IL FABBISOGNO ORGANIZZATIVO DEGLI STUDI PROFESSIONALI



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Transcript:

IL FABBISOGNO ORGANIZZATIVO DEGLI STUDI PROFESSIONALI PRIMA RILEVAZIONE ORGANIZZATIVA NAZIONALE DELL UNIONE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI LUGLIO 2008 COMMISSIONE DI STUDIO STUDI PROFESSIONALI: società tra professionisti, nuove attività e organizzazione Obiettivo: Organizzazione oggi e aspettative organizzative degli studi professionali. Popolazione interessata: studi professionali iscritti all Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti, commercialisti fino ai 42 anni, in assenza di dati confermati se ne stimano circa 6000. Somministrazione del questionario: Sito della UNGDC e distribuzione a 2 convegni. Nota: Nella somministrazione del questionario non è stato preventivamente individuato un campione ma ci si è rivolti all universo intero degli iscritti. Considerandolo in % i questionari restituiti sono il 17%. Per le future indagini verrà stabilito un campionamento che permetta alcune indagini statistiche (grandezza, errore campionario, intervalli di fiducia, ecc) e renda possibile una estensione affidabile dei risultati all intera popolazione degli iscritti. Il questionario viene riportato in allegato. INTRODUZIONE E significativo come proprio l Unione Giovani Dottori Commercialisti abbia promosso la prima indagine volta a definire nello specifico il fabbisogno organizzativo degli studi professionali. L indagine porta con sé sicuramente alcuni limiti dovuti al valore non statistico dei risultati ottenuti, ma l elaborazione dei dati raccolti consente già un primo commento e una nutrita serie di importanti considerazioni. In estrema sintesi, si ritrae l impressione che il dottore commercialista - ancorché giovane - sembri ancora adottare un approccio alla gestione degli studi molto personalistico e molto conservatore. Questa considerazione porta con sé un messaggio agli Ordini e alle Associazioni professionali, agli Studi Professionali, ai consulenti e alle software house. Agli organismi collettivi indica ancora il bisogno di diffondere cultura sui temi organizzativi e di inventare servizi di supporto che consentano la diffusione dell organizzazione anche negli studi di più ridotta dimensione. Agli studi professionali possiamo dire che chi investe in organizzazione può ancora essere premiato, visto il ritardo con

cui si muovono in media gli altri. L efficienza non fa necessariamente a pugni con l efficacia e con la personalizzazione della prestazione. Ai consulenti di direzione si richiede di far conoscere l utilità dei loro interventi ai professionisti ma anche la predisposizione di percorsi più leggeri rispetto a quelli svolti nelle aziende, soprattutto per quanto concerne l esigenza di adottare procedure scritte. Alle software house dovrebbe invece giungere il messaggio di rendere disponibili i dati già presenti nei software di studio in formati tali da agevolare la gestione e l organizzazione ma soprattutto che la possibilità di un agevole trasferimento dei dati tra un programma contabile e l altro e un software e l altro deve diventare un must. Esiste inoltre una elite di studi che non si ritrova nei prodotti di massa e che oggi è costretta al fai da te, mentre potrebbe diventare un segmento interessante per chi saprà differenziare l offerta con servizi di più alta gamma.

AREA GEOGRAFICA Italia Nord Orientale: (26.47%) Italia Nord Occidentale: (17.65%) Italia Centrale: (25.49%) Italia Meridionale: (23.53%) Isole: (6.86%) 17.65% 25.49% La distribuzione geografica dei questionari compilati è abbastanza uniforme a esclusione delle isole anche se in questo caso manca la distribuzione percentuale effettiva degli iscritti all UNGDC per poter fare puntali comparazioni. La suddivisione degli studi associati per area geografica tende ad esprimere il diverso fabbisogno di servizi consulenziali delle diverse aree del paese. Laddove è più sviluppata l esigenza di servizi differenziati e specializzati sorgono il maggior numero di studi associati. Laddove invece si richiede una assistenza di tipo prettamente contabile e tributario gli studi tendono a una minore dimensione. L analisi fa anche percepire come in assenza di una appropriata regolamentazione per le società professionali possano svilupparsi nel nostro Paese delle forme giuridiche ibride, o reti informali, che talvolta sfuggono alla rilevazioni degli ordini professionali e magari offrono meno garanzie alla clientela in termini di responsabilità collettiva dei soci.

FORMA DELLO STUDIO Forma % 30,69% Studio individuale Studio associato Società semplice 50,50% 1,98% 6,93% Società di servizi con collaboratori a fattura Rete informale 7,92% 1,98% Altro Forma per area geografica % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Italia Nord Orientale 48,15% 25,93% 7,41% 3,70% STUDIO INDIVIDUALE Italia Nord Occidentale 38,90% 44,45% 5,55% 5,55% STUDIO ASSOCIATO Italia Centrale 50,00% 38,45% 3,85% SOCIETA SEMPLICE 3,85% Italia Meridionale 52,17% 21,74% 17,39% RETE INFORMALE Italia Insulare 85,71% 14,29% SOCIETA DI SERVIZI CON COLLABORATORI A FATTURA

DIMENSIONE DELLO STUDIO Nell elaborazione dei dati relativi all item in questione sono state prese in considerazione: a) la dimensione media dello studio suddivisa per forma dello stesso; b) la dimensione media dello studio per area geografica (anche in questo caso suddivisa per forma dello studio). 25 Dimensione media per area geografica (suddivisa per forma) 22 22 STUDIO INDIVIDUALE STUDIO ASSOCIATO 20 15 15,11 13,5 13,05 15,25 SOCIETA SEMPLICE 10 5 4,89 4 8 9,67 8,62 8 8 8,1 7 6 3,36 3,42 3,8 4,17 3,5 SOCIETA DI SERVIZI CON COLLABORATOR A FATTURA RETE INFORMALE 0 0 Italia Nord Orientale 0 Italia Nord Occidentale 0 0 0 0 0 0 0 Italia Centrale Italia Meridionale Italia Insulare ALTRO Il quesito sulla dimensione chiedeva di indicare non solo il totale, ma anche di ripartirlo per figure professionali presenti all interno dello studio, nello specifico: professionisti abilitati, figure paraprofessionali, praticanti, dipendenti addetti alla contabilità, dipendenti addetti ad attività di segreteria. Le risposte date non sono sempre corrispondenti ai totali riferiti, pertanto si è deciso di non elaborare il dettaglio delle figure professionali presenti all interno degli studi. Si suggerisce per le indagini future di inserire anche la categoria altro per garantire la corrispondenza tra il dettaglio delle figure professionali presenti nello studio e la dimensione totale riferita. L esistenza di un mercato fortemente maturo per le prestazioni tradizionali quali contabilità, bilancio, dichiarazioni dei redditi sembra suggerire la presenza di precisi cluster dimensionali per gli studi, sorta di taglie in cui per passare in termini di sviluppo dall una all altra non sembrano sufficienti investimenti interni ma necessitano vere e proprie fusioni e acquisizioni.

CARICHI DI LAVORO I dati relativi ai carichi di lavoro sono difficilmente interpretabili in quanto manca una verifica sulle quantità puntuali relative ad esempio a ciascuna contabilità. Tuttavia di primo acchito sembrerebbe che gli studi associati manifestino una produttività media maggiore, in certi casi in modo anche piuttosto significativo. Gli studi associati sembrano avere più appeal con i clienti di maggiori dimensioni come si desume dal più elevato numero di bilanci esterni gestito. 900 800 700 600 500 Media dei carichi di lavoro 899,32 Contabilità ordinarie Contabilità Semplificate Bilanci esterni mod. Unico soc. di capitali 400 300 200 100 0 Contabilità ordinarie 111,79 97,54 65,49 33,76 37,61 29,34 5,97 21,48 48,03 Contabilità Semplificate Bilanci esterni mod. Unico soc. di capitali mod. Unico soc. di persone mod. Unico Enti non commerciali Dichiarazioni persone fisiche mod. 730 mod. Unico persone fisiche con P. IVA Cedolini paghe Ditte paghe 42,62 mod. Unico Enti non commerciali mod. Unico soc. di persone Dichiarazioni persone fisiche mod. 730 mod. Unico persone fisiche con P. IVA Cedolini paghe Ditte paghe

500 400 300 200 Media carichi di lavoro di studi individuali e associati 324,3 288,43 503,83 120,12 61,05 100 41,96 63,83 48,42 24,65 44,07 45,83 23,15 25,27 32,26 33,05 11,64 16 3,1 6,86 12,07 0 Contabilità ordinarie Contabilità Semplificate Bilanci esterni mod. Unico soc. di capitali mod. Unico Enti non commerciali mod. Unico soc. di persone Dichiarazioni persone fisiche Media studi individuali mod. 730 Media studi associati mod. Unico persone fisiche con P. IVA Cedolini paghe 44,38 14,29 Ditte paghe SOFTWARE Nel grafico che segue sono stati riportati soltanto gli 8 software più utilizzati.

gestione studio paghe analisi bilancio/basilea bilancio UE e NI 38,65 40 24,14 25,84 % software più usati 11,36 11,36 11,36 11,36 9,09 2,27 4,55 4 12 12 20 12 20,69 12,07 15,53 10,34 5,17 10,34 1,72 3,37 2,25 29,21 16,85 11,24 7,87 3,37 teamsyste sole 24 or sistemi osra ipsoa zucchetti buffetti excel contabilità 32,93 9,76 20,73 18,29 9,76 4,88 3,65 0% 20% 40% 60% 80% 100% Soddisfazione: Per la prima volta si tenta un sondaggio su alcuni parametri prestazionali dei software. I risultati mostrano come le strategie dei diversi produttori tendano a enfatizzare le necessità di diverse fasce di clientela. lo studio ci suggerisce anche la necessità di indagare in maggiore dettaglio sulle prestazioni dei singoli pacchetti (per esempio quanti secondi ci vogliono per fare una scrittura contabile) per offrire agli associati dell Unione Giovani Dottori Commercialisti una ancora maggiore informazione per poter scegliere in modo consapevole il software più adatto alle proprie esigenze.

Affidabilità Automatismi Facilità d uso 10,53% 10,53% % soddisfazione TEAMSYSTEM 36,84% 63,16% 63,16% 26,31% 31,58% 57,89% Poco Abbastanza Tanto Efficacia e velocità dell assistenza 10,53% 42,11% 47,36% Tempestività nell aggiornamento 63,16% 36,84% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % soddisfazione SISTEMI Affidabilità 50,00% 50,00% Automatismi 16,67% 16,67% 66,67% Poco Facilità d uso 8,33% 33,33% 58,33% Abbastanza Tanto Efficacia e velocità dell assistenza 25,00% 41,67% 33,33% Tempestività nell aggiornamento 66,67% 33,33% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Affidabilità Automatismi Facilità d uso % soddisfazione SOLE 24 ORE 66,67% 33,33% 22,22% 44,44% 33,34% 44,44% 55,56% Poco Abbastanza Tanto Efficacia e velocità dell assistenza 44,44% 44,44% 11,12% Tempestività nell aggiornamento 11,11% 77,78% 11,11% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % soddisfazione IPSOA Affidabilità 14,29% 57,14% 28,57% Automatismi 14,29% 42,86% 42,86% Poco Facilità d uso 28,57% 42,86% 28,57% Abbastanza Tanto Efficacia e velocità dell assistenza 28,57% 42,86% 28,57% Tempestività nell aggiornamento 28,57% 42,86% 28,57% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Affidabilità Automatismi Facilità d uso % soddisfazione OSRA 40,00% 60,00% 60,00% 40,00% 80,00% 20,00% Poco Abbastanza Tanto Efficacia e velocità dell assistenza 60,00% 40,00% Tempestività nell aggiornamento 20,00% 80,00% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Pur disponendo di dati poco significativi, emergono alcune differenze significative tra i vari sistemi software utilizzati negli studi professionali. Ampliamento uso software: Nei grafici che seguono si riportano i dati relativi alle tipologie di software che gli intervistati vorrebbero utilizzare. Le richieste in termini di nuove funzionalità denotano un approccio ancora fortemente tradizionale, con una domanda di moderata automazione. Non si ravvisa ancora la necessità di sofware specifici per l organizzazione dello studio, per la gestione delle procedure, per la gestione dei contatti con i clienti (CRM) ecc. che invece sono tradizionalmente disponibili negli ERP per le piccole e medie aziende. Si cerca semmai una maggiore comunicazione tra software di marche diverse e banalmente di evitare la ripetizione dell input.

% software desiderati 14,95% 20,09% 15,89% 17,76% 14,95% 16,36% Recupero del tracciato record della prima nota informatica effettuata dal cliente Recupero del tracciato delle fatture attive del cliente Caricamento semiautomatico delle fatture elettroniche passive ripetitive Riconciliazione automatica del conto corrente con l home banking Elaborazione automatica delle riprese fiscali, della nota integrativa e dei verbali di deposito Elaborazione automatica dell analisi di bilancio ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO C è qualcuno che si occupa dell organizzazione del lavoro dello studio? C'è qualcuno che si occupa di organizzazione del lavoro? 51% 49% sì no Quanto tempo viene dedicato settimanalmente a tale attività?

% tempo dedicato all'organizzazione del lavoro 14,75% 22,95% 24,59% 31,15% 6,56% fino a 1 ora 1,1-5 ore 5,1-8 ore > 8 ore non misurabile Il sondaggio mostra un commercialista che per il 49% non ritiene utile occuparsi di organizzazione. Certo che nello studio individuale organizzazione ed auto-organizzazione tendono a confondersi. Anche il 51% che si occupa di problemi organizzativi, sembra dedicarsi all organizzazione nei ritagli di tempo, spesso senza remunerazione e sostanzialmente affidandosi al fai da te organizzativo. Non stupisca allora che le remunerazioni negli studi di più grande dimensione siano tendenzialmente maggiori.

CONSULENTE DI DIREZIONE Solo il 2% degli studi si è rivolto finora a un consulente di direzione. Il principale ostacolo tuttavia sembra più culturale che di portafoglio. Al di là di un sano scetticismo, invero molti ignorano l esistenza di soggetti esperti negli studi professionali e molti ignorano il tipo di intervento e il valore aggiunto che un consulente di direzione in genere potrebbe dare. Non ho un consulente di direzione perché (%): Non mi fido 23,16% 11,71% 5,41% 22,52% Non conosco esperti in studi professionali Prezzo troppo elevato Non è necessario 23,42% 10,81% Credo non darebbe benefici concreti Altro

MIGLIORAMENTO Miglioramento % 17,58% 31,87% Procedure organizzative Controllo economico di gestione Gestione del personale Marketing/gestione dei clienti 26,38% 6,59% 17,58% Sviluppo capacità trasversali del professionista La massima attenzione dei professionisti interpellati riguarda le procedure dello studio e il marketing, seguite dal controllo di gestione oltre che, in maniera inattesa, dalla necessità di sviluppare competenze trasversali. Spiace invece constatare come la grande cenerentola rimanga la gestione del personale, il che appare miope soprattutto in un ottica di medio e lungo periodo. CONCLUSIONI I risultati dell indagine ci indicano che sono stati fatti significativi passi in avanti sotto il profilo organizzativo, ma molto ancora si può fare, sia nella diffusione della cultura organizzativa che nella diffusione dei modelli economici di collaborazione in rete e di studio associato. Occorre anche che i dottori commercialisti si preparino a un approccio meno individualistico alla professione sia con riguardo all organizzazione dello studio, sia con riguardo alla possibilità di munirsi di appropriate consulenze e di strumenti hardware e software all avanguardia.