il Piemonte Passeggiando tra gli scenari della grappa: GRAPPA Valentina Nardello Luigi Odello

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Passeggiando tra gli scenari della grappa: il Piemonte Valentina Nardello Luigi Odello Al giorno d oggi ci si muove in un ambiente in cui prevale il continuo aumento di coloro che chiedono qualità dato da considerarsi ormai scontato e cultura. Quest ultima è la domanda che costituisce la grande novità di questi anni, la parola d ordine è conoscere. Conoscere il prodotto, la sua storia, le persone che vi hanno lavorato dietro, il territorio da cui proviene e le molteplici curiosità che vi ruotano attorno. È in questo contesto che la grappa, oggi distillato trasversale, occasione di socializzazione e incontro, si propone trasmettendo il suo universo culturale. Volendo osservare il quadro da una prospettiva ancora più ampia, si scorge che ciò alimenta una sorta di effetto domino: la grappa coinvolge trasferendo le esperienze di modelli che hanno le carte in regola settori professionali compatibili. Passeggiando tra gli scenari della grappa tende a concorrere alla conoscenza stimolando il desiderio di scoprire la nostra acquavite di bandiera direttamente nei luoghi di origine. Cominciamo con il Piemonte, secondo una consolidata tradizione della didattica geografica, e poi proseguiremo con le altre regioni, trattando dei caratteri salienti della grappa e parlando di quanti fanno fumare l alambicco. Non senza avvertire il lettore che proprio tutti non ci saranno, ma la maggior parte sì. Ancor oggi in dialetto piemontese la grappa è detta branda come la si chiamava un tempo. Il Piemonte è una regione in cui da parecchi secoli si presta un accurata attenzione alla distillazione: ne sono testimonianza la creazione della corporazione degli acquavitai nel 1700, sotto il regno di Vittorio Amedeo II di Savoia, e la presenza di alambicchi, in tutte le epoche, nei castelli e nelle tenute agricole degli aristocratici. La storia ci porta testimonianze autorevoli come quella del Conte di Cavour che pare fosse un produttore in quel di Grinzane, o le tappe ad Asti di Paganini quando, in viaggio da Torino a Genova, si ristorava sorseggiando un grappino. Persino Cesare Pavese, in tempi più recenti, si interessò di grappa descrivendo l abitudine delle verduriere di Santo Stefano Belbo che d inverno, al mercato, andavano al bar per riscaldarsi con un caffè corretto con la branda. L origine dell acquavite in epoche remote e la sua presenza nel vissuto locale la dice lunga sulla significatività della sua produzione e sul prezioso contributo che ha sempre dato alle casse dello Stato (basti pensare che la prima gabella di cui si ha notizia certa è proprio piemontese e risale al 1424), oltre a consentire una facile interpretazione degli elementi distintivi dei distillatori e una comprensione più diretta del fatalismo, della pazienza e dell individualismo che li distingue. Infatti, la grandezza della grappa di questo territorio può essere ricondotta a due elementi basilari: lo spirito di una popolazione caparbia e una viticoltura di alto livello particolarmente vocata a dare vinacce di pregio per l alambicco. L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004 45

Fiori e frutta sono presenti ma mai debordanti, fanno capolino tra mille altre note in un contesto di grande naturalità. Verbania Biella 2 1 Novara Vercelli Torino 8 Asti 6 7 4 9 19 20 21 14 13 12 1110 18 15 16 17 3 5 Alessandria 22 23 Cuneo Il Piemonte vanta la denominazione geografica della grappa secondo quanto sancito a livello europeo dal regolamento 1576/89 e conta numerose distillerie attive alcune con più di un secolo di vita concentrate prevalentemente nelle province a sud della regione, che tuttora fanno fumare l alambicco anche se, a livello dell intera regione, i marchi presenti sono alcune centinaia. 46 L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004

Il profilo sensoriale della grappa piemontese Se la cortesia dei Piemontesi è proverbiale quanto la loro tenacia, i tratti sensoriali della loro grappa rispecchiano questo dualismo di carattere che si trasferisce dal vigneto alla distilleria: alle aromatiche vinacce di Moscato, capaci di dare suadenti grappe aromatiche tanto giovani quanto invecchiate, fanno riscontro le tecnologicamente perfette vinacce delle uve a bacca nera in primis quelle di Barbera che, serbevoli nel tempo, sono particolarmente adatte alla produzione di acqueviti strutturate e fragranti. L ampia base ampelografica vanta un infinità di vitigni sia curiosi e accattivanti, sia aristocatici e famosi: Nebbiolo, Dolcetto, Freisa, Cortese, Ruchè, Erbaluce, Grignolino, Brachetto, Malvasia, Arneis solo per citarne alcuni. Pur sapendo di delineare forse un po troppo rigidamente la cosa, nell acquavite di vinaccia subalpina si distinguono due profili determinati: la grappa di Moscato e di altri vitigni aromatici: profuma di erbe aromatiche (salvia, timo, origano), al gusto è ardente ma mai violenta e, una volta che il sorso ha lasciato il cavo orale, il suo bouquet persiste a lungo tra vampate di calore; le grappe derivanti da vitigni a frutto nero: colpiscono per il sentore di erba fresca accompagnato da profumi di fiori, in bocca sono decisamente prestanti e a volte pungenti e un po scontrose. Dopo la deglutizione evidenziano un aroma abbondante in cui il floreale gioca a lungo con il fruttato. Nasce dal lavoro di sette generazioni che, senza mai abbandonare Chiaverano, hanno via via adeguato l azienda alle esigenze del momento rimanendo fedeli a origini e tradizioni. Il più antico documento con data certa 1850, redatto dal Servizio di Pesi e Misure, iscrive al numero 53 Battista Revel Chion, attribuendogli la qualifica di distillatore, ma già nel secolo precedente nella Corporazione di Acquavitai è citato un avo degli attuali proprietari quale detentore di un alambicco. Fino al 1948 i Revel Chion distillano con alambicchi a fuoco diretto, successivamente grazie a un sistema a bagnomaria in funzione fino al 1977, anno in cui viene a sua volta sostituito con un apparecchio continuo a vapore al fine di distillare le vinacce quanto più possibile fresche. La famiglia Francoli ha mosso i primi passi nel mondo degli alambicchi intorno alla seconda metà del 1800 in provincia di Sondrio. La distilleria di Ghemme è stata però fondata nel 1922 e ne hanno permesso la scalata alla notorietà la passione ereditata dai nonni e l amore per i frutti di una pratica artigianale che ricerca la qualità sopra ogni cosa. Oggi, in casa Francoli la quinta generazione tramanda ai posteri passione, arte e qualità della grappa, oltre a contribuire all informazione e alla formazione di una cultura sul corretto significato e uso degli alcolici. Infatti nella loro filosofia una distilleria può essere anche: formazione, informazione, ricerca storica e culturale. Per questo l azienda Luigi Francoli Grappe ha contribuito alla nascita e al finanziamento della Biblioteca Internazionale dell Acquavite e del Liquore: 12 lingue, oltre 400 volumi, per raccogliere la più ampia testimonianza su ciò che l alcool può rappresentare. Distillleria F.lli Revel Chion Via Casassa, 4 10100 Chiaverano (TO) Tel. 0125 54808 Fax 0125 54808 www.distilleria-revelchion.it info@distilleria-revelchion.it Distillerie Francoli Corso Romagnano, 20 28074 Ghemme (NO) Tel. 0163 844711 Fax 0163 844750 www.francoli.it francoli@francoli.it GRAPPA 1 2 Abbinamenti classici e coraggiosi Volendo tornare ai sapori di una volta, la grappa piemontese può essere accostata con il terribile brus (formaggio Murazzano o Toma fermentata) spalmato sul pane casereccio e abbrustolito sul fuoco del caminetto. Stando su prodotti meno forti, ben si sposa con gorgonzola e formaggi stagionati. Passando ai gusti dolci, degni di nota sono sia il cioccolato sia le fettine di mela spolverate di zucchero. L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004 47

3 Distilleria Magnoberta di Luparia Rinaldo Strada Asti, 6 15033 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142 452022 Fax 0142 71189 www.magnoberta.com info@magnoberta.com La distilleria fondata nel 1918 da Domenico Magno e Paolo Berta è passata, dal 1944, in capo alla famiglia Luparia, tuttora alla guida di questa bella realtà. Negli anni Ottanta la distilleria specializza la produzione nelle acqueviti monovarietali di cui la zona è particolarmente ricca, ma già nel 1962 vide la luce la grappa di Malvasia di Casorzo. Gli alambicchi, rigorosamente in rame, sono costituiti dalle classiche caldaiette a vapore e molto particolare è la colonna preposta alla concentrazione e alla selezione degli aromatici e alcolici vapori. 6 4 Distilleria Cooperativa Rosignano - Cellamonte Via Isola, 2 15030 Rosignano Monferrato (AL) Tel. 0142 488122 Fax 0142 488122 5 San Tommaso Distilleria Reg. Guatrasone, 99 15046 San Salvatore Monferrato (AL) Tel. 0131 238249 Fax 0131 237664 www.santommaso-grappa.it info@santommaso-grappa.it Antica Distilleria di Altavilla di Laura Raimondo Mazzetti Località Cittadella, 1 15041 Altavilla Monferrato (AL) Tel. 0142 926185 926117 Fax 0142 926185 www.altavilla.com info@altavilla.com Risale ai primi del secolo scorso l alambicco a caldaiette in rame di questa piccola distilleria. A quei tempi era una sicura innovazione, oggi appartiene alla tradizione della grappa di forte personalità. Dalle vinacce di Barbera, Grignolino, Nebbiolo e Chardonnay stilla acqueviti di cui una parte viene poi fatta maturare in barrique per sposare gli aromi varietali a quelli del legno con l ausilio della pazienza del tempo. Non si sa se abbia influito di più il genio creativo degli italiani o l individualismo dei grappaioli, ma in Italia trovare due alambicchi uguali è davvero difficile, per non dire impossibile. Alla San Tommaso la particolarità degli impianti assume però un sapore particolare, perché nel corso di un progetto di innovazione si è voluto fare una recupero selettivo della tradizione portando le vetuste caldaiette a vapore nel cuore di un impianto in cui convive la tecnologia della disalcolazione in continuo con la distillazione a cotte a vapore.un escursus tecnologico di un paio di secoli, per avere la massima flessibilità nel trasferire il territorio in una bottiglia di grappa. È la più antica distilleria del Piemonte, in attività dal 1846 e gestita ininterrottamente dalla famiglia Mazzetti, oggi alla sesta generazione. Il radicamento dell azienda al Monferrato è testimoniato anche dalla realizzazione in azienda del Museo della Grappa Mazzetti che raccoglie le testimonianze dell attività distillatoria strettamente legata al territorio in cui si svolge. La distillazione delle vinacce, provenienti dalle più prestigiose aziende agricole del Monferrato, avviene unicamente nei mesi di ottobre e novembre, per cogliere il massimo della freschezza, in alambicchi di rame a vapore. 48 L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004

Correva il 1846 quando Filippo Mazzetti iniziò a occuparsi di distillazione, forse neppure pensando che la sua opera avrebbe dato origine a un intera e ramificata dinastia di grappaioli. Oggi nell Olimpo di Altavilla si lambicca con un bagnomaria tanto classico quanto particolare negli elementi di selezione delle sostanze volatili, e non solo perché funzionante sottovuoto. È l esigenza della ricca materia prima della zona che ha indotto i Mazzetti a mettere a punto un impianto in grado di trasferire le fragranze delle vinacce nelle grappe che recano il nome di vitigni famosi. Mazzetti d Altavilla Viale Unità d Italia, 2 15041 Altavilla Monferrato (AL) Tel. 0142 926147 Fax 0142 926241 www.mazzetti.it info@mazzetti.it 7 Sin dal 1888 per tradizione di famiglia i Bosso si tramandano l arte del distillare. Tradizione ed esperienza mantenute al passo con i tempi e da sempre mirate a realizzare prodotti unici. Negli anni sono mutati metodologie, sistemi di controllo e confezionamento, ma la distillazione è rimasta con metodo discontinuo a vapore in alambicchi in rame: due batterie invidiate da chi se ne intende. Immutata è anche l attenzione nella scelta e conservazione delle vinacce, e nella raccolta per unità di origine. Antica Grapperia Bosso Località Stazione, 5 14020 Cunico Monferrato (AT) Tel. 0141 906198 Fax 0141 906363 www.grappabosso.com grappabosso@grappabosso.com 8 Distilleria fondata nel 1880. Il bisnonno degli attuali titolari girava con il suo alambicco per produrre grappa nelle varie cascine. Ma il vero creatore è stato il nonno nel 1920 che, di ritorno dall America, ha trasmesso la sua vocazione alle generazioni successive. Oggi le operazioni di distillazione vengono effettuate con alambicchi discontinui a bagnomaria e solo nel periodo di svinatura, utilizzando esclusivamente vinaccia fresca. Fratelli Rovero Frazione San Marzanotto, 216 Località Valdonata - 14100 Asti (AT) Tel. 0141 592460 Fax 0141 598287 www.rovero.it info@rovero.it 9 Grapperia di recente costituzione, persegue la filosofia di lavorare le vinacce fresche e quindi conta su un impianto di distillazione misto in cui la disalcolazione avviene in modo continuo per poi distillare le flemme con due alambicchi bagnomaria, all occorrenza utilizzati anche per ottenere acqueviti di frutta. Gode di una posizione di rilievo nell ambito del panorama vitivinicolo piemontese, inserita nell area del Barbaresco e quindi anche vicina a notevoli quantità di vinacce di altri pregiati vitigni piemontesi. Distilleria Villa Rosati Via Gallo, 38 12052 Neive (CN) Tel. 0173 677757 Fax 0173 678127 10 Gli alambicchi nei tempi Una volta, terminate le operazioni di vinificazione, i tamburlani cominciavano a estrarre acqueviti dalle vinacce e dai sedimenti lasciati dai vini al termine dei travasi. I facoltosi operavano con alambicchi a bagnomaria,meno sensibili a un tipo di combustibile decisamente difficile da governare come la legna, gli altri con i più economici e rapidi alambicchi a fuoco diretto.verso la fine del 1800, al diffondersi delle caldaie comboniane a vinacce emerse, i subalpini, allo scopo di coniugare economicità e qualità, modificarono il sistema creando gli alambicchi bagnomaria di stile piemontese.negli anni Sessanta, una parte dei lambiccari accolse con interesse gli apparecchi continui che permettevano di distillare velocemente con risparmio di fatica e di risorse umane. Negli ultimi anni alcune distillerie hanno affiancato all alambicco esistente altri impianti di tipologia diversa, per cui abbiamo aziende che hanno caldaiette e bagnomaria e altre, per esempio, che hanno apparecchi continui e discontinui operanti in simbiosi. Identificando come tipologia mista le grapperie che dispongono di più tipi di alambicchi, su ventiquattro distillerie attualmente funzionati, otto sono a questa appartenenti, sette hanno impianti a caldaiette, quattro a bagnomaria, quattro continui e uno a fuoco diretto. L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004 49

11 Levi Serafino Località Borgonuovo 12052 Neive (CN) Romano Levi è il più celebre lambiccaro a fuoco diretto. Erede di un attività che ha avuto inizio nel 1925, opera con un tamburlano a fuoco diretto classe di apparecchi tanto difficili da condurre quanto imprevedibili nei risultati ha una caldaia da poche centinaia di chilogrammi di vinaccia e impiega quattro ore per effettuare una cotta. Di Romano Levi sono famose le grappe con le etichette scritte a mano. 12 Distilleria del Barbaresco Località Bricco Albano, 1 12050 Barbaresco (CN) Tel. 0173 635217 Fax 0173 635217 dist.barbaresco@tiscalinet.it Nata per volontà di un manipolo di qualificati produttori di Barbaresco, è stata tra le prime a installare un impianto discontinuo a caldaiette funzionante sottovuoto. L azione di un simile apparecchio, che abbassando le temperature di ebollizione dei costituenti volatili modifica la composizione della miscele dei vapori, consente, soprattutto operando su fresche vinacce di Nebbiolo, di ottenere grappe di incredibile pulizia. Nel corso degli anni a questo alambicco ne è stato aggiunto uno a bagnomaria. 13 Distilleria Santa Teresa dei Fratelli Marolo Corso Canale, 105 - Mussotto 12051 Alba (CN) Tel. 0173 33144 Fax 0173 361240 www.marolo.com distilleria@marolo.com La distilleria testimonia come Paolo Marolo, enologo della Scuola di Alba, ha saputo coniugare tecniche artigianali e tradizionali con le moderne conoscenze per creare una variegata gamma di grappe di notevole prestigio. Le sue acqueviti, nate nel 1977 dal desiderio di trasformare un prodotto tradizionale in un prodotto che tale rimanesse ma che fosse di sicura soddisfazione per il bevitore saggio. Esse sono ottenute dalla distillazione di sole vinacce fresche e selezionate con due piccoli apparecchi discontinui a bagnomaria, uno per le vinacce bianche e uno per le rosse: rinunciando alle grandi quantità si riesce così a cogliere le diverse e spiccatissime caratteristiche della materia prima utilizzata. La tecnica di servizio La grappa di questa regione va servita a temperature oscillanti tra 10 e 18 C riservando quelle più basse alle giovani, sia di vitigno neutro che aromatico, per alzarsi via via con quelle invecchiate a seconda dell arco di tempo trascorso in legno e dell essenza con la quale sono state sottoposte al processo. Considerata la loro prestanza, le temperature relativamente basse aiutano a scoprirle meglio consentendo una più lenta espressione dell aroma di bocca. Il bicchiere consigliato, poiché ne esalta la percezione dei profumi, è il tulipano non troppo chiuso: non utilizzare mai il ballon o i bicchieri a caminetto costituiti da un corpo sferico sormontato da un cilindro più o meno aperto. 50 L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004

Sibona è una delle distillerie storiche del Piemonte, tanto che si era vista assegnare la licenza di distillazione N. 1. La distillazione è iniziata con l utilizzo di una vecchia locomotiva a vapore che ha poi fatto spazio agli attuali moderni impianti. Sin dalla nascita Sibona si è sempre posizionata come un azienda artigianale con produzione di grappe di monovitigno ottenute in impianti misti che operano in corrente di vapore e a bagnomaria. Antica Distilleria Domenico Sibona Località Bonagiunta 12040 Piobesi d Alba (CN) Tel. 0173 614914 Fax 0173 619129 www.distilleriasibona.it info@distilleriasibona.it 14 Francesco Trussoni, nonno di Giuseppe Montanaro, nel lontano 1885 ha avuto l intuizione di creare la Grappa di Barolo traendola dalle vinacce delle varietà di Nebbiolo che concorrono all uvaggio del celebre Re dei vini e vino dei Re. L azienda, posizionata ai margini della zona in cui si produce il primo vino a denominazione di origine controllata e garantita d Italia, distilla con alambicchi a caldaiette: unendo le caratteristiche delle prestanti e austere vinacce del Nebbiolo all attitudine degli impianti, il carattere indomito della grappa è assicurato. 15 Distilleria Dott. Mario Montanaro Via Garibaldi, 6 12060 Gallo d Alba (CN) Tel. 0173 262014 Fax 0173 262014 www.distilleriamontanaro.com distilleriamontanaro@distilleriamontanaro.com Trent anni, tanti ne sono passati da quando è sorta questa distilleria nella zona del Barolo. Al primigenio alambicco bagnomaria è stato affiancato, nel 1991, un impianto discontinuo sottovuoto a caldaiette. Per le fragranti vinacce dei vitigni a bacca nera ovviamente Nebbiolo in primis la distillazione viene fatta evitando l insilamento, mentre per quelle di moscato, la conservazione viene effettuata in piccoli sacchi da circa 40 chilogrammi e la distillazione si effettua dopo 12-15 giorni. Distilleria Ceretto Località Brunate 12064 La Morra (CN) Tel. 0173 282582 Fax 0173 282383 www.ceretto.com ceretto@ceretto.com 16 Istituto Grappa Piemonte Erede di quella corporazione di acquavitai costituita in Piemonte agli inizi del 700 sotto il regno di Vittorio Amedeo II di Savoia, è stato fondato il 19 ottobre 1993 per tutelare e valorizzare la Grappa del Piemonte. L organismo ha sede ad Asti, presso la locale Camera di Commercio, e vuole essere espressione di tutte le categorie di produttori che dalla grappa traggono reddito: distillatori, imbottigliatori e aziende vitivinicole. Alla presidenza è stato recentemente eletto Cesare Mazzetti che succede ad Alessandro Francoli e, in ordine temporale, a Franco Barbero. L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004 51

IL PROFILO DEL CONSUMATORE Il dualismo sensoriale della grappa piemontese scinde in modo deciso anche il mondo dei consumatori: da una parte gli amanti del bere che attrae e convince al tempo stesso per la delicatezza, il garbo, la carezza tattile, che si rivolgeranno alle acqueviti aromatiche, dall altra i consumatori alla ricerca di spiriti indomiti, pieni, strutturati e ardenti. Certo è che, per un verso o per l altro, la grappa piemontese è adatta a quanti rivolgono la loro preferenza alle acqueviti di grande aroma, da sorseggiare in compagnia, provando a descriverle e a trovare differenze in un confronto che diventa gioco di società. 17 Distilleria Castelli G. Corso Luigi Einaudi, 55 12074 Cortemilia (CN) Tel. 0173 81093 Fax 0173 81093 Per la maggior parte degli amanti dei prodotti tipici Cortemilia è famosa come capitale della nocciola Tonda gentile delle Langhe, ma agli amanti della grappa non è sfuggito che dal 1968 vi opera la distilleria Castelli con un impianto continuo in corrente di vapore. Le vinacce predilette sono ovviamente quelle della zona circostante, a partire da quelle di Dolcetto che è connaturato nell area, ma con buona attenzione anche nei confronti dell austero Nebbiolo. 18 Bocchino Via Giovanni Battista Giuliani, 88 14053 Canelli (AT) Tel. 0141 8101 Fax 0141 832547 www.bocchino.it info@bocchino.it Sulla collina di Villanuova di Canelli è situata la sede della Bocchino, a pochi passi dall altrettanto celebre Contratto che è stata dalla medesima acquistata nel 1993. Fondata nel 1898 da Carlo Bocchino è una firma storica nel mondo della grappa. Nelle cantine, dove invecchiano in fusti di rovere e in barrique le acqueviti di vitigni pregiati e selezionati, è allestito il museo della distilleria Bocchino dov è raccolta la storia della distillazione e della civiltà contadina. La suggestione dell ambiente è favorita dall aroma intenso che si sprigiona dalle botti: l azienda ha infatti collezioni uniche di grappe invecchiate, sia per quantità, sia per millesimo. 19 20 Distilleria Beccaris Via Alba, 5 14055 Boglietto di Costigliole d Asti (AT) Tel. 0141 968127 Fax 0141 968676 www.distilleriabeccaris.it distilleriabeccaris@libero.it Distilleria Astigiana Corso Alessandria, 154 14047 Mombercelli (AT) Tel. 0141 955529 Fax 0141 959231 www.astigiana.it barbero@astigiana.it Tra Langhe e Monferrato opera la distilleria Beccaris, nata negli anni 50 e cresciuta per la grande passione del fondatore Elio Beccaris alla quale si sono poi unite le conoscenze del figlio Carlo, enologo della prestigiosa scuola di Alba. Nel rispetto di tradizione, qualità e genuinità, ricorrendo a impianti messi a punto nell arco di oltre mezzo secolo, si distillano a vapore vinacce provenienti da diversi vitigni nobili e molto diffusi nella zona (Moscato, Nebbiolo, Dolcetto e Barbera) ma anche da vitigni nuovi o riscoperti (Chardonnay, Arneis, Cortese e Grignolino). La distilleria Astigiana ha iniziato l attività nel 1948 in un piccolo locale dove vi era un solo alambicco, rigorosamente a bagnomaria. L artefice dei profumi e degli aromi delle grappe prodotte è Franco Barbero, la cui missione comincia molto prima che i vignaioli separino le bucce degli acini dal vino o dal mosto per portarle alla distilleria: da sempre il suo obiettivo è quello di selezionare le aziende vitivinicole che curano la vinaccia alla pari dei loro vini. La distillazione è condotta con due tipi di alambicchi, di cui uno è ancora un bagnomaria piemontese. La grappa ottenuta è per gran parte affinata in acciaio inox, ma quando ha particolari caratteristiche organolettiche viene elevata in piccoli carati di essenze legnose singolari quali melo, pero, mandorlo, ginepro, frassino e gelso. 52 L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004

Come scegliere GRAPPA Confermando che il modo migliore di sceglierle si basa ancora sull assaggio, poiché il valore di ogni prodotto è innanzitutto correlato con le sensazioni che la bevanda è in grado di donare al singolo, è il caso di dire: lasciamoci consigliare dal naso! Sono da rifuggire le acqueviti che evidenziano profumi smaccati e strani (cipria, rosa, lampone) anche se stuzzicanti: non fanno parte del repertorio subalpino. Fiori e frutta sono presenti ma mai debordanti, fanno capolino tra mille altre note in un contesto di grande naturalità. Fuggire nuovamente dalle grappe in cui si sentono odori poco piacevoli (ad esempio silos), anche se qualcuno vi potrà dire che è tipico: la buona branda è pulita e franca. Fidandosi o meno del proprio naso anche l etichetta può essere d aiuto: l indicazione del vitigno può dire se si tratta di grappa aromatica oppure no, ma se si riferisce a una varietà di vitis vinifera curiosa o rara non è per nulla certa la correlazione con la qualità organolettica del prodotto. In tal caso è meglio fidarsi del marchio del produttore, privilegiando le grapperie, ovvero chi fa fumare l alambicco, senza dimenticare che esistono ottime referenze anche tra gli imbottigliatori e, attualmente, anche tra le migliori firme di vini. Nel 1947 nasce la ditta Berta con la produzione di grappe, liquori e affini. Quattro alambicchi a corrente di vapore lavorano per ricavare acqueviti che in genere riposano in contenitori di acciaio inossidabile, ma quando evidenziano particolari caratteri organolettici sono poste nelle botti di diverse essenze per l affinamento. I Berta sono una delle sei famiglie di vecchia tradizione vinicola che compongono il consorzio Hastae nato per promuovere l immagine del Barbera d Asti. Fondata nel 1870 da Paolo Gualco, si tramanda di generazione in generazione i segreti delle sue grappe. La sua storia e quella dei suoi prodotti è perciò la storia delle persone che, nei vari periodi, ne hanno portato avanti le tradizioni. Si distilla sempre con alambicco discontinuo a bagnomaria di stile piemontese che, come specifica un cartello appeso da decenni in distilleria, è a Semigasogeni Autarchici in quanto il combustibile consumato è la stessa vinaccia esausta. A monte degli alambicchi stanno le vinacce delle colline del Monferrato e del Gaviese, a valle, soprattutto per le grappe invecchiate, i tini di rovere di Slavonia e le botticelle di rovere, castagno e acacia. La famiglia Inga originaria dalla provincia di Siracusa ha fondato,nel 1832, la Gambarotta. Nel 1938 Gaetano Inga, trasferita l azienda nell alessandrino, ne cambia la ragione sociale in Distillerie Inga che, nel 1958, torna a chiamarsi Gambarotta. Nel 1978 la società si divide in due parti: Gambarotta e Distillerie Inga. Queste ultime producono grappa, brandy e liquori. La distillazione avviene sia con alambicchi tradizionali in rame, a vapore, sia con un impianto a ciclo continuo a vapore diretto. Le vinacce provengono dal Piemonte e dall Oltrepo Pavese. Distilleria Berta Via Guasti, 54/56 Frazione Casalotto 14046 Mombaruzzo (AT) Tel. 0141 739528 Fax 0141 739531 www.distillerieberta.it info@distilleriaberta.it Distilleria Gualco Via XX Settembre, 3 15060 Silvano d Orba (AL) Tel. 0143 841113 Fax 0143 841113 www.distilleriagualco.it info@distilleriagualco.it Distillerie Inga & C. Via Garibaldi, 10 15069 Serravalle Scrivia (AL) Tel. 0143 65965 Fax 0143 65281 www.inga.it inga@inga.it 21 22 23 Alambicchi latenti Ai botanici è nota la presenza delle gemme latenti che attendono il manifestarsi di determinate condizioni per dare origine a nuovi germogli. Lo stesso speriamo che succeda per alambicchi che hanno sede in aziende prestigiose, ma che in questo momento non stanno fumando. Noi abbiamo preso in considerazione le grapperie che hanno operato negli ultimi anni, ma non possiamo non citare i tamburlani di celebri produttori di vino quali i Fratelli Oddero, i Marchesi di Barolo e i Tenimenti di Barolo e Fontanafredda. L ASSAGGIO 5 - PRIMAVERA 2004 53