L apprendimento della scrittura necessita di un buon livello funzionale, motorio, intellettivo e affettivo e presuppone le conoscenze e l uso



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L apprendimento della scrittura necessita di un buon livello funzionale, motorio, intellettivo e affettivo e presuppone le conoscenze e l uso appropriato del linguaggio. Un complesso di abilità che il soggetto non sempre possiede e che lo rende vulnerabile all insuccesso scolastico.

La costituzione del codice grafico e la sua decifrazione richiedono,l intervento di funzioni psicomotorie. La scrittura è innanzitutto un apprendimento motorio e l acquisizione di questa prassia specifica,particolarmente complessa, esige che venga educata la funzione di aggiustamento. Per questo ci rivolgiamo in particolare all abilità manuale che potrà essere sviluppata attraverso l abilità manuale che potrà essere sviluppata con esperienze di modellaggio, di ritaglio, di collage. Sia con esercizi di dissociazione a livello della mano e delle dita, identificati come esercizi di percezione del corpo che fanno intervenire la funzione di interiorizzazione.

un atteggiamento equilibrato, permette la liberazione dei movimenti come, ad esempio, quelli del braccio, importanti per la scrittura, come pure nel rilassamento dei muscoli che non intervengono nella prassia, la cui tensione costituisce un disturbo, una fatica. Contemporaneamente a ciò certi muscoli direttori del movimento, in particolare a livello della cintura scapolare, devono avere forza sufficiente per sostenere il movimento. L insieme di queste esigenze di decontrazione o di messa in tensione costituisce il controllo tonico. Esso interviene anche nel sottile gioco delle pressioni esercitate dalle dita sullo strumento scrittorio. Altre attenzioni, per una prevenzione del disordine grafico si rivolgono alla ritmicità del tracciato, al controllo della velocità, alla percezione e rappresentazione mentale dello spazio.

La ritmicità del tracciato e il suo orientamento da sinistra a destra richiedono di essere migliorati attraverso esercizi grafici che vertono sulle forme prescritturali. Il controllo della velocità e il mantenimento della sua costanza potranno essere ottenuti attraverso esercizi grafici che utilizzano coppie in serie crescenti e decrescenti. La percezione e rappresentazione mentale dello spazio sono essenziali nell apprendimento della scrittura. La buona visualizzazione e la fissazione delle forme, e soprattutto la possibilità di rispettarne la successione, implicano la padronanza di un orientamento fisso, da cui dipende l ordine temporale tanto della decifrazione quanto della produzione

Il grafismo richiede, pertanto,numerose abilità: motricità globale e fine adeguata all atto motorio, buona lateralità, capacità simboliche, decodificazione del messaggio verbale, corretta percezione e rappresentazione spaziale

Durante il terzo anno di vita il tratto grafico assume il valore di segno, il bambino scopre la propria personalità e può rappresentare il disegno dell «omino». E a partire da questo periodo che il grafismo mette in gioco la funzione simbolica. Questo stadio denominato «grafismo rappresentativo» (4 anni) è l espressione della funzione simbolica grafica, con elementi anche fantasmatici della realtà

I problemi motori che intervengono nella scrittura Il bambino che entra in prima elementare si dovrebbe caratterizzare per una motricità ritmica spontanea, liberata e controllata, sostenuta da una attenzione rivolta ad acquisizioni sempre più specifiche. Per molti bambini, invece, queste abilità non sono state conseguite.

i problemi motori inerenti all apprendimento della scrittura investono in particolare alcuni aspetti tra i quali l aggiustamento posturale da seduti, importante per acquisire la posizione migliore per poter scrivere; l rilassamento segmentario utile per la stabilità dell asse e il rilassamento degli arti superiori per il grafismo; Il controllo della motricità, in particolare quella fine della mano e delle dita, associando a questo un lavoro più mirato di percezione del corpo proprio che guarda la dissociazione della mano e delle dita

(J. Le Boulch, «L educazione psicomotoria nella scuola elementare», Unicopli, Milano 1989,