Alessandro Manzoni I PROMESSI SPOSI Pagine selezionate da Fausto Gilli MARNA 3
Note introduttive Perché una edizione così ridotta de I promessi sposi? Per offrire un primo incontro con il capolavoro manzoniano a tutti coloro che non se la sentono di affrontare subito la lettura integrale dell impegnativa opera. Per gli studenti che fin dalla scuola media possono conoscere la storia di Renzo e Lucia e gustare qualche pagina del Manzoni. Per gli istituti e le scuole professionali dove si trascurano spesso certe letture con la scusa che il livello di alcuni autori è troppo alto rispetto alla preparazione degli studenti. O, semplicemente, per tutti coloro che desiderano ripassare la trama e rileggere le pagine più significative, più poetiche del capolavoro manzoniano. Il romanzo di Alessandro Manzoni I promessi sposi sono uno dei capolavori della letteratura italiana di tutti i tempi, opera dello scrittore lombardo Alessandro Manzoni, vissuto tra il 1785 e il 1873. Data l importanza che il testo riveste nella storia letteraria, sono state poste, in fondo al libro, delle schede con il profilo della vita dell autore, il contesto storico culturale... al fine di aiutare il lettore nella comprensione delle pagine proposte. In questo volume abbiamo selezionato ampi stralci del capolavoro manzoniano in modo tale da far comprendere la vicenda narrata anche a coloro che si avvicinano, per la prima volta, all opera dello scrittore milanese. La presente introduzione vuole fornire gli strumenti, le coordinate per affrontare meglio la lettura del romanzo (speriamo per molti nella sua versione integrale) dopo l assaggio proposto da questo volumetto. 5
I promessi sposi sono un romanzo storico: l opera, infatti, narra vicende anteriori all epoca in cui fu composta, mescolando fatti e personaggi storici con avvenimenti e personaggi d invenzione (sulle caratteristiche del genere, vedi pag. 123). Quella narrata dal Manzoni è la storia di un amore travagliato tra due protagonisti inventati, sullo sfondo delle vicende storiche del Seicento lombardo. Nonostante gli esordi poetici, l autore scelse il genere del romanzo storico, perché gli permetteva di raggiungere meglio il suo obiettivo: attraverso le vicende dei secoli passati egli intendeva aiutare i suoi contemporanei a comprendere la loro epoca, trasmettendo al lettore il significato profondo degli eventi umani. Per conseguire tale obiettivo, Manzoni apportò al romanzo storico due fondamentali e geniali innovazioni: la scelta dei protagonisti e la scelta della lingua. La scelta dei protagonisti umili I romanzi storici avevano per protagonisti personaggi di elevata condizione sociale (re, regine, cavalieri, ecc.). Manzoni, invece, sceglie come protagonisti due personaggi di condizione umile : Renzo, un filatore di seta, e Lucia, la sua promessa sposa. La loro storia, proprio perché collocata su uno sfondo storico alto, veniva nobilitata: in questo modo il lettore poteva riflettere sulle conseguenze che i grandi fatti della Storia possono avere sulla vita quotidiana della povera gente e viceversa. Operazione che condurrà alla scoperta del suo senso. La scelta della lingua Quando ideò I promessi sposi, Manzoni dovette affrontare il problema della lingua da scegliere per scrivere il suo romanzo. Esisteva sì l italiano letterario, ma questa lingua, non potendo essere compresa da tutti, era inadatta agli scopi che Manzoni si prefiggeva con il suo romanzo. Egli, perciò, cercò di creare uno strumento linguistico nuovo, che fosse al tempo stesso capace di esprimere 6
la realtà delle vicende narrate e comprensibile ai lettori di tutta l Italia. Questa lingua venne individuata nella rielaborazione del fiorentino medio parlato, la lingua più vicina al toscano (che era appunto, la lingua letteraria dell intera penisola). Lo studioso Alberto Brasioli ha così efficacemente definito l operazione linguistica di Manzoni: «Per avere un idea di questa operazione, si potrebbe pensare a un autore europeo dei nostri giorni che volesse scrivere un testo comprensibile, senza bisogno di traduzione, da lettori portoghesi, spagnoli, francesi e italiani, scegliendo, come lingua media il francese parlato negli spettacoli televisivi di più larga audience». Un elaborazione durata vent anni I promessi sposi ebbero una gestazione durata quasi vent anni, durante i quali Manzoni revisionò, corresse e sistemò il romanzo. La prima stesura dell opera risale al 1823 e portava il titolo di Fermo e Lucia. La parte iniziale era simile alla stesura definitiva; ne differiva invece sostanzialmente nella seconda parte. L autore, insoddisfatto del risultato, iniziò a modificare profondamente la struttura e l intreccio del romanzo: cambiò il titolo, il nome dei personaggi, la divisione dei capitoli, la distribuzione delle vicende narrate e gli interventi del narratore. Così nel 1827 uscì la prima edizione de I promessi sposi, la quale ottenne un grande successo. Cionostante, Manzoni si accinse a una seconda revisione, in questo caso linguistica, per compiere la quale, come affermò lui stesso, andò a «sciacquare i panni in Arno». Frutto di questa seconda revisione fu l edizione pubblicata nel 1840: è questa la stesura del romanzo che leggiamo oggi. Essa fu accompagnata dall appendice storica Storia della colonna infame, nella quale Manzoni ricostruiva in modo puntuale, come in un inchiesta, le vicende della peste di Milano. Gli studiosi si sono chiesti perché Manzoni intraprese due volte il rifacimento della sua opera. Sicuramente non solo per risistemare i capitoli e le sequenze o per modificarne il linguaggio. Le 7
ragioni profonde, secondo alcuni studiosi, starebbero nel compito e negli obiettivi che Manzoni aveva assegnato alla sua opera, nel chiarirsi dei problemi linguistici nella sua maturazione religiosa. Attraverso il racconto delle vicende, ambientate nel Seicento, l autore intendeva in realtà fornire ai suoi contemporanei un modo per capire gli avvenimenti della loro epoca e per vivere il loro tempo, tormentato da moti e rivoluzioni, senza ricorrere alla violenza. Questa possibilità era offerta dalla capacità di cogliere nella storia la presenza di un motore saggio e forte, di una forza quotidiana che guida positivamente gli eventi: la Provvidenza, cioè l intervento discreto, seppur ben rintracciabile, di Dio nel mondo. Il romanzo si presenta diviso in 38 capitoli, preceduti da un introduzione, nella quale Manzoni si rivolge al lettore, affermando di aver trovato su un antico manoscritto anonimo del XVII secolo il racconto della travagliata storia di due innamorati e di averla riscritta. Grazie a questo artificio, l autore anticipa nell introduzione i temi e i motivi del romanzo (rivelando che la storia avrà per protagonisti personaggi umili, trascurati solitamente dagli storici, che la vicenda si situa nel Seicento, epoca di degrado sociale e morale, e che si svolge in Lombardia) e istituisce una sorta di complicità con il lettore, chiamato subito, fin dall inizio, a divenire partecipe dell operazione compiuta dal narratore. Il suo compito di narratore moderno di questa antica storia consiste nel riscriverla in un linguaggio accessibile a tutti e nel verificarne, consultando fonti storiche e documenti, l attendibilità. In tal modo Manzoni sottolinea la sua volontà di aderire alla verità, di scrivere un opera le cui coordinate storiche siano accuratamente ricostruite e documentate. La trama del romanzo è caratterizzata dalla presenza di diverse fabule variamente intrecciate. L abilità del Manzoni consiste nel saper istituire rapporti diversi tra la fabula e l intreccio, creando suspense, effetto sorpresa ed equivoci. Grazie a questa abilità, pur nella complessità dell intreccio, il lettore riesce a seguire sempre il filo della storia. 8