PARTE OTTAVA SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA (SIL) a cura della Dott.ssa Angela Battistella



Documenti analoghi
Sostegno e Accompagnamento Educativo

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

REGOLAMENTO dell'albo Metropolitano delle Aziende inclusive

INDICE ART. 3 - DESTINATARI DEGLI INTERVENTI SOCIALIZZANTI ART. 4 - CARATTERISTICHE DELL INSERIMENTO LAVORATIVO

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

Ambito Distrettuale 6.1

Piano di Zona

FORUM P.A. SANITA' 2001

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Dentro il mondo del lavoro. I servizi per il lavoro a sostegno dei cittadini disabili

PIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

La gestione del lavoratore con disagio psichico

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART. 21 CO. 3 D.P.R. N. 022/PRES.

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

Attività di consulenza alle aziende realizzata da MedianetForm nel 2013 con finanziamento Fondazione San Zeno

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL

Allegato A) al capitolato speciale d appalto. Standard dei servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro

IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO

Carta dei Servizi rev. 0 del 10 dicembre Servizi Socio-Sanitari per la disabilità

LA PROGRAMMAZIONE DEL FONDO REGIONALE DISABILI LEGGE REGIONALE 13/03

Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo?

) NOMI (TN)

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE

Progetto Lavoro&Psiche Sondrio

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA

Dipartimento salute mentale e dipendenze. Progetto. DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS)

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

piccola comunità madre.bambino vanessa

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

CENTRI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI ADULTI

PIANO PROVINCIALE DISABILI OLTRE LA CRISI ANNO 2014 SISTEMA DOTALE - AVVISO 3) TIROCINI E ADOZIONI LAVORATIVE

Ruolo della famiglia nella gestione della disabilità

Servizi Sociali. in evoluzione: da selettività ad universalità

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

N. 423 DEL

Il progetto di vita: qualità oltre la scuola

CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE PER L ACCESSO AGLI ASILI NIDO COMUNALI.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

STAGE PROGETTO DI VITA

IL DISTRETTO SOCIALE DI BOLZANO. 2 settembre 2015

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

Le strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza

1. IL SERVIZIO I.L.CO.M.

SERVIZIO INSERIMENTI LAVORATIVI (SIL)

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

Progetto transnazionale: 'Lavorando per l'inclusione"

LA CARTA DEI SERVIZI PER I LAVORATORI DISABILI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

I servizi per anziani non autosufficienti

IL COLLOCAMENTO MIRATO TRA OBBLIGO E OPPORTUNITÀ

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

- LINEE GUIDA PER L INCLUSIONE SOCIALE

Educando nella Provincia di Varese 2012

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

PIANO FORMATIVO 2014/2015

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

5 La popolazione disabile

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL REGIONE MARCHE

AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE

Il nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale. Docente: Paolo Barelli

IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO

IL SERVIZIO SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO

OPERAZIONE RIF. P.A /RE

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

Città di Ispica Prov. di Ragusa

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Interventi nelle istituzioni

AREA AUTISMO Carta dei servizi

Transcript:

PARTE OTTAVA SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA (SIL) a cura della Dott.ssa Angela Battistella

1. PREMESSA Il SIL è un servizio dell'azienda ULSS 21 di Legnago, in Staff al Dipartimento Distretto che agisce in modo trasversale e in stretto collegamento con le altre unità operative, i dipartimenti, i medici di medicina generale e le altre agenzie del territorio che si occupano a vario titolo di integrazione lavorativa. Il Servizio Integrazione Lavorativa si caratterizza come servizio unico distrettuale, con articolazioni operative a livello dei singoli punti sanità di Legnago e Bovolone Gli operatori del SIL sono educatori-professionali che operano in equipè con il servizio che ha la presa in carico del soggetto segnalato, attivando percorsi di integrazione lavorativa e promovendo le risorse del territorio in funzione di un progetto di cambiamento, ed agendo in modo coordinato con le risorse attivate, in una logica di rete. L operatore del SIL opera in autonomia decisionale all interno di un progetto personalizzato elaborato dal gruppo di lavoro che ha la presa in carico Il SIL ha lo scopo di promuovere e sostenere l integrazione lavorativa delle persone disabili e/o svantaggiate, attraverso interventi di osservazione-valutazione, di formazione situazione, di collocamento, di mantenimento del posto di lavoro, d integrazione sociale in ambiente lavorativo,di alternanza struttura protetta e inserimento sociale in contesto lavorativo e di continuità tra la formazione scolastica e il lavoro. 2. DESTINATARI persone con disabilità fisica, psichica, intellettiva, sensoriale (art. 1 legge 68/99) che necessitano di un sistema di servizi socio-sanitari di supporto e di accompagnamento; persone con svantaggio sociale ai sensi della 381/91 in carico ai servizi socio sanitari (area salute mentale, area dipendenze, ect.); persone con svantaggio sociale per le quali sia stata data delega all'azienda Ulss da parte degli Enti competenti; persone destinatarie di interventi di integrazione sociale in ambiente lavorativo come individuate nella DGRV 3787 del 20/12/2002 avente per oggetto "Progetti di integrazione sociale in ambiente lavorativo: modalità operative e strumenti di lavoro". 3. PROGETTI ATTIVATI Con il DGR 1138 del 6.05.2008 la Regione Veneto ha delineato gli assetti organizzativi e metodologici dei SIL delle Aziende Ulss, al fine di uniformare le prestazioni sul territorio regionale nei confronti di tutti i cittadini rispetto agli interventi di accompagnamento al lavoro. L obiettivo dell'integrazione lavorativa si realizza attraverso: la valutazione delle potenzialità,dei bisogni delle persone e la lettura delle organizzazioni e posizioni lavorative delle aziende; la programmazione delle azioni del progetto; la gestione dei percorsi individualizzati verificando il raggiungimento degli obiettivi ; il monitoraggio delle esperienze. la promozione della collaborazione fra soggetti istituzionali del mondo imprenditoriale e dell area della solidarietà sociale I 9 progetti identificati nel DGR 1138 del 6.05.2008, condivisi con i destinatari e le loro famiglie e con i servizi sociali e socio-sanitari, sono i seguenti :.

I PROGETTI PERSONALIZZATI Progetti personalizzati realizzati nel 2008 suddivisi per tipologia Finalità Numero progetti personalizzati Osservazione e Orientamento 46 Formazione in situazione 68 Mediazione al collocamento 131 Mantenimento posto di lavoro 74 Supporto alla ricerca attiva del posto di lavoro 31 Continuità Scuola Lavoro 12 Alternanza Struttura protetta Lavoro 40 Integrazione lavorativa persona in situazione di svantaggio sociale su delega dei Comuni o altri Integrazione sociale in ambiente lavorativo 130 Totale 507 Il numero dei progetti non corrisponde al numero delle persone seguite, in quanto i soggetti in carico hanno usufruito di più progetti. Nell'anno 2008 le persone seguite dal servizio con progetti individualizzati divise per tipologia sono state n 394 così suddivisivi : Persone in carico al SIL nel 2008, suddivise per tipologia 5 Tipologia persone Già in carico Nuove persone Totale Maschi Femmine Disabili (fisici, intellettivi, sensoriali) 221 76 297 181 116 Con problemi psichiatrici 42 8 50 32 18 Tossicodipendenti 13 10 23 18 5 Alcolisti 2 4 6 5 1 Altro svantaggio minori con provv. giudiziali 4 2 6 4 2 Altro svantaggio minori in età evolutiva 9 3 12 7 5 Totale 291 103 394 247 147

Il grafico evidenzia l aumento considerevole delle prese in carico delle persone con disabilità. Tale incremento è determinato da persone con disabilità fisica, infatti nell anno 2008 sono state n 103. Solitamente le persone che presentano invalidità fisica che non necessitano di interventi di accompagnamento al lavoro si rivolgono al Servizio Collocamento Mirato della Provincia di Verona, ma quest anno molte di loro anno chiesto al servizio integrazione lavorativa interventi di consulenza e incrocio domanda/offerta. Il SIL ha risposto selezionando le persone con disabilità fisica aventi i requisiti di svantaggio sociale delineati dalla Comunità Europea ( persone ultraquarantenne con bassa scolarità, con percentuale al di sopra del 67%, donne separate ) in tutto sono state n 59.Queste persone hanno usufruito di percorsi formativi, incroci domanda/offerta, di percorsi di integrazione sociale in contesto lavorativo. Alle altre persone è stato fatto un colloquio di orientamento, consulenza e incrocio domanda/offerta. 4. ASSUNZIONI Nel 2008 le persone assunte con la mediazione del SIL sono state n 42. Il dato si è quasi raddoppiato rispetto agl anni precedenti. Tale risultato è stato ottenuto per due motivi: realizzazione del progetto Percorsi alla persona finanziato dalla Fondazione Cariverona, per il lavoro di rete attuato tra i vari soggetti e per le disponibilità finanziarie messe a disposizione ( gettone presenza, contributo economico, incentivi alle aziende) Obiettivo prioritario per gli operatori del SIL. Analizziamo lo schema: Persone in carico e assunte con la mediazione del SIL nel 2008, suddivise per settore Assunte nel corso del 2008 Settore Totale Tempo determinato Tempo indeterminato Agricoltura 1 1 2 Industria 12 3 15 Ente Pubblico 12 12 Artigianato 1 1 2 Commercio 6 1 7 Coop. sociali tipo B 3 3 Servizi privati 1 1 Altro (specificare) Totale 23 19 42 Rilevanti sono le assunzioni nell ente pubblico di persone con difficile collocabilità: 2 Comune di Bovolone (1 fisico 1psichico) 6 Azienda Ulss 21 ( 1 psichico 5 fisici ultracinquenni con bassa scolarità) 4 Azienda Ospedaliera di Verona ( 2 psichici 2 fisici ultra cinquantenni). Si sottolinea infine che 14 persone assunte presentano una disabilità intellettiva,4 disabilità psichiatrica,3 seguiti dal servizio per le dipendenze e 15 disabilita fisica con svantaggio sociale.

5. INSERIMENTI SOCIALI Un paragrafo a parte meritano gli inserimenti sociali in contesto lavorativo che vengono attivati a favore di quei disabili per i quali si esclude la possibilità di una collocazione lavorativa a causa di disabilità particolarmente invalidanti, ma con sufficiente autonomia e congruità comportamentale e che necessitano di essere mantenuti il più possibile nel contesto sociale al fine di valorizzare le capacità residue. Nel 20068 sono stati seguiti 132 persone in Progetti di Inserimento Sociale in contesto lavorativo per un totale di 142 progetti, in quanto alcune persone hanno usufruito di più progetti in luoghi diversi. Le convenzioni vengono fatte in prevalenza con enti pubblici (Comuni, case di riposo, scuole) e associazioni (associazioni sportive e di volontariato). I disabili che usufruiscono del Progetto di Inserimento Sociale, sono seguiti dal S.I.L. in collaborazione con gli operatori rispettivamente del Dipartimento di Psichiatria, del Ser. T. e dall U.O. età adulta,in quanto richiedono un progetto personalizzato con più interventi in atto. Il 20 dicembre 2002 la Giunta Regionale ha deliberato : Progetti di integrazione sociale in ambiente lavorativo modalità operative e strumenti di lavoro. Obiettivo della deliberazione è quello di promuovere e sostenere i processi che favoriscono l effettiva integrazione della persona disabile nel proprio contesto di vita, evitando l inserimento al CEOD. Con DGRV n 3953 del 31.12.2001, la Giunta ha riservato risorse ai Enti Locali ed altre ULSS, per lo sviluppo dei progetti di integrazione sociale in contesto lavorativo e con il provvedimento n 3787 del 20.12.2002 la regione ha voluto dare organicità alle esperienze già in atto. La nostra Azienda ULSS nel 1998 con la delibera n 234 aveva autorizzato l attivazione dei percorsi di inserimento sociale in contesto lavorativo con l approvazione del modello di convenzione e di progetto. Con provvedimenti successivi all emanazione del DGRV 3787 la nostra Azienda ha approvato il modello di convenzione e il progetto conforme al DGRV ma adattandolo alle nostre esigenze organizzative del SIL. Persone che hanno effettuato esperienze di integrazione sociale in ambiente lavorativo nel 2008, suddivise per tipologia Tipologia persone Numero persone in inserimento sociale Disabili (fisici, intellettivi, sensoriali) 90 Con problemi psichiatrici 25 Tossicodipendenti 4 Alcolisti 1 Altro svantaggio minori disabili in età evolutiva 12 Totale 132

Con il DGR 1138 del 6.05.2008 la Regione Veneto individua un progetto : alternanza struttura protetta e inserimento lavorativo, con il quale la Regione intende promuovere sperimentazioni di interventi che prevedono permanenze dei soggetti nei Centri Diurni e nelle Strutture Residenziali alternati a interventi esterni di inserimento lavorativo. Nell anno 2008 sono 40 le persone del nostro territorio che sono all interno di un progetto di Integrazione sociale in contesto lavorativo con frequenze alterne o complementari a Centri Diurni pubblici e privati e/o strutture residenziali. La realizzazione del progetto individualizzato comprensivo di più interventi alternati può determinare una riduzione dei costi complessivi del progetto. Tale ipotesi verrà verificata analizzando i casi attualmente in carico con tale progetto. Problematiche Data la tipologia dell utenza ( in maggioranza disabilità psichica con insufficienza mentale medio /grave ) possiamo essenzialmente evidenziare: 1) Difficoltà a reperire enti / organizzazioni idonee e disponibili a collaborare per la realizzazione dei progetti di integrazione sociale: - individuazione di mansioni lavorativo/occupazionali abbastanza semplici e/o ripetitive abbinabili alle abilità e attitudini possedute dalle persone da inserire; - individuazione di una persona di riferimento all interno della struttura (tutor dell organizzazione ospitante), che affianchi costantemente il disabile, soprattutto nella fase iniziale dell inserimento, per aiutarlo nell apprendimento della mansione e supportarlo nella gestione degli aspetti socio/relazionali ed emozionali (questo comporta un notevole impegno, sia professionale che personale da parte del tutor); - assenza di rischio per la persona; - accessibilità (sia per il tragitto casa/lavoro, sia all interno della struttura ); - saturazione delle risorse disponibili sul territorio ( mancanza dell obiettivo dell assunzione, prorogabilità del progetto a tempo indeterminato ).

2) Stabilire una corretta congruità tra gravità del soggetto (inv. Civile al 100% + indennità di accompagnamento ) e Progetto di autonomia in luoghi di lavoro. 3) Gestione delle dinamiche familiari rispetto al progetto (ansie ed aspettative): - nei primi anni di realizzazione dei Progetti di Integrazione Sociale, i genitori manifestavano soprattutto ansia e paura ad accettare queste nuove esperienze e l inserimento del figlio in ambienti non protetti ; - negli ultimi anni, invece, si evidenzia quasi una tendenza inversa e cioè la presenza di aspettative maggiori rispetto alle reali capacità del ragazzo, le famiglie richiedono un lavoro retribuito per i propri figli. CONCLUSIONE In questa relazione sono stati evidenziati alcuni aspetti dell attività del Sil 2008: i progetti - in quanto si vuole monitorare l attività secondo le indicazioni Regionali le prese in carico perché sono rappresentative del bisogno territoriale e dell aumento delle richieste di intervento per disabili fisici con svantaggio sociale le assunzioni sono un indicatore relativo delle uscite dal servizio, in quanto per un anno garantiamo il monitoraggio del progetto gli inserimenti sociali- in quanto il progetto permette una riduzione dei costi evitando l inserimento nei Centri Diurni, ma pone un problema di gestione del progetto globale che richiede una riorganizzazione dei Servizi coinvolti

Attività SIL Proiezione per l anno 2009 Progetti di integrazione sociale in contesto lavorativo Numero di persone Durata del progetto Costo per giornata invariato dall inizio del progetto Anno 2008 132 48 settimane Disabilità intellettiva Part-time 5,16 Tempo pieno 7,75 Disabilità psichiatrica Part-time 5,16 Tempo pieno 10,33 Anno 2009 Previsione 150 48 settimane Disabilità da dipendenza 2,58 orarie per un massimo di 20 ore settimanali Risorse finanziarie 111570,67 altro finanziamento ( L.309) Come sopra 130.000,00 Tirocini 142/98 per formazione e collocamento al lavoro Numero di persone Durata del progetto Costo per giornata invariato dall inizio del progetto Risorse finanziarie Anno 2008 93 persone Media di 24 settimane Disabilità intellettiva Part-time 6,20 Tempo pieno 8,78 Disabilità psichiatrica 2,58 orarie per un massimo di 40 ore settimanali 76.853,41 Da settembre 2007 progetto fondazione Cariverrona Anno 2009 Previsione persone 93 persone Media di 30 settimane Disabilità da dipendenza 2,58 orarie per un massimo di 20 ore settimanali altro finanziamento e progetto Fondazione Cariverona Come sopra 75.000,00 Termine progetto Cariverona a fine anno 2009?