CONFERENZA STAMPA. Gli interventi dell ASL di Brescia per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

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Prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute: interventi nella ASL Roma 1 Mauro Goletti Giulio De Gregorio

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DIREZIONE GENERALE SERVIZIO COMUNICAZIONE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.3838448 Fax 030.3838280 E-mail servizio.comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA STAMPA Gli interventi dell ASL di Brescia per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Tali fenomeni possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare in gruppi di popolazione più fragili. In situazioni climatiche estreme particolari condizioni di suscettibilità della popolazione anziana, come la presenza di patologie a carico degli apparati respiratorio e cardiovascolare e del sistema nervoso centrale, sono determinanti nel causare una morte improvvisa. Durante un ondata di calore è a rischio anche la salute dei neonati, delle persone obese, dei soggetti con dipendenza da alcol e droghe. In tutti questi casi il disagio economico e sociale e di isolamento rappresentano fattori aggravanti, come pure la particolare tipologia delle abitazioni e la presenza di un maggiore livello di inquinamento atmosferico. E dimostrato che la prevenzione degli effetti negativi del caldo ha permesso negli ultimi anni di ridurre considerevolmente l impatto sulla salute di questi fenomeni: è pertanto importante identificare tra la popolazione i gruppi di persone più vulnerabili, e predisporre un programma efficace che permetta di prevedere l arrivo di condizioni climatiche estreme e di attivare interventi di protezione mirati. L ASL di Brescia come ogni anno ha pertanto predisposto un documento denominato Fattori climatici e tutela della popolazione fragile: Piano degli interventi per l anno 2012 (decreto ASL n. 265/2012). Punto di forza del Piano è il coinvolgimento di più soggetti che concorrono, secondo le rispettive competenze e ruoli, alla sua realizzazione. Gli attori chiamati ad operare sono, oltre all ASL, le Amministrazioni Comunali, le Associazioni di Volontariato, gli Enti erogatori socio-sanitari e sanitari, le strutture di ricovero, i Medici di Medicina Generale, i soggetti privati. Di seguito si riportano le azioni pianificate e coordinate dall ASL di Brescia. 1. Realizzazione di un anagrafe della fragilità in collaborazione con i Comuni aderenti e con i Medici di Medicina Generale Uno strumento strategico nell individuazione delle persone più vulnerabili rispetto agli effetti del calore e alle quali vanno offerte misure di protezione è l anagrafe della fragilità.

Per il 2012 il dato di partenza (aggiornamento al 31/05/2012) fornito dall anagrafica assistiti ASL è stato il seguente: 117.167 persone con più di 74 anni, pari a 10,03% della popolazione assistita (pari a 1.168.039); 9.623 bambini con meno di 1 anno di età, pari allo 0,82% della popolazione assistita. Tra tali assistiti sono stati individuati quelli con patologie croniche, provenienti dall'anagrafica assistiti; quelli con patologia cronica selezionati a partire dalla Banca Dati Assistiti e che presentano consumo di farmaci e/o episodi di ricovero; quelli presenti nelle liste d'attesa delle RSA gestite dal programma SISA (Sistema Informatico Servizio Anziani). Sono esclusi dalle elaborazioni gli assistiti deceduti così come risultanti da altri flussi (Scheda di Dimissione Ospedaliera, Scheda di Osservazione Intermedia di Assistenza); i soggetti che, secondo gli ultimi dati disponibili, risultano essere in carico a RSA, Centri Diurni Integrati, Residenze Sanitarie per Disabili, Centri Diurni Disabili, Centri Socio Sanitari, Hospice, strutture psichiatriche residenziali o avere attivata l'assistenza Domiciliare Integrata e/o Assistenza Domiciliare Programmata del Medico di Medicina Generale. Tale analisi ha portato all elaborazione di un elenco complessivo di 59.963 persone fragili, pari al 5,13% della popolazione assistita (di cui 126 sotto l anno di vita e 59.837 oltre i 74 anni, pari rispettivamente allo 0,010% e al 5,12% della popolazione assistita). Questo dato si perfezionerà con l integrazione fornita dai Medici di Medicina Generale e dai Comuni, per la definizione del livello di rischio molto alto, alto, medio alto. In particolare, le variabili che permettono di identificare un grado di rischio sono le seguenti: caratteristiche personali e sociali (età, isolamento, basso livello economico, assenza di una rete famigliare di sostegno), condizioni di salute (patologia cronica, consumo cronico di farmaci, ricoveri in strutture ospedaliere per patologie croniche, dipendenze da droghe o alcol), condizioni ambientali (vivere in ambiente metropolitano, esposizione ad inquinanti, abitazione ai piani alti, e/o priva di condizionamento). 2. Attivazione di un sistema di monitoraggio delle condizioni climatiche Per attivare gli interventi di emergenza e protezione è necessario disporre di un sistema di sorveglianza delle condizioni climatiche che possano prevedere a distanza di 24, 48 e 72 ore il verificarsi di ondate di calore. Per la città di Brescia è attivo un sistema di previsione degli effetti delle ondate di calore sulla salute, gestito dal Ministero della Salute, che predispone un bollettino giornaliero. Per l intero territorio della Provincia, dal 1 giugno ARPA Lombardia permette invece di monitorare la situazione con l invio quotidiano di un bollettino. Entrambi i bollettini possono essere consultati sulla homepage del sito dell ASL di Brescia, www.aslbrescia.it, cliccando sul banner Piano Caldo 2012. 3. Informazione e comunicazione rivolta a tutta la popolazione Nell ambito del Piano per la Prevenzione degli effetti delle ondate di calore, è prevista una capillare e articolata azione comunicativa e di sensibilizzazione al tema rivolta agli anziani e ai loro familiari, ai Medici di Medicina Generale, ed agli operatori.

Tale azione prevede - l attivazione del numero verde 800.99.59.88, in gestione ad AUSER, per fornire informazioni alla popolazione e orientare verso i servizi più adeguati a risolvere problematiche legate all emergenza caldo. L orario di ricezione sarà dalle 9.00-12.00/15.00-18.00 e per le restanti ore a completare le 24 (compresi sabato e domenica) risponde con un servizio centrale che poi dirotta le richieste al territorio di competenza. - la creazione di un punto di riferimento quotidiano, sabato e domenica inclusi, in grado di ricevere le previsioni meteorologiche e metterle a disposizione, tramite il sito aziendale, dei diversi soggetti coinvolti negli interventi di sostegno (banner sopracitato) - la realizzazione di messaggi video diffusi sui monitor presenti nei punti di maggiore affluenza dell utenza nelle sedi ASL del territorio - la pubblicazione sul sito www.aslbrescia.it di opuscoli informativi, come Solo il bello del caldo: 10 regole d oro per affrontare il caldo estivo di Regione Lombardia (relativo ai sintomi correlati all esposizione a temperature ed umidità eccessive ed ai consigli comportamentali e alimentari). Sul sito dell ASL di Brescia è possibile inoltre trovare diverse brochure realizzate dal Ministero della Salute, rivolte rispettivamente alla popolazione in generale, ai Medici di Medicina Generale, agli operatori sanitari di istituti di ricovero per anziani e alle badanti; per quest ultima categoria viene fornita una versione tradotta in sei lingue (inglese, francese, spagnolo, rumeno, russo e polacco). 4. Predisposizione di azioni di monitoraggio e intervento in caso di emergenza Persone assistite a domicilio L ASL di Brescia ha disposto il monitoraggio di Pazienti che fruiscono di Assistenza domiciliare Programmata e Assistenza Domiciliare Integrata: nell ambito della prestazione fornita dal medico, dall ASL o altri Enti accreditati, verranno segnalati casi con particolari necessità assistenziali. E stato predisposto, ove opportuno, il potenziamento degli interventi di assistenza tramite voucher e/o credit. Persone in fase di dimissione Si è elaborato, in collaborazione con le Direzioni Sanitarie degli ospedali, un protocollo di intesa per le dimissioni protette, che prevede la pronta segnalazione alle Unità di Continuità Assistenziale Multidimensionale dei pazienti a rischio in fase di dimissione. Soggetti non già conosciuti dai servizi di assistenza sociale o socio-sanitaria: L ASL, utilizzando l anagrafe dei soggetti fragili, predispone interventi mirati di prevenzione ed assistenza anche a favore dei soggetti a rischio alto e molto elevato non conosciuti dai servizi di assistenza sociale o socio-sanitaria. Il monitoraggio viene effettuato grazie ad una rete di protezione dell anziano a rischio (come il buon vicinato): tramite i comuni infatti vengono attivati contatti con le associazioni di volontariato, che rappresentano una risorsa essenziale nella rete degli interventi a sostegno dei soggetti istituzionali. Esse infatti offrono un contributo rilevante nell individuazione e raccolta delle segnalazioni, anche attraverso la gestione di punti

di riferimento telefonico (call center), nel monitoraggio delle singole situazioni a rischio. FASE DELL ONDATA DI CALORE (EMERGENZA) A fronte di situazioni di caldo perduranti il Piano prevede che ci sia una capillare informazione sulle condizioni meteorologiche di emergenza a tutti i soggetti coinvolti negli interventi di sostegno. In tali circostanze le strutture ospedaliere pertanto si organizzeranno per garantire un adeguato numero di posti letto; le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e Centri Diurni Integrati (CDI) realizzeranno iniziative sia nei confronti dei propri ospiti, sia di accoglienza temporanea dei soggetti a rischio. In questa fase infatti potrà aumentare la richiesta di inserimento di utenti: sono state organizzate modalità che garantiscano la priorità di risposta alle situazioni più critiche, anche con il pieno utilizzo dei ricoveri di sollievo in RSA, e l utilizzo temporaneo di spazi comuni climatizzati di RSA/CDI a favore di utenza esterna. Inoltre, in questa fase di emergenza verranno attivate le associazioni di volontariato per collaborare nel trasporto e accompagnamento dei soggetti a rischio verso le strutture di accoglienza temporanea, e nel coinvolgimento del vicinato, per la consegna di farmaci, pasti e bevande a domicilio. Verrà garantita l informazione a tutta la cittadinanza tramite sito Internet e comunicazioni agli organi di stampa. ALCUNI CONSIGLI PER DARE SOSTEGNO IN CASO DI MALORI DOVUTI AL CALDO Una prolungata esposizione al caldo può creare sintomi minori, come crampi, lipotimia ed edemi, o di maggiore gravità, come lo stress da calore e il colpo di calore. I crampi sono causati da uno squilibrio elettrolitico oppure da una carenza di sodio, dovuta alla perdita di liquidi, oppure derivano da una insufficienza venosa. Nel primo caso (squilibrio elettrolitico), i crampi si verificano negli anziani che assumono pochi liquidi o in persone che svolgono attività fisica senza reintegrare a sufficienza i liquidi persi con la sudorazione. Nel secondo caso (carenza di sodio), i crampi compaiono in persone non acclimatate che, pur bevendo a sufficienza, non reintegrano i sali minerali persi. In questo caso, le persone possono presentare, oltre ai crampi anche altri sintomi come cefalea, stanchezza e affaticamento, e vanno reidratate con una abbondante assunzione di acqua. Nella malattia venosa degli arti inferiori i crampi compaiono spesso durante la notte o dopo una prolungata stazione eretta. In questo caso è consigliabile far assumere al paziente una posizione con gli arti superiori sollevati di almeno 4 cm rispetto al cuore, rinfrescando con acqua fredda gli arti inferiori. L edema da calore è un altro disturbo che si può verificare: si manifesta con senso di pesantezza e gonfiore agli arti inferiori. Un rimedio semplice ed efficace è tenere le gambe sollevate ed eseguire di tanto in tanto dei movimenti dolci per favorire il reflusso venoso, oppure, effettuare delle docce fredde agli arti inferiori, dal basso verso l alto e dall interno verso l esterno sino alla sommità della coscia. Si tratta comunque di un sintomo da non sottovalutare poiché può essere associato a scompenso cardiaco.

La lipotimia è caratterizzata da un improvvisa perdita della coscienza. La causa è un calo di pressione arteriosa dovuto al ristagno di sangue nelle zone periferiche con conseguente diminuzione dell apporto di sangue al cervello. Lo svenimento può essere prevenuto se, ai primi sintomi, quali vertigini, sudore freddo, offuscamento visivo o secchezza delle fauci, si fa assumere al paziente una posizione distesa con le gambe sollevate rispetto al cuore. Lo stress da calore, è un sintomo di maggiore gravità e si manifesta con un senso di leggero disorientamento, malessere generale, debolezza, nausea, vomito, cefalea, tachicardia ed ipotensione, confusione, irritabilità. La temperatura corporea può essere leggermente elevata ed è comune una forte sudorazione. Se non viene diagnosticato e trattato immediatamente, può progredire fino al colpo di calore. La diagnosi può essere facilmente confusa con quella di una malattia virale. Il trattamento d urgenza consiste nello spostare la persona in un ambiente fresco e reintegrare i liquidi mediante bevande ricche di sali minerali e zuccheri. Nei casi più gravi, la persona deve essere rinfrescata togliendo gli indumenti, bagnandola con acqua fredda o applicando degli impacchi freddi sugli arti. Il colpo di calore è la condizione più grave e rappresenta una condizione di emergenza vera e propria. Il ritardato o mancato trattamento può portare anche al decesso. Il colpo di calore avviene quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e la temperatura corporea raggiunge valori intorno ai 40 C. Si può presentare con iperventilazione, insufficienza renale, edema polmonare, aritmie cardiache, sino allo shock accompagnato da delirio che può progredire sino alla perdita di coscienza. Il colpo di calore richiede, specie se colpisce neonati od anziani, l immediato ricovero in ospedale. In attesa dell arrivo dell ambulanza, bisogna spogliare e ventilare il malato, rinfrescarlo bagnandolo con acqua fresca e applicare impacchi di acqua fredda sugli arti. Il Medico di Medicina Generale (o il Pediatra di Libera Scelta) è la prima persona da consultare, perché certamente conosce bene le condizioni personali e familiari del proprio assistito. Nel caso di un malore improvviso o in presenza di condizioni che fanno temere un serio pericolo è necessario attivare immediatamente il servizio di Emergenza sanitaria, chiamando il 118. In condizioni di caldo elevato è bene prestare attenzione a parenti o vicini di casa anziani che possono avere bisogno di aiuto soprattutto se vivono soli. 13.06.2012 Ufficio Stampa ASL Brescia