Osservatorio Nazionale sui Rifiuti. Indicatori economici e ambientali nel sistema dei rifiuti urbani

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Indicatori economici e ambientali nel sistema dei rifiuti urbani

Introduzione Indicatori e sistema di valutazione del settore dei rifiuti Il lavoro di raccolta dati, di analisi del settore dei rifiuti sviluppato da diversi soggetti pubblici (ONR, APAT, Osservatori Provinciali dei Rifiuti, Regioni, Province), permette oggi di presentare un ampio e articolato sistema di indicatori e di valutazione dell andamento del settore dei rifiuti. L ONR, fin dalla sua istituzione, ha dato vita a ricerche ed elaborazioni al fine di creare dati, statistiche e parametri che permettessero di conoscere e quindi rendere sempre più trasparente il ciclo di gestione dei rifiuti. Dalle prime indagini con dati meramente quantitativi si è via via passati a indicatori più complessi che permettessero valutazioni qualitative del sistema nel suo complesso e confronti fra le diverse aree di gestione. Il settore dei rifiuti si divide in due grandi sistemi di gestione, rifiuti urbani e rifiuti speciali, che hanno entrambi un importante ruolo sia economico sia ambientale. Per entrambi i settori è oggi possibile presentare un quadro di indicatori, tecnici, ambientali, economici, di costo e territoriali. In particolare per il settore degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio è presente un approfondito sistema conoscitivo e di indicatori. Si stanno inoltre cominciando a valutare proposte e le politiche attivate per la promozione della prevenzione nella produzione dei rifiuti e la minimizzazione del ricorso alla discarica. Anche per la tariffa sui rifiuti e i costi sostenuti dagli utenti sono ora disponibili dati sulla situazione specifica a livello comunale. Gli indicatori relativi al sistema rifiuti, in grado di permettere una valutazione globale dello stesso, possono essere così distinti: Dati generali: popolazione, territorio, parametri generali (densità, mq., ) Prevenzione: quantità, andamento temporale, pericolosità Produzione: quantità totali, quantità per tipologia di raccolta, quantità parametrate (procapite, densità, ecc ) Raccolta: tipologia di raccolta differenziata, mezzi, attrezzature, quantità, efficienza, trasporti, costi, ecc Trattamento: trasporti, distanza, numero impianti, tipologia impianti, quantità trattate, efficienza, efficacia, impatto sui comparti ambientali, costi, ricavi, ecc Smaltimento: tipologia, quantità, distanze, trasporti, impatti sui comparti ambientali, costi, ecc Tariffa Sistema globale: fabbisogno di discarica 10

Customer satisfaction Vi sono altri indicatori di valutazione del sistema globale che potrebbero essere sviluppati e che permetterebbero un maggior approfondimento della conoscenza del siste,ma stesso: Valutazione globale ambientale: rapporto tra costi globali necessari per la produzione di materie prime seconde e costi per il recupero energetico Produzione di CO 2: rapporto tra CO 2 prodotta in discarica e CO 2 prodotta da sistemi di trattamento e recupero Valutazione impatti ambientali: aria, acqua, occupazione di suolo, rumore Costi: rapporto costi/benefici dei sistemi di raccolta e trattamento, rapporto costi rifiuti urbani / rifiuti speciali Analisi comparativa delle diverse tipologie di rifiuti: rapporto rifiuti urbani / rifiuti speciali / rifiuti inerti, quantità relative, analisi merceologiche, reflui zootecnici, fanghi, acque, ecc Nella tabella che segue si riepilogano i principali indicatori ambientali, economici disponibili su tre casi regionali, presentati per il 2004 e disponibili per gli anni precedenti INDICATORI SUL SETTORE RIFIUTI: CONFRONTO TRA TRE REGIONI ANNO 2004 Indicatori PIEMONTE LOMBARDIA CAMPANIA Popolazione 4.330.172 9.393.092 5.788.986 Produzione totale RU (t) 2.229.526 4.791.128 2.784.989 Produzione RU per abitante (kg/ab) 515 510 481 Raccolta Differenziata (t) 732.188 1.960.050 294.034 % Raccolta Differenziata su totale produzione RU 32.8% 40.9% 10,5% Rifiuti urbani trattati in impianti di biostabilizzazione e produz. CDR (t) % Rifiuti trattati in impianti di biostabilizzazione e produz. CDR su totale produz. RU 370.686 677.507 2.258.727 16.5% 14.1% 81.1% Rifiuti urbani trattati in impianti incenerimento (t) 79.759 1.524.960 - % Rifiuti trattati in impianti incenerimento su totale produzione RU 3.5% 31.8% 0% Discarica effettiva (t) 1.259.626 936.777 1.060.412 Fabbisogno teorico di discarica (t) 1.247.753 1.302.534 1.150.430 % Fabbisogno teorico di discarica su totale produzione RU 55.9% 27.1% 41.3% Costo rifiuti urbani (senza spazzamento) per abitante 71.5 70.8 92.0 11

( /ab) Costo rifiuti urbani (senza spazzamento) per tonnellata ( /t) 138.8 138.9 191.2 Per il settore degli imballaggi e di rifiuto degli imballaggi si riepilogano i principali indicatori disponibili INDICATORI RELATIVI ALLA RACCOLTA IMBALLAGGI u.m 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Quantità immessa al consumo t/000 Quantità raccolta da superficie pubblica t/000 Di cui "gestione consortile" t/000 Quantità raccolta da superficie privata t/000 Di cui "gestione consortile" t/000 Totale raccolta t/000 Di cui "gestione consortile" t/000 INDICATORI DI EFFICIENZA DEL SISTEMA DEGLI IMBALLAGGI u.m. 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Totale riciclo t/1000 Totale recupero energetico t/1000 Totale recupero t/1000 In particolare per il settore dei rifiuti urbani si presentano i principali indicatori utilizzati nel presente rapporto Regione/Province Totale Produzione Rifiuti Popolazione 2004 Produzione RU Anno 2004 Produzione di rifiuti speciali non pericolosi esclusi i C&D 2003 Produzione di rifiuti speciali pericolosi 2003 Produzione di rifiuti speciali non pericolosi da C&D* 2003 Produzione totale di rifiuti speciali 2003 Serie storica produzione procapite RU nelle diverse regioni E Province 12

Composizione dei rifiuti urbani Materiali presenti nei RU Composizione media dei rifiuti Per le raccolte sono disponibili i dati per tipo di raccolta e materiali raccolti per Provincia e Regione La raccolta indifferenziata e differenziata dei rifiuti urbani- Serie storica Materiali raccolti Raccolta Indifferenziata Raccolta Differenziata Gli indicatori tecnici dei sistemi di raccolta, trattamento e smaltimento riguardano potenzialità, capacità e rifiuto trattato Capacità di impianto di Biostabilizzazione e produzione di CDR Compostaggio Incenerimento Capacità Potenzialità Rifiuto trattato Residui in discarica Quantità di rifiuti urbani in discarica e numero di discariche per Regione anni Regione n impianti Quantità smaltità t/a 13

Per valutare il sistema di gestione dei rifiuti urbani e la sua trasformazione si è costruito un indicatore sintetico, definito come fabbisogno di discarica, che mostra per ogni provincia, la domanda di discarica come somma del rifiuto indifferenziato, non altrimenti trattato e dei residui dei rifiuti urbani trattati. L indicatore applicato negli anni mostra l andamentoe la trasformazione dei sistemi di gestione dei rifiuti urbani negli anni L indicatore è stato costruito secondo la formula Totale RU Raccolta Differenziata + 5% Raccolta Differenziata (residui da raccolta differenziata) totale RU inceneriti + 20% dei RU inceneriti (residui da incenerimento) rifiuti in impianti di biostabilizzazione e CDR 40% FOS (residui da impianti di biostabilizzazione e CDR) 14

Stima delle quantità di RU e dei residui da trattamenti del RU portati in discarica (anno ) (ton.) A Produzione RU B Raccolta Indifferenzi ata C di cui rifiuto indiffer. Dirett. in discarica D da impianti di recupero diff. (5% RD) E da Impianti di biostabiliz.( 80% rifiuto trattato) F da impianti di incenerii. (20% rifiuto incene.) D=C+D+E+ F Stima di fabbisogno discarica G Discarica Quantità effettivame nte smaltita 2004 H = C/A % Rif indif. direttament e in discarica su tot. RU prodotto I = G/A % rifiuti in discarica (indiff. + residui) su produzione RU. Fabbisogno teorico di discarica e capacità effettiva di discarica per Regione Anno Rifiuto Rifiuto trattato in Impianti Impianti trattato in Raccolta Raccolta impianti di autorizzati Totale RU selezione, impianti di Popolazione Indifferenziat Differenziata compostaggi produzione (t/a) biostabilizza inceneriment (t/a) (t/a) o di rifiuti CDR zione (t/a) o selezionati (t/a) (t/a) (t/a) Rifiuto smaltito in discarica (t/a) Fabbisogno Teorico di discarica (FOS 40%) Fabbisogno Teorico di discarica (FOS 80%) 15

I costi del sistema di gestione dei rifiuti urbani sono disponibili per abitante, per quantità e per provincia e per fase di attività, raccolta, trattamento, incenerimento, discarica costi del sistema di gestione dei rifiuti - Anno 2 Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo Raccolta Raccolta compostaggio biostabi incener. discarica Totale Indifferenziata Differenziata (ipot CDR (ipotesi Per il settore dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi sono stati costruiti indicatori sulla produzione, sul tipo di trattamento, di smaltimento e sul sistema di gestione per Regione e per principale tipologia di rifiuto industriale, manifatturiero, residui da trattamento acue e rifiuti, imballaggi industriali, costruzioni e demolizioni Trend produzione di rifiuti speciali in Italia differenziati per tipologia anni (000/ton.) 1995 1997 1998 1999 2000 2001 2002 RS non pericolosi RS pericolosi C&D Per valutare il sistema di gestione dei rifiuti speciali si è costruita la seguente matrice 16

Gestione rifiuti speciali non pericolosi ITALIA 2002 TIPO DI RIFIUTO A Industria manifatturiera (02-18) di cui A1 manifatturiera organico (02+03+04) B Imballaggi industria (15) C C&D, estraz. cave (01+17) D 19 fanghi e tratt. rifiuti Produz. Totale (Ind+Urb) Rifiuto ricevuto dalla Regione Rifiuto ricevuto totale Tot. Trattamento (D2+D3+D8+ D9+D89) Tot. Pretratt. (D13+D14) Tot. Incen. (R1+D10) R14 Produz. CDR R 10 Spand. in Discarica agricoltura T_BILANCIO (Produz. Tot. Disc. - R10 Tot. Inc. - R14) Totale recupero da R2 a R9 Totale recupero da R2 a R9 + giacenza E Totale RS (A+B+C+D) 17

Infine si è costruito una matrice sul mercato del recupero dei diversi materiali dai rifiuti urbani e speciali, per valutare il mercato di recupero di ogni materiale nella sua interezza Stima del mercato di recupero dei materiali da rifiuti urbani e speciali in 000/t Anno Imballaggi da rifiuti urbani Imballaggi commerciali e industriali Altra carta da rifiuti urbani Altra carta non rifiuto Materiali da residui industriali Da veicoli e apparec. Totale Carta Vetro Plastica Legno Alluminio Acciaio/metall i Totale Stima dei ateriali organici recuperati dai RU e dai RS 000 tonda settori che trattano Da domestici e urbani rifiuti speciali Totale Raccolta differenziata frazioni organiche e verde Produzioni agroalimentari Rifiuti da acque reflue (fanghi) Totale 19

1 LA PRODUZIONE E IL MERCATO DEI RIFIUTI IN ITALIA Il settore dei rifiuti si divide in due grandi sistemi di gestione, rifiuti urbani e rifiuti speciali, che hanno entrambi un importante ruolo sia economico sia ambientale. Il rapporto ha analizzato il sistema di gestione dei rifiuti urbani e speciali nel suo complesso, per delineare le relazioni tra i due grandi comparti dei rifiuti nelle fasi finali dello smaltimento e della discarica da un lato, ma anche del trattamento, recupero e riciclaggio dei materiali raccolti dall altro. L impatto sull ambiente raggiunge notevoli livelli da parte di entrambi i comparti, sia per le quantità smaltite nel territorio, sia per la qualità dei rifiuti che in modalità diverse agiscono sui ricettori idrici, sul terreno e nell aria. Il rapporto ricostruisce il sistema di gestione dei rifiuti urbani e speciali, attuati nelle Province e nelle Regioni Italiane. Oltre a sistemi di raccolta differenziata che intersecano i due settori, in particolare con la raccolta degli imballaggi primari, secondari e terziari, vi sono altre fasi di gestione che intersecano i due comparti, dal riciclo dei materiali recuperati sia dal mondo domestico e urbano sia dal mondo produttivo, allo smaltimento nelle discariche e all uso degli inceneritori. In entrambi i comparti sono stati dichiarati forti processi di recupero e valorizzazione di molte frazioni di rifiuto prodotto. Valutare le potenzialità del mercato del recupero nella sua interezza è pertanto fondamentale per capire come esso potrà ulteriormente incrementarsi e trovare sbocchi per i materiali che pur recuperabili continuano difatto a essere smaltiti in discarica. Nel 2003-2004, in Italia sono stati prodotti 131 milioni di tonnellate di rifiuti di cui 31 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, 57,7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali (tra cui 5,4 milioni di pericolosi) e oltre 42 milioni di tonnellate di rifiuti da costruzioni e demolizioni. Rispetto al 2003, nel 2004 si è registrata una ulteriore crescita dei rifiuti urbani prodotti (+3,7%), dei rifiuti speciali non pericolosi (+ 5,2%), pericolosi (+10%), da costruzioni e demolizioni (+12,2%). Nelle regioni del Nord, con il 45% della popolazione italiana, è presente il 58,7% del totale di produzione dei rifiuti e, in particolare, il 45% dei rifiuti urbani, il 63% dei rifiuti speciali e il 63% dei rifiuti da costruzioni e demolizioni. 20

Al Centro, con il 20% della popolazione, si produce il 18% totale dei rifiuti italiani di cui il 22% di rifiuti urbani, il 16% dei rifiuti speciali e il 14% dei rifiuti inerti. Al Sud, con il 36% della popolazione, si produce il 22% del totale dei rifiuti, di cui il 32% dei rifiuti urbani, il 20% dei rifiuti speciali e il 13% dei rifiuti inerti. La produzione dei rifiuti è correlata alla situazione produttiva e ai livelli di consumo presenti nel territorio e mostra una situazione del paese con diverse velocità produttive e di consumo. La raccolta differenziata degli urbani ha superato, nel 2004, i 7 milioni di tonnellate e negli ultimi anni è cresciuta progressivamente, (+10% tra il 2003 2004). Nell ultimo quinquennio, nonostante la discarica rimanga la principale forma di smaltimento, si è sviluppato un sistema più articolato per il trattamento dei rifiuti. Sono cresciuti gli impianti di compostaggio da frazioni selezionate, gli impianti per la biostabilizzazione del rifiuto indifferenziato e la produzione di CDR e gli impianti di incenerimento con recupero di energia. L analisi al 2004 dei sistemi di raccolta, recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani presenta uno scenario con forti trasformazioni, che stanno cambiando strutturalmente il sistema di gestione in diverse province e regioni. Nel 2004 sono stati smaltiti in discarica una quantità di rifiuti urbani e residui da trattamenti di rifiuti urbani pari al 56,9% dei rifiuti urbani prodotti in Italia, con un valore del 45%al Nord, del 69,5 al Centro, e del 73,2 al Sud. Direttamente come rifiuto tal quale raccolto in modo indifferenziato, in discarica, è stato portato al Nord il 27,8% del rifiuto urbano prodotto, al Centro il 52% e al Sud il 60%. Il panorama di gestione dei rifiuti urbani si sta perciò decisamente trasformando rispetto alla fine degli anni 90 e sta diminuendo il fabbisogno quantitativo e cambiando quello qualitativo della discarica. Per un confronto dei sistemi di gestione dei rifiuti urbani si è usato il fabbisogno teorico di discarica come indice dell integrazione dei sistemi di gestione e come indicatore del livello di successo delle politiche territoriali sui rifiuti seguite negli ultimi anni nelle Regioni e nelle Province. Il fabbisogno teorico di discarica, che nel 2003 era stato di 18,5 milioni di tonnellate, si è ridoto nel 2004 a 17,5 milioni di tonnellate, composte da 13,6 milioni di tonnellate di rifiuto indifferenziato e da 3,9 milioni di residui da trattamento. 21

Analizzando il sistema di gestione applicato nelle diverse realtà territoriali, l analisi mostra una situazione regionale e provinciale differenziata con sistemi di gestione fortemente integrati, (con alta raccolta differenziata, trattamenti per al biostabilizzazione e CDR, e incenerimento) che presentano un basso fabbisogno di discarica e sistemi di gestione semplici in cui permane la raccolta indifferenziata e lo smaltimento in discarica come principale forma di gestione. Nel 2004 la Lombardia è stata la regione che ha raggiunto il più basso fabbisogno teorico di discarica (30% contro il 36% nel 2003), seguita dal Veneto (42% contro il 49% nel 2003), da Friuli V.G.,42 %, Emilia R. 49% Toscana 51%, e da Trentino A.A e con un fabbisogno inferiore al 60%.Tutte le altre Regioni presentano un fabbisogno variabile tra il 66% e il 95%. La stessa analisi, sviluppata per province, mostra un panorama diversificato non solo tra le Regioni ma anche al loro interno. Le province che hanno raggiunto i migliori risultati sono collocate per la maggior parte al Nord, mentre al Centro e al Sud molte province continuano a smaltire in discarica l 80/90% del rifiuto urbano prodotto. Nel 2004 il numero delle province con un fabbisogno di discarica inferiore al 30%, è cresciuto a 19 contro 14 del 2003, e rappresentano il 14% del totale della popolazione italiana. Sempre nel 2004 ventuno province (erano 12 nel 2003), mostrano un fabbisogno teorico di discarica variabile tra il 30% e il 40% del rifiuto prodotto, 18 province un fabbisogno teorico di discarica tra il 40% e il 60%, nove province un fabbisogno teorico di discarica inferiore al 70%, 8 province inferiore all 80%, 7 province al di sotto del 90% e infine 20 province segnavano un fabbisogno teorico di discarica tra il 90-99%. 22

Tabella 1.1 : La produzione totale dei rifiuti in Italia Regione Popolazione 2004 Produzione RU Anno 2004 Produzione di rifiuti speciali non pericolosi esclusi i C&D 2003 Produzione di rifiuti speciali pericolosi 2003 Produzione di rifiuti speciali non pericolosi da C&D* 2003 Produzione totale di rifiuti speciali 2003 Totale Produzione Rifiuti Piemonte 4.330.172 2.229.526 4.020.824 533.662 3.296.630 7.853.317 10.082.843 Valle d'aosta 122.868 72.632 102.417 9.453 203.252 315.178 387.810 Lombardia 9.393.092 4.791.128 10.145.134 1.645.875 8.269.567 20.199.143 24.990.271 Trentino AA 974.613 477.588 978.200 71.945 1.697.852 2.751.869 3.229.457 Veneto 4.699.950 2.185.200 7.710.563 663.840 5.966.640 14.341.043 16.526.243 Friuli Venezia 1.204.718 590.302 1.983.500 104.696 1.760.194 3.848.390 4.438.692 Liguria 1.592.309 953.157 1.194.018 413.833 1.867.915 3.486.670 4.439.827 Emilia Romagna 4.151.369 2.728.640 6.373.656 583.954 3.761.569 10.719.179 13.447.819 TOTALE NORD 26.469.091 14.028.172 32.508.312 4.027.258 26.823.619 63.514.789 77.542.961 Toscana 3.598.269 2.492.156 4.759.254 277.117 2.396.400 7.435.057 9.927.213 Umbria 858.938 477.133 1.008.488 32.629 767.460 1.808.577 2.285.710 Marche 1.518.780 824.157 1.438.967 88.536 893.867 2.423.467 3.247.624 Lazio 5.269.972 3.147.348 1.519.102 184.272 3.909.059 5.629.830 8.777.178 TOTALE CENTRO 11.245.959 6.940.794 8.725.811 582.554 7.966.786 17.296.931 24.237.725 Abruzzo 1.299.272 678.017 756.208 56.133 503.258 1.317.552 1.995.569 Molise 321.953 122.979 220.421 38.036 86.665 345.122 468.101 Campania 5.788.986 2.784.999 1.693.650 146.364 2.476.952 4.354.741 7.139.740 Puglia 4.068.167 1.990.453 4.092.174 172.520 1.434.900 5.708.342 7.698.795 Basilicata 596.546 237.261 323.835 23.561 139.101 487.254 724.515 Calabria 2.009.268 944.408 399.726 48.305 727.514 1.178.946 2.123.355 Sicilia 5.013.081 2.544.316 1.040.327 234.334 1.737.811 3.028.105 5.572.421 Sardegna 1.650.052 878.183 2.605.667 90.085 651.700 3.349.478 4.227.661 TOTALE SUD 20.747.325 10.180.618 11.132.008 809.338 7.757.901 19.769.540 29.950.158 TOTALE ITALIA 58.462.375 31.149.584 52.366.131 5.419.150 42.548.306 100.581.260 131.730.844 * dati stimati da APAT 23

Fig. 1 La produzione dei rifiuti in Italia - Anno 2003-2004 60.000.000 50.000.000 52.366.131 42.548.306 ton 40.000.000 30.000.000 31.149.584 32.508.312 26.823.619 20.000.000 10.000.000-14.028.172 10.180.618 6.940.794 11.132.008 8.725.811 5.419.150 4.027.258 582.554 809.338 7.966.7867.757.901 Nord Centro Sud ITALIA Nord Centro Sud ITALIA Nord Centro Sud ITALIA Nord Centro Sud ITALIA Rifiuti Urbani (2004) Rifiuti speciali non pericolosi (senza C&D) (2003) Rifiuti speciali pericolosi (2003) Speciali C&D inerti (2003) 24

2 I RIFIUTI URBANI La produzione di rifiuti urbani è stata negli ultimi anni costantemente in crescita con un aumento del 11,3% tra il 1999 e il 2004. Nell ultimo anno si è registrato un forte tasso di crescita rispetto al 2003 (+3,7%). La crescita è stata più pronunciata al Centro (+ 6%) e più bassa al Nord (+ 2,9%) e al Sud (+3%). Le politiche di controllo, di prevenzione e di riduzione alla fonte della produzione dei rifiuti urbani non hanno contrastato il tasso di crescita di produzione del rifiuto considerando che nel 2003 vi era stata una leggera crescita (+ 0,5%) nella produzione di RU rispetto al 2002. La crescita dei rifiuti urbani misurata negli ultimi anni va correlata sia all effettivo aumento del rifiuto prodotto dal singolo cittadino, sia alla crescita dell assimilazione di molti rifiuti speciali nei rifiuti urbani. Tra il 1998 e il 1999, in un solo anno, vi è stata una forte crescita dei RU (+ 5,5%), correlata alla crescita dei rifiuti assimilabili nei RU, mentre nei successivi quattro anni la crescita è stata dal 1999 al 2003 in totale del 5,9%, con tassi di crescita decrescenti dal 2% all 1%, allo 0,5% nel 2003. Nelle regioni del Nord, con il 45% della popolazione italiana, si produce il 45% dei rifiuti urbani, al Centro, con il 20% della popolazione, si produce il 22% di rifiuti urbani, al Sud, con il 36% della popolazione, si produce il 32% dei rifiuti urbani. La produzione dei rifiuti urbani procapite è cresciuta da 492 kg/procapite nel 1999 a 533 kg/ab/anno nel 2004. In base alla distribuzione territoriale si evidenziano significative differenze nella produzione procapite di rifiuti urbani. Il Sud nel 2004, presenta una produzione procapite di 491 kg con indici molto bassi come quelli del Molise e della Basilicata (382/392 kg) a indici più alti in Abruzzo e Sardegna (522/532 kg/ab.). Il centro presenta la produzione procapite più alta (617 kg/ab.), con la Toscana che raggiunge 693 kg/ab. Al Nord la produzione procapite raggiunge 530 kg./ab. con punte di 657 kg/ab. in Emilia Romagna e all opposto punte molto basse quali quelle del Veneto (465 kg/ab) e della Lombardia 510 kg./ab. I valori della produzione di rifiuti urbani procapite dipendono sia dall effettiva produzione domestica dei singoli abitanti, sia dall ammontare di rifiuti assimilati raccolti nei rifiuti urbani, che negli ultimi anni sono cresciuti, in modo diverso, nelle diverse regioni, anche in rapporto alle diverse modalità di assimilazione dei rifiuti speciali espresse dai comuni. 25

La produzione procapite non è l effettiva produzione domiciliare del singolo cittadino, che dovrebbe variare secondo stime da 700 grammi a 1000 grammi al giorno, da 250/350 Kg./anno, ma è il totale dei rifiuti raccolti a livello urbano per abitante residente e quindi assomma ai rifiuti domestici i rifiuti del commercio e parte dei rifiuti speciali assimilati. I sistemi di raccolta adottati (raccolte differenziate domestiche e commerciali), inoltre hanno sicuramente inciso, nella rilevazione della produzione dei rifiuti solidi urbani procapite, che raggiunge i livelli più alti nei sistemi in cui si raccoglie congiuntamente il rifiuto domestico con quello commerciale assimilato. Tabella 2.1 : Serie storica produzione RU nelle diverse regioni Produzione RU (t/a) 1999 Produzione RU (t/a) 2000 Produzione RU (t/a) 2001 Produzione RU (t/a) 2002 Produzione RU (t/a) 2003 Produzione RU (t/a) 2004 Piemonte 2.006.853 2.043.234 2.081.942 2.133.155 2.131.638 2.230.000 Valle D Aosta 62.614 70.971 69.427 70.667 77.173 73.000 Lombardia 4.279.974 4.447.891 4.538.400 4.579.831 4.630.974 4.791.000 Trentino A.A. 508.272 528.666 514.644 478.894 461.067 478.000 Veneto 2.112.601 2.132.706 2.163.297 2.177.344 2.136.221 2.185.000 Friuli V.G. 572.480 594.744 589.642 603.432 588.739 590.000 Liguria 898.758 924.071 928.297 954.302 969.248 953.000 E. Romagna 2.413.949 2.533.392 2.516.009 2.634.690 2.612.970 2.729.000 NORD 12.855.501 13.275.677 13.401.657 13.632.315 13.608.570 14.028.000 Toscana 2.105.665 2.206.459 2.283.601 2.353.705 2.391.784 2.492.000 Umbria 422.108 427.976 453.563 467.969 471.975 477.000 Marche 761.011 757.149 782.502 794.386 793.009 824.000 Lazio 2.779.686 2.822.060 2.981.191 2.978.285 2.929.093 3.147.000 CENTRO 6.068.470 6.213.645 6.500.858 6.594.344 6.585.860 6.941.000 Abruzzo 608.995 580.926 598.716 611.550 631.694 678.000 Molise 113.930 133.481 116.427 117.097 119.810 123.000 Campania 2.561.546 2.598.562 2.762.878 2.659.996 2.681.884 2.784.000 Puglia 1.802.608 1.778.021 1.753.487 1.806.588 1.846.169 1.990.000 Basilicata 218.822 215.403 217.498 228.676 246.745 237.000 Calabria 821.129 768.014 811.320 859.193 889.083 944.000 Sicilia 2.552.727 2.603.582 2.423.379 2.520.782 2.576.660 2.544.000 Sardegna 760.186 791.234 822.652 833.188 851.697 878.000 SUD 9.439.943 9.469.224 9.506.358 9.637.069 9.843.742 10.181.000 ITALIA 28.363.914 28.958.545 29.408.873 29.863.728 30.038.172 31.150.000 Fonte: APAT 2005 26

Fig. 2 Andamento della produzione di RU 35.000 30.000 25.800 25.960 26.605 26.846 28.364 28.959 29.409 29.864 30.038 31.150 25.000 20.000 ton 15.000 10.000 5.000 - Anno 1995 Anno 1996 Anno 1997 Anno 1998 Anno 1999 Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 27

Tabella 2.2 : Serie storica produzione procapite RU nelle diverse regioni Procapite kg/ab/anno 1991 Procapite kg/ab/anno 1999 Procapite kg/ab/anno 2000 Procapite kg/ab/anno 2001 Procapite kg/ab/anno 2002 2003 Procapite kg/ab/anno Procapite kg/ab/anno 2004 Piemonte 427 468 476 494 504 504 515 V. D Aosta 336 520 589 580 584 643 591 Lombardia 460 472 488 502 503 508 510 Trentino A.A. 458 543 561 547 504 485 490 Veneto 239 468 470 477 476 467 465 Friuli V.G. 366 483 500 498 506 494 490 Liguria 492 553 570 591 607 616 599 E. Romagna 348 606 632 631 654 648 657 NORD 396 499 514 524 529 528 530 Toscana 439 595 622 653 669 680 693 Umbria 585 505 509 549 561 566 555 Marche 553 521 515 531 535 534 543 Lazio 447 528 532 582 579 569 597 CENTRO 469 546 557 595 601 600 617 Abruzzo 282 476 453 474 480 496 522 Molise 471 347 408 363 365 373 382 Campania 391 443 449 484 465 468 481 Puglia 473 441 435 436 449 459 489 Basilicata 336 361 356 364 383 413 398 Calabria 357 400 376 403 428 443 470 Sicilia 347 502 513 488 507 518 508 Sardegna 459 460 480 504 509 520 532 SUD 391 452 454 463 469 479 491 ITALIA 408 492 501 516 521 524 533 Fonte: APAT 2005 28

Fig. 3 Ripartizione per area geografica della produzione totale di RU - Anni 1997-2004 16.000 14.000 12.000 12.856 11.889 12.245 14.028 13.632 13.276 13.402 13.609 10.000 9.098 8.760 9.440 9.469 9.506 9.637 9.844 10.181 8.000 6.000 5.618 5.841 6.068 6.214 6.501 6.594 6.589 6.941 4.000 2.000-1997 1998 1999 2000 2001 2002 ton 2003 2004 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 NORD CENTRO SUD 29

2.1 La composizione merceologica dei rifiuti I rifiuti urbani hanno registrato negli ultimi 20 anni una forte trasformazione nella loro composizione con una crescita relativa dei materiali secchi quali carta, cartone, plastiche vetro, in particolare imballaggi e una decrescita dell organico familiare e una crescita dell organico da pubblici esercizi, ristoranti, mense. Applicando valori medi di composizione dei rifiuti, che variano in base alle aree territoriali metropolitane o rurali, si può stimare che nei rifiuti urbani siano presenti oltre 6,6 milioni di tonnellate di materiali cartacei, oltre 8 milioni di tonnellate di organico, 3 milioni di tonnellate di plastica e 2 milioni di tonnellate di vetro. Il peso del materiale organico sul totale dei RU è relativamente decrescente rispetto al passato (oggi si stima al 28/33% mentre negli anni 60-70 variava tra il 35-40%), ma continua a rappresentare una componente fondamentale in termini quantitativi e qualitativi dei RU. Tabella 2.3 : Composizione dei rifiuti urbani Anno 2003 Materiali presenti nei RU Composizione media dei rifiuti Composizione media dei rifiuti (000tonn) % (diverse valutazioni) (1) (2) Carta e cartone 7209 23% 24% Plastica 3.303 11% 11% Vetro 2.403 7% 8% Legno 1.201 5% 4% Metalli 1.201 3% 4% Organico 8.410 28% 33% Tessili 901 5% 3% Altro 5500 17,5% 13% TOTALE 30038 100% 100% Fonte: (1) Federambiente, (2) COREPLA 30

Fig. 4 Composizione media dei rifiuti % Tessili 5% Altro 18% Carta e cartone 23% Organico 28% Metalli 3% Legno 5% Vetro 7% Plastica 11% Carta e cartone Plastica Vetro Legno Metalli Organico Tessili Altro 2.2 Il sistema di raccolta dei rifiuti urbani Il sistema di raccolta dei rifiuti urbani, negli ultimi anni, in diverse aree del paese è cambiato con la crescita della raccolta differenziata. Dal 1999 la raccolta indifferenziata è andata calando da 24,6 mil. di tonn. a 23,5 mil. nel 2003, con un a inversione di tendenza nel 2004, dove si è registrata una crescita a 24 mil di ton. La raccolta differenziata è cresciuta da 3,7 mil. di tonn. a 6,4 mil. di tonn nel 2003, a 7,0 milioni di ton, nel 2004 ( il 22,7% della produzione di R.U.). Dal 1999 al 2004 la raccolta differenziata ha compensato perciò la crescita complessiva dei RU. Nel 2004 si è registrata, sul totale della raccolta differenziata nazionale, una diminuzione relativa del Nord (70% nel 2004, 71% nel 2003 mentre era il 73% nel 2002), una crescita del Centro (da 16% a 17,8%) e una crescita del Sud dal 10% all 11,6%. In particolare, sono stati raccolti in modo differenziato 1,94 mil. di tonnellate di carta (30% del totale della RD), 926mila tonnellate di vetro (15%), 212 mila tonnellate di metalli (4%), 314 mila tonn. di legno (5%), 340mila tonn di plastica (5%), 8mila tonn di alluminio (0,2%). Per tutti questi materiali vi è stato uno sbocco nel mercato del riciclo di materia o di recupero di energia. Vi è stata inoltre una forte crescita di raccolta differenziata dell organico e del verde (1,91 milioni di tonnellate di organico e verde pari al 30% del totale della raccolta RD). Al Nord si è raggiunto nel 2004, una raccolta differenziata sul totale rifiuti prodotti pari al 35,5%( era 33,5% nel 2003, e 30,5% nel 2002), al Centro un 31

tasso di raccolta del 18,35 (era al 17,7 % nel 2003, e 15% nel 2002) e al Sud dell 8,1% (era del 7,7% nel 2003 e del 6% nel 2002). Nel 2003 due regioni Lombardia e Veneto hanno raggiunto un tasso di raccolta differenziata, rispettivamente del 40,9% (36% nel 2002) e del 43,9% (39%nel 2002) raggiungendo e superando l obiettivo del 35% del decreto 22/97. Trentino, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana hanno raggiunto percentuali di raccolta differenziata tra il 29,7% e il 37,8% (erano tra 22% al 25% nel 2002), Umbria, Liguria, F.V.Giulia, percentuali tra il 20,2 e 26,8 (erano al 13% nel 2002), Casmpania, Abruzzo e Marche,percentuali tra 10,6% e 16,2%, mentre tutte le altre regioni hanno raccolte differenziate inferiori al 10%. Le raccolte si sono sviluppate e articolate con diversi sistemi, è hanno segnato una crescita, in particolare per l organico (+ 24%), carta (+ 20%), vetro (+15%). Nella composizione delle raccolte differenziate in peso i materiali cartacei rappresentano il 31 del totale delle raccolte differenziate, i materiali organici il 30,9%, il vetro il 18% e le plastiche il 5%. L aumento delle raccolte differenziate è avvenuto con diverse modalità e sistemi di raccolta che sono cresciuti negli ultimi anni, portando a cambiamenti strutturali degli stessi sistemi delle raccolte indifferenziate, con lo sviluppo delle raccolte con sacchi e a porta a porta rispetto alle raccolte con cassonetti laterali e posteriori. La raccolta differenziata dei RU è stata concentrata particolarmente sui rifiuti da imballaggio, ma anche sui materiali organici da consumi alimentari e su altre frazioni come giornali e ingombranti. 32

Tabella 2.4 : La raccolta indifferenziata e differenziata dei rifiuti urbani- Serie storica anni 1998/2004 Raccolta Indifferenziata Raccolta Differenziata 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Piemonte 1.657.704 1.706.737 1.691.019 1.631.406 1.609.241 1.535.141 1.497.338 210.752 300.116 352.215 450.536 523.914 596.497 732.188 V. D Aosta 54.113 54.934 60.367 57.707 56.037 58.941 54.020 6.196 7.680 10.604 11.720 14.630 18.232 18.612 Lombardia 2.545.203 2.856.993 2.682.451 2.898.840 2.911.505 2.785.520 2.831.078 1.250.468 1.422.981 1.422.803 1.639.560 1.668.326 1.845.454 1.960.050 Trent. A.A. 427.758 411.185 375.644 393.617 346.376 406.917 296.881 74.952 97.087 123.402 121.027 132.518 54.150 180.708 Veneto 1.628.190 1.608.713 1.558.681 1.417.971 1.325.926 1.236.529 1.225.183 395.589 503.888 567.996 745.326 851.418 899.692 960.016 Friuli V.G. 465.447 480.708 468.518 462.828 457.802 430.736 438.060 68.683 91.772 109.263 126.814 145.630 158.003 152.242 Liguria 794.996 813.456 815.643 811.519 818.600 810.962 794.778 72.665 85.302 108.428 116.778 135.702 158.286 158.378 E. Rom. 1.878.892 1.953.320 1.936.224 1.894.147 1.941.018 1.878.893 1.916.879 335.619 460.629 549.679 621.862 693.672 734.077 811.761 NORD 9.452.303 9.886.046 9.588.547 9.568.035 9.466.505 9.044.179 9.054.216 2.414.924 2.969.455 3.244.390 3.833.600 4.165.810 4.564.391 4.973.956 Toscana 1.704.831 1.751.992 1.732.408 1.725.362 1.744.818 1.702.901 1.722.315 258.007 353.673 474.051 558.239 608.887 688.883 769.841 Umbria 397.197 379.556 398.417 395.961 395.019 387.243 380.554 27.204 42.552 29.560 57.602 72.950 84.732 96.579 Marche 670.539 704.982 683.730 689.772 675.381 674.979 690.539 54.912 56.029 73.419 92.730 119.005 118.030 133.618 Lazio 2.590.119 2.684.535 2.691.550 2.854.679 2.826.058 2.691.427 2.877.605 114.294 95.151 129.295 126.512 152.227 237.666 269.744 CENTRO 5.362.686 5.521.065 5.506.105 5.665.774 5.641.275 5.456.548 5.671.012 454.417 547.405 706.325 835.083 953.069 1.129.312 1.269.782 Abruzzo 530.445 582.731 545.409 545.715 553.455 560.525 582.204 14.403 26.264 35.516 53.001 58.095 71.169 95.813 Molise 109.762 111.695 130.370 113.111 113.414 115.412 118.587 1.526 2.235 3.107 3.316 3.683 4.398 4.393 Campania 2.417.106 2.534.593 2.552.518 2.595.054 2.466.203 2.465.119 2.490.964 38.244 26.953 46.044 167.824 193.793 216.765 294.035 Puglia 1.405.369 1.735.850 1.708.055 1.665.347 1.691.010 1.653.661 1.845.596 39.799 66.758 66.212 88.140 115.578 192.508 144.857 Basilicata 226.077 213.903 207.976 206.800 216.208 232.519 223.662 7.131 4.919 7.427 10.698 12.468 14.226 13.599 Calabria 731.602 815.568 759.470 785.115 798.927 812.073 859.186 4.790 5.561 8.544 26.205 60.266 77.010 85.222 Sicilia 2.453.941 2.504.274 2.544.748 2.343.729 2.412.847 2.428.598 2.406.050 24.819 48.453 49.887 79.650 107.935 148.062 138.266 Sardegna 740.040 750.625 777.638 805.238 809.986 819.549 831.321 7.257 9.561 13.596 17.414 23.202 32.148 46.862 SUD 8.614.342 9.249.239 9.226.184 9.060.109 9.062.047 9.087.457 9.357.571 137.969 190.704 230.333 446.248 575.022 756.285 823.047 ITALIA 23.429.331 24.656.350 24.320.836 24.293.919 24.169.828 23.588.185 24.082.800 3.007.310 3.707.564 4.181.048 5.114.954 5.693.900 6.449.987 7.066.784 Fonte: APAT 2005 33

Fig. 5 La raccolta dei rifiuti urbani - Anni 1999-2004 30.000.000 25.000.000 24.656.350 24.320.836 24.293.919 24.169.828 23.588.185 24.082.800 20.000.000 ton 15.000.000 10.000.000 5.000.000 3.707.564 4.181.048 5.114.954 5.693.900 6.449.987 7.066.784 - Racc. Indiff Racc. Diff. Racc. Indiff Racc. Diff. Racc. Indiff Racc. Diff. Racc. Indiff Racc. Diff. Racc. Indiff Racc. Diff. Racc. Indiff Racc. Diff. Anno 1999 Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 34

Tabella 2.5 : Raccolta differenziata per materiale e per regione - Anno 2003 e 2004 (tonnellate) Fraz. organica compresi sfalci e potature Vetro (t/a) Plastica (t/a) Legno (t/a) Carta (t/a) Metalli (t/a) Alluminio (t/a) Piemonte 69.557 69.147 33.004 65.494 228.810 4.221 64 4.221 28,0 32,8 V.D'Aosta - 3.868 810 12 5.579 - - - 23,5 25,6 Lombardia 304.270 346.088 85.998 116.165 471.547 11.148 5.550 11.148 39,9 40,9 Trentino A.A. 18.562 14.733 3.044 198 54.859 1.346 14 1.346 33,4 37,8 Veneto 226.974 131.265 50.385 6.333 199.764 7.433-7.433 42,1 43,9 Friuli V.G. 7.231 30.909 8.816 9.816 43.133 986 81 986 26,8 25,8 Liguria 3.301 23.891 4.744 8.652 57.139 2.195-2.195 14,7 26,8 E. Romagna 66.638 109.368 29.918 65.733 184.489 6.406 2.155 6.406 28,1 29,7 NORD 696.533 729.267 216.718 272.403 1.245.318 33.734 7.863 33.734 33,5 35,5 Toscana 109.948 65.062 23.391-241.292 8.722 161 8.722 28,8 30,9 Umbria 10.211 14.379 2.929 5.607 35.679 943 37 943 18,0 20,2 Marche 14.010 17.976 6.729 3.581 41.523 1.604 157 1.604 14,9 16,2 Lazio 16.127 36.602 6.915 185 149.793 942-942 8,1 8,6 CENTRO 150.295 134.020 39.965 9.374 468.288 12.211 354 12.211 17,1 18,3 Abruzzo 17.474 8.438 3.382 643 18.689 1.274 17 1.274 11,3 14,1 Molise 351 1.057 39 47 1.190 230-230 3,7 3,6 Campania 65.607 6.397 9.843-54.809 854 42 854 8,1 10,6 Puglia 20.477 16.595 11.086 30.118 61.911 40 77 40 7,2 7,3 Basilicata 2.395 2.347 645 5 6.104 15 1 15 6,0 5,7 Calabria 1.232 10.584 4.925 213 35.714 - - - 8,7 9,0 Sicilia 21.395 11.177 51.398 1.361 42.256 1.413 13 1.413 4,4 5,4 Sardegna 2.804 6.518 2.244 13 8.495 144-144 3,8 5,3 SUD 131.734 63.113 83.562 32.399 229.169 3.969 150 3.969 6,7 8,1 ITALIA 2003 978.563 926.400 340.246 314.176 1.942.775 49.914 8.367 49.914 21,1 22,7 ITALIA 2004 2.216.000 985.600 336.200 280.700 2.153.800 117.100 14.800 56.500 0,22 Tessili (t/a) % RD 2003 % RD 2004 35

2.3 Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti: Biostabilizzazione, CDR, compostaggio, incenerimento e discarica L obiettivo della diminuzione dei rifiuti in discarica si sta raggiungendo con la crescita delle raccolte differenziate e degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati, con la biostabilizazione, la produzione di CDR, il compostaggio e l incenerimento. Dal 2001 al 2004 i rifiuti urbani in discarica sono diminuiti da 20 milioni di tonnellate a 17,7 milioni di tonnellate, nonostante la crescita della produzione dei R.U, con una decrescita italiana complessiva del 10%, differenziata per macroaree: al Nord (-21%), al Sud (-4%) e al Centro (-3%). Complessivamente, nel 2004, in tutti gli impianti di biostabilizzazione, produzione di CDR, compostaggio e incenerimento sono stati trattati oltre 13 milioni di rifiuti urbani. In particolare sono cresciuti in tutte le aree del paese gli impianti di selezione, biostabilizzazione e produzione di CDR, con una crescita, dal 2002 al 2003, del 22% di rifiuto trattato in questi impianti, e in particolare una crescita al Nord (+30%) e al Sud (+32%), mentre al Centro gli impianti sono rimasti invariati. Le potenzialità di questi impianti superano i 10 milioni di tonnellate, con un trattamento effettivo di 7,4 milioni di ton. nel 2004 (erano 6,8 milioni di tonnellate nel 2003 e 5,6 milioni nel 2002). Per questi impianti rimangono da risolvere le modalità di effettivo riuso del CDR prodotto (da conferire in impianti industriali, dedicati o negli inceneritori) e lo smaltimento del FOS (Frazione Organica Stabilizzata) che rimane per ora indirizzato alle discariche. Gli impianti di compostaggio sono ulteriormente cresciuti, raggiungendo una potenzialità di 5,2 milioni di tonnellate con un trattamento che ha raggiunto 2,6 milioni di tonnellate nel 2004 ( erano 2,2 mil nel 2002) con una crescita del 22% dell organico e del verde selezionato. La frazione organica selezionata da raccolta differenziata rappresentava nel 2004, il 39% del totale di organico trattato, il rimanente era per la maggior parte organico verde e da residui delle industrie agroalimentari. Anche per il comparto del compostaggio rimangono aperte le difficoltà per conferire il compost al mercato. Per il compost di qualità, in genere prodotto a partire dalla frazione verde, è presente un mercato, mentre per il compost di qualità più bassa si registrano situazioni di utilizzo come interventi ambientali e copertura per le discariche. 36

L incenerimento raggiunge in Italia il 10% del totale dei rifiuti urbani, molto al di sotto della media dei principali paesi europei e ha superato i 3 milioni di tonnellate di rifiuto trattato nel 2004. La situazione dell incenerimento è comunque molto diversificata tra le regioni. Tabella 2.6 : Quadro delle quantità trattate e smaltite negli impianti Anno 2004 Rifiuto in ingresso impianti biostabilizzazio ne e produzione CDR Rifiuto trattato in impianti di compostag rifiuti selezionati di cui Frazione organica selezionata Rifiuto trattato in impianti incener. solo rifiuti urbani Rifiuti urbani smaltiti in discarica Piemonte 370.686 354.237 113.842 79.729 1.259.623 Valle D Aosta - 27 - - 55.877 Lombardia 677.638 613.345 274.121 1.524.955 936.777 Trentino A.A. 3.263 24.586 10.786 81.000 208.800 Veneto 620.509 660.199 357.255 180.630 801.273 Friuli V.G. 183.292 8.361 477 118.565 312.437 Liguria 97.049 14.163 2.537-781.128 E. Romagna 581.366 326.679 69.670 587.094 1.123.661 NORD 2.533.803 2.001.596 828.688 2.571.973 5.479.576 Toscana 931.663 210.102 131.592 157.562 1.118.942 Umbria 306.901 53.436 15.106 25.600 259.830 Marche 166.212 33.214 14.534 18.983 632.489 Lazio 394.695 64.635 5.463-2.803.438 CENTRO 1.799.471 361.387 166.696 202.145 4.814.699 Abruzzo 149.845 71.097 21.892-525.499 Molise 57.796 250 10-93.990 Campania 2.258.727 117.908 16.097-1.060.412 Puglia 148.795 35.001 5.761 48.700 1.823.243 Basilicata 5.795 884 722 25.000 177.713 Calabria 266.563 34.281 8.576-705.126 Sicilia 47.021 41.704 1.486 20.506 2.428.497 Sardegna 159.424 4.500 1.959 166.511 632.979 SUD 3.093.966 305.625 56.503 260.717 7.447.459 ITALIA 7.427.240 2.668.608 1.051.886 3.034.835 17.741.734 Fonte: APAT 2005 37

2.4 Gli impianti di selezione della frazione secca, compostaggio, e biostabilizzazione e produzione CDR Il rifiuto urbano trattato negli impianti di selezione, biostabilizzazione e produzione di CDR, è cresciuto del 22% dal 2002 al 2003, in particolare con una forte crescita al Sud (+32%) e al Nord (+30%) mentre al Centro gli impianti sono rimasti invariati. Le potenzialità degli impianti superano i 10 milioni di tonnellate, con un trattamento effettivo di 7,4 mil. di ton nel 2004 (erano 6, milioni nel 2003 e 5,6 milioni nel 2002). Gli impianti specifici per la selezione e la biostabilizzazione trattavano nel 2003 2,3 milioni di tonn. di rifiuto urbano, mentre gli impianti con autorizzazione a produrre CDR hanno trattato oltre 4,4 milioni di tonn.. Sono stati attivati in particolare impianti specifici per la produzione di combustibile derivato dai rifiuti (CDR) con due principali tipologie di impianti di produzione di CDR con alto recupero o basso recupero del materiale in entrata. Negli impianti a basso recupero è possibile ottenere, dal totale del rifiuto indifferenziato in entrata, il 40% di CDR, il 40% di FOS (Frazione Organica Stabilizzata) con una evaporazione o recupero di materiali nell ordine del 20%. Negli impianti ad alto recupero, dal totale dei rifiuti in entrata, è possibile ottenere quasi il 70-80% di CDR. 38

Tabella 2.7 : Capacità di impianto di biostabilizzazione e produzione di CDR anno 2003 (tonn. anno ) Impianti selezione, biostabilizzazione Impianti autorizzati produzione CDR Potenzialità Rifiuto trattato 80% in discarica Potenzialità Rifiuto trattato FOS 40% in discarica Piemonte 421.640 168.575 134.860 291.000 89.616 35.846 Valle d'aosta - - - - - - Lombardia 587.140 66.894 53.515 905.000 610.613 244.245 Trentino a.a. 24.000 3.928 3.142 - - - Veneto 413.100 175.732 140.586 606.200 394.971 157.988 Friuli v.g. 78.000 79.224 63.379 165.000 126.795 50.718 Liguria - - - - - - Emilia romagna 490.000 329.716 263.773 223.000 188.698 75.479 Nord 2.013.880 824.069 659.256 2.190.200 1.410.692 564.277 Toscana 496.000 316.783 253.426 958.200 583.795 233.518 Umbria 259.885 228.123 182.498 82.000 73.662 29.465 Marche 54.100 11.908 9.526 155.420 140.618 56.247 Lazio - - - 1.535.950 420.971 168.388 Centro 809.985 556.814 445.451 2.731.570 1.219.045 487.618 Abruzzo 178.000 120.871 96.697 - - - Molise 58.400 47.700 38.160 - - - Campania 446.000 409.044 327.235 1.972.034 1.715.815 686.326 Puglia 30.000 161.000 128.800 - - - Basilicata 13.000 - - - - - Calabria 301.000 87.725 70.180 170.000 117.725 47.090 Sicilia 40.000 59.721 47.777 - - - Sardegna 206.000 121.211 96.969 - - - Sud 1.272.400 1.007.273 805.818 2.142.034 1.833.540 733.416 Italia 4.096.265 2.388.156 1.910.524 7.063.804 4.463.278 1.785.311 39

Trattamento meccanico biologico e produzione CDR di rifiuti indifferenziati per regione, anno 2004 Regione Potenzialità autorizzata (t/a) Rifiuto in ingresso all'impianto (t/a) Piemonte 762.220 370.686 Lombardia 944.540 677.638 Trentino 22.000 3.263 Veneto 869.300 620.509 Friuli 243.000 183.292 Liguria 35.600 97.049 Emilia 1.088.000 581.366 Totale NORD 3.964.660 2.533.802 Toscana 1.307.200 931.663 Umbria 341.885 306.901 Marche 209.120 166.212 Lazio 1.709.250 394.695 Totale CENTRO 3.567.455 1.799.470 Abruzzo 178.000 149.845 Molise 58.400 57.796 Campania 3.025.034 2.258.727 Basilicata 13.000 5.795 Puglia 268.155 148.795 Calabria 514.000 266.562 Sicilia 60.000 47.021 Sardegna 216.000 159.424 Totale SUD 4.332.589 3.093.965 Italia 11.864.704 7.427.237 Fonte APAT 40

2.4.1 Gli impianti di compostaggio La potenzialità degli impianti di compostaggio è ulteriormente cresciuta ad oltre 5,2 milioni di tonnellate con una capacità di trattamento che ha raggiunto 2,6 milioni di tonnellate nel 2003 ( erano 2,2 mil nel 2002) con una crescita del 22%. La frazione organica selezionata da raccolta differenziata rappresentava nel 2003, il 39% del totale di organico trattato, il rimanente rifiuto trattato era composto per la maggior parte da organico verde e da residui delle industrie agroalimentari. Anche per il comparto del compostaggio rimangono le difficoltà di conferimento del compost al mercato. Per il compost di qualità, in genere prodotto a partire dalla frazione verde è presente un mercato, mentre per il compost di qualità più bassa si registrano situazioni di utilizzo come copertura per le discariche. Tabella 2.8: Impianti di compostaggio di rifiuti urbani selezionati Anno 2004 N. impianti Potenzialità Rifiuto Fraz. org. 2002 totale trattato selez. Verde (t/a) Fanghi (t/a) (t/a) (t/a) (t/a) Piemonte 47 545.314 354.237 113.842 149.954 70.286 20.155 Valle D Aosta 1 50 27-27 Lombardia 53 882.190 613.345 274.121 268.857 54.466 15.901 Trentino A.A. 17 46.465 24.586 10.786 9.224 388 4.188 Veneto 18 729.770 660.199 357.255 164.735 111.652 26.557 Friuli V.G. 3 12.000 8.361 477 7.880 0 5 Liguria 4 29.000 14.163 2.537 10.690 76 860 E. Romagna 26 607.045 326.679 69.670 161.289 22.342 73.377 NORD 169 2.907.833 2.001.596 828.688 772.656 259.209 141.043 Toscana 20 594.600 210.102 131.592 42.832 5.044 30.633 Umbria 2 154.000 53.436 15.106 15.234 11.226 11.869 Marche 5 117.950 33.214 14.534 9.165 8.932 583 Lazio 11 311.400 64.635 5.463 36.624 17.350 5.198 CENTRO 38 1.177.950 361.387 166.696 103.855 42.552 48.284 Abruzzo 4 179.000 71.097 21.892 5.713 24.012 19.480 Molise 1 12.400 250 10 0 110 130 Campania 10 271.850 117.908 16.097 4.694 70.974 26.143 Puglia 4 418.550 35.001 5.761 922 8.560 19.757 Basilicata 36.000 884 722 162 0 0 Calabria 4 80.000 34.281 8.576 8.816 12.268 4.621 Sicilia 6 245.500 41.704 1.486 7.324 25.712 7.182 Sardegna 1 5.500 4.500 1.959 1.920 622 0 SUD 30 1.248.800 305.625 56.503 29.551 142.257 77.313 ITALIA 237 5.278.584 2.668.608 1.051.886 906.063 444.019 266.639 Fonte: APAT 2005 Altro (t/a) 41

2.4.2 L incenerimento Nel 2004 la capacità media nazionale di incenerimento ha raggiunto il 12% del totale dei rifiuti urbani, molto al di sotto della media dei principali paesi europei e ha superato 4 milioni di tonnellate di rifiuto trattato, di cui 3 mil.di R.U e 0,6 mil. di altri rifiuti speciali e sanitari. Il panorama italiano è però estremamente differenziato con regioni, come la Lombardia, dove il tasso di incenerimento ha raggiunto il 30% e l Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, rispettivamente il 25 e il 23%, raggiungendo un tasso di incenerimento dei R.U del 18% medio al Nord. Al centro l incenerimento ha raggiunto il 6,6% dei R.U, mentre gli impianti presenti al Centro Sud continuano ad essere irrilevanti, con l esclusione della Sardegna che ha raggiunto un tasso di incenerimento del 14%, collocandosi tra le prime regioni italiane. Per gli impianti di incenerimento si stima che sul peso del rifiuto in entrata, vi sia un rilascio in peso del 20% di scorie e ceneri e del 4% di polveri. 42

Tab.2.9 - Quadro impiantistico relativo all'incenerimento dei rifiuti urbani e termovalorizzazione di CDR - Anno 2004 Recupero n. Potenzialità Potenzialità Totale Ru Altri Energetico Regione impianti n. linee complessiv complessiv Sanitari CDR Rifiuti trattati Speciali elettrico operativi e t/g e t/a trattati MWhe Recupero Energetico termico MWht Piemonte 2 5 340 113.500 79.729 2.600 5.560-87.889 23.956 - Lombardia 13 25 7.063 2.354.350 1.524.955 13.413 344.651 100.900 1.983.919 1.407.420 478.043 Trentino-Alto Adige 1 2 267 88.900 81.000 - - - 81.000 35.577 24.431 Veneto 4 8 988 329.800 180.630 7.473 33.691 7.800 229.594 141.283 1.922 Friuli-Venezia Giulia 1 3 537 179.199 118.565 1.275 17.385 1.018 138.243 67.654 - Emilia-Romagna 8 16 2.129 709.860 587.094 9.647 43.941 44.601 685.283 244.993 70.817 NORD 29 59 11.324 3.775.609 2.571.973 34.408 445.228 154.319 3.205.928 1.920.883 575.213 Toscana 8 13 841 284.000 202.368 4.546 2.722 52.907 262.543 104.585 - Umbria 1 2 110 37.000 25.600 1.200 400-27.200 9.863 - Marche 1 1 43 14.400 18.983 - - - 18.983 4.100 - Lazio 3 3 788 262.400 - - - 221.300 221.300 223.911 CENTRO 13 19 1.782 597.800 246.951 5.746 3.122 274.207 530.026 342.459 - Puglia 2 3 413 137.600 48.700 - - 44.190 92.890 47.924 - Basilicata 1 2 266 88.800 25.000 2.000 18.000-45.000 15.000 - Sicilia 1 2 92 31.000 20.506 - - - 20.506 - - Sardegna 2 5 648 214.400 166.511 1.023 19.067-186.601 50.385 - SUD 6 12 1.419 471.800 260.717 3.023 37.067 44.190 344.997 113.309 - ITALIA 48 90 14.525 4.845.209 3.079.641 43.177 485.417 472.716 4.080.951 2.376.651 575.213 Fonte. APAT 2005 43

Fig. 6 L'incenerimento nelle diverse regioni - Anno 2004 2.500.000 2.000.000 1.500.000 ton 1.000.000 500.000 - Piemonte Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli- Venezia Giulia Emilia- Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Puglia Basilicata Sicilia Sardegna Rifiuti urbani inceneriti Rifiuti totali inceneriti 44