RISCHIO DI TRADING BOOK E PROPOSTE PER UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE INTERNAZIONALE. Giampaolo Gabbi Università degli Studi di Siena SDA Bocconi Milano

Documenti analoghi
Università degli Studi di Parma. Prof.ssa Paola Schwizer Anno accademico

La gestione finanziaria delle piccole e medie imprese: le prospettive per il 2011 e oltre

La valutazione del rischio di credito

A.A. 2009/10 Corso Financial Risk Management Market Risk. Assignment finale

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici

A.A. 2011/11 Corso Financial Risk Management Market Risk. Assignment finale

La gestione del debito dopo gli accordi di Basilea II

Finanziamento Immobiliare Finanziamenti strutturati, leasing, mezzanine e NPL

I requisiti patrimoniali sui rischi di mercato

continuazione CORSO ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI II Testi di riferimento PROGRAMMA Parte relativa alla gestione dei rischi bancari

Ciclo economico e qualità del credito retail: applicazione e risultati di un modello di Stress Testing

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Il rischio di mercato Le tipologie, le metodologie di gestione, i requisiti patrimoniali. Giuseppe G. Santorsola

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI

Programma Rating e Credit Risk Management

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente

LE OBBLIGAZIONI NELLA STAMPA FINANZIARIA

Market e Funding Liquidity Risk nella prospettiva delle autorità di supervisione

Il trasferimento del rischio operativo mediante polizze assicurative

PROCESSO FINANZA POLITICA DI VALUTAZIONE E PRICING IN RIFERIMENTO AI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE

Dal risk measurement all allocazione del capitale. Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli

Gli accordi di Basilea e l accesso al credito da parte delle imprese

INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31/12/2014. Sintesi del documento pubblicato ai sensi della normativa di vigilanza prudenziale

Il Piano di Accumulo e le modalità Switch Pictet. La soluzione più semplice per investire con metodo

BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE

Criteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca

Modelli di portafoglio

LINEA GARANTITA. Benchmark:

Il sistema monetario

Quesiti livello Application

Basilea 3, CRD4 e Banking Union

Corso di Asset and liability management. Il rischio di interesse sul banking book ESERCIZI

Corso di Finanza aziendale

18 novembre La costruzione di un portafoglio Fulvio Martina

PRIME RIFLESSIONI SU BASILEA3 E POSSIBILI IMPATTI SULLE IMPRESE

Direzione Tecnica Vita Sistema di Offerta Vita e Previdenza Documento Commerciale ad uso interno. Report Gestionale IV Trimestre 2014 Pagina 0

Pioneer Fondi Italia, UniCredit Soluzione Fondi e Pioneer Liquidità Euro. Aggiornamento dei dati periodici al 30/12/2011 I.P.

FONDO PENSIONE APERTO CARIGE

Percorso formativo blended BASILEA 3: IL NUOVO FRAMEWORK DI VIGILANZA PRUDENZIALE E GLI IMPATTI PER LE BANCHE

Basilea III. Aprile 2013

Dettaglio riserve matematiche pure del segmento vita: scadenza matematica

BANCA ALETTI & C. S.p.A.

L evoluzione della vigilanza prudenziale in tema di rischio di liquidità Milano, 22.XI Prof. Mario ANOLLI

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA

BASILEA 2. La struttura generale dell accordo LE TAPPE PRINCIPALI

I fondi a cedola di Pictet. Cedole predeterminate, sostenibili e a costo zero

L attività di intermediazione finanziaria nelle banche Introduzione alla gestione dei rischi finanziari. Aldo Nassigh 24 Settembre 2010

Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE DEL DIRETTORIO E COMUNICAZIONE

Tavola 1 Requisito informativo generale

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2

Vademecum Accordi di Basilea. Basilea 1 (Accordi in vigore dal 1998)

IL PRESENTE MODELLO RIPORTA LE CONDIZIONI DEFINITIVE DELLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA DI EMISSIONE DENOMINATO CASSA PADANA TASSO FISSO

LA TASSAZIONE SUGLI INVESTIMENTI

RISK MANAGEMENT ALCUNE CONSIDERAZIONI. Piatti --- Corso Rischi Bancari: risk management 1

esercitazione EIF n 3 a.a : CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI

RISCHIO DI LIQUIDITA RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI MERCATO

Arca Strategia Globale: i nuovi fondi a rischio controllato

LINEA BILANCIATA. Grado di rischio: medio

Private Wealth Management

INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 2014

OBBLIGAZIONI SUBORDINATE: COSA SONO E PERCHÉ SONO RISCHIOSE

DOCENTE:Pasqualina Porretta TITOLO DELL INSEGNAMENTO: RISK MANAGEMENT DELLE BANCHE E ASSICURAZIONI. CFU: 9 cfu SEMESTRE: PRIMO SEMESTRE

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da

SINTESI POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING

DA BASILEA 2 A BASILEA 3:

Metodologia di valutazione e di pricing per la emissione/negoziazione dei prestiti obbligazionari emessi dalla Cassa Rurale di Trento

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT

Gestione finanziaria dei beni conferiti al Trust

la nuova index Uninvest ENERGY

Politica di Valutazione e Pricing - Regole Interne per la Negoziazione/Emissione dei Prestiti Obbligazionari emessi da Banca Etica S.c.p.a.

Scheda prodotto. 100% dell importo nominale sottoscritto. 1 obbligazione per un valore nominale di Euro 1.000

III PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO AL 31/12/2014

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA

OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO STEP UP CALLABLE IN DOLLARO USA

Asset class: Fondi Obbligazionari Speaker: Giovanni Radicella- Responsabile Investimenti Obbligazionari Moderatore: Marco Parmiggiani Responsabile

Nota integrativa consolidata Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

HYPO ALPE-ADRIA-BANK

Classificazione tipologie di rischio

Lezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating

DOCUMENTO INFORMATIVO. PER L'OFFERTA DEL PRESTITO OBBLlGAZlONARlO BANCO DI LUCCA E DEL TIRRENO S.P.A. 20/05/ /05/2021 TASSO FISSO 2.

I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS. Federica Miglietta Bari, luglio 2014

Rischi di credito: approccio di vigilanza

Gli investimenti in titoli di capitale delle banche per Le società di assicurazione:

A) Scheda identificativa

IL RISCHIO DI SPREAD :

Banca della Bergamasca CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA BANCA DELLA BERGAMASCA CREDITO COOPERATIVO TASSO FISSO

BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE

Dai rating pubblici ai minibond Mauro Alfonso

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/ /04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT )

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Regole sulla liquidità. I recenti aggiornamenti su LCR e NSFR e le prospettive future

Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE

«L impatto delle riduzioni dei rating nella gestione dei patrimoni dei Fondi»

Arca Cash Plus. Stile di gestione. 1 anno +1,3% +1,0% 3 anni +9,9% +5,7% Andamento di ARCA CASH PLUS

Metodologia di Analisi Residential Mortgage Backed Securities. Lara Patrignani 16 Marzo 2004

Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari

Strumenti finanziari e scelte di investimento. Roma, 8 maggio 2009

ISA SpA III Pilastro Informativa al pubblico - Anno 2012

Indice. Le curve di indifferenza sulla frontiera di Markowitz UNIVERSITA DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA

Transcript:

RISCHIO DI TRADING BOOK E PROPOSTE PER UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE INTERNAZIONALE Giampaolo Gabbi Università degli Studi di Siena SDA Bocconi Milano

Agenda Alcuni spunti per una revisione del concetto di trading book risk La revisione del framework dei rischi di mercato Problemi aperti 2

Alcuni spunti per una revisione del concetto di trading book risk Since the financial crisis began in mid-2007, an important source of losses and of the build up of leverage occurred in the trading book. A main contributing factor was that the current capital framework for market risk, based on the 1996 Amendment to the Capital Accord to incorporate market risks, does not capture some key risks [Basel Committee on Banking Supervision, 2009] Quali sono i fattori che il modello di misurazione regolamentare introdotto nel 1996 non riesce a cogliere? 3

Evoluzione dei modelli di misurazione del rischio trading Stress Testing Sophistication Sofisticazione Mark to Market Duration/Beta Cashflow analysis per to measure misurare the la Value at Risk Uso Use di of misure Statistical statistiche analysis to per determinare determine le maximum perdite massime losses Use Analisi of What di scenario if ed scenarios extreme to value t. per determine stimarelosses gli eventi in extreme nelle code distribuzioni events Revaluation Rivalutazioneof del the portafoglio portfolio to misurazione measure notional nozionale sensitivity of degli fixed asset income instruments P/L Time Tempo 4

I rischi di mercato Rischi di mercato Titoli di debito Titoli azionari Rischio di cambio Rischio specifico Rischio specifico Rischio generico Rischio generico Solo portafoglio di mercato Tutta la banca 5

Titoli di debito: rischio specifico Titoli con rating Titoli con rating compreso fra A+ e BBB- Altre emissioni compreso fra AAA e AA- (vita residua) 0-6 mesi 6-24 mesi >24 mesi 0% 0,25% 1% 1,6% 8% Requisito sulla posizione netta per ogni emissione compensazione fra posizioni lunghe e corte consentita solo nella stessa emissione. Dal 2004 è basata sul rating e sostituisce la precedente distinzione fra emissioni delle amministrazioni centrali, emissioni qualificate e altre emissioni. 6

Titoli di debito: rischio generico (1) Sbilanci netti tra attivi e passivi allocati su 15 nodi in base a scadenza e cedola Scadenza del principal se Assegna Cedola 3% Cedola < 3% al nodo n. fino a 1 mese fino a 1 mese 1 da 1 a 3 mesi da 1 a 3 mesi 2 da 3 a 6 mesi da 3 a 6 mesi 3 da 6 a 12 mesi da 6 a 12 mesi 4 da 1 a 2 anni da 1,0 a 1,9 anni 5 da 2 a 3 anni da 1,9 a 2,8 anni 6 da 3 a 4 anni da 2,8 a 3,6 anni 7 da 4 a 5 anni da 3,6 a 4,3 anni 8 da 5 a 7 anni da 4,3 a 5,7 anni 9 da 7 a 10 anni da 5,7 a 7,3 anni 10 da 10 a 15 anni da 7,3 a 9,3 anni 11 da 15 a 20 anni da 9,3 a 10,6 anni 12 oltre i 20 anni da 10,6 a 12 anni 13 da 12 a 20 anni 14 oltre i 20 anni 15 Nodo n. Duration modificata (A) Variazione di tasso probabile Coefficiente di rischio (B) (C)=(A)x(B) 1 0 1,0% 0,00% 2 0,2 1,0% 0,20% 3 0,4 1,0% 0,40% 4 0,7 1,0% 0,70% 5 1,4 0,9% 1,25% 6 2,2 0,8% 1,75% 7 3 0,8% 2,25% 8 3,65 0,8% 2,75% 9 4,65 0,7% 3,25% 10 5,8 0,7% 3,75% 11 7,5 0,6% 4,50% 12 8,75 0,6% 5,25% 13 10 0,6% 6,00% 14 13,5 0,6% 8,00% 15 21 0,6% 12,50% (2) Requisito in funzione di duration modificata e variazione prudenziale attesa nei tassi (3) Parziale compensabilità di fasce e zone Nodo n. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 7 Zona I II III

Titoli azionari: rischio specifico Calcolato sulla posizione lorda somma di posizioni lunghe e corte Pari al 4% della posizione, ridotto al 2% nel caso di portafogli liquidi e ben diversificati : azioni emesse da società emittenti titoli di debito qualificati considerati titoli di elevata liquidità dalle autorità nessuna posizione individuale deve rappresentare più del 5% dei titoli azionari compresi nel portafoglio di negoziazione. 8

Titoli azionari: rischio generico Requisito patrimoniale del 8% della posizione generale netta differenza fra la somma delle posizioni lunghe e la somma delle posizioni corte relative a un singolo mercato nazionale: PGN i = M ( L ) j, i C j, i j= 1 9

Rischio di cambio Per ogni valuta si calcola la posizione netta Si calcola poi la posizione netta aperta in cambi la maggiore fra la somma delle posizioni corte e la somma delle posizioni lunghe Il requisito patrimoniale è fissato all 8% di essa. Valuta Posizione netta ( mln) Dollaro USA (USD) Sterlina britannica (BPD) Yen giapponese (YEN) Franco svizzero (FSV) Dollaro australia (AUS) Peso argentino (ARG) 30-15 25-30 5-3 RP FX = Max ( 60, 48 ) 8% = 4, 8 Via di mezzo tra soluzione ottimistica, 12 (posizione netta, perfetta correlazione) e pessimistica, 108 (somma posizioni lorde, correlazioni inverse). 10

I modelli interni per i rischi di mercato Criteri quantitativi Livello di confidenza almeno pari a 99%; Orizzonte temporale = 10 gg. (2 settimane); Almeno un anno di dati storici Volatilità e correlazioni aggiornate ogni trimestre Criteri qualitativi Unità RM indipendente Modello VaR usato nella gestione del rischio Alta direzione coinvolta Misure di VaR integrate da stress testing MRC t t 1 = Max VaR t 1; MF 60 i= t 1 61 VaR i 11

I modelli interni per i rischi di mercato Il fattore di moltiplicazione varia da 3 a 4 in funzione della bontà del modello Questa viene misurata attraverso test retrospettivi (back-testing) Se VaR 99% = 100, le perdite dovrebbero risultare > 100 solo 1% di volte N. eccezioni (loss>var) in un anno (250 gg. trading) dovrebbe essere circa 2,5 Se n. eccezioni > 4, MF > 3 Se n. eccezioni > 9, MF = 4 12

I limiti dei modelli interni per i rischi di Cosa può produrre un numero eccessivo di violazioni probabilistiche: Integrità del modello di risk management Ridotta accuratezza delle metriche del modello Intra-day trading Fat tails e altre anomalie statistiche Salti di volatilità mercato 13

Salti di volatilità (DJEuro Stoxx 50) 90 75 60 45 30 15 0 Jan-06 Jul-06 Jan-07 Jul-07 Jan-08 Jul-08 Jan-09 14

Tasso di interesse EONIA (2006 2008) 15

Tassi Overnight Intra-day (2006) 16

Tassi Overnight Intra-day (2007) 6,0 5,5 ave rate 5,0 4,5 4,0 3,5 17

La revisione del framework dei rischi di mercato One of the main reasons the economic and financial crisis became so severe was that the banking sectors of many countries had built up excessive onand off-balance sheet leverage. This was accompanied by a gradual erosion of the level and quality of the capital base. At the same time, many banks were holding insufficient liquidity buffers. The banking system therefore was not able to absorb the resulting systemic trading and credit losses nor could it cope with the re-intermediation of large offbalance sheet exposures that had built up in the shadow banking system. The crisis was further amplified by a pro-cyclical deleveraging process and by the interconnectedness of systemic institutions through an array of complex transactions [Basel Committee, Strengthening the Resilience of the Banking Sector] Quali fattori regolamentari sono stati corretti dopo la crisi? 18

La revisione del framework dei rischi di mercato Nel corso della crisi le perdite subite da numerose istituzioni finanziarie hanno superato in misura rilevante le misure di VaR generate dai modelli interni Problemi: utilizzo di serie storiche recenti, ipotesi di normalità delle distribuzioni scarsa considerazione del rischio di liquidità In particolare, è emerso con chiarezza il problema del rischio di credito (default risk, migration risk, spread risk) connesso a strumenti inseriti nel trading book relativamente trascurato dai modelli di market risk 19

ABX index delle AAA subprime Asset-Backed Securities 20

La revisione del framework dei rischi di mercato Non è vero che tutti i modelli VaR si basano sull ipotesi di normalità (nella maggioranza dei casi, non è così) Finger (2009): While it is true that the normal distribution is an oversimplification of empirical loss experience, the continued burning in effigy of Karl Friedrich Gauss has distracted the dialogue from numerous other points Non è vero che l utilizzo di una finestra breve di dati storici produca stime di rischio poco accurate Campbell (2009): survey performance modelli VaR grandi banche internazionali durante la crisi Best performer: BofA 2 eccezioni, frequenti updates delle stime Worst performer: UBS 50 eccezioni, 5 anni di dati storici 21

La revisione del framework dei rischi di mercato Due principali proposte di Basilea: 1. Incremental Risk Charge (IRC) requisito addizionale per rischio specifico delle posizioni del trading book 2. Stressed VaR requisito patrimoniale addizionale per rischio di perdite in periodi di forte stress Obiettivi principali Rimuovere l incentivo alle operazioni di arbitraggio regolamentare fra banking book e trading book Imporre alle banche un requisito patrimoniale nel trading book che tenga in adeguata considerazione il rischio di liquidità (market liquidity risk) delle posizioni specie di quelle con profili di rischio creditizio la cui rilevanza si è manifestata in modo evidente durante la recente crisi 22

Incremental Risk Charge (IRC) IRC si applica solo alle banche che adottano il modello interno Il requisito patrimoniale minimo per il trading book sarebbe dato da tre componenti: requisito per il rischio generico 10-day VaR 99% confidenza requisito rischio specifico 10-day VaR 99% confidenza IRC: stima dell esposizione complessiva del trading book ad alcuni rischi sulla base di un orizzonte temporale di un anno e un livello di confidenza del 99,9%, prendendo adeguatamente in considerazione la liquidità delle singole posizioni VaR annuale con 99,9% confidenza 23

Stressed VaR Considera un periodo passato di un anno associato a perdite significative VaR decadale del trading book con confidenza 99% Periodo storico approvato dall organo di vigilanza Rivolto anche a ridurre prociclicità requisiti patrimoniali CR MR [ m VaR ] + Max[ svar m svar ] = Max VaRt 1 ; c avg 60 t 1; s avg 60 Fattori m c e m s devono essere fissati dalle autorità di vigilanza sulla base della qualità del modello di risk management (almeno pari a 3) backtesting 24

Simulazione scenario peggiore luglio 2007 con rendimento storico (MSCI USA) Rendimento annuo atteso (%) 13,99% Volatilità (%) 7,51% Intervallo di confidenza (%) 99,9999999999999% 7,93474 sigma Capitale investito ( ) 100 Orizzonte temporale (in anni) 1,67 Scenario peggiore (perdita in ) 53,64 Montante scenario peggiore ( ) 46,36 Valore febbraio 2009 Evoluzione di un capitale di 100 euro investiti nell indice azionario USA nel luglio 2007 e valutato nel febbraio 2009 (min mercato) 25

Simulazione scenario peggiore luglio 2007 con rendimento stazionario Rendimento annuo atteso (%) 0,00% Volatilità (%) 7,51% Intervallo di confidenza (%) 99,9999983712742% 5,527004 sigma Capitale investito ( ) 100 Orizzonte temporale (in anni) 1,67 Scenario peggiore (perdita in ) 53,64 Montante scenario peggiore ( ) 46,36 Valore febbraio 2009 Evoluzione di un capitale di 100 euro investiti nell indice azionario USA nel luglio 2007 e valutato nel febbraio 2009 (min mercato) 26

Simulazione scenario peggiore luglio 2007 con stress test sulla volatilità Rendimento annuo atteso (%) 0,00% Volatilità (%) 17,84% Intervallo di confidenza (%) 99,00% 2,326348 sigma Capitale investito ( ) 100 Orizzonte temporale (in anni) 1,67 Scenario peggiore (perdita in ) 53,64 Montante scenario peggiore ( ) 46,36 Valore febbraio 2009 Evoluzione di un capitale di 100 euro investiti nell indice azionario USA nel luglio 2007 e valutato nel febbraio 2009 (min mercato) 27

I problemi aperti Rischio di liquidità: il market e il funding liquidity risk sono distinti in teoria, ma chiaramente connessi La crisi ha mostrato gravi crisi di liquidità legate a Crolli della fiducia Esplosione del rischio di controparte Illiquidabilità dei titoli con ridotto spessore e/o formule di pricing complesse Congelamento dei mercati OTC Too-big-to-fail oppure Too-connected-to-fail? 28

DNA dei mercati finanziari e risk management Francis H. C. Crick and James Watson derived the structure of DNA. DNA incorporates the building blocks of life. As the recent instability illustrates, we economists still need to achieve as clear an understanding of the building blocks of financial systems not simply the institutions small and large that populate them, but also the fundamentals of the rules and incentives that drive their behaviour; and, particularly, how they combine and interact with each other in the presence of amplification mechanisms stemming from leverage and other forces. Jean-Claude Trichet, President of the ECB The Clare College, University of Cambridge 10 December 2009 29

Quali DNA sono? 30

Le transazioni interbancarie prima della crisi luglio 2007 Fonte: Gabbi Iori (2010) 31

Le transazioni interbancarie dopo crisi Lehman dicembre 2008 Fonte: Gabbi Iori (2010) 32

Conclusioni Molti fattori genetici della crisi sono riconducibili al rischio di credito ma si sono trasferiti a livello sistemico mediante posizioni di trading È necessario rivedere le modalità di stima degli scenari in coerenza con le soluzioni adottate dalle autorità di vigilanza (stress test) L efficacia della regolamentazione dipende non solo dal riconoscimento della complessità delle attività finanziarie nel portafoglio di trading, ma anche da una loro visione integrata (portafoglio) e dalla microstruttura dei mercati in cui vengono negoziate Interventi domestici difficilmente potranno raggiungere gli obiettivi desiderati. Produrranno arbitraggi regolamentari, a vantaggio degli intermediari di grandi dimensioni e con operatività internazionale 33