Fondazione L Albero della vita Onlus. Azienda ULSS 12 VENEZIANA. Convegno regionale sulla salute mentale NON SOLO FARMACI



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PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE

Transcript:

A.I.T.Sa.M Onlus Ass. Utenti Fondazione L Albero della vita Onlus Azienda ULSS 12 VENEZIANA PsiVeSocietà Italiana di Psichiatria -Veneto Convegno regionale sulla salute mentale Collegio dei Clinici e Professori Universitari di Psichiatria Regione Veneto NON SOLO FARMACI APPROPRIATEZZA DELLE CURE, CONTINUITA TERAPEUTICA, SICUREZZA DEL PAZIENTE AITSaM Onlus : via Comunale di Fratta, 22-31046 ODERZO (Tv) Tel 0422-710926 fax 0422-200270 Cod. Fis. 90041150278 Cod. Iscr. Reg. Regionale TV 0357 - e-mail: aitsam@aitsam.it - Sito Web: www.aitsam.it

APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA A che punto sono oggi gli interventi posti in essere dai servizi riguardo all appropriatezza terapeutica : Coerenza in relazione alla ricerca e alle evidenze scientifiche Appropriatezza farmacologica Adesione ai protocolli PTP, relazione terapeutica, percorsi riabilitativi Risposte nuove ai nuovi bisogni Verifica e restituzione degli esiti

APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA Quale il livello di qualità, quale etica dei Servizi, e quale garanzia di cura e di sicurezza offrono?

UN SEGNALE FORTE È urgente operare per il cambiamento e gestirlo. È necessaria una trasformazione, un cambiamento di mentalità che si traduca in un modo nuovo di pensare, di valutare, di agire. Per essere efficace deve iniziare all interno dei Servizi, da parte degli operatori, ma anche all interno delle famiglie, ciascuno nel proprio compito. Una psichiatria all altezza del ruolo ha bisogno di operatori, a tutti i livelli, sempre più attenti, preparati ed efficaci, di famiglie informate, implicate, responsabili e capaci di coinvolgimento sociale, di utenti ascoltati, resi partecipi e consapevoli dei loro diritti

IL CAMBIAMENTO È UNA SFIDA Inevitabile e non rinviabile, da affrontare tenendo fermi i valori della difesa della vita e dell integrità della persona come scritto nel giuramento di Ippocrate. La crisi economica che oggi coinvolge anche la salute costringe a rivedere i parametri costi-qualità. Il nodo vero che devono sfidare i servizi per la salute mentale non è quanto spendono, ma come spendono, come sono organizzati e amministrati, quali sono gli esiti

A PARTIRE DAI FARMACI FAMILIARI E UTENTI VEDONO CON PREOCCUPAZIONE l uso di cocktail devastanti, 6/8 principi attivi prescritti contemporaneamente o progressivamente anche fuori dalle indicazioni dei protocolli i pesanti effetti collaterali non del tutto noti, non sempre osservati, che investono psiche e corpo, con annichilimento della persona e la sua perenne dipendenza dalle scelte di altri la somministrazione a tempo indefinito per esclusivo, e spesso teorico, evitamento della crisi il rischio che l operatore si focalizzi sul farmaco, anziché sull intervento terapeutico proprio e dell intera equipe, limitandosi a ridosare o a sostituire il farmaco la sproporzione tra intensità di intervento farmacologico e intervento riabilitativo con approccio psico-sociale, cognitivo, educativo, culturale emerge dalla ricerca che prognosi e previsione di vita dei malati sono progressivamente peggiorate con aspettativa di vita di circa 20 anni inferiore alla media a causa delle complicanze prodotte dai trattamenti a lungo termine, specie se associate a stili di vita disordinati.

UNA ALLEANZA INSIDIOSA Se il farmaco è l alleato FORTE o PRIVILEGIATO su cui l operatore fonda il proprio lavoro si tratta di una ALLEANZA MOLTO INSIDIOSA! il problema non sono i farmaci in sé, ma il come, quando, quali, quanti e, soprattutto, per chi Il problema non è somministrare i farmaci, il problema è NON DISTINGUERE TRA I PAZIENTI

LE DOMANDE CHE SI PONGONO Come mai c è un aumento esponenziale di cronicità e disabilità psichiatrica se i farmaci sono così efficaci? Quanto contribuiscono agli esiti sfavorevoli le prescrizioni non ponderate e i tempi di somministrazione indefiniti? Quanto incidono invece le carenze psico-terapeutiche, le limitatezze degli interventi socializzanti, l insufficienza degli inserimenti lavorativi, la scarsità di inserimenti abitativi, la discontinuità terapeutica, la mancanza di tempestività degli interventi e, in tutto ciò, le lentezze e i rinvii esasperanti logoranti stressanti? Ci sono patologie e patologie, non si può fare un trattamento uguale per tutti i nostri familiari sono spesso curati tutti allo stesso modo

RIFLETTIAMO INSIEME È possibileconsiderare il farmaco come strumento integrato nella cura, per un periodo definito in una fase del disturbo, con obbligatoria prescrizione di analisi anche preventive per valutarne i rischi a tutela della persona e della responsabilità del medico? È comprensibileche l interruzione improvvisa del farmaco possa portare a ricadute, ma non è forse compatibile che una programmata e progressiva riduzione, sostenuta da una buona relazione terapeutica nell ambito di un Progetto Riabilitativo Personalizzato e un ContrattoCondiviso,possa dare esiti positivi su tutti i livelli e favorire la salute generale e la soddisfazione della persona? È possibileintrodurre il criterio equilibrato del dosaggio minimo per un esito efficacee del minor numero possibile di principi attivi, riservando l associazione di farmaci a casi specifici e a tempi definiti? È possibile instaurare, per la sicurezza della salute fisica della persona collaborativi rapporti interdisciplinari con la medicina internistica e i MMG per monitorare e valutare insieme le persone in trattamento al fine di prevenire o verificare precocemente possibili danni? È possibile elaborare e adottare Protocolli di monitoraggio per tutti gli antipsicotici per la valutazione degli effetti metabolici? È possibilemigliorare la collaborazione con le famiglie anche sui farmaci per gestire meglio e valutare insieme gli effetti collaterali?

SE SI PUO SI DEVE slogan della prima Conferenza nazionale sulla salute mentale Roma 10/12 Gennaio 2001 SAPERE AUDE!