Esperienza Istituto Europeo di Oncologia



Documenti analoghi
MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Il Percorso continua e si sviluppa. Il POA definisce nuove competenze Applicazione POA. Necessità di risorse Coinvolgimento singoli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano

Genova 28/11/2012. Avv. Tiziana Rumi

INDICARE VOLUME ANNUO DELLA STRUTTURA Tra parentesi è riportato il volume annuo minimo *

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E ROMA. Telefono Fax

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

Le verifiche di qualità. Antonino Salvia

REQUISITI MINIMI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO AIFA PER LA QUALITÀ NELLE SPERIMENTAZIONI A FINI NON INDUSTRIALI (NON-PROFIT)

L'esperienza e i risultati dell'istituto Europeo di Oncologia di Milano. Dott. Giorgio Magon

CUSTOMER SATISFACTION

La rete per la promozione della salute in Lombardia

Responsabile Scientifico: Prof.ssa Loredana Sasso (IT) Project Manager: Dott.ssa Annamaria Bagnasco (IT)

Esperienza del network JCI

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

I.C. CRISPI PALERMO S.S.1 GRADO DANTE ALIGHIERI - CT 22/ A cura di Mirella Pezzini

OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE

Il sistema qualità in una Unità di Raccolta

A cura di Giorgio Mezzasalma

Balanced Scorecard Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

Il sistema di gestione del rischio clinico

Approfondimento. Controllo Interno

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE

Grazie dell attenzione

L infermiere al Controllo di Gestione

La valutazione delle aziende sanitarie in Regione Lombardia. Direzione Generale Sanità

Firenze 26 Settembre Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)

! "# $% $ A. Gorel i!!!

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

Rapporto sulle attività per la riduzione del rischio clinico anno 2010

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

DIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili

Questionario conoscitivo ALSO

Sussidio guida per la stesura della Relazione ex post

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

Il sistema di Incident reporting

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA

Progetto MATTONI SSN

SETTE FASI PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE NELL AMBITO DELLE CURE PRIMARIE. Pietro Ragni. Risk Manager, Direzione Sanitaria AUSL di Reggio Emilia

Role plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING

Informatizzazione delle strutture:

Attività di sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere a livello aziendale: risultati di un indagine conoscitiva.

Il project management in microbiologia

La valutazione della pratica professionale dei medici: Esperienze e difficoltà

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA. AO San Carlo

Standard generali della qualità dei servizi. Attività assistenziale

DAY SURGERY collaborazione ospedale-territorio

Project Management in un struttura sanitaria. L approccio metodologico, gli strumenti operativi e iirisultati

7 Forum Risk Management in Sanità Arezzo, novembre 2012

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data:

Progetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro

ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

La gestione del rischio nell Azienda Usl di Modena. Francesca Novaco

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SCHEDA DI PROGETTO. Regione..

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015

Linee guida per lo svolgimento del Tirocinio formativo obbligatorio di 500 ore

Linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico.

Standard minimi della qualità dei programmi SRG SSR

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

ALLEGATO Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT

CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO

DOCUMENTO DI SINTESI

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008

N II. 4. A di Prot. Servizio Infermieristico N 585 dd. 19 ottobre 05 Reg. Del.

CONFRONTO TRA I PROTAGONISTI DELLA RETE DI TERAPIA DEL DOLORE

Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo A cura del gruppo di lavoro TelePAT

La gestione del farmaco:

CORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALE PER I DIRIGENTI DELLE AZIENDE SANITARIE

Lo IEO è uno dei 42 Istituti italiani di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per patologie specifiche e fa parte del Servizio Sanitario Nazionale.

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

CHECK LIST - CHIRURGIA REFRATTIVA CON LASER AD ECCIMERI

FIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE: L INFERMIERE PIVOT IN ONCOLOGIA

Corso di Qualificazione per. Auditor Interni. dei. Sistemi di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Istituto Scientifico Universitario H. san Raffaele Seminario: Impossibilità materna, la tutela della donna e del neonato

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO

Rev.1 del 30 maggio Il modello organizzativo

Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE RISORSE UMANE INFRASTRUTTURE...

Sistemi di verifica e valutazione per la sostenibilità

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

CRITICITÀ DEL DATA MANAGEMENT A LIVELLO NAZIONALE

Transcript:

Pier Luigi DERIU Esperienza Istituto Europeo di Oncologia Responsabile Qualità ed Accreditamento Istituto Europeo di Oncologia Direttivo Nazionale Società Italiana di Verifica Revisione di Qualità 1

L Istituto Europeo di Oncologia in numeri. 2

Istituto Europeo di Oncologia L IEO è nato nel 1991 ed è un Centro per la ricerca e la cura del cancro. Ci sono i Laboratori di Ricerca e 226 letti di degenza. 3

Attività e staff 202 letti ordinari 24 DH 7 sale operatorie 17241 ricoveri 8586 interventi chirurgici 371000 prestazioni ambulatoriali 1050 staff 750 personale clinico 200 ricercatori 100 amministrativi 4

Attività di ricerca 5

Agenda Un cenno sull esperienza Joint Commission International ma non solo Da dove siamo partiti Che cosa abbiamo fatto I risultati e le criticità 6

Evidence Based Medicine Ri sk Ma na ge ment Si st ema Qualità Customer Satisfaction Technol ogy Assess ment Certifi cazione Indicatori Outcomes measurement Quality Assurance Audit TQM All inizio. Accr edita ment o ISO9000 Bench marki ng EFQM CQI Tot al Quality Management MCQ 7 Vision 2000 Procedure Peer Revi e w VRQ Carta dei Servizi Problem Solving

Volontà della Direzione di promuovere e sostenere il miglioramento della qualità COMITATO DI DIREZIONE COMITATI ISTITUZIO N ALI G R U P PI DI LAVOR O GRUPPIDI MIGLIORA M ENTO RIUNIONI DI REPARTO 8

Comitato Qualità IEO 1. Direttore Generale 2. Direttore Amministrativo 3. Responsabile Servizio Infermieristico 4. Direttore Scientifico 5. Direttore Risorse Umane 6. Direttore Marketing 7. Il Direttore Sanitario lo presiede 8. Il Responsabile del Servizio Qualità e Accreditamento funge da Segretario 9

Altri Comitati istituzionali Comitato Infezioni Ospedaliere Comitato Sale Operatorie Comitato Ospedale senza Dolore Comitato Farmaci e Dispositivi Medici Gruppo Valutazione Doc.ne Clinica Comitato Clinical Risk Management Comitato Educazione Sanitaria Comitato Emergenze ed Urgenze Comitato Ristorazione Ospedaliera 10

Comitato qualità Comitato Direttori Un esempio GRUPPO OPERATIVO CIO MCI Comitato Risk Management Farmacia SPP Laboratorio Responsabile microbiologia Referente operativo Medicina Preventiva DIVISIONI Referenti di Divisione ORGANIZZAZIONE E FLUSSI INFORMATIVI 11

I Referenti della Qualità Rete IEO Il ruolo di referente per la qualità è di: Fornire in maniera capillare un feedback al Comitato Qualità Segnalare eventuali eventi significativi per lo svolgimento di analisi più approfondite Suggerire, contribuire alla definizione e coadiuvare la monitorizzazione di indicatori Collaborare a livello di Comitati e a livello di gruppi di lavoro in progetti di miglioramento" 12

13

Un esperienza fortemente influenzata dall accreditamento internazionale Joint Commission International 14

15 L Accreditamento Internazionale

Standard internazionali 368 standard focalizzati su importanti funzioni Focus sul paziente e sull organizzazione Adattabili a diversi contesti Core Set di standard obbligatori che tutte le organizzazioni devono raggiungere (198) Standard tradotti in italiano, tedesco, spagnolo, danese, portoghese 16

Standard internazionali - 368 standard Sezione I Accesso e continuita delle cure e dell assistenza (25) Diritti del paziente e della famiglia (36) Valutazione del paziente (44) Cura del paziente (70) Educazione del paziente e della famiglia (10) Sezione II Qualità e sicurezza del paziente (46) Prevenzione e controllo delle infezioni (21) Governo, leadership e direzione (30) Gestione e sicurezza della struttura (27) Qualifica e formazione continua dello staff (28) Management delle informazioni (31) 17

Il progresso verso il soddisfacimento degli standard nel 2001-2002 Standard giugno 01 febbraio 02 dicembre 02 bold 169 69 48 0 38,7% 24% 0% 18

Esito della visita finale 2002 355 standard 992 elementi misurabili 986 raggiunti 4 parzialmente raggiunti 2 non raggiunti (di standard non bold) 19

20

A dicembre 2005 è prevista la nuova visita di accreditamento ma il nuovo manuale ha alzato l astina ed occorre saltare più in alto 21

Manuale edizione 2003 368 Standard 1041 elementi misurabili 198 standard bold : 589 elementi misurabili 171 standard non bold : 452 elementi misurabili 22

Nuovi standard Nuove regole Nuovi standard: gestione del dolore, assistenza sul paziente morente.. Molti standard non obbligatori sono diventati obbligatori Necessario il raggiungimento di una percentuale di non bold più alta (80%) Tracciabilità dei documenti (report, piani, procedure.) di almeno 6 mesi. 23

Uno sguardo su alcuni cardini dell accreditamento e le criticità Gestione della documentazione Progetti qualità Misurazione ed analisi della qualità Sicurezza del paziente e degli operatori Documentazione clinica Formazione per la qualità Customer satisfaction 24

Il sistema documentale Il sistema documentale è ispirato fortemente alle Norme ISO e risponde agli standard JCI 25

26

27

28

29

Gestione della documentazione Al momento ci sono 795 documenti in controllo Criticità: 1. Purtroppo circa il 30% di questi sono scaduti (emessi da oltre 2 anni) ed occorre aggiornarli e riemetterli 2. La creazione e la diffusione dei documenti è ancora squilibrata: alcune aree ne producono molti e documentano tutto (le unità certificate) altre molto meno. 3. Le linee guida cliniche sono ancora poche rispetto alla produzione scientifica ed al reale utilizzo dell EBM 30

I progetti di miglioramento della qualità Quality day -Quality Award 31

Premiazione dei progetti di miglioramento realizzati nell anno. MILANO 14 NOVEMBRE 2003 SALA CONFERENZE 32

1 Classificato Valutazione di un programma di miglioramento della qualità di compilazione delle cartelle cliniche. S. Marchisio 33

Premiazione dei progetti di miglioramento realizzati nell anno. MILANO 12 NOVEMBRE 2004 SALA CONFERENZE 34

1 Classificato 2 Classificato 3 Classificato Sperimentazione di nuovi standard di monitoraggio clinico e di criteri per la dimissione dopo procedura endoscopica. Giancarla Fiori 35 Progetto di miglioramento della performance chirurgica dei medici assunti in qualità di Medico Assistente: percorso accelerato da osservatore a primo operatore. Victor Matei La sorveglianza delle infezioni della ferita chirurgica e dei CVC a breve termine in pazienti affetti da carcinoma colorettale; impatto dei protocolli gestionali. L. Tadini e R. Biffi

Progetti Qualità Il Quality Day (Award) è andato bene sono stati 25 i progetti nel 2004 e il livello qualitativo è sicuramente cresciuto Criticità Ci sono alcune Unità che non partecipano all iniziativa, altre mandano il titolo e si ritirano La partecipazione interna alla giornata (anche dei referenti) è troppo limitata (80 persone). 36

Monitor per la qualità e sicurezza del paziente Clinical scorecard 37

La Clinical Scorecard IEO, 3^ Ed. 35 indicatori, raggruppati in tre classi: Sicurezza e Rischio Clinico Infezioni ospedaliere Organizzazione clinica La quarta classe, da costruire con le singole Divisioni, riguarderà l efficacia clinica e quindi conterrà prevalentemente indicatori di outcome Criteri di selezione: processi ad alto rischio, standard Joint Commission, piano strategico Ogni indicatore ha una persona/gruppo di lavoro/comitato responsabile della validazione ed interpretazione dei dati Questi indicatori andranno ad alimentare progressivamente alcune aree della BSC 38

Sicurezza e Rischio Clinico 1.1 Mortalità perioperatoria 1.2 Rientri non programmati in sala operatoria 1.3 Eventi avversi in anestesia 1.4 Errori legati al trattamento farmacologico 1.5 Reazioni avverse a farmaci (ADR) 1.6 Incidenti a rischio biologico 1.7 Interventi di urgenza (Codici rossi /Codici gialli) 1.8 Sicurezza in Medicina Nucleare 1.9 Tossicità in Radioterapia 1.10 Sicurezza in Laboratorio 1.11 Contaminazione impianto idrico da Legionella 1.12 Cadute accidentali 1.13 Consenso informato 39

Infezioni ospedaliere 2.1 Polmoniti associate a ventilazione meccanica (VAP) 2.2 Polmoniti nosocomiali 2.3 Polmoniti da Legionella (pazienti) 2.4 Infezioni della ferita chirurgica 2.5 Infezioni delle vie urinarie 2.6 Batteriemie correlate a CVC 2.7 Antibioticoprofilassi in chirurgia 40

Organizzazione clinica 3.1 Degenza media (pre- e post-operatoria) 3.2 Peso relativo DRG 3.3 Utilizzo prericovero chirurgico 3.4 Attrazione pazienti extra regione 3.5 Specificità ricoveri in divisioni chirurgiche 3.6 Ricoveri di urgenza 3.7 Appropriatezza regime di ricovero 3.8 Appropriatezza nella richiesta di sangue 3.9 Puntualità sessioni operatorie 3.10 Interventi rinviati 3.11 Approccio multidisciplinare 3.12 Tempestività chiusura SDO 3.13 Correttezza di codifica SDO 3.14 Qualità della documentazione clinica 3.15 Tempestività rilascio documentazione clinica 41

3.5 Ritorni non programmati in sala operatoria% Esempio REPORT 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 - Jul Aug Sept Octo Nove Dece Janu Febr Marc April May Giun Jul Aug Unplanned return in OR Goal 42

La clinical scorecard è strettamente collegata alla balanced scorecard 43

L architettura del Balanced Scorecard Qualità processi formativi Apprendimento Sviluppo Dimensione internazionale Attrattività Relazioni esterne Economicità Sicurezza Collaborazione/teamwork Valorizzazione R.U. (apprendimento) Learning IEO vision Research (innovazione) (tutela (tutela della della salute) salute) Clinical Clinical Approccio multidisciplinare Qualità dell assistenza Qualità del servizio Innovazione clinica Comunicazione Fund raising Delivery progetti Produzione scientifica Visibilità scientifica 44

(apprendimento) (apprendimento) Teaching Teaching IEO vision (tutela (tutela della della salute) salute) Clinical Clinical Quali key performance indicators? Qualità dell assistenza Research (innovazione) (innovazione) KPA n. 2 Dimensione QUALITÀ DELL ASSISTENZA Clinical perspective Descrizione Indicatori (KPI) Capacità di assicurare al paziente un livello assistenziale qualitativamente adeguato. 1. Qualità della cartella clinica 2. % ricoveri inappropriati 3. % ricoveri non chirurgici 4. Infezioni delle ferite chirurgiche SSI 5. % reinterventi 6. Interventi ricostruttivi concomitanti nel tumore al seno 7. % follow up dei pazienti oncologici 8. % antibiotico profilassi 45

46

Misurazione della qualità Gli indicatori rispetto alle prime edizioni della clicnical scorecard, entrano più nel bagaglio e tra gli strumenti di lavoro di ogni singolo Comitato. Alcuni indicatori sono stati assorbiti dalla balanced scorecard. Criticità C è il rischio che essendo tante le misure ci sia confusione e disorientamento e che gli indicatori siano interpretati come misure di efficienza e perdano il ruolo di monitor della qualità o per la loro complessità di insieme non sia possibile fornire una interpretazione univoca. 47

Risk Management 48

Sicurezza dei pazienti e degli operatori E stata acquisita e consolidata la figura del risk manager nell Istituto. Il processo è stato revisionato e migliorato. Alcune procedure che migliorano la sicurezza negli ambiti più critici sono state scritte ex novo o riviste. Si sta affiancando alla gestione del rischio con metodologie reattive (6 root causes analysis) quelle proattive (FMEA -HFMEA). Criticità Le segnalazioni degli eventi avversi e soprattutto degli errori nella somministrazione dei farmaci sono ancora al di sotto della realtà. 49

Documentazione clinica La documentazione clinica è sicuramente il banco di prova più importante e più impegnativo e maggiormente critico. Un grosso sforzo si sta portando avanti con un gruppo di lavoro specifico, con una survey su cartelle chiuse ed aperte, con l archivio. Criticità Ci sono ancora alcuni requisiti che sono carenti nella documentazione clinica (il controllo sulle terapie, la segnalazione delle diete, anamnesi infermieristica in ambulatorio ) 50

Formazione per la qualità 2004: tutti i neoassunti, borsisiti, specializzandi hanno avuto un orientamento sulla qualità, un corso sul rischio clinico in settembre partecipazione ai martedì dell infermiere in dicembre interventi in corsi organizzati dalle varie Unità ottobre e novembre. 2005 il15 e 16 marzo è stato organizzato un corso per valutatori interni di qualità nel quale formeremo 22 persone che avranno il compito di eseguire le verifiche interne delle Unità Certificate (4) ma che utilizzeremo anche nelle altre unità per la verifica degli standard JCI. Il 29 giugno ci sarà un corso sulla qualità per i direttori A settembre è stato programmato un corso sulla metodologia della progettazione per i referenti della qualità 51

Customer satisfaction 52

53

54

Customer satisfaction Sono stati elaborati i questionari del 2 semestre 2004. Il numero dei questionari ricevuti dai reparti è stato di 601 (200 in più rispetto alla precedente rilevazione). Criticità Si sono evidenziate criticità relative: all orientamento del paziente all Istituto. assegnazione e presentazione del medico di riferimento comunicazione paziente -operatore ristorazione 55

Molti cambiamenti nell organizzazione sono avvenuti, ma quanti sarebbero stati attuati a prescindere dell accreditamento JCI? Non lo so :..forse molte di queste ma: con tempi molto più lunghi, con un metodo più approssimativo e con molti errori, non avremmo avuto la possibilità di confrontarci con altre strutture nazionali ed internazionali non avremmo avuto un buon stress legato alle scadenze delle visite e delle consulenze avremmo iniziato con pezzi dell organizzazione e, probabilmente, ogni volta che avremmo raggiunto alcuni requisiti importanti altri si sarebbero persi per strada (sarebbero stati fuori range). 56

di certo questo processo/strumento. ha creato uno stimolo importante per l organizzazione perché proceda verso il miglioramento continuo. 57

Non sappiamo se l accreditamento Joint Commission sia migliore degli altri strumenti (alcuni dei quali sono stati utilizzati per alcuni ambiti es. ISO per documentazione), e forse questo non è nemmeno importante, l importante è che abbiamo iniziato tutti assieme un viaggio che come tutti i viaggi ci stanca e ci da stress.. ma che ha fatto in modo che vincessimo la nostra pigrizia, i nostri falsi problemi e vedessimo cose che diversamente forse non avremmo mai visto.. Grazie per la Vostra attenzione! pierluigi.deriu@ieo.it 58