Le politichedegliimpieghi



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Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari Set 3 Le politichedegliimpieghi LIUC Università Cattaneo A.A. 2014-2015 Valter Lazzari

I temi della lezione I prestiti nella gestione bancaria. I rischi nell attività di impiego. Politica di prestiti. Diversificazione del portafoglio. Vincoli normativi. Gliimpieghipercassaedifirma Riferimenti bibliografici Ruozi cap.8,cap.10

La politica di impieghi A. Insieme di pratiche messe in atto per la gestione dell intero attivo bancario B. La sola gestione degli impieghi in prestiti (politica dei prestiti o del credito), ovvero la gestione della funzione creditizia(attività caratteristica della banca). Comunque sia, essa Incide su: redditività aziendale liquidità aziendale (profilo economico); (profilo finanziario). Deve essere congegnata con la politica della raccolta per garantire flussi positivi di reddito in condizioni di equilibrio gestionale economico finanziario

Il profilo economico Il contributo dei prestiti alla redditività aziendale è determinato dalla: dimensione relativa del portafoglio prestiti; capacità dei prestiti di generare, ceteris paribus, maggiori flussi reddituali. L attività in prestiti comporta anche una serie di costi: di raccolta; perilrischiodicreditochesiassume(costodelcredito) operativi(in primis, per le risorse umane); amministrativi(gestione del contenzioso e recupero del credito);

Il profilo finanziario Sotto il profilo finanziario, la politica degli impieghi in prestiti determina: assorbimento di risorse; generazione di flussi positivi(rimborsi capitale e pagamento interessi); generazione di flussi positivi per eventuale smobilizzo del credito. La liquidità aziendale può essere migliorata e stabilizzata attraverso: diversificazione per tipologia di clientela e di impieghi; chiusura dei circuiti finanziari.

I rischi dell attività in prestiti L attività in prestiti origina una pluralità di rischi: di credito, quando la banca subisce perdite o per mancato pagamento o per deterioramento del merito di credito; di tasso, quando le fluttuazioni della curva dei tassi risultano pregiudizievoli alla redditività bancaria; di liquidità, causato prevalentemente dall attività di trasformazione delle scadenze operativo, per carenze documentali o errori procedurali reputazionale, per «misconduct» nel processo di erogazione del credito (vs. soggetti collegati, distrazione di fondi, frodi, )

I rischi dell attività in prestiti Rischio di credito e di liquidità sono strettamente interconnessi. quanto più remota è la scadenza, tanto più aumentano il rischio di credito e quello di liquidità: scadenza più remota = valutazione merito di credito più complicata; maggiore trasformazione di scadenze = maggiore rischio di liquidità; manifestazioni del rischio di credito incidono sulle condizioni di liquidità aziendale.

La politica dei prestiti L insieme coordinato di scelte che la banca assume in merito a: dimensione del portafoglio prestiti (profilo quantitativo) stabilità, facendo attenzione alle conseguenze sulla liquidità aziendale; elasticità, con riferimento alla capacità di modificare il portafoglio; qualità, per salvaguardare condizioni di redditività, liquidità e solvibilità in modo da ottenere risultati soddisfacenti e duraturi. diversificazione del portafoglio prestiti criteri di selezione dei prestiti (profilo qualitativo); (profilo valutativo).

Profilo quantitativo Distribuzione concentrazione del PIL Fattori che influenzano lo sviluppo quantitativo del portafoglio prestiti Esterni Interni Struttura del sistema finanziario Competitività del sistema finanziario Obiettivi del soggetto economico Caratteristiche dei mezzi amministrati Struttura e organizzazione della banca

Profilo qualitativo La qualità del portafoglio prestiti è garantita da una attenta attività di diversificazione, che può essere effettuata agendo sulle leve sottostanti Importi Scadenze Forme Tecniche Valute Settori di clientela Area geografica

Vincoli all attività creditizia L attività creditizia è vincolata da norme, tra cui quelle riguardanti: i grandi rischi, con l obiettivo d evitare concentrazioni di rischio eccessive definizione di grandi rischi (Esposizioni 10% del P.V.); limite posizione di rischio per singola banche (<25% del P.V.); limite per le banche appartenenti ai gruppi (<40% del P.V., nel rispetto del limite totale del 25%). i conflitti di interesse. mirano a evitare conflitti di interesse tra banche e imprese. Consistono in una serie di vincoli espressi in valori percentuali del patrimonio di vigilanza.

Gli impieghi per cassa Prestiti la cui concessione comporta subito, o a discrezione del cliente, un erogazione di risorse finanziarie. Si articolano in diverse forme tecniche, su due orizzonti temporali diversi: impieghi a breve termine: aperturadicreditoinc/c; operazioni di smobilizzo crediti; anticipazioni su pegno, riporto, prestito titoli, p/t. impieghi a medio lungo termine, che ricomprendono: Mutuo; leasing finanziario e operativo; prestiti in pool. L offerta di tali prodotti varia tra banche che erogano i prestiti per cassa declinando la propria offerta in base alle caratteristiche proprie e della clientela.

Gli impieghi per cassa Forma Tecnica Prestiti a breve termine Apertura di credito in c/c Smobilizzo crediti commerciali Anticipazioni su pegno Finalità Armonizzazione dei flussi finanziari Anticipo di flussi derivanti da concessione crediti Smobilizzo scorte eccedenti di magazzino Finanziamento invalori mobiliari Smobilizzo di portafoglio titoli,ottenimento della disponibilità dei titoli per regolamento operazioni di borsa Prestiti a medio/lungo termine Mutuo Leasing Finanziamenti in pool Finanziamento di investimenti fissi Finanziamento di investimenti fissi Finanziamento di progettidi sviluppo e acquisizioni societarie

Prestiti bancari (Centrale dei rischi, accordato, ml. di ) Totale Marzo 2012 % Marzo 2013 % ITALIA 1.827.907 100,0% 1.699.101 100,0% Amministraz. Pubbliche 69.165 3,8% 61.540 3,6% Società finanziarie 334.672 18,3% 354.415 20,9% società non finanziarie 1.102.339 60,3% 996.751 58,8% industria 388.100 21,2% 352.363 20,8% edilizia 166.559 9,1% 144.077 8,5% servizi 528.235 28,9% 479.926 28,3% famiglie produttrici 75.554 4,1% 66.505 3,9% famiglie consumatrici 240.708 13,2% 214.974 12,7%

Credito bancario ( ml.) Marzo 2013 Accordato operativo di cui: a breve termine di cui: Utilizzato di cui: con garanzia reale Valori al netto delle sofferenze TOTALE ITALIA 1.699.101 41,5% 76,1% 28,7% Amministrazioni pubbliche 61.540 30,0% 66,4% 0,7% Società finanziarie 354.415 32,1% 80,5% 4,4% Società non finanziarie 996.751 52,0% 70,1% 26,1% di cui: industria 352.363 62,8% 60,9% 11,8% edilizia 144.077 40,1% 87,5% 51,5% servizi 479.926 48,1% 71,1% 28,2% Famiglie produttrici 66.505 33,0% 89,2% 55,2% Famiglie consumatrici 214.974 14,9% 94,8% 80,1%

Credito bancario Per ammontare concesso (% - March 2013) Numero affidati accordato operativo Utilizzato/ accordato gar. reali/ accordato Sconf.ment /accordato da 30.000 a 75.000 33,8% 4,9% 94,5% 74,6% 1,6% da 75.000 a 125.000 21,1% 6,8% 96,7% 87,9% 1,0% da 125.000 a 250.000 19,7% 8,8% 95,3% 83,0% 1,2% da 250.000 a 500.000 7,3% 4,7% 87,1% 57,4% 2,6% da 500.000 a 1.000.000 3,8% 4,5% 81,6% 41,6% 3,1% 1.000.000-2.500.000 2,8% 7,0% 80,3% 37,6% 3,1% 2.500.000-5.000.000 1,1% 6,0% 79,3% 35,0% 3,0% 5.000.000-25.000.00 0,9% 14,0% 76,0% 29,4% 2,9% oltre 25.000.000 0,2% 43,2% 73,0% 11,9% 1,3% Totale 90,6% 99,9% 80,0% 35,6% 1,9%

Prestiti a residenti: per contratto (except banks) Dati a marzo 2013 Totale % milioni (Esclusi anticipi su crediti e su carte di credito) APERT. DI CREDITO IN C/C 367.680 26,6% MUTUI 947.912 68,5% C/CESSIONE STIPENDIO 8.297 0,6% PRESTITI PERSONALI 32.176 2,3% FACTORING 5.400 0,4% LEASING FINANZIARIO 22.112 1,6% Impieghi 1.383.577 100%

I crediti di firma La banca assume o garantisce l obbligazione del soggetto richiedente con l obiettivo di ridurre i rischi a cui è esposta la controparte del cliente affidato. Sono usati in diverse circostanze, specie quando manca la piena consapevolezza dell affidabilità della propria controparte(es.: operazioni commerciali con l estero). Al pari dei crediti per cassa, quelli di firma richiedono una preliminare valutazione di affidamento con cui la banca stima il merito creditizio del proprio cliente. Diversamente dagli impieghi per cassa, che comportano un esborso monetario non condizionato a eventi esterni, i crediti di firma, nel caso di regolare svolgimento del rapporto, non interessano la cassa. L impiego di risorse finanziarie si verifica solo in casi patologici, ossia quando il cliente non è in grado di adempiere l obbligazione garantita dal credito di firma.

I crediti di firma: forme tecniche Il credito di accettazione Accettazione bancaria: cambiale tratta con cui un impresa (traente) ordina ad una banca (accettante) di pagare una certa somma ad una determinata scadenza. La banca, con l accettazione della tratta diventa l obbligato principale. Il traente si obbliga a mettere, per tempo, a disposizione della banca le somme necessarie per adempiere alla propria obbligazione. E usata dalle imprese che vogliono raccogliere risorse direttamente dagli investitori per tagli solitamente elevati(> 500.000 ). Comporta costi per commissioni, interessi passivi e oneri fiscali Non hai preso piede, ma ha piuttosto svolto un ruolo marginale.

I crediti di firma: forme tecniche 20 Polizza di credito commerciale L impresa emette un documento che attesta un debito(e i suoi termini) La banca, attraverso il rilascio di una fideiussione, funge da garante; La banca può anche operare in veste di collocatore del titolo; Come l accettazione bancaria non ha riscosso particolare successo. Partecipazioni a gare d appalto bid bond: la banca garantisce la partecipazione alla gara e la firma del contratto in caso di aggiudicazione; performance bond: la banca garantisce la qualità dei lavori svolti dall appaltatrice; advance-payment bond: la banca garantisce che il cliente adempierà l obbligazione nel caso egli abbia ricevuto un pagamento anticipato; ritention money guarantee: per ottenere parte dei pagamenti che la stazione appaltante trattiene sotto forma di garanzia.

Impieghi totali: Banche e CDP ml. marzo-12 marzo-12 marzo-13 marzo-13 impieghi totali 1.972.730 100,0% 1.939.679 100,0% di cui sofferenze 108.561 5,5% 132.024 6,8% operazioni con residenti 1.937.477 98,2% 1.899.409 97,9% di cui: sofferenze 107.614 5,5 % 130.998 6,8% operazioni con non residenti 35.210 1,8% 40.219 2,1% di cui: sofferenze 946 0,0% 1.025 0,1%

Sofferenze : per classe d ammontare ( / ml.) Marzo 2011 Numero affidati sofferenze % totale 886.008 79.706 100,0% da 250 a 30.000 592.632 4.895 6,1% da 30.000 a 75.000 112.336 4.656 5,8% da 75.000 a 125.000 58.650 4.887 6,1% da 125.000 a 250.000 66.155 9.521 11,9% da 250.000 a 500.000 26.956 7.187 9,0% da 500.000 a 1.000.000 13.980 7.209 9,0% da 1.000.000 a 2.500.000 9.505 10.553 13,2% da 2.500.000 a 5.000.000 3.293 8.006 10,0% da 5.000.000 a 25.000.000 2.258 14.821 18,6% oltre 25.000.000 243 7.972 10,0%

Sofferenze : per classe d ammontare ( / ml.) Marzo 2013 Numero affidati sofferenze % totale 1.144.969 125.888 100,0% da 250 a 30.000 729.581 6.193 4,9% da 30.000 a 75.000 153.895 6.733 5,3% da 75.000 a 125.000 82.524 7.271 5,8% da 125.000 a 250.000 98.812 15.065 12,0% da 250.000 a 500.000 38.293 10.990 8,7% da 500.000 a 1.000.000 19.496 10.925 8,7% da 1.000.000 a 2.500.000 13.598 16.564 13,2% da 2.500.000 a 5.000.000 4.957 13.413 10,7% da 5.000.000 a 25.000.000 3.444 24.941 19,8% oltre 25.000.000 369 13.794 11,0%

Sofferenze: per settore Dati a marzo 2011 Numero affidati (unità) Sofferenze (milioni) Affidati % Sofferenze % Amm.ni pubbliche 19 37 0,0% 0,0% Società finanziarie 970 517 0,1% 0,7% Società non finanziarie 144.742 53.200 16,4% 67,0% di cui: industria 34.467 18.202 3,9% 22,9% edilizia 25.597 10.962 2,9% 13,8% servizi 82.124 22.845 9,3% 28,8% Famiglie produttrici 127.633 8.293 14,5% 10,4% Famiglie consum. 607.038 17.383 69,0% 21,9% TOTALE 880.402 79.430 100,0% 100,0%

Sofferenze: per settore Dati a marzo 2013 Numero affidati (unità) Sofferenze (milioni) Affidati % Soffer. % Amm.ni pubbliche 25 54 0,0% 0,0% Società finanziarie 1409 809 0,1% 0,6% Società non finanziarie 198.547 85.471 17,5% 68,1% di cui: industria 43.720 25.527 3,8% 20,4% edilizia 37.629 21.330 3,3% 17,0% servizi 113.860 36.764 10,0% 29,3% 25 Famiglie produttrici 167.606 12.028 14,7% 9,6% Famiglie consum. 768.955 27.072 67,7% 21,6% TOTALE 1.136.542 125.434 100,0% 100,0%

Le partecipazioni L acquisto di partecipazioni azionarie in imprese non finanziarie era in precedenza regolata da tre limiti: l. di concentrazione, inteso come il limite massimo in termini di PV della singola partecipazione; l. complessivo, inteso come il limite massimo in termini di PV dell intero portafoglio partecipazioni; l. di separatezza, inteso come il limite della singola partecipazione in termini di capitale della partecipata.

Le partecipazioni Il limite di concentrazione dipendeva inoltre dal fatto che le banche fossero: Ordinarie. Patrimonio di vigilanza inferiore ad 1 mld ; Abilitate. Patrimonio di vigilanza non inferiore ad 1 mld ed elevata esperienza nel settore; Specializzate. Patrimonio di vigilanza non inferiore ad 1 mld, elevata esperienza nel settore e raccolta prevalentemente a M/L termine.

Le partecipazioni Prima Limitedi Concentrazione Limite di partecipazione Limite Complessivo Limite di Separatezza Banche ordinarie 3% PV 15% PV 15% cap. partecipato Banche abilitate 6% PV 50% PV 15% cap. partecipato Banche specializzate 15% PV 60% PV 15% cap. partecipato Adesso Limitedi Concentrazione Limite di partecipazione Limite Complessivo Limite di Separatezza Banche 15% PV 60% PV abolito NB: in caso di partecipazione a sindacato di collocamento tali limiti possono essere superati massimo per 5 giorni.