La qualità come strumento di competitività dell ortofrutta italiana

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Transcript:

La qualità come strumento di competitività dell ortofrutta italiana Le certificazioni volontarie di qualità nel settore ortofrutticolo: valore aggiunto o prerequisito? Roma - Hotel Ambasciatori - 10 dicembre 2012

2 Il mondo ortofrutticolo si affaccia al sistema delle certificazioni volontarie di qualità in tempi abbastanza recenti, infatti tranne qualche eccezione legata a strutture fortemente orientate verso il mercato inglese o la trasformazione industriale, è solo dall inizio degli anni 90 che si inizia concretamente a parlare di Sistemi di Qualità I Sistemi di qualità volontari possono essere certificati da Organismi di Certificazione in questo caso si parla di Sistemi Qualità Certificati. 2

3 Organismi di Certificazione L Organismo di Certificazione (OdC) è una organizzazione (legalmente costituita) che certifica la conformità dei sistemi di gestione o dei prodotti/servizi a specifiche norme di riferimento. Un Organismo di certificazione che ha ottenuto l'autorizzazione dell'autorità Governativa Nazionale ad operare sulle Direttive Europee diviene un Organismo Notificato. Gli Organismi di Certificazione possono essere accreditati da un organismo nazionale riconosciuto che ne garantisce l imparzialità e il rispetto delle regole. 3

4 ACCREDITAMENTO «Attestazione da parte di un organismo nazionale di accreditamento che certifica che un determinato organismo di valutazione della conformità soddisfa i criteri stabiliti da norme armonizzate e, ove appropriato, ogni altro requisito supplementare, compresi quelli definiti nei rilevanti programmi settoriali, per svolgere una specifica attività di valutazione della conformità» (REG (CE) N. 765/2008) 4

5 ACCREDIA è l'ente unico nazionale di accreditamento, riconosciuto dallo Stato il 22 dicembre 2009, nato come Associazione senza scopo di lucro, dalla fusione di SINAL e SINCERT e con il contributo di SIT - INRIM, ENEA e ISS.. ACCREDIA valuta la competenza tecnica e l'idoneità professionale degli Organismi la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni. Garantisce che i rapporti di ispezione, di prova e di taratura e le certificazioni che riportano il marchio di ACCREDIA siano rilasciate nel rispetto dei più stringenti requisiti internazionali in materia di valutazione della conformità, e dietro una costante e rigorosa azione di sorveglianza sul comportamento degli operatori responsabili. 5

6 Organismi accreditati per il rilascio delle certificazioni di sistema di gestione nel settore agricolo e agroindustriale Norma (Sistema di gestione) Organismi Aziende certificate ISO 9001 (SGQ - Sistema di gestione per la qualità) 55 4.542 ISO 14001 (SGA - Sistema di gestione ambientale) 27 862 ISO 22000 (FSM - Sistema di gestione per la sicurezza degli alimenti) OHSAS 18001 (SCR - Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro) 12 300 7 130 6

7 Una possibile suddivisione operativa del complesso e articolato mondo dei sistemi qualità certificabili può essere cosi schematizzata: Certificazioni di Sistema. Certificazioni di Prodotto e Processo. Certificazioni di qualità regolamentata. Certificazioni Sociali e Etiche. Attestazioni fornitori qualificati e prodotti a marchio GDO-DO. Dichiarazioni Ambientali. Certificazioni Religiose. 7

8 Certificazioni di Sistema, assicurano la capacità di un'organizzazione (produttrice di beni o fornitrice di servizi) di strutturarsi e gestire le proprie risorse ed i propri processi produttivi in modo da riconoscere e soddisfare i bisogni dei clienti, impegnandosi al miglioramento continuo. QUALITA SICUREZZA AMBIENTALI 8

9 Sistemi di gestione per la qualità (UNI EN ISO 9001:2008) Inizialmente molto diffusa fra gli operatori ortofrutticoli ora in calo anche se comunque rimane la più diffusa 9

10 Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare (UNI EN ISO 22.000:2005) Inizialmente poco diffusa fra gli operatori ortofrutticoli - la grande scommessa persa 10

11 Sistemi di gestione per la sicurezza sui luoghi di lavoro (OHSAS 18001) Poco diffusa fra gli operatori ortofrutticoli 11

12 Sistemi di gestione ambientale (ISO 14.001:2004 EMAS Reg (CE) 1221/09) Mediamente diffusa fra gli operatori ortofrutticoli - propedeutica per l ottenimento di agevolazioni contributive 12

13 Certificazioni di prodotto e processo La certificazione di prodotto e/o processo in ambito volontario è un atto formale con il quale un Organismo di Certificazione (ente terzo accreditato) afferma, con ragionevole attendibilità, che il prodotto/processo è conforme a quanto dichiarato in un documento tecnico di riferimento. 13

14 Certificazioni buone pratiche agricole - GAP (Global GAP QSGAP ) Molto diffuse fra le aziende agricole rappresentano lo standard di riferimento sul pre-raccolta 14

15 Certificazioni buone pratiche di lavorazione - GMP (BRC IFS - QS) Molto diffuse fra gli operatori ortofrutticoli con stabilimenti di lavorazione, rappresentano lo standard sul post-raccolta 15

16 Certificazione di rintracciabilità di Filiera (UNI EN ISO 22005:2008) Molto diffuse fra gli operatori ortofrutticoli con stabilimenti di lavorazione, rappresentano lo standard sul post-raccolta 16

17 Altre Certificazioni (OGM Free, Residuo Zero, Km Zero) Non molto diffuse fra gli operatori ortofrutticoli, qualche eccezione per aziende agricole fuori OCM (Farmer Market, Campagna amica, etc) 17

18 Certificazioni di Qualità Regolamentata Le certificazioni regolamentate come il biologico ed i cosiddetti marchi di qualità sono disciplinate dai regolamenti comunitari: il Reg. CE 834/07, che abroga il Reg. CEE 2092/91 ed è entrato in vigore il 1 gennaio 2009, relativo alla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici; il Reg. CE 510/06 per i prodotti DOP e IGP; il Reg. CE 628/08 per i cibi con bollino DOC; il reg. CE 509/06 per l etichettatura STG (specialità tradizionale garantita). 18

19 Certificazioni di Qualità Regolamentata (Denominazioni di Origine: DOP-IGP-STG-DOC Agricoltura Biologica) Abbastanza diffuse fra gli operatori ortofrutticoli. 19

20 Certificazione Sociale e Etica Riguarda la responsabilità sociale delle imprese e le problematiche sociali connesse con le attività produttive in genere; essa è chiamata a tutelare i soggetti deboli della società, eliminando in particolare lo sfruttamento della forza lavoro e garantendo una base di equa competizione nel commercio internazionale, ed è conseguibile tramite vari approcci di sistema. 20

21 Certificazione Sociale e Etica (SA 8000 - ISO 26000 GRASP - SEDEX ) Poco diffuse e conosciute fra gli operatori ortofrutticoli, in Europa scarso appeal, richieste da qualche GDO 21

22 Attestazioni fornitori qualificati e prodotti a marchio GDO-DO Diverse catene distributive organizzate hanno previsto delle specifiche procedure per qualificare i propri fornitori al fine di verificare il rispetto di capitolati o norme contrattuali 22

23 Fornitori Qualificati e Prodotti a Marchio (Capitolati Tecnici Privati) Molto diffuse e conosciute fra gli operatori ortofrutticoli, risultano indispensabili (obbligatorie) per rifornire la GDO/DO o fornire prodotti a marchio 23

24 Dichiarazioni Ambientali Nell ambito dei processi produttivi, ogni unità di prodotto genera un inquinamento lungo la sua intera filiera from cradle to grave ( dalla culla alla tomba ), di cui il cliente finale è in qualche modo il responsabile in quanto domande economica di quel bene medesimo. Il calcolo dell impronta ecologica (mediante tecnica LCA) e dell impronta di carbonio (la Carbon Footprint) possono venire incontro alla comprensione rispettivamente degli impatti complessivi sull ambiente o degli impatti ambientali limitati alla categoria di impatto riscaldamento climatico. 24

25 Dichiarazioni Ambientali (LCA e Impronta di carbonio) Poco diffuse e conosciute fra gli operatori ortofrutticoli potenzialmente molto interessanti 25

26 Certificazioni Religiose La certificazione assicura e garantisce il consumatore finale che il cibo soddisfa rigorosissimi standard di qualità e che tutte le procedure di produzione e confezionamento nonché ogni singolo ingrediente utilizzato nella sua preparazione sono conformi alle restrittive leggi religiose di riferimento. Il rispetto è verificato periodicamente e la certificazione rilasciata da Enti riconosciuti può essere revocata in qualsiasi momento. 26

27 Certificazioni Religiose ( kosher - Halal) Poco diffuse e conosciute fra gli operatori ortofrutticoli potenzialmente molto interessanti sia per l export che per il crescente mercato interno. 27

28 Spunti di riflessione 28

29 Punti di Debolezza presenza di protocolli e standard spesso sovrapponibili fra di loro; appesantimento «cartaceo» delle procedure operative; tempistiche a volte ristrettissime:ottenere la certificazione o la qualifica «domani»; costi diretti ed indiretti significativi; risorse umane (utilizzo sporadico e non continuativo). 29

30 Punti di Forza miglioramento delle opportunità commerciali; adozione di metodologie operative più efficienti e razionali; accesso a potenziali contributi pubblici; ottimizzazione e qualificazione delle Risorse Umane (es. formazione); migliore efficienza nei controlli di gestione (pre e post raccolta) e nel rispetto delle normative cogenti. 30

31 OP campione Global Gap Opz 2 (Az. Agr + Stabilimento) QS + GRASP Produzione Integrata e IGP; Sistema Qualità ISO 9001 Stabilimenti di Lavorazione BRC + IFS; Fornitore qualificato per 2 GDO Italiane, 1 Estera 10 standard/protocolli di riferimento!! 31

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33 Per passare da Sistemi che soddisfano esclusivamente esigenze di pre-requisiti a Sistemi che creano Valore Aggiunto è necessaria una significativa evoluzione nell approccio delle aziende alle certificazioni di qualità. Pre - requisito EVOLUZIONE Valore Aggiunto 33

34 Sistema di Gestione Integrato Non basta più ottenere la certificazione ma bisogna progettare e implementare un Sistema di Gestione Integrato basato su una piattaforma dove inserire i vari sistemi e protocolli in maniera sinergica e interscambiabile attraverso un approccio multidisciplinare. I F S 34

35 IPOTESI PERCORSO OPERATIVO Studio Schema Sistema Integrato Sviluppare presso OP Pilota il Sistema OP OP Realizzazione di Sistema Gestione Integrato Base OP 35

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