Le osteotomie prossimali nel trattamento dell alluce valgo M. Guelfi, M. Grasso
In letteratura Più di 100 tecniche chirurgiche
Singole Ognuna delle procedure è Specificatamente opportuna per la correzione di ogni singolo Problema (R.Mann) Combinate
INDICAZIONI Angolo I-M > 20 Angolo di valgismo > 30 Articolazione M-F incongruente Specie in soggetti giovani iperlassi
CONTROINDICAZIONI ARTICOLAZIONE M-F CONGRUENTE PASA > 15-20 ARTROSI SIGNIFICATIVA
E UNA TECNICA CHIRURGICA DI TIPO COMBINATO L OSTEOTOMIA PROSSIMALE E SEMPRE IN ASSOCIAZIONE CON INTERVENTO SULLE PARTI MOLLI DISTALI E LA CHEILOTOMIA DELLA EMINENZA MEDIALE
L OSTEOTOMIA PROSSIMALE PERMETTE UNA MAGGIORE CORREZIONE DELL ANGOLO I-M. L INTERVENTO SULLE PARTI MOLLI DISTALI PERMETTE LA CORREZIONE DELL ANGOLO DI VALGISMO ED IL RIALLINEAMENTO DEI SESAMOIDI
DIVERSI TIPI DI OSTEOTOMIA PROSSIMALE CRESCENTIC O CUPOLIFORME CUNEO SOTRATTIVO A BASE LATERALE CUNEO DISTRATTIVO A BASE MEDIALE CON SINTESI TRAMITE PLACCA
3 ACCESSI CHIRURGICI AL 1 SPAZIO IM DORSALE ALLA BASE DI M1 MEDIALE ALLA M-F1 2 ACCESSI INCISIONE UNICA DORSOMEDIALE DISTALE DORSALE ALLA BASE DI M1
1 FASE:INTERVENTO SULLE PARTI MOLLI DISTALI ACCESSO ALL INTERSPAZIO TRA IL 1-2 M. LUNGO IL BORDO LATERALE DELL ESTENSORE
SI ISOLA IL T. ADDUTTORE ALLA BASE DELLA F1 SI ESEGUE LA SUA DISINSERZIONE INCISIONE CAPSULARE
2 FASE ACCESSO SUL VERSANTE DORSALE DELLA BASE DEL 1 M. IN CORRISPONDENZA DELL ESTENSORE
SI IDENTIFICA L ARTICOLAZIONE MTC LA SEDE DI OSTEOTOMIA E SITUATA 1 CM DISTALMENTE
OSTEOTOMIA
ASPORTAZIONE DI UN CUNEO A BASE LATERALE
SINTESI CON VITE: SE RISULTA INSTABILE PUO RICHIEDERE L UTILIZZO DI UNA SECONDA VITE
3 FASE: CHEILOTOMIA PER REGOLARIZZARE L EMINENZA MEDIALE ACCESSO MEDIALE ALLA M-F1 CAPSULOTOMIA
REGOLARIZZAZIONE DELL EMINENZA MEDIALE AVENDO CURA DI PRESERVARE LA PORZIONE PLANTARE
RIPOSIZIONAMENTO DELL ABDUTTORE CAPSULOPLASTICA
CRESCENTIC Descritta per la prima volta da Mann Permette una buona correzione del Varismo del M1, senza creare Un apprezzabile accorciamento del M.
Si esegue un osteotomia cupoliforme con concavità Distale ( o prossimale ) tramite sega oscillante dedicata ad 1 cm dalla base M1 orientata perpendicolarmente all asse longitudinale del metatarso.
Il frammento distale viene Ruotato fino alla correzione Desiderata del varismo I-M
LA SINTESI può essere eseguita Con fili di K. o meglio ancora con vite, se risulta instabile può richiedere anche l utilizzo di una seconda vite
TECNICA TRAMITE CUNEO IN DISTRAZIONE E PLACCA ACESSO MEDIALE ALLA DIAFISI INDIVIDUAZIONE DELLA M-C
SI ESEGUE L OSTEOTOMIA PRESERVANDO LA CORTICALE LATERALE
DISTRAZIONE DELL OSTEOTOMIA SINTESI C0N PLACCA
LA PLACCA OFFRE UNA SINTESI STABILE COSTI MAGGIORI MODICO ALLUNGAMENTO DI M1. PUO CREARE UN AUMENTO DI TENSIONE DELLE STRUTTURE DELLA M-F1
TRATTAMENTO POST-OPERATORIO Il pz. Deambula da subito ( in considerazione del tipo di anestesia ). Uso di stampelle. Uso di scarpa Talus per 30gg. Uso di eparina a bpm per 30 gg. Controllo radiografico a 1-3-6 mm.
COMPLICAZIONI INTRAPERATORIE La osteotomia a cuneo sottrattivo può risultare instabile; in questo caso sono necessarie due viti Elevazione del M1; quando si asporta più osso dorsalmente durante il taglio osteotomico POST-OPERATORIE Ritardo di consolidazione Pseudoartrosi
CONCLUSIONI E UN INTERVENTO CHE CI PERMETTE LA CORREZIONE DI ANGOLI I-M MOLTO APERTI. L ASSOCIAZIONE CON GLI INTERVENTI DISTALI CONSENTE LA REGOLARIZZAZIONE DELL ANGOLO DI VALGISMO IN MODO SODDISFACENTE
Foot & Ankle Novembre 2006
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali (3%) Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
Quale tecnica impiegare? Più di 100 tecniche chirurgiche Quando operare? Quando non operare?
Quando non operare? Forme lievi Asintomatiche Non evolutive Buona motilità
Trattamento conservativo Calzature Ortesi FKT Terapia locale
Terapia locale Atrosi MF1 Viscosupplementazione
Quando operare?
Quando operare?
Quando operare? Il dolore è la principale indicazione al trattamento chirurgico
Quando operare? La prima decisione da prendere è se trattare chirurgicamente o conservativamente il Pz. La chirurgia non deve essere considerata come prevenzione al peggioramento
Quando operare?
Quando operare? Deformità ingravescente Squilibrio biomeccanico Metatarsalgia Borsite esostosi dolorose In rapporto Età Richiesta funzionale Condizioni generali
Quale tecnica impiegare? Più di 100 tecniche chirurgiche
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
1.Parti molli 2.Artroplastiche 3.Osteotomie M1 Distali Prossimali Metadiafisarie 4.Osteotomie F1 5.Artrodesi
Monolaterale
Foot & Ankle Novembre 2006
MOLTE TECNICHE Più di 100 tecniche chirurgiche UN OBIETTIVO Remissione sintomatologia Correzione della deformità Ripristino della morfologia Ripristino della funzione Recupero propulsione
UN OBIETTIVO