LA FILIERA DEL PANE: DAL GRANO AL PRODOTTO FINITO

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In questo breve articolo cercheremo di darvi dei consigli su come gestire il rapporto con pane, pizza e pasta, alimenti tanto cari a noi italiani.

Transcript:

LA FILIERA DEL PANE: DAL GRANO AL PRODOTTO FINITO Ariccia 19, 20 e 21 Marzo 2012 Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

Ogni giorno mangiamo del pane fresco, profumato, croccante o morbido. MA DA DOVE VIENE IL PANE? Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

Il pane lo fa il panettiere Si può fare anche in casa Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

Cosa occorre per fare il pane? Gli ingredienti fondamentali del pane sono 4: 4 1 2 3

L ACQUA: permette di ottenere l impasto, apporta i sali minerali in essa disciolti, deve essere tra 21 e 25 C IL SALE: dona sapore e contribuisce a rendere il pane croccante e colorato Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

IL LIEVITO DI BIRRA FRESCO: è ricavato dalla lavorazione della birra ed è formato da microrganismi che si conservano a bassa temperatura (frigorifero) per circa un mese IL LIEVITO SECCO: è costituito da lieviti freschi liofilizzati e si conserva più a lungo del lievito di birra IL LIEVITO NATURALE: è costituito da un impasto di farina ed acqua, lasciato fermentare per alcuni giorni alla temperatura di 18-20 oppure deriva da un impasto precedente

LA FARINA: si posssono utilizzare diverse farine, di grano tenero, di grano duro, di segale, integrale o una loro miscela Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

1 a FASE: IMPASTAMENTO gli ingredienti sono mescolati a mano in modo lento con macchine impastatrici più rapidamente

2 a FASE: LA FERMENTAZIONE L impasto si fa riposare a lungo affinché il lievito si sviluppi e lo faccia diventare soffice. La lievitazione avviene per opera dei lieviti, che nutrendosi di amido, lo trasformano in un composto più semplice Saccharomyces cerevisiae Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

L'aria prodotta in questa trasformazione gonfia l'impasto che una volta cotto acquista la tipica consistenza spugnosa, leggera e digeribile Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

3 a FASE: LA COTTURA Quando l impasto ha raggiunto la giusta lievitazione, il fornaio modella i diversi formati di pane e poi lo inforna Il fornaio controlla con attenzione la cottura, perché il tempo è diverso a seconda delle dimensioni dei diversi formati del pane; la temperatura varia da 200 a 300 C e la durata della cottura varia da 15 minuti a 1 ora

MA LA FARINA DA DOVE VIENE? 1. La Semina IERI OGGI 2. Il chicco germoglia

3. la pianta cresce 4. in estate la spiga è piena di chicchi Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

IERI 5a. mietitura 5b. il contadino formava i covoni 5c. trebbiatura 5d. separazione del grano

OGGI 5. mietitrebbiatura Viene eseguita con macchine dette mietitrebbiatrici che fanno tutto da sole: vengono guidate da un operatore e mentre la macchina passa sulle spighe, le taglia e separa i chicchi dalle altre parti della pianta; i chicchi vengono inviati a un contenitore e con le altre parti si forma la paglia che viene confezionata in grosse balle o quadrati

Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

6. macinazione e setacciatura del grano IERI OGGI

GRANO TENERO GRANO DURO Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

IL PANE PUO ESSERE PERICOLO PER LA SALUTE? Il rischio per la salute legato al consumo di pane può derivare dalla farina impiegata 1. RISCHIO CHIMICO Residui di fitosanitari e contaminanti chimici ambientali si ritrovano nella farina e nei prodotti derivati ESISTONO LIMITI DI LEGGE DA RISPETTARE E SONO EFFETTUATI NUMEROSI CONTROLLI

2. RISCHIO BIOLOGICO Si sviluppano muffe che producono micotossine che restano nella farina e nei prodotti derivati Il grano può essere infestato da parassiti ESISTONO LIMITI DI LEGGE E LE BUONE PRATICHE DI LAVORAZIONE CHE DEVONO ESSSERE RISPETTATE LA COTTURA POI GARANTISCE LA DISTRUZIONE DI EVENTUALI MICRORGANISMI

3. RISCHIO PER I SOGGETTI INTOLLERANTI AL GLUTINE il glutine e una proteina del grano e alcune persone non possono digerirla PER IL MOMENTO L UNICA SOLUZIONE AL PROBLEMA È NON MANGIARE ALIMENTI CHE CONTENGONO GLUTINE, QUINDI TUTTO CIÒ CHE VIENE FATTO CON FARINA DI FRUMENTO DI FARRO, ORZO AVENA ECC Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena

PERCHE IL PANE FA BENE ALLA SALUTE? Il corpo umano è composto dalle stesse sostanze che si ritrovano negli alimenti, cioè il 60% di acqua il 19% di proteine il 17% di grassi l 1 % di carboidrati il 4% di minerali e poi tracce di vitamine

PERCHE IL PANE FA BENE ALLA SALUTE? PER IL VALORE NUTRIZIONALE DEI CEREALI I cereali contengono: - CARBOIDRATI (AMIDO) la principale fonte di energia - PROTEINE sono di qualità inferiore a quelle animali, mancano infatti di alcune sostanze (amminoacidi) importantissimi per il nostro organismo. Queste sostanze si trovano però in alcuni legumi: consumando cereali e legumi è possibile ottenere un pasto completo dal punto di vista energetico e proteico. Molti piatti della cucina italiana abbinano cereali e legumi: riso e piselli, pasta e fagioli, pasta e ceci, ecc; - FIBRA è costituita da cellulosa e lignina e non viene digerita dal nostro organismo perciò non apporta calorie ma è importante perché aumenta il senso di sazietà e regola l'intestino

- GRASSI il contenuto è scarso anche se varia molto nei diversi cereali. Quelli da cui si ricavano olii ne sono più ricchi - VITAMINE appartengono principalmente al gruppo B e sono contenute negli strati più esterni che vengono generalmente eliminati con la macinazione; nell'embrione troviamo in particolare la vitamina E; - SALI MINERALI si trovano soprattutto negli strati più esterni ricchi di ferro, fosforo, potassio, magnesio e sodio NELLE FARINE QUINDI IL CONTENUTO DI NUTRIENTI DIPENDE DAL TIPO DI MACINAZIONE CHE HA SUBITO IL GRANO E DAL LIVELLO DI RAFFINAZIONE MAGGIORE È IL GRADO DI RAFFINAZIONE (ES. FARINA 00) PIÙ LA FARINA SARÀ BIANCA E RICCA DI AMIDO MA POVERA DI VITAMINE, SALI MINERALI E PROTEINE

FINE Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) - IZS Lazio e Toscana Dott. ssa Valeria Morena