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GRUPPO AMICI DEL PRESEPE Monte Porzio Catone www.presepitalia.it Corso Presepistico on-line PROGETTAZIONE DEL PRESEPIO Indice Indice... 1 Paesaggio e figure nel presepe, loro rapporto e composizione, un doverosa riflessione... 2 Progettazione.... 5 Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 1- PROGETTAZIONE

Paesaggio e figure nel presepe, loro rapporto e composizione, un doverosa riflessione Il presepio è costituito da sculture a tutto tondo (figure, statue) che rievocano l evento della natività, disposti in un paesaggio più o meno complesso. Ciò dà luogo alla tipica situazione in cui il paesaggio rappresenta lo sfondo o si incontra nel contesto di un tema in cui i personaggi, e quindi le figure che li rappresentano, sono l oggetto principale e assumono grande importanza iconografica. Nel presepio la Natività, soggetto principale, è fortemente caratterizzata dalla presenza dei protagonisti. La nostra capacità di rendere un evento nodale per mezzo di pochi personaggi, deve quindi essere tale da mettere assolutamente a fuoco i protagonisti della scena con vedute che li esaltino, attraverso la ricostruzione d ambienti che consentano la comunicazione di sentimenti, ambienti ricchi di particolari tutti espressivi, significativi e tali da catturare le emozioni di chi osserva, da comunicare elevati contenuti e da sollecitare riflessioni nei visitatori posti di fronte ad un tema molto impegnativo: la scena della Natività dovrebbe, infatti, educare alla fede, alla devozione, ricordando contenuti fondamentali della religione cristiana. Il presepio non deve essere il pretesto per interpretare un paesaggio o un contesto architettonico in modo teatrale e melodrammatico fine a se stesso, caratterizzato da ossessionante attenzione ai particolari per enfatizzare appunto la teatralità, con lo scopo non di creare emozioni, ma di riempire gli spazi e dare risalto ad una certa manualità, con i protagonisti delle scene che, sovrastate dall opera architettonica sono utilizzati come elemento aneddotico. Non bisogna assolutamente ridurre il presepio a puro modellismo e a vanto delle proprie capacità tecniche e artistiche. Si può, senza smentita, affermare che figure e scene prive di legame armonico con il paesaggio danno sempre luogo a quadri anonimi, inefficaci e freddi, stereotipi che perdono espressività e originalità. Quanto detto, corpo di argomentazioni condivise anche da una vasta bibliografia, non deve indurre a pensare che la scelta del paesaggio dove ambientare la Natività sia pressoché impossibile : la realtà che ci circonda è fonte di continui suggerimenti e ambientazioni. Sarà sufficiente evitare che la nostra fantasia e la nostra creatività siano guidate dalla volontà di ostentare melodrammatiche ma aride composizioni architettoniche ed invece siano educate e sorrette da gradevoli approfondimenti intellettuali, consentiti dall esame del lavoro fatto dal mondo accademico sul rapporto appunto, tra paesaggio e personaggi protagonisti delle scene rappresentate. Una quieta riservatezza ben si addice ad una scena quale la venuta al mondo di un bimbo! Scene e protagonisti delle stesse richiedono, quindi, non un paesaggio casuale ma il paesaggio con in quale stabiliscano il più armonico rapporto, frutto di una adeguata e convinta ricerca senza timore che tale approccio possa portare a ripetizioni seriali. Paesaggi armoniosamente rapportati alla scena ed ai protagonisti della Natività, sono infatti in numero illimitato. Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 2- PROGETTAZIONE

All interno del paesaggio le figure devono adattarsi allo spazio che occupano e la loro presenza si fa notare a seconda del piano e del luogo ove vengono collocate e del modo con il quale il paesaggio è realizzato. Alle figure si può togliere protagonismo, fare in modo che lo stesso sia condiviso con tutto ciò che lo circonda o, come auspicabile per i protagonisti della Natività, farle spiccare tra i vari piani del paesaggio. Protagonista del Presepio è la Natività e non l ambiente nel quale è collocata. Necessario pure un armonioso rapporto tra l altezza delle figure e l estensione del paesaggio del Presepio. Figure di piccole dimensioni collocate in paesaggi estesi possono essere sommerse fino ad essere sovrastate dagli stessi, perdere qualsiasi forma di protagonismo e con questa la capacità di trasmettere alcunché. I vari elementi del paesaggio e le figure che lo animano, osservati dal boccascena, devono dare luogo ad un euforico ed equilibrato effetto visivo conseguibile operando attentamente con la cosiddetta composizione degli stessi. La composizione non è che l arte, la capacità di disporre i vari elementi che costituiscono il Presepio non in modo casuale, ma in modo da formare un complesso equilibrato ed armonico. Risultati che si possono conseguire ripartendo gli spazi secondo gli schemi della sezione aurea che consentono appunto insiemi equilibrati ed armoniosi. Questo aspetto, del tutto disatteso nella progettazione e realizzazione del Presepio, non presenta particolari difficoltà ed è capace di interessantissimi esiti, anche se paragonati ad effetti prospettici che necessitano di conoscenze teoriche ed abilità manuali raramente presenti. Apprendimenti teorici ed attitudini manuali non sono vincolanti, invece, per la ricerca dell equilibrio tra le figure, i personaggi e il loro contesto, la loro cornice paesaggistica secondo gli schemi della sezione aurea che si riescono facilmente a realizzare in modo intuitivo, fatte ovviamente salve le essenziali ma elementari attinenti cognizioni. Anche la disposizione dei protagonisti della scena secondo schemi geometrici può risultare più gradevole rispetto ad una collocazione fortuita. Meglio di qualsiasi descrizione, un disegno, una raffigurazione, guideranno l occhio ad individuare i concetti citati quali appunto l equilibrio compositivo piuttosto che lo schema dispositivo di una scena ed aiuteranno a costruirsi un bagaglio visivo e di conoscenze che starà alla base Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 3- PROGETTAZIONE

di una migliore progettazione del Presepio, di un Presepio che sia capace di elevare e coinvolgere emotivamente gli eventuali visitatori. Per quanto possa essere complesso il paesaggio il tema principale deve essere sempre al centro dell attenzione e se le figure, come ovvio lo interpretano e lo illustrano è appropriato che le linee schematiche principali del paesaggio convergano verso di esse. Insieme ad effetti prospettici, mai esasperati, queste linee, non si propongono solo di creare degli spazi illusori ampliando le dimensioni del piano del Presepio, ma di indirizzare lo sguardo del visitatore, conferendo protagonismo al soggetto del Presepio: la scena della Natività. Si potrebbe pensare anche di creare questo apparente punto di convergenza, che assumerà la valenza di un punto di fuga, collocandolo a ridosso della Natività. Questo servirà al visitatore per porsi nel corretto punto di osservazione, con garbata insistenza, per intuire e indagare i significati sottesi e non essere solo assorto nel paesaggio, pregevole, concreto, indispensabile, ma semplicemente supporto ambientale per la stessa. (Articolo di Aldo Angioletti tratto dal Il Presepio Gennaio-Marzo 2010) Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 4- PROGETTAZIONE

Progettazione. Il primo passo da compiere nella costruzione del presepe è quello di dar sfogo alla propria fantasia attraverso il progetto, che prevede la realizzazione di quello che viene definito bozzetto, ovvero un disegno (schizzo grafico) che materializzi l idea che si ha in mente e che tenga conto delle principali strutture che si vogliono creare. Detto bozzetto, che non deve necessariamente essere di buona qualità artistica, serve per sfruttare al meglio lo spazio di cui si dispone e per la scelta dello stile da rappresentare. Generalmente gli stili più comuni che vengono riprodotti e che rientrano pienamente nella nostra tradizione sono il così detto stile popolare e quello arabo-palestinese. Lo stile popolare vede la riproduzione di ambienti naturali occidentali, ossia di edifici tipici della nostra cultura, corredati da tetti con tegole, muri con intonaci più lavorati, arredi interni e rappresentazioni di lavori tipici dei nostri luoghi con botteghe e cantine, nonché la vegetazione tipica mediterranea. Differentemente gli ambienti arabo-palestinesi sono più semplici e meno fastosi negli arricchimenti, con case più semplici e natura meno verdeggiante, corredata dalla presenza di terreni rocciosi ed aridi e da una vegetazione più scarsa e tipica di quei luoghi. Questi due che sono a grandi linee gli stili principe del presepe, possono comunque essere modificati a piacere, inserendo magari elementi dei due stili nello stesso contesto, facendo comunque la dovuta attenzione a non creare scenari tanto misti da non essere compatibili, rispettando cioè usi e costumi delle diverse culture. Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 5- PROGETTAZIONE

Gli esempi a lato sono semplici bozzetti ricavati dall osservazione di spunti reali. Tali disegni son utilissimi per avere una idea completa del progetto che si vuole realizzare. Esempi di bozzetto di case in stile popolare e arabo Il bozzetto può essere anche molto rifinito e assumere anche carattere artistico. Comunque il suo sviluppo è di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 6- PROGETTAZIONE

Ma torniamo al progetto vero e proprio. Abbiamo detto che deve essere fatto in funzione dello spazio di cui si dispone, in considerazione dell ambientazione che si vuole riprodurre e delle proporzioni che dobbiamo armoniosamente mantenere. Oltre al bozzetto,che deve essere prodotto sempre in funzione del punto di vista dell osservatore, risulterà molto utile disegnare una pianta, in modo da avere anche una visione dall alto del progetto e, se necessario, dividere il presepe in diversi piani che facilitino la lavorazione e lo spostamento delle parti, specie se si sta facendo un lavoro di grandi dimensioni. Esempi di bozzetto di un presepe con la pianta del piano di alloggio Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 7- PROGETTAZIONE

E determinante per la riuscita dell opera decidere da quale visuale i visitatori potranno ammirare il presepe una volta finito ed è da quel punto che passo dopo passo si procederà nella costruzione, in maniera tale da curare con attenzione il lavoro, escludendo la fattura di parti non visibili e l inserimento di particolari degni di rilievo nelle parti a maggior vista. L attenzione alla visuale consentirà inoltre l applicazioni di illusioni e quant altro si renda utile per camuffare le parti meno belle o non realizzate. La parte strutturale dalla quale il presepe viene visto si chiama boccascena e come in un teatro è l apertura dello scenario dalla quale lo spettatore è obbligato a vedere lo spettacolo. Questo serve appunto per creare l illusione al visitatore di essere di fronte ad una finestra che si affaccia su un paesaggio e che ne obblighi la veduta secondo il punto di vista dell ideatore. Il visitatore deve avere la sensazione di stare ad osservare un qualcosa che sia simile al vero che lo colpisca a fondo e susciti emozione e faccia in modo che la sua attenzione sia catturata dalla scena della Natività. Per questo motivo la linea di orizzonte del presepe deve essere all altezza degli occhi del visitatore. Il nostro progetto deve comprendere quindi anche la realizzazione del boccascena (o cornice) che sarà parte integrante dello stesso presepe. Può essere creato per esempio un arco o un apertura opportunamente progettata e disegnata, oppure potrebbe essere sostituita con una cornice o addirittura realizzare il boccascena con un addobbo di stoffa opportuno. Il boccascena trova utilità anche per coprire o attenuare la luce esterna in maniera tale da avere maggior risalto negli effetti interni, specie se creati con l illuminazione. Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 8- PROGETTAZIONE

Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 9- PROGETTAZIONE Esempi di realizzazione di boccascena di grandi dimensioni

Nella foto precedente un esempio di realizzazione di un boccascena che fa parte integrante della scena presepiale, in questo caso un chiostro. Concludiamo questa parte ricordando che non è necessario che il bozzetto contenga i particolari che saranno oggetto di arricchimento nel corso del lavoro e che troveranno la loro collocazione man mano che si procede nella realizzazione, anche perché l idea originaria non deve essere statuale, ma deve garantire il continuo sfogo della fantasia. Il nostro interesse è quello di far comprendere che occorre mettersi a tavolino per decidere le modalità di realizzazione, preoccupandosi maggiormente di porre l attenzione sull armonia tra paesaggio e personaggi e scena della Natività. Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 10- PROGETTAZIONE

Vi mostriamo in queste foto alcuni esempi di boccascena di tipo particolare in cui si nota la rifinitura con un addobbo. Nel progetto occorre, dal punto di vista tecnico, considerare infine gli eventuali altri accorgimenti come il posizionamento delle luci, la creazione, per esempio, di un fiume o altro che possa arricchire l opera. Questo lavoro è utile per avere una idea totale delle necessità che tale lavoro comporta, compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio. Nella figura un esempio di divisione dei piani del presepe in cui si nota anche lo studio necessario per il posizionamento delle luci e degli attacchi di corrente. Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 11- PROGETTAZIONE

Ricordarsi che il paesaggio ricalca sempre lo stile scelto, per far si che ci sia coerenza tra i vari elementi e armonia tra i personaggi e l ambiente. Altri esempi di bozzetti del presepe di tipo palestinese Amici del Presepe Monte Porzio Catone pag. 12- PROGETTAZIONE

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