Indicatori e standard di qualità per le patologie cardiovascolari in Medicina Generale

Documenti analoghi
Gli indicatori di performance quali strumenti per una gestione appropriata del TIA in Medicina Generale

implementazione delle linee guida sulla Medicina Generale Indicatori e standard SIMG

Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere

Mario Bongiorno Indicatori di qualità nello scompenso cardiaco

Indicatori di performance per le cure primarie nel FVG

Regione Campania AIR MMG

rischio cardiovascolare

Gruppo di lavoro per l appropriatezza prescrittiva ospedale/territorio Documento finale - giugno 2014

Tindaro Iraci L uso di strumenti informatici nello screening opportunistico del Diabete non diagnosticato e delle condizioni di disglicemia.

Il calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo

RETE INFOMATIVA per MMG sul GOVERNO CLINICO AGGIORNAMENTO AL DICEMBRE 2008

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

Indicatori e standard in diabetologia: quali e come sceglierli (confronti tra dati internazionali nazionali HS e locali)

Rischio cardiovascolare

Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale

IL GOVERNO CLINICO DEI MMG E I RITORNI INFORMATIVI - Rapporto

Sorveglianza PASSI. Asl Roma D. Risultati dell indagine PASSI nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Dr.ssa Rosanna Trivellini

GOVERNO CLINICO DEI MMG: RITORNI INFORMATIVI 2014

Lo Studio QUADRI. Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza

Sistema Epidemiologico Regionale Settore Farmaceutico Settore Assistenza Distrettuale e Cure Primarie. Montecchio Precalcino, 30/06/2015

Regione Puglia PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Governo Clinico dei MMG: Ritorni Informativi 2011

RISCHIO CARDIOVASCOLARE RESIDUO NEI DIABETICI DOPO STEMI TRATTATO CON ANGIOPLASTICA CORONARICA

Governo Clinico dei MMG: Ritorni Informativi 2009

PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA AD ALTO RISCHIO CARDIOVASCOLARE

AIR PUGLIA Art.63 DIABETE

Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo

PROGETTO SULLA SINDROME METABOLICA INFORMATIVA

Presentazione del Protocollo di intesa per la valorizzazione dei farmacisti e delle farmacie territoriali nell educazione terapeutica

Percorso di gestione primo - secondo livello del Diabete

Tindaro Iraci. Medicina d iniziativa e informatizzazione: due aspetti essenziali per la Best Practise nello screening del Diabete Mellito di tipo 2

Autovalutazione a regime (ottobre 2012 e dicembre 2012)

Fattori di rischio comuni a uomini e donne

Roberto Carloni Referente Istituzionale per la Regione Liguria dei Sistemi di Sorveglianza PASSI e PASSI d Argento

OEC/HES : 10 anni di sorveglianza delle MCV e dei fattori di rischio nella popolazione adulta italiana per livello socio-economico

Governo Clinico ASL della provincia di Pavia Accordo Aziendale con i Medici di Medicina Generale.

Aderenza e appropriatezza terapeutica: il punto di vista del MMG

Progetto Modernizzazione N.O.A.

Prevenzione delle malattie cardiovascolari. Roberto Gnavi ASL TO3, Servizio di Epidemiologia

IL DIABETE GIORNATA DI LAVORO SUL PERCORSO INTEGRATO TERRITORIO-OSPEDALE 6 GIUGNO 2011 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ e ASL Roma G Dott.

rilevazione dei soggetti affetti da sindrome metabolica. Sulla base del progetto già previsto

Capitolo 1. Le carte del rischio e lo score: le linee guida Europee Prof. Mauro Borzi

Regione Puglia. Piano di Prevenzione Prevenzione delle complicanze del Diabete: Progetto esecutivo e cronoprogramma

La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano

L'aspirina attenua gli effetti benefici degli ACE-inibitori in pazienti anziani con scompenso cardiaco?

Rischio cardiovascolare

Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Piano Nazionale della Prevenzione Relazione sullo stato di avanzamento al 31 dicembre

Indicatori di qualità dell assistenza diabetologica in Italia

Capitolo 1 CASO CLINICO A

Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion)

Vito Milazzo Indicatori nello studio del Medico di Medicina Generale. Siracusa

2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD

Autovalutazione a regime (ottobre 2012 e dicembre 2012)

ovvero: risultati dell'implementazione del PDTA Regionale

Rischio cardiovascolare

Come si misura la qualità: il punto di vista dell ASL di Brescia

Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie

Indicatori di processo MaCro nel Diabete

Il ruolo della ASL nella tutela della salute

Chia Laguna 5 ottobre 2016 Luigi Sparano

Riduzione della variabilità glicemica dopo introduzione di un dispositivo con calcolatore di bolo

LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA. Dr.Paolo Musso Responsabile Servizio di Riabilitazione Cardiologica Maria Pia Hospital

Health Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI

Come migliorare le performances

Allegato III. Modifiche ai paragrafi pertinenti del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo

Progetti della Agenzia Regionale. sulla malattie respiratorie

INTRODUZIONE. Le malattie cardiovascolari costituiscono oggi il problema sanitario

La carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna

UN PROGETTO ASSISTENZIALE DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA. Dott. Valdo Flori, Pediatra di Famiglia FIMP Firenze

Convegno Medicina di Genere

Il governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni

I Quick. nella Cartella Clinica Elettronica MilleWin

I FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTUALITA IN TEMA DI PATOLOGIE CARDIOMETABOLICHE

PIANO FORMATIVO 2012 PROVIDER: FENIX ID 331

Indagine conoscitiva sulle vasculopatie centrali e periferiche

Disease Management del Diabete mellito tipo II Art. 9 AIR 2013

Piano Sanitario Regionale LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE

I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento

AIR PUGLIA Art.59 Cartella clinica per problemi

Prescrizione dell attività fisica. Dott. Antonio Verginelli MMG

PREVENZIONE SECONDARIA

LA CARTELLA CLINICA ELETTRONICA ORIENTATA AI PROBLEMI (CMOP):

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna

Indirizzi per la buona gestione della qualità e della sicurezza nella Terapia Anticoagulante Orale (TAO).

Indagine sullo stato di salute a Firenze: una di tipo HES

Come fare una scelta terapeutica personalizzata nel paziente con diabete mellito tipo 2 CASO CLINICO

Il rischio cardiovascolare

L invio del paziente al servizio territoriale per le demenze

Screening e percorso diagnostico della BPCO

VALORI PERCENTUALI. 2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso 18,41% 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%

Dott. Valdo Flori, Pediatra di Famiglia

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

I PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO. Dott.G.GIORDANO

in collaborazione tecnico-scientifica con

GUIDA ALL ASSISTITO - CAMPAGNA PREVENZIONE

La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì

AIPONET e Disease Management in Pneumologia

IPERTENSIONE ARTERIOSA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE INQUADRAMENTO FISIOPATOLOGICO E CLINICO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE NEL PAZIENTE IPERTESO

Transcript:

Indicatori e standard di qualità per le patologie cardiovascolari in Medicina Generale Proposta elaborata dall area CV SIMG per la Medicina Generale Italiana Premessa Metodo: ricerca bibliografica Metodo: sviluppo di indicatori e standard Come utilizzare indicatori e standard La proposta - prevenzione CV nella popolazione generale - gestione della patologia nota - gestione dello scompenso cardiaco - gestione dell ipertensione arteriosa - gestione della fibrillazione atriale Contatti Premessa Negli ultimi anni il panorama della sanità in Italia e in Europa è andato mutando con grande velocità. Le aumentate esigenze della popolazione in termini di salute, l incremento delle patologie croniche legate all innalzamento dell età media e la disponibilità di terapie preventive sempre più numerose ha creato una situazione nuova ed in rapida evoluzione. Si è inoltre affacciata prepotentemente alla ribalta la necessità di utilizzo razionale di risorse, sempre più limitate in rapporto all accrescimento delle richieste e delle aspettative. L insieme di questi fattori ha imposto alla medicina una riflessione profonda sul suo modo di operare ed ha fornito uno stimolo potente al dibattito sulla qualità delle cure. In particolare si sono sviluppati modelli tesi a garantire l implementazione della medicina basata sulle evidenze e l applicazione e la verifica di standard qualitativi. L esempio più eclatante di questo processo è rappresentato dall ultimo, recentissimo, contratto collettivo dei General Practitioners inglesi,

dove l applicazione di standard qualitativi e la loro verifica è alla base non solo dell organizzazione del lavoro, ma anche della sua retribuzione. In Italia la S.I.M.G. è da molti anni impegnata a sviluppare e promuovere la qualità certificata in medicina generale, nonostante gli ostacoli e, spesso, lo scetticismo irridente incontrati in questo percorso. Parlare di standard e di verifica di qualità in medicina generala è impossibile se non si definiscono in termini operativi i compiti ad essa affidati. Se leggiamo l attuale convenzione nazionale e ascoltiamo i discorsi che, da più parti, ribadiscono la centralità del MMG in ogni processo di cura dovremmo dedurre che, a fronte di compiti così ampi ed importanti, sia per tutti ben chiaro ciò che il MMG deve fare nell ambito delle differenti patologie. Sfortunatamente ciò non è vero e questo comporta una grande variabilità nell attività professionale: a seconda delle patologie vi sono colleghi che arrivano ad attività quasi di tipo specialistico, mentre altri demandano completamente il paziente ; paradossalmente i ruoli si possono addirittura invertire se la patologia in questione cambia e, conseguentemente, cambia il livello di competenza del singolo medico. E perfettamente chiaro che questo tipo di situazione non consente una corretta organizzazione e programmazione sanitaria, ma, soprattutto, non garantisce un assistenza uniforme e verificabile alla popolazione. Il primo aspetto da affrontare è quindi la descrizione dei compiti del MMG. La job description fa parte ormai della storia della S.I.M.G, che da anni indica nella descrizione concreta ed operativa delle attività fondamentali del MMG la base per garantire ai cittadini, agli amministratori ed agli stessi medici un sistema sanitario efficiente e moderno. La descrizione del lavoro elaborata dall area CV SIMG (disponibile altrove) deriva direttamente e contemporaneamente dall analisi delle evidenze scientifiche alla base degli atti medici e dalla valutazione di ciò che è poi possibile realizzare nella pratica, in relazione alla realtà del sistema sanitario e dell attuale modalità di lavoro dei MMG italiani. Il secondo aspetto, strettamente legato al primo, è la definizione di standard e indicatori di qualità. Anche in questo caso è l insieme delle evidenze scientifiche e dell analisi della realtà attuale che ne

consentono l identificazione. Viene qui riportata l elaborazione di indicatori e standard qualitativi realizzata dall area CV SIMG in base ai principi sopra esposti e alla metodica di seguito riportata. Il lavoro svolto non è inteso come verità assoluta o, peggio, come regola da imporre ai colleghi MMG, ma semplicemente come un servizio offerto si singoli medici che intendono verificare e migliorare la qualità del loro lavoro e come supporto e riferimento alle iniziative sulla qualità in medicina generale che, sempre più spesso, vengono proposte in Italia. Inoltre, dato che le evidenze scientifiche e la pratica quotidiana mutano nel tempo, quanto proposto dovrà essere periodicamente modificato e aggiornato. Metodo: ricerca bibliografica Si sono valutate le più recenti linee guida europee e nordamericane pubblicate. Si sono individuate le raccomandazioni più rilevanti per la medicina generale italiana in base ai seguenti criteri 1) forza dell evidenza scientifica e concordanza tra loro delle differenti LG 2) pertinenza e rilevanza delle raccomandazioni in base all attività del MMG italiano 3) possibilità di ricavare indicatori utilizzabili in medicina generale (vedi dopo) In riferimento alle raccomandazioni così individuate si sono a) effettuate estrazioni dati utilizzando il Database Health Search per valutare la pratica attuale tra i MMG italiani b) individuati gli articoli presenti su Pub. Med. negli ultimi 5 anni (1999-2003) pertinenti alle raccomandazioni sopra citate e alla loro possibile applicazione alla medicina generale. Questo materiale è stato utilizzato per valutare lo stato attuale di applicazione delle raccomandazioni e la possibilità di miglioramento. Metodo: sviluppo di indicatori e standard

Le caratteristiche richieste agli indicatori e agli standard qualitativi sono le seguenti: a) essere rilevante e pertinente secondo i criteri della medicina basata sulle evidenze b) essere rilevanti nella gestione del paziente e congrui con la realtà lavorativa della MG italiana c) essere facilmente rilevabili in modo affidabile da tutti i MMG, d) poter essere interpretati e registrati in modo standardizzato e) riguardare aspetti della gestione del paziente suscettibili di miglioramento f) poter far riferimento a dati sull attuale pratica della medicina generale (per i soli standard) Da questo elenco si comprende come non sia stato possibile ottenere indicatori e standard per ogni tipo di attività clinica. Si è inoltre ritenuto opportuno limitare il numero di indicatori per evitare sia un eccessivo lavoro di verifica sia dispersione e confusione nella realizzazione e valutazione di questo processo. Una parziale eccezione è presente per l ipertensione arteriosa, dove sono elencati a parte ulteriori parametri per la valutazione della terapia. Ciò è dovuto alla rilevanza che questo aspetto ha per il MMG e alle continue pressioni/attenzioni nei confronti della terapia antipertensiva da parte di Regioni ed ASL. Nonostante ci si sia sforzati di attenersi a criteri oggettivi, la scelta effettuata è almeno in parte soggettiva ed arbitraria; nulla naturalmente vieta di modificarla o ritrovare alternative, sempre però rispettando le caratteristiche di base sopra riportate. Gli indicatori proposti hanno basi estremamente solide nelle linee guida, sono ricavabili con uno sforzo relativamente modesto e, spesso, sono correlati a più elementi del processo di diagnosi/cura/follow-up, fornendo così garanzie di qualità che vanno oltre il semplice parametro monitorato. Gli standard sono, inevitabilmente, anch essi in parte arbitrari, ma si basano sulla valutazione di: a) rilevanza dell indicatore per la salute del paziente secondo la medicina basata sulle evidenze,

b) % teorica massima raggiungibile per quell intervento; ad es. % meno la % di pazienti con controindicazioni assolute ad un determinato farmaco (quando l informazione è disponibile) c) possibilità che ulteriori motivi possono impedire l implementazione della misura raccomandata: rifiuto del paziente, differenti priorità terapeutiche in presenza di politerapia, difficoltà locali nel richiedere un esame, ecc. d) % media raggiunta attualmente in medicina generale in Italia e/o all estero (quando l informazione è disponibile) e) possibilità di dati mancanti dovuti a difficoltà oggettive di registrazione/ottenimento dell informazione ( es. difficoltà di registrazione delle prescrizioni effettuate a domicilio; impossibilità di pesare i pazienti allettati, ecc.) Due esempi possono essere utili. La cessazione del fumo in un soggetto infartuato è molto importante. Per mettere in atto gli interventi, anche minimi, per indurre e sostenere l astinenza è necessario sapere se il paziente fuma (non vi è nessun ostacolo nel % dei casi) e registrare il dato in cartella (la registrazione non comporta alcuna difficoltà ed è utile per un azione sistematica; non vi è nessun ostacolo nel % dei casi). La diagnosi d infarto è nota nel % dei casi e il numero di soggetti con questa patologia è esiguo; non vi sono quindi ostacoli (eccesso di lavoro, ecc.) alla registrazione in tutti questi soggetti. Per questi motivi, per i pazienti con infarto miocardio (noto) lo standard minimo per la registrazione dell abitudine al fumo di sigaretta è % L utilizzo di beta bloccanti nei pazienti con infarto miocardio è fortemente raccomandato; si stima che circa il 72% di questi pazienti non abbia validi motivi per non assumere il farmaco; l attuale pratica tra i MMG in Italia comporta l utilizzo dei betabloccanti in circa un terzo dei pazienti. In base a tutto ciò si è stabilito valore minimo accettabile di prescrizione > 50% nei soggetti infartuati. Come sempre si considera la prescrizione e non l assunzione, perché questa non solo non dipende (sostanzialmente) dal medico, ma non è neppure rilevabile con sufficiente affidabilità dal solo MMG.

Come utilizzare indicatori e standard Quanto proposto è inteso come a) strumento utilizzabile direttamente per verifiche volontarie individuali o di gruppo b) base di discussione per progetti formali di verifica di qualità in medicina generale. Come già detto, la scelta degli indicati di qualità non può e non vuole essere né esaustiva né esente da critiche. Sicuramente, in un futuro anche non molto lontano, saranno necessarie modifiche in base all esperienza diretta di utilizzo, all evoluzione dei sistemi informatici di raccolta ed estrazione dati, all evoluzione della medicina e, soprattutto, al miglioramento della pratica clinica in MG. In ogni caso ci preme sottolineare che gli indicatori di qualità non debbono mai essere utilizzati in modo impositivo e/o burocratico e/o acritico, ma debbano far parte sempre di un percorso concordato e condiviso di miglioramento,professionale. PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE NELLA POPOLAZIONE GENERALE Obiettivi: individuare i fumatori ed i soggetti con soprappeso/obesità nella popolazione generale; stimare il rischio CV per la fascia d età 40-69 anni Indicatore Registrazione dato fumo e BMI nel pazienti 15 anni Registrazione calcolo del rischio cardiovascolare nella popolazione di età 40-69 anni Modalità di calcolo N pazienti 15 anni con dato fumo registrato/totale pazienti 15 anni N pazienti di età fra 40 e 70 anni con almeno una registrazione del rischio cardiovascolare nel data base/totale pazienti fra 40 e 70 anni Validità e limiti Indicatore di attenzione al problema Attenzione al problema del rischio cardiovascolare globale; premessa ad ogni intervento preventivo. Limiti: non indica necessariamente la variazione nel tempo Benchmark e/o standard 70% 70%

del rischio, non dà informazioni sugli interventi preventivi e sulla loro efficacia, non affronta i fattori di rischio non inclusi nel calcolo PATOLOGIA ATEROSCLEROTICA NOTA (CORONAROPATIA, ICTUS/TIA, VASCULOPATIE PERIFERICHE) Obiettivo: corretto disease management dei pazienti con patologia nota. Indicatore Registrazione patologie aterosclerotiche Registrazione dato fumo e BMI MISURAZIONE del colesterolo tot, HDL, LDL e trigliceridi, creatinina, glicemia, ECG Modalità di calcolo coronaropatia e/o ictus e/o vasculopatia periferica >40 anni malattia nota con dato fumo e BMI registrato/totale pazienti con malattia nota almeno una registrazione di tutti i predetti Validità e limiti Dato di prevalenza correlabile al casemix del Medico e alla qualità dei dati registrati. Indicatore di attenzione al problema e premessa agli interventi preventivi. Limiti: possibile disomogeneità nei criteri diagnostici. Premessa al trattamento non farmacologico di sovrappeso/obesità e sedentarietà, oltre che per la cessazione del fumo. Limiti: non fornisce necessariamente informazioni sull andamento temporale, sugli interventi effettuati e sul loro risultato Premessa per la valutazione del rischio e per il trattamento di Benchmark e/o standard Da definire > 90% > 90 %

Misurazione PA PA 140 e 90 (ultima misurazione negli ultimi 9 mesi) parametri ogni tre anni/totale pazienti con malattia nota almeno una registrazione di PA negli ultimi 9 mesi/totale pazienti con malattia nota PA 140 e 90/ totale pazienti con patologia nota x fattori di rischio modificabili Limiti: non si valuta la ripetizione durante il follow-up Premessa al trattamento dell ipertensione arteriosa; valutazione dei risultati degli interventi antipertensivi. Limiti: valutazione puntiforme, influenzabile dalle modalità di misurazione Indicatore di adeguato controllo pressorio Limiti: valutazione puntiforme, influenzabile dalle modalità di misurazione > 90% 70% Prescrizione di antiaggreganti/anticoagulanti patologia nota in terapia antiaggregante o anticoagulante (almeno due prescrizioni registrate negli ultimi 6 mesi)/n pazienti con patologia notax Livello LDL < mg/dl Pazienti N pazienti con patologia nota con ultimo valore registrato di colesterolo LDL < mg/dl negli ultimi 3 anni/pazienti con Indicatore di adeguata prescrizione terapia profilattica. Limiti: non viene valutata effettiva compliance e/o presenza di controindicazioni (e l adeguatezza del dosaggio per quanto riguarda TAO) Adeguatezza del controllo dei valori lipidici Limiti: scarsa valutazione del controllo nel tempo > 90% > 70%

Prescrizione di ACE inibitore (o Sartanici) Prescrizione di Beta bloccante (solo per pazienti con IM e angina pectoris) patologia nota x patologia nota in terapia (almeno due prescrizione registrate negli ultimi 6 mesi) )/N pazienti con patologia notax IM/angina pectoris in terapia con Betabloccanti(almeno due prescrizione registrate negli ultimi 6 mesi) )/N pazienti con IM/angina pectorisx Indicatore di adeguata prescrizione terapia profilattica. Limiti: non viene valutata effettiva compliance e/o presenza di controindicazioni, oltre che il dosaggio Indicatore di adeguata prescrizione terapia profilattica. Limiti: non viene valutata effettiva compliance e/o presenza di controindicazioni, oltre che il dosaggio > 70% > 50% GESTIONE DELLO SCONPENSO CARDIACO Obiettivo: corretto disease management dei pazienti con scompenso cardiaco Indicatore Pazienti > 40 anni con diagnosi registrata di scompenso cardiaco Registrazione dato fumo e BMI Modalità di calcolo N pazienti 40 anni con diagnosi registrata di scompenso in cartella clinica/ totale pazienti in carico >40 anni x malattia scompenso con dato fumo e BMI registrato/totale Validità e limiti Indicatore di attenzione al problema; dato il numero limitato di assistiti,la % può presentare variazioni anche importanti per i singoli MMG Premessa al trattamento non farmacologico di sovrappeso/obesità e sedentarietà, oltre che per la cessazione del fumo. Benchmark e/o standard 1,4% (riferimento ) > 90%

pazienti con scompenso Limiti: non fornisce necessariamente informazioni sull andamento temporale, sugli interventi effettuati e sul loro risultato Osservazione: il dato BMI può non essere rilevabile per pazienti allettati ed assistiti a domicilio Pazienti con diagnosi di compenso cardiaco e almeno una registrazione di ecocardiogramma/ecodoppler cardiaco e ECG Pazienti con diagnosi di compenso cardiaco e almeno una registrazione di PA, creatininemia PA 140 e 90 (ultima misurazione negli ultimi 9 mesi) Pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco e prescrizione di ACE-inibitori (o sartanici) almeno una registrazione dei predetti esami/totale pazienti con scompenso almeno una registrazione di tutti i predetti parametri ogni anno/totale pazienti con scompenso PA 140 e 90/ totale pazienti con scompenso x scompenso in terapia con ACE-inibitori o satanici (almeno due prescrizione registrate negli Dati indispensabili per diagnosi e prognosi. Limiti: non vi sono informazioni circa la ripetizione (effettuata, necessaria, non necessaria) degli esami. Osservazione: li esami possono non essere eseguibili in alcuni pazienti allettati; in alcuni casi è nota l esecuzione dell esame-ricovero- ma non sono reperibili agevolmente i referti Dati indispensabili per la gestione della terapia. Limiti: valutazione puntiforme, influenzabile dalle modalità di misurazione Osservazione: gli esami possono non essere eseguibili/registrabili in alcuni pazienti allettati; in alcuni casi è nota l esecuzione dell esame-ricovero- ma non sono reperibili agevolmente i referti Indicatore di adeguato controllo pressorio nella popolazione considerata Limiti: estrapolazione del controllo da un unica misurazione; qualità della misurazione stessa Indicatore di adeguata terapia Limiti: non informa su compliance e dosaggi. Non informa su controindicazioni/intolelranza > 80% > 90% 70% > 75%

Pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco e prescrizione di beta-bloccanti Pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco cui è stato consegnato materiale informativo scritto ultimi 6 mesi) )/ scompenso X scompenso in terapia con Betabloccanti(almeno due prescrizione registrate negli ultimi 6 mesi) / scompenso x scompenso con consegna di materiale scritto registrata/ totale pazienti scompensati x Indicatore di adeguata terapia Limiti: non informa su compliance, dosaggi, controindicazioni/intolleranza Indicatore di attenzione al problema informazione/educazione del paziente. Non tutti i pazienti sono in grado di utilizzare questo materiale. Limiti: la consegna di materiale non esaurisce i compiti d informazione/educazione; non vi sono informazioni su utilizzo/comprensione da parte del paziente > 50% > 90% GESTIONE DELL IPERTENSIONE ARTERIOSA Obiettivo: corretto disease management dei pazienti con ipertensione arteriosa Indicatore Pazienti con diagnosi codificata di ipertensione nella propria popolazione di assistiti Registrazione dell abitudine al fumo, registrazione Modalità di calcolo diagnosi codificata 40 anni diagnosi di ipertensione arteriosa/totale pazienti in carico x diagnosi di ipertensione Validità e limiti L indicatore evidenzia la corrispondenza della percentuale dei propri assistiti con diagnosi di ipertensione arteriosa rispetto ai dati epidemiologici. Limite: diversa composizione anagrafica degli assistiti. Premessa al trattamento non farmacologico di sovrappeso/obesità e Benchmark e/o standard Per fascia di età fra 35 a 74 anni, in Italia, prevalenza di 52 % nei maschi e del 45% nelle femmine 90% dei pazienti con diagnosi di ipertensione

di peso e altezza nei pazienti ipertesi almeno una volta Almeno una richiesta registrata di tutti i seguenti accertamenti nei cinque anni precedenti: colesterolo tot., hdl, trigliceridi, creatinina, es. urine, potassio, glicemia, ECG. Pazienti ipertesi con rischio cv stratificato PA 150 e 90 (ultima misurazione negli ultimi 9 mesi) arteriosa con registrazione dell abitudine al fumo, peso e altezza/totale pazienti ipertesi x diagnosi di ipertensione arteriosa,con almeno una registrazione dei predetti esami nei cinque anni precedenti/ totale pazienti ipertesi x N pazienti ipertesi con rcv stratificato almeno una volta/ totale pazienti ipertesi x N ipertesi con PA 150 e 90/ totale ipertesi x sedentarietà, oltre che per la cessazione del fumo. Limiti: non fornisce necessariamente informazioni sull andamento temporale, sugli interventi effettuati e sul loro risultato Osservazione: il dato BMI può non essere rilevabile per pazienti allettati ed assistiti a domicilio Dati indispensabili per inquadramento diagnostico, stratificazione del rischio, terapia. Limiti: non vi sono informazioni circa la ripetizione degli esami durante follow-up. Osservazione: gli esami possono non essere eseguibili in alcuni pazienti allettati; in alcuni casi è nota l esecuzione dell esame, ma non sono reperibili agevolmente i referti Indicatore composto (necessita di misurazioni pressorie, colesterolemia, anamnesi familiare e personale, glicemia e dati relativi ai danni d organo per essere calcolato) premessa alla modulazione degli interventi in relazione al rischio. Limiti esistono proposte diverse per calcolarlo e questo può ostacolare la registrazione e l estrazione del dato Indicatore di adeguato controllo pressorio nella popolazione considerata Limite: valori soglia maggiori di quelli indicati dalle LG, valutazione puntiforme del dato; influenza delle modalità di misurazione e di registrazioendel dato arteriosa 80% 50% 70%

Registrare la distribuzione di materiale educativo scritto per il paziente iperteso N pazienti ipertesi con prescrizione di materiale scritto registrata/ totale pazienti ipertesi x Indicatore di attenzione al problema informazione/educazione del paziente. Non tutti i pazienti sono in grado di utilizzare questo materiale. Limiti: la consegna di materiale non esaurisce i compiti d informazione/educazione; non vi sono informazioni su utilizzo/comprensione da parte del paziente > 80% Ulteriori indicatori di qualità della terapia antipertensiva % di pazienti ipertesi con PA 150/90 (ultimo valore negli ultimi nove mesi) senza terapia farmacologica pazienti ipertesi diabetici con PA < 130/80 %di soggetti che non raggiungono valori pressori accettabili (PA 160/ e che sono/non sono in politerapia farmacologica N pazienti ipertesi con PA 150/90 senza terapia farmacologica/totale pazienti ipertesi x N ipertesi con diagnosi di diabete con PA <130/80 / totale pazienti ipertesi con diabete x N pazienti ipertesi con PA 160/ in terapia con 3 + farmaci/ totale pazienti ipertesi con PA 160/99 x Indice di appropriatezza terapeutica secondo le LG prevenzione cardiovascolare Europee 2003 Limite: valutazione puntiforme del dato; influenza delle modalità di misurazione e di registrazione del dato Indicatore di adeguato controllo pressorio in categorie a rischio elevato per cui l evidece based medicine consiglia goal pressori <130/80 Limite: valutazione puntiforme del dato; influenza delle modalità di misurazione e di registrazione del dato Indicatore di adeguata aggressività terapeutica Limite: valori valutazione puntiforme del dato; influenza delle 20% 20% > 80%

modalità di misurazione e di registrazione del dato Nessuna informazione su dosaggi e compliance GESTIONE DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE Obiettivo: corretto disease management dei pazienti con fibrillazione atriale Pazienti > 40 anni con diagnosi registrata di fa Registrazione dato fumo e BMI Pazienti con diagnosi di FA e almeno una registrazione di ecocardiogramma/ecodoppler cardiaco e ECG N pazienti 40 anni con diagnosi registrata di FA in cartella clinica/ totale pazienti in carico >40 anni x FA con dato fumo e BMI registrato/totale pazienti con FA almeno una registrazione dei predetti esami/totale pazienti con FA Indicatore di attenzione al problema Limiti: dato il numero limitato di assistiti,la % può presentare variazioni anche importanti per i singoli MMG Premessa al trattamento non farmacologico di sovrappeso/obesità e sedentarietà, oltre che per la cessazione del fumo. Limiti: non fornisce necessariamente informazioni sull andamento temporale, sugli interventi effettuati e sul loro risultato Dati indispensabili per inquadramento eziologico, prognostico e terapeutico. Limiti: non vi sono informazioni circa i risultati e la ripetizione (effettuata, necessaria, non necessaria) degli esami. Osservazione: gli esami possono non essere eseguibili in alcuni pazienti allettati; in alcuni casi è nota l esecuzione dell esame-ricovero- ma non sono reperibili agevolmente i referti 2% > 90% > 80% Pazienti con diagnosi di FA e almeno una Indicatore di attenzione al > 90%

almeno una registrazione di PA, creatininemia, colesterolo totale, HDL, trigliceridi, glicemia Pazienti con diagnosi di FA permanente e prescrizione di anticoagulanti orali o antipiastrinici Pazienti con diagnosi di FA cui è stato consegnato materiale informativo scritto registrazione di tutti i predetti parametri /totale pazienti con FA FA permanente in terapia con questi farmaci (almeno due prescrizione registrate negli ultimi 6 mesi) /N pazienti con FA permanente X FA con consegna di materiale scritto registrata/ totale pazienti con FA x rischio CV in soggetti solitamente anziani e a richio elevato Limiti: valutazione puntiforme, non offre informazione sull andamento temporale dei parametri considerati e su eventuali interventi terapeutici Indicatore di adeguata prescrizione terapia profilattica. Limiti: non viene valutata effettiva compliance e/o presenza di controindicazioni (e l adeguatezza del dosaggio per quanto riguarda TAO); non viene valutata l appropriatezza della scelta terapeutica in relazione al rischio tromboembolico Indicatore di attenzione al problema informazione/educazione del paziente. Non tutti i pazienti sono in grado di utilizzare questo materiale. Limiti: la consegna di materiale non esaurisce i compiti d informazione/educazione; non vi sono informazioni su utilizzo/comprensione da parte del paziente > 80% > 90%

Contatti Per informazioni, suggerimenti, critiche è possibile contattare il Dott. Alessandro Filippi, responsabile Area CV SIMG filippi.alessandro@simg.it