Assise della Macchina Utensile in Italia: Vivere il futuro. Sfide e opportunità per lo sviluppo del settore della macchina utensile



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Transcript:

Assise della Macchina Utensile in Italia: Vivere il futuro Sfide e opportunità per lo sviluppo del settore della macchina utensile

2 Sfide e opportunità per lo sviluppo del settore della macchina utensile A. Quadro macro economico ed implicazioni 3 B. Sfide e potenzialità per il settore della Macchina Utensile 22

A. Quadro macro economico ed implicazioni 3

4 Executive Summary: Quadro macro economico ed implicazioni 1 2 QUADRO COMPLESSIVO L'economia Mondiale è in una fase di crescita di medio periodo ma dal 2008 la velocità è cambiata e le economie mature, Europa e Nord America in primis, sono cresciute meno dei nuovi Paesi Emergenti: la Cina è il campione di crescita economica ed industriale dell'ultimo decennio; La prospettiva dell'economia Mondiale è ancora positiva ed in crescita ma con tassi diversi tra l'europa, con delle difficoltà specifiche, e la Cina con alto sviluppo, seppur ridotto rispetto alle performance degli ultimi anni DRIVER DI SVILUPPO La capacità di gestire l'incidenza del debito pubblico, in particolare tra le economie industriali mature, si conferma una leva rilevante per lo sviluppo economico e della ricchezza complessiva generata, assieme alla calibrazione e composizione della pressione fiscale (imprese / lavoro / altri tributi) e della qualità di servizi a supporto dello stesso sviluppo economico complessivo; Fattore di sviluppo e competitività è sempre più la capacità, non solo di generare, ma anche di proteggere know-how unico e differenziale oltre che di accrescere e attrarre la forza lavoro a maggiore qualifica e professionalità

5 Executive Summary: Quadro macro economico ed implicazioni 3 4 MERCATO DI RIFERIMENTO - COMPARTO MANIFATTURIERO L'Europa, gli USA e la Cina rappresentano già oggi 60% della manifattura complessiva mondiale: l'italia è e rimane uno dei Paesi più rilevanti con 3% del peso complessivo L'Europa (EU28), quale maggior geografia manifatturiera in termini di valore aggiunto complessivo generato, dovrà confrontarsi / competere sempre più con la Cina, maggiore ambito di sviluppo di capacità produttiva È tuttavia, in alcuni Paesi Europei in particolare, in atto un processo di deindustralizzazione manifatturiera con impatti anti-espansivi e ricadute occupazionali e sulle prospettive di sviluppo macro economico FATTORI DI SVILUPPO DELLA COMPETITIVITÀ Il contesto economico Italiano pone alcuni limiti allo sviluppo imprenditoriale che dovranno essere affrontati per permettere di cogliere l'opportunità di sviluppo / recupero economico nel breve - medio periodo: 1 maggiore costo dell'energia; 2 semplicità di sviluppare impresa, 3 qualità delle infrastrutture, 4 competitività del sistema Ricerca & Formazione e quindi di innovare prodotti / processi produttivi

1 QUADRO COMPLESSIVO L'economia Mondiale è in una fase di crescita di medio periodo ma dal 2008 la velocità è cambiata e l'europa ha ridotto il proprio peso Sviluppo PIL reale mondiale [ - 2012; EUR bn, %] 32.001 32.523 33.172 34.116 +2,9% 35.469 36.735 38.255 39.798 40.353 39.452 +1,7% 41.046 42.177 43.110 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2011 2012 Incidenza 32% 32% 32% 31% 31% 30% 30% 30% 30% 29% 28% 28% 27% Fonte: Eurostat 6

1 QUADRO COMPLESSIVO Le economie mature hanno ridotto il proprio peso mentre è la Cina il campione di crescita degli ultimi 12 anni Incidenza macro economie su PIL reale mondiale [ - 2012; EUR bn, %] 30% 11.966 32% 10.175 27% 11.817 28% 9.045 26% 10.614 25% 10.962 11% 3.475 9% 3.790 9% 3.800 4% 1.158 6% 2.601 9% 3.695 2% 620 2% 824 2% 916 2008 2012 2008 2012 2008 2012 2008 2012 2008 2012 Fonte: Eurostat; 7

1 QUADRO COMPLESSIVO In prospettiva l'economia mondiale è ancora in crescita ma con l'europa in difficoltà e la Cina con alto sviluppo, seppur ridotto Tassi di crescita PIL reale: CAGR 2008-2012 vs CAGR 2013E - 2017E MONDO 9,2% 6,9% 0,8% 1,1% 1,1% 1,2% 1,3% 0,7% 0,1% 0,8% 2,4% 0,1% 1,4% 3,2% 2,7% 3,0% 1,7% -1,5% -0,6% -0,3% 2008-2012 Fonte: Eurostat; 2013E-2017E 8

2 DRIVER DI SVILUPPO La capacità di gestire l'incidenza del debito pubblico si conferma una leva rilevante per lo sviluppo economico e della ricchezza Debito pubblico (Debito / PIL) e Avanzo primario [2012; % of GDP] Avanzo primario (% PIL) 2 1 0-1 -2-3 -4-5 -6-7 -8-9 -10 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 220 240 260 Debito pubblico (% PIL) 1) Crescita media annuale del PIL dal 1945 al 2009 delle 20 economie più sviluppate Soglia Maastricht VARIAZIONE % ANNUA PIL IN BASE A DEBITO PUBBLICO 1 3,7 30 3,0 30-60 3,4 60-90 Debito pubblico (%) 1,7 90 Fonte: IMF, DB Research, Reinhart/ Rogoff 9

2 DRIVER DI SVILUPPO La pressione fiscale incide in modo specifico sullo sviluppo delle economie nazionali: vanno considerati mix e servizi Prospettiva di crescita PIL reale e pressione fiscale complessiva [2012; % imponibile 1 ] CAGR PIL 2013 E - 2017 E 3,2% 0,8% 1,1% 6,9% 1,1% 1,6% 2,2% 3,9% 1,4% 1,2% 2,4% 3,1% 1,1% 0,5% 1,1% 47,8% Media mondiale Carico fiscale % su totale base imponibile 1 69% 68% 66% 64% 58% 53% 53% 53% 50% 47% 47% 42% 40% 39% 36% 1) Tasse su margine societari prima di imposizione delle altre tasse; differisce dall'aliquota convenzionale perchè parte di alcune tasse sono deducibili; Tasse su proprietà, tasse per trasferimenti proprietà, tassa su dividendi e capital gains, tasse per transazioni finanziarie, per raccolta rifiuti, bolli per veicoli ed utilizzo infrastrutture, e altre tasse e oneri minori Fonte: World Bank 10

2 DRIVER DI SVILUPPO Fattore di sviluppo e competitività sovranazionale è la capacità di generare e proteggere know-how unico Numero di brevetti "triadici" 1) depositati per milione di abitanti: confronto principali Paesi [Media 2005-2012] 112,9 112,2 95,9 70,5 66,9 56,1 55,9 52,1 49,4 48,5 42,7 39,4 38,1 28,7 27,0 24,5 19,6 18,0 14,7 12,8 12,3 0,4 0,3 Svizzera Svezia Finlandia Danimarca Austria Giappone Germania Paesi bassi Israele USA Corea Belgio Francia EU 27 UK Canada Australia Norvegia Irlanda Islanda Italia Cina Brasile 1) "Triadic patents", ovvero brevetti depositati presso i 3 principali uffici mondiali: European Patent Office (EPO), Japan Patent Office (JPO) e United States Patent and Trademark Office (USPTO) Fonte: OECD; EIU, 11

2 DRIVER DI SVILUPPO oltre che incrementare e trattenere la propria forza lavoro maggiormente qualificata Popolazione che ha ricevuto un'educazione universitaria [% su totale; 2005; ] 51 46 46 46 45 40 42 39 40 32 30 38 35 38 29 37 33 37 27 35 33 35 29 35 31 35 29 34 34 33 33 31 30 32 27 31 31 28 29 25 25 27 15 13 12 15 13 10 Canada Giappone Israele USA Corea Finlandia Norvegia Estonia Belgio Danimarca Paesi Spagna Germania Italia UK Irlanda Lussemburgo Svizzera Svezia Islanda bassi OECD Francia Portogallo Turchia 2005 Fonte: OECD 12

3 MERCATO DI RIFERIMENTO - COMPARTO MANIFATTURIERO Il comportato Manifatturiero rappresenta ca. 17% del PIL mondiale e ha presentato tassi di crescita allineati con comparto dei Servizi Breakdown PIL mondiale per macrosettori e andamento storico complessivo Valore aggiunto per comparto produttivo [% PIL mondiale] Andamento del PIL mondiale procapite per comparto produttivo [1970-, Tasso cambio costante 2005] Servizi 66% Agricoltura 4% Industria 12% Manifatturiero 1) 17% Trilioni di USD 50 PIL complessivo 45 40 Servizi 35 30 +223% 25 20 +254% 15 Industria 10 +172% Manifatturiero 5 +237% +155% Agricoltura 0 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2005 1) Non include mining, energia, costruzione Fonte: UNCTAD, Roland Berger 13

3 MERCATO DI RIFERIMENTO - COMPARTO MANIFATTURIERO USA, Europa e Cina rappresentano 60% della manifattura complessiva mondiale, di cui l'italia circa il 3% VA 1) Manifatturiero: rilevanza delle principali geografie [% su totale, ] Europa Canada 2% 18% 22% 3% Italia 2% Russia 19% 3% Giappone 11% Messico 2% USA India 2% Cina Corea 3% Brasile Indonesia 2% Paesi sviluppati Paesi emergenti 1) Valore Aggiunto 2) EU - 28 (escluso Italia) Fonte: UNCTAD, Roland Berger 14

3 MERCATO DI RIFERIMENTO - COMPARTO MANIFATTURIERO La Comunità Europea, maggior geografia manifatturiera in termini di VA, dovrà confrontarsi sempre più con il peso della Cina VA Manifatturiero: evoluzione rilevanza principali geografie [ -, % su totale] -3 p.p. -8 p.p. 25% 22% 26% 18% 18% -7 p.p. +11 p.p. 19% 11% 8% +1 p.p. 2% 3% Fonte: UNCTAD, Roland Berger 15

3 MERCATO DI RIFERIMENTO - COMPARTO MANIFATTURIERO È in atto un processo di de-industralizzazione manifatturiera, in particolare in alcuni Paesi Europei Incidenza Manifatturiero su VA totale nazionale - Selezione 1 [-; % su VA totale] GERMANIA POLONIA SVEZIA ITALIA UK FRANCIA 23% -2 p.p. 21% 19% -1 p.p. 18% 22% -6 p.p. 16% 21% -4 p.p. 17% 17% -6 p.p. 11% -4 p.p. 16% Media Europea 12% 16% x% Δ 1) Selecione Paesi EU28 Fonte: UNCTAD, Roland Berger 16

3 MERCATO DI RIFERIMENTO - COMPARTO MANIFATTURIERO... con impatti sulle ricadute occupazionali e sulle prospettive di sviluppo macro economico Evoluzione dell'occupazione nel manifatturiero [;; mln di occupati] GERMANIA ITALIA FRANCIA UK CINA 1) BRASILE +34% 216,8 +23% 13,4-9% 8,4 7,6 21% 19% -7% 5,1 4,8 22% 19% -18% 3,9 3,2 15% 12% -32% 4,3 2,9 14% 9% 162,2 23% 28% 10,9 15% 15% xx% Incidenza del settore manifatturiero sull'occupazione totale 1) Include settore delle costruzioni Fonte: Eurostat, BRICS report, Roland Berger 17

4 FATTORI DI SVILUPPO DELLA COMPETITIVITÀ I limiti allo sviluppo imprenditoriale impattano sulla competitività nazionale Ranking competitività nazionale: confronto tra i principali Paesi [2008-2013] 2008 - '09 2009 - '10 - '11 2011 - '12 2012 - '13 2013 - '14 USA 1 2 4 5 7 5 Svezia 4 4 2 3 4 6 Germania 7 7 5 6 6 4 Paesi Bassi 8 10 8 7 5 8 Giappone 9 8 6 9 10 9 UK 12 13 12 10 8 10 Francia 13 19 22 24 19 25 Austria 14 17 18 19 16 16 Norvegia 15 14 14 16 15 11 S. Korea 16 16 15 18 21 23 Belgio 19 18 19 15 17 17 Spagna 29 33 42 36 36 35 Cina 30 29 27 26 29 29 Italia 49 48 48 43 42 49 Indonesia 55 54 44 46 50 38 Messico 60 60 66 58 53 55 Brasile 64 56 58 53 48 56 Fonte: World Economic Forum 18

4 FATTORI DI SVILUPPO DELLA COMPETITIVITÀ Il contesto economico Italiano pone alcuni limiti allo sviluppo imprenditoriale: dal costo dell'energia per produzione Indicatori di sviluppo industriale: confronto tra i principali Paesi [2011] Costo orario del lavoro [EUR / h] Prezzo energia elettrica [Indice su base prezzo medio del panel] Norvegia 44,2 Italia +34% Belgio 39,3 Spagna +27% Svezia 39,1 Belgio +15% Francia 34,2 Giappone +14% Paesi Bassi 31,1 Norvegia +13% Germania 30,1 UK +10% Austria 29,2 Austria +8% Giappone 27,9 Germania +6% USA 27,7 Svezia +4% Italia 26,8 Messico -1% Spagna 20,6 Brasile -1% UK 20,1 Paesi Bassi -3% Brasile 8,6 Francia -15% Cina 2,0 Cina -26% Messico 1,6 USA -41% Indonesia 0,6 Paesi sviluppati Paesi emergenti Indonesia -42% Ø Fonte: Eurostat, Economist Intelligence Unit (EIU), US EIA 19

4 FATTORI DI SVILUPPO DELLA COMPETITIVITÀ Alla semplicità di sviluppare impresa e alla qualità delle infrastrutture Indicatori di sviluppo industriale: confronto tra i principali Paesi [2011] Business environment 1) [Scala di giudizio: da 1 a 7] Qualità delle infrastrutture [Scala di giudizio: da 1 a 7] Giappone Germania Svezia Paesi Bassi Austria UK Belgio USA Norvegia Francia Italia Spagna Brasile Indonesia Cina Messico Paesi sviluppati 4,3 4,3 4,3 Paesi emergenti 4,5 4,5 4,8 5,1 5,0 5,3 5,3 5,7 5,6 5,6 5,5 5,5 5,8 Germania Francia Paesi Bassi Giappone Spagna Austria Svezia Norvegia Brasile Messico Indonesia 1) Semplicità ad avviare un'impresa, permesso a costruire, accatastare / registrare una proprietà, ottenere credito, ottenere il rispetto delle obbligazioni contrattuali, gestire problemi di insolvenza e proteggere investitori Fonte: World Economic Forum UK USA Belgio Italia Cina 3,7 4,0 4,0 4,5 5,2 5,2 5,9 5,9 5,8 5,8 5,7 5,7 6,3 6,2 6,2 6,4 20

4 FATTORI DI SVILUPPO DELLA COMPETITIVITÀ Fino alla competitività del sistema Ricerca & Formazione e quindi di innovare prodotti / processi produttivi Indicatori di sviluppo industriale: confronto tra i principali Paesi [2011] Sistema scolastico [Scala di giudizio: da 1 a 7] Capacità imprenditoriale d'innovare [Scala di giudizio: da 1 a 7] Belgio 5,4 Giappone 5,9 Svezia 5,3 Germania 5,7 Paesi Bassi 5,3 Svezia 5,5 Norvegia 5,0 USA 5,2 Germania 4,9 Paesi Bassi 5,1 USA 4,7 Belgio 5,0 Austria 4,7 Austria 5,0 UK 4,7 Francia 5,0 Giappone 4,2 UK 5,0 Francia 4,2 Norvegia 4,7 Indonesia 4,1 Cina 4,1 Cina 3,9 Italia 4,0 Spagna 3,5 Indonesia 3,9 Italia 3,4 Brasile 3,7 Messico 3,2 Spagna 3,5 Brasile 3,0 Messico 3,1 Paesi sviluppati Paesi emergenti Fonte: World Economic Forum 21

B. Sfide e potenzialità per il settore della Macchina Utensile 22

Executive Summary: Mega trend di sviluppo del mercato globale delle macchine utensili 1 ASIA Cina maggiore produttore di macchine utensili mondiale; Asia ambito di sviluppo macchine utensili per crescita capacità Automotive e Energy; Progressivo avvicinamento performance e qualità offerti e richiesti Cina VS Europa; 2 MID-END Crescita segmento "Mid-end": arena competitiva tra Europa e Cina; Sempre più cruciali servizi pre e post vendita: Lifecycle Service; 3 GO- GREEN Rilevanza efficienza energetica in Europa e Giappone; Fattore di marketing per specifici settori energivori Fonte: Roland Berger 23

1 ASIA Lo spostamento del baricentro verso la Cina si è ormai completato in termini di valore di produzione totale di macchine utensili Sviluppo produzioni nazionali Macchine Utensili [2006 - '12; Ricavi EUR bn] ITALIA GERMANIA GIAPPONE CINA +279% 21,4 19,9-4% 8,1 10,7 9,4 +31% 7,8 7,2 10,6 9,7 9,6 +36% 11,9 9,4 9,6 8,1 13,1 7,8 11,0 9,7 15,8 5,3 5,4 4,6 4,5 4,4 3,8 3,8 4,6 5,7 2006 2012 2006 2012 2006 2012 2006 2012 Fonte: Dati UCIMU, Gardner Publications, GIA Machine Tools Market 2012 24

1 ASIA In Asia - Cina Automotive ed Energy svilupperanno ulteriore capacità produttiva per soddisfare la propria domanda finale locale Evoluzione della domanda finale e localizzazione geografica [ - 2012] AUTOMOTIVE [Produzione veicoli leggeri m] AEROSPACE [Produzione velivoli '000] ENERGY [Produzione energia TOE 1 mld] 102 15 Resto del Mondo S. America Cina S. Korea Giappone N. America Europa 56 3 3 2 2 9 17 19 80 10 4 17 4 9 15 19 15 6 28 5 7 18 23 Resto del Mondo BRIC Europa N. America 3,1 0,1 0,2 0,9 1,9 4,1 0,1 0,3 1,5 2,2 4,0 0,2 0,3 1,6 1,8 Resto del Mondo S. America Asia & Pacifico N. America Europa 13 3 3 1 9 1 2 1 7 6 3 2 3 3 1 1 1 2012 2019 2012 2019 2012 2019 1) Tonnes of Oil Equivalent: misura di energia generata Fonte: IHS, JD Power, Teal Group, Rolland Berger 25

2 MID-END Produttori tradizionali e nuovi emergenti punteranno al segmento mid-end con macchine di alta qualità e "senza fronzoli" Livelli tecnologici e di performance produttive 1 OEM affermati "Da high-end a mid-end" OEM emergenti "Da low-end a mid-end" 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% Highend Midend Lowend Lowlowend High-end Mid-end Low-end Low-lowend Numerose caratteristiche per task complesse con fasi multi-processo Disponibilità 24/7, lunga vita utile, precisione e sicurezza totali, massimizzazione della produttività Elevata flessibilità, automazione e stabilità di processo Macchine o linee produttive tailor-made Caratteristiche di base per task standard Disponibilità 24/7, lunga vita utile, precisione e sicurezza totali, produttività elevata Flessibilità ridotta, stabilità di processo, più basso livello di automazione Macchine o linee produttive standard o minimamente customizzate Caratteristiche minime per task semplici Disponibilità < 24/7, vita utile limitata, precisione, sicurezza e produttività standard Flessibilità e stabilità di processo limitate, automazione minima Singole macchine standard Caratteristiche minime per le task più semplici a bassa precisione Disponibilità < 24/7, vita utile e caratteristiche di sicurezza limitate Scarsa automazione, flessibilità minima Singole macchine standard 0% 1) 100% = innovativo / livello di performance più alto sul mercato attuale, 1% = manuale / livello di costo e performance più basso Fonte: interviste e documentazione player di riferimento, esperti di settore e analisi Roland Berger 26

2 MID-END ed il trend sembra destinato a continuare rinforzando ulteriormente l'attrattività del segmento Spostamento strutturale di domanda tecnologica 1 [EUR bn] CAGR -2015e High-end 163 215 +6% Le tecnologie high-end cresceranno meno della media del 7,8% p.a. Mid-end Low-end Low-low-end 78 90 111 205 190 346 +11% +11% -3% Le tecnologie mid-end e low-end cresceranno più della media globale, sostenute da mercati emergenti e Paesi sviluppati Le tecnologie low-end diminuiranno progressivamente nel lungo termine 2015e 1) Macchine fisse per produzioni discrete senza HVAC (heating, ventilation, and air conditioning);volumi di produzione Fonte: interviste player di riferimento, esperti di settore e analisi Roland Berger 27

2 MID-END La competizione fra Europei e Cinesi sarà più marcata nei mercati a maggiore "accessibilità" tecnologica e commerciale Mid-end: contesto competitivo globale: strategie player internazionali Stop penetrazione mantenendo qualità e servizi ad alto livello Potenziamento offerta servizi e know-how di processo per difendere posizionamento di mercato attuale Espansione offerta servizi e presenza fisica per incrementare quota in high-end Espansione nel segmento mid-end Sviluppo footprint industriale locale e base low-cost Utilizzo produzione mid-end attuale per mercato Cinese per incremento penetrazione Adeguamento selettivo footprint servizi Potenziale espansione in USA post rafforzamento tecnologico, commerciale e distributivo Incremento / espansione in regioni a maggiore crescita Espansione organizzazioni di vendita su scala globale Mantenimento low-cost footprint in Cina Vendita prodotti mid-end e low-end Partecipazione allo sviluppo mercato domestico Promuovere e realizzare processo di consolidamento Fonte: interviste player di riferimento, esperti di settore e analisi Roland Berger 28

2 MID-END La competizione su Mid-End comporta la valorizzazione della base installata e della customer loyalty attraverso i Lifecycle Service Percorso di sviluppo del service portfolio per Sistemi di Automazione STRATEGIA Parti di ricambio Servizi/ riparazioni Aumento della performance Consulting Modelli alternativi Fornitura ricambi Riparazioni Ispezioni Ricambi periferici Magazzino customizzato II Monitoraggio da remoto Riparazioni da remoto Aggiornamenti Upgrade Revisione Contratti di servizio Express logistics I Servizi III Sizing Works planning Disponibilità garantita Performance garantita BASE SERVICE I clienti ne hanno sempre bisogno LIFECYCLE SERVICE I clienti devono capire cosa serve loro I Garantire "quick wins" Chiudere i gap nel portafoglio prodotti di base Garantire la fornitura di prodotti eccellenti II Aumentare i servizi di base III Ampliare il portafoglio per includere i servizi Lifecycle Fonte: Roland Berger 29

2 MID-END Rappresentano oggi lo stato dell'arte, richiedendo tuttavia investimenti di sviluppo / evoluzione della piattaforma prodotti Macro modifiche alla struttura di piattaforma prodotto per sviluppo Lifecycle Service Vendita di servizi Ridurre i servizi richiesti (p.e. macchine più service-friendly) 1. Aumentare il software nei prodotti, p.e. attraverso sistemi di controllo o componenti "intelligenti" 2. Creare i moduli "fitting" in termini di dimensioni, applicazioni, design Spostamento verso servizi più sofisticati 3. Offrire dispositivi diagnostici OEM / equipment-specific per manutenzione più semplice ma brevettata 4. Utilizzare proattivamente servizi da remoto per rispondere ai bisogni della clientela Più sofisticati (area di competenza OEM) Più semplici Complessità dei servizi 5. Offrire documentazione di prodotto e numerazione parti di ricambio customizzate Oggi In futuro Fonte: Roland Berger 30

2 MID-END I Lifecycle Service permettono maggiore redditività prospettica Esempio mix servizi player [2012; caso aziende con sede in Germania] SERVIZIO COMPOSIZIONE RICAVI MERCATO EBIT MARGIN 0 <5% 10% >15% Parti di ricambio / refits 40% Montaggio / commissioning 20% Manutenzione/Ispezione 16% Retrofit Contratti di manutenzione Training cliente Software 5% 5% 3% 2% Altri 9% Fonte: Roland VDMA, Berger Roland Berger 31

3 GO GREEN Tre driver guidano il futuro di Ricerca & Sviluppo e ingegneria per migliorare l'efficienza energetica delle macchine future Go Green: motivazioni per l'efficienza energetica RISPARMIO NORMATIVA IMMAGINE "VERDE" Processi energeticamente efficienti per ridurre costi operativi: crescita produttività con impatto rilevante su lavorazioni energivore Sviluppo e applicazione normativa (Protocollo di Kyoto): impatto trasversale su tutti i settori di applicazione Leva di marketing con impatto su prezzi e riconoscibilità brand e offerta Miglioramento dell'efficienza delle macchine: Incremento produttività Risparmio energetico Riduzione emissioni Fonte: interviste player di riferimento, esperti di settore e analisi Roland Berger 32