Prof. Dott. Carmelo Rizzo Presidente A.I.Nu.C. Università UNICUSANO Roma Roma 8 Marzo 2012



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Il Concorrente Pagina 1 Il Responsabile del Procedimento

Transcript:

NUTRIZIONE & OBESITÀ Dimagrire rimanendo in salute Prof. Dott. Carmelo Rizzo Presidente A.I.Nu.C. Università UNICUSANO Roma Roma 8 Marzo 2012

L uomo mangia troppo e male: vive utilizzando ¼ di ciò che mangia; gli altri ¾ danno da vivere a noi medici. Medico del Faraone, 1500 a. C.

SALUTE BENESSERE ALIMENTAZIONE

Alimentazione e Ben-Essere Avendo oggi a disposizione tutto il cibo che desideriamo ed essendo sempre più consapevoli che esistono profonde correlazioni tra nutrizione e salute-benessere. ricerca di un regime alimentare sobrio, qualitativamente migliore e soprattutto PERSONALIZZATO, in modo che rispecchi, quanto più possibile, l unicità di ogni singola Persona.

ERRORI NEL MODO DI ALIMENTARSI IMPOSTI DALLA CIVILIZZAZIONE Troppo in fretta Troppo abbondante Troppo spesso Troppo e tardi alla sera

AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE

AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE

AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE

AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE

AUTOINTOSSICAZIONE INTESTINALE

DIETA = CORRETTA ALIMENTAZIONE

CREDO CHE CI SIA QUALCHE ALIMENTO CHE MI DA PROBLEMI PERCHE. spesso ho mal di testa, a volte macchie cutanee spesso ho gonfiore e crampi addominali spesso ho diarrea 12

CONFUSIONE TERMINOLOGICA ALLERGIE INTOLLERANZE ALIMENTARI

REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI TOSSICHE NON TOSSICHE

REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI TOSSICHE Intossicazione da funghi Tossine batteriche

REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI NON TOSSICHE

REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI ALLERGIE IgE mediate IMMUNOMEDIATE GLUTINE INTOLLERANZE DEFINITE Non IgE mediate IPERSENSIBILITA Alimenti che provocano il rilascio di istamina INTOLLERANZE NON DEFINITE Non IgE mediate Immunomediate NON-IMMUNOMEDIATE LATTOSIO,FAVISMO

ALIMENTO INTOLLERATO Ag SISTEMA INTESTINALE CONTENITORE CONTENUTO EPITELIO INTESTINALE MICROBIOTA INTESTINALE GALT T8s, Th3, Tr1 CITOCHINE PROINFIAMMATORIE TOLLERANZA ORALE RISPOSTA IMMUNE ABNORME

ALIMENTO INTOLLERATO Ag abnorme immunoflogosi intestinale diarrea stipsi S.I.I. meteorismo

APPARATO GASTROINTESTINALE FUNZIONE DIGESTIVA FUNZIONE IMMUNITARIA FUNZIONE NEUROENDOCRINA

L apparato gastrointestinale è un lungo tubo che dalla bocca giunge all ano con il compito essenziale di rifornire il nostro organismo di acqua, minerali, vitamine e nutrienti FUNZIONE DIGESTIVA

Al tempo stesso esso funziona da barriera fondamentale nei confronti di agenti esterni che, ingeriti con il cibo, potrebbero nuocere alla salute FUNZIONE IMMUNITARIA 22

Infine è dotato di un ricchissimo tessuto nervoso, del tutto simile a quello che abbiamo dentro la scatola cranica, e di un apparato ghiandolare, i quali producono ormoni e sostanze che tra l altro garantiscono la comunicazione tra due strutture cruciali per la nostra salute FUNZIONE NEUROENDOCRINA 23

INTESTINO Solo nell ultimo ventennio, le più avanzate ricerche di neuroanatomofisiologia hanno evidenziato come esso non sia meramente deputato alle funzioni di assimilazione dei nutrienti ed espulsione dei rifiuti,ma possegga interazioni con il cervello, con il sistema immunitario e con la produzione di importanti neuromediatori SISTEMA INTESTINALE

IL SISTEMA INTESTINALE Configura in modo esemplare il superamento del punto di vista tradizionale che considerava i sistemi biologici funzionalmente indipendenti Una grande quantità di dati è stata ormai acquisita a dimostrazione del fatto che i compartimenti intestinali nervoso, endocrino ed immunitario costituiscono un SISTEMA INTEGRATO

IL SISTEMA INTESTINALE Le molecole messaggere sono in comune ed attive nei tre compartimenti che possono pertanto essere considerati come i momenti finali estremi di un continuum NEURO-ENDOCRINO-IMMUNITARIO

SISTEMA INTESTINALE SISTEMA INTEGRATO COMPARTIMENTO NERVOSO Serotonina Melatonina COMPARTIMENTO ENDOCRINO COMPARTIMENTO IMMUNOLOGICO Citochine IgAs

SISTEMA INTESTINALE Assolve a funzioni proprie Interagisce con il cervello Modula e condiziona la risposta immunitaria Reagisce alle malattie Somatizza emozioni e stati d animo

COMPARTIMENTO NERVOSO Contiene circa 100 milioni di neuroni e svolge un ruolo in gran parte indipendente dal cervello centrale a cui è collegato dal sistema nervoso autonomo, ma dal quale non dipende per il suo funzionamento Se si interrompono le connessioni tra il sistema nervoso autonomo e la rete nervosa dell intestino, questa continua a svolgere indisturbata le sue funzioni

Circonvoluzioni cerebrali ed intestinali PRIMO CERVELLO CERVELLO SUPERIORE SECONDO CERVELLO CERVELLO ENTERICO

COMPARTIMENTO ENDOCRINO È costituito da cellule endocrine situate nella mucosa gastrointestinale Esse, avendo la membrana plasmatica apicale esposta al lume, possono agire come sensori e interagire con le sottostanti cellule della sottomucosa attraverso il rilascio di amine e/o neuropeptidi che agiscono in modo paracrino

NEUROPEPTIDI INTESTINALI PEPTIDE LUOGO DI PRODUZIONE AZIONE PRINCIPALE COLECISTOCHININA Mucosa tenue, pancreas e SNC Stimola la contrazione della cistifellea e la secrezione degli enzimi pancreatici. Nel cervello induce sensazione di sazietà SOMATOSTATINA Intestino e SNC Inibisce gli ormoni intestinali (insulina e glucagone) ed il GH ipotalamico SOSTANZA P Intestino, pelle e SNC Neurotrasmettitore del dolore ACETILCOLINA SEROTONINA SNC E SISTEMA NERVOSO ENTERICO CELLULE CROMAFFINI dell intestino (90% di tutta la serotonina dell organismo) e SNC Nel SNC ha varie funzioni; nell intestino è liberata dal nervo vago per controllare le contrazioni, la liberazione di succhi gastrici, pancreatici, etc Regolazione dell umore Regolazione dell assunzione degli alimenti Attivazione del sonno Regolazione liberazione ormoni adenoipofisari

COMPARTIMENTO IMMUNITARIO È costituito dal sistema immune mucosale afferente al tessuto linfoide organizzato o intestino associato o GALT (Gut Associated Lymphoid Tissue)

GALT È UNO DEI PIU IMPORTANTI SETTORI IMMUNITARI DELL ORGANISMO, IN PARTICOLARE IN VIRTU DELLA SUA ESTENSIONE 400 mq

SUPERFICIE DEL GALT 400 mq

SISTEMA GALT Gut Associated Lymphoid Tissue Metà circa SISTEMA MALT Mucosal Associated Lymphoid Tissue Costituisce l 85% dell intero tessuto linfatico

Funzioni del GALT Processazione e presentazione degli antigeni (batterici e/o alimentari) Immunosorveglianza Immunotolleranza Infezioni Strober, Bas Clin Imm 1991 Intolleranze Allergie

MICROBIOTA INTESTINALE GALT IMMUNOSORVEGLIANZA IMMUNOTOLLERANZA

MICROBIOTA INTESTINALE Rappresenta un organo funzionalmente attivo capace di svolgere importanti funzioni biologiche, alcune delle quali direttamente deputate alla difesa dell ospite Esso, infatti, in condizioni fisiologiche (equilibrio) costituisce una sostanziale sfida antigenica per l ospite, capace di generare un forte effetto stimolante sulla maturazione del tessuto linfoide associato alla mucosa intestinale (GALT).

Microbiota intestinale Se facciamo un raffronto dal punto di vista cellulare tra l Homo sapiens composto da organi e tessuti e gli organismi unicellulari che lo colonizzano, è evidente come questi ultimi sono nettamente in maggioranza Il corpo umano infatti possiede in totale circa 10.000 miliardi di cellule, mentre nel solo intestino tenue e nel colon sono presenti circa 100.000 miliardi di cellule microbiche. Le cellule umane sono in netta minoranza!

Microbiota intestinale La distribuzione e la composizione della microflora batterica è diversa nei diversi tratti del tubo gastroenterico. La carica microbica aumenta man mano che si avanza dallo stomaco verso il retto, parallelamente alla componente anaerobica, mentre diminuisce quella aerobica.

MICROBIOTA INTESTINALE

MICROBIOTA INTESTINALE Putrefazione intestinale Produzione di carcinogeni PATOGENI Diarrea, stipsi, infezioni, epatopatie, cancro, produzione di sostanze tossiche Proteus Stafilococchi Clostridi Pseudomonas POTENZIALMENTE PATOGENI Enterococchi E. coli Formazione di una barriera microbica Lattobacilli BENEFICI Inibizione della crescita di batteri esogeni e/o patogeni Digestione ed assorbimento di nutrienti e minerali Stimolazione e modulazione del sistema immune Batterioidi Bifidobatteri Sintesi di vitamine

MICROBIOTA INTESTINALE PATOGENI Proteus Stafilococchi Clostridi POTENZIALMENTE PATOGENI BENEFICI Rappresentano la componente funzionale più numerosa della flora fisiologica dell intestino tenue. Hanno un importante ruolo difensivo contro i germi patogeni. Pseudomonas Enterococchi Producono acido lattico ed altri acidi che, acidificando l ambiente intestinale, neutralizzano i cataboliti alcalini e determinano resistenza alla colonizzazione di batteri patogeni alcalogeni. E. coli Lattobacilli Attivano le cellule NK e i macrofagi, ma non i linfociti T e B (attività immunitaria aspecifica). Bifidobatteri Batterioidi 44

MICROBIOTA INTESTINALE PATOGENI Proteus Stafilococchi Clostridi Pseudomonas POTENZIALMENTE PATOGENI Enterococchi BENEFICI Insieme ai Lattobacilli sono tra le specie predominanti nelle microflore intestinali, e sono inoltre tra i principali responsabili dell equilibrio e della stabilizzazione dell ecosistema microbico intestinale. Come i Lattobacilli producono acido lattico, che contribuisce a regolare il ph dell intestino, e batteriocine che svolgono un azione antimicrobica contro i potenziali patogeni intestinali. E. coli Lattobacilli Bifidobatteri Come i Lattobacilli attivano le cellule NK e i macrofagi, ma non i linfociti T e B (attività immunitaria aspecifica). Batterioidi

MICROBIOTA INTESTINALE PATOGENI POTENZIALMENTE PATOGENI BENEFICI Proteus Stafilococchi Clostridi Pseudomonas Fanno parte della flora intestinale parietale dell intestino tenue Ostacolano la crescita di germi patogeni acidificando l ambiente e producendo sostanze batteriostatiche e battericide. Enterococchi E. coli Lattobacilli Hanno una importante attività immunitaria poiché sono in grado di stimolare l intera gamma di immunociti (NK, macrofagi, linfociti T, linfociti B). Bifidobatteri Batterioidi

MICROBIOTA INTESTINALE PATOGENI POTENZIALMENTE PATOGENI BENEFICI Proteus Stafilococchi Clostridi Pseudomonas Fa parte della flora intestinale fisiologica ed è un germe importante per mantenere la resistenza alla colonizzazione di germi patogeni. Ha un effetto immunomodulante sul sistema immunitario della mucosa intestinale, attiva la produzione di IgA secretorie e produce vitamina K. Enterococchi E. coli Batterioidi Lattobacilli Bifidobatteri Un aumento di questo germe può essere causato da un alimentazione troppo ricca di proteine e grassi e spesso può causare infezioni croniche recidivanti anche nel tratto urogenitale.

MICROBIOTA INTESTINALE Batterioidi PATOGENI POTENZIALMENTE PATOGENI BENEFICI Proteus Stafilococchi Rappresentano la componente più numerosa della flora batterica dell intestino crasso Clostridi Pseudomonas Insieme ai Bifidobatteri sono molto importanti per la resistenza alla colonizzazione. Enterococchi E. coli Lattobacilli Bifidobatteri Metabolizzano prevalentemente proteine, ma rispetto ad altri germi aerobici sono poco attivi

MICROBIOTA INTESTINALE FUNZIONI METABOLICHE FUNZIONE PROTETTIVA FUNZIONE IMMUNITARIA

FUNZIONI METABOLICHE Attivazione metabolismo dei glucidi e delle proteine Metabolismo degli zuccheri complessi con produzione di acidi grassi a catena corta benefici per l organismo (ac. propionico inibitore dei meccanismi di assorbimento del colesterolo; ac. butirrico principale substrato energetico delle cellule epiteliali) Decomposizione della cellulosa Decomposizione di alcune sostanze cancerogene (nitrosamine) Sintesi di vitamine (B1, B2, B6, B12, K ) Produzione di sostanze antibatteriche (ac. lattico, ac. solfidrico, H 2 O 2, batteriocine)

FUNZIONE PROTETTIVA FORMAZIONE DI UNA BARRIERA MICROBICA MECCANISMI DIRETTI Produzione di sostanze microbicide o microstatiche (batteriocine, acidi grassi a catena corta, acido solfidrico, perossido di idrogeno) Produzione di metaboliti tossici Deplezione di nutrienti essenziali Adesione ai recettori delle mucose ed ostacolo all insediamento degli invasori patogeni MECCANISMI INDIRETTI Aumento della produzione anticorpale Stimolazione fagocitaria Stimolazione produzione citochine (TNF, IFNs)

La Barriera Intestinale Commensal flora Commensal flora Enzymes Allergen IgA Mucin M cell Tight junctions TGF-b Th3 Tr1 IL-10 CD4 TLRs Tgd DC IL-10 IL-4 52

FUNZIONE IMMUNITARIA MICROBIOTA INTESTINALE GALT IMMUNOMODULAZIONE IMMUNOSTIMOLAZIONE IMMUNOSOPPRESSIONE - Maturazione funzionale del sistema immunitario intestinale - Stimolazione delle IgA secretorie - Mantenimento della tolleranza immunologica

ALTERAZIONE MICROBIOTA MICRORGANISMI BENEFICI O EUBIOTICI MICRORGANISMI POTENZIALMENTE PATOGENI 54

SINDROME dell INTESTINO IRRITABILE (SII) STIPSI GONFIORE ADDOMINALE DISMICROBISMO LIEVE Coinvolgimento degli organi dell apparato gastroenterico METEORISMO FLATULENZA DIARREA

MICOSI INTESTINALE CANDIDOSI VAGINALE DISMICROBISMO MEDIO Coinvolgimento dell apparato gastroenterico e urogenitale ALITOSI CISTITI CRONICHE PROSTATITI CRONICHE

ANSIA DEPRESSIONE ABBASSAMENTO DIFESE IMMUNITARIE STANCHEZZA CRONICA DISMICROBISMO GRAVE con disseminazione tossinica a carico di quasi tutti gli organi ed apparati CEFALEE FRONTALI DOLORI ARTICOLARI AFFEZIONI CUTANEE INVECCHIAMENTO PELLE

LE SENSAZIONI DELL INTESTINO.... 58

Quando il corpo fu creato, tutte le sue parti inoltrarono domanda onde poter essere poste a capo di esso. VISIONE UNITARIA DEL PAZIENTE 59

Disse il cervello Io trasmetto disposizioni e messaggi a tutte le parti del corpo, le controllo, le dirigo. E giusto che io venga eletto CAPO

Disse lo stomaco Io traduco in energia, insieme all intestino, tutti gli elementi di cui il corpo ha bisogno, lo nutro e lo preservo da morte causata da inedia. E quindi giusto che io venga eletto CAPO.

Noi trasmettiamo e trasformiamo in moto tutti gli impulsi del cervello e l energia che ci fornisce lo stomaco. E giusto che noi siamo elette CAPO. Dissero le gambe

Una dopo l altra tutte le varie parti del corpo umano proposero la Votatemi!!! Sono io il capo loro candidatura adducendo motivi più o meno validi Votatemi!!! Noooo!! Siamo noi zzzzz.zzzzzz

ed infine l INTESTINO propose la propria. Penso che il CAPO dovrei essere io Scoppiò una risata generale, tanto ridicola fu trovata l idea che l Intestino fosse il CAPO

Offeso, l Intestino si gonfiò, si occluse e da quel momento si rifiutò di fare il proprio dovere.ovvero lo STRONZO!!!!!

Il tempo passò e a causa dello sciopero indetto e attuato dall Intestino,, tutte le parti del corpo cominciarono a star male: il cervello divenne febbricitante, lo stomaco aveva i crampi, le mani e le gambe pendevano inerti lungo il corpo e tutto era in disordine.

Infine per non andare incontro a morte sicura, tutti gli organi si rivolsero al Creatore, pregandolo di eleggere l Intestino a CAPO del corpo umano. Ecco a voi il CAPO.. Avvenuto ciò e rabbonitosi, l Intestino riprese a lavorare regolarmente, e cioè a fare lo Stronzo.

Morale della favola per diventare CAPO non c è bisogno di essere un genio, ma basta essere qualcuno capace di fare lo STRONZO.. 68

DISMICROBISMO INTESTINALE Condizione di ridotta funzionalità intestinale con screzi immunologici, infiammatori ed infettivi INTESTINO MADRE DI MOLTE PATOLOGIE Il TRATTO GASTROINTESTINALE come starter ezio-patogenetico per un notevole numero di malattie Il suo RIEQUILIBRIO diviene condizione necessaria e sufficiente per rigenerare lo stato di BEN-ESSERE

LASCIA CHE IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA E CHE LA TUA MEDICINA SIA IL CIBO Ippocrate, III sec. a.c.

Se il padre di un malanno spesso è sconosciuto, la madre è sempre l alimentazione Detto popolare

OBESITA BELLEZZA

MAGREZZA BELLEZZA

MAGREZZA = BELLEZZA

L obesità: un epidemia GLOBESITY Secondo l OMS oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo è in sovrappeso, di cui almeno 300 milioni obese. Il problema è globale con un aumento progressivo anche nei paesi in via di sviluppo

Patologia multifattoriale -stile di vita -predisposizione genetica e fattori ambientali -fattori psicologici

Conseguenze del sovrappeso L obesità è un fattore di rischio per numerose malattie:diabete, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, malattie cardiovascolari, osteoartrite Compromissione della qualità di vita Riduzione dell aspettativa di vita

DIETA DIMAGRANTE Calcolo del BMI e quindi del peso ideale (costituzione e attività fisica)

CALCOLO DEL PESO TEORICO (IDEALE) IMC NORMALE UOMINI DONNE Costituzione esile 20-22 18-20 Costituzione media 22-24 20 22 Costituzione robusta 24-25 22-24

RIFLESSIONI CONCLUSIVE BENESSERE

Conviene far studi sui regimi (alimentari) più opportuni per gli uomini ancora in salute. Ippocrate Il secondo millennio ci ha consegnato un mondo di OBESI

L evoluzione della piramide alimentare Prima versione: La piramide alimentare venne ideata dal dipartimento dell Agricoltura USA nel 1992. Era strutturata con una classificazione orizzontale dei seguenti gruppi di alimenti (dal basso verso l alto) Cereali e derivati Verdura Latte e latticini Zuccheri e grassi Carne, pesce, uova, legumi Frutta fresca

La modifica: Nel 2005 la piramide è stata modificata, divenendo My Pyamid. La nuova versione mantiene sei gruppi di alimenti, ma le strisce orizzontali sono diventate verticali di colori differenti (da sinistra a destra) Olio e grassi cereali verdura frutta latticini proteine

L innovazione: Addio alla piramide, arrivano i piatti, con l obiettivo principale della crociata antiobesità: destinare almeno metà della dieta a frutta e verdura (gli alimenti dovrebbero essere distinti non più in 6, ma in 4 categorie) Verdura Frutta Cereali Proteine A lato un piattino più piccolo con latte e yogurt

ENTRATE CALORICHE USCITE CALORICHE = ----------------------------------------------------------- BILANCIO ENERGETICO POSITIVO

L obesità rappresenta uno dei più importanti problemi di salute in quanto riduce l aspettativa di vita, aumenta la disabilità, la mortalità.

Un individuo su tre è obeso (ha un peso superiore del 20% rispetto al peso corporeo ideale). Il soggetto obeso presenta un aumento del 20% del rischio di mortalità per complicanze, quali ipertensione, diabete ed iperlipidemia

L obesità ha un ruolo importante non solo nell età adulta, ma anche nell età scolare. Le complicanze legate all obesità gravano sulla spesa sanitaria per circa 10 miliardi di Euro l'anno. L'obesità è la seconda causa principale di morte prevenibile nelle popolazioni occidentali.

SOVRAPPESO E OBESITÀ: DATI PERCENTUALI ISTAT 60 50 40 30 20 canada usa italia 10 0 sottopeso normopeso sovrappeso obeso

50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 18-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 74 to obesità sovrappeso

Malattie respiratorie Steatosi epatica Calcolosi colecisti Iperuricemia e gotta Cancro mammario ed endometriale Malattie cardiovascolari Ictus Diabete II 85% obesi Dislipidemia Osteoartrite Alterazioni endocrine

93

...CHIRURGIA BARIATRICA TECNICHE RESTRITTIVE TECNICHE DERIVATIVE TECNICHE IBRIDE V. Mazzuca Mari

Palloncino intragastrico BIB

MECCANISMO DELLA SAZIETA SENZA BENDAGGIO E CON BENDAGGIO

BY PASS GASTRICO Piccola tasca gastrica neopiloro stretto La deviazione del normale percorso alimentare esclude una parte del tratto intestinale dal passaggio del cibo. L arrivo del cibo appena masticato in un tratto di intestino che non è abituato a riceverlo provoca un calo dell appetito

Trattamento nutrizionale a scopo dimagrante, basato su un alimentazione essenzialmente proteica in forma liquida Questa, in assenza di zuccheri e grassi, determina la formazione dei corpi chetonici, la cui presenza annulla il senso di fame I corpi chetonici derivano dalla trasformazione del grasso di deposito negli zuccheri necessari all organismo per svolgere la normale attività fisica Il grasso in eccesso viene eliminato risparmiando la parte magra (muscoli)

CORPI CHETONICI L assunzione di un eccesso di proteine, in assenza o carenza di zuccheri, non assicura all organismo la quantità di energia necessaria al suo funzionamento. Di conseguenza, esso attinge alle riserve di grasso per produrre energia ma, mancando i carboidrati, la combustione dei grassi viene cortocircuitata, è incompleta, e si arresta alla produzione dei corpi chetonici che portano ad uno stato di chetosi, ossia di acidosi metabolica Per ridurne la concentrazione nel sangue, l organismo inizia allora a eliminare con le urine gli acidi aceto-acetico e 3-idrossi-butirrico e, attraverso i polmoni, l acetone il quale, a contatto dell aria, emana il caratteristico odore di frutta matura (alitosi acetonemica).

CORPI CHETONICI Ovviamente, l acidosi metabolica, se protratta a lungo nel tempo, è estremamente dannosa per l organismo e la perdita di peso che si ottiene è essenzialmente dovuta all eliminazione di acqua espulsa con le abbondanti urine per liberarsi dei corpi chetonici, nonché a perdita di massa muscolare a cui l organismo attinge nel disperato tentativo di rifornire il cervello di glucosio (AA glucogenetici)

CORPI CHETONICI Con questo metodo, la formazione dei corpi chetonici non assume alcun aspetto negativo per un duplice motivo: - è limitato nel tempo (8-10 gg) - è basato sull apporto prevalente o esclusivo di un integratore proteico, a base di AA, formulato in modo da stimolare l anabolismo proteico ( massa magra) ed il catabolismo lipidico la formazione dei corpi chetonici assume invece, un aspetto positivo in quanto, rappresentando l unica fonte di energia per il cervello, ne consentono il normale funzionamento. Hanno, inoltre, un naturale effetto anoressizzante ed euforizzante. Ecco perché non si ha fame e si è ottimisti

Questo tipo di trattamento costituisce sicuramente la scelta di elezione in caso di obesità laddove in genere l ultima spiaggia è costituita dalla chirurgia bariatrica (scelta irreversibile!), ma può essere utilizzata anche in presenza di sovrappeso medio-grave Essa, infatti, non presenta particolari controindicazioni ad esclusione dei soggetti che soffrono di grave insufficienza renale

Perdere massa grassa senza perdere massa magra in tempi brevi Agire selettivamente sulle adiposità localizzate Dimagrire senza soffrire la fame Mantenere i risultati ottenuti nel tempo

Tre modalità di trattamento: V. Mazzuca Mari

po sintossicazione trizionale roteica Valutazione clinica/psicologica generale Valutazione antropometrica Bioimpedenziometria iniziale (BMI, F.M., F.F.M., T.B.W.) Valutazione esami ematochimici

Emocromo completo Azotemia Creatininemia Glicemia Trigliceridi Colesterolo tot, LDL, HDL Uricemia QSP Potassiemia Calcemia GOT, GPT TSH, FT3, FT4 HCV HBSAg Urine complete

TRATTAMENTO ENTERALE La soluzione proteica in forma liquida, contenuta in una piccola sacca, viene introdotta direttamente nello stomaco del paziente attraverso un piccolo sondino naso-gastrico di 2/3 mm di spessore La somministrazione avviene in maniera lenta ( 80 ml /h) e continua mediante una piccola pompa computerizzata che spinge il contenuto della sacca attraverso il sondino Il paziente non mangia ma deve bere abbondantemente liquidi non zuccherati

TRATTAMENTO ENTERALE È costituito da cicli di trattamento enterale alternati a cicli di dieta alimentare, così distribuiti: 8-10 gg di sondino, con perdita max di circa l 1% di peso corporeo/giorno, ossia 6-8% 7 9% 20 gg di dieta alimentare controllata di mantenimento, utili soprattutto come fase di educazione alimentare

TRATTAMENTO ENTERALE Le statistiche raccolte su circa 300 casi di pazienti trattati con il sondino per 10 gg, hanno evidenziato che nei primi 8 gg il calo di peso è del 5,8-7% nelle donne e del 6,8-8% negli uomini Considerando perciò lo stress metabolico ed emotivo del paziente e la scarsa rilevanza della perdita di peso negli ultimi 2 gg di trattamento, il ciclo con il sondino può anche essere ridotto ad 1 settimana Ciò, oltre ad ottimizzare gli effetti terapeutici, permette anche di abbreviare l intervallo tra due trattamenti consecutivi

TRATTAMENTO ORALE 1 FASE Produce gli stessi risultati del sondino senza il fastidio di avere il sondino nel naso 1,2 gr proteine/kg di peso ideale (1 gr se sedentario) 1,4 gr proteine/kg di peso ideale (1,2 gr se sedentario) Cicli di 7-10 gg (riduzione del peso iniziale del 6-9%)

PROFAST Integratore proteico a base di proteine del latte arricchito di Isoleucina, Triptofano e Aspartato di Potassio IPERPROTEICO IPERSOLUBILE

Preparazione proteica amino-acidica collocabile nella realizzazione di programmi dietoterapici di dimagrimento Una dieta proteinata eseguita mediante alimenti naturali può presentare alcuni limiti per la praticità, l efficacia e il sovraccarico renale. La stessa dieta può essere facilmente eseguita grazie all aiuto di ProFast che con la sua formulazione di 18 aminoacidi e Potassio dà risultati eccezionali. Il ProFast permette una integrazione proteica qualitativamente completa.

I 18 aminoacidi del ProFast AMINOACIDI ESSENZIALI AMINOACIDI SEMIESSENZIALI AMINOACIDI NON ESSENZIALI

AMINOACIDI ESSENZIALI Fenilananina Isoleucina Istidina Leucina Lisina Metionina Tronina Triptofano Valina

AMINOACIDI SEMIESSENZIALI Tirosina Arginina Cistina

AMINOACIDI NON ESSENZIALI Alanina Ac. Aspartico Ac. Glutammico Glicina Prolina Serina

TRATTAMENTO ORALE 1 FASE SCHEMA NUTRIZIONALE CONSIGLIATO PER LA 1 SETTIMANA Colazione Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 1 bustina di PROFAST sciolta in una delle bevande Metà mattino Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) Pranzo Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una delle bevande Pomeriggio Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) Cena Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una delle bevande

TRATTAMENTO ORALE 1 FASE Il paziente può suddividere l assunzione a suo piacimento, cercando di distribuire l apporto in modo equilibrato Fondamentale l assunzione di almeno 2 lt di acqua al giorno È possibile bere thè al limone, caffè (max 2/giorno), tisane all equiseto 40% e liquirizia 20% dolcificate con aspartame, oppure spremute di limone senza zucchero

TRATTAMENTO ORALE 2 FASE Dopo il primo ciclo di assunzione del solo integratore proteico, si passa ad una dieta mista per 2/3 settimane Nella 1 settimana, l apporto proteico sarà fornito per metà da carne o pesce + verdura a basso carico glicemico e per metà da un integratore proteico solubile Nelle successive 2/3 settimane si seguirà una dieta ipocalorica (metabolica, etc) tarata sulla costituzione e sull attività svolta dal paziente

TRATTAMENTO MISTO Dieta proteica (1,2 1,4 gr proteine / Kg di peso ideale) costituita in pari misura (50%) da: un integratore proteico PROFAST alimenti proteici (carne e pesce) + 500 gr di verdure a basso carico glicemico

TRATTAMENTO MISTO SCHEMA NUTRIZIONALE CONSIGLIATO PER LE 2 SETTIMANE SEGUENTI: Colazione Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 1 bustina di PROFAST sciolta in una delle bevande Metà mattino Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) Pranzo Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) + 2 bustine di PROFAST sciolte in una delle bevande Pomeriggio Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero) Cena Pasto di carne ( 200gr ca.) o pesce ( 250gr ca.) o legumi ( 100/150gr crudi) o 2 uova + verdure a scelta dalla lista Alternare i vari gruppi alimentari giornalmente. Bere almeno 2 litri di acqua ( anche gassata) al giorno

Bevande Consentite: Tè, Caffè o Tisana (senza zucchero). Verdure Concesse: Broccoli, Cavolfiore, Cavolo bianco o verde, Cetrioli, Finocchi, Insalata (tutte le verdure a foglie) Peperoni verdi, Ravanelli, Sedano, Germogli di soia, Spinaci, Zucchine, Asparagi, Verza, Funghi. Carni Permesse: Pollo, Tacchino, Coniglio, Manzo, Vitellone, Agnello, Maiale magro, Bresaola, Prosciutto, Uova. Pesce: Tonno al naturale, Salmone, Alici, Merluzzo, Luccio, Palombo, Rombo, Sarago, Spigola, Sogliola, Orata, Scampi, Seppie, Calamari, Polpo. Legumi: Ceci, Fagioli, Lenticchie, Piselli, Soia. Linea guida alimenti Condimenti: Sale, Limone, Aromi, Aceto di mela o balsamico, Olio (Oliva, Girasole, Sesamo, Vinacciolo, meglio se spremuti a freddo). Evitare: Carni Grasse: Oca, Maiale grasso, Gallina, Castrato, Frattaglie, Interiora. Carni Insaccate: Coppa, Cotechino, Mortadella, Salsiccia, Salame, Wurstel, Zampone. Pesci grassi: Anguilla, Capitone Tutti i Formaggi Salse grasse ed elaborate, Fritture in genere Frutta secca ed oleosa: Datteri, Fichi secchi, Nocciole Zucchero (anche integrale), Miele, Marmellata, Frutta candita e sciroppata Bevande zuccherate e gassate: Aperitivi, Digestivi, Amari, Liquori, Superalcolici, Aranciata, Sciroppi

Naturalflora Idroflora 1- idroflora 2 - Perossido di Magnesio Idropsillium Idrocolon con Idroflora 3 CanDiet Mini-Meal

Alimenti permessi Le proteine vegetali Il tofu e il seitan, hanno una percentuale di proteine che possono essere consumati a volontà Il tempeh (alimento derivato dalla soia) Bistecche di soia e burger vegetali Il latte di soia (privo di lattosio, ricco di proteine vegetali,poco calorico,povero di lipidi,calcio,vitamina D e privo di colesterolo Lo yogurt di soia

Pesatevi molto spesso,soprattutto nei primi giorni. Se la bilancia è la nemica di chi ingrassa,è anche l amica e la giusta ricompensa di chi dimagrisce:ogni perdita di peso,per quanto minima,sarà il vostro stimolo più grande

mangia come sei nel tuo Dna

La prevenzione alimentare passa per la Genetica

Individuare una dieta ad personam è sempre stato uno degli obiettivi più ambiziosi e ancora oggi disattesi, degli specialisti alimentari delle varie branche della medicina afferenti alla ricerca della salute e più in generale, del benessere inteso nel senso più completo della parola

Medici, biologi nutrizionisti, personal trainer e numerose altre professionalità coinvolte in prescrizioni e suggerimenti sulla corretta alimentazione, in chiave sia qualitativa che quantitativa, sono a tutt oggi privi di una metodica scientifica e rigorosa per l impostazione di schemi dietologici

Secondo i ricercatori americani, si tratterebbe di ritagliare la dieta su misura per ogni paziente, senza in alcun modo esasperare i risultati di perdita di peso. Ma attualmente resta irrisolta la questione riguardante quali parametri adottare per individuare la corretta tipologia alimentare per ogni specifico individuo così da soddisfare la crescente richiesta di diete personalizzate.

George Watson, ricercatore alla UCLA, notò per primo una fondamentale differenza di reazione metabolica tra soggetti sottoposti agli stessi tipi di alimenti. Analizzando i motivi di queste differenti reazioni, individuò due distinti gruppi di individui in cui il tasso di CO2 e l acidità ematica erano differenti.

Un gruppo, costituito dal 20% degli individui, bruciava gli alimenti ad un tasso più elevato del normale. L altro, costituito dall 80% degli individui, li bruciava ad un tasso più lento. Watson chiamò i primi ossidatori veloci, i secondi ossidatori lenti. L individuazione del tipo ossidativo di appartenenza, importante per la scelta dell alimentazione più idonea, veniva condotto rilevando il tasso di CO2 nel sangue venoso o capillare.

Recentemente, nella personalizzazione delle diete, parallelamente e in combinazione con gli appena ricordati schemi metabolici, si è imposto il concetto di esclusione dei cibi più frequentemente utilizzati o meglio, dei cibi a cui si fosse allergici o intolleranti.

Un concetto innovativo consiste nell utilizzare per la prima volta la tipizzazione genetica della varianti alleliche S, SL, L(G), L, L(A), del gene 5HTTLPR SLC6A4, in tutte le sue possibili interazioni epistatiche, come indicatore di adattamento lento, intermedio e rapido allo stress alimentare. Stress causato da un'alimentazione qualitativamente inadeguata o da un'alimentazione mal distribuita e sbilanciata.

Secondo questa innovativa tecnica gli individui vengono raggruppati in tre ben distinte tipologie: gli adattatori lenti al cibo (Food Slow Stress Adapter = FSSA), gli adattatori intermedi (Food Intermediate Stress Adapter = FISA) ed adattatori rapidi (Food Fast Stress Adapter = FFSA).

Dette tre tipologie di individui, selezionano ed evidenziano la differente capacità dei singoli soggetti a resistere allo stress di un'alimentazione inadeguata, senza beneficiare di una integrazione nutraceutica geneticamente orientata.

L utilizzo dei risultati ottenuti, indifferentemente dal genere sessuale del paziente genotipizzato, permette di determinare un corretto e personalizzato regime alimentare, prevedendo la completa equivalenza e consentendo la totale interscambiabilità di cibi appartenenti alla stessa categoria (lenti, intermedi o rapidi) definita in base al contenuto glucidico, proteico o lipidico di detti alimenti, così da determinarne precise caratteristiche e tempistiche del metabolismo ossidativo.

Il presente metodo di analisi alimentare, permette di unificare infine i controversi ruoli attribuiti alle allergie, incompatibilità o citotossicità alimentari nella determinazione dietetica, considerandoli comunque tutti indistintamente come fattori scatenanti nutrizionali (FSN) in chiave di stress ossidativo.

IL METABOLISMO Per comprendere meglio i principi di riferimento utilizzati nella presente indagine, torna utile ricordare le caratteristiche dei due metabolismi che caratterizzano l essere umano: il metabolismo basale ed il metabolismo intermedio.

METABOLISMO BASALE Si definisce metabolismo basale quello riferito alla quantità di energia necessaria al fisiologico funzionamento del corpo a riposo; esso serve a mantenere attive e costanti le funzioni vitali dell organismo come la respirazione, il battito cardiaco, la temperatura del corpo, la peristalsi intestinale e altre importanti funzioni autonome.

METABOLISMO INTERMEDIO Il metabolismo intermedio è invece quello correlato alla ossidazione dei costituenti fondamentali degli alimenti, ovvero, gli zuccheri, i grassi e le proteine. Tutti gli alimenti assunti dal nostro organismo, subiscono infatti una serie di trasformazioni chimiche per essere successivamente convertiti in energia, all'interno delle nostre cellule.

E' stato il biochimico George Watson a scoprire e studiare il metabolismo intermedio (dal 1952 al 1972); egli per primo classificò tre tipi diversi di ossidatori: Il primo tipo, ipo-ossidatore, con metabolismo intermedio lento caratterizzato da un ph venoso alto (>7.38).

A tale soggetto, in difficoltà nel ricavare energia da qualsiasi tipo di cibo, veniva consigliata un'alimentazione preferibilmente ricca di cibi di più facile ossidabilità come i carboidrati e le proteine glucogeniche e pressoché priva di grassi integrata da una formula di vitamine e minerali pro-ossidanti. Gli ipo-ossidatori tendono ad ingrassare facilmente e se riescono a perdere i chili in eccesso, li riprendono con estrema facilità.

Integratori vitaminici e mineralici per ipo-ossidatori. Vitamina B1 10 mg. Vitamina B2 10 mg. Vitamina B6 10 mg. Vitamina C 250 mg. Vitamina D 400 mg. Niacina 25 mg. PABA 100 mg. Potassio citrato 300 mg. Ossido di magnesio 100 mg. Gluconato di rame 0,2 mg. Gluconato di ferro 25 mg.

Il secondo tipo, iper-ossidatore, con metabolismo intermedio veloce caratterizzato da un ph venoso basso (<7.36). Per mantenere equilibrato tale soggetto, rapido ossidatore di carboidrati, veniva consigliata un'alimentazione prevalentemente a base di proteine chetogeniche e di grassi, integrata da una formula di vitamine e minerali antiossidanti.

Gli iper-ossidatori tendono ad ingrassare in modo accentuato arrivando all'obesità. La perdita di peso può però essere ugualmente veloce e duratura.

Integratori vitaminici e mineralici per iper-ossidatori. Vitamina A 10,000 U.I. Vitamina E (tocoferoli) 200 U.I. Vitamina B12 100 mcg. Vitamina C 200 mg. Niacinamide 200 mg. Ac. Pantotenico 100 mg. Colina 200 mg. Inositolo 160 mg. Calcio 220 mg. Fosforo 150 mg. Iodio 0,05 mg. Solfato di Zinco 7 mg.

Il terzo tipo, sotto-ossidatore, con metabolismo intermedio normalmente attivo, caratterizzato da un ph venoso 7.36-7.37. A questo soggetto, dotato di processi metabolici efficienti, veniva consigliato un regime alimentare equilibrato con una leggera prevalenza proteica, supportato da una formula completa di vitamine e sali minerali per vivere in maniera ottimale. Il suo peso corporeo tende generalmente a rimanere costante.

Sfruttando la nuova identificazione genetica delle tipologie di adattatore lento, intermedio e rapido allo stress alimentare, possiamo derivare ora indicazioni innovative riguardo il regime dietetico più adatto a ciascun individuo per qualità dei cibi e loro distribuzione temporale nel corso della giornata.

Influenza del Gene NUTRIGENE Geni Adattamento allo stress Sensibilità al sale Sensibilità all'alcool Olio di oliva (utilizzo) Sensibilità caffeina Azione detossificante (secondo tipo di cottura) Azione detossificante (utilizzo crucifere ) GSTM1 Infiammazione generale Sensibilità ai grassi saturi Metabolismo vitamine B Sensibilità agli zuccheri e carboidrati raffinati Stress ossidativo Metabolismo vitamina D Sensibilità lattosio 5HTT(SLC6A4) ACE AOH1C APOC3 CYP1A2*1F VOR CYP1A2*1 F IL6 TNF APOC3 LPL MTHFR ACE PPARG S002 VOR LCT Sensibilità glutine (morbo celiaco) HLA DQ2/8

ADATTAMENTO ALLO STRESS LATTOSIO GLUTINE 5HTT(SLC6A4) LCT HLA DQ2/8 Adattamento allo stress Sensibilità lattosio Sensibilità glutine (morbo celiaco)

NUTRIGENE BAMBINO Permette di stabilire una alimentazione aderente alle necessità del bambino. Mediante lo studio dei polimorfismi dei geni per la sensibilità a glutine e lattosio, si può valutare la dieta prima ancora dello svezzamento del lattante. 5HTT(SLC6A4) MTHFR PPARG VOR LCT HLA DQ2/8 Adattamento allo stress Metabolismo vitamine B Sensibilità agli zuccheri e carboidrati raffinati Metabolismo vitamina D Sensibilità lattosio Sensibilità glutine (morbo celiaco)

NUTRIGENE DONNA Permette di stabilire uno schema nutrizionale che tiene conto anche delle problematiche tipicamente femminili come contraccezione, menopausa, osteoporosi ecc. 5HTT(SLC6A4) IL6 - TNF MTHFR PPARG VOR LCT Adattamento allo stress Infiammazione generale Metabolismo vitamine B Sensibilità agli zuccheri e carboidrati raffinati Metabolismo vitamina D Sensibilità lattosio

In particolare, per il soggetto caratterizzato come Food Slow Stress Adapter (FSSA),S/S il soggetto cioè che presenta un adattamento lento allo stress con accumulo degli stimoli strettanti e dei loro effetti, sono più indicati i cibi di più facile e rapido metabolismo come i carboidrati (cereali, farine e zuccheri raffinati, frutta fresca ed essiccata) oltre alle proteine ricche di aminoacidi glucogenici tipici di latte e formaggi magri, della carne bianca, del pesce bianco, dell albume d uovo e di alcuni legumi come piselli e ceci.

ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO LENTO S/S CEREALI: pane, pasta, pizza, riso, polenta (farina non integrali), avena, mais, orzo, amaranto, camut, farro, quinoa, soia, tapioca. CARNI: vitello,vitellone,agnello, capretto, coniglio, galletto, pollo, tacchino, faraona, prosciutto (crudo-cotto) magro, uova

ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO LENTO S/S PESCE: cefalo, cernia, coda di rospo, dentice, merluzzo, nasello, orata, platessa, pesce spada, rombo, sarago, sogliola, spigola. FORMAGGI: (freschi magri) mozzarella, stracchino,crescenza, robiola, caciotta,ricotta di mucca, yogurt magro, latte scremato

ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO LENTO S/S LEGUMI: (meglio non secchi) ceci, fagioli, fagiolini, fave, piselli, soia VERDURE: bieta, broccoletti, carciofi, carote, cetrioli, cicoria, cipolle, funghi, finocchi, insalate a foglie, melanzane, patate, peperoni, pomodori, porri, ravanelli, zucca gialla, zucchine.

ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO LENTO S/S FRUTTA: ogni tipo purchè fresca, (gelato di frutta, granita) CONDIMENTO: olio di oliva, girasole, sesamo, vinacciolo, sale, dadi e margarine vegetali, aromi, spezie, limone, aceto di mele, salsa di soia, dolcificante fruttosio.

CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO LENTO S/S CARNI: cavallo, organi interni,selvaggina. VERDURE: asparagi, cavolfiori, cavoli di Bruxelles, cavolo, broccolo, rape rosse, ravanelli, sedano, spinaci, verza LEGUMI: lenticchie, FRUTTA: quella secca in genere PESCE: anguille, aringhe,crostacei, molluschi, pesce azzurro, (alici,sardine,) trota

DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S per 30g MATTINO: frutta fresca da variare liberamente (anche due tipi diversi insieme,) + tisane (malva, ortica, finocchio, verbena) dolcificante fruttosio

DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S per 30 g META MATTINO : spremute di agrumi,o succhi di frutta, o bevanda del mattino PRANZO: pollo, faraona, tacchino, (preferibilmente il petto) galletto, coniglio, vitello, agnello, alternare con pesce + verdure a scelta tra: insalata a foglie, bieta, cicoria, broccoletti.

DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S per 30 g META POMERIGGIO: facoltativo come a metà mattino CENA: 1 sera: pasta o riso o patate + verdure 2 sera: verdure miste o minestra di verdure 3 sera: legumi o soia o funghi, + verdure

DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S per 30 g CONDIMENTI: sale, limone,aromi,aceto di mele, oli di girasole, sesamo, soia, vinacciolo. AVVERTENZE :tenere separati tutti gli alimenti di almeno TRE giorni.

DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S MATTINO: fette biscottate, pane tostato, cereali, frutta fresca, yogurt magro, alla frutta, (marmellata senza zucchero, miele, ) + tisane, caffè, thè, caffè d orzo, saltuariamente latte scremato

DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S META MATTINO: spremute di agrumi, succhi di frutta, tisane, frutta fresca, PRANZO: minestre, passati di verdure + carne o pesce o uova o formaggio + verdure

DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S POMERIGGIO : facoltativo, eventualmente ripetere come a metà mattino. CENA: pasta o pizza + verdure Legumi o funghi + verdure Riso o polenta o patate + verdure Pesce o prosciutto + verdure

ELENCO DEI CIBI DA EVITARE NEGLI IPOSSIDATORI VERDURE PESCE Asparagi Barbabietole rosse Cavolfiori Cavoli di Bruxelles Rape Ravanelli Sedano Spinaci Verza LEGUMI Lenticchie Anguille Aragoste Aringhe Crostacei Molluschi Pesce azzurro (alici e sardine) Trota CARNI Cavallo Manzo Organi interni Selvaggina LEGUMI PERMESSI: ceci, fagioli, fagiolini, fave, piselli, soia VERDURE PERMESSE: (della cena e/o del minestrone) bietole (coste), broccoletti, carciofi, cardi, carote, cetrioli, cicoria, cipolle, finocchi, fiori di zucca, peperoni, insalate, melanzane, pomodori, porri, zucca gialla, zucchine

DIETA PER IL METABOLISMO LENTO S/S AVVERTENZE Variare molto, non ripetere lo stesso alimento per più giorni consecutivi. Far coincidere i giorni delle fette biscottate o cereali al mattino con pasta o riso la sera, in questi giorni è possibile mangiare anche il pane. Se a pranzo si assume pasta o riso, evitare il secondo piatto abbinando solo verdure. Il vino si potrebbe bere a cena, con moderazione e non sempre. Ogni 10 giorni è consigliabile per un giorno assumere solo frutta, verdura e legumi. Alternare gli oli consigliati e sospenderli saltuariamente.

CONSIGLI UTILI per il paziente risultato L/L Per il soggetto Food Fast Stress Adapter (FFSA), capace di un rapido adattamento allo stress tanto da non subirne gli effetti cumulativi, saranno indicati invece cibi a lenta ossidazione, ricchi in grassi e proteine a contenuto prevalentemente purinico o di aminoacidi chetogenici (farine integrali, carni rosse, pesce azzurro, lenticchie ecc.), oltre alla frutta secca ed alcune verdure.

ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO VELOCE L/L CEREALI: pane, pasta, crackers, riso, (farine integrali), cereali non raffinati come avena, grano saraceno, mais, orzo, segale, sesamo.

ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO VELOCE L/L PESCI: sardine, aringhe, acciughe, tonno, salmone, trota, molluschi, polpi, crostacei, vongole, cozze, ostriche, anguille, alici FORMAGGI: (stagionati) Emmental, parmigiano, grana, groviera, pecorino, asiago, taleggio, gorgonzola, mozzarella di bufala.

ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO VELOCE L/L LEGUMI: (meglio secchi) piselli, lenticchie, fagioli, fave. VERDURE: cavolfiori, spinaci, asparagi, zucchine, zucca gialla, barbabietole bianche e rosse, funghi, carote, sedani, carciofi, cavoli di Bruxelles

ALIMENTI SUGGERITI PER IL METABOLISMO VELOCE L/L FRUTTA: ogni tipo di frutta secca: noci, nocciole, arachidi, mandorle, pistacchi, anacardi, BEVANDE: acqua minerale, orzo, caffè decaffeinato, thè deteinato, tisane, malto, camomilla. CONDIMENTI: burro, panna, margarine, oli d oliva, girasole, soia, mais, sale, salsa di soia, aromi, spezie, aceto di mele, dolcificante fruttosio.

CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO VELOCE L/L VERDURE: pomodori, peperoni, patate, rape, cipolle, broccoli, insalate verdi di qualsiasi tipo. FORMAGGI: tutti quelli freschi e magri, latte scremato, yogurt, (uova)

CIBI DA EVITARE PER IL METABOLISMO VELOCE L/L BEVANDE: tutte le bevande alcoliche, (vino, birra) quelle zuccherate (cole, aranciata ecc.) thè, caffè, succhi di frutta. PESCE: tutti quelli considerati bianchi. CARBOIDRATI: tutta la pasta non integrale, gnocchi, polenta, riso bianco, pane bianco, grissini, tutti i dolci: torte, biscotti ecc.

DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L 30 g MATTINO Tisane (malva, ortica, finocchio, verbena) + dolcificante fruttosio, Caffè decaffeinato, thè deteinato, caffè di cereali, caffè d orzo. META MATTINO: frutta secca, arachidi, pistacchi, anacardi, noci,

DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L 30 g PRANZO: manzo, maiale, selvaggina, pollo, tacchino (solo cosce), cavallo, agnello, prosciutto crudo, alternare con pesce + verdure a scelta tra: spinaci, asparagi, carote, zucchine. META POMERIGGIO: facoltativo come metà mattino.

DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE CENA: L/L 30 g 1 sera: pasta integrale, riso integrale + verdure 2 sera: verdure miste o minestra di verdure 3 sera : legumi o funghi + verdure. CONDIMENTI: sale, limone, aromi, aceto di mele, olio di oliva, mais, soia, girasole, margarina vegetale.

DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L MATTINO: fette biscottate o pane o crackers (tutti integrali, ) o yogurt ai cereali, (burro, miele) + tisane (malva, ortica, finocchio, verbena) caffè decaffeinato, thè deteinato, caffè di cereali, caffè d orzo, latte anche intero.

DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L META MATTINO: frutta secca, (arachidi, pistacchi, anacardi, noci,) + yogurt ai cereali, gelati alla crema. PRANZO : pasta o riso integrale + carne o pesce o salumi + verdure META POMERIGGIO: facoltativo come metà mattino.

DIETA PER IL METABOLISMO VELOCE L/L CENA:pasta o pizza + verdure legumi o funghi+verdure Riso o zuppa di farro o zuppa di orzo + verdure

Per i soggetti infine caratterizzati come Food Intermediate Stress Adapter (FISA),S/L valgono considerazioni meno drastiche e l uso più equilibrato di quasi tutti i cibi

DIETA PROTEICA MINIMEAL MINIMEAL è un sussidio dietetico brevettato (Patent N. RM 94A000806) basato sulla somministrazione della minima quantità di glucidi, protidi e lipidi capaci di indurre, dopo l assunzione per via orale, l inizio dei normali processi digestivi dell organismo.

MINIMEAL Razionale: Il prodotto si configura come un pasto fantasma, dal bassissimo valore energetico (<100 Kcal/per dose), capace di ottenere la secrezione e l attivazione degli enzimi digestivi bilio-pancreatici in un tempo inopportuno e pertanto inefficace, tale da indurre una condizione di blanda e sempre reversibile insufficienza pancreatica. La conseguente riduzione dell apporto calorico alimentare, basato sulla temporanea e reversibile maldigestione MINIMEAL indotta, diviene responsabile di un deficit calorico che nel tempo è capace di una progressiva e continua perdita di peso. Tale riduzione della capacità digestiva dell organismo, MINIMEAL indotta, produce cronicamente ma reversibilmente un conseguente deficit energetico assorbitivo utilizzabile a fini terapeutici portando al potenziamento di qualsiasi regime dietetico ipocalorico intrapreso. La temporanea e reversibile mal-digestione, MINIMEAL indotta, può essere inoltre efficacemente usata in tutti i trattamenti dietetici ipocalorici giunti al così detto blocco peso.

Modalità assunzione: MINIMEAL Assumere 2 compresse di MINIMEAL, con un bicchiere di acqua, prima di ogni pasto, quando lo stimolo della fame è più evidente. Dopo l assunzione di MINI MEAL, aspettare qualche minuto (da 1 a 3) prima di iniziare a mangiare. Dopo l assunzione di MINI MEAL assumere il pasto il più velocemente possibile. Assumere 2 capsule di MINIMEAL prima di ogni altro pasto, con le stesse modalità.

15 kcal a caramella 0,17 gr. Proteine 2,7 gr. Carboidrati 0,3 gr. Grassi 1 gr fibre alimentari 10 mg. Vit C 1,7 mg. Vit E 0,8 mg. Vit A CanDiet Ingredienti Zucchero/ sciroppo di glucosio Fibre alimentari(oligo fruttosio e inulina) Yogurt Grassi e oli vegetali(cocco) Burro Latte evaporato Gelatina Succo di.(fragola, pesca, ciliegia, thè verde e pompelmo) Acido citrico Vitamina A-C-E Sale da cucina Non contiene aromi conservanti o coloranti artificiali questo prodotto è privo di glutine

COME FUNZIONA L'INTEGRATORE CANDIET? 1) 30-45 minuti prima di ogni pasto o al primo stimolo di fame, masticarere due tavolette CANDIET e successivamente bere un bel bicchiere di acqua ( 250ml). Non superare le 4 tavolette al dì.

2) Le fibre dietetiche della tavoletta CANDIET assorbono l acqua e aumentano di volume. L aumento di volume delle fibre dietetiche comprime i recettori bariatrici presenti sulle pareti dello stomaco.

3) I recettori bariatrici così stimolati inviano un segnale di sazietà al cervello che diminuirà temporaneamente la fame e quindi la richiesta di cibo.

Le fibre dietetiche lasciano lo stomaco in 1.5-2 ore senza nessun effetto collaterale

Il saziagramma seguente illustra la sensazione di fame/sazietà durante la giornata di una alimentazione tipica normale. Come interpretare il saziagramma: L asse-x rappresenta le ore durante la giornata. L asse-y rappresenta il grado di fame/sazietà. La curva rappresenta la vostra tipica curva di appetito durante un giorno di normale alimentazione. Mal di stomaco Gonfiore di stomaco Forte sazietà Media sazietà Leggera sazietà inizio sazietà Cond. normale Inizio fame Leggera fame Media fame Forte fame Eccessiva fame Astenia e spossatezza

Applicare i principi della nutrizione intuitiva e l integratore CanDiet per ridurre gli stimoli della fame ed evitare situazioni di fame eccessiva. Riducendo gli eccessi di fame sarete in grado di ridurre la quantità di cibo introdotto e le calorie. Risultato: Consumo inferiore di quasi 1000Kcal al giorno! Mal di stomaco Gonfiore di stomaco Forte sazietà Media sazietà Leggera sazietà Inizio sazietà Condizione base Inizio di fame Fame leggera Fame media Fame forte Fame eccessiva Astenia spossatezza

LA DIETA A ROTAZIONE

Dieta a Rotazione La dieta a rotazione è uno dei metodi più semplici e più utilizzati, che permette di evidenziare le eventuali intolleranze alimentari con buona precisione. La dieta a rotazione fu ideata da uno dei padri dell ecologia clinica, Albert ROWE, agli inizi degli anni Trenta, e consiste nell assumere cibi specifici diversi ogni 4-5 giorni. Il ciclo si ripete per due o tre volte. Tramite la dieta a rotazione, si intende diluire nel tempo l eventuale assunzione dell alimento responsabile di una determinata patologia, o, meglio, eliminarlo attraverso l astinenza. Va eseguita in modo molto scrupoloso, e necessita della completa collaborazione del paziente, che deve attenersi strettamente allo schema consigliato. E utile allo scopo che il paziente stili, durante il periodo di dieta, un diario in cui annotare giornalmente gli eventuali sintomi.

Dieta a Rotazione Diario dei sintomi Giorno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Aerofagia Astenia Bocca amara Cefalea Convulsioni Crampi arti inferiori Crisi di pianto Crisi di riso Diarrea Insonnia Meteorismo Nervosismo Pallore facciale Raffreddore Rigidità Rossore Singhiozzo Sonnolenza Tachicardia (palpitazioni) Torpore mentale Vertigini Vomito

Dieta a Rotazione Sintomi accessori Astenia persistente Torpore mentale Vertigini Afte Orali Alitosi Arsura Palpitazioni Ipersudorazione Edemi ricorrenti Alternanza di peso Crampi arti inferiori Prurito Nausea Pirosi gastrica Aerofagia Meteorismo Alvo alternato

Dieta a Rotazione Anamnesi Per formulare nel modo più corretto possibile la dieta a rotazione, è necessario svolgere preventivamente un accurata anamnesi alimentare del paziente: Quali sono gli alimenti o le bevande che normalmente assume all inizio della giornata? Quante volte assume le uova o gli alimenti che le contengono in una settimana? Che tipo di condimenti utilizza regolarmente?

Dieta a Rotazione Famiglie biologiche & Cross-reazioni Per realizzare nel modo più esatto lo schema bisogna conoscere le classi degli alimenti o gruppi di cibi. Se le intolleranze non vengono trattate tenendo presente il fenomeno della cross-reattività, si rischia di non disintossicare l organismo e, di conseguenza, di non ottenere risultati. Non è sufficiente astenersi da un singolo cibo specifico; possono infatti presentarsi delle reazioni anche verso alimenti appartenenti alla stessa famiglia biologica.

Dieta a Rotazione Schema dietetico Primo Giorno Secondo Giorno 8.00 pere + tisane 8.00 ananas + tisane 11.00 11.00 14.00 tacchino + insalata a foglie 14.00 pesce di mare + carote 17.00 17.00 20.00 riso + indivia 20.00 piselli+ carote Terzo Giorno Quarto giorno 8.00 melone + tisane 8.00 banane + tisane 11.00 11.00 14.00 coniglio + bieta 14.00 pesce di mare + zucchine 17.00 17.00 20.00 barbabietole + cicoria 20.00 zucca + porri

Dieta a Rotazione Avvertenze: Alle 11.00 e alle 17.00 è possibile inserire la stessa frutta del mattino; Alle 20.00 è possibile ripetere il pasto delle 14.00; I cibi possono essere cotti o crudi in quantità libera; condimento consentito: olio di girasole, sesamo (spremuti a freddo), sale marino non raffinato; bevande permesse: acqua minerale, tisane; Ripetere lo schema 3 volte per complessivi 12 giorni; Dal primo al quarto giorno potrebbero presentarsi dei sintomi di astinenza, dovuti alla disintossicazione.

Famiglie biologiche e cross-reazioni 1/4 Graminacee Rosacee Avena Albicocche * Bambù Cachi * Camut Ciliegie * Canna da zucchero Cotogne * Farro Fragole Gramigna Lamponi Grano Mandorle Grano saraceno Mele * Mais More Miglio Nespole * Riso ** Pere Segale Prugne * Lontani da un punto di vista biologico rispetto al grano ** Basso potere allergenico

Famiglie biologiche e cross-reazioni 2/4 Solanacee Cayenna Melanzana Paprica Patata Peperoncino Peperone Pomodoro Tabacco Chenopodiace Barbabietola da zucchero Bieta Bietolone rosso Spinacio Rutacee Arancio Bergamotto Cedro Chinotto Lime Limone Mandarino Pompelmo Cucurbitacee Cetriolo Cocomero Melone Zucca / Zucchine

Famiglie biologiche e cross-reazioni 3/4 Crucifere Cavolo broccolo Cavolo cappuccio Cavolo di Bruxelles Cavolfiore Cavolo verza Crescione Mostarda Rapa Ravanello Rucola Senape bianca Ombrellifere Anice Carote Coriandolo Cumino Finocchio Pastinaca Leguminose Arachidi Ceci Carrube Fagioli Fave Lenticchie Liquirizia Lupini Piselli Soia Lecitina di Soia Tamarindo Composite Camomilla Carciofo Cicoria Girasole Lattuga Radicchio Prezzemolo Sedano

Famiglie biologiche e cross-reazioni 4/4 Labiate Basilico Maggiorana Origano Rosmarino Timo Liliacee Aglio Asparago Cipolla Porro Palme Cocco Datteri Sagù Vitacee Ribes Nero Ribes Rosso Uva spina Vite Lauracee Alloro Avocado Cannella Musacee Banane

Gruppi di cibi E necessario tenere presenti, oltre alle famiglie biologiche, anche i gruppi di cibi: Aceto, funghi, lievito di birra, lievito per il pane, muffe, alcuni formaggi stagionati. Maiale, lardo, strutto, salumi, prosciutto. Latte, latticini, bovini, agnello, salumi. Uova, pollo, galletto, faraona. Caffè, the, cacao, cola, karkadè, rosa canina-rosa di bosco, matè.

Dieta a Rotazione Conclusioni La dieta a rotazione rappresenta per l uomo un profondo passo avanti nella comprensione delle proprie abitudini alimentari. La nutrizione analitica non tiene in considerazione la natura individuale degli alimenti ed in particolare della natura individuale di ogni singolo essere umano L ecologia clinica ci insegna a restaurare l equilibrio tra l uomo e il suo ambiente rispettando le condizioni della civilizzazione moderna. Riconosce ed individua i singoli aspetti bilaterali di questa interazione, incluso il modo non del tutto esplorato in cui il corpo umano riesce a riconoscere un particolare alimento, anche nelle sue forme diversificate. La dieta a rotazione è il futuro di questa nuova prospettiva ed è il più efficace metodo di diagnosi, trattamento e prevenzione di reazioni avverse alimentari croniche.

Conviene far studi sui regimi (alimentari) più opportuni per gli uomini ancora in salute. Ippocrate Il secondo millennio ci ha consegnato un mondo di OBESI

la maggior arte degli obesi non rientra nei programmi di dimagrimento, tra quelli che vi rientrano molti non vi rimangono; quelli che vi rimangono non perdono molto peso ed infine tra questi ultimi molti riacquistano i chili perduti A. Stunkard

L oscillazione del peso corporeo è un indice di rischio cardiovascolare perché una progressiva modificazione della composizione corporea comporta una perdita non solo di massa adiposa ma anche di massa muscolare, soprattutto in diete con l uso di farmaci o con gravi restrizioni caloriche, per l interessamento delle fibre muscolari cardiache.

4 milioni di italiani pari al 9,2 per cento degli uomini e all 8,8 per cento delle donne. È alle prese con la pancetta il 13 % degli uomini tra i 45 e 74 anni, con un picco del 14,8% tra i 55 e i 64. Le donne prevalentemente dopo il 55 compleanno. Nel meridione e nell Italia insulare sono in sovrappeso il 37,9 ed in 34,5 % ed obesi l 11,3 ed il 9,6 %, nel settentrione il 31 % ha parecchi chili di troppo e l 8 per cento è affetto di obesità.

Poiché la SM è strettamente legata all obesità e l obesità è sempre più presente nei paesi industrializzati, è verosimile che la prevalenza sia anche superiore. I diversi criteri diagnostici dei vari studi rendono difficoltoso il confronto nelle varie popolazioni. Globalmente gli studi dimostrano che almeno nella fascia di età > 40 aa, cioè nella fascia in cui l incidenza di fenomeni aterotrombotici comincia ad essere significativa, la SM è presente in un paziente su tre. Nella fascia di età più avanzata la prevalenza arriva quasi ad un paziente su due.

È un aggregazione, in uno stesso soggetto, di più fattori di rischio cardiovascolare di tipo metabolico e non metabolico

Rischio arteriosclerotico Ipertensione Obesità Resistenza insulinica diabete Steatoepatite non alcolica NASH

Malattie respiratorie Steatosi epatica Calcolosi colecisti Iperuricemia e gotta Cancro mammario ed endometriale Malattie cardiovascolari Ictus Diabete II 85% obesi Dislipidemia Osteoartrite Alterazioni endocrine

Keplan 1989 DEADLY QUARTET (quartetto mortale) -Obesità -Intolleranza glicidica -Ipertrigliceridemia -Ipertensione National Cholesterol Educational Program 20010 SINDROME METABOLICA -Obesità centrale -Intolleranza glicidica -Dislipidemia -Ipertensione

Tale cluster di fattori di rischio è spesso presente in pazienti in sovrappeso o francamente obesi.

CHE COSA E L OBESITA ADDOMINALE? Accumulo di tessuto adiposo viscerale Grasso mesenterico e a livello dell omento Definita da circonferenza addominale > 102 cm negli uomini e > 88 e cm nelle donne Il grasso viscerale è più attivo da un punto di vista metabolico rispetto al grasso sottocutaneo Maggior attività endocrina Maggiori effetti sfavorevoli sul metabolismo e sul rischio cardiovascolare

- Cause acqusite 50% Sovrappeso Obesità viscerale Inattività fisica Errori alimentari qualitativi e quantitativi Stress Fumo - Cause genetiche 50% X INSULINO RESISTENZA SINDROME METABOLICA

OBESITA IPERTENSIONE DISLIPIDEMIA INSULINO RESISTENZA STATO PROINFIAMMATORIO IPERGLICEMIA STATO PRO TROMBOICO

Viene definita come una ridotta risposta biologica all insulina (1) È un difetto primario nella maggioranza dei pazienti con diabete di tipo 2 (2) Negli individui non-diabetici, l insulino resistenza, in concomitanza con l iperinsulinemia, ha un forte valore predittivo per lo sviluppo futuro del diabete di tipo 2 (3) 1 American Diabetes Association. Diabetes Care 1998; 21(2): 310-314 2 Beck-Nielsen H, Groop LC. J Clin Invest 1994; 94: 1714-1721 3 Bloomgarden ZT. Clin Ther 1998; 20(2): 216-231

L IPERINSULINISMO/INSULINORESISTENZA CAUSA UNA SINDROME: Nei muscoli e fegato si induce insulinoresistenza e alterata secrezione insulinica

come può un disturbo genetico così negativo sopravvivere con un così alto tasso di prevalenza? Se la SM, il diabete e il CVD sono più frequenti dopo i 50 anni com è possibile che il nostro genoma includa geni che esordiscono in età avanzata? Ed inoltre

L insulino resistenza sarebbe una delle espressioni del gene del risparmio in grado di contrapporsi all ipoglicemia da digiuno ed in grado di consentire un vantaggio nella sopravvivenza in popolazioni soggette a ricorrenti periodi di privazioni alimentari.

PRIMO OBIETTIVO: IL TRATTAMENTO DELL OBESITA Cercare di ridurre il peso corporeo del 10% in un anno Dieta ipocalorica (riduzione tra le 400 e le 1000 Kcal al giorno) Riduzione degli zuccheri (preferenza agli amidi) Riduzione dei grassi saturi (< 7% delle Kcal totali) Grassi totali < 30%

ENTRATE CALORICHE USCITE CALORICHE = ----------------------------------------------------------- BILANCIO ENERGETICO POSITIVO

Proteine 15-20 % Lipidi 15-20 % Carboidrati 55-65 %

È UN ADATTAMENTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO CHE VARIA UNA DIETA FISIOLOGICA CIOE CORRETTA ED EQUILIBRATA

PER PREVENIRE O CORREGGERE UNO SQUILIBRIO METABOLICO O ERRORI NUTRIZIONALI RAPPRESENTA UNA SPECIE DI ERRORE CALCOLATO

Variabilità di NUTRIENTI prestabiliti rispetto alla cultura scientifica acquisita - necessità fisiologiche, osservazioni epidemiologiche e prevenzione di patologie Altri Paesi U.S.A., U.K., Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di Nutrienti Italia

Attività giornaliera sedentaria M.B. + 20 30% LARN = 1,07 g / kg peso / die + 15%

I LARN propongono una fascia di sicurezza superiore di 1,07 g / kg peso / die di proteine comprese quelle vegetali per evitare eccessi di grassi insaturi presenti nella carne

ovviamente il bisogno riguarda gli aminoacidi, non le proteine Il minimo livello di assunzione per l equilibrio dell azoto è 0,52 0,63 g / kg / die di proteine ad alto valore biologico => corretto a.. 0,80 g / kg / die 1,07 g / kg / die

U.S.A. U.K. italia 0,80 g / kg / die 1,07 g / kg / die La completezza aminoacida ed energetica (equilibrio azotato) si potrebbero calcolare in valori più bassi, il limite è per garanzia; nei L.A.R.N. apporti di proteine vegetali ( legumi, cereali)

+ 30% della quota calorica (7-10% saturi, AGE 2-6%, il resto meglio monoinsaturi acido oleico + 55% mai meno del 51%,di cui max 10-12% di zuccheri semplici

accettato a bassa concentrazione o diluito fino al 10% delle calorie totali 10-15 g /1000 kilocalorie (30/35 g) vitamine, minerali, oligominerali. Normale rotazione, da valutare in 7 gg., delle scelte alimentari, cibi freschi e stagionali

Bilancia cibo e attività fisica Limita grassi, grassi saturi e colesterolo Scegli dieta con cereali, frutta e verdura Varietà di alimenti Modera sale e sodio Modera gli zuccheri Modera gli alcolici (meglio vino rosso)

RIFERIMENTO E IL PESO IDEALE DEL SOGGETTO Se i L.A.R.N. = 1,07 g / kg peso / die 10/15% dell energia totale di un peso fisiologico: qualunque dieta ipocalorica risulta IPERPROTEICA dato che questa quota fisiologica sarà sempre mantenuta a discapito degli altri nutrienti!

Alimentazione Attività fisica Contesto familiare Contesto sociale Contesto lavorativo Ogni modificazione di questi fattori che nel loro insieme rappresentano lo stile di VITA porta ad una variazione delle funzioni omeostatiche e quindi del PESO CORPOREO

*Calcolo del dispendio energetico giornaliero * Calcolo del valore energetico da somministrare

PROTEINE 30% LIPIDI 20% GLUCIDI 50%

Il peso va ridotto eliminando l introito calorico giornaliero e/o incrementando l attività fisica: è fondamentale educare a scegliere qualitativamente gli alimenti in relazione al contenuto di grassi saturi nascosti, fibre e antiossidanti in base al reale fabbisogno calorico, a porzioni/quantità, in 3 pasti e 2 spuntini

SCA (Scheda dei Comportamenti Alimentari) La SCA (Focà et al. 2005 Università di Roma La Sapienza) è uno strumento di autovalutazione, di facile somministrazione e lettura, che permette di valutare la presenza dei comportamenti sintomatici che caratterizzano i DCA.

1) Restrizione alimentare, ossia la tendenza a ridurre al minimo l introito calorico; 2) Condotta di compenso, ossia quei comportamenti con cui il soggetto cerca di compensare la temuta acquisizione di peso conseguente all aver mangiato; 3) Alimentazione incontrollata, ossia i momenti in cui la persona perde il controllo su cosa e quanto mangia.

La scheda si compone di 13 item relativi alle dimensioni sopra descritte. In fase di somministrazione si chiede al soggetto di rispondere a tutti gli item facendo riferimento agli ultimi tre mesi e tracciando una crocetta sulla casella corrispondente al suo comportamento. Le scale utilizzate prevedono 5 livelli di risposta, cui viene attribuito un punteggio che va da 0 a 4.

Scheda dei comportamenti alimentari Nome Cognome Età Sesso Data

Scheda dei comportamenti alimentari Valuti i suoi comportamenti alimentari degli ultimo tre mesi a) Mai= 0 b) Fino a tre volte al mese = 1 c) Una volta alla settimana = 2 d) Due volte a settimana = 3 e) Più di due volte a settimana = 4

Domande di valutazione 1. Mi capita di digiunare per un giorno intero _ 2. Mi capita di saltare i pasti _ 3. Mi capita di fare abbuffate (mangiare grandi quantità di cibo in poco tempo) _ 4. Mi procuro il vomito _ 5. Utilizzo lassativi e/o diuretici e/o enteroclismi allo scopo di controllare il mio peso _

Punteggio di risposta Mai = 0 Raramente = 1 Talvolta = 2 Spesso = 3 Sempre = 4

Domande di valutazione 6. Mangio considerevoli quantità di cibo anche se non ho fame _ 7. Le mie porzioni di cibo sono più piccole di quelle che le altre persone mediamente mangiano (ad es. meno di 80 gr. di pasta) _ 8. I miei pasti sono più leggeri e/o meno calorici di quelli delle altre persone _ 9. Utilizzo pillole dimagranti _ 10. La mia alimentazione è costituita da cibi poco calorici _

Domande di valutazione 11. Mi capita di volere smettere di riuscire a mangiare e di non riuscire a farlo _ 12. Pratico esercizio fisico/ faccio del moto per controllare il peso _ 13. Mi capita di non riuscire a controllare cosa o quanto mangio _

Valutazione dei risultati La SCA si Compone di 3 Scale di Valutazione relative a 3 diversi aspetti del Comportamento Alimentare Ogni ITEM si riferisce a una specifica scala

Scala Restrizione Alimentare RE Si riferiscono a questa scala gli ITEMS 1 2 7 8 10 La media aritmetica dei risultati relativi a questi item (punteggio totale / 5) se > 1 indica un probabile disturbo

Scala Condotte di Compenso CC Si riferiscono a questa scala gli ITEMS 4 6 9 12 La media aritmetica dei risultati relativi a questi item (punteggio totale / 4) se > 0.5 valutazione da approfondire

Scala Alimentazione Incontrollata AI Si riferiscono a questa scala gli ITEMS 3 5 11 13 La media aritmetica dei risultati relativi a questi item (punteggio totale / 4) se > 1 Indica un problema di controllo del comportamento alimentare

COLAZIONE : latte p.s. 100gr. + fette biscottate 20 gr SPUNTINO : kiwi 170 gr PRANZO : spaghetti (45gr) al pomodoro (50gr), insalata con pomodori (140 gr), pane (60 gr) SPUNTINO : mele (180 gr) CENA : vitella ai ferri (150 gr), carote grattugiate (150 gr), pane (60 gr)

DIETA Del minestrone Dei 3 giorni, dei 7 giorni Del fantino, astronauta Punti Metabolica Del pompelmo, uva, frutta.. Macrobiotica Ecc. ecc

Durante una riduzione calorica l organismo attua un processo di ADATTAMENTO ADATTAMENTO o di ACCOMODAMENTO : abbassamento del M.B. per preservare le risorse ACCOMODAMENTO : utilizzo delle risorse per sostituire nutrienti non presenti GLICOGENESI : impiego di lipidi = accumulo di scorie chetoniche e proteiche = sovraccarico epatico per mantenere il glucosio nei valori glicemici, esaurite le scorte di glicogeno (24h)

ATTIVITA FISICA CONSIGLIATA: 30 minuti : per la prevenzione di malattie vascolari e cronicodegenerative 60 minuti: per aiutare il controllo del peso

Furono gli americani con Ancel Keys, quindi il senato degli Stati Uniti d America e poi l O.M.S. a stabilire che l alimentazione tradizionale dei paesi del Mediterraneo a base di pasta, aglio, legumi, verdure, frutta, molto pesce e poca carne rappresenta il modo di mangiare più sano con l aggiunta del vino che ricco di proantocianidine, ha attività antiossidanti, come il pomodoro, e vasoprotettrici

Sarebbe corretto parlare di indicazioni alimentari mediterranee e non di dieta. Una dieta dovrebbe fissare i fabbisogni calorici (se no che dieta è?) e la ripartizione dei macronutrienti, non genericamente spingere certi cibi (pane, pasta, olio ecc.). Il messaggio dei media banalizza: la dieta mediterranea è sinonimo di mangiar bene perché ricorre a cibi semplici, alimentarsi correttamente vuol dire assumere cibi ricchi di carboidrati e poveri di grassi

DIETA MEDITERRANEA, VUOL DIRE ANCHE MADE IN ITALY E L ISTITUTO NAZIONALE DELLA NUTRIZIONE HA RECEPITO LA BONTA DI CIO CHE SI STA PERDENDO, E LANCIO UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA, CHE DEFINI PER LA PRIMA VOLTA IL NOSTRO ANTICO MODELLO DI ALIMENTAZIONE, COME DIETA MEDITERRANEA. DA ALLORA SONO PASSATI 20 ANNI E SONO CAMBIATI I RITMI E LO STILE DI VITA, NON SI PUO PENSARE DI TORNARE TOTALMENTE ALLE ABITUDINI ALIMENTARI DEI NOSTRI AVI, OBERATI DAL LAVORO FISICO E DALLA FAME, ESCLUSION FATTA PER POCHI PRIVILEGIATI, MA SI PUO RISCOPRIRE IL MANGIAR SANO PROPRIO DELLE NOSTRE TRADIZIONI.

LA PIRAMIDE ALIMENTARE ELABORATA IN AMERICA, PREVEDE ALLA BASE CARBOIDRATI COMPLESSI, QUALI PASTA, PANE, AMIDI, PATATE, CHE POSSONO ESSERE CONSUMATI TUTTI I GIORNI, COME LA FRUTTA, LE VERDURE, IL LATTE, POI L OLIO D OLIVA, I FORMAGGI, TUTTI ALIMENTI CHE SI POSSONO CONSUMARE QUOTIDIANAMENTE. ANDANDO VERSO IL VERTICE DELLA PIRAMIDE, TROVIAMO IL PESCE, LA CARNE BIANCA, LE UOVA, I DOLCI CHE SI POSSONO PRENDERE 1 O 2 VOLTE LA SETTIMANA ED INFINE LA CARNE ROSSA NON PIU DI UNA VOLTA AL MESE.

LA GIORNATA TIPO DELLA DIETA MEDITERRANEA E BASATA SU UNA COLAZIONE CON CAFFE, DUE FETTE BISCOTTATE INTEGRALI CON MARMELLATA. A PRANZO PROTEINE SOTTO FORMA DI CARNE O PESCE, CON VERDURE E PANE INTEGRALE, LA SERA A CENA, CARBOIDRATI PIU VERDURE USANDO FRUTTA E YOGURT COME SNACK.

LUNEDI PRANZO: RISO INTEGRALE, 70 GR, CON VERDURE ORATA AI FERRI, 200 GR, CON INSALATA MISTA CENA: DUE UOVA SODE, 200 GR DI CICORIA LESSATA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO MARTEDI PRANZO: PASTA INTEGRALE 70 GR CON POMODORI, FESA DI TACCHINO 150 GR AI FERRI CON SPINACI, UN FRUTTO CENA: CECI LESSATI 60 GR, VERDURE 200 GR PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO

MERCOLEDI PRANZO: LENTICCHIE 70 GR, CON VERDURE, UN FRUTTO CENA: SOGLIOLA 200 GR, CON CAVOLFIORI 200 GR, PANE INTEGRALE40 GR GIOVEDI PRANZO: RISO INTEGRALE 70 GR, ZUCCHINE LESSE, UN FRUTTO CENA: PETTO DI POLLO 150 GR, INSALATA MISTA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO

VENERDI PRANZO: UNA PORZIONE DI PASTA 60 GR, CON FAGIOLI 50 GR, 200 GR DI BIETOLE, UN FRUTTO CENA: MERLUZZO LESSO 200 GR, INSALATA MISTA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO SABATO PRANZO: RISO INTEGRALE 70 GR, VITELLO 150 GR, CON CAROTE, UN FRUTTO CENA: CERTOSINO 100 GR, CON INSALATA DI RUCOLA, PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO

DOMENICA PRANZO: UNA PORZIONE DI PASTA 70 GR, CON POMODORO AGNELLO O CARNE MAGRA 150 GR, VERDURE, UN FRUTTO CENA: MINESTRONE 300 GR, UNA PORZIONE DI GRANA 60 GR PANE INTEGRALE 40 GR, UN FRUTTO CONDIMENTI: DUE CUCCHIAI DI OLIO D OLIVA DURANTE LA GIORNATA, UN CUCCHIAIO DI SALE, SPEZIE, AROMI, ACETO A PIACERE, BERE 1,5/2 LITRI DI ACQUA AL GIORNO

E UN ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E COMPLETA, SENZA CONTROINDICAZIONI, PER ETA O STILE DI VITA, IN ARMONIA CON LA NOSTRA TRADIZIONE ALIMENTARE, MA BASTA POCO PER NON RISPETTARE LE QUANTITA E NON AVERE I RISULTATI VOLUTI. DA RICORDARE CHE E APPROVATA DAL MINISTERO DELLA SALUTE.

5. È comunque difficile da seguire perché non controlla lo stimolo della fame. Problemi della Dieta Mediterranea 1. Il fabbisogno calorico è sovrastimato 2. La diminuzione dei grassi non fa dimagrire 3. fallimento del progetto del governo statunitense contro l obesità 4. Non migliora né la gestione dell obesità né i fattori di rischio (ipertensione, colesterolo, diabete)

Alimentazione come stile di vita.. DIETA Mediterranea - Moderna PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA DIETA MEDITERRANEA RIVISITATI ALLA LUCE DELLA MODERNA CRONOENDOCRINOLOGIA DIETETICA

LA ATKINS NEW DIET REVOLUTION, IDEATA DAL CARDIOLOGO DI NEW YORK ATKINS PER CURARE PAZIENTI OBESI ALLO SCOPO DI DIMINUIRE LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI. DURATA: QUATTRO SETTIMANE CALORIE: NON INDICATE PERDITA DI PESO:POCHI CHILI (IN GENERE 5)

VANTAGGI: NON BISOGNA CALCOLARE CALORIE NON SI AVVERTE SENSO DI FAME SVANTAGGI: FA SALIRE IL COLESTEROLO PER LE QUANTITA DI GRASSI DA ASSUMERE. PUÒ CAUSARE MALATTIE RENALI, DISTURBI CARDIOVASCOLARI, IN QUANTO NON RISPETTA I CLASSICI PRINCIPI NUTRITIVI. PUÒ CAUSARE EFFETTO YO-YO

LA DIETA PREVEDE QUATTRO FASI: PRIMA FASE LA QUANTITA DI CARBOIDRATI AMMESSI E DI 20 GR. DA ASSUMERE DA VERDURE QUALI INSALATA, FINOCCHI CETRIOLO. PROIBITI PANE, PASTA RISO, LEGUMI, FRUTTA. AMMESSI CARNE, PESCE,L GRASSI, BURRO,FORMAGGI,UOVA. COME BEVANDE ACQUA, TE, CAFFE DECAFFEINATO, BRODO. SECONDA FASE SI MANGIANO GLI STESSI ALIMENTI, MA SONO CONCESSI CARBOIDRATI FORNITI DELLE VERDURE, FINO A 40 GR. TERZA FASE SI PUO AGGIUNGERE LA FRUTTA E LO YOGURT QUARTA FASE SONO AMMESSI FINO A 60 GR DI CARBOIDRATI

SCHEMA TIPO PRIMA FASE COLAZIONE DUE UOVA STRAPAZZATE CON PANCETTA, CAFFE DECAFFEINATO O TE SENZA ZUCCHERO PRANZO BISTECCA AI FERRI CON INSALATA, CONDITA CON OLIO ED ACETO CENA PESCE LESSO CON SPINACI

SCHEMA TIPO SECONDA FASE COLAZIONE DUE UOVA ALLA COQUE, UNA CENTRIFUGA DI CAROTE TE O CAFFE DECAFFEINATO PRANZO FORMAGGI, VERDURE (INSALATA, FAGIOLINI) CONDITI CON SPEZIE, OLIO, LIMONE, O INSALATA MISTA CON PROSCIUTTO, FORMAGGIO, UOVA O POLLO CENA BRODO, PESCE LESSO CON VERDURE, UN FRUTTO E UNA PORZIONE DI FORMAGGIO GRASSO (PERE E PARMIGIANO, FRAGOLE CON PANNA)

E UNA DIETA IDEATA DAL DR. TARNOWER, E SINCLAIR BAKER NEGLI ANNI 70, PER FAR DIMAGRIRE I PAZIENTI CARDIOPATICI OBESI, PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI, ABBINANDO UNA DIETA IPERCALORICA DI CIRCA 1000 CALORIE AL CONCETTO DI DIETA IPERPROTEICA

LA RIPARTIZIONE DEI NUTRIENTI E : - PROTEINE 43% - GRASSI 22.5% - CARBOIDRATI 34.5% CI SONO SOLO TRE PASTI AL GIORNO. LA DIETA E DISTINTA IN DUE FASI: LA PRIMA DI DUE SETTIMANE, LA SECONDA DI DURATA VARIABILE IN BASE ALLE ESIGENZE DEL PAZIENTE, CARATTERIZZATA DALLO SCARSO APPORTO DI ZUCCHERI (VIETATI DOLCI, AMIDI, LEGUMI, LATTICINI, CARNI, CONDIMENTI GRASSI) CONSENTITI LA SOIA E IL PANE IPERPROTEICO

- MANGIARE ESATTAMENTE QUELLO CHE E PRESCRITTO. - CI SONO SOLO TRE PASTI AL GIORNO. - BEVANDE CONSENTITE SONO CAFFE, TE SENZA ZUCCHERO, ACQUA, ACQUA TONICA. - VIETATI ALCOLICI DI OGNI GENERE. - VIETATI OLIO, BURRO, MAIONESE, MARGARINA. - PERMESSI LIMONE, ACETO, SENAPE, VINAIGRETTE. - LA CARNE DEVE ESSERE MOLTO MAGRA, TOGLIERE GRASSO VISIBILE E PELLE DEL POLLO O TACCHINO. - ATTENERSI ALLE COMBINAZIONI ALIMENTARI DELLA DIETA. - NON SOVRACCARICARE LO STOMACO. SMETTERE DI MANGIARE QUANDO CI SI SENTE SAZI. - NON PROLUNGARE LA DIETA OLTRE I 14 GIORNI.

SI CONSIGLIA DI USARE UNA TABELLA PER CONTROLLARE IL PESO GIORNALIERO AL MATTINO. NELLE DUE SETTIMANE SCHEMA ALIMENTARE PRIMA COLAZIONE : POMPELMO O FRUTTA FRESCA DI STAGIONE. UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O ALLA SOIA THE O CAFFE SENZA ZUCCHERO

LUNEDI PRANZO: CARNE MAGRA A SCELTA, (POLLO, TACCHINO, MANZO MAGRO) FREDDE E SENZA CONDIMENTI GRASSI CON VERDURE A VOLONTA O POMODORI. CENA: PESCE MAGRO O CROSTACEI SENZA CONDIMENTI GRASSI, VERDURE. UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O DI SOIA. UN FRUTTO DI STAGIONE.

MARTEDI PRANZO: FRUTTA FRESCA DI STAGIONE CENA: HAMBURGER MAGRO ALLA GRIGLIA, CON VERDURE

MERCOLEDI PRANZO: INSALATA DI PESCE (TONNO O SALMONE) CONDITA CON LIMONE E ACETO CENA: AGNELLO ARROSTO SENZA GRASSO, VERDURE

GIOVEDI PRANZO: FORMAGGIO MAGRO TIPO JOCCA, DUE UOVA CUCINATE A PIACERE, VERDURA, UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O ALLA SOIA. CENA: POLLO ARROSTO O ALLA GRIGLIA SENZA PELLE O GRASSI, VERDURE (SPINACI, POMODORI, PEPERONI, FAGIOLINI)

VENERDI PRANZO: FORMAGGI MAGRI ASSORTITI, VERDURE, UNA FETTA DI PANE INTEGRALE O ALLA SOIA. CENA: PESCE MAGRO O CROSTACEI, VERDURE O INSALATE, UNA FETTA DI PANE INTEGRALE.

SABATO PRANZO: FRUTTA FRESCA DI STAGIONE CENA: CARNE MAGRA (POLLO O TACCHINI ARROSTO) INSALATA DI POMODORI E LATTUGA

DOMENICA PRANZO: CARNE MAGRA (TACCHINO, POLLO, MANZO), VERDURE, FRUTTA FRESCA. CENA: VITELLO ARROSTO SENZA GRASSO, INSALATA DI LATTUGA, CETRIOLI, SEDANO, POMODORI.

NELLE DUE SETTIMANE SUCCESSIVE SI PASSA ALLA FASE DEL MANTENIMENTO CHE NON VARIA MOLTO DALLO SCHEMA BASE. SI POSSONO PRENDERE DUE FETTE DI PANE INTEGRALE O ALLA SOIA AL GIORNO. UNA DOSE DI ALCOOL GIORNALIERO PARI A 40 GR DI LIQUORE O 120 GR DI VISO SECCO O 200 GR DI BIRRA A BASSO CONTENUTO DI CALORIE. COME CARNI MAIALE E PROSCIUTTO CRUDO, COME FORMAGGI RICOTTA, FONTINA, MOZZARELLA, SVIZZERO. SUCCHI DI POMODORO, POMPELMO, MELA, ARANCIA, NOCI.

DOPO QUESTE 4 SETTIMANE SE SI DEVE PERDERE ANCORA PESO SI TORNA ALLE DUE DELLO SCHEMA INIZIALE CON UN SISTEMA 2 SETTIMANE SI 2 SETTIMANE NO PER MANTENERE IL PESO RAGGIUNTO. L APPORTO CALORICO FORNITO DALLA DIETA E MOLTO BASSO, MENO DI 1000 CALORIE AL GIORNO, TROPPE POCHE PER CHI SVOLGE UNA VITA ATTIVA ED E SQUILIBRATA DAL PUNTO DI VISTA NUTRIZIONALE. NON SODDISFA IL FABBISOGNO NATURALE DI CARBOIDRATI, SALI, VITAMINE, FIBRE. ALTRO PUNTO DEBOLE E LA SUA RIGIDITA PERCHE I MENU NON POSSONO VARIARE O ALTERNARSI. FUNZIONA SOLO L APPORTO CALORICO BASSO.

FU IDEATA DAL DOTTOR HAY NEL 1911 QUANDO AMMALATOSI DI MORBO DI BRIGHT, UNA FORMA DEGENERATIVA DEL TESSUTO RENALE, DECISE DI CURARSI DA SOLO, CON L ALIMENTAZIONE, OTTENENDO DEI MIGLIORAMENTI NOTEVOLI. A SEGUITO DI QUESTO EPISODIO SVILUPPO LA SUA DIETA BASATA SUL PRINCIPIO CHE NELL ORGANISMO SI POSSONO FORMARE DEGLI ACCUMULI NON BILANCIATI DI PRODOTTI DELLA DIGESTIONE E DEL METABOLISMO CHE IL CORPO NON E IN GRADO DI ELIMINARE E CHE POSSONO CAUSARE PROBLEMI DI SALUTE.

PER IL DOTTOR HAY CIO ERA DOVUTO A QUATTRO CAUSE PRINCIPALI: 1) CONSUMO ECCESSIVO DI CARBOIDRATI RAFFINATI 2) CONSUMO ECCESSIVO DI CARNI 3) NON CONOSCENZA DELLA CHIMICA DELLA DIGESTIONE 4) SOVRALIMENTAZIONE

REGOLE BASE DELLA DIETA DISSOCIATA 1) NON MANGIARE CARBOIDRATI CON PROTEINE E FRUTTI ACIDI DURANTE LO STESSO PASTO 2) MANGIARE VERDURE, INSALATA E FRUTTA A PARTE DAL PASTO PRINCIPALE DELLA DIETA 3) MANGIARE PROTEINE, AMIDO E GRASSI IN QUANTITA LIMITATA 4) MANGIARE PANE INTEGRALE, EVITANDO ALIMENTI RAFFINATI 5) FAR INTERCORRERE TRA I PASTI ALMENO QUATTRO ORE

LA DIETA DISSOCIATA SI BASA SULL ANALISI DEI MECCANISMI DI DIGESTIONE DEGLI ALIMENTI. 1) LE PROTEINE HANNO BISOGNO DI UN AMIBIENTE ACIDO PER ESSERE DIGERITE; QUANDO SONO INGERITE NELLO STOMACO SI SVILUPPA ACIDO CLORIDRICO CHE ATTIVA LA PEPSINA CHE DIVIDE E DIGERISCE LE PROTEINE. QUESTO PROCESSO AVVIENE IN AMBIENTE ACIDO IN PARTE NEUTRALIZZATO DALLA PRESENZA DI AMIDI E ZUCCHERI. IN TAL CASO LE PROTEINE NON SONO DIGERITE COMPLETAMENTE.

2) I CARBOIDRATI HANNO BISOGNO DI UN AMBIENTE ALCALINO PER ESSERE DIGERITI, PROCESSO CHE INIZIA CON LA PTIALINA, DURANTE LA MASTICAZIONE. LA PRESENZA DI PROTEINE O FRUTTI ACIDI, DIMINUISCE L ALCALINITA E RIDUCE L ASSORBIMENTO E LA DIGESTIONE INTESTINALE DEI CARBOIDRATI E DEI GRASSI. SE GRANDI QUANTITA DI CARBOIDRATI E PROTEINE SONO ASSUNTE NELLO STESSO PASTO SI FORMA UN AMBIENTE TROPPO ACIDO PER LA RIDUZIONE DEGLI AMIDI E TROPPO POCO ACIDO PER UNA BUONA DIGESTIONE DELLE PROTEINE.

TANTE DIETE DIMAGRANTI PROPOSTE COME NOVITA SI BASANO SU QUESTA TEORIA, MA LE BASI SCIENTIFICHE E QUINDI L EFFICACIA DI QUESTA SONO CONTROVERSE. IL PROFESSOR SHELDON MARGEN DELL UNIVERSITA DELLA CALIFORNIA SOSTIENE CHE TUTTI GLI ALIMENTI SONO DELLE COMBINAZIONI ALIMENTARI E CHE IL NOSTRO ORGANISMO E IN GRADO DI GESTIRE COMBINAZIONI DI NUTRIENTI.

UNA RICERCA SPECIFICA CONDOTTA DA ALAIN GOLAY ALL UNIVERSITA DI GINEVRA SU 57 PERSONE OBESE, DIVISE IN DUE GRUPPI, IN CUI UNO SEGUIVA UNA DIETA BILANCIATA ED UN GRUPPO UNA DIETA DISSOCIATA, CON QUANTITA ANALOGA DI CALORIE, CON UN APPORTO ENERGENTICO DI 45% DI CARBOIDRATI ED IL 30% DI GRASSI HA EVIDENZIATO CHE LA DIETA BILANCIATA E STATA PIU EFFICACE CON UNA PERDITA MEDIA DI 7,5 KG DI GRASSO CONTRO I 6,2 PERSI DA CHI SEGUIVA LA DIETA DELLE COMBINAZIONI.

CIO DIMOSTRA CHE IL PERDERE PESO NON HA ALCUNA RELAZIONE CON IL MODO IN CUI SONO DISTRIBUITI ALIMENTI E TIPI DI NUTRIENTI NEI PASTI. COME ALTRE DIETE AMERICANE LA DIETA ATKINS INVOCA IL CONSUMO LIBERO DI GRASSI QUALI BURRO, CARNE, UOVA, PESCE, LATTICINI E LA RIDUZIONE RIGOROSA DEI CARBOIDRATI CON UN APPORTO LIMITATO DI VERDURA E FRUTTA.

NASCE NEGLI ANNI 60 A NEW YORK QUANDO JEAN NIDETCH CON UN GRUPPO DI AMICHE IN SOVRAPPESO, DECISERO DI INCONTRARSI PERIODICAMENTE PER SCAMBIARSI OPINIONI, RIMEDI E DARSI UN SUPPORTO PSICOLOGICO NELLA LOTTA CONTRO IL PESO.

IL GRUPPO SI DETTE UN NOME :WEIGHT WATCHERS, CIOE I CONTROLLORI DEL PESO E SI INGRANDI NEGLI ANNI FINO AL FENOMENO ATTUALE CON CIRCA 200 SEDI SONO IN ITALIA E 16.000 RIUNIONI ALL ANNO, NEL MONDO SI PARLA DI OLTRE DI UN MILIONE DI SOCI CHE PRENDONO PARTE A RIUNIONI IN 30 PAESI DEL MONDO.

LA DIETA IPOCALORICA DA 1200-1300 CALORIE CHE VA SEGUITA PER ALMENO TRE SETTIMANE E STATA ELABORATA DA MEDICI AMERICANI CHE OLTRE ALL ASPETTO SCIENTIFICO, HANNO SEMPRE TENUTO IN GRANDE CONSIDERAZIONE, L ASPETTO PSICOLOGICO E IL CONCETTO DELL AUTO AIUTO. INFATTI UNA DELLE CARATTERISTICHE CHE GARANTISCE IL SUCCESSO DELLA DIETA E IL SENSO DI SOLIDARIETA E DI EMULAZIONE DEL GRUPPO.

DURANTE LE RIUNIONI, OLTRE A PESARSI, OGNUNO ESPONE LE PROPRIE DIFFICOLTA, LE SUE STRATEGIE, ASSISTITO DA ESPERTI IN PSICOLOGIA E ALIMENTAZIONE. VENGONO INSEGNATI UNA SERIE DI ACCORGIMENTI PER CONTROLLARE LE CALORIE, QUALE DOLCIFICANTE USARE, EVITARE IL BURRO, I GRASSI ANIMALI, TOGLIERE IL GRASSO ALLA CARNE PRIMA DELLA COTTURA, NON PRENDERE PIU DI 120 GRAMMI DI FORMAGGIO NELLA SETTIMANA O PIU DI DUE UOVA. USARE PENTOLE SPECIALI PER LA COTTURA.

LA VERSIONE MODERNA DELLA DIETA WEIGHT WATCHERS PREVEDE DI TRASFORMARE IL CIBO IN PUNTI. IN UNA GIORNATA PER DIMAGRIRE BISOGNA MANGIARE MAI MENO DI 19 PUNTI, NE PIU DI 26, DA NON CONFONDERE CON LA DIETA A PUNTI IDEATA NEGLI ANNI 70 DAL DOTTOR RAZZOLI. ESEMPIO: 1 PORZIONE DI FRUTTA O VERDURA = 0 PUNTI 150 GR DI PESCE SPADA = 2 PUNTI 1 CUCCHIAIO DI OLIO = 1 PUNTO 2 CUCCHIAI DI PURE = 2 PUNTI

LA DIETA WEIGHT WATCHERS IN TEORIA NON PRESENTA ASPETTI NEGATIVI; IL SUO FALLIMENTO E DOVUTO SIA AL FATTO CHE NON E PERSEGUIBILE PER LUNGHI PERIODI, SIA PERCHE NON A TUTTI PIACE FARE LA CONFESSIONE PUBBLICA DEI PROPRI PECCATI ALIMENTARI

LA FINALITA DELLA DIETA SONO CORRETTE (CONTROLLO DELLE CALORIE, PROPOSTA DI UNA CUCINA SALUTARE) MA IL MODELLO DI CUCINA E TROPPO LEGATO AI CANONI CLASSICI DELLA CUCINA LIGHT. NON SI INSEGNA A BRUCIARE PIU CALORIE CON LO SPORT MA AD ASSUMERNE DI MENO ED IL PAZIENTE E SEMPRE PIU VINCOLATO DA QUANTITA MASSIME DA ASSUMERE DI OGNI ALIMENTO. DA RICORDARE CHE E APPROVATA DAL NOSTRO MINISTERO DELLA SUALUTE

LA DIETA COSIDDETTA A ZONA FU PROPOSTA AGLI INIZI DEGLI ANNI 90 DA BARRY SEARS, BIOCHIMICO AMERICANO. NATA PER GLI SPORTIVI CHE VOLEVANO PERDERE PESO, MANTENENDO PERO UNA PERFOMANCE ATLETICA. PER ZONA SI INTENDE QUELLO STATO DI ARMONIA PSICOFISICA CHE PERMETTE DI ESSERE SEMPRE AL MASSIMO DELLA EFFICIENZA FISICA E MENTALE CHE SI OTTIENE GRAZIE AD UN ALIMENTAZIONE BASATA SULLA DISTRIBUZIONE BILANCIATA DI PROTEINE, CARBOIDRATI E GRASSI.

LA FORMULA CHE RIASSUME TALE DIETA E 40-30-30 CIOE AD OGNI PASTO OCCORRE MANGIARE CARBOIDRATI PER IL 40% ( FRUTTA, VERDURA, PANE, PASTA, LEGUMI) PROTEINE PER IL 30% (CARNE, PESCE, UOVA) GRASSI PER IL 30%. IL CIBO NELLA DIETA A ZONA NON VIENE CONSIDERATO UNA SEMPLICE FORMA DI CALORE MA UN MEZZO PER IL CONTROLLO DEL RILASCIO DEGLI ORMONI, MODULANDO L ATTIVITA DELL INSULINA.

CON L ASSUNZIONE IN PROPORZIONI OPPORTUNE E POSSIBILE: DETERMINARE LE RISPOSTE ORMONALI RAGGIUNGERE L EQUILIBRIO ORMONALE CONTROLLARE LE FUNZIONI VITALI DEL NOSTRO CORPO

SAPPIAMO CHE L INSULINA ENTRA IN CIRCOLO PER MANTENERE REGOLARI I LIVELLI DELLO ZUCCHERO NEL SANGUE E CHE ALIMENTI CON UN ALTO INDICE GLICEMICO STIMOLANO MOLTO L INSULINA MENTRE I CARBOIDRATI, QUALI FRUTTA E VERDURE, CON INDICE GLICEMICO BASSO, MANTENGONO COSTANTE E BASSI I LIVELLI INSULINEMICI, IMPEDENDO I PROCESSI DI IMMAGAZZINAMENTO SOTTO FORMA DI GRASSO CORPOREO.

LE PROTEINE CON UN INDICE BASSO DI GRASSO SATURO, VALE A DIRE POLLO, PESCE, ALBUME, TACCHINO, TOFU, POLVERI PROTEICHE, STIMOLANO IL GLUGAGONE CHE HA UN AZIONE OPPOSTA ALL INSULINA, E UN ORMONE GRASSO-MOBILIZZATORE, INDUCE IL FEGATO AD INIZIARE IL RILASCIO DEL GLICOGENO. QUINDI LA PRESENZA DI PROTEINE NEL PASTO RITARDA LA PRODUZIONE DI INSULINA E PERMETTERA DI INIZIARE UN AZIONE LIPOLITICA NEL TESSUTO ADIPOSO.

LE PROTEINE SFAVOREVOLI CON UN ALTA CONCENTRAZIONE DI GRASSI SATURI, QUALI CARNE ROSSA, TUORLO D UOVO, MAIALE, TENDONO A RENDERE LE MEMBRANE CELLULARI PIU RIGIDE, INDUCENDO LE CELLULE A NON RISPONDERE AI LIVELLI NORMALI DI INSULINA, CAUSANDO UNA RESISTENZA INSULINEMICA CON UN AUMENTO DEI LIVELLI DI INSULINA E DELLA PRODUZIONE DI GRASSI.

REGOLA FONDAMENTALE DELLA DIETA A ZONA E QUELLA DI PREVEDERE CHE OGNI PASTO O SPUNTINO SIA UN BLOCCO FORMATO DA TRE BLOCCHETTI: UNO DI PROTEINE, UNO DI CARBOIDRATI, UNO DI GRASSI. LA ZONA PREVEDE CHE PER OGNI CHILOGRAMMO DI MASSA MAGRA DEL CORPO VANNO CONSUMATE TRA 1-2 GRAMMI DI PROTEINE AL GIORNO IN BASE AL LIVELLO DI ATTIVITA ; PER OGNI 7 GRAMMI DI PROTEINE, 9 GRAMMI DI CARBOIDRATI E 3 GRAMMI DI GRASSO. PER RENDERE PIU SEMPLICE QUESTO CONTEGGIO E STATO SVILUPPATO IL SISTEMA DEI BLOCCHI: UN BLOCCO DI PROTEINE E DI 7 GRAMMI UN BLOCCO DI CARBOIDRATI E DI 9 GRAMMI UN BLOCCO DI GRASSO E DI 3 GRAMMI

VA INDIVIDUATO IL NUMERO DI BLOCCHI COMPLESSIVI E SUDDIVISI NEI VARI PASTI DELLA GIORNATA, MANTENENDO SEMPRE LA PROORZIONE 1: 1: 1 TRA I BLOCCHI. VANNO EVITATI I GRASSI SATURI ED ASSUMERE COME FONTE DI GRASSI GLI ARACHIDI, LE NOCI, L OLIO D OLIVA, CON UNA INTEGRAZIONE DI EICOSANOIDI (OMEGA-3) EVITARE I CIBI CON UN ALTO CONTENUTO DI ACIDO ARACHIDONICO, COME LE CARNI ROSSE E I TUORLI D UOVO.

Il sistema dei blocchi: Il blocco è, nella dieta EnerZona, l unità di misura del cibo. Ogni blocco è composto da 9 grammi di carboidrati, 7 grammi di proteine e 3 grammi di grasso. Il calcolo del numero dei blocchi da assumere quotidianamente deve tenere conto della massa magra e del tipo di attività fisica e lavorativa che si svolge, per esempio: - Una casalinga o un impiegata potrebbe assumere circa 11 12 blocchi suddivisi in: 3 blocchi a colazione, 3 a pranzo e 3 a cena, più 2 spuntini da un blocco ciascuno; - Un impiegato di sesso maschile potrebbe invece assumere 14 15 blocchi suddivisi in: 3 blocchi a colazione, 4 blocchi a pranzo e a cena, più 3 spuntini da un blocco ciascuno; - Uno sportivo maschio potrebbe assumere circa 18 20 blocchi suddivisi in: 4 blocchi a colazione, 5 blocchi a pranzo e a cena, più 3 spuntini da due blocchi ciascuno.

Lista blocchetti proteici : 1 blocchetto = 7 grammi proteine circa - 8 g proteine di EnerZone soia 90% - 2 albumi - 46 g di pesce bianco - 35 g di tonno, salmone - 23 g bresaola di vitello - 30 g di coniglio - 32 g petto di pollo - 40 g coscia di pollo - 32 g petto di tacchino - 25 g prosciutto magro - 35 g agnello - 33 manzo magro - 35 g mozzarella light - 1 uovo intero - 33 g vitello magro - 35 g maiale magro - 46 g stracchino - 2 sottilette - 22 g mozzarella - 20 g parmigiano reggiano - 26 g pecorino fresco - 28 g bel paese - 36 g gorgonzola - 23 g caciocavallo - 24 g provolone dolce o piccante - 25 g emmenthal - 35 g cotechino

Lista blocchetti misti: - 225 ml di latte parzialmente scremato = 1 blocchetto proteine 1 blocchetto carboidrati + 1 blocchetto di grassi - 175 ml yogurt bianco = 1 blocchetto proteine 1 blocchetto carboidrati + 1 blocchetto grassi - 100 gr fagioli borlotti in scatola 25g tonno = 1 blocchetto proteine 1 blocchetto carboidrati - 100 gr ceci secchi + 100 gr carne o tonno o salmone o 140 gr pesce bianco = 3 blocchetti proteine 3 blocchetti carboidrati - 100 gr lenticchie + 87 gr cotechino o carne = 3.5 blocchetti proteine 3.5 blocchetti carboidrati - - 100 gr tortellini + 40 gr parmigiano reggiano = 3 blocchetti proteine 3 blocchetti carboidrati - ½ pizza margherita con 40 gr mozzarella e 40 gr prosciutto magro = 3 blocchetti proteine 3 blocchetti carboidrati

IL SISTEMA DELLA MANO PROTEINE MAGRE PANE O PASTA O RISO 1 palmo = 1 porzione 1 pugno = 1 porzione La verdure deve essere condita con olio extravergine d oliva

Grammi proteine per un chilo di massa magra Sedentario puro (divano, sedia, televisione, pantofole) 1,1 Lavoro tranquillo senza alcuna attività fisica 1,3 Lavoro più attività fisica leggera; soggetti obesi (uomini con oltre il 30% di 1,5 massa grassa, donne con oltre il 40%) Lavori stressanti; soggetti che si allenano regolarmente tre volte alla 1,7 settimana o che praticano costantemente sport Lavoro più allenamento atletico quotidiano 1,9 Pesante allenamento quotidiano 2,1 Intenso allenamento a scopo agonistico, integrato da sedute giornaliere con i 2,3 pesi; doppio allenamento sportivo professionale quotidiano

La scelta dei nutrienti bisogna prestare molta attenzione al fatto che la scelta dei macronutrienti è fondamentale per produrre la più corretta e sana risposta insulinica. A questo proposito, si faccia riferimento alle seguenti tabelle : Proteine Tabella alimenti a cura di Enerzona Barry Sears miglior scelta discreta scelta pessima scelta Carni Petto di pollo e tacchino, coniglio, vitello, struzzo, bresaola Maiale magro, manzo magro, pollo, tacchino, prosciutto cotto e crudo magro Carni rosse grasse, insaccati, pancetta, hamburger, fegato, patè, salsiccia, zampone Pesci e crostacei baccalà., gamberi, branzino, calamari, dentice, merluzzo, palombo, persico, spada, polpo, rombo, salmone, sarde, sgombro, seppia, sogliola, spigola tonno, triglia, trota Acciughe sott olio, anguilla, aringa, capitone, bastoncini di pesce Albume d uovo, proteine in polvere Uova intere, uova di quaglia Uova Latticini Fiocchi di latte magro, fior di latte, formaggi freschi di capra, formaggi light, grana,ricotta vaccina e di pecora, feta Caciotta fresca, crescenza, mozzarella, ricotta di bufala Brie, caciocavallo, camembert, fontina, formaggini cremosi, gorgonzola, groviera, pecorino, provolone, scamorza, stracchino, taleggio A base di soia Hamburger, germogli, proteine in polvere, EnerZone soia 90%, tofu Fonti miste Farina e latte di soia, yogurt magro, latte parzialmente scremato, barrette (tipo snack EnerZone 40.30.30 Nutrition Bar 40.30.30) pasto pronto (tipo EnerZone Istant Meal 40.30.30)

GRASSI (ricchi in grassi saturi) Olio d oliva, olive, arachidi, avocado, mandorle, nocciole, noci, olio di sesamo OMEGA 3 RX in capsule e liquido Olio di semi, olio di soia Burro, margarina, lardo, mascarpone, panna, panna acida CARBOIDRATI FAVOREVOLI SFAVOREVOLI VERDURE E LEGUMI FRUTTA Asparagi, broccoli, carciofi, cavoli, cipolle, fagiolini, finocchi, insalata, melanzane, peperoni, pomodori, rape, ravanelli, spinaci, ceci, cicoria, fagioli, funghi, indivia, lenticchie, porri, sedano, zucchine Albicocche, arance, fragole, kiwi, lamponi, mirtilli, more, pompelmo, prugne, ribes, amarene, ananas, castagne, ciliegie, cocco, mandarini, mele, meloni, nespole, pere, pesche Barbabietola, carote, mais, patape, zucca Anguria, banana, cachi, datteri, fichi, mango, prugne secche, uva passa, succhi di frutta CEREALI Avena decorativa, orzo, cereali integrali Biscotti, cracker, fette biscottate, focacce, grissini, pasta, pane, riso ALCOLICI Vino rosso, birra ( con moderaziono) Aperitivi, superalcolici ZUCCHERI SEMPLICI Fruttosio Zucchero, saccarosio, glucosio, miele, marmellata DOLCI Sorbetto alla frutta Cioccolato, gelato, panettone, torrone

PREFERIRE COME FONTI PROTEICHE IL PESCE (SALMONE, SARDINE, TONNO, SGOMBRO) LE CARNI BIANCHE, ALBUME, LEGUMI. EVITARE CIBI AD ALTO INDICE GLICEMICO, PREFERENDO FRUTTA, VERDURE, FIOCCHI DI AVENA COME FONTI DI CARBOIDRATI.

GLI ALIMENTI CONSIGLIATI SONO RICCHI DI VITAMINE. VA INTEGRATA LA VITAMINA E, IN CASO DI ATTIVITA FISICA INTENSA. CON L EQUILIBRIO ORMONALE OTTENUTO CON LA ZONA SI DOVREBBE OTTENERE: 1) UNA RIDUZIONE DELL ECCESSO DI ADIPE 2) UN AUMENTO DELLA MASSA MUSCOLARE 3) UN MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI ATLETICHE 4) BENEFICI SU MALATTIE QUALI DIABETE, IPERTENSIONE, IPERCOLESTEROLEMIA, ATEROSCLEROSI 5) AUMENTO DIFESE IMMUNITARIE

GLI EFFETTI POSSONO ESSERE AMPLIFICATI ASSOCIANDO UNA CORRETTA ATTIVITA SPORTIVA. ESEMPIO DI UN PASTO SECONDO LA ZONA : UN BLOCCO DI PROTEINE = 45 GR DI PESCE AZZURRO + UN BLOCCO DI CARBOIDRATI = 120 GR DI SPINACI + UN BLOCCO DI GRASSI = 2 CUCCHIAI DI OLIO SE L IDEA DEI BLOCCHI E COMPLICATA IN ALTERNATIVA SI PUO RICORRERE ALLE BARRETTE E ALLE BUSTE COME SOSTITUTIVI DEI PASTI CHE HANNO DIFFUSIONE DA NOI COME ENERZONA

LA FORMULA 40 30 30 SUGGERITA DA SEARS SI PRESTA A CONFUSIONE PERCHE E DIFFICILE CALCOLARE LA QUANTITA GIUSTA DEI BLOCCHI. IL RAPPORTO TRA PROTEINE E CARBOIDRATI DOVREBBERO ESSERE COMPRESO TRA 0,6 0,8, OTTIMALE 0,75, MENTRE I GRASSI DOVREBBERO ESSERE PARI AL 30% DELLE CALORIE TOTALI. LA DIETA COMPRENDE I MACRONUTRIENTI ED E FORTEMENTE IPOCALORICA

ESEMPIO : SOGGETTO CON ATTIVITA SEDENTARIA DEL PESO DI 70 KG, CON UNA PERCENTUALE DI GRASSI DEL 15%,SECONDO SEARS, LE PROTEINE NECESSARIE SONO DI 1,1 GR / KG MASSA MAGRA PARI A 65,5 GR = 262 KCAL. I CARBOIDRATI SONO IN RAPPORTO 40:30, QUINDI = 350 KCAL I GRASSI SONO NELLA STESSA QUANTITA DELLE PROTEINE E FORNISCONO 589,5 KCAL, PER UN TOTALE DI 1201,5 KCAL.

CONSIDERANDO IL FABBISOGNO CALORICO, CIOE LA QUANTITA DI CALORIE NECESSARIE PER MANTENERE LO STESSO PESO DEL NOSTRO PAZIENTE PARI A 1800 KCAL, INCOMINCERA A PERDERE PESO. ANCHE SE IL RAPPORTO OTTIMALE PROTEINE/CARBOIDRATI SI CORREGGE A 0,75 ED AUMENTANO I CARBOIDRATI MENTRE PROTEINE E GRASSI RESTANO INVARIATI, CON UN APPORTO DI 437 KCAL SI HA UN TOTALE DI 1288 KCAL. CORREGGENDO IL RAPPORTO A 0,6 TRA PROTEINE E CARBOIDRATI, MI TROVO AD AUMENTARE LA QUOTA DEI GRASSI PER ARRIVARE ALLE 1800 CALORIE NECESSARIE

LA GESTIONE DEGLI ACIDI GRASSI E UN PUNTO CONTROVERSO: BISOGNA EVITARE DI ADDUMERE TROPPO ACIDO ALFA-LINOLENICO CHE BLOCCA LA PRODUZIONE DI EICOSANOIDI COME GLI OMEGA-3 MA QUESTO E CONTENUTO NELLA FRUTTA SECCA INDISPENSABILE PER AVERE UNA QUANTITA DI GRASSI NELLA DIETA SENZA RICORRERE AI GRASSI ANIMALI. ALTRA COSA FONDAMENTALE E L ATTIVITA SPORTIVA SENZA LA QUALE LA DIETA A ZONA NON RAGGIUNGE RISULTATI NEL BREVE PERIODO

IN REALTA E DIFFICILE SEGUIRE UNA DIETA BASATA SU BLOCCHI PER LA VARIABILITA INDIVIDUALE ALLA RISPOSTA INSULINEMICA E ALLA RIPARTIZIONE ESATTA DEI MACRONUTRIENTI CHE NEI CIBI CAMBIANO SECONDO NAZIONI, QUALITA, CONSERVAZIONE, COTTURA.. INOLTRE SEARS NON CONSIDERA LE REALI NECESSITA DEL CORPO UMANO, DEI CARBOIDRATI E PROTEINE SECONDO LE QUANTITA MINIME GIORNALIERE

LA COMUNITA SCIENTIFICA METTE IN EVIDENZA CHE IL PILASTRO DELLA ZONA CIOE CHE L AUMENTO DELLA GLICEMIA E QUINDI IL RILASCIO DI INSULINA DIPENDA DAL RAPPORTO TRA CARBOIDRATI E PROTEINE E UN FALSO. L AUMENTO DELLA GLICEMIA DIPENDE DALL EQUAZIONE CARBOIDRATI x 0,9 + PROTEINE x0,5 + GRASSI x 0,1

CONSIDERIAMO DUE PASTI, IL 1 IN ZONA IL 2 NO. 50 GR DI PANE + 100 GR DI PROSCIUTTO COTTO SGRASSATO+ 8 GR DI OLIO = 350 KCAL = C39%P30%G31% 50 GR DI PANE + 23 GR DI OLIO = 350 KCAL = C58%P5%G37% SI E VISTO CONTROLLANDO LA GLICEMIA POST PRANDIALE CHE NON E IL SECONDO PASTO NON IN ZONA A CAUSARE UN AUMENTO DELLA GLICEMIA.

A LIVELLO SPORTIVO CHI PRATICA SPORT DI RESISTENZA CONSUMA LE SCORTE DI GLICOGENO MUSCOLARE E DEVE REINTEGRARLE IN BREVE TEMPO PER GARANTIRE UN RECUPERO OTTIMALE. NECESSITANO CARBOIDRATI AD ALTO INDICE GLICEMICO PERCHE E PROPRIO L INSULINA A DARE L ORDINE ALLE CELLULE DI RIPRISTINARE LE SCORTE DI GLICOGENO. SE CIO NON AVVIENE I MUSCOLI NON FUNZIONANO COME DOVREBBERO, CALANO LE PRESTAZIONI, C E IL RISCHIO DI INFORTUNI.

IN UNA DIETA IPOCALORICA, COME LA ZONA, E DIFFICILE GARANTIRE I LIVELLI DI ASSUNZIONE DI GRASSI ESSENZIALI, MANTENERE IL RAPPORTO TRA OMEGA6-OMEGA3 DI 4 : 1 CONSIDERANDO CHE E DIFFICILE PILOTARE LA PRODUZIONE DEI GRASSI IN UN SOL SENSO E CHE GLI STUDI AL RIGUARDO SONO ANCORA ALL INIZIO.

FACENDO QUESTE CONSIDERAZIONI LA DIETA ZONA SI LIMITA A CONSIGLI MOLTO POPOLARI RIPRESI SUI GIORNALI, SIA PER QUANTO RIGUARDA IL RAPPORTO TRA MACRONUTRIENTI, SIA PER I RAPPORTI DEI GRASSI ESSENZIALI. SECONDO IL MODELLO SOFISTICATO DEI BLOCCHI SI E IN REALTA LONTANO DAI FABBISOGNI DELL ORGANISMO E, SE SI SEGUE IN MODO RIGOROSO, BISOGNA LIMITARE INTERE CATEGORIE DI ALIMENTI ED AUMENTARE I GRASSI

CON IL SISTEMA AD OCCHIO, CONSIGLIATO NELLE PUBBLICAZIONI, SI E QUASI SEMPRE LONTANISSIMI DALLA ZONA MA DIVENTA PIU EQUILIBRATA, CON LA RIPARTIZIONE 50%C 30% GR 20% PR SE LO SCOPO DELLA DIETA E PERDERE PESO, LA ZONA FUNZIONA PERCHE : 1) LIMITA L APPORTO DI CALORIE 2) E COMPOSTA DA ALIMENTI SAZIANTI 3) E ABBASTANZA EQUILIBRATA NEI MACRONUTRIENTI ED HA RIABILITATO L USO DEI CARBOIDRATI NELLA DIETA 4) HA POSTO L ACCENTO SULL IMPORTANZA DEGLI OMEGA3

ANCHE I GRASSI NELLA DIETA HANNO LA LORO IMPORTANZA IN QUANTO A LIVELLO ORMONALE C E BISOGNO DEL GRASSO PER ELIMINARE IL GRASSO. SECONDO LA TEORIA DELLA ZONA IL GRASSO E UN COMBUSTIBILE A RILASCIO LENTO UTILIZZABILE A SCOPI ENERGETICI NELLE CONDIZIONI FISIOLOGICHE CAUSATE DALLA DIETA ZONA RALLENTANDO L ENTRATA DEI CARBOIDATI NEL CIRCOLO E DI CONSEGUENZA LA PRODUZIONE DI INSULINA. IL GRASSO STIMOLA LA PRODUZIONE DI CCK (COLECISTOCHININA) CHE CONTRIBUISCE AL SENSO DI SAZIETA

METODO MONTIGNAC IL METODO DI MONTIGNAC SI BASA SUL CONCETTO CHE LA CAUSA DELL AUMENTO DI PESO E DOVUTA ALL IPERINSULINEMIA DA PARTE DEL PANCREAS, LEGATA ALL ASSUNZIONE DI CIBI CON INDICE GLICEMICO ALTO. NON E QUINDI LA QUANTITA DEL CIBO CHE INGRASSA MA LA LORO QUALITA, SENZA UN LEGAME TRA OBESITA E CALORIE. NON BISOGNA MANGARE MENO MA MEGLIO.

SU QUESTA BASE HA AVUTO UN GRANDE SUCCESSO CON OLTRE 13. MILIONI DI SEGUACI. IL BRITISH JOURNAL OF NUTRITION HA RESO NOTO CHE QUESTO METODO E EFFICACE PER CHI SOFFRE DI PROBLEMI CARDIOVASCOLARI E PUO EVITARE IL RISCHIO DI DIABETE. VA CONSIDERATO CHE NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI I CASI DI OBESITA SONO QUADRUPLICATI NEGLI ULTIMI 40 ANNI BENCHE IL CONSUMO MEDIO DI CALORIE QUOTIDIANO SI SIA RIDOTTO

IL METODO PREVEDE DUE FASI : UNA DI DIMAGRAMENTO E UNA DI MANTENIMENTO. LA PRIMA FASE PUO DURARE ANCHE QUALCHE MESE FINO A QUANDO NON SI E RAGGIUNTO IL PESO IDEALE. SI ASSUMONO SOLO TRE PASTI GIORNALIERI AD ORE FISSE, CON CIBI CHE NON ABBIANO UN INDICE GLICEMICO SUPERIORE A 35, NON ASSOCIANDO GRASSI E CARBOIDRATI NELLO STESSO PASTO, CON QUANTITA LIBERE.

ESEMPIO GIORNATA TIPO COLAZIONE PANE INTEGRALE CON MARMELLATA SENZA ZUCCHERO O UNO YOGURT MAGRO. PRANZO PESCE AZZURRO, INSALATA DI CETRIOLI, YOGURT CENA ZUPPA DI VERDURE, FORMAGGIO MAGRO, SPINACI

NEL MANTENIMENTO, CHE PUO DURARE ANCHE TUTTA LA VITA, SI POSSONO MANGIARE TUTTI I CIBI CON INDICE GLICEMICO FINO A 50. IN CASO DI STRAPPI ALLA DIETA SI PUO RIPARARE CON L ASSUNZIONE DI CIBI A BASSISSIMO INDICE GLICEMICO

CIBI CONSENTITI LENTICCHIE, INSALATA, POMODORI, CAVOLI, BROCCOLI, SPINACI, MELANZANE, FAGIOLINI, FRUTTA, PESCE, FORMAGGI FRESCHI O STAGIONATI, UOVA, CIOCCOLATO AMARO, OLIO D OLIVA O DI GIRASOLE CIBI NON CONSENTITI ZUCCHERO, FARINE BIANCHE, PATATE, MAIS, BURRO, MARGARINA, RISO, PATATE FRITTE, CREPES, TOAST, DOLCI FATTI CON FARINA

Alimenti a basso indice glicemico: - Pari a zero: uova; pesce; formaggi freschi e stagionati; carni; insaccati; - Inferiore di 10: melanzane ed ortaggi verdi; - Da 10 a 15: albicocche; agrumi; noci; mandorle; arachidi; yogurt magro; - Da 15 a 20: marmellata senza zucchero; cioccolato amaro; lenticchie; - Da 20 a 30: latticini; - Da 30 a 40: pane integrale e mele; - Da 40 a 50:pasta Alimenti ad alto indice glicemico: - Pari a 60: gelato - Da 50 a 65: farine bianche e pizza margherita; - Da 65 a 70: riso bianco; peperoni; zucchero - Pari a 75: anguria; - Pari a 90: patatine fritte; - Da 90 a 100: birra; burro e margarine; glucosio

INDICE GLICEMICO L INDICE GLICEMICO DI UN ALIMENTO RAPPRESENTA LA VELOCITA CON CUI AUMENTA NEL SANGUE LA CONCENTRAZIONE DI GLUCOSIO, CIOE LA GLICEMIA, IN SEGUITA ALL ASSUNZIONE DI UN ALIMENTO, RISPETTO AD UN ALIMENTO DI RIFERIMENTO (GLUCOSIO) LA TABELLA AGGIORNATA DEGLI INDICI GLICEMICI PUBBLICATA SU AM.3 CLIN NUTR. 2003 MOSTA COME L I.G. VARIA A SECONDA DELLA PRESTAZIONE E DEGLI INGREDIENTI NEGLI ALIMENTI CUCINATI, DEL GARDO DI MATURAZIONE, E CHE IL CONFRONTO TRA ALIMENTI HA SENSO SOLO SE LA DIFFERENZA E NETTA.

L INDICE GLICEMICO, TENDE A DIMINUIRE SE SI AGGIUNGONO GRASSI O PROTEINE AD UN ALIMENTO PERCHE LA DIGESTIONE DELL ALIMENTO E PIU LENTA E QUINDI I CARBOIDRATI VENGONO ASSORBITI PIU LENTAMENTE. UN ALIMENTO LIGHT NON SEMPRE SOTTO QUESTO PUNTO DI VISTA E MIGLIORE DEL SUO ALIMENTO NORMALE. IL RISCHIO TOTALE DI INSULINA, NON DIPENDE DALL INDICE GLICEMICO MA DAL CARICO GLICEMICO, CIOE DAL PRODOTTO TRA INDICE GLICEMICO E LA QUANTITA DI CARBOIDRATI INGERITI

VA QUINDI SEGUITA UN ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA IN CUI LA QUANTITA DI CARBOIDRATI NON E SUPERIORE AL 55%, CON PROTEINE E GRASSI DISTRIBUITE NELL ARCO DELLA GIORNATA ED ALIMENTI SAZIANTI COME VERDURA E FRUTTA CHE CONTRIBUISCONO AD ABBASSARE L INDICE GLICEMICO ANCHE DEGLI ALIMENTI A RISCHIO

E STATA MESSA A PUNTO AGLI INIZI DEGLI ANNI 90 DAL DR. PETER D ADAMO, UN NATUROPATA ITALO-AMERICANO, SULLA BASE DI STUDI GIAPPONESI SULLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. SCEGLIENDO I CIBI IN BASE ALLA RELAZIONE CON IL PROPRIO GRUPPO SANGUIGNO SI PROPONE DI RISOLVERE I PROBLEMI DEL PESO, DI INTOLLERANZE E DI ALLERGIE RESPIRATORIE.

IL PRINCIPIO DI BASE E CHE CIASCUNO DEI QUATTRO GRUPPI SANGUIGNI, RISPONDE IN MODO DIVERSO AL CIBO, IN QUANTO SONO COMPARSI IN EPOCHE DIVERSE, ADATTANDOSI AL CIBO CHE IN QUEL MOMENTO RAPPRESENTAVA LA LORO DIETA PRINCIPALE E CHE SONO DIVENTATI QUELLI MEGLIO TOLLERATI

ALIMENTI INCOMPATIBILI CREANO PROBLEMI DI DIGESTIONE, CON LA FORMAZIONE DI TOSSINE CHE DANNO RITENZIONE IDRICA, RALLENTANO IL METABOLISMO E QUINDI PORTANO AD UN AUMENTO DI PESO

SECONDO D ADAMO, AD ESEMPIO, IL GRUPPO 0 MANIFESTA PROBLEMI DI GASTRITE ED IPERACIDITA, PERCHE ESSENDO CARNIVORO PRODUCE MOLTO ACIDO CLORIDRICO, DANNEGGIANDO LA MUCOSA DELLO STOMACO. IL GRUPPO A PUO SOFFRIRE DI DISTURBI CARDIACI O DIABETE.

CHI APPARTIENE A QUESTO GRUPPO SI SENTE BENE SEGUENDO UNA DIETA RICCA DI PROTEINE ANIMALI, DERIVATE DA CARNE O PESCE, DA ASSOCIARE A FRUTTA E VERDURA. DEVE EVITARE IL CONSUMO DI PASTA, PANE, LEGUMI, LATTE, LATTICINI, TRANNE YOGURT. CIBI DA PRIVILEGIARE: CARNE OVINA E BOVINA, PESCE DI MARE, YOGURT, ANANAS, FICHI, NOCI, BROCCOLI, AGLIO, CIPOLLA, PREZZEMOLO DA EVITARE: CARNE DI MAIALE, SALMONE AFFUMICATO, MELANZANE, PATATE, LATTE, LATTICINI, FORMAGGIO E RICOTTA, MAIS, FRUMENTO

PER CHI APPARTIENE A QUESTO GRUPPO, LA DIETA PIU ADATTA E VEGETARIANA PERCHE PRODUCE POCO ACIDO CLORIDRICO E QUINDI FATICA A DIGERIRE LE PROTEINE ED I GRASSI ANIMALI, CONSUMANDO PASTI PIU LEGGERI E FREQUENTI. ALIMENTI DA PRIVILIEGIARE: POLLO, MERLUZZO, SGOMBRO, YOGURT, FORMAGGIO DI PECORA E CAPRA, SOIA, PANE DI FARRO, BROCCOLI, VERZA, LATTUGA, CAROTE, SPINACI, FAGIOLINI, ANANAS, FICHI, POMPELMO ALIMENTI DA EVITARE CARNI DI TUTTI I TIPI, ANGUILLA, CROSTACEI, BURRO, FORMAGGIO, GELATO, MELANZANE, PATATE, POMODORI, CECI, FAGIOLI, FRUMENTO, ARANCE, BANANE

SONO PROVVISTI DI UN APPARATO DIGERENTE FLESSIBILE, IN GRADO DI METABOLIZZARE SIA LE PROTEINE CHE I CARBOIDRATI. SI PUO CONSUMARE QUASI TUTTO, COMPRESO I LATTICINI E LE UOVA, CIBO PREFERITO E IL PESCE TIPO MERLUZZO, SALMONE; VA EVITATO IL GRANO SARACENO E LA CARNE DI POLLO. ALIMENTI DA PRIVILEGIARE GNELLO, CONIGLIO, MERLUZZO, SALMONE, MELANZANE, BROCCOLI, CAROTE, PEPERONE, FAGIOLI, MANDORLE, ANANAS, UVA, LIMONE, RISO, PANE DI MIGLIO E FARRO, UOVA ALIMENTI DA EVITARE ANATRA, OCA, POLLO, MAIALE, OSTRICHE, CROSTACEI, CARCIOFI, POMODORI, SUGO, MAIS, ORZO, FRUMENTO, NOCI, NOCCIOLE

POSSONO CONSUMARE QUASI TUTTE LE CATEGORIE DI CIBO A CONDIZIONE CHE SIA FATTO A PICCOLE PORZIONI. ALIMENTI DA PRIVILEGIARE CONIGLIO, AGNELLO, TACCHINO, NASELLO, SALMONE, SOGLIOLA, MELANZANE, PISELLI, SEDANO, YOGURT, FORMAGGIO DI PECORA, ANANAS, FICHI, POMPELMO, UVA, RISO, PANE DI MIGLIO, SOIA ALIMENTI DA EVITARE ANATRA, OCA, POLLO, MANZO, SELVAGGINA, OSTRICHE, CROSTACEI, BURRO, LATTE INTERO, GELATO, CARCIOFI, SEMI DI ZUCCA, GIRASOLE, ARANCIA, MAIS, BIBITE ALLA COLA

QUESTA DIETA E ADATTA A CHI HA PROBLIEMI DIGESTIVI O METABOLICI CHE NON E RIUSCITO A RISOLVERE CON LA MEDICINA CONVENZIONALE, GLI ALIMENTI TOLLERATI SONO MOLTISSIMI E QUINDI LA DIETA E VARIA, SEMPLICE. NON SI TRATTA DI UNA DIETA A BREVE TERMINE MA A VITA. FA DIMAGRIRE MA MOLTO LENTAMENTE.

CURA DIMAGRANTE METODO SIMEONS MODIFICATO MATTINA: un bicchiere di latte magro 150 gr, caffè a piacere, due fette biscottate. Usare come dolcificante saccarina. Nell arco della giornata bere tè verde; si possono prendere fino a quattro caffè. PRANZO e CENA: carne magra di vitello gr... cotta ai ferri o bollita, senza grasso, oppure in alternativa pollo, senza pelle, ai ferri o bollito, gr., o petto di tacchino gr... Pesce, bollito o ai ferri o al forno, magro ( sogliola, rombo, spigola, trota, merluzzo, gamberi) gr.., fresco o surgelato. In alternativa alla carne o al pesce si possono mangiare due uova. CONTORNI: verdure, crude o cotte, nella quantità voluta, sono permesse: spinaci, zucchine, broccoletti, bieta, cicoria, finocchi, sedano, pomodori, insalata, radicchio, cetrioli, carciofi, cipolle, verza, ravanelli. FRUTTA: mela, arancia, mandarini, pompelmo, kiwi. CONDIMENTI PERMESSI: sale, pepe, spezie, basilico, aglio, cipolla, prezzemolo, pomodoro, aceto (preferire aceto di mele), limone. Usare il succo di un limone nell arco della giornata. BERE: almeno un litro e mezzo di acqua al giorno a basso residuo minerale, tipo VITASNELLA, LEVISSIMA, PANNA.

CURA DIMAGRANTE ---- METODO SIMEONS DIETA DOPO IL TRATTAMENTO. Nelle prime tre settimane sono permessi, senza limiti di quantità i seguenti alimenti: carni di qualsiasi tipo, pesci di qualsiasi tipo, uova. Nella prima settimana si può incominciare ad aggiungere nella dieta i formaggi, nella seconda gli insaccati. Come condimento è permesso l olio e il burro. Da evitare il fritto panato o con farina. Verdure di qualsiasi tipo. Frutta in quantità moderata. È consentito un bicchiere di vino o di birra a pasto. Si può continuare con il latte a colazione. ALIMENTI VIETATI sono i FARINACEI, di qualsiasi tipo, cioè zucchero, pane, pasta, dolci, grissini, biscotti, riso, patate, semolino, farina e tutti i legumi, cioè fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave. Nella quarta settimana si può aggiungere un grissino a pranzo e uno a cena. Nella quinta settimana sono permessi fino a due grissini a pranzo e a cena. Nella sesta settimana e in quelle successive occorre distinguere tra coloro che sono arrivati al peso ideale e quelli che non sono arrivati al peso normale. Per chi ha raggiunto il peso normale, è permesso una rosetta oppure una porzione di pasta o riso o legumi una volta alla settimana, controllando il peso il giorno dopo. In caso di aumento RIMANDARE di un mese la nuova assunzione di farinacei. In caso contrario, continuare due volte alla settimana. Per chi NON è arrivato al peso normale, in attesa dei quaranta giorni per ricominciare il ciclo, devono limitare l assunzione di farinacei a due grissini a pranzo e due a cena.

LA DIETA DEL MINESTRONE FU IDEATA DALL HOSPITAL DI ST. LUIS PER I PAZIENTI CARDIOPATICI IN ATTESA DI ESSERE OPERATI. DOVEVA ESSERE SEGUITA AL MASSIMO PER 10/14 GIORNI, CON L OBBIETTIVO DI FAR PERDERE IL MAGGIOR NUMERO DI CHILI IL PIU RAPIDAMENTE POSSIBILE. E UNA DIETA A TEMA, DOVE AD OGNI PASTO SI MANGIA UN SOLO ALIMENTO, SENZA CONSIDERARE L EQUILIBRIO DEI NUTRIENTI: LA PERDITA DI PESO E PRIORITARIA SU TUTTO.

LA DIETA PREVEDE SETTE GIORNI A BASE DI MINESTRONE DI VERDURA, TE, SUCCHI DI FRUTTA NON ZUCCHERATI E FRUTTA; AL QUARTO GIORNO SI AGGIUNGE LATTE SCREMATO O YOGURT, AL QUINTO CARNE DI MANZO, AL SETTIMO GIORNO RISO INTEGRALE

BISOGNA CONSIDERARE CHE A CAUSA DELLA FORTE RESTRIZIONE CALORICA E DELLO SCARSO APPORTO IN PROTEINE, SI PERDONO MUSCOLI ED ACQUA PIUTTOSTO CHE GRASSO. PERMETTE DI FAR PERDERE PESO NEL BREVE PERIODO, DI BRUCIARE I GRASSI, INSTAURANDO UN REGIME ESTREMAMENTE PUNITIVO, COMPLETAMENTE A FAVORE DEI CARBOIDRATI, MONOTONO, POCO SAZIANTE. ECCEZION FATTA PER LO YOGURT E PER DUE PORZIONI DI CARNE AL VAPORE NELL ARCO DELLA SETTIMANA C E UN APPORTO NULLO DI PROTEINE.

LA DIETA NON PREVEDE ALCUN TIPO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE, ANZI E DISEDUCATIVA PER IL CONCETTO CHE E CORRETTA PERCHE USATA IN OSPEDALE, PER MALATI GRAVI, E LA PROBABILITA DI RECUPERARE IL PESO PERDUTO E DEL 100%

DIETA MINESTRA BRUCIA GRASSI Ingredienti:porri o 6 cipolle, 1 o 2 barattoli di polpa di pomodori, i cavolo (verza) grande tritato, 2 peperoni verdi, 1 sedano intero, un dado a piacere. La minestra si può insaporire con sale, pepe, curry, prezzemolo peperoncino o tabasco. A piacere si possono aggiungere spinaci o rape. Tagliare le verdure in piccoli pezzi e coprire con acqua. Far bollire per 10 minuti, abbassare il fuoco per ultimare la cottura. La minestra si può mangiare ogni volta che si ha fame. Se ne può mangiare a volontà in qualsiasi momento. La minestra non aggiunge calorie. Più ne mangiate e più dimagrite. Riempire un thermos la mattina, se siete fuori casa. La minestra, se mangiata da sola per un lungo periodo, causa denutrizione. Prima giorno: mangiare la minestra e qualsiasi frutto a volontà (tranne le banane). Da bere:the non zuccherato, acqua o caffè nero non zuccherato o succhi di frutta non zuccherati. Secondo giorno: la minestra e qualsiasi verdura verde a volontà (tranne fagioli secchi, piselli, ceci e granoturco). A cena potete ricompensarvi con una grande patata al forno condita con burro. Non mangiate frutta oggi. Terzo giorno: la minestra più frutta e verdura a volontà (niente patate). Se hai rispettato la dieta, in questi tre giorni dovresti aver perso almeno 2 o 3 chili. Quarto giorno: minestra più tre banane e latte scremato ( il latte può essere sostituito con lo yogurt magro). Quinto giorno: minestra, manzo e pomodori. Il manzo (dai 250 ai 500 gr) e 6 pomodori freschi. È obbligatorio bere 6 / 8 bicchieri d acqua per eliminare l acido urico. Mangiare la minestra almeno una volta. Sesto giorno: manzo (anche 2 o 3 bistecche) e verdure a volontà. Non mangiare patate. Almeno una volta bisogna mangiare la minestra. Settimo giorno : riso integrale, succo di frutta non zuccherato e verdura a volontà. Mangiare la minestra almeno una volta.

LE PERSONE CHE DICONO DI SEGUIRE UNA DIETA VEGETARIANA SONO TANTE, ANCHE SE NON SONO MOLTE QUELLE CHE NON FANNO MAI ECCEZIONI E CHE IN SOSTANZA SEGUONO UNA DIETA ONNIVERA, E SOLO TENDENZIALMENE VEGETARIANA. SI DEVE DISTINGUERE TRA DIETA VEGETARIANA E VEGETALIANA O VEGANA

LA DIETA VEGETALIANA ELIMINA DALL ALIMENTAZIONE OGNI TIPO DI CARNE ANIMALE, COMPRESI PESCI E CROSTACEI, MA NON I PRODOTTI DI DERIVAZIONE ANIMALE COME LATTE, UOVA, FORMAGGI, MIELE.

LA DIETA VEGETARIANA O VEGANA ELIMINA TUTTI I PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE, COMPRESI I DERIVATI, NELLA CONVINZIONE CHE IL CORPO UMANO SIA ADATTO AD ASSUMERE E DIGERIRE SOLO PRODOTTI VEGETALI, E CHE QUESTO SIA L UNICO MODO PER EVITARE DANNI.

MOLTI VEGETARIANI SI RITENGONO ANIMALISTI CONVINTI CONTRARI ALL UCCISIONE DI ANIMALI MA E DIFFICILE NELLA NOSTRA VITA NON VENIRE IN CONTATTO CON OGGETTI DI ORIGINE ANIMALE. I VEGANI INVECE HANNO LA CONVINZIONE CHE IL CORPO UMANO SIA ADATTO SOLO A PRODOTTI VEGETALI E CHE SIA L UNICO MODO PER EVITARE DANNI ALL ORGANISMO.

E VERO CHE ALCUNE PUBBLICAZIONI ATTESTANO LA MINORE INCIDENZA DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI, TUMORI, DIABETE, IPERTENSIONE, OBESITA NEI VEGETARIANI GRAZIE ALL USO ABBONDANTE DI FIBRE, MA E ANCHE VERO CHE QUESTI SOGGETTI SONO MOLTO PIU ATTENTI ALLA LORO SALUTE DEL RESTO DELLA POPOLAZIONE.

QUELLO CHE E CERTO SONO I RISCHI DI POSSIBILI CARENZE DI FERRO, PROTEINE, VITAMINA B12, CALCIO E VITAMINA D, SOPRATTUTTO NELLE DONNE E NEGLI SPORTIVI.

PER IL FERRO LA DIETA VEGETARIANA DEVE ESSERE BEN BILANCIATA PERCHE I VEGETALI NE CONTENGONO POCO ED E SCARSAMENTE BIODISPONIBILE LE PROTEINE POSSONO ESSERE COMPENSATE CON LATTICINI, UOVA, LEGUMI, MA I VEGANI POSSONO CONTARE SOLO SU QUESTI ULTIMI. LA CARENZA DI VITAMINA B12 E SOPRATTUTTO NEI VEGANI, A RISCHIO DI ANEMIA PERNICIOSA, CON SINTOMI CHE COMPAIONO DOPO DUE-TRE ANNI DI DIETA DEL TUTTO PRIVATIVA.

ANCHE IL CALCIO E UN PROBLEMA SOPRATTUTTO NEI VEGANI CON RISCHIO DI OSTEOPOROSI NELLE DONNE DAL MOMENTO CHE I VEGANI ASSUMONO ANCHE POCA VITAMINA D, MENTRE I VEGETARIANI L ASSUMONO CON LE UOVA.

QUINDI E MOLTO DIFFICILE IMPROVVISARE UNA DIETA VEGETARIANA SENZA INCORRERE IN CARENZE NUTRIZIONALI, CHE NELLO SPORTIVO SI FANNO SENTIRE PRIMA DEL SEDENTARIO, A MENO DI NON PRENDERE INTEGRATORI, MA QUESTO VUOL DIRE ANDARE CONTRO AI PRINCIPI DELLA DIETA.

LO SCOPO DELLA DIETA DI MAURICE MESSEGUE, FAMOSO ERBORISTA FRANCESE, E QUELLO DI DIMAGRIRE MANTENENDO SEMPRE UNA SENSAZIONE DI BENESSERE ABBINANDO AL REGIME DIMAGRANTE UN TRATTAMENTO DEPURATIVO A BASE DI INFUSI E DECOTTI.

LA FILOSOFIA DI MESSEGUE E STATA SEMPRE DI SERVIRSI DELLE RISORSE DELLA NATURA, USANDO ERBE CURATIVE COLTIVATE SENZA FARE USO DI FERTILIZZANTI O DI INSETTICIDI COLTIVATI IN TERRENI SELEZIONATI. DURANTE LA PERMANENZA NEI CENTRI VENGONO USATE QUOTIDIANAMENTE, SOTTO FORMA DI TISANE, CHE SONO PERSONALIZZATE, IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DEI PAZIENTI O DI BAGNI, IMPACCHI O MICRONIZZATE, SOTTO FORMA DI GELULES ERBE MICRONIZZATE E CONSERVATE IN CAPSULE PER MANTENERE LE LORO QUALITA

IL TRATTAMENTO DURA DI SOLITO UN MESE, BASATO SU UNA DIETA DI CIRCA 1200 KCAL, SI PERDONO IN MEDIA QUATTRO CHILI, ED E ADATTA PER CHI VUOL DIMAGRIRE IN MODO NATURALE, SENZA RINUNCIARE AI PASTI DELLO CHEF DEL CENTRO.

LA DIETA CHENOT

IL PRINCIPIO SU CUI SI BASA IL METODO DI CHENOT E CHE PER DIMAGRIRE BISOGNA DEPURARE PRIMA L ORGANISMO DALLE SCORIE ACCUMULATE DA UN ALIMENTAZIONE TROPPO RICCA DI GRASSI.

SECONDO LA MEDICINA NATURALE CI SONO DUE TIPI DI SCORIE, I CRISTALLI E LE COLLE. I CRISTALLI, DERIVANTI DALLE PROTEINE, SONO SCORIE SOLUBILI NEI LIQUIDI CHE DOVREBBERO ESSERE ELIMINATI CON LA TRASPIRAZIONE E CON LE URINE. QUANDO L ORGANISMO NON RIESCE AD ELIMINARLI SI GENERANO DELLE INFIAMMAZIONI.

GLI ALIMENTI DA ELIMINARE DALLA DIETA SONO LA CARNE, LE UOVA, IL PESCE, I DERIVATI DEL LATTE, CEREALI E ZUCCHERO RAFFINATO. BISOGNA AUMENTARE L INTRODUZIONE DEI LIQUIDI. LE COLLE SONO PRODOTTI DI SCARTO NON SOLUBILI NEI LIQUIDI. LA LORO PRESENZA SI RILEVA SOTTO FORMA DI MUCO. DERIVANO DA UN ALIMENTAZIONE TROPPO RICCA DI GLUCIDI (PANE, PASTA, CEREALI, AMIDI) VA LIMITATO QUINDI IL LORO CONSUMO.

PER HENRI CHENOT, L UOMO E UN ENTITA DI CORPO E MENTE CHE, PER RAGGIUNGERE UNO STATO DI BENESSERE, DEVE MANTENERE L EQUILIBRIO DI ENTRAMBI. IL CORPO UMANO ATTRAVERSA CICLI VITALI, CHE MUTANO OGNI SETTE ANNI, MODIFICANDO L ORGANISMO E CIOE IL MODO IN CUI SI ASSIMILANO E SI TRASFORMANO I NUTRIENTI.

PER FUNZIONARE CORRETTAMENTE E PER RALLENTARE IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO E IMPORTANTE CHE IL CORPO SI LIBERI DALLE SOSTANZE NOCIVE ACCUMULATE AL SUO INTERNO. L ORGANISMO DI OGNUNO E IN GRADO DI RINNOVARSI E DI LIBERARSI DALLE TOSSINE. TALVOLTA PERO QUESTO MECCANISMO NON E SUFFICIENTE E QUINDI BISOGNA INTERVENIRE CON UN REGIME ALIMENTARE MIRATO.

LA DIETA SI BASA SU UN REGIME ALIMENTARE DEPURATIVO CHE FA PERDERE DA 2.5 A 5 KG NELLA PRIMA SETTIMANA E CHE POI PERMETTE DI PERDERE PESO IN MODO PIU LENTO E GRADUALE. LA PERDITA DI PESO VARIA A SECONDA DEL SOVRAPPESO, DELL ETA E DEL TIPO DI ATTIVITA FISICA SVOLTA DAL SOGGETTO.

LO SCHEMA E SETTIMANALE E VA RIPETUTO PER UN MESE. IL PROGRAMMA NON SI BASA SULL APPORTO CALORICO DEGLI ALIMENTI MA SULLA LORO PROPRIETA DISINTOSSICANTE. LA DIETA VA INIZIATA IL SABATO, PER EVITARE CHE UN CAMBIO ALIMENTARE POSSA CREARE STANCHEZZA E QUINDI USUFRUIRE DEL RIPOSO DOMENICALE.

NEI PRIMI TRE GIORNI I MENU SONO PENSATI PER DEPURARE L ORGANISMO A FONDO CON L AIUTO DI VERDURE E CIBI INTEGRALI. DAL MERCOLEDI SI REINTRODUCONO LE PROTEINE, SOPRATTUTTO QUELLE DEL PESCE E DEI LEGUMI. VA ABOLITO IL SALE BIANCO PERCHE IL SUO USO CAUSA UNA RITENZIONE DI LIQUIDI NEI TESSUTI ED USARE AL SUO POSTO CONDIMENTI DELLA CUCINA ORIENTALE.

DOPO IL PRIMO MESE E VIETATO ASSUMERE FORMAGGI PERCHE RICCHI DI SALE E QUINDI DANNO RITENZIONE E SCORIE E MANGIARE CARBOIDRATI LA SERA PERCHE LA SCARSA ATTIVITA FISICA DELLLA SERA IMPEDISCE DI BRUCIARLI.

ampeloterapia La dieta dell uva