Nikir. Nel corso della coltivazione la soia è stata irrigata n. 4 volte. La scheda agronomica degli interventi è riportata in tabella 2. La produzione di granella, pesata con riferimento ad una superficie superiore a 2.000 m2 è risultata pari a 2,84 t/ha ss (3,30 t/ha di granella 14% di U), con punte di 3,51 t/ha ss (4,08 t/ha di granella 14 % di U) in aree con maggiori investimenti e minori infestazioni (tab. 4). L investimento medio è risultato basso 17 ± 4 pt/m2 e solo in parte compensato dal numero di baccelli per pianta e dal numero di semi per baccello (dati non rilevati). Foto 17. Foto 18. Foto 17. Nonostante le buone intenzioni di ridurre al minimo il calpestamento del suolo durante le operazioni di raccolta del FT, in previsione della successiva semina su sodo, il terreno è stato comunque compattato dai carichi gommati. A questo proposito, la Foto 19 riporta in primo piano n. 6-7 file di soia con un buon investimento e di fianco altre 8-10 file più rade e se a ciò si aggiunge il danno da lepri (Foto 18), ben si comprende perché la produzione media di campo si sia attestata solo sulle 2,84 t/ha ss di granella (3,3 t/ha 14 % U). Nei prossimi due anni di prova sono attese produzioni superiori con la stessa semina su sodo in avvicendamento a FT. 8

La raccolta della soia effettuata il 29 settembre ha evidenziato una umidità percentuale pari a 18,6 ± 3,5. La variabilità di umidità è stata rilevata in corrispondenza a variazione di infestazione dell area campionata. Le aree più infestate hanno evidenziato granella più umida. Le determinazioni chimiche sulla granella hanno mostrato il 22 % di grasso; 37,9 % di Pg; 5,0% di ceneri (più elevate di MT); 12,3 % NDF; 8,6 % di amido. Foto 19. Foto 20. Foto 19. l calpestamento del terreno è di ostacolo alla penetrazione dell acqua di irrigazione e crea gravi danni alle piantine in germinazione che da una parte presentano difficoltà ad approfondire gli apparati radicali e dall altra subiscono danneggiamenti all ipocotile-epicotile conseguente al surriscaldamento indotto dall acqua di irrigazione che ristagna in superficie anche solo qualche ora. La Foto 20, scattata nello stesso appezzamento di soia in avvicendamento a FT, evidenzia invece un area più omogenea dove la produzione ha potuto raggiungere le 3,51 t/ha ss di soia granella (4,08 t/ha 14 % U). Di fianco a questa soia in avvicendamento a frumento si intravede la soia granella in avvicendamento a loiessa, più tardiva con foglie ingiallite in fase di maturazione. La produzione di proteine grezze della soia Nikir è risultata pari a 1,08 t/ha l energia netta pari a circa 5.936 Mcal/ha. E stato considerato che la conservazione della soia granella non abbia influito sulla produzione complessiva di proteine grezze e di energia netta. Loiessa erba e fieno Le considerazioni sono le stesse fatte per il sub parcellone 2 di tabella 3, integrate, per le determinazioni chimiche sul fieno di loiessa, con i dati riportati in tabella 4, subparcellone 4. Soia granella dopo loiessa fieno l 18 maggio, in successione a loiessa, è stata seminata la soia Demetra ed il giorno successivo è stato effettuato il trattamento con glifosate nella speranza che dagli steli o dalle giovani foglioline basali della loiessa potesse venir assorbito il principio attivo e contrastare così lo sviluppo della loiessa e la sua competizione luminosa sulla soia in fase cotiledonare. n realtà il diserbo non ha funzionato per cui è stato necessario effettuare un secondo intervento il 5 giugno con un erbicida specifico (tab. 2). La raccolta della granella, effettuata il 6 ottobre, ha evidenziato una produzione media di 3,49 t/ha ss (4,06 t/ha granella 14 % U), con punte di 3,82 t/ha ss (4,44 t/ha granella 14 % U) nelle aree con l investimento più alto e l infestazione inferiore. La maggiore produzione della soia Demetra, rispetto alla soia Nikir, è giustificata sia dalla maggiore lunghezza del ciclo vegetativo di questa soia dopo loiessa rispetto a quella dopo frumento trinciato (gruppo 1 verso gruppo 0), dalla altezza della pianta (Demetra 86 cm vs Nikir 75 cm) e dal maggiore investimento (Demetra 21 pt/m 2 vs Nikir 17 pt/m 2 ; tab. 4). 9

Foto 21. Foto 22. Foto 21. Macchina a 12 file per la semina diretta su sodo in fase di lavoro su terreno dove è stato raccolto fieno di loiessa. Foto 22. n estate, in terreni mal sistemati, calpestati, dove l acqua d irrigazione ha difficoltà a penetrare nel terreno e quando l azione del diserbo di post emergenza si è esaurita, la soia, molto contenuta in altezza (anche meno di 50 cm), tende ad essere reinfestata causa la sua scarsa competizione luminosa. n questi terreni una lieve lavorazione superficiale di pochi centimetri, anche con erpice a dischi, può aiutare a contenere il problema che tuttavia rimane fondamentalmente legato alla sistemazione idraulico-agraria del suolo stesso. Foto 23. Foto 24. Foto 23. Non è facile contrastare lo sviluppo della loiessa se il terreno non ha subito un minimo di lavorazione superficiale perché il glifosate distribuito dopo la raccolta del fieno viene male assorbito dalle giovani foglioline basali e dagli steli parzialmente essiccati rimasti in campo; per contro le successive irrigazioni alle giovani piantine di soia in fase di emergenza/cotiledonare favoriscono soprattutto la loiessa che svolge così una forte competizione luminosa. Nella prova in questione (foto23), solo un successivo intervento ai primi di giugno con un graminicida specifico ha risolto definitivamente il problema. Foto 24. Soia di cui alla foto precente in fase di intensa attività vegetativa dopo una irrigazione (cfr irrigatore in fase di rientro) e dopo il controllo della loiessa. L umidità di raccolta, anche grazie al favorevole andamento climatico, è risultata pari a 14,6 ± 1,1 e le determinazioni chimiche sulla granella hanno evidenziato il 23,3 % di grasso; 36,5 % di proteine grezze; 12,5 % di NDF; 9,2 % di amido; 4,7 % di ceneri. Gli steli ed i baccelli lasciati sul terreno hanno mostrato 32% ss, 4,6% Pg, 67% NDF, 57% ADF, 12% ADL, 6,6% di ceneri e 2% di grasso. La produzione di proteine grezze dalla granella di soia Demetra è risultata pari a 1,27 t/ha e l energia netta prodotta pari a circa 7.294 Mcal/ha. 10

Foto 25. Foto 26. Foto 25. Raccolta di una superficie di prova sottoposta a controllo produttivo e vegetativo su coltura di soia seminata senza lavorazione del terreno con la macchina di cui alla foto 21 e dopo una coltivazione di erbaio autunnoprimaverile di loiessa. Foto 26. Area dello stesso subparcellone dove l infestazione media (giavone e amaranto, soprattutto) è apparsa molto evidente. Analogamente a quanto riportato per la soia Nikir è stato considerato che la conservazione della granella di Demetra non abbia influito sulla disponibilità complessiva di proteine grezze e di energia netta. 3) Avvicendamento: MT; MEF Mais trinciato integrale 1a sem. Chi alleva bestiame da latte e deve produrre molta energia e proteina per ettaro di superficie coltivata, si affida soprattutto alla pianta del mais utilizzata come trinciato integrale in 1a e 2a semina. La seconda semina di MT dopo una coltivazione di un erbaio autunno primaverile o di un cereale vernino raccolto alla maturazione latteo-cerosa, non è pienamente condivisa dai tecnici per varie motivazioni che dipendono tra l altro anche dai costi da sostenere per la doppia coltivazione. A tal riguardo è utile però osservare che l allevamento da latte non può prescindere dall avere superfici agrarie su cui spandere liquami in primavera e che la deroga alla Direttiva Nitrati nelle zone vulnerabili potrà essere rinegoziata in sede UE, solo, tra l altro, se l agricoltura padana sarà in grado di dimostrare le sue elevate asportazioni di azoto e fosforo alle quali per altro contribuiscono in modo tutt altro che trascurabile anche gli erbai autunno-primaverili. La tecnica quindi della doppia coltivazione dovrà essere potenziata e perfezionata riducendo al minimo lo scarto di sviluppo vegetativo tra il mais di 1 sem. e quello di 2 sem. (Foto 23-24-25). n questo avvicendamento, l ibrido PR31Y43 è stato seminato con le stesse modalità del mais di prima semina coltivato nell avvicendamento: LOF-MT 2a Sem.; MT 1a Sem. (tab. 2). La produzione in questo subparcellone 6, rispetto al subparcellone 1, è stata leggermente superiore (22,6 vs 21,2 t/ha ss). La motivazione sembra tra l altro legata ad un allungamento del ciclo della coltura che si è presentata con una taglia inferiore, ad una semina in un terreno a più elevato tenore in limo e argilla e quindi ad una migliore trattenuta dell acqua di irrigazione e ad un soddisfacimento dei fabbisogni azotati apparentemente più rispondenti al ritmo di assorbimento della coltura, come dimostra il tenore in Pg di questo trinciato rispetto all altro discusso sopra (7,2 vs 5,9% ss). Tutti i parametri analitici chimici sono apparsi leggermente più favorevoli in questo trinciato a conferma del fatto che le produzioni quantitative superiori non implicano necessariamente una riduzione qualitativa del foraggio. Mediamente il trinciato aveva il 35,6 % ss il 2,8% di ceneri, il 38,7 % di NDF; il 20,4 % di ADF; il 2,3 % di ADL 11

Le piante con una densità pari a 6,3 m2 erano alte 274 cm, avevano, alla raccolta, 11 foglie verdi su un totale di 14 e l inserzione della spiga a 134 cm. Lo stroncamento era praticamente assente, mentre l allettamento parziale ha interessato circa il 4% delle piante presenti (tab. 5). La produzione di proteine grezze è risultata pari a 1,627 t/ha l energia netta pari a circa 34.580 Mcal/ha (tab. 9). Dopo l insilamento la produzione di proteine grezze e di energia netta è stata stimata pari rispettivamente a 1,456 t/ha e 30.160 Mcal/ha (tab. 9). Foto 27. Foto 28-29. Foto 27. Mais da foraggio seminato presso l az. agr. Le Cerchie il 27 marzo a confronto con lo stesso ibrido seminato il 7 maggio dopo raccolta di loiessa e liqui-letamazione (foto scattata il 29 maggio). Foto 28. Altro mais seminato presso l az. agr. Le Cerchie il 6 Aprile a confronto con lo stesso ibrido seminato il 10 maggio dopo medica-silo sfalciata il 26 aprile e distribuzione di liqui-letame. Foto 29. L obiettivo agronomico, anche in relazione alle urgenze emergenti dall applicazione completa della Direttiva Nitrati, è quello di ridurre al minimo il delta vegetativo tra le due semine di mais destinato all insilamento (nella foto MT di 1 a e 2a sem.). Erba medica verde e fieno La semina di medica Delta nel parcellone n. 6 che conteneva anche la prova parcellare di erba medica (Azione 4 del progetto R_nnova Pro.Ve.), è stata eseguita il 16 marzo 2006 ed i tagli effettuati il 9 giugno, 6 luglio, 8 agosto, 9 settembre e 12 ottobre. Le irrigazioni complessive sono state n. 5 (tab. 2). La produzione di foraggio verde di cultivar Delta in parcella da 9 m2 è risultata pari a 16,720 t/ha ss. Se consideriamo un effetto bordo pari al 12% ss (cfr discussione nella nota di cui all Azione 2), per ricezione di luce sul fronte e sul fianco della parcella, la produzione rapportata al pieno campo scende a circa 14,714 t/ha ss. noltre, se valutiamo che nella prova in esame il foraggio è stato prontamente asportato dalla superficie parcellare subito dopo il taglio (foto 1 Relazione fine 1 anno Azione 4 medica), guadagnando con ciò, nei primi n. 4 tagli, circa 10 d di attività vegetativa iniziale, è ragionevole ritenere che questa produzione verde di pieno campo di 14,714 in condizioni di fienagione normale e trascurando l effetto calpestamento da parte dei mezzi gommati, per altro di non trascurabile entità, si sarebbe attestata attorno alle 14,0 t/ha ss. A fronte di una produzione complessiva, pesata, di fieno di medica conservato dopo 40 d dalla pressatura pari a 10,678 t/ha ss, le perdite di sostanza secca stimate ammonterebbero a 23,7 % nelle condizioni climatiche particolarmente favorevoli nelle quali si è operato, senza alcuna precipitazione in fase di essiccazione del foraggio. 12

Le caratteristiche chimiche medie del fieno di medica nei n. 5 tagli riportate in tabella 6 evidenziano tenori percentuali di ss, Pg, NDF, ADF, ADL e ceneri pari rispettivamente al 85,7-19,6-46,0-38,6-9,3 e 10,8. La produzione di proteine grezze dell erba verde di medica è stata stimata pari a 3.013 t/ha, mentre l energia netta prodotta è stata pari a circa 17.900 Mcal/ha. Dopo la fienagione e la conservazione, la produzione di proteine grezze e di energia netta sono state stimate rispettivamente pari a 2,093 t/ha e 12.493 Mcal/ha. Foto 30. Foto 31. Foto 30. Parcelle di erba medica di superficie pari a 9 m 2 (Azione 4) seminate all interno del subparcellone 6. La produzione di foraggio verde della cultivar Delta seminata attorno alle parcelle è stata stimata sulla base della produzione parcellare di Delta e del coefficiente di riduzione della produzione conseguente all effetto bordo. La produzione di fieno rotoballe (Foto 31) è stata trasportata in azienda Le Cerchie e campionata dopo 40 d di conservazione. Le determinazioni chimiche sono state effettuate con carotatore su n. 3 rotoballe per ognuno dei n. 5 tagli. Conclusioni La valutazione complessiva dei tre avvicendamenti sarà effettuata sulla base della somma della produzione proteica ed energetica dei subparcelloni 1-2; 3-4 e 5-6 somma che esprime la produzione complessiva di due anni di coltivazioni. La produzione annuale per ettaro di superficie coltivata in termini di proteine ed energia, con uno dei tre avvicendamenti discussi, corrisponderà alla metà dei valori riportati qui sotto. n questo primo anno di sperimentazione l avvicendamento medica - mais trinciato integrale di 1 a semina ha prodotto 3,549 t/ha di proteine e 42.650 x 10 3 Mcal/ha di energia netta (25.088 UFL/ha); come riportato in tabella 10. E atteso, per il prossimo anno, un aumento di questa produzione di proteine e di energia perché il medicaio si troverà nell annata più produttiva del suo ciclo triennale. Quindi, pur diminuendo il tenore medio di proteine del foraggio affienato, per una naturale riduzione del rapporto foglie-fusto nella pianta, la produzione di fieno compenserà in modo più che proporzionale questa riduzione di tenore proteico. Tutt altro che trascurabile è apparsa anche la produzione dell avvicendamento loiessa-mais trinciato integrale 2 a sem. + mais trinciato integrale 1 a sem. (tab. 10), in termini di energia netta con 54.270 x 10 3 Mcal/ha (31.924 UFL/ha), ma anche in termini di proteine con 2,868 t/ha, soprattutto se si considera che la produzione del mais di 2 semina è risultata, quest anno, nettamente inferiore alle attese e la percentuale di proteine del trinciato di 1 sem. eccezionalmente inferiori al 6 %. Anche questo avvicendamento, dunque, che per altro vedrà nel 2 e 3 anno l inserimento della soia di 1 semina al posto trinciato integrale di mais, è potenzialmente in grado di offrire produzioni di proteine ed energia per ettaro nettamente superiori. Se invece ragioniamo esclusivamente in termini di proteine per ettaro, è stato l avvicendamento biennale con frumento trinciato integrale + soia granella e poi loiessa fieno + soia granella ancora, che ha ottenuto la produzione più elevata con 3,940 t, ma purtroppo con solo 32.880 x 10 3 Mcal/ha (60% dell energia netta ottenuta dall avvicendamento con loiessa e mais trinciato integrale; tab. 10). noltre è utile 13

evidenziare che in termini assoluti la maggiore produzione di proteine rispetto all avvicendamento di cui sopra, pari a 536 kg/ha anno -1 (la metà dei valori riportati in tabella 10), genera un plus valore di soli 270 /ha (considerando costanti tutti gli altri costi di irrigazione, semina e coltivazione tra i due avvicendamenti e attribuendo alla proteina vegetale un valore medio di 0,50 /kg); per contro, questo avvicendamento, intermini di energia netta ha perso 6.291 UFL/anno [(54.270-32.880)/2; tab. 10] che si traduce in ben 880 /ha (considerando l energia netta ad un prezzo pari a 0,14 /UFL). 14

Tab. 1. Caratteristiche chimico-fisiche dei tre appezzamenti di terreno nei quali sono stati seminati i 3 avvicendamenti. (LOF = loiessa fieno; FT = frumento trinciato integrale; SOGRA = soia granella; MEF = medica fieno; MT = mais trinciato integrale). Sabbia (g/kg) Limo (g/kg) Argilla (g/kg) -- ph in H 2 O (1: 2,5) Calcare tot. (g/kg) Calcare att. (g/kg) C.S.C. (meq/100 g) Sost. Org. (g/kg) P ass, (mg/kg) K ass. (mg/kg) Mg ass. (mg/kg) Rapp. K/Mg MT 2 a sem. -LOF; MT 1 a sem. (biennale) 398 402 200 7,9 200 50 16,1-20 12 178 950 0,06 FT + SOGRA; LOF + SOGRA (biennale) 284 499 217 -- 8,0 210 60 16,3-17 13 180 659 0,09 MEF; MT (sesennale; 3 anni di rilievi) 246 529 225 -- 8,1 290 75 16,2-15 12 162 663 0,08 Tab. 2. Primo anno di coltivazione: scheda agronomica. (LOF = loiessa fieno; FT = frumento trinciato integrale; SOGRA = soia granella; MEF = medica fieno; MT = mais trinciato integrale). MT 2 a S. -LOF; MT 1 a S. (2 anni) FT-SOGRA; LOF-SOGRA (2 anni) MEF; MT (3 annidi rilievi) Subparcellone 1 (MT 1 a S.) Subparcellone 2 (LOF-MT 2 a S.) Subparcellone 3 (FT-SOGRA) Subparcellone 4 (LOF-SOGRA) Subparcellone 5 (MT 1 a S.) Subparcellone 6 (MEF) PRMO ANNO Autunno 2005 Aratura terreno Data di semina Cultivar seminata Concim. inv. (kg/ha N) Diserbo primaverile agosto 2005 agosto 2005 28-09-05 LOF: Andrea 77 nessuno agosto 2005 28-10-05 FT: Bilancia 60 nessuno agosto 2005 28-10-05 LOF: Andrea 77 nessuno agosto 2005 agosto 2005 Primavera 2006 Concim. prim. (N-P-K) Semine primaverili Data di semina nvestimento Diserbo pre-em. (Lt/ha) Taglio verde Stadio veget. al taglio Raccolta fieno Trinciatura stoppie Lavorazione terreno Data semina Cultivar seminata Concim. Kg/ha N Diserbo pre-em. (Lt/ha) 35-70-50 PR31Y43 27-03-06 7,0 (semi/m 2 ) Merlin Duo 1,5 160 + 160 45-0-0 11-05-2006 spigatura 16-05-2006 Aratura-Erpic. 19-05 MT:Helen (600) 160+160 Merlin Duo 1,5 80-0-0 29-05-06 Mat. Latt-cer. 29-05-06 Sem. su sodo 30-05-06 Nikir - 45-0-0 11-05-2006 spigatura 16-05-2006 Sem. su sodo 18-05 Demetra 19-06 Glifos. 35-70-50 PR31Y43 27-03-06 7,0 (semi/m 2 ) Merlin Duo 1,5 160 + 160 35-70-50 MEF: Delta 16-03-06 60 (kg/ha) 9/6; 6/7 variabile 12/6; 8/7 Estate 2006 1 a irrigazione Diserbo rrigazioni 4 22-23-05 4 - Luglio: Martos 4 22-23-05-06 05-06 (Martos) 4 4 5 Autunno 2006 Raccolta verde Raccolta fieno 23-08-06 08-09-06 29-09-06 06-10-06 23-08-06 8/8-5/9-9/10 10/8-8/9-12/10 15

R-nnova Pro.Ve. Azione2 Soia- ERSAF Nota 2006- Primo Anno- Tab. 3. Avvicendamento biennale loiessa-mais 2 a sem.; mais trinciato integrale 1 a sem.. Produzione (t/ha ss), caratteristiche chimiche e fenotipiche delle colture. Variabili Subparcellone 1 Variabili Subparcellone 2 Primavera 2006 MT 1 a semina Autunno 2005 LOF (diploide) (1) Rilievi di campo Rilievi di campo Produzione (t/ha ss) 21,2 ± 0,8 Produz. verde al taglio (t/ha ss) 7,9 ± 0,9 Proteine (t/ha) 1,25 ± 0,05 Produzione in fienile (t ss/ha) 5,7 (2) Proteine in fienile (t/ha) 0,647 Determinazioni chimiche Determin. chimiche erba verde Sostanza secca (%) 39,4 ± 1,1 Sostanza secca (%) 19,4 ± 1,0 Grasso (% ss) 2,4 ± 0,3 Grasso (% ss) 2,6 ± 0,3 Pg (% ss) 5,9 ± 0,2 Pg (% ss) 9,4 ± 1,3 Ceneri (% ss) 3,3 ± 0,3 Ceneri (% ss) 8,7 ± 0,8 NDF (% ss) 39,6 ± 1,0 NDF (% ss) 52,5 ± 0,6 ADF (% ss) 21,6 ± 0,9 ADF (% ss) 31,7 ± 1,3 ADL (% ss) 2,7 ± 0,1 ADL (% ss) 3,0 ± 0,2 Amido (% ss) 39,2 ± 0,7 Zuccheri totali (% ss) 19,3 ± 3,1 Valutazioni di campo Primavera 2006 MT 2 a semina Altezza pianta (cm) 291± 4 Rilievi di campo Altezza spiga (cm) 147 ± 5 Produzione (t/ha ss) 15,7 ± 0,2 Foglie totali (n) 14 ± 1 Proteine (t/ha) 1,24 ± 0,04 Foglie verdi (n) 8 ± 2 Determinazioni chimiche Allettamento (%) 0,0 Sostanza secca (%) 33,8 ± 0,5 Stroncamento (%) 7 ± 6 Grasso (% ss) 2,6 ± 0,3 nvestimento (pt/m 2 ) 6,4 ± 0,1 Pg (% ss) 7,9 ± 0,3 Ceneri (% ss) 3,8 ± 0,1 NDF (% ss) 41,6 ± 1,7 ADF (% ss) 22,6 ± 1,4 ADL (% ss) 2,8 ± 0,5 Amido (% ss) 35,4 ± 0,3 Valutazioni di campo Altezza pianta (cm) 280 ± 5,0 Altezza spiga (cm) 126 ± 3,0 Foglie totali (n) 12 Foglie verdi (n) 12 Allettamento (%) 0 Stroncamento (%) 7 ± 7 nvestimento (pt/m 2 ) 5,8 ± 0,1 LOF = loiessa fieno; MT = mais trinciato integrale. (1) Un altra semina effettuata nello stesso anno con cultivar diploide Asso in un terreno attiguo alla prova stessa con le stesse caratteristiche chimico-fisiche, ma ritardata di 30 giorni (28 ottobre anziché 28 settembre) ha prodotto solo 5,5 t/ha ss con moria di piantine a causa dello scarso sviluppo vegetativo raggiunto dalla coltura prima dell arrivo del freddo invernale (cfr. foto 2 e 5). (2) Produzione stimata considerando il 27,4% di perdite di sostanza secca per respirazione e perdite meccaniche in campo e perdite per degradazione aerobica in fienile. 16

R-nnova Pro.Ve. Azione2 Soia- ERSAF Nota 2006- Primo Anno- Tab. 4. Avvicendamento biennale frumento-soia; loiessa-soia: Produzione (t/ha ss), caratteristiche chimiche e fenotipiche delle colture. Variabili Subparcellone 3 Variabili Subparcellone 4 Autunno 2005 FT (1) Autunno 2005 LOF (diploide) (2) Rilievi di campo Rilievi di campo Produzione al 29-5-06 (t/ha ss) 13,1 ± 0,5 (3) Produz. verde al taglio (t/ha ss) 7,9 ± 0,9 Proteine al 29-5-06 (t/ha) 1,05 ± 0,08 Produzione in fienile (t ss/ha) 5,7 (4) Proteine in fienile (t/ha) 0,647 Determinazioni chimiche al 29-5-06 Determinazione chimica sul verde al 05-5-06 Sostanza secca (%) 35,2 ± 0,7 Sostanza secca (%) 19,4 ± 1,0 Grasso (% ss) 1,9 ± 0,1 Grasso (% ss) 2,6 ± 0,3 Pg (% ss) 8,0 ± 0,1 Pg (% ss) 9,4 ± 1,3 Ceneri (% ss) 5,1 ± 0,2 Ceneri (% ss) 8,7 ± 0,8 NDF (% ss) 46,8 ± 1,4 NDF (% ss) 52,5 ± 0,6 ADF (% ss) 30,0 ± 1,1 ADF (% ss) 31,7 ± 1,3 ADL (% ss) 5,3 ± 0,2 ADL (% ss) 3,0 ± 0,2 Amido (% ss) 14,6 ± 3,6 Zuccheri totali (% ss) 19,3 ± 3,1 Zuccheri totali (% ss) 15,6 ± 1,3 Valutazioni di campo Determinazioni sul fieno stagionato Data spigatura 7 maggio Sostanza secca (%) 83,9 ± 2,1 Altezza pianta (cm) 86 Grasso (% ss) 1,6 ± 0,1 Allettamento (%) 0 Pg (% ss) 8,2 ± 1,5 Oidio, superf. colpita (%) 25 Ceneri (% ss) 7,4 ± 0,6 Septoria, superf. colp. (%) 10 NDF (% ss) 57,8 ± 0,2 Determinazioni chimiche al 05-5-06 ADF (% ss) 39,6 ± 1,5 Sostanza secca (%) 20,0 ± 0,8 ADL (% ss) 5,8 ± 0,7 Grasso (% ss) 2,9 ± 0,4 Nsol (% NT) 34,1 ± 1,7 Pg (% ss) 13,3 ± 1,0 Ceneri (% ss) 8,5 ± 0,5 NDF (% ss) 54,2 ± 0,8 ADF (% ss) 31,9 ± 1,3 ADL (% ss) 3,8 ± 0,1 Zuccheri totali (% ss) 12,8 ± 1,2 Primavera 2006 Soia gruppo 0 Primavera 2006 Soia gruppo 1 Rilievi di campo Rilievi di campo Produzione media (t/ha ss) 2,84 Produzione media (t/ha ss) 3,49 Produzione max (t/ha ss) 3,51 Produzione max (t/ha t.q.) 3,82 Proteine media (t/ha) 1,08 Proteine media (t/ha) 1,27 Proteine max (t/ha) 1,33 Proteine max (t/ha) 1,36 Valutazione di campo Valutazione di campo Altezza pianta (cm) 75 ± 3 Altezza pianta (cm) 86 ± 5 Allettamento (%) 3 ± 2 Allettamento (%) 0,1 ± 0,1 nvestimento (pt/m 2 ) 17 ± 4 nvestimento (pt/m 2 ) 21 ± 4 Determinazioni chimiche Determinazioni chimiche Umidità (%) 18,6 ± 3,5 Umidità (%) 14,6 ± 1,1 Grasso (% ss) 22,0 ± 0,3 Grasso (% ss) 23,3 ± 2,0 Pg (% ss) 37,9 ± 0,7 Pg (% ss) 36,5 ± 0,7 Ceneri (% ss) 5,0 ± 0,1 Ceneri (% ss) 4,7 ± 0,1 NDF (% ss) 12,3 ± 0,7 NDF (% ss) 12,5 ± 0,8 Amido (% ss) 8,6 ± 1,2 Amido (% ss) 9,2 ± 1,5 Peso 1000 semi (g) 210 ± 10 Peso 1000 semi (g) 183 ± 8 LOF = loiessa fieno; FT = frumento trinciato integrale; SOGRA = soia granella. (1) La produzione di FT al taglio della loiessa è stata di 8,7 ± 0,5 t/ha ss; mentre le proteine grezze sono risultate pari a 1,16 ± 0,12 t/ha. (2) Un altra semina effettuata nello stesso anno con cultivar diploide Asso in un terreno vicino alla prova e con le stesse caratteristiche chimico-fisiche, ma ritardata di 30 giorni (28 ottobre) ha prodotto solo 5,5 t/ha ss con gravi morie di piantine per danni da freddo (cfr. foto 2 e 5). (3) La produzione effettivamente raccolta è leggermente inferiore perché la parte basale di pianta è stata lasciata in campo. L analisi chimica del foraggio è riferita al prodotto trinciato e insilato. (4) Produzione stimata considerando il 27,4 % di perdite di sostanza secca nel corso della fienagione con andamento climatico favorevole. 17

R-nnova Pro.Ve. Azione2 Soia- ERSAF Nota 2006- Primo Anno- Tab. 5. Avvicendamento medica; mais trinciato integrale 1 a sem.. Produzione (t/ha ss), caratteristiche chimiche e fenotipiche delle colture. Variabili Subparcellone 5 Variabili Subparcellone 6 Primavera 2006 MT Primavera 2006 MEF (medica) Rilievi di campo Rilievi di campo Produzione (t/ha ss) 22,6 ± 0,5 Produzione verde (t ss/ha) 14,714 Proteine (t/ha) 1,64 ± 0,08 Produzione in fienile (t ss/ha) 10,678 Proteine in fienile (t/ha) 2,076 Determinazioni chimiche Determinazioni chimiche sul fieno stoccato in fienile (media ± d.s. n. 5 tagli) Sostanza secca (%) 35,6 ± 1,2 Sostanza secca (%) 85,7 ± 2,0 Grasso (% ss) 2,4 ± 0,0 Pg (% ss) 19,6 ± 0,7 Pg (% ss) 7,2 ± 0,2 Grasso (% ss) 2,2 ± 0,9 Ceneri (% ss) 2,8 ± 0,1 N sol (% NT) 34,1 ± 8,5 NDF (% ss) 38,7 ± 1,9 Ceneri (% ss) 10,8 ± 1,7 ADF (% ss) 20,4 ± 1,2 NDF (% ss) 46,0 ± 3,0 ADL (% ss) 2,3 ± 0,4 ADF (% ss) 38,6 ± 3,3 Amido (% ss) 39,1 ± 2,9 ADL (% ss) 9,3 ± 1,3 Rilievi di campo Altezza pianta (cm) 276 ± 2 Altezza spiga (cm) 134 ± 8 Foglie totali (n) 14 ± 0 Foglie verdi (n) 11 ± 0 Allettamento (%) 4 ± 5 Stroncamento (%) 0 ± 0 nvestimento (pt/m 2 ) 6,3 ± 0,3 n parcella da 9 m 2, Delta ha prodotto 16,720 t/ha ss. Questa produzione depurata dall effetto bordo e dalla maggiorazione di produzione conseguente al fatto che il foraggio verde è stato asportato prontamente dalla parcella e non affienato sulla parcella, cala a 14,0 t/ha ss che rapportata alla produzione complessiva di fieno stagionato pari a 10,678 t/ha ss evidenzia una perdita media stimata di sostanza secca nel primo anno (respirazione in campo, perdite meccaniche in condizioni climatiche buone senza precipitazioni sull erba sfalciata e respiratorie in fienile) pari al 23,7 %. Tab. 6. Produzione di fieno di medica in fienile dopo 40 giorni dalla raccolta e caratteristiche chimiche del foraggio. Prod. N. Caratteristiche chimiche del fieno stoccato in fienile (t/ha ss) -- Taglio % ss % Pg % NDF % ADF % ADL % Cen. % G Nsol (%NT) 1 2,104 85,4 ±2,1 19,7±0,5 42,1±1,2 33,2 ±1,9 10,8 ±1,2 13,7 ±0,7 3,4 ±0,4 23,4 ±3,0 2 3,031 88,1 ±0,6 19,4 ±1,1 47,9 ±2,0 39,5 ±2,6 8,0 ±0,6 9,9 ±0,9 3,0 ±2,4 35,0 ±3,0 3 3,411 86,5 ±1,4 18,7 ±0,7 48,5 ±1,4 41,3 ±3,0 8,9 ±0,2 9,4 ±1,2 2,0 ±0,1 44,0 ±4,4 4 1,576 86,1 ±0,5 20,5 ±0,9 48,2 ±3,1 38,3 ±1,7 8,2 ±0,2 10,4 ±0,4 1,4 ±0,2 27,9 ±2,5 5 0,557 82,6 ±1,0 19,6 ±1,5 43,4 ±0,3 40,8 ±0,9 10,3 ±1,7 10,8 ±0,3 1,4 ±0,1 29,8 ±6,2 Totale Media 10,678 85,7 19,6 46,0 38,6 9,3 10,8 2,2 32,0 ±7,9 Stadio vegetativo nei vari tagli: n. 1=16% fioritura; n. 2=8% fioritura; n. 3=bottone blu-1% fioritura; n. 4=stadio vegetativo-bottone verde; n. 5=stadio vegetativo. 18

R-nnova Pro.Ve. Azione2 Soia- ERSAF Nota 2006- Primo Anno- Tab. 7. Avvicendamento: MT 2 a Sem. -LOF; MT 1 a Sem. Subparcelle 1-2. Produzione verde in campo e dopo conservazione dei prodotti vegetali in termini di sostanza secca, proteine grezze ed energia netta di lattazione. EN-latte (Mcal/kg ss) Pg (t/ha ) Tipo di prodotto -- totali EN-latte totale (Mcal/ha x 10 3 ) t/ha ss Pg (% ss) Pg (t/ha) Avvicend. -- - LOF MT LOF MT LOF MT LOF MT LOF-MT 2 a sem. Verde in campo 7,9 15,7 9,4 7,9 0,743 1,240 1,29 1,47 1,983 33,27 LOF-MT 2 a sem. Fieno/nsilato 5,7 14,4 (a) 8,2 7,7 (b) 0,647 1,109 1,05 1,39 1,756 26,00 MT 1 a sem. Verde in campo 21,2 5,9 1,251 1,53 1,251 32,44 MT 1 a sem. nsilato 19,5 (a) 5,7 1,112 1,45 1,112 28,27 (a) Perdite di conservazione e per scarto di prodotto in trincea = 8% ss. (b) Stima Tab. 8. Avvicendamento: FT-SOGRA; LOF-SOGRA. Subparcelle 3-4. Produzione verde in campo e dopo conservazione dei prodotti vegetali in termini di sostanza secca e di proteine grezze. Tipo di t/ha ss Pg (% ss) Pg (t/ha ss) Avvicendamento prodotto -- -- -- FT SOGRA LOF SOGRA FT SOGRA LOF SOGRA FT SOGRA LOF SOGRA FT-SOGRA; Verde in LOF-SOGRA FT-SOGRA; LOF-SOGRA campo Dopo conservazione Pg (t/ha ) totali 13,1 2,84 7,9 3,49 8,0 37,9 9,4 36,5 1,05 1,08 0,74 1,27 4,14 12,1 2,84 5,7 3,49 7,8 37,9 8,2 36,5 0,94 1,08 0,65 1,27 3,94 Tab. 8a. Avvicendamento FT-SOGRA; LOF-SOGRA. Subparcelle 3-4. Energia netta di lattazione come prodotto verde in campo e come prodotto conservato sottoforma di fieno, insilato o granaglia. EN-latte EN-latte Tipo di Avvicendamento (Mcal/kg ss) (Mcal/ha x 10 3 ) EN-latte totale prodotto - (Mcal/ha x 10 3 ) FT SOGRA LOF SOGRA FT SOGRA LOF SOGRA FT-SOGRA; Verde in campo 1,19 2,09 1,29 2,09 15,59 5,94 10,19 7,29 39,01 LOF-SOGRA FT-SOGRA; LOF-SOGRA Dopo conservazione 1,13 2,09 1,05 2,09 13,67 5,94 5,98 7,29 32,88 Tab. 9. Avvicendamento. MEF; MT. Subparcelle 5-6. Produzione verde in campo e dopo conservazione del fieno di medica e dell insilato, in termini di sostanza secca, proteine grezze ed energia netta di lattazione. Avvicendamento Tipo di Pg EN-latte Pg EN-latte Totale t/ha ss prodotto (% ss) (Mcal/kg ss) (t/ha) (Mcal/ha x 10 3 ) MT 1 a Verde in sem. campo 22,6 7,2 1,53 1,627 34,58 MT 1 a sem. nsilato 20,8 7,0 1,45 1,456 30,16 MEF Verde in campo 14,7 20,5 (a) 1,27 3,013 17,90 MEF fieno 10,7 (b) 19,6 1,17 2,093 12,49 (a) Stima. b) Produzione stimata considerando una perdita di sostanza secca pari al 24,2% nei n. 5 tagli con fienagione in condizioni di buon andamento climatico. Tab. 10. Produzione di proteine ed energia, in due anni di coltivazione. Valori riferiti ai tre avvicendamenti in prova e al prodotto verde e conservato dopo circa 40 d dalla raccolta. EN-latte Avvicendamento t/ha ss - Pg (t/ha) - (Mcal/ha x 10 3 ) -- Campo Magazzino Campo Magazzino Campo Magazzino MT 2 a S. -LOF; MT 1 a S. 44,8 39,6 3,234 2,868 65.710 54.270 FT-SOGRA; LOF-SOGRA 27,3 24,1 4,140 3,940 39.010 32.880 MEF; MT (1) 37,3 31,5 4,640 3,549 52.480 42.650 (1) Avvicendamento con produzione leggermente inferiore a quella media continuativa perché il medicaio era al 1 anno di coltivazione. 19

R-nnova Pro.Ve. Azione2 Soia- ERSAF Nota 2006- Primo Anno- 20 ALLEGATO: SCHEMA SPERMENTALE: 1 ANNO (2005/2006) SUBPARCELLON 1 e 2 SUBPARCELLON 3 e 4 SUBPARCELLON 5 e 6 LOF = loiessa fieno; FT = frumento trinciato integrale; SOGRA = soia granella; MEF = medica fieno; MT = mais trinciato integrale. SCHEMA SPERMENTALE: 2 ANNO (2006-2007) SUBPARCELLON 1 e 2 SUBPARCELLON 3 e 4 SUBPARCELLON 5 e 6 LOF = loiessa fieno; FT = frumento trinciato integrale; SOGRA = soia granella; MEF = medica fieno; MT = mais trinciato integrale. S O G R A L O F + M T L O F + S O G R A F T + S O G R A M T F E M M T L O F + M T F T + S O G R A L O F + S O G R A M T M E F