COMUNE DI MONTALCINO ( PROVINCIA DI SIENA )



Documenti analoghi
Seminario L Elaborato tecnico sul rischio di incidente rilevante Le linee guida regionali e le procedure urbanistiche di recepimento

DM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico

COMUNE DI PIOSSASCO PROGETTO PRELIMINARE. Relazione

COMUNE DI MONTALCINO P.zza Cavour n Montalcino (SI)

DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE

Compatibilità territorio - stabilimenti a rischio d incidenti rilevanti Pianificazione territoriale

Comune di Rosignano Marittimo (Provincia di Livorno)

Documento di Piano ELABORATO TECNICO RISCHIO DI INCIDENTI RILEVANTI E.R.I.R. A 3.9 CON_21_06_ELA_TE_25. novembre 2008 CON_21_06_ELA_TE_25

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE

Compatibilità territoriale delle aziende a rischio di incidenti rilevanti

SCHEMA DI SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE CONSORZIO AGRARIO DI RAVENNA SOC. COOP. A.R.L.

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A

CODICE C.U.P. E81B

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE. APPENDICE 2

Attività a rischio di incidente rilevante

Data di ricezione della documentazione. Data avvio del procedimento. Oggetto: Pratica

L'area d intervento dell intero piano è sita in Comune di Villa Estrense (PD) nella frazione, identificata catastalmente al:

VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE

5. ALLEGATO 2 ISTRUZIONI TECNICHE - QUADRO ILLUSTRATIVO ISTRUZIONI TECNICHE... 8

NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III

DLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA

Variante Semplificata al Piano Strutturale Norme Tecniche di attuazione variate. Stato vigente

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 16 ) Delibera N.515 del DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

PIANO REGOLATORE GENERALE

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI DI SOGLIA INFERIORE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 105/2015

DOMANDA UNICA (art.23 D.Lgs. 112/98 e artt.7-8 D.P.R. 160/2010) Data avvio del procedimento

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino

DESCRIZIONE DELL IMPIANTO

Studio TECHNO S.r.l. Sede operativa: Via S. Romano, Ferrara

IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI

MANUALE DI INFORMAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (Luglio 2018)

COMUNE di PAULLO (MI)

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino

Comune di Zibido San Giacomo. DOMANDA DI PIANO ATTUATIVO Ai sensi degli artt. 12,13,14,46 e 47 della Legge Regionale 16/03/2005, n.

Elaborato Tecnico RIR

CLASSE I AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI (Provincia di Livorno)

Il Piano di Emergenza Esterno nelle aziende a rischio di incidente rilevante. Glauco Spanghero - ARPA FVG

Unità locale dei servizi n... c. altitudine: capoluogo. max min

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI DI SOGLIA SUPERIORE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 105/2015

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

COMUNE DI ODERZO Città Archeologica PROVINCIA DI TREVISO

DECRETO DEL 21 NOVEMBRE 2003

ART. 17 bis - Ambito di trasformazione Accordo di Programma Alfa Romeo 2015

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA

ALL Comune di SAN BIAGIO DI CALLALTA Provincia di Treviso. Codice. Elaborato. Progettazione TEPCO s.r.l. Amministrazione comunale

Provincia di Ancona. Progetto urbanistico Arch. Roberto Serenelli. Collaboratori Elaborazioni grafiche - GIS Geom. Luca Mariani

PIANO REGOLATORE GENERALE approvato con D.G.R.V. del 24 luglio 2007, n. 2293

II VARIANTE PARZIALE Art. 17 comma 7 L.R. n 56/77 ss.mm.ii. TITOLO DELL ELABORATO: Relazioni ed estratti cartografici

Premessa. - variazione della perimetrazione del comparto, come definito dalla tavola Il sistema insediativo urbano;

GRUPPO DI LAVORO. UNIONE RENO GALLIERA SERVIZIO URBANISTICA: Ing. Antonio Peritore Geom. Ivano Venturini Arch. Matteo Asioli Arch.

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

VARIANTE AL PRG 1/2016

COMUNE DI POVIGLIO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE Comune di Ravenna Compilatore: GEB srl IN SE SR

COMUNE di CEVO. (Provincia di Brescia)

Studio Benincà Associazione tra professionisti. P.I. fase 3 RELAZIONE AGRONOMICA PIANO DEGLI INTERVENTI FASE 3. Novembre 2014

COMUNE DI GIARRE PROVINCIA DI CATANIA

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICA PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA SCHEDA URBANISTICA C10

COMUNICAZIONE di assoggettamento o di esclusione dalla procedura di V.A.S. 1 Strumenti urbanistici attuativi e art. 15 c.5 L.R.

PARERE DI COMPATIBILITA DELLA VARIANTE PARZIALE AL P.R.G.C. DEL COMUNE DI CARESANABLOT. (Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.

ESTRATTI CARTOGRAFICI E ESTRATTO NORME TECNICHE E TABELLE TECNICHE PARAMETRICHE TAVOLA 02

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. ( P_ )

Sindar s.r.l. Corso Archinti, Lodi tel r.a fa

RICOGNIZIONE IMMOBILI COMUNALI E PIANO ALIENAZIONI 2016 SCHEDA DI VARIANTE URBANISTICA. (Art. 58, Legge 133/2008)

COMUNE di EDOLO SETTORE URBANISTICA

SPORTELLO UNICO PER LE IMPRESE

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

FORMAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE Scheda quantitativa dei dati urbani (art. 14, 1 comma, punto 2, l.r. 56/1977)

PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE. PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

COMUNE DI TURATE. Piano dei Servizi Criteri d intervento relativi agli ambiti di trasformazione. N. Ambito

Allegato C: area 3 (tra via Cagiata e via Flaminia II, in prossimità di San Sabino)

Dott. Arch. Mauro De Gaudenzi Via IV Novembre, 2 Bagnolo Cremasco Cremona Tel. 0373/ /

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

MODIFICHE ALLE NORME DEL REGOLAMENTO URBANISTICO

Relazione Programmatica estratti normativi estratti cartografici

ALLEGATO 1A - 3V SIGMA S.p.A.: INDIVIDUAZIONE DEGLI SCENARI INCIDENTALI

REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. Responsabile di settore: RAFANELLI ANDREA

Comune di Monteriggioni Provincia di Siena Area Assetto del Territorio ed Attività Produttive

Planimetria generale dell'area da P.R.G. - scala 1:2000

Allegato 1. Aspetti territoriali, strutture e attività del porto.

DETERMINAZIONE. Estensore OLIVIERI FERNANDO. Responsabile del procedimento OLIVIERI FERNANDO. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale F.

COMUNE DI CARRARA SETTORE URBANISTICA SUAP

PIANO REGOLATORE GENERALE

SEDUTA DEL N. 323/40915 ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO AREE INDUSTRIALI VIE STUCCHI, ERCOLANO, POMPEI E ADDA LA GIUNTA COMUNALE

DEFINIZIONI DI CENTRO ABITATO La perimetrazione del centro abitato del territorio comunale ha una doppia valenza in quanto:

16bis PIANO DEGLI INTERVENTI. Elaborato PIANO DEGLI INTERVENTI. COMUNE DI CAMPODARSEGO - Provincia di Padova

GALLIPOLI. Problemi / Quesiti

Via San Marco 52 Situazione Urbanistica

1 PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO METODOLOGIA DI LAVORO ANALISI CONOSCITIVA DELLO STABILIMENTO... 8

ESTRATTO R.U.E. 25.2

Transcript:

COMUNE DI MONTALCINO ( PROVINCIA DI SIENA ) Piazza Cavour n.13, C.A.P. 53024 Montalcino - Tel. 0577.804465, Fax 0577.849343 - C.F. / Part. I.V.A. 00108390527 OGGETTO : VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE RELATIVA A RIPERIMETRAZIONE DI SOTTOZONA D3 INSERIMENTO DI NUOVE SOTTOZONE Fse, Fpsp E F5 RELATIVA DISCIPLINA ED ADEGUAMENTI A D.M. 09.05.2001 E DELIB.G.R.n.515 DEL 03.06.2003 IN LOC. PIAN DELL ASSO A TORRENIERI. LOCALITA' : Pian dell Asso, adiacenze S.P. n.14 Traversa dei Monti e S.R. n.1 Cassia RIFERIMENTI CATASTALI : C.T. Foglio 90 particelle 24, 30, 89, 90, 92, 95. ELABORATO : N. 4 ELABORATO TECNICO R.I.R. REDATTO IN CONFORMITÀ CON D.M. LL.PP. 09.05.2001 E DEL.G.R.N.515 03.06.2003 CON ALLEGATE RELATIVE TAVOLE N.1, N.2 E N.3 Progettista: Arch. Fausto De Andreis, Collaborazione: Geom. Claudio Bindi, Istr. amm. Massimo Vegni. IL RESPONSABILE U.T. SERV. URBANISTICA IL SEGRETARIO GENERALE Responsabile del procedimento ex art.16 L.R.n.1/2005 Garante della Comunicazione ex art. 19 L.R.n.1/2005 ( Arch. Fausto De Andreis ) ( Dott. Nardi Giulio )...... (Matricola n.374 dell Albo Ordine degli Architetti della Provincia di Siena) ATTI DEL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE : ai sensi artt. 15-17 L.R.n.1/2005 con s.m. - Avvio del procedimento di formazione della Variante al P.R.G.: con Delib.G.C. n. in data 2013; - Adozione Variante al P.R.G.: con Delib.C.C. n. in data 2014; - Approvazione Variante al P.R.G.: con Delib.C.C. n. in data 2014; - Pubblicazione Avviso approvazione (efficacia della Variante P.R.G.): B.U.R.T. n. in data ; VISTI :

Elaborato Tecnico RIR relativo allo Stabilimento Torre srl Unipersonale in loc. Pian-Bivio dell Asso a Torrenieri Comune di Montalcino (SI) Documento con informazioni e relazioni, in conformità ad ISTRUZIONI TECNICHE ai sensi dell Art. 13 della L.R.5/95 relativamente alle zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante (di cui al D.Lgs.334/99 ed al D.M.09/05/01) Allegato 1: Schema di Elaborato Tecnico Rischio di Incidenti Rilevanti RIR secondo D.M. 9 Maggio 2001 PREMESSA 0.1. Riferimenti normativi 0.2. Glossario INDICE SEZIONE 1 - INFORMAZIONI FORNITE DAL GESTORE 1.1. Dati identificativi dello stabilimento 1.2. Aree di danno individuate dal Gestore 1.3. Categoria del deposito 1.4. Classi di probabilità degli eventi 1.5. Categoria di danno ambientale 1.6. Altre informazioni utili per la pianificazione SEZIONE 2. INFORMAZIONI DERIVANTI DALL'ISTRUTTORIA 2.1. Variazioni rispetto alle informazioni contenute nel Rapporto di Sicurezza 2.2. Altri elementi significativi ai fini della pianificazione urbanistica SEZIONE 3. IMPIANTI IN PORTI INDUSTRIALI E PETROLIFERI SEZIONE 4. ELEMENTI DAL PIANO DI EMERGENZA ESTERNO SEZIONE 5. INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VULNERABILI 5.1. Identificazione e localizzazione degli elementi territoriali ed ambientali vulnerabili 5.2. Categorizzazione del territorio: individuazione degli elementi territoriali ed infrastrutturali vulnerabili 5.3. Individuazione degli elementi ambientali vulnerabili SEZIONE 6. PARERI TECNICI AUTORITÀ ART. 21 DEL D.LGS.334/99 (CTR) 6.1. Parere tecnico obbligatorio fino all'adozione della variante urbanistica 6.2. Parere tecnico facoltativo per aziende in Artt. 6 e 7 SEZIONE 7. VALUTAZIONE COMPATIBILITÀ TERRITORIALE/AMBIENTALE AI FINI DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA ALLEGATO TECNICO - FATTIBILITÀ DEL PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO APPENDICE. INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI PER LA COMPILAZIONE DELLE SEZIONI DEL RIR 1

0.1. - Premessa 0.1. RIFERIMENTI NORMATIVI D.Lgs. n. 334, 17 Agosto 1999, "Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose", come modificato dal D.Lgs. n. 238, 21 settembre 2005. Decreto Ministero dei Lavori Pubblici, 9 Maggio 2001, "Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante" e relativo Allegato [Criteri guida per l'applicazione del Decreto del Ministro dei lavori pubblici ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, relativo all'attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose (d'intesa con i Ministri dell'interno, dell'ambiente, dell'industria, del commercio e dell'artigianato e con la Conferenza Stato - Regioni)]. Delibera della Giunta Regione Toscana n. 515 del 03/06/2003, avente ad oggetto Istruzioni tecniche ai sensi dell'art.13 della L.R. 5/1995 relativamente alle zone interessate da stabilimenti a rischio di incidenti rilevante. 0.2. GLOSSARIO Acronimo/termine Descrizione Flashfire Rapida combustione di una nube di gas/vapori infiammabili, senza sviluppo di rilevanti sovrapressioni. Tale fenomeno ha una durata molto limitata e pertanto comporta effetti letali soltanto per le persone che si venissero a trovare all'interno della nube. Non sono da attendersi danni per le strutture e per le persone che dovessero trovarsi all'interno delle strutture IDLH Immediately Dangerous to Life or Health. Concentrazione in aria della sostanza pericolosa, fino alla quale un individuo sano può essere esposto fino a 30 minuti senza subire, per inalazione, effetti irreversibili o sintomi che ne limitino la capacità di mettere in atto azioni protettive. Tale parametro, tipicamente utilizzato per la predisposizione dei piani di emergenza, definisce un'area di rispetto, all'interno della quale potrebbero sopravvenire danni alla salute delle persone a seguito dell'esposizione agli effetti di un prodotto tossico Jetfire Dardo di fuoco direzionale dovuto all'incendio del getto di gas che si libera ad alta pressione; può causare danni alle strutture e/o alle persone in relazione all'entità dell'irraggiamento che si sviluppa LC50 Lethal Concentration 50%. Concentrazione di sostanza tossica, letale per inalazione nel 50% dei soggetti esposti per 30 minuti LFL Lower Flammability Limit, limite inferiore di infiammabilità LOC Level of Concern, inteso pari ad 1/10 del valore di IDLH (1) Poolfire Incendio di una pozza di liquido; può causare danni alle strutture e/o alle persone in relazione all'entità dell'irraggiamento che si sviluppa UVCE Unconfined Vapour Cloud Explosion - Esplosione di una nube di vapori non confinata; può causare danni alle strutture e/o alle persone in relazione all'entità delle onde di sovrapressione che si sviluppano. L'effetto sulle persone all'interno di strutture è indotto dai danneggiamenti provocati dal fenomeno sulle strutture stesse. (1) D.P.C.M. 25/02/2005 Linee Guida per la predisposizione del piano d'emergenza esterna di cui all'articolo 20, comma 4, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334. 2

SEZIONE 1 - INFORMAZIONI FORNITE DAL GESTORE [Il Comune di competenza richiede al Gestore dello stabilimento le informazioni necessarie per la compilazione della presente sezione.] L U.T.C. Servizio Edilizia privata Urbanistica Ambiente con nota prot.n.2293 in data 25.02.2014 ha richiesto al Gestore dello stabilimento in loc. Pian-Bivio dell Asso a Torrenieri (Comune di Montalcino SI) le informazioni dovute come prescritto dalla normativa in materia attualmente in vigore, per cui il Gestore ha consegnato a questo Comune relativa documentazione con prot.n.4785 in data 15.04.2014, documentazione allegata in copia in appendice al presente Documento, che è servita per la compilazione del presente documento e degli altri Elaborati della relativa Variante di adeguamento al P.R.G.. 1.1. DATI IDENTIFICATIVI DELLO STABILIMENTO Società (Ragione sociale) TORRE srl UNIPERSONALE Ubicazione stabilimento/deposito (Indirizzo) Via Pian d Asso 53028 Torrenieri (Comune) Montalcino (Provincia) Siena (Coordinate stabilimento in formato UTM fuso 32): Latitudine 4771365,7776 N - Longitudine 707598,7745 E (Coordinate stabilimento in formato Gaus-Boaga): Latitudine 4771184,7776 N - Longitudine 1707543,7745 E Gestore dello Stabilimento (Nome e Cognome) Ing. Achille De Pasquale (Telefono e Fax) Telefono: 0577 834129 (Torrenieri, Stabilimento) 0544 38092 (Ravenna, Sede Legale) 0545 982455 (Cotignola) Fax: 0544 34099 (Ravenna, Sede Legale) Attività soggetta agli adempimenti previsti da: X Artt. 6 e 7 D. Lgs.334/99 Art. 8 D. Lgs.334/99 Torre Srl Unipersonale risulta soggetto agli obblighi di cui agli artt. 6 e 7 del D.Lgs. 334/1999 e s.m.i., in quanto detiene sostanze classificate pericolose in quantitativi inferiori a quelli indicati nell Allegato I, parte 2, colonna 2 al citato Decreto. Tipologia stabilimento: X Stabilimento esistente Nuovo stabilimento Stabilimento esistente in fase di modifica che comporta aggravio di rischio Torre Srl Unipersonale per il proprio stabilimento di Torrenieri Montalcino (SI) è autorizzata a produrre, in base al decreto del Ministero della Sanità del 23/09/2003, prodotti Fitosanitari senza limitazione di classi tossicologiche (molto tossico, tossico, nocivo e irritante). Torre Srl Unipersonale ha attualmente in progetto l espansione su un terreno confinante con l attuale stabilimento, allo scopo di installarvi un sistema logistico dei prodotti finiti, comprendente le operazioni di confezionamento finale, magazzini e laboratorio. 3

1.2. AREE DI DANNO INDIVIDUATE DAL GESTORE [ Riportare le fonti di pericolo e gli eventi incidentali comunicati dal Gestore. Allegare la cartografia tecnica e catastale aggiornata, comprensiva della cartografia relativa agli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti (reperibile presso la stessa Amministrazione comunale) sulla quale il Gestore ha localizzato le fonti di pericolo all interno dello stabilimento e l'inviluppo delle aree di danno in funzione del superamento dei valori di soglia, per ciascuna delle quattro categorie di effetti e secondo i valori di soglia di cui alla Tabella 2 dell'allegato al D.M.09/05/01 (di seguito riportata).] Il Gestore ha effettuato la valutazione dei rischi di incidente rilevante individuando, per ciascun evento incidentale ipotizzato, i possibili scenari conseguenti e l entità delle relative conseguenze. Queste ultime sono state valutate con riferimento ai criteri riportati nella Tabella 2 del D.M. 09/05/2001, di cui si riporta l estratto di interesse. La tabella seguente riepiloga i principali risultati dell analisi di rischio, indicando, per ciascun evento incidentale ipotizzato, la frequenze di accadimento, la frequenza dei possibili scenari conseguenti e la stima magnitudo delle relative conseguenze. 4

Al presente documento sono allegati i seguenti Elaborati: Tavola 1/3 in scala 1:10'000, con rappresentazione sovrapposta di Zone di impatto come da P.E.E. provv. appr. da Prefettura di Siena nel 2008, Aree di danno previste per dispersione fumi tossici, Individuazione elementi territoriali ed ambientali vulnerabili, su basi cartografiche CTR e Catastale; Tavola 2/3 in scala 1:10'000, con rappresentazione sovrapposta di Zone di impatto come da P.E.E. provv. appr. da Prefettura di Siena nel 2008, Aree di danno previste per dispersione fumi tossici, Individuazione elementi territoriali ed ambientali vulnerabili, su basi cartografiche PRG vigente ed Ortofoto 2010; Tavola 3/3 in scala 1:2'000, con rappresentazione sovrapposta di Zone di impatto come da P.E.E. provv. appr. da Prefettura di Siena nel 2008, Aree di danno previste per dispersione fumi tossici, Individuazione elementi territoriali ed ambientali vulnerabili, su basi cartografiche CTR, Catastale, PRG vigente ed Ortofoto 2010; 5

1.3. CATEGORIA DEL DEPOSITO [Per depositi di GPL e di liquidi infiammabili e tossici, riportare la categoria del deposito calcolata dal Gestore secondo il metodo indicizzato previsto rispettivamente dal D.M.15/05/1996 e dal D.M.20/10/1998.] Non applicabile. Lo stabilimento rientra nell ambito di applicazione degli artt. 6 e 7 del D.Lgs. 334/1999 e s.m.i.; esso non è quindi soggetto alla predisposizione del Rapporto di sicurezza (art. 8), nel cui ambito è prevista la categorizzazione dei depositi di GPL e di liquidi infiammabili e tossici, secondo il metodo indicizzato previsto rispettivamente dal D.M. 15/05/1996 e dal D.M. 20/10/1998. 1.4. CLASSI DI PROBABILITÀ DEGLI EVENTI [Indicare la classe di probabilità di ogni singolo evento, espressa da parte del Gestore secondo le classi previste nelle Tabelle 3a/b par. 6.3.1 dell'allegato al D.M.09/05/01 e di seguito riportate: (omissis) ] Nella tabella seguente sono riportate le classi di probabilità previste nelle Tabelle 3a/b par. 6.3.1 dell'allegato al D.M. 09/05/2001. Con riferimento ai risultati dell analisi degli incidenti, la classificazione degli scenari incidentali di riferimento è illustrata nella seguente tabella. 1.5. CATEGORIA DI DANNO AMBIENTALE [In caso di pericolo di danno ambientale, indicare le categorie di danno valutate dal Gestore in relazione agli eventi incidentali che possono interessare gli elementi ambientali vulnerabili, secondo le indicazioni di cui al par. 6.3.3 e di seguito riportate. Categorie di danno ambientale par. 6.3.3 dell'allegato al D.M.09/05/01. danno significativo: danno per il quale gli interventi di bonifica e di ripristino ambientale dei siti inquinati, a seguito dell'evento incidentale, possono essere portati a conclusione nell'arco di 2 anni dall inizio degli interventi stessi; 6

danno grave: danno per il quale gli interventi di bonifica e di ripristino ambientale dei siti inquinati, a seguito dell'evento incidentale, possono essere portati a conclusione presumibilmente in un periodo superiore a 2 anni dall inizio degli interventi stessi.] Gli eventi incidentali analizzati riguardano: l incendio di un prodotto fitosanitario in forma solida; l incendio di liquidi infiammabili. Lo scenario è quindi, oltre all effetto di irraggiamento termico, quello di sviluppo di fumi, eventualmente contenenti sostanze tossiche, che si disperdono in atmosfera. Il danno ambientale che ne consegue non è configurabile come permanente e non richiede quindi interventi di bonifica o ripristino ambientale. Non si identifica quindi nessuna categoria di danno ambientale. 1.6. ALTRE INFORMAZIONI UTILI PER LA PIANIFICAZIONE [ Per stabilimenti in Art. 8, riportare le informazioni contenute nel Rapporto di Sicurezza ai sensi del comma 3 dell'art. 8 del D.Lgs.334/99; si tratta delle informazioni che possono consentire di prendere decisioni in merito all'insediamento di nuovi stabilimenti o alla costruzione di insediamenti attorno agli stabilimenti esistenti. Per stabilimenti in Artt. 6 e 7, riportare le informazioni contenute nella Scheda di Informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori di cui all Allegato V, Sez.III D.Lgs.334/99, già a disposizione del Comune.] Descrizione generale e suddivisione dell unità produttiva L azienda opera nella formulazione e confezionamento di prodotti Fitosanitari appartenenti alle varie classi tossicologiche, in fase polvere, liquida, flowables e microgranuli. Rientra quindi nell allegato A del D.Lgs. 334/1999, punto 1, voce formulazione di antiparassitari e di prodotti farmaceutici. Ciò comporta l uso di sostanze comprese nell allegato I Elenco delle sostanze, miscele e preparati pericolosi per l'applicazione dell'articolo 2, parte 2, del D.Lgs. 334/1999, (successivamente modificato dal D.Lgs. 238/2005) in quantità che lo fanno ricadere in applicazione dell art.6. Il lavoro si svolge in due impianti (denominati rispettivamente polveri 1 e polveri 2 ed aventi caratteristiche similari) in cui vengono confezionati prodotti in fase solida (polveri, granuli, ecc.), due impianti (denominati Granuli WDG 1 e WDG 2) in cui vengono prodotti e confezionati granuli disperdibili in acqua, e un impianto in cui vengono formulati e confezionati prodotti in fase liquida. È in fase di preparazione un terzo impianto (WDG 3) dedicato alla preparazione e confezionamento granuli disperdibili in acqua analogo al precedente WDG 2. Si precisa che la produzione non può prescindere da uno stoccaggio preliminare delle materie prime e imballaggi in attesa di lavorazione e un finale stoccaggio del prodotto finito in attesa di spedizione, anche se ciò è ridotto generalmente allo stretto indispensabile. Indipendentemente dal tipo di forma fisica finale (sia essa polvere, granulo o liquido) è importante notare che i processi impiantistici coinvolti constano di una miscelazione, macinazione o micronizzazione, granulazione e/o solubilizzazione (processi più semplicemente denominati formulazione ) di materie prime e riempimento dell adatta confezione (sacchetto, astuccio, bottiglia, ecc.) destinata alla vendita. Oltre a quanto detto al punto precedente, il processo di formulazione è condotto in modo discontinuo e con quantitativi in ciclo relativamente bassi che ne limitano l impatto in caso d incidente: 1.500 / 6.000 kg massimi a ciclo completamente pieno per i formulati in polvere o granuli; 3.000 / 4.000 kg massimi a ciclo completamente pieno per i formulati liquidi; Non sempre è necessaria la formulazione ; talune lavorazioni comportano il solo passaggio del riempimento della confezione finale a partire da prodotto finito fornito come tale. Torre Srl Unipersonale ha attualmente in progetto l espansione su un terreno confinante con l attuale stabilimento, allo scopo di installarvi un sistema logistico dei prodotti finiti, comprendente le operazioni di confezionamento finale, magazzini e laboratorio. Il processo di confezionamento consterà di una semplice operazione di carico dei prodotti da confezionare in una apposita tramoggia (operazione eseguita automaticamente da fusto o big bag.), da cui, i granuli, saranno inviati alla macchina di confezionamento. Descrizione del territorio circostante nel raggio di 5 km 7

Nelle immediate vicinanze dello stabilimento si trovano altri piccoli insediamenti produttivi (del settore artigiano) che occupano un numero (ridotto negli ultimi anni) di persone che in momenti di massima raggiunge circa 50 unità. Ad 1 km in direzione Sud sorge l agglomerato di Pian dell Asso, dove sono presenti massimo 10 persone. A circa 2,.5 km si trova il centro abitato di Torrenieri e il relativo tratto della via Cassia (che si avvicina a circa 150 m nel viadotto Torrenieri / S.Quirico d Orcia). Entro un raggio di 5 km si trovano i margini dei centri abitati di Montalcino e San Quirico d Orcia; entrambi i centri si trovano in una posizione sopraelevata rispetto allo stabilimento. Sul confine est dello stabilimento corre la linea ferroviaria Asciano Monte Antico, servita occasionalmente dal solo Trenonatura (dal 1994 è cessato il servizio passeggeri e merci). Si fa rinvio alla Sezione 7 (Valutazione compatibilità territoriale/ambientale ai fini della pianificazione territoriale ed urbanistica) del presente documento in cui è stato riportato il Documento Stabilimento di Torrenieri (SI) Elementi di base per la valutazione della Compatibilità Territoriale dello Stabilimento, con Allegato 1 Mappe con la rappresentazione della compatibilità territoriale per le aree circostanti lo stabilimento, redatto dalla ICARO srl su incarico della Torre srl Unipersonale, consegnato dal Gestore con prot.n.4785 in data 15.04.2014 congiuntamente alle altre informazioni richieste da questo UTC Servizio Edilizia privata Urbanistica Ambiente. Di seguito si allega l Allegato V al D.lgs. n.334/1999 (come previsto dall art.6 c.5) aggiornato alle modifiche introdotte dall art.21 D.lgs.n.238/2005, dello Stabilimento Torre srl Unipersonale in loc. Pian Bivio dell Asso a Torrenieri Montalcino (SI) allegato ad Aggiornamento Notifica Torre srl uni personale sito in v. Pian d Asso 53028 Torrenieri (SI), in adempimento all art.6, comma 2 del D.lgs. 17 agosto 99 n.334 ricevuto dal Comune di Montalcino con prot.n.10420 in data 25.07.2013. 8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

32

33

34

35

36

SEZIONE 2. INFORMAZIONI DERIVANTI DALL'ISTRUTTORIA [Per aziende soggette agli obblighi di cui all'art. 8 del D.Lgs.334/99, al termine dell'istruttoria, l'autorità di cui all'art. 21 del D Lgs.334/99 (Comitato Tecnico Regionale) invia le seguenti informazioni al Comune/i di competenza. 2.1. VARIAZIONI RISPETTO ALLE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL RAPPORTO DI SICUREZZA Riportare le eventuali variazioni, comunicate dall'autorità di cui all'art. 21 D.Lgs.334/99 (CTR), intervenute a seguito dell'istruttoria, rispetto alle informazioni trasmesse dal Gestore, in relazione a: stima delle Aree di danno; determinazione della Classe di appartenenza dei depositi (G.P.L./liquidi infiammabili e/o tossici); stima della classe di probabilità degli eventi ipotizzati. In funzione delle informazioni di cui sopra, aggiornare conseguentemente i dati forniti dal Gestore e la relativa rappresentazione su base cartografica. 2.2. ALTRI ELEMENTI SIGNIFICATIVI AI FINI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Indicare eventuali altri elementi, comunicati dall'autorità di cui all'art. 21 D.Lgs.334/99 (CTR), che devono essere presi in esame per una corretta valutazione di compatibilità territoriale/ambientale, quali: presenza di specifiche misure di carattere gestionale; adozione di particolari ed efficaci tecnologie; disponibilità di strutture di pronto intervento e soccorso nell area; adozione di particolari misure di allerta / protezione nell area; altro.] ASSENTI IN QUANTO IN QUESTO CASO SIAMO IN PRESENZA DI AZIENDA NON SOGGETTA AGLI OBBLIGHI DI CUI ALL'ART. 8 DEL D.LGS.334/99 SEZIONE 3. IMPIANTI IN PORTI INDUSTRIALI E PETROLIFERI [Riportare in questa sezione le eventuali informazioni relative agli scenari incidentali, con particolare attenzione a quelli che coinvolgano aree esterne a quella portuale, fornite dall'autorità marittima/portuale su richiesta del Comune/i interessato/i alla pianificazione urbanistica.] ASSENZA DI PORTI NEL CASO SPECIFICO SEZIONE 4. ELEMENTI DAL PIANO DI EMERGENZA ESTERNO [Laddove sia stato predisposto un Pianto di Emergenza Esterno (PEE), riportare in questa sezione gli eventuali elementi utili alla pianificazione territoriale, informazioni già a disposizione del Comune/i e della Provincia interessati.] In questo caso si fa riferimento e rinvio al Piano di Emergenza Esterno (P.E.E.) provvisoriamente approvato con Decreto Prot.n.fasc.72/20.1.1 area V del Prefetto della Provincia di Siena in data 28.03.2008; SEZIONE 5. INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VULNERABILI [Il Comune, nell ambito della predisposizione degli strumenti di pianificazione urbanistica, deve preliminarmente effettuare una categorizzazione del territorio da inserire nel quadro conoscitivo, identificando gli elementi vulnerabili e tenendo conto degli interventi e delle modifiche pianificate, così come specificato di seguito.] Nel paragrafo 6.1. (Individuazione degli elementi territoriali e ambientali vulnerabili) dell Allegato al Decreto Ministero dei Lavori Pubblici 9 Maggio 2001, si dispone quanto segue. Gli elementi tecnici utili ai fini di una valutazione di compatibilità territoriale e ambientale sono espressi in relazione all'esigenza di assicurare sia i requisiti minimi di sicurezza per la popolazione e le infrastrutture, sia un'adeguata protezione per gli elementi sensibili al danno ambientale. Per i contenuti di questa sezione si fa preliminare riferimento e rinvio alle Tavole di seguito elencate: Tavola 1 in scala 1:10'000, su basi Carta Tecnica Regionale e Mappe catastali; Tavola 2 in scala 1:10'000, su basi cartografia di P.R.G. ed Ortofoto; Tavola 3 in scala 1:2'000, su basi CTR, Catastale, PRG ed Ortofoto; 37

allegate dell Elaborato tecnico R.I.R. per costituirne parte integrante e sostanziale, che sono di supporto ed ausilio a quanto di seguito riportato. 5.1. IDENTIFICAZIONE E LOCALIZZAZIONE DEGLI ELEMENTI TERRITORIALI ED AMBIENTALI VULNERABILI [Identificare gli eventuali elementi territoriali ed ambientali vulnerabili, la cui individuazione è basata su: informazioni fornite dai Gestori degli stabilimenti e riportate nel par. 1.6 del presente documento; conoscenza del territorio da parte dell Amministrazione comunale; pianificazioni di modifiche contenute negli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti.] 5.2. CATEGORIZZAZIONE DEL TERRITORIO (INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI TERRITORIALI VULNERABILI) [Categorizzazione delle aree circostanti gli stabilimenti in base al valore dell indice territoriale di edificazione (m3/m2), da intendersi, per quanto riguarda i valori numerici, analogamente all indice fondiario di edificazione (m3/m2), specificato nella Tab.1 di cui all Allegato al D.M.09/05/01, ed alla presenza nell area degli elementi vulnerabili di natura puntuale precedentemente individuati, come riportato in Tab.1, par. 6.1.1 dell'allegato al D.M.09/05/01. Rappresentare su mappa tecnica e catastale aggiornata (compresa la cartografia relativa agli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti) la categorizzazione effettuata.] Nel paragrafo 6.1.1 (Elementi territoriali vulnerabili) dell Allegato al Decreto Ministero dei Lavori Pubblici 9 Maggio 2001, tra l altro si dispone quanto segue. La valutazione della vulnerabilità del territorio attorno ad uno stabilimento va effettuata mediante una categorizzazione delle aree circostanti in base al valore dell'indice di edificazione e all'individuazione degli specifici elementi vulnerabili di natura puntuale in esse presenti, secondo quanto indicato nella successiva tabella 1 [TABELLA 1 Categorie territoriali]. Occorre inoltre tenere conto delle infrastrutture di trasporto e tecnologiche lineari e puntuali. Qualora tali infrastrutture rientrino nelle aree di danno individuate, dovranno essere predisposti idonei interventi, da stabilire puntualmente, sia di protezione che gestionali, atti a ridurre l'entità delle conseguenze (ad esempio: elevazione del muro di cinta prospiciente l'infrastruttura, efficace coordinamento tra lo stabilimento e l'ente gestore dell'infrastruttura finalizzato alla rapida intercettazione del traffico, ecc.). Un analogo approccio va adottato nei confronti dei beni culturali individuati in base alla normativa nazionale (decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490) e regionale o in base alle disposizioni di tutela e salvaguardia contenute nella pianificazione territoriale, urbanistica e di settore. (TABELLA 1 Categorie territoriali - omissis) La categorizzazione del territorio esposta nella tabella 1 tiene conto di alcune valutazione dei possibili scenari incidentali, e in particolare dei seguenti criteri: - la difficoltà di evacuare soggetti deboli e bisognosi di aiuto, quali bambini, anziani e malati, e - il personale che li assiste; - la difficoltà di evacuare i soggetti residenti in edifici a più di cinque piani e grandi aggregazioni di persone in luoghi pubblici; per tali soggetti, anche se abili di muoversi autonomamente, la fuga sarebbe condizionata dalla minore facilità di accesso alle uscite di emergenza o agli idonei rifugi; - la minore difficoltà di evacuare i soggetti residenti in edifici bassi o isolati, con vie di fuga accessibili e una migliore autogestione dei dispositivi di sicurezza; - la minore vulnerabilità delle attività caratterizzate da una bassa permanenza temporale di persone, cioè di una minore esposizione al rischio, rispetto alle analoghe attività più frequentate; - la generale maggiore vulnerabilità delle attività all'aperto rispetto a quelle al chiuso. Sulla base di questi stessi criteri, integrati dalle valutazioni che riguardano i singoli casi specifici, sarà necessario ricondurre alle categorie della tabella tutti gli elementi territoriali eventualmente presenti e non esplicitamente citati dalla tabella stessa. Le Regioni, nell'ambito della definizione della disciplina regionale attuativa del presente decreto, potranno integrare i contenuti della tabella 1, in rapporto alle specifiche normative regionali in materia urbanistica e ambientale. Per le categorie E ed F si deve tenere conto di quanto previsto dagli articoli 12 e 13 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, ove applicabili. 38

Nelle Tavole 1, 2 e 3 suddette allegate al presente Elaborato Tecnico R.I.R., a cui viene fatto riferimento e rinvio, nelle aree interessate dallo Stabilimento a R.I.R. della Torre srl Unipersonale in loc. Pian dell Asso e quelle circostanti sono state rappresentate la categorizzazione delle aree, l'individuazione degli specifici elementi di natura puntuale in esse presenti, le infrastrutture di trasporto e tecnologiche lineari e puntuali, ai fini della valutazione della vulnerabilità del territorio attorno allo stesso stabilimento, di cui qui di seguito si riporta una sistematica descrizione con le relative informazioni che si sono ritenute utili ed opportune a questo fine. L ambito territoriale rappresentato nelle suddette Tavole e considerato nelle suddette valutazioni di compatibilità, oltre a comprendere l Area dello Stabilimento esistente e previsto in ampliamento e quella immediatamente circostante inclusa nelle aree di danno previste dal Gestore, ricomprende anche un territorio circostante più vasto tale da includere anche le aree di impatto previste dal P.E.E. provvisoriamente approvato nel 2008 dalla Prefettura di Siena ed anche quei Centri abitati ed insediamenti di rilevante o significativa consistenza che è sembrato utile ed opportuno considerare comunque nelle valutazioni effettuate, anche se esterni alle stesse aree di danno e di impatto. Si precisa che nelle valutazioni ed elaborati suddetti sono state considerate sia le previsioni del P.R.G. vigente, sia le nuove previsioni introdotte con la Variante al PRG di cui il presente elaborato Tecnico R.I.R. è parte integrante e sostanziale, sia alcune previsioni già presenti nel Piano Strutturale approvato a novembre 2011, e sufficientemente definite in termini di destinazioni d uso dimensionamento e localizzazione, che potranno anche in seguito essere inserite nei Regolamenti Urbanistici di prossima approvazione. Tabella 1 dell'allegato al D.M. 09/05/01. Categorie territoriali CATEGORIA A 1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia superiore a 4,5 m3/m2. In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale (compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento), non vi sono Aree con queste caratteristiche. Le più vicine Zone a prevalente destinazione residenziale si trovano nel Centro abitato di Torrenieri a circa m. 2'000 dal confine della Sottozona D3, ed hanno Indice fondiario inferiore (Sottozone AB con If= 2 mc/mq, Sottozone B con If= 2,5 mc/mq, Sottozone C1 con If= 1,8 mc/mq, Sottozone C2 con If= 1,5 mc/mq,. Sottozone C3 con If= 2 mc/mq, Sottozone C4 con If= 1,2 mc/mq. 2. Luoghi di concentrazione di persone con limitata capacità di mobilità - ad esempio ospedali, case di cura, ospizi, asili, scuole inferiori, ecc. (oltre 25 posti letto o 100 persone presenti). In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale (compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento), non vi sono luoghi o strutture con queste caratteristiche. Le più vicine strutture di questo genere si trovano in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri (al 31.12.2013 il Centro abitato di Torrenieri ha 1338 abitanti residenti, e la Frazione geografica E Campagna di Torrenieri ha 115 abitanti residenti), in particolare qui vi è già il Complesso scolastico con la scuola dell infanzia (36 bambini nell a.s. 2013-2014) e la scuola elementare (69 bambini nell a.s. 2013-2014) che nell insieme supera i 100 bambini (105 in questo anno scolastico 2013-2014). In corrispondenza dell Insediamento produttivo dismesso delle ex Ceramiche senesi, nonostante il PRG vigente preveda una Sottozona D6 Zona Industriale speciale, il Piano Strutturale prevede la possibilità di successive previsioni o di PRG o di R.U. di realizzare interventi di riqualificazione dell area con possibilità di nuove costruzioni anche a destinazione turistico-ricettiva fino ad un volume di 20'000 mc., che si può ipotizzare potrebbe corrispondere ad una ricettività di 400 p.l., con evidente possibilità di ospitare soggetti con limitate capacità motorie oltre 25 p.l.. 3. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante all'aperto - ad esempio mercati stabili o altre destinazioni commerciali, ecc. (oltre 500 persone presenti). In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, ed anche all Interno del vicino Centro abitato di Torrenieri, non vi sono Luoghi o strutture con queste caratteristiche. 39

CATEGORIA B 1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia compreso tra 4,5 e 1,5 m3/m2. In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, non vi sono Aree con queste caratteristiche. Le più vicine Zone a prevalente destinazione residenziale si trovano nel Centro abitato di Torrenieri a circa m. 2'000 dal confine della Sottozona D3, ed hanno Indice fondiario compreso tra 2,5 e 1,2 mc/mq (Sottozone AB con If= 2 mc/mq, Sottozone B con If= 2,5 mc/mq, Sottozone C1 con If= 1,8 mc/mq, Sottozone C2 con If= 1,5 mc/mq,. Sottozone C3 con If= 2 mc/mq, Sottozone C4 con If= 1,2 mc/mq,] 2. Luoghi di concentrazione di persone con limitata capacità di mobilità - ad esempio ospedali, case di cura, ospizi, asili, scuole inferiori, ecc. (fino a 25 posti letto o 100 persone presenti). In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, non vi sono Luoghi o strutture con queste caratteristiche. Le più vicine strutture di questo genere si trovano in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri (al 31.12.2013 il Centro abitato di Torrenieri ha 1338 abitanti residenti, e la Frazione geografica E Campagna di Torrenieri ha 115 abitanti residenti). Solo potenzialmente (in quanto attualmente non vi sono Strutture agrituristiche con un numero di posti letto => di 25) in futuro si potrebbe verificare in Z.T.O. E agricola l insediamento (ammissibili solo tramite interventi di recupero e trasformazione edilizio-urbanistica del patrimonio edilizio esistente) di Attività agrituristiche (connesse ad attività agricole) o turistico ricettive (Alberghi diffusi quali attività integrative compatibili previste dal PS) anche con una capacità ricettiva fino a n.25 posti letto in corrispondenza di vari complessi poderali attualmente già esistenti in territorio aperto in ambito territoriale circostante l insediamento di Torre srl Unipersonale (ad esempi in loc. Podere Meleto, Podere Casa Alta, Casa Altina, Podere Pian dell Asso, Colombaione, Podere S. Martino, Casanova Podere Lamo, Podere Grosseto, Podere Colombaio, ecc. (vedasi elenco completo di seguito riportato) che attualmente sono presenti solo in minima parte con una capacità ricettiva molto inferiore., con presenza di soggetti con limitate capacità motorie. 3. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante all'aperto - ad esempio mercati stabili o altre destinazioni commerciali, ecc. (fino a 500 persone presenti). In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, attualmente non vi sono Luoghi o strutture con queste caratteristiche. Le più vicine strutture di questo genere si trovano in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri (al 31.12.2013 il Centro abitato di Torrenieri ha 1338 abitanti residenti, e la Frazione geografica E Campagna di Torrenieri ha 115 abitanti residenti). 4. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante al chiuso - ad esempio centri commerciali, terziari e direzionali, per servizi, strutture ricettive, scuole superiori, università, ecc. (oltre 500 persone presenti). In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, attualmente non vi sono Luoghi o strutture con queste caratteristiche, che attualmente non risultano presenti neppure in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri (che al 31.12.2013 risulta avere 1338 abitanti residenti), 5. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante con limitati periodi di esposizione al rischio - ad esempio luoghi di pubblico spettacolo, destinati ad attività ricreative, sportive, culturali, religiose, ecc. (oltre 100 persone presenti se si tratta di luogo all'aperto, oltre 1000 al chiuso). In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, attualmente non vi sono Luoghi o strutture con queste caratteristiche. Le più vicine strutture di questo genere si trovano già e si potranno anche in seguito insediare in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri (al 31.12.2013 il Centro abitato di Torrenieri ha 1338 abitanti residenti, e la Frazione geografica E Campagna di Torrenieri ha 115 abitanti residenti), come nel caso del Campo sportivo attualmente esistente. 6. Stazioni ferroviarie ed altri nodi di trasporto (movimento passeggeri superiore a 1000 persone/giorno). La Stazione ferroviaria più vicina è quella ubicata in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri, ad una distanza di circa Km. 2 dal perimetro ampliato dell Area dello stabilimento Torre srl Unipersonale in loc. Pian dell Asso, che si trova su tratto della linea ferroviaria classificato ex D.M. n.43/t2000 e s.m. come Linee complementari non elettrificate a semplice binario, Siena-Asciano-S. Giovanni d Asso-Torrenieri-S. Angelo Scalo-Monte Antico, che attualmente risulta utilizzata solo in alcuni giorni all anno (circa 15 gg. all anno) dal Treno Natura, con un movimento di passeggeri inferiore a 500 persone/giorno, come di seguito meglio specificato. 40

CATEGORIA C 1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia compreso tra 1,5 e 1 m3/m2. In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, non vi sono Aree con queste caratteristiche. Le più vicine Zone a prevalente destinazione residenziale, anche con queste caratteristiche, si trovano nel Centro abitato di Torrenieri a circa m. 2'000 dal confine della Sottozona D3, ed hanno Indice fondiario compreso tra 2,5 e 1,2 mc/mq (Sottozone AB con If= 2 mc/mq, Sottozone B con If= 2,5 mc/mq, Sottozone C1 con If= 1,8 mc/mq, Sottozone C2 con If= 1,5 mc/mq,. Sottozone C3 con If= 2 mc/mq, Sottozone C4 con If= 1,2 mc/mq,] 2. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante al chiuso - ad esempio centri commerciali, terziari e direzionali, per servizi, strutture ricettive, scuole superiori, università, ecc. (fino a 500 persone presenti). In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, non vi sono Luoghi o strutture con queste caratteristiche. Le più vicine strutture di questo genere si trovano in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri (che al 31.12.2013 risulta avere 1338 abitanti residenti), come nel caso della media struttura di vendita Supermercato Coop qui già presente, o nell area ex Sils in cui il Piano Strutturale approvato prevede, tramite future previsioni di PRG o R.U., in adiacenza della S.P. n.137 di Celamonti una riconversione dell attuale insediamento produttivo dismesso in edifici con una quota a destinazione abitativa direzionale e terziaria. 3. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante con limitati periodi di esposizione al rischio - ad esempio luoghi di pubblico spettacolo, destinati ad attività ricreative, sportive, culturali, religiose, ecc. (fino a 100 persone presenti se si tratta di luogo all'aperto, fino a 1000 al chiuso; di qualunque dimensione se la frequentazione è al massimo settimanale). In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, non vi sono Luoghi o strutture con queste caratteristiche. Le più vicine strutture di questo genere (o comunque a queste assimilabili) si trovano in corrispondenza dei Complessi poderali circostanti (vedasi elenco completo di seguito riportato) ove vi sono già o vi potranno essere insediate anche in seguito attività agrituristiche o turistico-ricettive (alberghi diffusi previsti dal P.S.) generalmente inferiori ai 25 posti letto, ed in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri (che al 31.12.2013 risulta avere 1338 abitanti residenti). 4. Stazioni ferroviarie ed altri nodi di trasporto (movimento passeggeri fino a 1000 persone/giorno). La Stazione ferroviaria più vicina è quella ubicata in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri, ad una distanza di circa Km. 2 dal perimetro ampliato dell Area dello stabilimento Torre srl Unipersonale in loc. Pian dell Asso, che si trova su tratto della linea ferroviaria classificato ex D.M. n.43/t2000 e s.m. come Linee complementari non elettrificate a semplice binario, Siena-Asciano-S. Giovanni d Asso-Torrenieri-S. Angelo Scalo-Monte Antico, che attualmente risulta utilizzata solo in alcuni giorni all anno (circa 13 gg. all anno) dal Treno Natura, con un movimento di passeggeri inferiore a 400 persone/giorno. In questa Categoria C si è ritenuto di poter includere anche le seguenti infrastrutture presenti in prossimitàadiacenza dello Stabilimento Torre srl Unipersonale: - tratto Linea Ferroviaria Siena-Asciano-S. Giovanni d Asso-Torrenieri-S. Angelo Scalo-Monte Antico classificato ex D.M. n.43/t2000 e s.m. come Linee complementari non elettrificate a semplice binario, che attualmente risulta utilizzata solo in alcuni giorni all anno (circa 15 gg. all anno, nei mesi di marzo, aprile maggio, ottobre novembre dicembre) dal Treno Natura, con un movimento normalmente di 1 solo transito e n. di passeggeri inferiore a 500 persone/giorno. A seguito di danni sul tratto di linea Buonconvento-Monte Antico recentemente verificatesi, attualmente e temporaneamente sino a quando si saranno realizzati i conseguenti ripristini, nelle stesse occasioni sulla linea avvengono n.2 transiti, in andata e ritorno, con un n. di passeggeri inferiore a e 500 persone/giorno. CATEGORIA D 1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia compreso tra 1 e 0,5 m3/m2. 41

In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, non vi sono Aree con queste caratteristiche. Le più vicine Zone a prevalente destinazione residenziale si trovano nel Centro abitato di Torrenieri a circa m. 2'000 dal confine della Sottozona D3, ed hanno Indice fondiario compreso tra 2,5 e 1,2 mc/mq (Sottozone AB con If= 2 mc/mq, Sottozone B con If= 2,5 mc/mq, Sottozone C1 con If= 1,8 mc/mq, Sottozone C2 con If= 1,5 mc/mq,. Sottozone C3 con If= 2 mc/mq, Sottozone C4 con If= 1,2 mc/mq,) 2. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante, con frequentazione al massimo mensile - ad esempio fiere, mercatini o altri eventi periodici, cimiteri, ecc.. In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, non vi sono Luoghi o strutture con queste caratteristiche. Le più vicine strutture di questo genere si trovano in corrispondenza del Centro abitato di Torrenieri (che al 31.12.2013 risulta avere 1338 abitanti residenti). In questa Categoria D si è ritenuto di poter includere anche le seguenti infrastrutture presenti in prossimitàadiacenza dello Stabilimento Torre srl Unipersonale: - tratto della S.R. n.2 Cassia, Strada Regionale di Tipo C (Strade extraurbane secondarie) ai sensi dell art.2 del D.Lgs. 30.04.1992 n. 285 (Nuovo codice della strada) con s.m., con fasce di rispetto di cui all art.26 c.3 lettera c) Regolamento di attuazione del Codice della Strada, la cui carreggiata e sede stradale dista minimo ml.80 dal confine dell Area dello Stabilimento attualmente esistente, minimo ml.20 dal confine dell Area dello Stabilimento ampliato previsto con relativi P.A. e Variante al PRG; CATEGORIA E 1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia inferiore a 0,5 m3/m2. In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, non vi sono Aree con queste caratteristiche. Le più vicine Zone a prevalente destinazione residenziale si trovano nel Centro abitato di Torrenieri a circa m. 2'000 dal confine della Sottozona D3, ed hanno Indice fondiario compreso tra 2,5 e 1,2 mc/mq (Sottozone AB con If= 2 mc/mq, Sottozone B con If= 2,5 mc/mq, Sottozone C1 con If= 1,8 mc/mq, Sottozone C2 con If= 1,5 mc/mq,. Sottozone C3 con If= 2 mc/mq, Sottozone C4 con If= 1,2 mc/mq). 2. Insediamenti industriali, artigianali, agricoli, e zootecnici. In loc. Pian Bivio dell Asso in un raggio di 205 m. dal confine dell Area dell Impianto Torre srl Unipersonale compresa la Sottozona D3 in cui è previsto il suo ampliamento, - vi è l insediamento artigianale prossimo-adiacente a quello della Torre srl Unipersonale che nel PRG vigente è ricompreso in Sottozona D4 - Zona industriale a saturazione con C.a.=20% If=4 mc/mq e Rapporto di copertura max del 40% per cui si fa rinvio agli artt. 64 e 63 delle relative N.t.a.; - non vi sono insediamenti agricoli o zootecnici. In prossimità dell Insediamento Torre srl, ed in prossimità del Fosso Riguzzo e del Torrente Asso, si trova il Depuratore Comunale, indviduato nelle Tavole di PRG vigente con la Sottozona D3-ID. Altri insediamenti industriali e artigianali si trovano in prossimità-adiacenza del Centro abitato di Torrenieri, a circa 1,650 Km dal confine dell Area ampliata dell Insediamento Torre srl. Gli insediamenti agricoli (ed eventualmente anche zootecnici), più vicini si trovano in corrispondenza dei complessi poderali circostanti: Podere Meleto, Podere Casa Alta, Casa Altina, Podere Pian dell Asso, Colombaione, Podere S. Martino, Casanova Podere Lamo, Podere Grosseto, Podere Colombaio, ecc. (vedasi elenco completo di seguito riportato). In prossimità-adiacenza dell area in Sottozona D3 in cui è previsto l ampliamento dell Insediamento Torre srl (a nord di questa, ed a sud del cavalcavia della S.R. n.1 Cassia), con la Variante al PRG a cui è allegato il presente documento è prevista una nuova Sottozona Fse per la localizzazione di una Stazione Ecologica Comunale (struttura di raccolta e recupero di rifiuti, urbani differenziati ed assimilati, ed alcuni rifiuti speciali ancora da definire, funzionale alla gestione dei rifiuti in ambito comunale o intercomunale), in cui è prevedibile che vi saranno realizzati anche fabbricati manufatti e strutture utilizzati con una saltuaria presenza (massimo 3 giorni a settimana, con orario di apertura di massimo 6 ore/giorno) di personale addetto al presidio e gestione (min 1 persona, max 2 persone) dell utenza esterna (che si può presumere con una presenza variabile e max di circa 12 utenti/ora) limitatamente al tempo necessario al conferimento 42

di rifiuti, ed agli operatori addetti al prelievo in modo differenziato dei rifiuti per il loro conferimento a destinazione. Sempre in prossimità dello Stabilimento della Torre srl Unipersonale, più a nord del cavalcavia della S.S.n.1 Cassia, con la Variante PRG a cui è allegato il presente documento è prevista una nuova Sottozona Fpsp di localizzazione di Piazzali di stoccaggio pubblici di inerti, in cui è prevedibile che solo se effettivamente necessari vi potranno essere realizzati solo manufatti e strutture di modestissima entità e rilevanza, utilizzati con una presenza molto saltuaria (attualmente non determinabile) sia di personale addetto al presidio e gestione che dell utenza, limitatamente al numero di persone e tempo necessario al conferimento o prelievo dei materiali inerti per cui è qui previsto lo stoccaggio. In questa Categoria E si è ritenuto di poter includere anche le seguenti infrastrutture presenti in prossimitàadiacenza dello Stabilimento Torre srl Unipersonale: - tratto della S.P. n.14 Traversa dei Monti, Strada Provinciale di Tipo C (Strade extraurbane secondarie) ai sensi dell art.2 del D.Lgs. 30.04.1992 n. 285 (Nuovo codice della strada) con s.m., con fasce di rispetto di cui all art.26 c.3 lettera c) Regolamento di attuazione del Codice della Strada, la cui carreggiata e sede stradale dista minimo ml.93 dal confine dell Area dello Stabilimento attualmente esistente, minimo ml.35 dal confine dell Area dello Stabilimento ampliato così come previsto con relativi P.A. e Variante al PRG; - tratto della Strada consortile di Pian dell Asso, Strada vicinale di uso pubblico di Tipo F (Strade locali) ai sensi dell art.2 del D.Lgs. 30.04.1992 n. 285 (Nuovo codice della strada) con s.m., con fasce di rispetto di cui all art.26 c.3 lettera c) Regolamento di attuazione del Codice della Strada, la cui carreggiata e sede stradale si trova anche in adiacenza del confine ovest dell Area dello Stabilimento attualmente esistente, così come dell Area dello Stabilimento ampliato previsto con relativi P.A. e Variante al PRG; - reti di trasporto di Energia elettrica ad alta tensione presenti nell ambito territoriale circostante la loc. Pian dell Asso(i cui tracciati transitano ad ovest oltre il Podere Signi e ad sud-ovest oltre il P. Pian dell Asso, a distanze superiori a km 0,850); - collettori fognari che convogliano i reflui prodotti nei Centri abitati di Montalcino e Torrenieri e zone urbanizzate limitrofe (il cui tracciato è per alcuni tratti in adiacenza-contiguità con i confini nord ed est dell area dell Insediamento ampliato Torre srl) con il depuratore, ubicato ad una distanza di circa 218 ml. in direzione sud-est dello Stabilimento Torre srl; - reti di acquedotto, energia elettrica e gas metano, di fornitura dei relativi servizi di cui l intero insediamento produttivo in loc. Pian dell Asso, in cui è ubicato anche lo stabilimento Torre srl, è dotato e servito, compresa la linea adduttrice del metano di Estra Energie che decompressa serve il Centro abitato di Torrenieri e corre parallela sul lato opposto della ferrovia in adiacenza dello Stabilimento Torre srl; In questa sede è opportuno precisare che lo Stabilimento a R.I.R. della Torre srl in loc. Pian dell Asso dista almeno km. 0,950 dalla condotta del Metanodotto ad alta pressione [tratto di condotta per il trasporto di gas naturale ad alta pressione che risulta avere classificazione di 1^ specie, e caratteristiche DN 750 (75 bar max di esercizio)] della SNAM RETE GAS s.p.a., che passa a sud e sud-est nei territori dei Comuni di Montalcino e S. Quirico d Orcia. CATEGORIA F 1. Area entro i confini dello stabilimento. E l Area dell intero Insediamento produttivo della Torre srl Unipersonale, comprendente quella dello Stabilimento già attualmente esistente (che nel PRG vigente ricade in Sottozona D4 - Zona industriale a saturazione), e quella in cui è previsto l ampliamento dello stesso Stabilimento (che nel P.R.G. ricade nel comparto in Sottozona D3 industriale, che con la Variante al P.R.G. a cui è allegato il presente documento è oggetto di modesta riperimetrazione), con precisazioni alla relativa disciplina. 2. Area limitrofa allo stabilimento, entro la quale non sono presenti manufatti o strutture in cui sia prevista l'ordinaria presenza di gruppi di persone. A nostro avviso nel caso dello Stabilimento Torre srl Unipersonale in loc. Pian Bivio dell Asso non vi sono aree limitrofe allo stabilimento, entro la quale non sono presenti manufatti o strutture in cui sia prevista l'ordinaria presenza di gruppi di persone, ritenendo di poter escludere da questa categoria/classificazione: 43