Pag. 1 di 8 Procedura Aziendale per la sorveglianza dei REFERENTI DEL DOCUMENTO D.ssa Loria Bianchi Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data nuova emissione Sezioni revisionate 1 02/02/2012 Protocolli e linee guida interne C.I.O Firme Redatto Verificato Approvato Referente Documento Clinical Risk Manager Direttore Sanitario Resp.li C.I.O. Resp. Dip. GRC e Contensioso
Pag. 2 di 8 INDICE 1. Scopo 3 2 Campo di applicazione ed applicabilità 3 3 Modalità operative..3 3.1 Introduzione 3 3.1.1 Modalità organizzative della sorveglianza dei patogeni sentinella..4 3.2 Criteri generali di individuazione dei microrganismi ed eventi sentinella...4 3.3 Liste dei microrganismi ed eventi sentinella e modalità di individuazione.. 4 3.3.1 Microrganismi ad elevata diffusibilità e pericolosità...4 3.3.2 Microrganismi con particolari profili di resistenza..5 3.3.2.1 Modalità di conservazione dei ceppi...5 3.3.3 Microrganismi isolai da matrici nobili...5 3.4 Modalità di comunicazione 6 4. Ritorno dei dati...6 5 Riferimenti bibliografici...7 6 Matrice delle responsabilità 8
Pag. 3 di 8 1. SCOPO La sorveglianza delle infezioni correlate all assistenza (ICA) o infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA) include attività diverse, con metodologie ed obiettivi differenziati: a. Attività mirate a quantificare la frequenza di infezioni endemiche, per operare confronti e descrivere trend; b. Attività mirate ad identificare tempestivamente singoli casi di infezione, che richiedono interventi immediati per limitarne la diffusione. La sorveglianza dei patogeni sentinella, ossia l identificazione tempestiva di ciascun paziente con un infezione sostenuta da alcuni microrganismi che vengono definiti sentinella (o alert), a causa della loro elevata patogenicità ed elevata diffusibilità, sono un classico esempio del secondo tipo di attività Scopo di questa procedura è: Descrivere le attività da espletare in presenza di microrganismi e/o eventi che necessitano di un azione immediata da parte del reparto o del sanitario di riferimento, per motivi d ordine epidemiologico e/o clinico. Definire i criteri generali d individuazione degli eventi e dei microrganismi allertanti Individuare in dettaglio i singoli microrganismi ed eventi sentinella, definendone le modalità d individuazione, e gli interventi ad essi collegati. 2 Campo di applicazione e applicabilità La procedura viene applicata a tutte le attività inerenti l individuazione morfologica, colturale o sierologica dei microrganismi ed eventi sentinella e gli interventi ad essi collegati. Le modalità operative descritte nel documento interessano tutti i reparti delle strutture aziendali. 3 Modalità operative 3.1 Introduzione L identificazione di un microrganismo sentinella deve essere seguita dalla sua segnalazione immediata a chi di dovere e dalla successiva adozione di appropriate misure di controllo. La sorveglianza dei ha numerose ricadute positive: Consente la precoce individuazione dei patogeni sentinella e previene la loro diffusione, riducendo, quindi, il rischio di eventi epidemici; Promuove l interazione quotidiana e fattiva dei componenti del gruppo operativo di controllo delle infezioni tra di loro e con le strutture ; Stimola una maggiore attenzione al problema del rischio infettivo da parte di tutti gli operatori sanitari; Aumenta la percezione di tale rischio; Promuove l adozione di corrette precauzioni di isolamento Negli ultimi anni, si è assistito ad una crescente diffusione di infezioni sostenute da microrganismi che classicamente rientrano nella categoria degli alert, quali quelli resistenti agli antibiotici ad esempio MRSA, VRE, bacilli gram negativi con resistenze multiple), presenti sia in ospedale che nel territorio (ad esempio nelle strutture residenziali per anziani o nell ambito dell assistenza domiciliare). Le infezioni da esse sostenute possono assumere carattere di notevole pericolosità per la difficoltà del loro trattamento e per la
Pag. 4 di 8 particolare virulenza di alcuni di essi (stafilococchi, pseudomonas, enterobacter) o per germi dotati di minore virulenza (acinetobacter, stenotrophomonas, enterococchi) perché colpiscono pazienti con ridotti poteri di difesa immunitaria e di barriera. Da qui la necessità di implementare programmi di sorveglianza e di controllo degli alert organisms. 3.1.1.Modalità organizzative della sorveglianza dei patogeni sentinella Un sistema di sorveglianza dei patogeni sentinella in primo luogo vede coinvolto, fin dall inizio, il seguente personale sanitario: - il microbiologo; - le figure professionali addette al controllo delle ICA e/o ICPA che sono responsabili dell attivazione degli interventi appropriati (ad esempio, la visita in reparto del personale del gruppo operativo di controllo delle infezioni per verificare che siano state adottate le misure appropriate per la prevenzione della trasmissione e per valutare se attivare l indagine epidemiologica su precedenti contatti e potenziali esposizioni). Le attività di sorveglianza dei patogeni sentinella sono incluse nel programma di controllo delle infezioni correlate all assistenza e sono integrate con quelle del rischio clinico e biologico 3.2 Criteri generali di individuazione dei microrganismi e degli eventi sentinella In relazione all epidemiologia locale ed alle indicazioni in materia riportate in letteratura viene definito un elenco dei germi sentinella classificandoli in tre gruppi: 1. Microrganismi ad elevata diffusibilità e pericolosità 2. Batteri con particolari profili di resistenza 3. Microrganismi isolati da matrici nobili 3.3 Liste dei microrganismi ed eventi sentinella e modalità di individuazione 3.3.1 Microrganismi ad elevata diffusibilità e pericolosità 1. Aspergillus 2. Mycobacterium tuberculosis (isolato da materiale respiratorio) 3. Clostridium difficile produttore di tossine 4. Legionella (solo quelle correlate all assistenza, probabili o certe) 5. Salmonella 6. Altri patogeni altamente diffusibili, che vengono isolati raramente: Vibrio cholerae, Yersinia pestis, Francisella tularensis, Bacillus Anthracis, Corynebacterium diphtheriae. Le modalità di individuazione dei microrganismi rilevati sono le seguenti: 1. Aspergillus Individuazione all esame colturale di Aspergillus Individuazione dell antigene specifico di Aspergillus in liquidi biologici 2. Micobacterium tubercolosis Individuazione all esame colturale di Mycobacterium tuberculosis complex dimostrazione di Bacilli Acido Alcool Resistenti (BAAR) all esame microscopico diretto dell espettorato o positività ad un test PCR Real-Time (riconfermata su un successivo campione o all esame microscopico) 3. Clostridium difficile
Pag. 5 di 8 dimostrazione della presenza di tossine e /o ceppi produttori di tossine del Clostridium difficile in campioni fecali 4. Legionella Individuazione di Legionella spp all esame colturale di secrezioni respiratorie, tessuto polmonare o sangue Dimostrazione di una risposta specifica degli anticorpi specifici al sierogruppo 1 o ad altri sierogruppi della Legionella pneumophila o di altre specie di Legionella. Individuazione dell antigene specifico della Legionella nelle urine. 5. Salmonella e Shigella Individuazione all esame colturale 6. Vibrio cholerae, Yersinia pestis, Francisella tularensis, Bacillus Anthracis, Corynebacterium diphtheriae. Individuazione all esame colturale 3.3.2 Batteri con particolari profili di resistenza 1. Staphylococcus aureus con ridotta sensibilità ai glicopeptidi (VISA)* 2. Staphylococcus aureus meticillina-resistente (MRSA)* 3. Enterococcus faecalis e faecium resistenti alla vancomicina e/o teicoplanina (VRE) 4. Bacilli Gram negativi non fermentanti (Pseudomonas spp., Burkholderia spp., Stenotrophomonas maltophilia, Acinetobacter spp., ecc.) con pan-resistenza o profilo di resistenza anomalo rispetto alla realtà locale 5. Enterobatteri produttori di EBSL e/o carbapenemasi* Poiché MRSA è un patogeno molto frequente viene inserito nella lista degli alert organism e si limitano le azioni successive alla sola segnalazione con nota inserita sul referto inviato al reparto 3.3.2.1 Conservazione dei ceppi I ceppi multiresistenti isolati vengono conservati presso la UO di Microbiologia del Laboratorio di Pistoia. 3.3.3 Microrganismi isolati da matrici nobili 1. Germi rilevati nelle emocolture e/o sangue 2. Germi rilevati nel liquor Le modalità di rilevazione del microrganismo,in base alle quali il personale sanitario del settore procede alla comunicazione al sanitario di riferimento, sono le seguenti: 1. Germi rilevati nelle emocolture e/o sangue. Individuazione di qualsiasi microrganismo all esame colturale Dimostrazione di germi all esame microscopico dopo segnalatepositive dal sistema di rivelazione dello strumento colorazione Gram di emocolture Individuazione di un qualsiasi microrganismo (virus/batterio/micete) con tecniche di biologia molecolare (Real-Time PCR, FISH, etc) e sintomatologia clinica evidente. 2. Germi rilevati nel liquor Dimostrazione della presenza di antigeni mediante prova di microagglutinazione
Pag. 6 di 8 Dimostrazione di germi all esame microscopico dopo colorazione di Gram Individuazione di qualsiasi microrganismo all esame colturale del liquor Individuazione di un qualsiasi microrganismo (virus/batterio/micete) con tecniche di biologia molecolare (Real-Time PCR, FISH, etc) e sintomatologia clinica evidente. 3.4 Modalità di comunicazione A. Per individuazione di Microrganismi o eventi sentinella precedentemente dettagliati nei gruppi: 1. Microrganismi ad elevata diffusibilità e pericolosità (paragrafo 3.3.1) e 2. Matrici nobili (paragrafo 3.3.3.) il personale della UO di Microbiologia, accertata l assenza di esiti positivi precedenti tramite il sistema informatico del laboratorio, procede alla comunicazione telefonica con successivo invio di fax al reparto di provenienza del campione e alla Direzione Medica di Presidio. La comunicazione telefonica va effettuata in ordine di priorità ad un medico del setting in cui è ricoverato il paziente interessato, al Coordinatore Inferimeiristico o all infermiere del reparto.in caso di paziente non ricoverato, ad esempio per pazienti afferenti da RSA etc, la comunicazione telefonica va effettuata al medico prescrittore dell esame. In caso di esito positivo Salmonella spp, Bacilli Acido Alcool Resistenti, Neisseria Meningitidis va effettuata comunicazione telefonica e/o tramite fax anche al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. Alla comunicazione preliminare telefonica farà seguito la normale refertazione come da disposizioni della UO di Microbiologia. Copia dell invio dei fax viene archiviata presso la struttura della Microbiologia. B. Per individuazione di microrganismi del gruppo Antibioticoresistenza (paragrafo 3.3.2) il personale della UO di Microbiologia procede alla comunicazione telefonica al sanitario di riferimento e successiva trasmissione dell antibiogramma in referto (con comunicazione anche alla Direzione Medica di Presidio mediante fax). In caso di individuazione (secondo le modalità dettagliate al paragrafo 3.3.2) copia del referto firmato deve essere inviato al fax della U.O. Malattie Infettive per facilitare le azioni di consulenza da parte del personale medico specialistico. 4. RITORNO DEI DATI I dati relativi alla sorveglianza dei germi sentinella sono registrati ed elaborati dal CIO che, con cadenza annuale, elabora un Report riassuntivo da discutere durante la riunione del CIO di inizio anno, al fine di attuare azioni migliorative nella corretta gestione degli eventi sentinella. Responsabilità della Microbiologia Il Laboratorio di Microbiologia ha la responsabilità di sorveglianza degli eventi sentinella e dei cluster epidemici come contributo alla sorveglianza delle ICA/IPCA. Nello specifico il laboratorio di microbiologia deve: 1. segnalare l isolamento/rilevazione di un patogeno incluso nella lista dei sentinella riportati in questa procedura e/o decisi alla riunione annuale dei CIO Aziendale in base alla letteratura internazionale e all epidemiologia locale. Le modalità di segnalazione sono quelle riportate nel paragrafo 3.4 2. partecipare in maniera attiva ai punti 1, 2 e 3 del paragrafo 6.
Pag. 7 di 8 5 Riferimenti bibliografici 1. PROGETTO INF-OSS Prevenzione e controllo delle infezioni associate all assistenza sanitaria e sociosanitaria - Compendio delle principali misure per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate all assistenza. Marzo 2009 2. PROGETTO CCM Sicurezza del paziente: il rischio infettivo - Documento di indirizzo per la Sorveglianza dei patogeni sentinella. Ottobre 2008 3. Lance R. et al. Hunting Health Care associated Infections from the Clinical microbiology laboratory: Passive, Active and Virtual Surveillance. J Clin Microbiol 2002: 1-4 4. Center for Diseases Control and Prevention(CDC) 2009. Guidanc for Control of Infections with Carbapenem resistant or Carbapenemase Producing Enterobacteriaceae in Acute Care facilities http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm5810a4.htm 5. PROGETTO ARIS dell ISS. http://www.simi.iss.it/files/sche_tec%202007-04.pdf 6. Carmeli y., Akova M., Cornaglia G., Daikos G.L., Canton R., Rossolini G.M., Souli M., Giamarellou H.2010. Controllino the spread of carbapenemase producine Gram negatives: therapeutic approach andinfection control. Clin Microbiol Infect 16: 102-11 7. Gupta N., Limbago B.M., Patel J.B., Kallen A.J.2011. Carbapenem resistant enterobacteriaceae: epidemiology and prevention. Clin Infect Dis 53: 60-7. 8. Agenzia sanitaria e sociale regione dell Emilia Romagna. 2011. Indicazioni pratiche e protocolli operative per la diagnosi, la sorveglianza e il controllo degli enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio - sanitarie. 9. Haelthcare Infection Control Ptractices Ad visori Committee (HICPAC) and Center for Diseases Control and Prevention(CDC): Guidelines for isolation precautions: preventing transmission of infectious agents in healthcare setting. 2007 10. Haelthcare Infection Control Ptractices Ad visori Committee (HICPAC) and Center for Diseases Control and Prevention(CDC): Management of multidrug resistant organism in healthcare setting, 2006. 11. Goglio A. & Stefani S. Gram positivi resistenti e multiresistenti. Sinossi microbiologica. Progetto GISIG, Gruppo Italiano di Studio sulle infezioni Gravi. 2009 pp42-12. Robicsek A., Beaumont J.L., Paule S.M., Hacek D.M., Thomson R.B., Kaul K.L., King P., Peterson L.R. Universal surveillance for methicillin-resistant Staphylococcus aureus in 3 affiliated hospitals Ann Intern Med 2008; 148(6): 409-18 13. Eliopoulos G.M. Microbiology of drugs for treating multiply drug-resistant Gram positive bacteria. J Infect 2009 59(1): 17-24. 14. Kresken M., Becker K., Seifert H., Leitner E., Korber-Irrgang B., Von Eiff C., Loschmann P.A.Resistance trend and in vitro activity of tigecycline and 17 other antimicrobial agents against Gram-positive and gram-negative organism, including multidrug-resistant pathogens, in Germany. Eur J clin Microbiol Infect dis 2011; 15. Neonakis I.K., Spandidos D.A., Petinaki E. Confronting multidrug-resistant Acinetobacter baumannii: a review. Int J Antimicrob Agents 2011. 16. Kunz A.N. & Brook I. Emerging resistant Gram-negative aerobic bacilli in hospital-acquired infections. Chemotherapy 2010; 56(6): 492-500. 17. Rong S.L. & Leonard S.N. Heterogeneous vancomycin resistance in Staphylococcus aureus: a review of epidemiology, diagnosis, and clinical significance. Ann Pharmacother 2010; 44(5): 844-50 18. Rossolini G.M., luzzaro F., Migliavacca R., Mugnaioli C., Pini B., De Luca F., Perilli M., Pollini S., Spalla :, Amicosante G., Toniolo A., Pagani L. Antimicrob Agents Chemother. 2008; 52(11):4023-9. 19. European Antimicrobical Resistance Surveillance System. EARSS Annual Report 2007. 20. Bartlett J.C. Narrative review: the new epidemic of Clostridium difficile associated enteric disease. Annal of Internal Medicine, 2006; 15 (10): 758-764
Pag. 8 di 8 6. MATRICE DELLE RESPONSABILITA Soggetti coinvolti: DMP Direttore Medico di Presidio; DUO Direttori UU.OO./SSAA; PLM Personale laureato della sezione di microbiologia, CCIO comitato infezioni ospedaliere. DMP DUO PLM CCIO Elaborazione procedura R A Diffusione della procedura R C Verifica applicazione procedura C R Applicazione della procedura R R Report annuale Archiviazione procedura R Revisione della procedura A C R R R= responsabile azione; C= collaboratore; A= approvazione