PREMESSA Con questo progetto intendiamo orientare i bambini verso un approccio scientifico che non sia solo fare esperienze dirette ed esperimenti, ma cominciare a sistematizzare la realtà, costruire simboli concordati nel gruppo, arrivare ai concetti. Cercheremo di proporre numerose esperienze concrete, differenziate per età e livelli di sviluppo per dare la possibilità ai bambini di osservare, curiosare, sperimentare, trasformare e soprattutto divertirsi. Questo vuol dire portare i piccoli ad agire direttamente in prima persona, per un fare attivo e partecipe, dove l azione diventi la peculiarità da cui partire. Fare scienza nella scuola dell infanzia è un modo per riflettere sulla realtà e sulle cose, per considerare come funzionano gli oggetti e gli elementi che ci circondano. Fare scienze con i bambini vuol dire chiedere il perché delle cose e meravigliarsi per quello che si osserva. Molto importante è anche comprendere e spiegare le piccole cose e i piccoli gesti di ogni giorno e porsi in un continuo atteggiamento di ricerca. Osservare è sicuramente il primo passo ma poi è necessario formulare delle ipotesi e agire per verificarle. Chiaramente esistono forze e fenomeni di difficile comprensione, ma ciò che bisogna coltivare nei bambini è la forma mentale che sostiene l innata curiosità e la spinta esplorativa, la disponibilità a cambiare punto di vista, ad andare oltre l apparenza per ascoltare ciò che ci dicono le cose, i materiali, i fenomeni. L attività di verbalizzazione occuperà un ruolo importante nel nostro itinerario didattico, poiché attraverso questa il bambino farà chiarezza nei suoi modi di pensare e nelle sue idee; confronterà le sue opinioni con quelle degli altri e verificherà le sue ipotesi con l esperienza diretta e concreta. L insegnante sarà un facilitatore di esperienze e il bambino comincerà a costruirsi le spiegazioni dei fenomeni che accadono intorno a lui, mantenendo uno stretto collegamento tra il fare, il pensare e il parlare. L ambito scientifico coinvolge vari tipi di intelligenze: spaziale, linguistica, naturalistica, logico-matematica, motoria. E basato sull esplorazione, sulla manipolazione, sulle ipotesi da verificare, sul confronto, sull organizzazione delle conoscenze.
IL PROGETTO è rivolto ai bambini che frequentano la scuola dell Infanzia Serena di quattro e cinque anni. TEMPI: Anno scolastico 2011/2012. Un giorno alla settimana da ottobre a maggio. SPAZI: Tutto l ambiente scolastico interno ed esterno. OBIETTIVI: Scoprire con i sensi l ambiente e le proprietà degli elementi naturali e artificiali. Affinare la percezione visiva, tattile e olfattiva. Osservare e analizzare i fenomeni per cercare risposte e spiegazioni. Raggruppare, ordinare, mettere in successione e in sequenza. Fare delle previsioni e ipotizzare soluzioni. Usare il linguaggio verbale per fare descrizioni. Maturare rispetto e assumere comportamenti responsabili verso la natura. Prendere coscienza del principio di trasformazione delle cose. PRIMA UNITA DIDATTICA (BAMBINI DI QUATTRO ANNI) Stimolo iniziale: Conosciamo la natura ed i suoi frutti, dove si trovano, come crescono cosa serve loro per vivere. Conosciamo la terra e l acqua; la pianura, la montagna, il mare, il fiume. ATTIVITA Raccolta di foglie, rami, sassi, semi, fiori e osservazione tramite lente di ingrandimento. Preparazione di un mandala. Osservazione di diversi tipi di semi (lenticchie, fagioli, piselli, grano ecc.) e di diversi tipi di terra. Semina. Riproduzione grafica. Carote di classe. Esperimento con le carote. Dal bianco al blu. Esperimento con i fiori. Una raccolta di pietre. Il gioco degli opposti. La pianura, la collina, la montagna. Conosciamo gli animali che vivono in questi ambienti. Alla scoperta dell acqua. Vediamo tutto ciò che galleggia (oggetti di vario genere e olio). Giochi di galleggiamento. Acqua e schiuma. Acqua e carta. Scopriamo il ghiaccio e vediamo perché si scioglie. Ogni attività sarà accompagnata dalla realizzazione di lavoretti e schede operative inerenti all argomento trattato.
TEMPI: Da ottobre 2011 a gennaio 2012. SECONDA UNITA DIDATTICA (BAMBINI DI QUATTRO ANNI) Stimolo iniziale: Cos è l aria? Dov è? A cosa serve? Quando la sentiamo? Che colore ha? Che odore ha? Com è il fuoco? ATTIVITA Sentire l aria Costruiamo il nostro ventaglio I giochi del ventaglio. Il lupo e le pecorelle. Effetti ottici. I quadri soffiati. La pagina ecologica e fantastica. Le macchine volanti. Com è il fuoco? La pagina ecologica e fantastica. L esperimento della candela che si spegne. Fiamme danzanti. TEMPI: Da febbraio 2012 a maggio 2012. PRIMA UNITA DIDATTICA (BAMBINI DI CINQUE ANNI). Dove si trova la terra? Che colore ha? Che odore ha? Conosciamo la terra e l acqua; la pianura, la montagna, il mare, il fiume. ATTIVITA Tanti tipi di terra. Raccolta ed osservazione di diversi tipi di terra. La scatola delle terre. Costruiamo una scatola che racchiuda vari elementi minerali, animali, vegetali. Terra e acqua. Piantiamo un fiore. Osserviamo forma e colore di diversi semi. Un fiore senza acqua. Una raccolta di pietre. La pianura, la collina, la montagna. Conosciamo gli animali che vivono in questi ambienti Com è l acqua? Io dico che galleggia. Giochi di galleggiamento, acqua e schiuma, acqua e carta. Anche i liquidi galleggiano. La pagina ecologica e fantastica. L esperimento del pesce che soffia.
Ogni attività sarà accompagnata dalla realizzazione di lavoretti e schede operative inerenti all argomento trattato. TEMPI: Da ottobre 2011 a gennaio 2012. SECONDA UNITA DIDATTICA (BAMBINI DI CINQUE ANNI). Stimolo iniziale: Cos è l aria? Dov è? A cosa serve? Quando la sentiamo? Che colore ha? Che odore ha? Com è il fuoco? Sentire l aria Costruiamo il nostro ventaglio I giochi del ventaglio. Il lupo e le pecorelle, il gioco degli uccellini, il gioco delle fatine palline. Effetti ottici. I quadri soffiati. La pagina ecologica e fantastica. Le macchine volanti. Com è il fuoco? La pagina ecologica e fantastica. L esperimento del vulcano. Fiamme danzanti. TEMPI: Da febbraio 2012 a maggio 2012 METODOLOGIA Partiremo dall esplorazione e dalla ricerca usando tutti i sensi per capire. Metteremo in comune idee, convinzioni, modi di dire e li confronteremo. Faremo previsioni, verificheremo se le nostre idee si saranno concretizzate oppure no e cercheremo di spiegare i risultati ottenuti. Descriveremo per tenere memoria degli eventi accaduti. Condivideremo riflessioni e idee sull ambiente e la sua tutela e per questo useremo materiali di recupero per alcune attività. In sintesi ci si muoverà attraverso procedure sperimentali, brainstorming, ricercaazione, uscite mirate, individualizzazione dell insegnamento e attività ludiche (perché queste chiamano in causa intelligenze e competenze). La principale competenza da raggiungere, sarà quella di sviluppare la curiosità e capacità di osservare, di porsi delle domande, di indagare, di formulare ipotesi. Ognuno, infatti, lungo il cammino della conoscenza, si troverà di fronte a situazioni
problematiche di ordine matematico, scientifico, linguistico, logico, relazionale e dovrà possedere gli strumenti capaci di ovviare alle difficoltà. MATERIALI: Terra, sabbia, sassolini, foglie, rametti, acqua, olio, frutta, farina, zucchero, contenitori. Vario materiale di facile consumo e di recupero: carta, cartoncino, stoffa, colla, tempere, colori a matita, pennarelli, bottiglie di plastica, cannucce da bibita, pongo, carta velina. Materiali vari di gioco e strutturati. Macchina fotografica. VERIFICA: Il ruolo della verifica è soprattutto quello di osservare le azioni e reazioni dei bambini, le loro conquiste, le loro osservazioni. Il percorso sarà documentato attraverso fotografie, annotazioni, discussioni, confronti e produzione grafica dei bambini. La documentazione offrirà l opportunità di rielaborare le esperienze fatte e soprattutto servirà per costruire una sorta di memoria collettiva della classe. In questo modo potranno essere rilevate le conquiste e i diversi livelli di competenze acquisite dai bambini delle diverse età. Importante sarà anche valutare quanto i piccoli stanno acquisendo attraverso la ricerca. Questo metodo didattico porta alla costruzione della conoscenza grazie alla possibilità di mettere in relazione ciò che è già conosciuto, con ciò che viene scoperto.