Indice generale. Modalità operative per le stazioni goniometriche principali e ordinarie da vertici RGP...2

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Modalità operative per le intersezioni dirette generalizzate per la determinazione delle coordinate plano-altimetriche dei Vertici di Orientamento (VO) Indice generale Modalità operative per le stazioni goniometriche principali e ordinarie da vertici RGP...2 1.Indicazioni comuni: fase preliminare...2 2.Misure angolari...3 2.1.Stazioni goniometriche principali...3 2.2.Stazioni goniometriche ordinarie...4 3.Invio dei dati...4 Modalità operative per le stazioni goniometriche da vertici ausiliari...6 1.Premessa...6 1.1.Scelta e monumentazione dei vertici ausiliari...6 1.2.Stazioni satellitari...7 1.3.Stazioni goniometriche...7 2.Invio dei dati...8

Modalità operative per le stazioni goniometriche principali e ordinarie da vertici RGP 1. Indicazioni comuni: fase preliminare Valgono in modo generalizzato le seguenti indicazioni: Ogni operatore potrà eseguire il rilievo indipendentemente dagli altri. Il giorno scelto però, dovrà essere caratterizzato da ottima visibilità e bassa umidità dell'aria in relazione alle collimazioni che si dovranno effettuare; la messa in stazione dovrà essere particolarmente accurata attraverso il perfetto centramento delle livelle e del punto a terra; effettuare con molta cura l'adattamento alla vista (messa a fuoco del reticolo) e l'adattamento alla distanza (messa a fuoco dell'immagine) in modo da evitare errori di parallasse, particolarmente temibili per i nostri scopi; collimare il VO con la massima perizia cercando di ottenere il migliore centramento possibile del segnale (croce, cuspide, etc.) definire il piano di paragone (nel seguito: pp) (asse orizzontale del reticolo) cercando una posizione univoca e il più possibile stabile (es. all'attacco della croce con la sottostante struttura) 1 ; fare una (o più) fotografia il più possibile ravvicinate del VO; (ritornati in ufficio rinominare i file con il numero del codice assegnato al VO, e segnare su di esso la linea relativa al pp. In alternativa redigere monografia con schizzo); 1 La definizione del pp, a prescindere dalla determinazione o meno della quota, risulta importante per la corretta collimazione azimutale e deve pertanto essere riportata in monografia. Il piano deve essere scelto in corrispondenza dell'ottima collimazione dell'asse del VO, ma in una posizione strutturalmente fissa. Ad esempio, la croce sommitale dei campanili è perfetta per lo scopo, ma il piano deve essere in corrispondenza dello spicco della croce dalla struttura muraria e non la sommità della croce o l'intersezione dei bracci, perché la croce è spesso piegata. 2

memorizzare il rilievo con il codice del punto GNSS della RGP su cui si staziona; le stazioni e i punti collimati dovranno essere nominati con i codice punto appropriati che, per quanto concerne le stazioni, saranno i medesimi di quelli del rilievo GNSS del 12 maggio scorso, mentre per quanto concerne i punti collimati saranno opportunamente comunicati; qualora dalla stazione siano visibili ulteriori campanili o segnali ritenuti idonei allo scopo, ma non presenti nell'elenco proposto, si osserveranno comunque assegnando al punto un nome provvisorio e redigendo la monografia secondo le metodologie usate per gli altri punti. 2. Misure angolari 2.1. Stazioni goniometriche principali Le stazioni goniometriche principali sono in corrispondenza di punti elevati e panoramici; da queste si può collimare un gran numero di VO; inevitabilmente, a parte casi molto particolari, a distanze maggiori di qualche chilometro. In tali situazioni la determinazione delle quote dei VO risulta, per vari motivi, scarsamente precisa: salvo i casi molto particolari di VO vicini, da questa stazioni non si effettuano letture zenitali. 1. iniziare la sessione di misure in I^ pos. 2 e collimare in sequenza tutti i VO; ribaltare il cannocchiale in II^ pos. 3 e ricollimare tutti i VO nello stesso ordine; 2. ritornare in in I^ posizione e imporre al CO la omologa lettura precedente aumentata di circa 65 c ; 3. ripetere la sessione di misure su tutti i VO secondo le indicazioni del punto 1); 4. ritornare in in I^ posizione e imporre al CO la omologa lettura precedente ulteriormente aumentata di circa 65 c ; 5. ripetere la sessione di misure su tutti i VO secondo le indicazioni del punto 1). La struttura del registro di campagna (per n VO in vista), al solo scopo esemplificativo, sarà quella sotto rappresentata, con indicazione della sequenza delle letture: 2 CV a sx, anche detta lettura diretta 3 CV a dx, anche detta lettura coniugata 3

Lettura al CO punto stazione 1 strato 2 strato 3 strato collimato I^ pos. II^ pos. I^ pos. II^ pos. I^ pos. II^ pos. A 1 2 3 n 2.2. Stazioni goniometriche ordinarie A differenza che dalle stazioni goniometriche principali, da quelle ordinarie si collimano, in genere, pochi VO, normalmente a non grandi distanze. In tali situazioni la determinazione delle quote dei VO risulta possibile con precisione accettabile: salvo i casi di VO lontani o di incerta definizione del pp, da queste stazioni si effettueranno anche le letture zenitali. Per rendere agevoli le operazioni è molto opportuno che il pp per le letture azimutali coincida con quello per le letture zenitali; nei casi in cui ciò non sia possibile i due diversi pp devono essere chiaramente segnati sulla monografia. Salvo l'aggiunta delle letture zenitali, le operazioni sono identiche a quelle per le stazioni goniometriche principali, ma con 2 reiterazioni (invece di 3) con avanzamento del CO di circa 100 c. La struttura del registro di campagna (per n VO in vista), al solo scopo esemplificativo, sarà quella sotto rappresentata: stazione A punto collimato 1 2 3 n Lettura al CO e al CV 1 strato 2 strato I^ pos. II^ pos. I^ pos. II^ pos. 3. Misura di distanze Disponendo di distanziometro laser, nel caso di distanze brevi (compatibili con la portata affidabile dello strumento) dalle stazioni al VO, effettuare la misura delle distanze assicurando- 4

si che il target corrisponda (con certezza) con l'asse del VO: riportare note e considerazioni sul libretto di campagna 4. 4. Invio dei dati Trasmettere i dati all'indirizzo e-mail marioruaro@tiscali.it indicando nel messaggio di invio i seguenti dati: cognome e nome dell'operatore; data e ora rilievo; strumento utilizzato (marca e modello) e relativa precisione angolare effettiva desunta dalle Caratteristiche tecniche. Se i dati sono stati registrati in campagna, inviare il file sorgente dei dati in formato ASCII e, possibilmente, anche i dati digitalizzati su foglio di calcolo; se in campagna sono stati trascritti manualmente su libretto, si chiede di inviare il foglio di calcolo con i dati già digitalizzati e la scansione (chiara e leggibile) del libretto di campagna in formato JPG. I file delle foto dei vertici di orientamento, con l'indicazione del pp, saranno nominate con il codice punto. Nel caso di più foto indicare codice punto_1 ; codice punto_2; ecc. 4 Per avere un target certo e sufficiente alla misura, potrebbe essere collimata la sfera di pietra o metallo che spesso sta sulla sommità dei campanili e sulla quale è infissa la croce sommitale. Allora, la misura corretta della distanza (inclinata) è quella misurata aumentata del raggio della sfera : con due letture azimutali (filo verticale tangente a destra e a sinistra della sfera ) e il valore della distanza misurata (riportata all'orizzontale) si può ottenere una buona stima del raggio della sfera e completare il calcolo della distanza inclinata. 5

Modalità operative per il rilievo da vertici ausiliari 1. Premessa Nei casi in cui le operazioni di intersezione da punti della RGP non raggiungano adeguata precisione a causa di cattive configurazioni geometriche o di misure insufficienti, si dovrà ricorrere ad integrazioni di osservazioni operando da vertici ausiliari determinati per l'occasione. L'insieme dei VO non risolti da RGP sarà noto solo dopo il trattamento delle misure raccolte nelle campagne descritte nei paragrafi precedenti. È invece fin d'ora certo che alcuni VO, isolati in zone di scarsa o nulla apertura, saranno determinabili operando esclusivamente da vertici ausiliari. Questi vertici saranno determinati mediante stazioni GNSS. Le operazioni si svolgono in 3 fasi: 1. scelta e monumentazione dei vertici ausiliari; 2. stazioni satellitari; 3. stazioni goniometriche. 1.1. Scelta e monumentazione dei vertici ausiliari La localizzazione dei vertici deve tenere conto, oltre alle ovvie normali precauzioni, dei seguenti due fattori specifici: efficacia della stazione satellitare che richiede: presenza di cielo sufficientemente ampio (attenzione a edifici, piante, tabelloni etc.), con minore riguardo per la direzione nord; presenza, se possibile, di settori di orizzonte liberi fino a 20 25 di elevazione; assenza di disturbi elettromagnetici (importanti linee elettriche aeree, ripetitori, antenne trasmittenti etc.); efficacia della stazione goniometrica che richiede: formazione di triangoli compatti, considerando il VO come 3^ vertice, evitando assolutamente angoli interni inferiori a circa 35 C e superiori a circa 165 C ; 6

evitare assolutamente collimazioni con angolo zenitale inferiore a circa 70 C. La monumentazione può avvenire utilizzando chiodi ordinari (di acciaio con rondella) o da topografia e deve, per quanto possibile, garantire stabilità per qualche mese. Per quanto questi vertici abbiano un carattere provvisorio, è necessario redigere una monografia (semplificata) che consenta di ritrovare il punto. 1.2. Stazioni satellitari Se si dispone di una sola antenna, le occupazioni avverranno forzatamente in tempi diversi, mentre se si dispone di due antenne satellitari, non necessariamente della stessa marca o modello, il rilievo dovrà avvenire, molto vantaggiosamente, in contemporanea. Le stazioni satellitari seguiranno le normali tecniche GNSS del rilievo statico rapido. È imposto l'uso dei cavalletti con riguardo alle stazioni goniometriche successive. Il tempo di stazionamento è fissato in 15 minuti, con epoche di 5 secondi e angolo di cut-off di 15. 1.3. Stazioni goniometriche Al termine della sessione GNSS, ferma restando la basetta, sarà montato lo strumento goniometro (teodolite o stazione totale) su un vertice ausiliario e il prisma sull'altro per effettuare la prima stazione goniometrica. Quindi i due strumenti saranno scambiati per effettuare la seconda stazione goniometrica. Verificare sempre la precisione di verticalità dell'asse principale e il centramento del punto a terra. La misura degli angoli avverrà secondo le modalità descritte nel precedente paragrafo 2.2). Nel caso in cui da una o entrambe le stazioni ausiliarie siano in vista altri VO, questi dovranno essere osservati. 2. Invio dei dati Per le sole osservazioni GNSS, trasmettere i dati in formato 7

RINEX all'indirizzo e-mail costantini@ordine.ingegneri.vi.it indicando nel messaggio di invio i seguenti dati: cognome e nome dell'operatore e strumenti utilizzati (marca e modello) e altezza strumentale. Per le misure goniometriche valgono identiche le modalità descritte nel precedente paragrafo 3). I progettisti ing. Pier Francesco Costantini ing. Mario Ruaro Vicenza, 29 novembre 2012 8