Giovannni Metelli - Progettare le strutture in legno Norme Tecniche 2008



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Giovannni Metelli - Progettare le strutture in 5.3.

NT DM 2008-449 4.4.9 La capacità portante e la deformabilità dei mezzi di unione determinate sulla base di prove meccaniche (UNI EN 1075:2002, UNI EN 1380:2001, UNI EN 1381:2001, UNI EN 26891: 1991, UNI EN 28970: 1991, e alle pertinenti norme europee). È ammesso l uso luso di sistemi di unione di tipo speciale purché il comportamento degli stessi sia chiaramente individuato su base teorica e/o sperimentale. La capacità portante e la deformabilità dei mezzi di unione possono essere valutate con riferimento a normative di comprovata validità. CNR DT 206 ( 7 Collegamenti) Eurocodice 5

TIPOLOGIE: - Unioni i tradizionali i della carpenteria lignea (carpentry joint) realizzate attraverso la lavorazione delle superfici di contatto (trasmissione delle sollecitazioni mediante degli sforzi di compressione per contatto diretto) - Unioni meccaniche di tipo moderno (trasmissione delle sollecitazioni attraverso l inserimento di elementi metallici ed eventualmente con la presenza di adesivi) - Connettori a gambo cilindrico (chiodi, bulloni, spinotti, viti e cambre) - Connettori metallici di superficie (caviglie, anelli, piastre Dentate) -Elementi di acciaio incollati (barre, piastre) - Connessioni trave-soletta in calcestruzzo

UNIONI TRADIZIONALI DI CARPENTERIA Ref.1

UNIONI MECCANICHE UNIONI A GAMBO CILINDRICO CHIODI BULLONI con rondelle di grosso diametro Ref.2 SPINOTTI

UNIONI MECCANICHE UNIONI A GAMBO CILINDRICO BULLONI con rondelle di grosso diametro VITI TRADIZIONALI VITI CON DOPPIO FILETTO Rf1 Ref.1

UNIONI MECCANICHE UNIONI DI SUPERFICIE ANELLI CAVIGLIE DENTATE PIASTRE DENTATE

UNIONI MECCANICHE UNIONI INCOLLATE + Trasferimento di sforzi dal legno alle barre d unione lungo tutta la lunghezza dell incollaggio, evitando le concentrazioni di sforzo + Elevati valori di rigidezza e nessun assestamento iniziale + Duttilità se correttamente progettati - Fragilità se mal progettati ti - Sensibilità alla corretta esecuzione del collegamento - Sensibilità a variazioni di umidità Bainbridge&Mettem,1998 - Scarsa resistenza al fuoco degli adesivi

CRITERI DI PROGETTO E SCELTA DEL TIPO DI UNIONE Tipo di vincolo: cerniera, incastro, molla torsionale Efficienza Meccanica caratteristiche statiche e cinematiche: CAPACITA PORTANTE comportamento fragile duttile DEFORMABILITA collegamenti flessibili rigidi semirigido a) Collegamento incollato b) Anello (d=100mm) c) Piastra dentata (d=62mm) d) Perno (d=14mm) e) Bullone (d=14mm) f) Piastra stampata (100x100 mmq) g) Chiodo (d=4.4mm) 4mm) Ref.1 PROGETTO UNIONI: determinare CAPACITÀ PORTANTE e RIGIDEZZA k ser

CRITERI DI PROGETTO E SCELTA DEL TIPO DI UNIONE COLLEGAMENTO tra PILASTRO e FONDAZIONE VINCOLO SEMI RIGIDO VINCOLO FLESSIBILE Ref. [1]

CRITERI DI PROGETTO E SCELTA DEL TIPO DI UNIONE COLLEGAMENTO tra PILASTRO e FONDAZIONE

CRITERI DI PROGETTO E SCELTA DEL TIPO DI UNIONE COLLEGAMENTO tra PILASTRO e TRAVE VINCOLO SEMI RIGIDO Obiettivo: supplire al problema della grande deformabilità del materiale caricato in direzione ortogonale alle fibre

CRITERI DI PROGETTO E SCELTA DEL TIPO DI UNIONE COLLEGAMENTO IN CHIAVE VINCOLO SEMI RIGIDO VINCOLO CERNIERA Ref. [1]

CNR DT 206-77 7.7 - UNIONI CARPENTERIA La capacità portante del giunto è funzione di: Resistenza a compressione della superficie frontale del dente (con rif. agli stati di sollecitazione di compressione inclinati rispetto alla fibratura) Le forze di attrito tra le superfici di contatto non possono essere considerate. CNR DT 206: Il calcolo va condotto con riferimento alle effettive sollecitazioni sul nodo

UNIONI CARPENTERIA Criteri per progetto e verifica di una capriata lignea: VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO LOCALE E GLOBALE Nodo: Verifica a schiacciamento** Puntone: Verifica a pressoflessione Saetta: Verifica a compressione Nodo: Verifica a schiacciamento Monaco: verifica a trazione (sezione ridotta) Nodo: Verifica Tallone Verifica a schiacciamento Catena: verifica a Tenso flessione (sezione ridotta) e a Taglio Nodo: Verifica a schiacciamentoverifica a scorrimento del tallone Monaco: verifica a trazione (sezione ridotta)* 15

ESEMPIO: verifica del nodo puntone-catena in una capriata lignea 1) Verifica a compressione A B F d F d intaglio arretrato l c l c Se l interfaccia frontale del puntone è bisettrice dell angolo esterno formato da puntone e catena, l angolo formato dalla forza rispetto alla direzione delle fibre è minimo e pari c( / 2)d F d cos b 2 eff c( / 2)d f c( / 2)d ( / 2) t v l c Se l intaglio è fatto sull interno è in genere perpendicolare alle fibre del puntone. L angolo di inclinazione della forza rispetto alla direzione delle fibre della catena è massimo e pari ad cd cd Fd cos b t f cd eff v

ESEMPIO: verifica del nodo puntone-catena in una capriata lignea 1) Verifica a compressione F d F d F d cos l c l c l c 2) Verifica a trazione della catena nella sezione indebolita dall intaglio. Fd cos( ) c0d c0d fc0d b (h t ) eff v ) 3) Si verifica il tallone a scorrimento. vd F d cos b l eff c vd f vd Le formule possono essere impiegate per il progetto. Si trova allora l c >

A GAMBO CILINDRICO (chiodi, bulloni, spinotti, viti, ecc.) La capacità portante a taglio si determina mediante EUROPEAN YIELD MODEL. Si considerano i possibili meccanismi di collasso facendo l ipotesi di comportamento rigido-plastico sia per il legno che per il connettore e si determina il carico limite (Johansen 1949). Limite EYM: non prevede meccanismi di rottura fragili che anticipano la rottura. Per evitare rotture fragili a favore di crisi duttili: distanze minime tra i connettori e geometria del giunto, a i

CNR DT 206-7.8.2.2 CAPACITÀ PORTANTE DI UNIONI LEGNO-LEGNO E PANNELLO-LEGNO EUROPEAN YIELD MODEL

CNR DT 206-7.8.2.2 CAPACITÀ PORTANTE DI UNIONI LEGNO-LEGNO E PANNELLO-LEGNO EUROPEAN YIELD MODEL

A GAMBO CILINDRICO (chiodi, bulloni, spinotti, viti, ecc.) LEGNO-LEGNO Duttilità x rifollamento legno Duttilità conferita da snervamento connettore e rifollamento legno

A GAMBO CILINDRICO (chiodi, bulloni, spinotti, viti, ecc.) LEGNO-LEGNO Fattori che influenzano la capacità portante del connettore F vrk Tensione di rifollamento del legno f h0k (densità del legno k, inclinazione rispetto alla fibratura, dimensione del connettore d) Momento plastico del connettore, M yk Diametro e numero dei connettori, d, n Spessore degli elementi di unione, t i distanze tra connettori e geometria del giunto, a i Fattori che influenzano la capacità portante del giunto Ref. 8 numero efficace di connettori, n ef Per ogni tipo di connettore la norma assegna: a i F vrk f h0k M y n ef

A GAMBO CILINDRICO (chiodi, bulloni, spinotti, viti, ecc.) F 1 = EYM Johansen 1 2 LEGNO-LEGNO F 2 =Effetto fune

A GAMBO CILINDRICO (chiodi, bulloni, spinotti, viti, ecc.) F 1 F 2 LEGNO-LEGNO F 2 / F 1

A GAMBO CILINDRICO (chiodi, bulloni, spinotti, viti, ecc.) Ref.2 Le lunghezze superiori a 6-7d non comportano incremento di resistenza a i F vrk f h0k M y n ef

CNR DT 206-7.8.2.2 CAPACITA PORTANTE DI UNIONI ACCIAIO-LEGNO LEGNO-ACCIAIO Differenti formulazioni per : Piastre sottili t < 0.5d Piastre spesse t > d La piastra spessa fornisce vincolo rigido e il connettore può essere pensato incastrato all interfaccia legno acciaio.

CNR DT 206-7.8.3 - Collegamenti con chiodi Caratteristiche geometriche a i Profondità di infissione: i 8d (chiodi gambo liscio) 6d (chiodi ad aderenza migliorata) t-t 2 > 4d *** Obbligo di preforo per: d > 6mm k >500kg/m 3 Regole sull adozione di spessori t i adeguati in funzione della specie legnosa e del tipo di collegamento

CNR DT 206-7.8.3 - Collegamenti con chiodi Caratteristiche geometriche a i Le lunghezze possono essere scalate in funzione del tipo di collegamento: per esempio, in caso di collegamento legno-pannello tutte le lunghezze vanno moltiplicate per 0.85

CNR DT 206-7.8.3 - Collegamenti con chiodi Momento di snervamento M yk Per chiodi a gambo liscio (acciaio res. caratteristica ultima a trazione f uk > 600 N/mm 2 ):

CNR DT 206-7.8.3 - Collegamenti con chiodi Resistenza caratteristica a rifollamento f hk Abete S1: f c0k =23MPa, k =380 kg/m 3 d=4mm f hk =20.5; f hk_preforo =29.9MPa d=6mm f hk =18.2; f hk_preforo =29.2MPa d 3 mm kg/ m Larice S1: f c0k =27MPa; k k =600 kg/m 3 d=4mm d=6mm f hk =32.4MPa f hk =28.7MPa

CNR DT 206-7.8.3 - Collegamenti con chiodi Numero efficace di mezzi di unione in una fila, disposti // alla fibratura, a meno che i chiodi di tale fila siano sfalsati per almeno 1d: n ef Scelto il tipo di a i f hk M yk L adozione di a 1 maggiori (>14d) spesso comporta la realizzazione di giunti più piccoli EYM* n/n n ef /n 15 0.84 0.63 a 1 =7d k ef = 0.7 a 1 =7d 04 0.4 2 k ef = 07 0.7 a 1 >14d k ef = 1 7d<a 1 <14d k7d<a ef = 0.85 1 <14d k ef = 085 0.85 connessione 0.21 a 1 >14d k ef = 1 0 F ax,rk n ef 0 5 10 10 15 15 20 20 n n eff

CNR DT 206-7.8.5 - Collegamenti con bulloni e spinotti Caratteristiche geometriche a i

CNR DT 206-7.8.5 - Collegamenti con bulloni e spinotti Momento di snervamento M yk Numero efficace 1 08 0.6 n ef /n0.8 a 1 = 7d a 1 = 14d n ef 0.4 0.2 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 n

CNR DT 206-7.8.5 - Collegamenti con bulloni e spinotti Resistenza caratteristica a rifollamento f hk Abete S1: 3 k =380 kg/m f c0k =23MPa, f h0k =24.92MPa d=20mm f c90k =2.7MPa, f h90k =15.1MPa d 3 mm kg/ m Nei chiodi d=6 risultava: f h0k =18MPa Rischio divaricazione delle fibre k

CNR DT 206-7.5 - Forze di connessione inclinate rispetto alla fibratura con bulloni F EVITARE CRISI PER SPACCO!!! d F d sen La resistenza caratteristica a rottura a spacco deve essere valutata sulla La resistenza caratteristica a rottura a spacco deve essere valutata sulla base di prove sperimentali

CNR DT 206-7.5 - Forze di connessione inclinate rispetto alla fibratura con bulloni Per legno di conifera: Tengono conto dell altezza e della larghezza dell unione

CNR DT 206 7.10.2 - Resistenza di collegamenti con barre incollate - Solo per classi di servizio 1 e 2 Rottura a trazione Rottura per Rottura legno Spacco in direzione della barra d acciaio scorrimento per trazione della barra [Ref. 6] Rispetto di adeguati F ax,rd = f yd A res F ax,rd = d eq ad f vd F ax,rd = f t,0d A eff interassi fra le barre e distanze minime delle stesse dai bordi

Giovanni Metelli - Progettare le strutture in RIGIDEZZA DELLE CONNESSIONI CNR DT 206 (par. 7.11 rigidezza id unioni) i) I moduli di scorrimento istantaneo K ser si calcolano a partire da:

RIGIDEZZA DELLE CONNESSIONI CNR DT 206 (par. 6.4.2 642 scorrimento unioni) i) Se i valori caratteristici delle masse volumiche dei due elementi lignei sono diversi ( k,1 e k,2 ): Per le unioni legno-calcestruzzo e legno-acciaio con elementi a diretto contatto e, nel caso dell acciaio, con piastre spesse e fori calibrati, si assume nel calcolo la massa volumica del legno, e il risultante valore di k ser può essere raddoppiato. k ser,sw= 2k ser Lo scorrimento finale dell'unione, pari alla somma dello scorrimento istantaneo e dello scorrimento differito, sarà calcolato: k ser, s Gk k k 1 k Q ser,in ser,in k def G k k 2 ser,in Q k k def

ESEMPIO CONNESSIONE ESEMPIO Verifica di un collegamento chiodato soggetto a trazione Giunto chiodato di catena lignea: catena 120x200. CARICHI G K = 35 kn Q K = 60 kn durata media Comb. Quasi perm. 2i =0.2 2i 90 120 200 N d Lg N d MATERIALE ABETE S1 M = 1.5 Classe servizio 1 k def = 0.6 Classe durata del carico: - permanente: k mod = 0.6 - media: k mod = 08 0.8 N d AZIONI INTERNE N d =1.3G K +1.5Q K = 135.5 kn d K K N d/2 N d/2 N d k = 380kg/mc k mod, II 15.47 9.07 0.21 12.27 1.55 1.60 Coprigiunto: 90x200 Chiodi: d=6mm, L=240mm ad aderenza migliorata, con preforo

ESEMPIO CONNESSIONE ESEMPIO Verifica di un collegamento chiodato soggetto a trazione f hk f h1k f h2k 29.29MPa M yk M yk 18987Nmm F v,rk F vrk 2970N Per ogni piano di taglio: F vd F vrk K M mod 2970 0.8 1.5 1584N

ESEMPIO CONNESSIONE ESEMPIO Verifica di un collegamento chiodato soggetto a trazione a i con preforo minimi adottati n ef i a 1 7 d 42 85 k ef 0.7 perp a 1 n 17 45 7d a 2 3 d 18 25 c c,ef a 3t 12 d 72 90 a 3c 7 d 42 60 L 2(a (n 1) 2a ) 1800mm a 4t 3 d 18 35 a 4c 3 d 18 35 n c,eff n R Nd (2F vd 8 ) n n (k L R c,eff g ef g n 1 1/kef c 3t (200 35 2)/ 25 1 6.2 n kef c 1 per 2(a 1 (n c n a 1 c n 14d) 1) 2a 1/ kef c,eff 3t 8 n R ) 1550mm A SLE Per singolo chiodo e per piano di taglio si ha: Lg k k ser,in ser, A,in 1.5 k 2(k d 2222 N/ mm 20 ser n) 2(k ser 48) 213kN/mm N d 6 N d k ser,giunto,in 0.5 k ser,a, in 106.5kN/mm

ESEMPIO CONNESSIONE ESEMPIO Verifica di un collegamento chiodato soggetto a trazione SLE A tempo infinito si ha: Lg k ser,giunto, in 106.5kN/ mm N d A N d k ser,giunto, k ser,giunto,in 1 k def 106.5 1 0.6 Gk Qk Gk 2Qk s kdef kser,in kser,in 30 60 30 0.2x60 0.6 106.5 106.5 0.84 0.18 1.02mm 66.5kN/mm

MODELLI ANALITICI Modelli analitici richiamati nelle appendici del CNR DT 206 (per esempio Gelfi et al. 2002) Può essere impiegato per unioni chiodate oppure spinotti entro tavole di grosso spessore, anche in presenza di distacco t tra gli elementi giuntati.

ESEMPIO ESEMPIO PORTALE L esempio propone la verifica di un telaio di una copertura costituita da portali ad interasse di 5m. Si ipotizzi un carico permanete G k pari a 0.7kN/m 2 e un carico variabile da neve Q k di 1.5KN/m 2. Si propone anche la verifica del giunto a raggiera tra la trave e il pilastro. Si assume una classe di servizio 2. La trave ha un altezza h di 1000mm e una larghezza b di 200mm, mentre il pilastro è costituito da due montanti 100mmx1000mm uniti da imbottiture distanti 1.15m. q =7.5kN/m k 2,4 g =3.5kN/m k 200 15 5 4,6 100 x 1000 200 18 COMBINAZIONE DEI CARICHI ALLO SLU p = 1.3 g k + 1.5 q k = 15 kn/m

ESEMPIO PORTALE Materiali CARATTERISTICHE DEL LEGNO LAMELLARE IMPIEGATO Classe di servizio 2 con carico di breve durata: K mod =0.9 [Tab. 4.4.IV NTC 4.4.6] GL28h Valori Valori di K 09 [MPa] mod =0.9 k modx UNI EN 1194:2000 caratteristici progetto X [MPa] d Flessione f m,k 28 f m,d 17.37 Trazione // f t,0,k 19.5 f t,0,d 12.1 Trazione f t,90,k 0.45 f t,90,d 0.28 Compressione// f c,0,k 26.5 f c,0,d 16.45 Compressione f c,90,k 3.0 f c,90,d 1.86 Taglio f v,k 3.2 f v,d 1.98 Modulo elastico // medio E 0,mean 12600 Modulo elastico // caratt. E 0,05 10200 con M 1. 45 M M k

ESEMPIO PORTALE AZIONI INTERNE M E V E N E Pilastro: M E =399.1 kn/m V E =86.76 kn N E =135 kn Trave: M E =399.1 kn/m V E =108 kn N E =118.6 kn

Verifiche allo SLU ESEMPIO PORTALE Si suppone che il telaio sia controventato longitudinalmente e che l asta non sia soggetta al problema dell instabilità di trave (svergolamento). 1. Verifica a taglio della trave (la verifica del pilastro è scontata) 2. Verifica a presso flessione della trave [NTC 4.4.8.1.8] 44818] essendo:

SLU: verifica di stabilità ESEMPIO PORTALE 3. Verifica di stabilità del pilastro soggetto al momento M E pari a 399.1 knm e all azione assiale N E pari a 135 kn [NTC 4.4.8.2 CNR DT 206 2007 6.5.2.3] Si suppone che il telaio sia controventato longitudinalmente e che l asta lasta non sia soggetta al problema dell instabilità di trave (svergolamento). essendo c,0,d tensione di compressione di calcolo per sforzo normale f c,0,d resistenza di progetto a compressione k crit,c coeff. riduttivo di tensione critica per instabilità di colonna valutato per il piano in cui assume il valore minimo, e calcolato in funzione della snellezza relativa di colonna rel,c espressa dalla seguente relazione

SLU: verifica di stabilità ESEMPIO PORTALE essendo c,crit tensione di compressione di calcolo per sforzo normale f c,0,k tensione critica calcolata secondo la teoria classica della stabilità, con il valore del modulo elastico caratteristico E 005 0,05 frattile 5% snellezza dell elemento strutturale valutata per il piano in cui essa assume il valore massimo.

SLU: verifica di stabilità VALUTAZIONE DELLE SNELLEZZE Piano ZX: sbandamento attorno all asse asse y (vd. Figura) Con il programma Telaio2D (prof. Gelfi) si ottiene un moltiplicatore critico m cr dei carichi pari a 49,84 (analsi di buckling) che permette di calcolare la lunghezza di libera inflessione L 0y. ESEMPIO PORTALE 200 2,4 L=4,6m y x 100 x 1000 z 100 x 1000 15 z 18 Avendo indicato con L=4,6m l altezza del pilastro di inerzia J p,y. La snellezza y risulta: y =L 0,y / y = 54,66 deformata critica

SLU: verifica di stabilità ESEMPIO PORTALE VALUTAZIONE DELLE SNELLEZZE Piano XY: sbandamento attorno all asse z del pilastro. Si suppone che il telaio li sia controventato longitudinalmente l e quindi si assume una lunghezza di libera inflessione L 0,z pari 4.6m (=altezza L del pilastro). Bisogna comunque calcolare la snellezza efficace eff,z perché il pilastro è composto (elemento divaricato a 2 montanti tiuniti da imbottiture con passo l 1 pari a 1.15m). 15 La snellezza z risulta: z = L 0,z / z = 30.7 La snellezza efficace eff,z è calcolata con la seguente relazione [EC5 #C.3]: Come per le aste calastrellate in acciaio Funzione del tipo di vincolo delle imbottiture: incollate =1; bullonate =2.5

SLU: verifica di stabilità ESEMPIO PORTALE VERIFICA DI STABILITA : La snellezza maggiore è quella relativa al piano longitudinale (sbandamento attorno all azze azze z); si calcola il relativo coefficiente riduttivo k critc,c ( 1/

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera estremità sollecitata V E,t ME N 1000 200 r e=436mm r m=356mm r =276mm i n'=34 n''=28 n'''=22 r e r mr i 64 bordo sollecitato 112 Pilastro: M E =399.1 kn/m V Ep =86.76 kn N Ep =135 kn E,t Trave: M E =399.1 kn/m V Et =108 kn N Et =118.6 kn V E,p N E,p M E Spinotti d16 classe 8.8 interasse minimo: 5d=80 mm dist. minima da estremità sollecitata: 7d=112 mm dist. minima da bordo sollecitato: 4d=64mm Classe si servizio 2: 100 x 1000 Coeff. di sicurezza delle connessioni: M =1.5 200 Numero massimo di spinotti per ogni raggiera n 2 r / 5d k mod =0.9 per carichi di breve durata Si noti che con il coefficiente di sicurezza dell EC5 basterebbero due raggiere

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera Il momento flettente si ripartisce tra gli spinotti in funzione solo della loro distanza dal centro dirotazione del giunto, essendo per ipotesi gli spinotti tutti uguali. Gli spinotti più sollecitati sono quelli più esterni. Il taglio V E e l azione lazioneassialeassiale N E si ripartiscono equamente tra tutti gli spinotti La risultante sul generico spinotto si ottiene sommando vettorialmente le azioni dovute al momento, al taglio e all azione assiale. Tale azione agisce nei due elementi strutturali con inclinazioni differenti rispetto alle fibre del legno.

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera Si indica con: 1 l angolo langolodi inclinazione tra l azione lazioneee le fibre del pilastro 2 l angolo di inclinazione tra l azione e le fibre della trave Un criterio conservativo di verifica consiste nel verificare i due spinotti più sollecitati posizionati lungo le linee dell asse del pilastro: Spinotto sull asse del pilastro: Spinotto sull asse della trave: angolo tra azione e fibre del pilastro angolo tra azione e fibre della trave angolo tra azione e fibre del pilastro angolo tra azione e fibre della trave

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera: azioni Spinotto sull asse del pilastro: Spinottosull asse dll della trave: angolo tra azione e fibre del pilastro angolo tra azione e fibre della trave

Giunto a raggiera: resistenze ESEMPIO PORTALE Nell esempio si tratta di un giunto legno legno con spinotti in fori preforati calibrati a due piani di taglio. La resistenza dell unione R v,k è funzione della resistenza a rifollamento del legno f h,k, della direzione dell azione rispetto alle fibre del legno, del momento plastico dello spinotto M y,rk e dello spessore degli elementi collegati t. M y,rk = b f uk d 3 / 6 = 324282 Nmm mom. plastico dello spinotto f uk = 800 MPa resistenza caratt. ultima dell acciaio d = 16 mm diametro degli spinotti b =1.8d 0.4 = 0.59 fattore riduttivo del momento plastico f h,0k = 0.082 (1 0.01d) k = 28.24 MPa resistenza a rifollamento per =0 k = 410 kg/m 3 massa volumica caratt. GL28h K 90 = 1.35 + 0.15 d =1.59 per legno lamellare [CNR206 #7.5.1.2]

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera: resistenze La resistenza del collegamento viene valutata con le formule proposte dalla CNR DT 206 20072007 [#7.8.2.2.B) eq. 7.9)]. M y,rk = b f uk d 3 / 6 = 324282 Nmm mom. plastico dll dellospinotto d = 16 mm diametro degli spinotti f h,1k e f h,2k res. caratt. a rifollamento degli elementi in legno di spessore t 1 (=100 mm pilastro) e t 2 (=200mm trave). = f h,2k / f h,1k

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera: verifica Spinotto sull asse della trave: Essendo: f h,1k = 16,87 MPa f h,2k = 27,47 MPa = f h,2k / f h,1k =1,63 res. caratt. a rifollamento del legno del pilastro res. caratt. a rifollamento del legno della trave La verifica è soddisfatta poiché 2 F V,Rd =16,38kN > F tot,p =16 kn

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera: verifica Spinotto sull asse del pilastro: Essendo: f h,1k =27,59 MPa res. caratt. a rifollamento del legno del pilastro f h,2k = 16,77 MPa res. caratt. a rifollamento del legno della trave = f h,2k / f h,1k =0,61 La verifica è soddisfatta poiché 2 F V,Rd =20.22kN > F tot,t =16,74 kn

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera: verifica Bisogna verificare anche gli sforzi di taglio che si manifestano nella zona del giunto, sia nella trave sia nel pilastro. Tali sforzi risultano in genere elevati e si ricavano sezionando il pilastro e la trave nella mezzeria del giunto e imponendo l equilibrio delle forze agenti nella direzione della sezione. Le forze di taglio nel pilastro e nella trave risultano: La verifica a taglio nel giunto non è soddisfatta!!!: OSS: L esercizio proposto evidenzia la necessità iàdi realizzare un portale contravi e pilastro rastremati (con la sezione maggiore nel giunto); tale soluzione OSS: inconsentirebbe questo caso di specifico utilizzare risultato un giunto con dipende due molto soleda raggiere di spinotti e anche un m molto elevato. legname di classe di resistenza inferiore.

ESEMPIO PORTALE Giunto a raggiera: rigidezza del giunto La rigidezza del giunto consente una valutazione precisa della deformazione del giunto e della freccia della trave. La rigidezza può essere valuta sulla base delle indicazioni fornite dalla CNR DT206 [#Tab.7.14]; per un unione unione legno legno con spinotti la rigidezza dell unione dipende dal diametro d e dalla densità del legno k. La freccia in mezzeria del portale, per un carico di15kn/m risulta: f=7cm per K r =108377KNm (giunto semirigido) f = 4.9 cm per giunto rigido classico. f

Grazie per la cortese attenzione! Desidero ringraziare l ing. ALESSANDRA MARINI e il prof. EZIO GIURIANI per avermi fornito il materiale esposto. Giovanni Metelli