Programmazione annuale a.s. 2011/2012 Docente: Manuela Selmin Materia: Filosofia Classe: V AS 1. Nel primo consiglio di classe sono stati definiti gli obiettivi educativo-cognitivi generali che sono stati riportati nella programmazione comune del consiglio di classe e ai quali la presente programmazione fa riferimento. 2. Situazione di partenza della classe: numero alunni clima della classe (problematico, accettabile, buono, ottimo) livello cognitivo globale di ingresso (problematico, accettabile, buono, ottimo) svolgimento del programma precedente (incompleto, regolare, anticipato) M F TOT 1 20 21 buono buono incompleto altro 3. In relazione alla programmazione curricolare, si prevede il conseguimento dei seguenti obiettivi cognitivi disciplinari in termini di: CONOSCENZE: Alla fine dell anno scolastico gli alunni conosceranno: LA STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO ATTRAVERSO LE SCUOLE DI PENSIERO CHE NE HANNO TRACCIATO IL PERCORSO LO SVILUPPO STORICO DEL PENSIERO OCCIDENTALE DA KANT A BERGSON PERCORSI TEMATICI CHE SI SVILUPPANO NELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE COMPETENZE: Alla fine dell anno scolastico gli alunni sapranno: ORIENTARSI IN PERCORSI INTERDISCIPLINARI COLLLOCARE STORICAMENTE LE FIGURE E LE CORRENTI DELLA FILOSOFIA CAPACITÀ: Alla fine dell anno scolastico gli alunni sono in grado di: LEGGERE E INTERPRETARE UN TESTO FILOSOFICO DI MEDIA DIFFICOLTA FORMULANDO IPOTESI DI LETTURA CREDIBILI ARGOMENTARE IN MANIERA COERENTE E SUFFICIENTEMENTE RIGOROSA IL PENSIERO DELLE PRINCIPALI SCUOLE FILOSOFICHE E DEI MAGGIORI FILOSI 4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE PREVISTI: Monte ore annuale previsto dal curricolo nella classe 66 1
Modulo / U.D. Periodo /ore Kant, Critica della ragion pura Critica della ragion pratica Critica del giudizio La riflessione politica e giuridica Settembre - Ottobre Il Romanticismo,caratteri generali L Idealismo,caratteri generali Fichte La critica a Kant I tre principi della dottrina della scienza Hegel, I capisaldi del pensiero hegeliano Novembre - Dicembre La fenomenologia dello spirito:coscienza,autocoscienza,ragione,spirito, Religione,Sapere Assoluto Destra e sinistra hegeliana Marx, La filosofia della prassi Il materialismo storico Gennaio - Febbraio Il Capitale 2
Nietzsche Il metodo gnoseologico Il nichilismo Il filosofo come profeta Marzo - Aprile L arte e lo spirito dionisiaco La distruzione della metafisica L Oltreuomo e l eterno ritorno Bergson L opposizione al positivismo La concezione del tempo e dello spazio La Coscienza Maggio - Giugno L Io 5. UTILIZZO DELLE ORE DI COMPRESENZA (SOLO IL LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI) ATTIVITÀ DI CODOCENZA (SC. SOCIALI FILOSOFIA) L OBIETTIVO DI QUESTE LEZIONI È DI PARTIRE DALLA QUESTIONE EDUCATIVA ATTUALE E PROGRESSIVAMENTE INIZIARE UN CONFRONTO CON I CONCETTI SVILUPPATI IN AMBITO FILOSOFICO. 3
Approfondimento APPROFONDIMENTI IN CODOCENZA CON FILOSOFIA E STORIA SETTEMBRE-OTTOBRE RIFLESSIONI SULLE ORIGINI DELLA SOCIETA DI MASSA CON ANALISI DEI SEGUENTI BRANI: Le Bon, La psicologia delle masse, Mondadori, Milano 1980 pp24-45 Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, il Mulino, Bologna 1962, pp3-12 NOVEMBRE DICEMBRE ANALISI DEI SEGUENTI BRANI: La funzione dello schiavo secondo Aristotele ( Aristotele, Politica, libro I, trad. di R. Laurenti, Laterza, Roma- Bari 1986, pp 9-10) L alienazione del proletariato industriale ( K. Marx, Manoscritti economico-filosofici, tad. Di Norberto Bobbio, Einaudi, Torino 1949, pp 83-87) L organizzazione scientifica della produzione ( F. W. Taylor, L organizzazione scientifica del lavoro, tra. di F. Garella, L. Landi, F. Zannini, Edizioni di Comunità, Milano 1954, pp 261,263) La fine del laissez faire (J. M. Keynes, la pianificazione statale, in Come uscire dalla crisi, trad. di P. Sabbatini, Laterza, Roma-Bari 1983, pp 59-639) Pro e contro la flessibilità (N. Sunseri, Renato Brunetta: Il problema delle imprese?esiste ancora poca flessibilità tratto da Il giornale di Sicilia 30 agosto 2006 e C. Ocone, Le trappole della flessibilità. Gallino: L economia schiacciala politica, tratto da Il mattino, 27 agosto 2006 GENNAIO Le nuove emergenze educative (F. Cambi, Storia della pedagogia, Laterza, Bari 1995, pp533-536) Terza età, adattamento e benessere psicologico ( G. Amoretti- M.T. Ratti, Psicologia della terza età, La nuova Italia Scientifica, Roma 1994, pp 63-69) FEBBRAIO-MARZO R.F. Betts, La decolonizzazione, il Mulino, Bologna 2003, pp 36-39, 45-46, 49 G Calchi Novati, P. Valsecchi, La storia ritrovata.dalle prime forme politiche alle dipendenze nazionali, Carrocci, Roma 2006, pp 296-301 M. K. Gandhi, Antiche come le montagne, Comunità, Milano 1969, pp 119-27, 135-41 A. Sen, Identità e violenza, Laterza, Roma-Bari 2006, pp152-62 Uguaglianza e differenza (C. Taylor,La politica del riconoscimento, in C. Taylor- J. Habermas, multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento, trad. di Rigamonti, Feltrinelli. Milano 2003, pp11-16, 23-25) Modelli di convivenza ( A. Portera, Globalizzazione e pedagogia interculturale. Interventi nella scuola, Erikson, Gardolo (TN) 2006, pp 65-67) La via italiana per la scuola interculturale ( Osservatorio nazionale per l educazione degli alunni stranieri e per l educazione interculturale, La via italiana per l educazione interculturale e per l integrazione degli alunni stranieri, MPI. Ottobre 2007, pp 8-9, 15-17) C.M.73 del 94 Educazione interculturale Tecniche narrative per fare intercultura ( A. Nanni, Intercultura e pedagogia narrativa, in L intercultura dalla A 4 alla Z, a cura di G. Favaro e L. Luatti, Franco Angeli, Milano 2004, pp 228-230)
Storia della psichiatria sintesi di P. Crepet APRILE-MAGGIO-GIUGNO Lettura dell opera di V. Andreoli, Lettera sulla droga, Rizzoli, Bologna, 2009 APPROFONDIMENTO TRATTO DA A. Oliverio Ferraris- A. Oliverio, Psicologia, i motivi del comportamento umano,zanichelli, Bologna 2007, pp 452-479: Etica professionale nella ricerca Etica in psicologia clinica Questioni di bioetica METODI LEZIONI FRONTALI; LEZIONI DIALOGATE. MAPPE SCHEMI PER RIASSUMERE E/O ESPORRE ESERCITAZIONI IN CLASSE E A CASA 7. MEZZI MANUALE IN ADOZIONE (ABBAGNANO-FORNEROI, LA FILOSOFIA VOLL. 1,2) DOCUMENTI FORNITI DALL INSEGNANTE LETTURE DA MANUALE O DA ALTRI TESTI 8. SPAZI AULA AULA MULTIMEDIALE 9. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE PER I CRITERI DI VALUTAZIONE CI SI ACCORDA A QUANTO STABILITO IN SEDE DI DIPARTIMENTO DISCIPLINARE (SI RIMANDA ALLE GRIGLIE ADOTTATE) INTERROGAZIONI ORALI E VERIFICHE SCRITTE DI VARIE TIPOLOGIE, SIMILI ALLA TERZA PROVA D ESAME (TOTALE N. 4) Cittadella, Firma del Docente 5