Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico
Laboratorio del Sapere Scientifico I. C. «Primo Levi» Prato Scuola dell infanzia Paperino, Sezione distaccata di S.Giorgio a.s. 2014-2015 Età bambini 4/5 anni Insegnanti: Rosa De Rosa e Elena Tonini
PREMESSA L apprendimento della matematica è legato alla capacità di pensare e di elaborare; quindi è alla base di ogni apprendimento. I bambini imparano la matematica attraverso il proprio vissuto fisico, attraverso il corpo che agisce nello spazio e nel tempo e le esperienze che vive lo aiutano a trovare soluzioni. Purtroppo la tendenza è quella di evitare loro qualsiasi difficoltà e di tenerli lontani da ogni possibile errore, ma ciò vuol dire privarli delle opportunità che derivano dallo sbagliare. Risolvere problemi e fare matematica vuol dire innanzitutto sapersi organizzare. Per questo motivo occorre mettere a disposizione dei bambini un organizzazione di spazi e tempi che si qualificano per le relazioni che sono in grado di innescare, e per le opportunità che sono in grado di offrire in termini di informazioni, lettura e interpretazione della realtà e conseguente rappresentazione critica. Solo se i bambini si trovano di fronte a situazioni significative e stimolanti, diventano protagonisti del proprio apprendimento, imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, ad accettare e condividere i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate in quel determinato contesto o situazione.
COLLOCAZIONE DEL PERCORSO EFFETTUATO NEL CURRICOLO VERTICALE Fin dalle prime fasi di pianificazione del percorso, le insegnanti del gruppo LSS hanno manifestato l esigenza di condividere una metodologia progettuale e strumenti di lavoro comuni, evidenziando le reali necessità emerse all interno delle proprie classi o sezioni. Il porsi e risolvere problemi, a scuola come nella vita, deve arrivare attraverso l esperienza diretta: il pensare ed il fare. Per questo l alunno, nel suo percorso formativo, sarà accompagnato a riconoscere e rappresentare situazioni problematiche, e successivamente ad impostare, discutere e comunicare strategie di risoluzione.
OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO Dalle Indicazioni Nazionali del 2007, la matematica deve dare gli strumenti per affrontare problemi utili nella vita quotidiana, contribuire a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri. Traguardi per lo sviluppo delle competenze di base: Il bambino: osserva e sperimenta con il proprio corpo gli oggetti utilizzando tutti i sensi e descrive le sensazioni percepite; raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; Utilizza simboli per registrarle; Esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata; Manifesta curiosità e voglia di sperimentare; Collabora, interagisce e condivide regole; Raccoglie e organizza informazioni; Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell operare con i numeri, sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi ed altre quantità.
ELEMENTI SALIENTI DELL APPROCCIO METODOLOGICO La realizzazione del progetto è partita dalla scelta, non a caso, di oggetti della quotidianità, che prevedono la possibilità di operare concretamente sulla realtà. Già da diversi anni stavamo lavorando su un progetto relativo al recupero e riutilizzo di tappi di ogni tipo e materiale. Osservando come i bambini si interessavano al materiale abbiamo pensato di sfruttarne l interesse per rispondere agli obiettivi previsti. Le situazioni che abbiamo presentato, in quanto concrete, mettono in gioco percezione e movimento, manualità, creatività e iniziativa; stimolano lo sguardo matematico che esplora i fatti, sviluppando logica e immaginazione, in un continuo intreccio con tutti i campi di esperienza. Il percorso è stato cosi articolato: Familiarizzazione e gioco spontaneo con i tappi Conversazione successiva sulle sensazioni provate Giochi strutturati Classificazioni, quantificazioni e confronti Rappresentazioni grafiche Discussioni individuali e collettive Realizzazione dello schema gioco del tris con materiale naturale Documentazione con foto, conversazioni dei bambini e produzioni individuali Verifica
MATERIALI APPARECCHI E STRUMENTI IMPIEGATI Sono stati usati i seguenti strumenti e apparecchi: Contenitori, vaschette, ceste per contenere i tappi Fogli, pennarelli, matite, colla, forbici. Legnetti, sassolini, foglie, spago. Macchina fotografica, computer,
AMBIENTE IN CUI E STATO SVILUPPATO IL PERCORSO Il percorso si è svolto in vari ambienti secondo le attività proposte: Sezione Palestra Giardino Spazio multifunzione Ingresso della scuola
TEMPO IMPIEGATO Per la messa a punto preliminare nel gruppo LSS Dal mese di Gennaio a Giugno con la consulenza del prof. Brunetto Piochi Per la progettazione specifica e dettagliata in sezione Il percorso è iniziato con la collaborazione dei genitori per la raccolta dei tappi ad inizio anno scolastico Ma la sua attuazione effettiva in sezione è avvenuta da Febbraio a Maggio TEMPO SCUOLA DI SVILUPPO DEL PERCORSO - non sono state previste uscite esterne, se non quelle nel giardino della scuola, con attività programmate.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO Familiarizzazione con i tappi I bambini sono stati portati in palestra, disposti in cerchio, seduti e ad occhi chiusi. L insegnante ha fatto cadere i tappi dall alto e i bambini hanno cercato di indovinare di cosa si trattasse, ascoltando solo il rumore. Dopo vani tentativi hanno aperto gli occhi e lo stupore è stato immenso!
A fine esperienza, la caduta dei tappi dall alto è stata ripetuta consentendo ai bambini di guardare dopodiché sono stati lasciati liberi di utilizzare sia lo spazio che i tappi a loro piacimento Ognuno di loro, poi, è stato invitato a salire sul tappeto di tappi, ha camminato, rotolato e sentito con il proprio corpo.
Infine sono state ascoltate le emozioni e le sensazioni provate. COSA AVETE PROVATO AD OCCHI CHIUSI? ELEONORA: Abbiamo sentito un rumore che faceva : PUM PUM PUM TOMMASO: Io ho sentito che quelle cose che facevano rumore erano accanto a me. MARGHERITA: Io, quando mi stendevo, sentivo male perché alcuni erano diversi ( i tappi avevano dimensioni e forme diverse ) e facevano male. LEONARDO: Quando stavo con gli occhi chiusi avevo sentito una cosa che faceva un po male. MATTIA: sopra i tappi si sentiva un po di scricchiolii TERESA: è stato un amore mi è piaciuto rotolare GABRIELE: a me è piaciuto quando si camminava ad occhi chiusi LEONARDO: a me quando si rotolava MATTIA si, quando si rotolava a occhi chiusi CRISTIAN: anche a me quando si rotolava ad occhi chiusi- GIULIO: a me quando abbiamo tirato i tappi in aria ANNA: a me quando si è visto la cascata di tappi.
Successivamente i bambini, invitati a trovare un utilizzo concreto ai tappi, si sono messi a realizzare figure compiute: fiori, trenini, case, facce, personaggi.
COSA POTREMMO FARE CON QUESTI TAPPI? I bambini hanno risposto cosi: ANDREA: io potrei fare una faccia ARMANDO: io faccio l uva GIOVANNI: io un serpente MARGHERITA:io potrei fare una bottiglia GIULIO: io ho già scelto, potrei mettere il tappo cosi e lo soffio, cosi rotola FRANCESCA: io faccio la mia mamma
I BAMBINI SONO STATI LASCIATI LIBERI DI CREARE E SPERIMENTARE CON I TAPPI TOMMASO: maestra, io ho fatto una torre con tutti i pezzi piccoli sopra i pezzi grandi. ARMANDO: io ho fatto una A ANNA: io una piramide ELEONORA: un fiore MARGHERITA: una bottiglia, un fiore e una torricina TERESA: la dama, ci vogliono le pedine MATTIA : ho fatto una torre con il tappo piccolo che è nascosto dal medio TOMMASO: ho fatto una specie di molla VALENTINA: una bambina CRISTIAN: maestra io ho fatto il martello ANDREA: ho fatto una faccia, vedi il naso, la bocca, gli occhi e basta IACOPO: ho messo i tappi piccoli dentro i grandi LEONARDO: i ghiaccioli a forma di lettera
Una casa
CONFRONTO E CLASSIFICAZIONE A questo punto l insegnante ha presentato una situazione che si è rivelata stimolante e significativa per la risoluzione di una prima problematica data. Attività con i bambini di 4 anni L insegnante predispone il momento del circle- time ponendo al centro due ceste con i tappi e sulle panchine alcune vaschette vuote. Subito Tommaso fa una considerazione: TOMMASO: ci sono così tanti tappi e tante scatole che possiamo mettere dei tappi verdi in due scatole e due scatole con i bianchi e un altra con i celesti.
L Insegnante chiede: Perché due scatole con i verdi e due con i bianchi? TOMMASO: perché ci sono i tappi verdolini chiari e quelli un po più scuri, e i bianchi sono uno un po trasparente e un altro un po più scuro ANDREA: con i tappi celesti si potrebbe fare il mare FRANCESCA: si potrebbe fare una torre ELEONORA: si potrebbe fare delle righe orizzontali FRANCESCA: e anche verticali ELEONORA: si potrebbe fare un quadro Insegnante: ma un quadrato si potrebbe fare? TOMMASO: si, mettendo tre tappi in verticale, poi tre in orizzontali, altri tre in verticale e sotto altri tre cosi! CHRISTIAN: si può fare un triangolo E allora proviamoci
Mentre alcuni bambini provano a costruire le forme geometriche, altri iniziano a dividere i tappi per colore nelle vaschette. ALESSANDRO: ma qui che metto? I grandi o i piccoli arancioni? Decidi te risponde la maestra CRISTIAN: ELEONORA: Ma le vaschette non bastano ci vogliono altre per i tappi piccoli ma no! Li stiamo mettendo tutti insieme, basta che sono dello stesso colore!
RIELABORAZIONE DELL ESPERIENZA VISSUTA BERNARDO: abbiamo riempito le scatoline ELEONORA: e poi si è riempito di tutti i colori GIOVANNI: LEONARDO: TOMMASO: no, solo di uno uno di giallo, poi verde, poi azzurro, poi arancione, poi rosa Anna ha fatto una scatola di colori brillanti
Anna e Margherita iniziano a fare due file sul tavolo con i tappi dei due colori: viola e arancione MARGHERITA: sono più i viola perché gli arancioni sono finiti ANNA: e i viola sono avanzati io la matematica la so fare di già, anche se c è da farla alle elementari.
L insegnante propone di fare dei trenini con i tappi grandi e piccoli utilizzando fino ad un massimo di 10 TAPPI LEONARDO: li ho fatti tutti e due blu, ma non sono uguali perché uno è più lungo e uno è più corto
TOMMASO: I miei sono 10 e 10, forse perché ho contato in fretta, ma se conto piano e tolgo anche un tappo, diventa più corto
Tommaso, dopo aver osservato i suoi trenini arriva alla sua soluzione. TOMMASO: Ho capito! Perché quelli più grandi sono più lunghi perché sono più larghi, invece quelli più piccoli è la fila del treno più corto perché sono più stretti. LEONARDO: io ne ho messi 8 di quelli grandi e 10 di quelli piccoli, cosi diventano uguali. ANNA: se mettiamo altri 2 rosa vengono 12, perché i rossi sono più grandi e non sembrano 10, sembrano di più. MARGHERITA: i grossi sono più lunghi perché i piccoli qui sono più piccoli e non arrivano fino in fondo.
IL GIOCO DEL TRIS O FILETTO Attività per i bambini di 5 anni, ma sono presenti anche i bambini di 4 anni L insegnante predispone l ambiente con i tappi precedentemente classificati per colore nelle varie vaschette, e una griglia disegnata che qualche bambino conosce già: è il gioco del tris. TOMMASO: Insegnante: ANNA: ma io ci so giocare, ci vogliono i pennarelli proviamo a pensare a come giocare senza pennarelli. si usano i tappi come pedine L insegnante invita al centro i due bambini che conoscevano il gioco e chiede loro di prendere i tappi. Entrambi mettono le mani nella stessa vaschetta e subito Anna interviene rivolgendosi al compagno: ANNA: Si deve cambiare, si deve mettere le pedine diverse sennò non si capisce se sono degli altri o se sono le nostre Allora Tommaso sceglie dei tappi blu e Anna rosa. Dopo aver mostrato al gruppo come si gioca, tutti vogliono provare. Cosi ci spostiamo con un gruppo nel corridoio per avere più spazio, un altro gruppo rimane a giocare in sezione
Insegnante: Prima di iniziare vogliamo stabilire le REGOLE di questo gioco? LA 1 REGOLA è fare le file: Tommaso In orizzontale: Alessandro In verticale: Cristian E in diagonale: Bernardo LA 2 REGOLA è prima un bambino e poi l altro: Eleonora E si aspetta il turno Tommaso LA 3 REGOLA è quando un bambino fa tris ci si deve fermare: Bernardo E per forza sennò non si capisce chi ha vinto: Cristian ALLORA CHE IL GIOCO INIZI!
GIOVANNI: TOMMASO: BERNARDO: CRISTIAN: ELEONORA: ANDREA: come facciamo a giocarci? io una volta l ho fatto io so di già come si gioca bisogna parare il tappo per non far vincere si mette i tappi sul cartoncino a quadretti si deve pensare dobbiamo metterlo sul tavolo, il foglio; io di solito ci gioco con i pennarelli
Non vale, Teresa..vinci sempre te!!
L esperienza del filetto ha avuto una precedente fase di progettazione con un attività strutturata in cui i bambini hanno realizzato linee orizzontali e verticali utilizzando cartoncini e fili di lana.
Devo stare molto attento e concentrato Ti piace maestra??
L attività è proseguita anche in giardino, dove sono stati messi a disposizione dei legnetti, spago e forbici. Ed ecco lo schema del tris con materiale naturale!
Si gioca anche in classe E tutte le volte che vogliamo
IL TIRO DEL TAPPO: un gioco nuovo o già conosciuto? Scegliamo il colore del tappo e lanciamolo alla parete..
Vince il tappo che rimane più vicino alla parete
VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Osservazione sistematica e non Produzioni individuali strutturate e non Conversazioni guidate in piccolo e grande gruppo
RISULTATI OTTENUTI I bambini hanno mostrato interesse e curiosità per le attività proposte, sviluppando capacità di osservazione, descrizione e confronto. Abbiamo registrato un graduale aumento delle capacità di attenzione e concentrazione. Il progetto ha privilegiato la dimensione creativa, linguistica e logicomatematica, valorizzando il pensiero individuale, il momento collettivo di confronto, la discussione e la ricerca di soluzioni. Inizialmente il percorso è stato progettato per una più breve durata. In itinere, però, il coinvolgimento dei bambini e il raggiungimento di alcuni traguardi, ci ha permesso di aggiungere ulteriori obiettivi incrementando le attività.
VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL PERCORSO DIDATTICO Il percorso attuato è stato positivo per i seguenti aspetti: Preziosa CONSULENZA del Prof: Brunetto Piochi nel gruppo LSS Sperimentazione di percorsi semplici attraverso una DIDATTICA LABORATORIALE ESPERIENZE CONCRETE per l insegnamento della matematica nella scuola dell infanzia Mantenimento della MOTIVAZIONE AD APPRENDERE nei vari percorsi proposti Stimolo al piacere della CURIOSITA nel bambino Costruttivo CONFRONTO E SCAMBIO tra le insegnanti coinvolte