Una nuova terapia intranasale per il trattamento della rinite allergica

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Transcript:

Una nuova terapia intranasale per il trattamento della rinite allergica Uno studio recente condotto da Carr ed altri, pubblicato a maggio 2012 sulla rivista Journal of Allergy and Clinical Immunology, ha dimostrato l efficacia e la sicurezza di una nuova terapia intranasale a base di azelastina e fluticasone propionato per il trattamento della rinite allergica da moderata a severa. La rinite allergica colpisce più di 500 milioni di persone in tutto il mondo con ripercussioni negative sulla qualità di vita, il rendimento scolastico e lavorativo. Alla base di questa diffusa patologia respiratoria vi è una infiammazione allergica della mucosa nasale scatenata dall esposizione ad uno o più allergeni. Il processo infiammatorio vede coinvolte varie cellule, in particolare mastociti, eosinofili e basofili la cui attivazione porta al rilascio di mediatori e citochine che sono responsabili delle alterazioni fisiopatologiche come l'attivazione dei nervi sensoriali, l'essudazione plasmatica, la congestione dei sinusoidi venosi. La rinite allergica può essere stagionale, se compare in alcuni periodi dell anno; perenne se i sintomi sono presenti durante tutto l anno. I sintomi più comuni sono: l ostruzione, lo sgocciolamento, il prurito intranasale e gli starnuti, spesso accompagnati da mal di testa, riduzione del senso dell odore e sintomi oculari come l eccessiva lacrimazione, il prurito e l arrossamento degli occhi. La rinite, oltre ad essere responsabile, da sola, di una riduzione della qualità della vita, può anche essere associata o far precipitare altre condizioni come l asma, l otite media, la sinusite o la poliposi nasale; pertanto non dovrebbe essere sottovalutata, anche per le significative implicazioni socio-economiche. Le terapie di prima linea impiegate nella rinite allergica sono rappresentate da antistaminici orali e intranasali e corticosteroidi intranasali; tuttavia molti pazienti ottengono solo un limitato controllo dei sintomi attraverso la monoterapia. Sebbene i corticosteroidi intranasali siano considerati il trattamento più efficace, richiedono un tempo di latenza più lungo rispetto agli antistaminici H1 antagonisti, come l azelastina che ha un rapido inizio d azione. Da qui l obiettivo del gruppo di ricerca californiano di Carr di mettere a confronto l efficacia in termini di controllo dei sintomi nasali e oculari e quindi di qualità di vita, della formulazione (a base di azelastina e fluticasone propionato), con le stesse formulazioni a base di sola azelastina, di solo fluticasone propionato () e placebo, in pazienti con Rinite Allergica Stagionale (SAR) da moderata a severa.

Per lo studio sono stati arruolati 3398 pazienti di età superiore ai 12 anni, con una storia di SAR di almeno 2 anni e con significativa sintomatologia clinica. Azelastina appartiene alla classe di antistaminici H1 antagonisti, in grado di inibire la diffusione dei mediatori (istamine, prostaglandine e leucotrieni), che sono i principali responsabili del processo infiammatorio allergico. Utilizzata per via topica dà un sollievo rapido dai sintomi allergici ed è caratterizzata da una prolungata efficacia e da un'azione antinfiammatoria. Riduce inoltre la secrezione di immunoglobuline, la secrezione di muco, il prurito ed il gonfiore della mucosa nasale. Fluticasone è un farmaco cortisonico con azione antiinfiammatoria e antiallergica, principalmente per induzione della sintesi dell'enzima lipocortina, che inibisce la fosfolipasi che converte i fosfolipidi di membrana in acido arachidonico che, a sua volta, tramite gli enzimi lipoossigenasi (LOX) e cicloossigenasi (COX) viene convertito nei mediatori dell'infiammazione. Sono stati realizzati tre trial paralleli randomizzati, a doppio cieco per un periodo di 14 giorni. Tutti i sintomi nasali e oculari sono stati analizzati 2 volte al giorno (mattina e sera) attraverso specifiche scale di valutazione con valori da 0 a 3. Per valutare i sintomi nasali si è impiegata la seguente classificazione (TNSS): 0. Nessun sintomo presente; 1. Sintomatologia leggera che non interferisce con alcuna attività; 2. Sintomi fastidiosi che interferiscono leggermente con l attività e il sonno notturno; 3. Sintomi fastidiosi che interferiscono in maniera severa con l attività e il sonno notturno. Il valore massimo osservato è stato 24 (4 sintomi x valore 3 x 2 volte al giorno) Per i sintomi oculari è stata utilizzata la seguente scala (TOSS): 0. Non è presente arrossamento degli occhi; 1. Debole dilatazione dei vasi sanguigni associata a rosea colorazione degli occhi; 2. Maggiore dilatazione dei vasi sanguigni e arrossamento degli occhi; 3. Severa dilatazione dei vasi sanguigni e marcato arrossamento. Il valore massimo osservato è stato 18 (3 sintomi x valore 3 x 2 volte al giorno).

La sicurezza è stata valutata in base all incidenza, tipo e severità di eventi avversi contemplati nel Medical Dictionary for Regulatory Activities. Ad ogni visita i pazienti sono stati sottoposti a diretto esame visivo per valutare potenziali effetti dannosi sulla mucosa nasale o altre condizioni clinicamente rilevanti. Per prima cosa sono stati confrontati i valori di TNSS fra i pazienti che hanno ricevuto e placebo; accertata la significativa differenza, sono stati confrontati il gruppo trattato con con quello trattato con azelastina e poi con. (tabella 1) Trattamento Partecipanti Valore basale Cambiamento vs Valore Basale Studio MP4002 207 18.3-5.5 207-5.0 208-4.1 Placebo 209 18.6-2.6 Studio MP4004 193-5.6 189 18.6-5.0 194 18.5-4.4 Placebo 200-2.8 Studio MP4006 448 19.4-5.6 450 19.4-5.1 445 19.5-4.5 Placebo 448 19.5-3.2 Tabella 1: Valori di TNSS basali e dopo il trattamento nei tre trials randomizzati. Importante vantaggio osservato con l impiego di è la comparsa di benefici in tempi più ristretti rispetto alle monoterapie. In effetti i benefici in termini di TNSS si osservano già durante il primo giorno di terapia, 3 giorni prima rispetto al solo e 5 giorni prima rispetto all azelastina. Molti pazienti trattati con (12.4%) hanno mostrato una completa o quasi scomparsa dei sintomi con una maggiore incidenza e celerità rispetto alle monoterapie.

L evento avverso emerso maggiormente nei gruppi trattati con e azelastina riguarda il sapore disgustoso relativo all azelastina; tuttavia in nessun caso si è avuta la sospensione del trattamento (tabella 2). L associazione ha mostrato maggiore efficacia anche nel trattamento dei sintomi oculari, manifestando benefici già durante il primo giorno di trattamento. Un paziente su 8, trattato con, ha mostrato una completa o quasi remissione dei sintomi, con importanti implicazioni socio-economiche se si considera che più di 500 milioni di persone sono affette da AR. Quando si sviluppa una nuova associazione, bisogna valutare la possibili interazioni farmacofarmaco. Un recente studio farmacocinetico ha dimostrato che nel caso di questa associazione si possono escludere significative interazioni. In ogni caso, anche se non in modo significativo, è stato osservato un blando aumento della biodisponibilità sistemica di. Le seguenti tabelle riportano gli eventi avversi osservati nei tre trials. STUDIO MP4002 (n = 207) (n = 208) PLA (n = 210) (n = 207) Nessun EA 17 14 16 8 Disgusto 5 2 7 1 Epistassi 2 5 4 2 Mal di testa 1 5 1 3 Fastidio nasale 2 2 4 0 Nausea 1 2 1 0 Starnuti 1 0 2 1

STUDIO MP4004 PLA (n = 195) (n = 189) (n = 194) (n = 200) Nessun EA 20 10 24 9 Disgusto 4 1 14 1 Epistassi 3 3 3 5 Mal di testa 5 4 4 1 Tosse 2 0 1 0 Fastidio nasale 1 0 2 0 Nausea 1 0 0 2 Dolore orofaringeo 1 0 2 0 Erosione della mucosa 2 0 0 0 STUDIO MP4006 PLA (n = 451) (n = 450) (n = 449) (n = 451) Nessun EA 50 28 45 18 Disgusto 21 1 23 0 Epistassi 8 5 5 8 Mal di testa 6 6 9 2 Sonnolenza 5 0 2 1 Erosione della mucosa 2 5 0 1

In conclusione, lo studio del gruppo di ricerca di Carr e altri ha dimostrato la più rapida ed efficace azione di Mp29-02 rispetto alle terapie di prima linea rappresentate da corticosteroidi come e antistaminici come Azelastina, in pazienti con AR da moderata a severa. BIBLIOGRAFIA Warner Carr, Jonathan Bernstein, Phil Lieberman, Eli Meltzer, Claus Bachert, David Price, Ullrich Munzel, Jean Bousquet. A novel intranasal therapy of azelastine with fluticasone for the treatment of allergic rhinitis. Journal of Allergy and Clinical Immunology 2012; 129:1282-1289. Bousquet J, Munzel U, Petzold U, Kolb C, Maus J, Hermann R, et al. MP29 02 a new treatment option for allergic rhinitis: systemic bioavailability and disposition of fluticasone propionate administered in combination with azelastine. Abstract 1829. Presented at the European Academy of Allergy and Clinical Immunology congress, Istanbul, Turkey, June 11-15, 2011. www.medicitalia.it www.cybermadica.it www.azelastine.info.it www.paginesanitarie.com