Concetto e periodizzazioni dell età contemporanea

Documenti analoghi
Alcuni punti di partenza. Prof. Pasquale Iuso A. A Corso di laurea in Studi politici e internazionali Storia del Secondo Novecento

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI STORIA CLASSE I COMPETENZE CHIAVE TRAGUARDI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO CONTENUTI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: MANUELA ZAGNI DISCIPLINA: STORIA CLASSE: QUARTA SEZIONE: A ENE /ELE ETA ART A. S. : 2018/19

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: ANTONELLA ASSANDRI DISCIPLINA: STORIA CLASSE: QUARTA SEZIONE: A INFO A. S. : 2018/19

Programmazione di Storia Classe V A

COMPETENZE SPECIFICHE

Colloca e mette in relazione nello spazio e nel tempo una pluralità di fatti ed eventi legati a quadri di civiltà noti.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: LUCIA CORBARI DISCIPLINA: STORIA CLASSE: QUARTA SEZIONE: A AUT ELE A. S. : 2018/19

LICEO SCIENTIFICO C. Jucci. PROGRAMMAZIONE ANNUALE 2016/2017 del Dipartimento di Storia e Filosofia STORIA

STORIA PRIMA MEDIA Nucleo fondante Competenze conoscenze abilità Contenuti Metodi attività Materiali strumenti 1. DALLA PREISTORIA ALL IMPERO ROMANO

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN STORIA CITTADINANZA

ABILITA. U. D. cl. 5^ - A. S. 2015/16

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: FROSI MARIA TERESA DISCIPLINA: STORIA CLASSE: QUINTA SEZIONE: A MECMEC A.S.: 2018/2019

Programmazione di Storia Classe IV

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: ADA MORA DISCIPLINA: STORIA CLASSE: QUINTA A INFO SEZIONE: A A. S. : 2018/19

Programmazione di Storia Classe IV A OTTICA Docente: Anna Maria Sibilia Anno scolastico

CURRICOLO DI STORIA CLASSE PRIMA

Istituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative

I.C. Don Milani Prato Curricolo verticale di STORIA

CURRICOLO DISCIPLINARE di STORIA

Programmazione di Storia Classe III

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: MANUELA ZAGNI DISCIPLINA: STORIA CLASSE: QUINTA SEZIONE: ENERGIA A. S. : 2018/19

Dall età napoleonica alla Restaurazione culturali. Problemi della nazionalità nell Ottocento e gli sviluppi del Risorgimento italiano.

IC Leno - Curricoli scuola secondaria

Materia: Storia. Programmazione dei moduli didattici

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE IDENTITA STORICA

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO STORIA - CLASSI V

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

Programmare per competenze trasversali nel biennio Asse storico sociale

CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DIPARTIMENTO DI SCIENZE STORICO FILOSOFICHE - INDIRIZZO CLASSICO CURRICOLO DI STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE.

ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTEBELLO VICENTINO

Programmazione Annuale di Storia della Scuola Secondaria di Primo Grado Caccia

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Consapevolezza ed espressione culturale IDENTITA STORICA TRAGUARDI ABILITA CONOSCENZE DISPOSIZIONI PROCESSI METACOGNITIVI

ANNO SCOLASTICO 2015/16 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA DI STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE OBIETTIVI DISCIPLINARI STORIA.

Istituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative

PROGRAMMAZIONE MODULARE DI STORIA QUARTO ANNO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

Istituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative

STORIA CLASSI PRIME Competenza chiave europea

IC2 SAN BONIFACIO CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STORIA

PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE ISTITUTI TECNICI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALA

Cdl magistrale in Storia a.a insegnamento di «Storia contemporanea» docente: G. Battelli

ISTITUTO COMPRENSIVO I. SILONE - MONTESILVANO

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE Anno scolastico 2016/2017

STORIA. Conoscenze Abilità Competenze

I. I. S. CRESCENZI-PACINOTTI-SIRANI BOLOGNA. PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s

Curricolo di Storia. Scuola Secondaria di I grado F. Rismondo classe Prima. Conoscenze

STORIA PAROLE CHIAVE dalle Indicazioni Nazionali

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO STORIA CLASSI IV

I.T.E.S. R. VALTURIO PROGRAMMA DI STORIA SVOLTO NELLA CLASSE V E IGEA A.S. 2013/2014 PROF.SSA PAPINI PAOLA

Direzione Educazione Area Servizi Scolastici ed Educativi PROGRAMMAZIONE MODULARE. Percorso di istruzione : II LIVELLO - II PERIODO

MATERIA Storia CLASSE 5A, 5C

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

ISTITUTO COMPRENSIVO LOREDANA CAMPANARI Via Monte Pollino, Monterotondo (RM) CURRICOLO VERTICALE DI STORIA A.S. 2012/2013

ISTITUTO COMPRENSIVO VR 15 BORGO VENEZIA

MATERIA: Studi storico-economici e sociali

STORIA AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

Materia: Storia. Programmazione dei moduli didattici

A.A. 2014/2015. Rosanna Alaggio. Docente

CURRICOLO DI STORIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA

Anno Scolastico 2017/2018 Docente: Greco Gabriella MODULO: 1 L'EUROPA TRA SEICENTO E SETTECENTO

CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Leggere documenti di varia natura: testi, racconti, immagini, tabelle, risorse digitali ecc.

STORIA Classe prima SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Programmazione disciplinare

DAI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO -CURRICOLO DI STORIA - SCUOLA SECONDARIA

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico

Disciplina: STORIA CLASSE CONOSCENZE ABILITA TRAGUARDI 1^ scuola primaria

MATERIA: Studi storico-economici e sociali (PRIMO ANNO)

Istituto Statale d'istruzione Superiore R.FORESI

CURRICOLO DI STORIA TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE: ELVIRA DI MASCIA DISCIPLINA: STORIA CLASSE: 5 A CHI ART SEZIONE: A A. S. : 2018/19

CURRICOLO DI STORIA Scuola Secondaria Primo Grado

Ore di lezione previste nell anno: 66 (n.2 ore sett. x 33 settimane)

STORIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE QUINTA

TOTALE DELLE ORE DI ATTIVITÀ PREVISTE NELL ANNO SCOLASTICO 2005/2006 N. 99 *Approfondimento, recupero e valutazione modulare

PROGRAMMA DEL CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA

Programmazione di STORIA Indicazioni Nazionali 2012

misurazione e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario,

COMPETENZA DISCIPLINARE: STORIA Classe: Prima Media

PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S / 2016

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI STORIA PRIMO BIENNIO ABILITA CONOSCENZE OBIETTIVI FORMATIVI

ANNO SCOLASTICO Piano di lavoro individuale

SCHEDA PROGRAMMA INSEGNAMENTI A.A. 2012/2013

su aspetti del proprio recente passato.

DISCIPLINA: STORIA NODO: USO DELLE FONTI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. : 2018/2019 CLASSE : 1 A LISS. MATERIA : Storia e Geografia. DOCENTE : Andrea Sozzi

Cognome Carlo Spagnolo. disciplinare Metodologia e fonti della ricerca storica

LICEO CLASSICO PITAGORA CROTONE DOCENTE: MANICA ANGELA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI STORIA A.S. 2018/19 CLASSE IV A

FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):

FONDAZIONE MALAVASI. Scuola secondaria di secondo grado A. MANZONI

PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Programma svolto di storia classe III I a.s. 2016/17 Prof.ssa Paola Di Marco

Transcript:

Concetto e periodizzazioni dell età contemporanea

Cosa è la storia Studio critico del passato Studio critico delle fonti del passato attraverso comparazioni diacroniche (mutamento di fatti osservati dal punto di vista della loro evoluzione nel tempo), sincroniche (mutamento di fatti nella loro contemporaneaità) spaziali. Mettere in relazione fenomeni ed eventi significa trovare categorie sintetiche (semplificanti) di interpretazione della realtà. Individuare le categorie è compito dello storico Lo storico interpreta, non giudica. e

Diacronia e Sincronia nella storia Il tempo storico tempo naturale. molto spesso è diverso dal Non ha sempre e dovunque la stessa velocità. Diviene quindi proprio dello studio della storia individuarne ritardi, accelerazioni, fratture e continuità Questo disallineamento del tempo storico è il punto applicativo delle categorie interpretative.

Diacronia e Sincronia nella storia Da dove nasce l impostazione didattica di tipo lineare-diacronica o cronologica, così consueta nell insegnamento ma anche se non soprattutto nello studio della storia? Sembra essere supportata da tre motivazioni di fondo, spesso di tipo più psicologico che ideologico: 1. suscita l illusione di favorire meglio la comprensione dei nessi di causa-effetto; 2. evita di dover scegliere i momenti (anche piccoli) salienti dell evoluzione storica; 3. induce a credere nell esistenza di una immaginaria linea progressiva che vede nel tempo presente la risultante ottimale di vari percorsi iniziati nel passato.

Diacronia e Sincronia nella storia L esclusiva applicazione diacronica non solo è sbagliata ma rende la storia un flusso continuo di avvenimenti che non si influenzano e corrono paralleli Allo stesso modo non spiega i cosiddetti corsi e ricorsi storici (reiterazione apparente di fatti accaduti) se non in modo generico e superficiale Privilegia il nesso causa-effetto e non considera la casualità, il contingente, il contesto sempre diverso, le connessioni di fatti, avvenimenti e scelte.

Quando inizia la storia contemporanea Rivoluzione francese (la rivoluzione politica) Congresso di Vienna (la restaurazione) Prima guerra mondiale (la morte di massa) Prima rivoluzione industriale (anni 80 del 700 in Inghilterra la rivoluzione economica) Vedremo che tutti questi elementi si possono intrecciare mantenendo la loro valenza storica periodizzante

Quando inizia la storia contemporanea Il fascino periodizzante della doppia rivoluzione (economica industriale inglese = meno evidente; politica francese = più netta) ne segna l avvio. Esistono comunque molte distinzioni tra le quali: Geoffrey Barracluogh lo identifica nel 1890 perla fisionomia mondiale che assume la storia con l ingresso di USA e Giappone (rif.biblilografici: Guida alla storia contemporanea); Altri con una visione più europea colgono il suo inizio con il 1870: seconda riv. industriale, Italia e Germania, equilibri di potenza, imperialismo, inizio società di massa Fernand Braudel: concetto di lunga durata delle trasformazioni sociali ed economiche e tempo breve degli avvenimenti politici; elemento di base della sua opera maggiore, Civiltà e imperi del Mediterraneo, anche se in questo libro Braudel parla di una storia quasi immobile (per la durata lunghissima) e di una storia lentamente ritmata a causa dei cambiamenti che si realizzano nell'arco di un secolo o due. La lunga durata si contrappone alla breve durata.

Quando inizia la storia contemporanea Eric J.Hobsbwam è colui che ha definito con un tempo storico differente l 800 e il 900, svincolandoli dalla scansione cronologica: Secolo lungo, 1789-1914 (riferimenti bibliografici: Le rivoluzioni borghesi, 1789-1948; Il trionfo della borghesia,1848-1875; L età degli imperi, 18751914) Secolo Breve, 1914-1989 Charles Mayer: non è il concetto di secolo a prevalere nell età contemporanea, ma quello di unità di epoca, 1850-1860 / 1970-1980, Si concentra su quando inizia e quando termina il legame dei popoli con i propri stati nazionali, e tutto era concentrato sulla produzione standardizzata, sulla conquista del movimento e sul controllo del territorio; un epoca che termina con l inizio della globalizzazione (1980-2000) Riferimenti bibliografici: Secolo corto o epoca lunga? L unità storica dell età industriale e le trasformazioni della territorialità

Quando inizia la storia contemporanea Quindi: Non esiste un solo momento chiave che denota l inizio o la fine di un epoca Esistono momenti con una forte carica periodizzante (rivoluzione francese, caduta muro di Berlino, guerre mondiali, crisi del 1929) Abbiamo una compresenza di aspetti che nel loro diverso bilanciamento determinano l avvento di epoche nuove La pigrizia del pensiero favorisce l accettazione dell idea che esistano cesure epocali

Quando inizia la storia contemporanea Ne deriva così una sorta di lunga contemporaneità con la quale si identificano tracciati più ampi di una possibile definizione temporale Per il 900 si possono quindi identificare categorie ottocentesche che si sommano alle caratteristiche del secolo breve come: mercato, liberalismo, parlamentarismo, democrazia

Periodizzare Suddividere un arco temporale Individuare i caratteri specifici di ogni frazione di tempo Determinare un punto di inizio e un punto di arrivo tali da evidenziare un epoca (età moderna e età contemporanea) Determinare un contesto all interno del quale evidenziare una fase o un periodo ad esempio: le diverse fasi del fascismo (fascismo movimento, fascismo al potere, la scansione decennale del 900 (gli anni 20 e 30 della crisi e dei totalitarismi; gli anni 40 della guerra e della ricostruzione; gli anni 50 della guerra fredda e della decolonizzazione; gli anni 60 del boom e dei movimenti; gli anni 70 della crisi, del terrorismo, e della radicalizzazione ideologica; gli anni 80 della fine delle ideologie e del ritorno al mercato; gli anni 90 della globalizzazione e della società postindustriale

Periodizzare Per concludere Ogni qual volta si fraziona il tempo storico si effettuano delle scelte Consolidato è l inizio dell età moderna (1492); meno stabile la sua fine (la rivoluzione francese dell 89) e quindi l inizio dell età contemporanea. L inizio di un epoca non è un momento preciso ma un momento che riveste nel tempo storico successivo un carattere fortemente simbolico Le cesure che tradizionalmente prendiamo in considerazione sono espressione della storia del mondo occidentale

Cosa è una fonte storica E la base del lavoro della ricerca storica. La fonte può essere volontaria o involontaria Sono fonti storiche:giornali, materiali audiovisivi, fotografie, indagini sociologiche, dati statistici, dibattiti parlamentari, materiali delle commissioni parlamentari, fonti provenienti da archivi dei partiti, dei sindacati e dei movimenti, fonti provenienti da archivi esteri, interviste a testimoni, carteggi privati, diari, memorie, fonti letterarie, canzoni sino alle fonti digitali disponibili sul web

Obiettività storica Non esiste per nessun individuo un senso assoluto di obiettività. Ciascuno di noi ha le sue passioni e le sue idiosincrasie. Così è anche per lo storico che deve essere consapevole delle sue passioni e dei suoi orientamenti il senso etico (il codice deontologico dello storico) sta nel: Evitare il finalismo storico Non forzare l interpretazione dei documenti Dare spazio a tutti i soggetti e a tutte le interpretazioni = vedere il maggior numero di documenti e di testi