L APE L ape è un insetto il cui corpo è diviso in tre parti: TESTA - TORACE - ADDOME Al torace sono attaccate le sei zampe e le ali. Nell addome sono nascoste delle ghiandole che producono la cera.
Sulla testa ha le antenne e cinque occhi che le permettono di vedere a grande distanza.
Ha una lingua lunga la cui estremità è provvista di peli che agiscono da spugna nell aspirare il nettare dai fiori.
Nell addome è nascosto il pungiglione con il quale l ape si difende dai nemici. A differenza di altri insetti, l ape punge e muore perché perde l ultima parte dell addome col pungiglione uncinato.
L ape vive in una colonia chiamata alveare.
L uomo offre alle api, in cambio dei loro prodotti, una casa: l arnia.
La persona che si occupa dell allevamento delle api e della raccolta dei suoi prodotti si chiama apicoltore.
L apicoltore si avvicina alle arnie coperto da una tuta speciale e munito di affumicatore..
All interno delle arnie ci sono i favi che le api costruiscono con la cera, e sono formati da tante cellette esagonali in cui esse conservano uova, larve, polline e miele.
Al centro del favo sta l ape regina. Ha l addome più lungo e voluminoso ed è l unica che depone le uova. In ogni arnia c è solo un ape regina; essa è circondata dalla api operaie che l aiutano, la nutrono e la puliscono.
Le api operaie, tutte femmine, sono le più numerose e molto laboriose: fabbricano il miele, puliscono le cellette, nutrono le larve, accudiscono la regina, fanno la guardia all alveare e agitano le ali per non far sciogliere il miele.
All interno dell arnia vivono anche dei maschi detti fuchi, che mangiano il cibo raccolto dalle operaie e in cambio collaborano a ventilare l alveare e all allevamento delle larve. Seguono la regina durante il volo nuziale, ma solo uno, il più robusto, si accoppia con la regina. I fuchi non hanno il pungiglione.
Titolo: Attività di scienze (le cose, il tempo, la natura). Argomento: La società delle api: conoscere le caratteristiche morfologiche e funzionali delle api e la loro organizzazione sociale. Obiettivi formativi: 1. Capacità di assumere informazioni relative alla vita delle api; 2. Conoscere alcuni prodotti delle api e le modalità di utilizzazione da parte dell uomo; 3. Formulare previsioni ed ipotesi relative ai fenomeni osservati; 4. Assumere un atteggiamento critico e indagatorio nei confronti della realtà circostante; 5. Ricercare e ipotizzare; 6. Avviare gli alunni al rispetto dell ambiente naturale e alla sua salvaguardia; 7. Lavorare con spirito collaborativo durante le attività laboratoriali; 8. Descrivere la realtà utilizzando un lessico appropriato e termini scientifici;
9. Comprendere e memorizzare contenuti rielaborandoli sia a livello verbale che grafico-pittorico-plastico; Metodologia: il contesto di lavoro e di scoperta è quello del laboratorio che si svolgerà per piccolo e grande gruppo, di età omogenea e eterogenea. In relazione a questo tipo di impostazione si attiveranno laboratori di ascolto e produzione linguistica, di ricerca e di esplorazione scientifica, di produzione grafico- pittorica e plastica, musicali e teatrali. Ai bambini verrà proposto di svolgere anche delle ricerche a casa, supportati dai genitori, su immagini relative ai pesci e alla vita acquatica. Per mantenere viva la curiosità dei bambini verrà presentato l argomento attraverso fiabe, giochi, semplici esperimenti scientifici, utilizzo di mezzi informatici, apertura della scuola a figure professionali esperte.
Contesto: Il lavoro è rivolto ai bambini della scuola dell infanzia e si sviluppa attraverso attività laboratoriali, ludico-espressive, grafico-pittoriche e di manipolazione, nei locali (interni ed esterni) della scuola dell infanzia e nel territorio. Ideazione: Avendo a disposizione la LIM in aula e un computer collegato in rete, si potrebbe sviluppare l unità di apprendimento con il coinvolgimento diretto degli alunni. Il setting tecnologico dell aula: Assente. La presenza della LIM in classe mi consentirebbe di ridurre i tempi, di essere più precisa nelle rappresentazioni grafiche, di usare immagini e testi reperiti in rete (sempre che funzioni internet).
Funzione della tecnologia: La LIM trasformerebbe la classe in aula informatica multimediale e servirebbe sicuramente ad arricchire la lezione, a documentarla e a conservarla per eventuali recuperi. Progettazione: 1. Risorse e strumenti digitali utilizzati 2. Fotocamera digitale 3. Uso di immagini importate tramite pen-drive 4. Uso dello scanner per recuperare testi 5. Uso della videocamera per riprendere la fase pratica laboratoriale 6. Uso del proiettore per diapositive.
Reperimento delle risorse e scelta degli strumenti: Utilizzo di materiali in uso nella scuola, poveri o di costo molto contenuto e spesso di riciclo o reperibili con la collaborazione degli stessi alunni, per le fasi pratiche e laboratoriali. Organizzazione del materiale didattico Macchina fotografica digitale PC Software, in adozione nella mia scuola Diaproiettore Materiale di facile consumo e/o strutturato Materiale informativo vario recuperato tramite gli alunni stessi Gli alunni hanno partecipato a tutte le fasi pratico laboratoriali A turno hanno eseguito, insieme all'insegnante, le foto e le riprese Reperito materiale per la descrizione della fasi pratiche
Elementi metodologici e strategie didattiche che il docente intende applicare Sceneggiatura dell Unità di Lavoro TITOLO: LE API Sequenza descrizione attività: Presentazione dell attività tramite il racconto della storia di L APE CHE NON VOLEVA FARE IL MIELE Introduzione dell argomento. L insegnante attraverso una lezione dialogata con gli alunni affronta l'argomento delle api e della loro organizzazione sociale. Organizzazione di attività varie e laboratoriali per piccoli e grandi gruppi.
Esecuzione di filmati e foto durante le fasi laboratoriali. Realizzazione di libri e cartelloni riassuntivi delle attività svolte. Valutazione: La valutazione avverrà in itinere e alla fine del percorso e terrà conto dell impegno, del rispetto delle consegne assegnate, delle competenze acquisite cercando di rilevare soprattutto i valori formativi dell esperienza. Lavoro in équipe realizzato dai corsisti: Barni Anna Rita, Campus Cinzia, Mulas Maria Rosaria, Uselli Stefania.