L economia degli investimenti nei primi anni di vita Andrea Brandolini Banca d Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria
Indice Il capitale umano I primi anni di vita nell analisi economica La situazione italiana Conclusioni
Il capitale umano
Il capitale umano (1) Analisi economica dei primi anni di vita discende da una crescente attenzione per il capitale umano Arthur Cecil Pigou, A Study in Public Finance, 1928 There is such a thing as investment in human capital as well as investment in material capital. up to a point, consumption is investment in personal productive capacity. This is especially important in connection with children: to reduce unduly expenditure on their consumption may greatly lower their efficiency in after-life.
Il capitale umano (2) Tutto ciò che determina la capacità produttiva (e quindi di creazione di reddito) di un individuo, oltre al mero impegno fisico istruzione, formazione, esperienza sul lavoro Concetto multidimensionale: Capacità cognitive Capacità non-cognitive (motivazione, preferenze temporali, avversione al rischio, ) Salute Determinante fondamentale della capacità di crescita economica di un paese ruolo accentuato da nuove tecnologie
Il capitale umano (3) Negli ultimi due decenni, gli economisti hanno mutuato dalla ricerca medica ed epidemiologica la consapevolezza dell importanza del periodo prenatale e dei primissimi anni di vita del bambino per lo sviluppo del capitale umano Kermack et al., The Lancet, 1934, citato da Almond e Currie 2011 What is of importance is the year of birth... Each generation after the age of 5 years seems to carry along with it the same relative mortality throughout adult life, and even into extreme old age.
I primi anni di vita nell analisi economica
I primi anni di vita contano (1) Letteratura economica in rapida crescita, anche per la crescente disponibilità di dati longitudinali Ultimo volume dell Handbook of Labor Economics, 2011: Douglas Almond and Janet Currie Human Capital Development before Age Five 172 pagine, 230 riferimenti
I primi anni di vita contano (2) Contributo degli economisti: Nuove variabili dipendenti Risultati scolastici e dei test cognitivi Retribuzioni e redditi da adulti Comportamenti asociali e criminali Quadro concettuale Risposte comportamentali Identificazione nessi causali
Condizione di salute (1=eccellente a 5=povera) I primi anni di vita contano (3) Logaritmo del reddito familiare Fonte: Case, Lubotsky e Paxson, Economic Status and Health in Childhood: The Origins of the Gradient, American Economic Review, 2002.
Quadro concettuale (1) Fonte: Kilburn e Karoly, The Economics of Early Childhood Policy, 2008, Rand Corporation.
Quadro concettuale (2) Funzione di produzione della salute Ipotesi semplice: linearità degli effetti h indicatore di salute a 18 anni I 1 investimento sulla salute fino ai 5 anni I 2 investimento sulla salute dopo i 5 anni Se Aγ >1, un evento nei primi cinque anni influenza più che proporzionalmente la vita adulta Parametro che indica quanto pesano I 1 e I 2
Quadro concettuale (3) Ipotesi più complessa: espressione che permette imperfetta sostituibilità tra I 1 e I 2 Con questa formulazione, I 1 e I 2 possono essere: perfettamente sostituibili (Φ=1) non sostituibili (Φ - ) [scegliere più produttivo] imperfettamente sostituibili Heckman (2007) introduce altri effetti: Complementarietà dinamiche Auto-produttività (se h multidimensionale)
Risposte comportamentali (1) Questo schema evidenzia che l effetto di uno shock μ g alla salute da bambini sulla loro salute da adulti h, in genere, dipende dalle azioni dei genitori I 1 e I 2 Danni di lungo termine alla salute dopo malattia da bambini maggiori in famiglie povere shock μ g più numerosi o più forti ma anche minori I 1
Risposte comportamentali (2) Le azioni dei genitori I 1 e I 2 non sono date, ma possono reagire allo shock Azioni che rinforzano o compensano lo shock Tensione tra le caratteristiche della funzione di produzione della salute e le preferenze dei genitori Trattamento differenziale dei genitori verso i figli compensazione verso figli svantaggiati, se genitori avversi alla disuguaglianza se funzione di produzione non permette di trasferire investimenti tra figli, anche genitori avversi possono non compensare lo shock
Analisi empirica: effetti (1) Analisi delle conseguenze di lungo periodo su variabili economiche e su capitale umano Ambiente prenatale Salute della madre e quindi del feto Shock economici Inquinamento dell aria Ambiente nei primi anni di vita Infezioni Condizioni di salute Condizioni a casa: occupazione della madre, disturbi mentali della madre, abusi Esposizione a sostanze inquinanti
Analisi empirica: effetti (2) Estensione dell ipotesi di Barker (1992): disturbi prenatali possono portare a malattie croniche da adulti, ma anche peggiorare il capitale umano
Analisi empirica: effetti (3) Currie et al (2010): condizioni fisiche contano solo perché influenzano salute a 14-18 anni; ma salute mentale invece ha effetti di lungo periodo
Analisi empirica: effetti (4) 1. Analisi economica conferma che le condizioni prenatali e nei primi anni di vita hanno significative conseguenze di lungo periodo sul capitale umano 2. Effetti stimati per l esposizione del feto a shock negativi tendono a essere maggiori di quelli stimati per il periodo dopo la nascita, con eccezione della salute mentale 3. Effetti sufficientemente grandi per essere rilevanti per la popolazione nel suo complesso
Gli effetti macroeconomici Svantaggio accumulato nell infanzia si manifesta nei risultati conseguiti sul mercato del lavoro da adulti. UK, Blanden, Hansen, Machin (2010): individui in povertà a 16 anni hanno a 34 anni minori salario (10%) e probabilità di occupazione (2%) Costo della povertà dei bambini ~ 1% del PIL US: Holzer et al. (2007) Costo della povertà dei bambini ~ 1,3% del PIL Stime maggiori includendo anche i costi per peggiori condizioni di salute e maggiore frequenza di comportamenti criminali
Le politiche
Le politiche Condizioni materiali di vita inadeguate nell infanzia hanno conseguenze durevoli sulla crescita fisica, caratteriale e cognitiva degli individui, sulla loro formazione culturale e capacità di acquisire nuove competenze in famiglia e a scuola Costi economici significativi in termini di minori redditi, peggiori condizione di saluti, maggior rischio di comportamenti criminali Spesa effettuata oggi largamente compensata dai maggiori redditi prodotti in futuro Ragioni sufficienti per intervento pubblico
Efficienza o equità? J. Heckman, The Economics of Inequality, 2011 Educational equity is often discussed as a moral issue. Another way to think about equity is as a way to promote productivity and economic efficiency. As an economist, I focus on the economic value of equalizing educational opportunities and achievement in order to identify the most effective way to increase the productivity of the American economy. We need a capable and productive workforce that will compete successfully in the global economy. Underdeveloped human potential burdens our economy and leaves us with a workforce that is less than it could be.
Analisi empirica: politiche (USA) Valutazioni di politiche per aiutare i bambini Sostegno al reddito familiare Trasferimenti in natura Food stamp program Assistenza per l abitazione Interventi nelle prime fasi di vita Visite a casa di infermiere specializzate Integrazioni alimentari per donne in gravidanza Programmi prescolastici di cura dei bambini nei primi anni di vita Per molte, effetti positivi su capitale umano
Rendimenti elevati Spesa indirizzata ai bambini, particolarmente quelli svantaggiati, vista come investimento I rendimenti economici possono essere elevati James Heckman et al. (2010) Valutazione del Perry Preschool Program, USA, indirizzato ai bambini afro-americani di tre anni nei primi anni sessanta Tasso di rendimento annuo compreso tra 7-10%, valori ben superiori a quelli di un investimento sul mercato azionario statunitense nel secondo dopoguerra
La situazione italiana
Divari territoriali nei punteggi delle indagini internazionali sulle competenze (medie e intervalli di confidenza al 95%; media internazionale=500) 600 580 555 557 IV Elementare III Media inferiore Studenti 15enni 600 580 560 540 520 500 480 555 556 546 541 536 525 508 507 507 483 491 506 488 509 527 506 511 504 488 507 507 483 516 515 491 560 540 520 500 480 460 440 446 462 462 458 460 460 440 420 420 400 NO NE CE SU NO NE CE SU NO NE CE SU NO NE CE SU NO NE CE SU PIRLS 2006 - Lettura TIMSS 2007 - Matematica TIMSS 2007 - Scienze TIMSS 2007 - Matematica TIMSS 2007 - Scienze Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Nord Ovest Nord Est Centro PISA 2009 - Lettura PISA 2009 - Matematica PISA 2009 - Scienze Sud e Isole 400 Fonte: P. Cipollone, P. Montanaro e P. Sestito, Il capitale umano per la crescita economica: possibili percorsi di miglioramento del sistema d istruzione in Italia, Banca d Italia, 2012.
Quota di persone a basso reddito per età Paesi europei, 2010 (%) 30 Totale 30 Minori di 6 anni 25 25 20 Media UE-28 20 Media UE-28 15 15 10 10 5 5 0 0 Danimarca Rep. Ceca Cipro Finlandia Irlanda Estonia Paesi Bassi Slovenia Germania Svezia Austria Malta Francia Regno Unito Lituania Portogallo Polonia Lettonia Lussemburgo Slovacchia Ungheria Grecia Belgio Croazia Spagna Italia Bulgaria Romania Norvegia Islanda Svizzera Danimarca Rep. Ceca Cipro Finlandia Irlanda Estonia Paesi Bassi Slovenia Germania Svezia Austria Malta Francia Regno Unito Lituania Portogallo Polonia Lettonia Lussemburgo Slovacchia Ungheria Grecia Belgio Croazia Spagna Italia Bulgaria Romania Norvegia Islanda Svizzera Fonte: elaborazione su dati Eurostat. Le persone a basso reddito sono quelle che hanno un reddito equivalente inferiore al 60% del reddito equivalente mediano nazionale.
Quota di persone in povertà Italia, 1997-2012 (%) 22 20 19,1 18,9 19,6 19,8 18,7 18,4 18,2 19,6 18 16 14 12 10 8 6 4 2 Basso reddito 13,0 13,0 13,1 13,9 13,6 13,2 13,1 12,9 12,4 12,8 13,6 13,1 13,8 13,6 12,0 Povertà relativa (consumi) 5,7 4,9 5,2 5,2 4,1 3,9 4,1 Povertà assoluta (consumi) 15,8 8,0 0 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Fonte: elaborazione su dati Istat ed Eurostat.
Quota di famiglie in povertà assoluta Italia, variazione 2005-2012 (p.p.) 10 9,1 8 6 Media Italia = 2,8 5,3 4,3 4 2 2,2 2,6 0 0,0-0,4-2 Persona sola con meno di 65 anni Persona sola con 65 anni o più Coppia senza figli con p.r. con meno di 65 anni Coppia senza figli con p.r. con 65 anni o più Famiglia con 1 figlio minore Famiglia con 2 figli minori Famiglia con 3 figli minori o più Fonte: elaborazione su dati Istat.
Quota di persone in povertà assoluta per età Italia, 2011 12 Centro Nord 12 Mezzogiorno 11 11 10 10 9 9 8 8 7 7 6 Media Italia = 5,7 6 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1 0 0-5 6-14 15-17 18-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-75+ 74 0 0-5 6-14 15-17 18-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-75+ 74 Fonte: elaborazione su dati Istat.
Quota di persone a basso reddito per età Italia, 2008 (%) 50 50.1 40 30 28.1 31.0 20 10 5.2 3.5 3.0 20.4 10.8 13.5 0 Centro-Nord Mezzogiorno Stranieri Minori (0-17 anni) Adulti (18-64) Anziani (oltre 64 anni) Fonte: stime su dati Istat e Banca d Italia. Redditi a parità di potere d acquisto regionali.
Prestazioni per famiglia, abitazione ed esclusione sociale (SPA pro capite) 1,400 1,200 1,000 800 Svezia Germania Francia Regno Unito UE-15 600 400 Spagna Italia 200 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Fonte: elaborazione su dati Eurostat.
Conclusioni
Conclusioni Ricerca economica quadro concettuale, identificazione, nuove variabili Vita nell infanzia ha conseguenze durevoli sulla crescita fisica, caratteriale e cognitiva degli individui L Italia? Sviluppare collaborazione fra discipline Priorità: indagine longitudinale italiana che consenta (in prospettiva) di sviluppare analisi come quelle effettuate in US, UK e paesi nordici Necessità di un diverso assetto delle politiche sociali
Grazie per l attenzione!