DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA

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Transcript:

DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA

TERMINOLOGIA Lussazione congenita delle anche Displasia congenita delle anche Displasia evolutiva dell anca

DEFINIZIONE Alterazione di forma e di rapporti dei componenti articolari dell anca, generalmente associata a lassità legamentosa Ampio spettro di presentazioni Evoluzione spontanea variabile

ANATOMIA PATOLOGICA Scarso sviluppo della componente ossea del cotile maggiore sviluppo della componente cartilaginea Minore profondità e maggiore apertura del cotile Neolimbus Eccessiva lassità della capsula articolare Maggiore antiversione e valgismo del collo del femore

VALGISMO ANTIVERSIONE

PRESENTAZIONE Semplice displasia acetabolare (prelussazione) Sublussazione della testa del femore Lussazione della testa del femore Classificazione ecografica in 4 tipi

DISPLASIA ACETABOLARE Scarso sviluppo della componente ossea del cotile maggiore sviluppo della componente cartilaginea Minore profondità e maggiore apertura del cotile Neolimbus Eccessiva lassità della capsula articolare

SUBLUSSAZIONE Allontanamento della testa dal fondo del cotile e iniziale risalita verso il bordo del cotile Neolimbus Distensione capsulare Pulvinar: tessuto fibroadiposo nel fondo del cotile Ritardo di comparsa del nucleo cefalico

SUBLUSSAZIONE

LUSSAZIONE Testa oltre il bordo del cotile e iniziale risalita verso l ala iliaca Distensione capsulare Neocotile Interposizione del limbus (o labrum) tra bordo cotiloideo e testa Accorciamento dei muscoli pelvitrocanterici

EVOLUZIONE Evoluzione da Displasia a Lussazione Ma: Frequente la guarigione spontanea di una displasia nelle prime settimane di vita L evoluzione può arrestarsi dalla displasia alla sublussazione

INCIDENZA: 4/1000 F F SESSO: Femmine 5 8 Maschi 1

EZIOPATOGENESI FATTORI GENETICI FATTORI AMBIENTALI

FATTORI GENETICI Familiarità Elevata frequenza di displasia in gemelli omozigoti Frequente associazione con altre malformazioni (PTC, Torcicollo congenito) Maggiore frequenza nel sesso femminile

IDELBERGER (1960 ) ( su 236 gemelli con L.C.A.) 43% nei monocoriali 3% nei bicoriali WYNNE-DAVIES ( su 589 paz. e familiari ) -genitori normali con primo figlio displasico 6% -un genitore lussato 12% -un genitore lussato con primo figlio displasico 36%

FATTORI AMBIENTALI Presentazione podalica Oligoidramnios Uso di fasciature (Primogenitura)

DIAGNOSI Dalla nascita a 3 mesi di vita: Esame clinico Esame ecografico Oltre i 3 mesi: Esame clinico Esame ecografico Esame radiografico

ESAME CLINICO Manovra di Ortolani Barlow Deficit di abduzione delle anche Asimmetria delle pliche cutanee Accorciamento apparente del femore (segno di Galeazzi)

ATTENDIBILITA MANOVRA DI ORTOLANI Esperienza dell esaminatore Epoca di escuzione dell esame Condizioni di tranquillità del bambino

Deficit abduzione Asimmetria pliche cutanee

Accorciamento apparente del femore

ESAME ECOGRAFICO

ESAME ECOGRAFICO Esame non invasivo, ripetibile Evidenzia le parti molli e tutti i componenti dell articolazione Estremamente sensibile Permette di controllare l evoluzione e gli effetti del trattamento E valido nel neonato e per tutto il primo anno

ESAME ECOGRAFICO CLASSIFICAZIONE Tipo I Anca normale Tipo II Anca immatura (fino a 3 mesi) Tipo III Anca sublussata Tipo IV Anca lussata

ESAME RADIOGRAFICO

ESAME RADIOGRAFICO Triade di Putti

ESAME RADIOGRAFICO Lussazione

ESAME RADIOGRAFICO Utile solo dopo i 3 mesi di vita Esame invasivo, poco utile per controlli ripetuti Nessuna informazione sulle parti molli

TRATTAMENTO Tipo e durata del trattamento dipendenti dalla precocità della diagnosi e dalla gravità al momento della diagnosi

TRATTAMENTO Alla nascita o entro i primi 3 mesi Dai 3 mesi a un anno di vita Dopo l inizio della deambulazione

PRINCIPII DI TRATTAMENTO Mantenere le anche in posizione di riduzione (anche abdotte e flesse) per il tempo necessario perché il cotile si modelli intorno alla testa del femore

IMMOBILIZZAZIONE IN ABDUZIONE Cuscino divaricatore Divaricatore di Pavlik Divaricatore di Milgram

RIDUZIONE PROGRESSIVA IN TRAZIONE E IMMOBILIZZAZIONE IN GESSO

TRATTAMENTO CHIRURGICO Anche lussate, non riducibili: riduzione cruenta Displasia acetabolare o femorale residua: osteotomia di bacino o di femore

POSSIBILE ESITO DELLA D.C.A COXARTROSI SECONDARIA IN ETA GIOVANILE

TORCICOLLO CONGENITO Malformazione congenita caratterizzata da una deviazione laterale e rotatoria del collo MIOGENO OSSEO

TORCICOLLO CONGENITO MIOGENO Retrazione fibrosa dello sterno-cleido-mastoideo secondaria a ischemia per posizione abnorme intrauterina del feto

TORCICOLLO CONGENITO MIOGENO Inclinazione obbligata del cranio Inclinazione obbligata del cranio Cordone fibroso palpabile Emiatrofia cranio-facciale Scoliosi facciale

TORCICOLLO CONGENITO MIOGENO TRATTAMENTO Chirurgico Precoce Sezione dei capi sternale e claveare

TORCICOLLO CONGENITO OSSEO Emispondili Sinostosi vertebrali Aplasie vertebrali