Linguistica Generale (cod. 24169) Modulo 2, a. a. 2015-16 Prof. ssa Federica Guerini Materiale 2 Classificazione dei sistemi di scrittura A- Basi fonetiche inesistenti o parziali (plerematiche) (1) pittografia o rappresentazione di oggetti Esempi: logogrammi cinesi rì sole, giorno 日 ; yuè luna, mese 月 ; shān 山 montagna ; mǎ cavallo 鳥 (riform. 马 ); yú pesce 魚 (riform. 鱼 ). - Anche noi usiamo simboli pittografici: ad es. uomo e donna sulle porte dei bagni; bicicletta nei segnali stradali, es. pista ciclabile. - Messaggio di una ragazza Ojibwa (popolo algonkino dell Ontario) ad un ragazzo: Può essere interpretato (da sinistra a destra) più o meno come segue: Dalla ragazza del clan dell orso al ragazzo del clan del pupazzo di fango. Prendi il sentiero che conduce ai tre stagni e prosegui oltre l incrocio con il sentiero che viene da destra, prendi il primo sentiero a sinistra. Io sono nella seconda tenda e ti aspetto [si vede il braccio della ragazza che spunta dalla tenda], ma sta attento che vicino abitano tre ragazze cristiane, che non approvano queste cose. 1
(2) ideografia o scrittura di idee Esempi: nella grafia cinese abbiamo segni composti da due o più immagini combinate, come in 東 dōng [tʊŋ ] Oriente, rappresentato con un sole 日 ancora dietro un albero 木 ; - In un segnale pubblico come vietato fumare il simbolo della sigaretta è pittografico, ma è ideografico il resto del cartello che vale divieto ; Altro esempio: cartello triangolare con bambini che attraversano la strada - Pericolo, prossimità di una scuola: possibile attraversamento di bambini. (3) logografia o scrittura di parole Esempio 1: scrittura sumerica 2
Figura 2: Logogrammi sumerici. Figura 3: Esempio di frase Esempio 2: caratteri cinesi - nel carattere xìn, 信 onesto, il componente di sinistra è il radicale rén, 人 uomo, mentre quello di destra è yán, 言 parola, un uomo di parola; - il carattere ming 明 brillante è composto dai caratteri sole 日 e luna 月 ; - la composizione di alcuni caratteri è molto meno trasparente rispetto ad altri: che il carattere 仇 nemico, chó, contenga il radicale 人 uomo, ad esempio, è abbastanza comprensibile, ma che lo contenga un carattere come 仍 ancora, réng, lo è molto meno. 3
B- Basi totalmente fonetiche (scritture cenematiche) (4) sillabografia o scrittura sillabica Esempio 1: sillabario Vai (1820), standardizzato nel 1962 dagli esperti della University of Liberia. Figura 4: Sillabario Vay - Alfabeto lineare B, impiegato attorno al XIII secolo a. C., in epoca micenea, per scrivere il greco; - Sillabari kana, hiragana (letteralmente, kana facile ) e katakana (letteralmente, kana frammentario ), cfr. figura 4.7. 4
Figura 5: sillabari giapponesi kana. H = hiragana, K = katakana (5) abjad [ab'dʒad] o scrittura consonantica, tipica delle lingue semitiche. Le lingue semitiche sono lingua dalla morfologia introflessiva: le parole presentano una radice discontinua, formata da tre consonanti all interno della quale si inserisce a pettine una sequenza di vocali, sempre discontinua, che fornisce l informazione di carattere grammaticale. Ad esempio: radice KTB katabtu io scrivo, kataba egli ha scritto, kitaab libro, maktuub libreria, katbaan scriba, këtubba contratto scritto di matrimonio, ecc radice SFR safartu io viaggio, safara egli ha viaggiato, sifaar viaggio, ecc.. 5
Il sistema vocalico delle lingue semitiche comprende solo 3 vocali /a/, /u/, /i/, che possono essere lunghe oppure brevi, e due dittonghi, /aw/ e /ay/, che in seguito hanno dato origine ai suoni /o/ e /e/, rispettivamente, in alcuni dialetti. Ma l informazione di base, quella lessicale, è fornita dalla radice discontinua triconsonantica. Per questo, nella scrittura delle lingue semitiche, l indicazione delle vocali non è un elemento strettamente indispensabile. Di regola le vocali lunghe sono indicate, mentre le vocali brevi non lo sono. Ciò è possibile anche grazie alla struttura estremamente semplice della sillaba, che presenta una C in attacco, seguita da una V come nucleo, ed eventualmente un altra vocale in coda. Un parlante competente riesce a capire quale significato attribuire ad una radice, anche senza l indicazione esplicita di tutte le vocali. Pr n pssm cpr n brv tst n tln snz l ndczn dll vcl. In alcuni casi, per aiutare la lettura, la presenza di alcune vocali, soprattutto quelle lunghe, può essere segnalate attraverso le cosiddette matres lectionis. la successione dei suoni consonantici è molto simile a quella del nostro alfabeto: b t th ǧ ḥ ḫ d d r z s s ṣ ḍ ṭ ẓ gh f q k l m n h w y: Un abjad vocalizzato è funzionalmente equivalente a un alfabeto, ma non lo è ideologicamente, in quanto lo scheletro di C è ciò che davvero conta e gli altri segni sono solo delle piccole aggiunte opzionali, poste al di sopra o al di sotto delle vere lettere e non collocate pariteticamente con esse nella stessa sequenza lineare; la vocalizzazione è usata solo nei testi religiosi e scolastici Osservando la figura 6 si noterà che tutti i caratteri possono avere 4 forme diverse: una isolata, una quando il carattere compare in posizione iniziale di parola, una quando il carattere occorre all interno di una parola e una quando il carattere occorre in posizione finale. Le consonanti possono essere lunghe o brevi: la presenza di una consonante lunga è indicata attraverso un diacritico chiamato šadda < ـ > che viene posto sopra la consonante che si allunga. È proprio grazie alla sua notazione delle sole consonanti (e delle vocali lunghe), che l arabo scritto può tuttora accomunare parlanti di dialetti arabi anche molto diversi. Se le vocali brevi venissero segnate, le discrepanze tra i diversi dialetti sarebbero profonde. 6
Figura 6: Abjad arabo (6) abugida [abuˈɡida] o scrittura alfabetico-sillabica Usa grafemi sillabici, in cui i tratti per le C e quelli per le V sono fusi, ma ancora identificabili; di solito esiste un segno-base che nota una sequenza CV con una V non marcata, come avviene in tutte le grafie dell India (V non marcata: [a]): 7
Devanāgarī (abugida usato per sanscrito, hindī, ecc.); combinazioni con /k/: क [k(a)] k(a) क [k] k (con il virāma sottoscritto, segno dell assenza di V) क [kaː] kā क [ki] ki क [kiː] kī क [ku] ku क [kuː] kū क [kṛ] kr क [kṛː] kṝ क [kḷ] kḷ क [keː] ke क [kai] kai क [koː] ko क [kau] kau. Figura 7: Sillabario etiopico 8
Figura 8: sillabario Inuktitut (cf. http://www.omniglot.com/writing/inuktitut.htm) Esempio di testo: Nunavik Inuktitut Translitterazione Inuujulimaat aniqtirijulimaat inuulaurmata isumarsurlatik ammalu ajjiuqatimiiklutik nirsuangunikkut ammalu pijunnaititigut. Isuqaqtuqartitauvalirput pijjutiqarnikkuut qatangmutimiittiariqaqnikullu. (Ilanga 1 Silarjuarmiut nalunaiqsiutingit kinakkutuinnait pijunnautingit) Traduzione All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a spirit of brotherhood. (Article 1 of the Universal Declaration of Human Rights) 9