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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali DIPENDENTI POLICLINICO S. MATTEO DI PAVIA: LE RISPOSTE AL QUESTIONARIO SPOSTAMENTI CASA-LAVORO 1 Sabrina Spaghi Università di Pavia, Collaboratrice Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali I dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia sono stati invitati a rispondere al questionario spostamenti casa-lavoro (QSCL) 2 al fine di analizzare le scelte modali e le abitudini di viaggio nei giorni feriali del personale. Ciascun dipendente ha potuto compilare il questionario on-line, attraverso una piattaforma digitale, collegandosi dal proprio pc al link indicato. Sul totale di 3.200 dipendenti, sono state raccolte 730 interviste valide ai fini dell elaborazione dei dati 3, ovvero ha partecipato all indagine il 22,8% dei dipendenti. Il questionario è suddiviso nelle seguenti 11 sezioni tematiche: 1. Informazioni generali: include domande iniziali sulla persona intervistata e sul suo nucleo familiare, domande inerenti al luogo di residenza/domicilio per indagare l origine degli spostamenti casa-lavoro; 1 Documento prodotto dall Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nell ambito del progetto Pavia Mobility Manager, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo nell ambito del Bando 2010 Promuovere forme di mobilità sostenibile alternative all auto privata. 2 Il questionario, creato nell ambito del Progetto Pavia Mobility Manager, rileva le abitudini di viaggio per il tragitto casa-lavoro dei dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia nell anno 2013. Il questionario è stato somministrato anche ai dipendenti dell Università di Pavia, del Comune di Pavia e della Provincia di Pavia (con alcune differenze: per gli enti diversi dall Università è stata prevista una versione ridotta con meno domande). Una versione ad hoc del questionario è stata anche somministrata ad un campione di studenti universitari. 3 Le interviste valide usate come campione totale per l elaborazione delle risposte sono però 726, sono state infatti scartate 4 interviste perché non fornivano dati completi in merito a domande importanti (come l origine dei flussi). 1

2. Abitazione/alloggio: include domande relative alle caratteristiche abitative del luogo di residenza/domicilio, per analizzare eventuali correlazioni fra tali informazioni e le scelte modali di trasporto 4 ; 3. Reddito e risparmio: include domande sul reddito familiare, per fare emergere eventuali rapporti fra lo status economico degli intervistati e la propensione alla mobilità sostenibile urbana; 4. Tipologia contrattuale e orario di lavoro: include domande inerenti al profilo lavorativo dell intervistato, in particolare per avere informazioni sugli orari abituali di entrata/uscita dal lavoro; 5. Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-lavoro: include domande specifiche sugli spostamenti casa-lavoro per analizzarne la durata, la distanza, il mezzo usato, le motivazioni di certe abitudini di viaggio, ecc.; 6. Spostamenti con mezzo a motore: include domande sull uso dell auto/moto per i viaggi feriali e analizza la durata del viaggio, la distanza, le caratteristiche dell auto/moto usata, le motivazioni della scelta, le spese mensili legate al mezzo posseduto/usato, la propensione ad eventuali mezzi/alternative sostenibili 5 ; 7. Spostamenti con mezzi pubblici: include domande sull uso del trasporto pubblico locale per i viaggi feriali indagando, oltre alla distanza percorsa e alle ragioni della scelta, anche in merito agli abbonamenti usati 6 ; 8. Spostamenti in bicicletta/a piedi: include domande relative alla distanza percorsa e alle motivazioni di questa scelta modale 7 ; 9. Sosta e parcheggi: include domande per valutare il giudizio degli intervistati sulla situazione dei parcheggi in città e presso la propria sede lavorativa, oltre che le abitudini di sosta consolidate; 10. Disponibilità e propensione a mezzi alternativi: include domande per analizzare la disponibilità degli intervistati a provare mezzi alternativi per i tragitti casa-lavoro e le condizioni necessarie per tale cambiamento; 11. Attitudini e valutazioni personali: include domande finali inerenti lo stato di benessere personale legato agli spostamenti casa-lavoro e la possibilità di dare suggerimenti sul tema della mobilità urbana 8. 4 La Sezione nr. 2 è inserita nel questionario dei dipendenti dell Università di Pavia, mentre è tralasciata per gli intervistati degli altri enti pubblici. 5 La Sezione nr. 6 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in auto/moto al lavoro. 6 La Sezione nr. 7 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente al lavoro usando mezzi pubblici. 7 La Sezione nr. 8 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente al lavoro a piedi o in bicicletta. 8 Il questionario è descritto nel dettaglio nell appendice finale di questo rapporto. 2

Di seguito sono presentati i risultati dell elaborazione delle risposte 9 al questionario spostamenti casa-lavoro dei dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia 10. Sezione 1: Informazioni generali La Sezione 1 è costituita da 14 domande di carattere generale sulla persona intervistata e sul luogo di residenza/domicilio da cui il soggetto parte ogni giorno per recarsi a lavoro. La domanda n. 1 11, relativa all età degli intervistati, genera la distribuzione visibile nel Grafico 1. L età media degli intervistati è di anni 44 (linea rossa). Il 30% del campione ha meno di 39 anni, il 39% ha età compresa fra 40 e 49 anni, il 29% fra 50 e 59 anni, mentre solo il 2% è ultra-sessantenne: in definitiva la distribuzione è equa nelle varie classi di età (in media 1/3 del campione per ogni fascia), tranne per la classe degli ultrasessantenni che è poco rappresentata. Grafico 1 9 Le elaborazioni sono state fatte partendo dalle 726 interviste valide pervenute (campione totale). Per ogni singola domanda il campione totale può però variare in funzione del numero di risposte valide pervenute (il campione quindi si riduce a essere < 726 nel caso di una o più risposte non date). 10 I dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia sono stati invitati a compilare il questionario che comprendeva le Sezioni 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11. 11 Alla domanda n. 1 ha risposto l intero campione di 726 soggetti. 3

La distribuzione per sesso degli intervistati (domanda n. 2) 12 è visibile nel Grafico 2: si evidenzia la maggioranza della componente femminile (oltre i 2/3) sulla maschile. La domanda n. 3 dà invece informazioni relative allo stato civile 13 : la maggioranza degli intervistati è sposata (65%) (Grafico 3). Grafico 2 Grafico 3 12 Alla domanda n. 2 ha risposto l intero campione di 726 persone. 13 Alla domanda n. 3 ha risposto l intero campione di 726 persone. 4

Indagando invece in merito al titolo di studio (domanda n. 4) si evidenzia (Grafico 4) una equa distribuzione delle risposte dei dipendenti: ogni categoria di istruzione indicata è rappresentata in media dal 16% del campione; fanno eccezione le voci licenza elementare e nessun titolo, che non sono di fatto rappresentate (1 risposta ciascuna) 14. Grafico 4 Analizzando invece il luogo di residenza dichiarato (domande n. 5, 6, 7) emerge che la quasi totalità degli intervistati è residente in Provincia di Pavia (91%) 15 (Grafico 5) e circa 1/3 16 risiede nel territorio comunale di Pavia. Circa il 20% vive nei primi paesi di cintura al capoluogo provinciale, come Cura Carpignano, Cava Manara, Travacò Siccomario, San Martino Siccomario, San Genesio ed Uniti, Torre d Isola, Certosa e Valle Salimbene (Grafico 6): ciò conferma il ruolo dei Comuni limitrofi a Pavia come generatori di traffico verso il capoluogo negli orari di punta. Coloro che dichiarano invece di risiedere fuori dai confini della provincia pavese vivono soprattutto nelle province limitrofe di Milano (41%), Alessandria (10%) e Lodi (7%) 17 (Grafico 7). 14 Alla domanda n. 4 hanno risposto in 725 (1 risposta non data, campione totale di 726 individui). 15 Alla domanda n. 5 in merito alla Provincia di residenza hanno risposto 724 persone (2 risposte non date, campione totale di 726). 16 Alla domanda n. 6 inerente al Comune di residenza hanno risposto in 645 (14 risposte non date, sottocampione di 659 soggetti). 17 Alla domanda n. 7 ha risposto l intero sotto-campione di 65 soggetti. 5

Le due domande successive descrivono il nucleo familiare dell intervistato, in termini di numero di persone (domanda n. 8) 18 e di numero di minori in famiglia (domanda n. 9) 19. In media, le famiglie degli intervistati sono composte da 2,8 componenti (Grafico 8, linea rossa) e di questi 0,6 sono minori (Grafico 9, linea rossa). Grafico 5 18 Alla domanda n. 8 relativa al numero di componenti in famiglia hanno risposto in 725 (1 risposta non data, campione totale di 726 individui). 19 Alla domanda n. 9 relativa al numero di minori in famiglia hanno risposto in 632 (94 risposte non date, campione totale di 726 individui). 6

Grafico 6 7

Grafico 7 Grafico 8 8

Grafico 9 Analizzando infine il punto di origine degli spostamenti casa-lavoro (domande n. 10-14), ovvero il luogo da cui l intervistato parte usualmente per recarsi al lavoro (che può coincidere o meno con l abitazione di residenza), emerge che (Grafici 10 e 11) la quasi totalità degli spostamenti parte dalla provincia di Pavia (94%) 20, solo il 6% dei viaggi ha origine extraprovinciale, con provenienza dalle Province di Milano, Alessandria e Lodi 21. Circoscrivendo l attenzione ai soli viaggi con origine nella provincia pavese, emerge che (Grafico 12 e Figura 1) circa il 40% di essi ha origine all interno del comune di Pavia 22, mentre la maggioranza (60%) proviene dai Comuni limitrofi al capoluogo (Grafico 13 e Figura 2), in particolare dai primi Comuni di cintura e dalla zona di Voghera 23. 20 Alla domanda n. 10 relativa all origine dei viaggi in Provincia di Pavia hanno risposto in 725 (1 risposta non data, campione totale di 726 persone). 21 Alla domanda n. 11 relativa all origine extra-provinciale dei viaggi ha risposto l intero sotto-campione di 45 soggetti. 22 Alla domanda n. 12 inerente all origine dal capoluogo pavese o meno hanno risposto in 674 (6 risposte non date, sotto-campione di 680 soggetti). 23 Alla domanda n. 13 ha risposto l intero sotto-campione di 407 individui. 9

Grafico 10 Grafico 11 10

Grafico 12 Figura 1: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale provinciale) Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 11

Grafico 13 12

Figura 2: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale macroarea) Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di Osservando infine i viaggi interni a Pavia (ovvero i viaggi con origine e destinazione in città) 24, si nota nelle risposte la prevalenza, come punto di origine degli spostamenti casalavoro, della zona 1 (centro storico, 28% del campione), seguita dalla zona 8 (Pavia Nord-est, 19%) e dalle zone 4 e 9 (12% ognuna) (Figure 3 e 4, Grafico 14). Figura 3: Zonizzazione comune di Pavia Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 24 Alla domanda n. 14 relativa ai viaggi con origine Pavia hanno risposto 265 persone (2 risposte non date, sotto-campione di 267). 13

Grafico 14 Figura 4: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale comunale) Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 14

Sezione 3: Reddito e risparmio La Sezione 3 25 comprende un paio di domande inerenti allo status economico degli intervistati. Osserviamo quindi che (domanda n. 21) 26 in media nelle famiglie degli intervistati sono percepiti quasi due redditi (1,7) (Grafico 15, linea rossa) 27. Grafico 15 La domanda n. 22 28 indaga invece la classe di reddito dei singoli nuclei familiari (Grafico 16): quasi la metà del campione (44%) ha un reddito familiare annuo lordo compreso fra 13.001 e 39.000 euro, il 23% del campione ha invece reddito fra 39.001 e 66.000 euro. Da notare inoltre che un buon 14% decide di non dare risposta o non sa stimare il dato. 25 La Sezione 2 non è oggetto di questionario per i dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia, è stata inserita nel questionario dei soli dipendenti dell Università di Pavia: per gli enti diversi dall Università si è preferito infatti scegliere una versione più breve del Qscl. 26 Alla domanda n. 21 hanno risposto 681 soggetti (44 risposte non date, 1 eliminata perché errata, campione totale di 726 individui). 27 Reddito da lavoro, da pensione, rendite, ecc. Interessante notare che ci sono individui che hanno risposto 0: si ritiene sia un errore di comprensione della domanda, visto che se l intervistato è dipendente del Policlinico S. Matteo di Pavia percepisce sicuramente un reddito personale da lavoro. 28 Alla domanda n. 22 hanno risposto 682 persone (44 risposte non date, campione totale di 726). 15

Grafico 16 Sezione 4: Tipologia contrattuale e orario di lavoro La Sezione 4 include 10 domande che danno informazioni in merito alla situazione lavorativa dell intervistato, focalizzando l attenzione sugli orari di entrata/uscita da lavoro per indagare le abitudini di viaggio nei giorni feriali. Le prime 3 domande 29, di carattere generale, descrivono il profilo lavorativo, esaminando il tipo di qualifica del lavoratore (domanda n. 23), il luogo sede di lavoro (domanda n. 27), la tipologia del contratto (domanda n. 28): il 40% dei rispondenti è infermiere professionale o tecnico laureato, il 25% sono operatori sanitari o tecnici, il 18% è dirigente, mentre un significativo 17% dichiara di essere altro rispetto alle categorie proposte (Grafico 17); la quasi totalità del campione lavora nella sede centrale del S. Matteo in viale Golgi (Grafico 18) e ha un contratto di lavoro full time (95%, Grafico 19). 29 Alle domande n. 23, 27, 28 hanno risposto 633 soggetti (93 risposte non date, totale campione 726). 16

Grafico 17 Grafico 18 17

Grafico 19 Le successive 7 domande analizzano l orario abituale di lavoro: il 39% dei dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia osserva un orario di lavoro fisso, il 19% un orario flessibile e un significativo 42% dichiara un contratto con orario a turnazione (Grafico 20) 30. Grafico 20 30 Alla domanda n. 29 relativa al tipo di orario di lavoro hanno risposto 631 soggetti (95 risposte non date, totale campione 726). 18

La domanda n. 30 (Grafico 21) 31, che esamina la frequenza di presenza alla sede di lavoro, descrive una media di presenza lavorativa di 5 giorni a settimana. Grafico 21 Per analizzare l orario di ingresso/uscita dal lavoro si è diviso il campione fra lavoratori turnisti e non turnisti. Fra i rispondenti 268 sono dipendenti turnisti (domanda n. 31) 32 e dichiarano la distribuzione di orario descritta nei Grafici 22 (orario di entrata) e 23 (orario di uscita). Gli ingressi principali sono 3, ovvero mattutino (ingresso nella fascia oraria 6-9), pomeridiano (ingresso nella fascia 12-14) e serale (ingresso verso le 20-22 o verso mezzanotte). L ingresso della mattina è il più frequente. Non ci sono differenze sostanziali fra i vari giorni della settimana lavorativa. Le uscite si verificano in corrispondenza della fine dei turni indicati, quindi si osserva una prima fascia oraria di uscita fra le 12 e le 17 (turno mattutino), una seconda fascia di uscita fra le 19 e le 22 (turno pomeridiano) e una terza fascia oraria di uscita fra le 6 e le 8 del mattino (turno di notte). Anche per l uscita da lavoro non si rilevano differenze significative fra i giorni lavorativi della settimana. 31 Alla domanda n. 30 relativa alla frequenza lavorativa hanno risposto 628 soggetti (98 risposte non date, totale campione 726). 32 In merito ai turnisti (domanda n. 31) ha risposto l intero sotto-campione di 268 soggetti. 19

Sul fronte invece dei lavoratori non turnisti, 363 persone, (Grafici 24 e 25) 33, le fasce orarie di punta sono in ingresso fra le 7-8 e 8-9 (che coprono la quasi totalità del campione), marginalmente sono interessate anche le fasce orarie 6-7 e 9-10; l orario più frequente di uscita è fra le 15 e le 18, marginalmente sono interessate anche le fasce orarie 13-15 e 18-21. Non si rilevano differenze significative negli orari di entrata/uscita fra i vari giorni della settimana. Le abitudini dei lavoratori intervistati sono tali da non prevedere, se non per un 28% del campione, un rientro a casa durante la giornata lavorativa (Grafico 26) 34 : ciò riduce il numero degli spostamenti casa-lavoro e l impatto sulla congestione cittadina in un orario, quello di pranzo, che è già tipicamente da bollino rosso per via dell uscita degli studenti dalle scuole e dall Università. Circa 1/3 del campione dichiara invece di dovere uscire spesso per motivi imprevisti durante il giorno o di fermarsi oltre l orario abituale (Grafico 27) 35. Ne deriva quindi che la maggioranza degli intervistati non torna a casa per pranzo probabilmente a causa della distanza non ravvicinata fra l abitazione e la sede di lavoro, ma al contempo esce per pranzo o per fare commissioni varie nell orario di pausa centrale. Fra coloro che escono abitualmente in pausa pranzo, solo l 11% utilizza l automobile (Grafico 28) 36. 33 In merito ai non turnisti (domanda n. 32), hanno risposto in media 358 persone (in media 5 risposte non date, campione di 363). 34 Alla domanda n. 33 hanno risposto 632 individui (94 risposte non date sul campione totale di 726). 35 Alla domanda n. 34 hanno risposto 631 individui (95 risposte non date sul campione totale di 726). 36 Alla domanda n. 35 hanno risposto 628 individui (98 risposte non date sul campione totale di 726). 20

Grafico 22 21

Grafico 23 22

Grafico 24 23

Grafico 25 24

Grafico 26 Grafico 27 25

Grafico 28 Sezione 5: Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-lavoro La Sezione 5 si focalizza sulle caratteristiche degli spostamenti casa-lavoro degli intervistati: i tempi medi di viaggio, la distanza percorsa, le eventuali tappe durante gli spostamenti e le motivazioni associate, i mezzi privati posseduti in famiglia, le scelte modali abituali nei giorni feriali, le caratteristiche di eventuali spostamenti per motivi di lavoro durante la giornata. Partendo dall analisi della durata degli spostamenti casa-lavoro (domanda n. 36) 37, emerge la seguente distribuzione delle risposte (Grafici 29 e 30): il 35% del campione (206 soggetti) dichiara di impiegare mediamente fra 10 e 20 minuti per il tragitto casa-lavoro (o viceversa); il 26% (154 soggetti) dichiara un tragitto di 20-30 minuti; il 17% dichiara in media un tempo di 5-10 minuti (102 persone); il 21% invece un tempo superiore a 30 minuti (125 persone). 37 Alla domanda n. 36 hanno risposto 588 individui (138 risposte non date sul campione totale di 726). 26

Grafico 29 Grafico 30 27

Interessante notare che il dato differisce nei mesi estivi: in estate aumenta la quota di coloro che dichiarano spostamenti entro i 20 minuti, mentre diminuisce il numero di intervistati che dichiara spostamenti di lunga durata (sopra i 20 minuti). Una possibile spiegazione a questo dato è l utilizzo, da parte di coloro che dichiarano tempi brevi di viaggio, di mezzi sostenibili e non motorizzati (bicicletta, a piedi) durante l estate. Viceversa, per coloro che dichiarano tempi maggiori di viaggio, la durata degli spostamenti nei mesi estivi si riduce a parità di mezzo di trasporto usato, probabilmente per via delle migliori condizioni atmosferiche e della minore congestione cittadina (scuole chiuse, ferie, ecc.). In merito alla distanza percorsa (domanda n. 37) 38, la metà del campione percorre un tragitto di 10-50 km (origine del viaggio probabilmente in provincia di Pavia), il 46% percorre una distanza fra 1 e 10 km (origine del viaggio probabilmente in Pavia o nei Comuni di cintura), infine marginale (4%) è il numero degli intervistati che percorre meno di 1 km (spostamenti interni alla città) e più di 50 km (tragitti molto lunghi da fuori provincia) (Grafico 31). Grafico 31 Lo spostamento abituale per recarsi a lavoro è indiretto (ovvero prevede fermate/tappe intermedie per ragioni varie) per l 11% degli intervistati (domanda n. 38, Grafico 32), mentre 38 Alla domanda n. 37 hanno risposto in 588 (138 risposte non date, campione di 726). 28

tale percentuale sale al 21% per lo spostamento di ritorno a casa (domanda n. 39, Grafico 33) 39. Grafico 32 Grafico 33 Al mattino le eventuali tappe intermedie di viaggio sono dovute soprattutto (73%) per accompagnare i figli all asilo/scuola (domanda n. 40, Grafico 34) 40. Di pomeriggio, invece, il 39 Alla domanda n. 38 hanno risposto in 588 (138 risposte non date, campione di 726), alla domanda n. 39 hanno risposto in 585 (141 risposte non date, campione di 726). 40 Alla domanda n. 40 ha risposto l intero sotto-campione di 66 persone. 29

motivo principale delle deviazioni è la necessità di fare acquisti (spesa ad es.) o commissioni (40%), la gestione dei figli scende al 25%, mentre si rileva un 14% del campione che dichiara una motivazione diversa e non specificata ( altro ) rispetto a quelle proposte (domanda n. 41, Grafico 35) 41. Grafico 34 Grafico 35 41 Alla domanda n. 41 hanno risposto in 123 persone, ovvero tutto il sotto-campione. 30

La frequenza degli spostamenti indiretti differisce nel caso di andata o ritorno dal lavoro (domanda n. 42, Grafico 36) 42 : nei viaggi casa-lavoro, la maggioranza del campione dichiara di fare tappe intermedie 5 volte a settimana (quindi durante tutti i giorni lavorativi); nei viaggi lavoro-casa, prevale la frequenza di 3-4-5 volte a settimana. Tale differenza di frequenza si spiegherebbe proprio in funzione dei motivi dichiarati (Grafici 34 e 35): mentre l accompagnamento mattutino dei figli ha cadenza necessariamente quotidiana, le commissioni post-lavorative sono saltuarie nei giorni feriali. La domanda n. 43 43 dà informazioni sul numero di mezzi privati di trasporto posseduti dall intervistato e dal suo nucleo familiare (Grafico 37): il 51% degli intervistati dichiara di avere 2 automobili di proprietà in famiglia, mentre il 34% ne dichiara 1. Il 95% del campione possiede almeno un auto (Grafico 37.a). I motocicli sono meno diffusi, vediamo ad esempio che il 69% degli intervistati non ne possiede, il 23% ne possiede solo 1 (Grafico 37.b). Il 25% del campione non possiede biciclette in famiglia, a cui si contrappone un buon 29% che invece ne possiede un minimo di 3 (Grafico 37.c). Grafico 36 42 Alla domanda n. 42 hanno risposto 135 soggetti (54 risposte non date, sotto-campione di 189). 43 Alla domanda n. 43 hanno risposto in 588 (138 risposte non date, campione di 726). 31

Grafico 37 Grafico 37.a 32

Grafico 37.b Grafico 37.c 33

Le domande 44 e 45 44 sono invece inerenti alle scelte modali degli intervistati, ovvero danno informazioni in merito a quale mezzo di trasporto viene usato abitualmente per recarsi a lavoro e tornare a casa. Era possibile per ogni dipendente identificare l utilizzo di più di un mezzo per lo stesso tragitto casa-lavoro (inter-modalità), indicando la sequenza con una numerazione progressiva. Nei Grafici 38 e 39 45 sono descritte le abitudini degli intervistati in merito ai viaggi feriali: l auto come conducente copre oltre la metà degli spostamenti, il 5% si fa trasportare come passeggero. L uso dei motocicli è marginale, ricoprendo solo il 5% dei tragitti. Analizzando invece la situazione del trasporto pubblico locale, vediamo che il treno si assesta al 4%, il bus extraurbano al 2%, mentre il bus urbano si attesta al 5%. Infine, il 16% dei rispondenti sceglie mezzi sostenibili (bicicletta, a piedi) per il tragitto casa-lavoro. Nel complesso, le scelte modali per gli spostamenti casa-lavoro (e ritorno) dei dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia sono quindi le seguenti (Figura 5): I mezzi privati a motore (auto + moto) coprono circa il 73% degli spostamenti; Il trasporto pubblico locale (treno + bus) circa l 11%; I mezzi non motorizzati (bici + piedi) circa il 16%. Assumendo come mobilità sostenibile sia i mezzi non motorizzati sia il trasporto pubblico, ne deriva la seguente partizione: mobilità non sostenibile 73%, mobilità sostenibile 27%. Figura 5 44 N.B.: i risultati dell analisi delle risposte alle domande n. 44-45 sono stati elaborati calcolando le percentuali di scelta modale sul totale degli spostamenti (e non sul totale delle persone). 45 Alla domanda n. 44 hanno risposto in media in 586 persone (in media 140 risposte non date, campione di 726). 34

Grafico 38 Grafico 39 35

Questa distribuzione delle scelte modali cambia nel periodo di lavoro estivo? La risposta è affermativa, in quanto (Grafici 40 e 41) 46 nel complesso si riduce di quattro punti percentuali la quota modale riferita ai mezzi pubblici e aumenta del 10% l uso dei mezzi non motorizzati. Subisce nel complesso un calo del 15% la percentuale d uso dei mezzi motorizzati. Raddoppia ampiamente l uso di moto e motocicli, naturalmente favorito dalle migliori condizioni climatiche del periodo estivo. Nel complesso, le scelte modali per gli spostamenti casa-lavoro (e ritorno) dei dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia nel periodo estivo sono le seguenti (Figura 6): I mezzi privati a motore (auto + moto) riguardano circa il 66% degli spostamenti; Il trasporto pubblico locale (treno + bus) circa il 8% del campione; I mezzi non motorizzati (bici + piedi) circa il 26% del campione. La sola presenza di condizioni climatiche migliori non è quindi sufficiente a far sbilanciare le preferenze verso scelte di mobilità più sostenibili (mobilità non sostenibile 66%, mobilità sostenibile 34%). Le percentuali di scelta modale risultano ad ogni modo migliorate a favore della sostenibilità nel periodo estivo. Figura 6 46 Alla domanda n. 45 hanno risposto in media in 308 persone (in media 418 risposte non date, campione totale 726). 36

Grafico 40 Grafico 41 Se le condizioni climatiche peggiorano, ad esempio perché piove, l 89% degli intervistati dichiara di non variare la scelta del mezzo usato per gli spostamenti casa-lavoro, mentre un fisiologico 11% dichiara di preferire un altro tipo di mezzo (Grafico 42) 47. 47 Alla domanda n. 46 hanno risposto in 587 (139 risposte non date, campione totale di 726). 37

Grafico 42 Le ultime 4 domande della sezione 5 riguardano l eventualità di esigenze di spostamenti di lavoro 48. Solo il 9% degli intervistati dichiara di avere questa necessità (Grafico 43) 49 per svolgere il proprio lavoro e di muoversi mediamente circa 2 volte in una settimana lavorativa tipo (Grafico 44, linea rossa) 50. Inoltre, nel 58% dei casi si tratta di spostamenti brevi, entro i 3 km (Grafico 45). Nonostante la breve distanza da percorrere, quasi la metà di tali spostamenti (48%, Grafico 46) avviene abitualmente in auto o moto (per la maggioranza di proprietà). Grafico 43 48 Spostamenti che possono essere sul territorio comunale o nei primi Comuni di cintura al capoluogo pavese. 49 Alla domanda n. 47 hanno risposto in 586 (140 risposte non date, campione totale di 726). 50 Alla domanda n. 48 hanno risposto in 54 (1 risposta non data, sotto-campione di 55). Alle domande n. 49 e 50 ha risposto l intero sotto-campione di 55 soggetti. 38

Grafico 44 Grafico 45 39

Grafico 46 40

Sezione 6: Spostamenti con mezzo a motore La Sezione 6 51 include domande sull uso dell auto/moto per gli spostamenti casa-lavoro e analizza la durata del viaggio, la distanza, le caratteristiche del mezzo a motore usato, le motivazioni della scelta, le spese mensili, la propensione ad eventuali alternative sostenibili di trasporto. Consideriamo, per questa sezione 6, come campione di riferimento 556 soggetti, ovvero coloro che hanno dichiarato di recarsi a lavoro in auto/moto 52. La domanda n. 51 esamina quale tipologia di mezzo privato a motore è scelto per gli spostamenti casa-lavoro (Grafico 47): il 72% del campione 53 dichiara di usare un auto di cilindrata tra i 1.000 e i 2.000 cc, mentre il 17% usa una vettura con cilindrata inferiore ai 1.000 cc. Grafico 47 L età media del parco auto/moto di proprietà degli intervistati è di circa 6 anni (Grafico 48) 54. 51 La Sezione nr. 6 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in auto/moto a lavoro. 52 Rispondendo alla domanda n. 44: auto come conducente, auto come passeggero, moto/motocicli. 53 Alla domanda n. 51 hanno risposto 467 soggetti (89 risposte non date, campione totale 556). 54 Alla domanda n. 52 hanno risposto 467 soggetti (89 risposte non date, campione totale 556). 41

Grafico 48 Nel 47% dei casi si tratta di auto/moto alimentate a benzina, nel 42% a gasolio e a Gpl/metano nel 10% dei casi. Nuove forme di alimentazione, più sostenibile, potrebbero essere comprese nella voce altro, peraltro poco significativa (1%) (Grafico 49) 55. Le successive 4 domande (54-57) danno informazioni relative ai costi di possesso/uso dell auto/moto. E importante calcolare questi dati, in quanto potrebbero essere un possibile deterrente all uso dell auto, specie in nuclei familiari non abbienti. Analizzando le spese inerenti l uso del mezzo privato motorizzato, emerge che ogni mese la spesa media in carburante per gli spostamenti casa-lavoro è pari a circa 118 euro (Grafico 50) 56, mentre la spesa media per il ticket di parcheggio 57 è circa 3,3 euro (Grafico 51) 58. Sul fronte invece delle spese inerenti al possesso dell auto/moto che si usa per gli spostamenti casa-lavoro, si rileva una spesa media annua di 176 euro per il bollo (Grafico 52) 59 e di 688 euro per l assicurazione (Grafico 53) 60. Quindi ne deriva una spesa media mensile totale di 193 euro, senza considerare le spese di manutenzione e ammortamento del mezzo. 55 Alla domanda n. 53 hanno risposto in 466 (90 risposte non date, campione totale di 556). 56 Alla domanda n. 54 hanno risposto 378 soggetti (178 risposte non date, campione totale di 556). 57 Costo del parcheggio per recarsi a lavoro, quindi della sosta auto durante il periodo lavorativo. 58 Alla domanda n. 55 hanno risposto 343 soggetti (213 risposte non date, campione totale di 556). 59 Alla domanda n. 56 hanno risposto in 339 (217 risposte non date, campione totale di 556). 60 Alla domanda n. 57 hanno risposto in 356 (200 risposte non date, campione totale di 556). 42

Grafico 49 Grafico 50 43

Grafico 51 Grafico 52 44

Grafico 53 Per capire il ruolo dell auto privata negli spostamenti casa-lavoro, si è chiesto (domanda n. 58) 61 agli intervistati di quantificare la distanza abitualmente percorsa in auto per raggiungere la sede di lavoro. Il 48% dei rispondenti (Grafico 54) percorre in auto un tragitto maggiore di 10 km, il 28% invece copre distanze entro i 5 km. Se si analizzano le risposte alla domanda n. 58 confrontate con la zonizzazione per origine degli spostamenti, per i dipendenti del Policlinico che abitualmente partono dal Comune di Pavia si evidenziano i seguenti aspetti: - Solo 2 dei 155 soggetti che hanno risposto a questa domanda del questionario dichiara di percorrere in auto meno di 1 chilometro (salgono a 4 se si considera il tragitto di ritorno); - Quasi il 30% dei soggetti indica una percorrenza compresa tra 1 e 3 chilometri per raggiungere la propria sede di lavoro; - Una quota significativa di rispondenti, il 44% circa, dichiara di percorrere distanze comprese tra 3 e 5 chilometri; - Solo un quarto circa dei rispondenti stima di percorrere più di 5 chilometri abitualmente per il tragitto casa lavoro, con valori sopra alla medie per le zone 6, 8, 9 e 10. 61 Alla domanda n. 58 hanno risposto in 465 (91 risposte non date, campione totale di 556). 45

A livello sovra comunale aumenta la lunghezza dei percorsi in auto, pur rimanendo una significativa quota (32,5% circa) di percorsi considerabili di breve-media dimensione (inferiori a 10 chilometri). In generale, il 27% circa dei rispondenti che abitualmente partono da comuni pavesi percorre in auto tra 5 e 10 chilometri, mentre il 67% dichiara distanze superiori a 10 chilometri; praticamente tutti quelli che provengono da fuori provincia coprono quotidianamente distanze superiori a 10 chilometri, essendo la rimanente quota (5%) evidentemente rappresentata da spostamenti complementari rispetto all uso del mezzo collettivo 62. Grafico 54 Ai soggetti che utilizzano abitualmente l auto/moto per recarsi a lavoro è stato chiesto (domanda n. 59) 63 se incontrano abitualmente coda nel tragitto casa-lavoro. La grande maggioranza del campione di rispondenti (80%) dà una risposta affermativa (Grafico 55). Disaggregando poi le risposte per origine degli spostamenti, l 84% circa dei dipendenti del Policlinico di Pavia che parte dal capoluogo dichiara di riscontrare incolonnamenti significativi nel tragitto. A livello provinciale, la percentuale di coloro che incontrano coda 62 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 63 Alla domanda n. 59 hanno risposto in 467 (89 risposte non date, campione totale di 556). 46

nel loro percorso abituale casa lavoro scende al 77% circa, mentre risale a più dell 84% per coloro che partono da comuni esterni alla provincia di Pavia 64. Grafico 55 Analizzando le motivazioni di utilizzo del mezzo privato a motore (domanda n. 60) 65 emerge che le tre ragioni principali di questa scelta sono: autonomia del movimento (30% di scelta come primo motivo), comodità del viaggio (29% di scelta come primo motivo) e durata del viaggio (43% come preferenza totale, ma solo al 10% di scelta come primo motivo) (Grafico 56). 64 Fare rifermento alla Figura 3 a pag. 13 di questo documento. Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 65 Alla domanda n. 60 hanno risposto 441 persone (115 risposte non date, campione totale di 556). 47

Grafico 56 48

Si possono trarre da queste risposte alcune indicazioni di policy. In primo luogo, chi ha figli ha una fisiologica propensione all uso dell auto, peraltro difficile da sradicare se non proponendo degli attenti programmi di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, così da coinvolgere i più piccoli all attenzione sui temi della mobilità sostenibile. Il pedibus e altre iniziative simili sono un esempio. Emerge, inoltre, che chi sceglie l auto lo fa soprattutto per comodità e per ridurre i tempi di viaggio: sarebbe utile allora potenziare l offerta di trasporto pubblico locale in modo da offrire un servizio efficiente 66, veloce 67 e affidabile 68. Questa considerazione è confermata dalla disaggregazione dei dati: le motivazioni principali indicate (autonomia, comodità e durata) sono confermate come prioritarie per tutti i livelli territoriali osservati; rispetto al livello comunale diventa però rilevante la motivazione della non esistenza/insufficienza di mezzi pubblici che complessivamente viene indicata dal 21% delle risposte dei dipendenti del Policlinico che risiedono in comuni della provincia e da quasi il 27% di coloro che provengono da fuori 69 (Tabella 1). Tabella 1: Motivazioni per uso della macchina (livello territoriale comunale), Valori assoluti Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di Si è inoltre chiesto agli intervistati di indicare la loro preferenza di mezzo alternativo all auto/moto, nel caso non si potesse usare il mezzo privato (domanda n. 61) 70. Le prime alternative scelte sono (Grafico 57) il mezzo pubblico (34%) e la possibilità di chiedere un 66 Che garantisca una buona copertura del territorio, limitando la probabilità di dovere cambiare linea. 67 Un servizio di trasporto che permetta di raggiungere la destinazione in tempi brevi. 68 Puntualità d orario e nessun ritardo. 69 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 70 Alla domanda n. 61 hanno risposto 468 soggetti (88 risposte non date, campione totale di 556). 49

passaggio a un collega/parente/amico (33%). Il 22% dichiara una preferenza alternativa a favore dei mezzi non motorizzati. Oltre la metà del campione (56%) quindi farebbe una scelta di mobilità sostenibile in assenza dell auto. Notare che, disaggregando i dati per origine degli spostamenti, si osserva la seguente distribuzione: - I residenti nel Comune di Pavia hanno indicato come soluzione principale quella di andare a piedi o in bicicletta, opzione scelta da più di metà dei rispondenti, seguita dall utilizzo del mezzo pubblico, indicato dal 25% circa delle volte; - A livello sovra comunale la preferenza è nella maggior parte dei casi per l utilizzo del mezzo pubblico come alternativa a quello privato (38,5% delle risposte per i provenienti da comuni della provincia di Pavia e 47% di coloro che partono da fuori dalla provincia di Pavia). La seconda alternativa è quella di farsi accompagnare, indicata un terzo delle volte nel caso del livello provinciale e il 21% circa per quello sovra-provinciale 71. Grafico 57 Le ultime tre domande della sezione 6 riguardano la diffusione del car pooling. Da una prima analisi (domanda n. 62) 72, il 10% dei rispondenti condivide abitualmente l auto durante il 71 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 72 Alla domanda n. 62 hanno risposto in 467 (89 risposte non date, campione totale di 556). 50

viaggio casa-lavoro (Grafico 58), con in media 2,2 persone che occupano l abitacolo (domanda n. 63, Grafico 59) 73. Andando poi a studiare le motivazioni (domanda n. 64) 74, spicca la voce parentela (63%), quindi la grande maggioranza degli intervistati che praticano il car pooling lo fa per condivisione dello spostamento con i familiari (Grafico 60). Grafico 58 Grafico 59 73 Alla domanda n. 63 ha risposto l intero sotto-campione di 45 individui. 74 La domanda n. 64 ha registrato 49 risposte (4 oltre il campione di 45 individui), perché era prevista la possibilità di selezione fino a 2 risposte per intervistato. 51

Grafico 60 Sezione 7: Spostamenti con mezzi pubblici La Sezione 7 75 analizza gli spostamenti casa-lavoro con i mezzi pubblici, indagando in merito alla distanza percorsa, alle motivazioni di questa scelta modale e ai costi ad essa associati, alla diffusione degli abbonamenti al Tpl urbano. Alla domanda n. 65 76 è chiesto ai dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia che dichiarano 77 di usare abitualmente i mezzi pubblici per recarsi a lavoro di indicare i km di distanza percorsa (Grafico 61): più della metà dei rispondenti copre un tragitto superiore a 10 km (partenze dalla provincia pavese), il 22% copre una distanza compresa fra 3 e 10 km (partenze dai primi comuni limitrofi al capoluogo), 75 La Sezione nr. 7 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente a lavoro usando mezzi pubblici. Il campione di riferimento per questa sezione di domande riguardanti l uso dei mezzi pubblici è di 80 persone, ovvero tutti coloro che alla domanda n. 44 hanno risposto di usare abitualmente il trasporto collettivo per recarsi a lavoro e tornare a casa. 76 Alla domanda n. 65 hanno risposto in 62 (18 risposte non date, campione totale di 80). 77 Nella domanda n. 44. 52

infine un ulteriore 22% percorre con i mezzi pubblici una distanza breve entro i 3 km (partenze dalla città o periferia) 78. Grafico 61 Indagando sulle preferenze di questa scelta modale (domanda n. 66) 79, emerge che (Grafico 62) chi sceglie il mezzo pubblico lo fa soprattutto per economicità (51% come primo motivo) e per mancata disponibilità di un mezzo privato (29% come primo motivo). L indisponibilità fisica del mezzo è una forte leva a favore di scelte modali meno individualistiche. L economicità, a conti fatti, è un punto fermo del tpl: da un lato, a causa delle alte spese di possesso/uso dell auto 80, dall altro grazie agli abbonamenti agevolati e personalizzabili secondo le esigenze dell utente. Altre importanti motivazioni all uso del trasporto pubblico sono il minore stress di viaggio, la durata del viaggio inferiore alle quattro ruote e la carenza/difficoltà di parcheggio vicino al luogo di lavoro. Diversificando le risposte in funzione della provenienza dell intervistato, emergono i seguenti aspetti rilevanti: - La non disponibilità di un mezzo privato è la motivazione più rilevante per i dipendenti del Policlinico che risiedono nel Comune di Pavia, seguita dall economicità; 78 Vedere mappa a p. 13. 79 Alla domanda n. 66 hanno risposto in 62 (18 risposte non date, campione totale 80). 80 Vedere pp. 42-45 di questo rapporto. 53

- Per coloro che provengono da altri comuni della provincia, le motivazioni sono analoghe, ma la loro importanza è invertita: il motivo economico diventa preponderante (30% delle risposte per questo livello territoriale), mentre si riduce la non disponibilità del mezzo privato; crescono i fattori di attrattività legati al minore stress (10%) e alla possibilità di leggere durante il tragitto (8,3%), in larga misura associabili all uso del trasporto collettivo su ferro; - L economicità dello spostamento è rilevante per la metà di coloro che risiedono fuori dalla provincia di Pavia, mentre rimangono rilevanti le componenti di minore stress (9,1%) e la possibilità di fare altro (9,1%), a cui si affianca anche un apprezzamento non trascurabile per la qualità del servizio (9,1%). In merito agli abbonamenti al Tpl (domande n. 67-68) 81, il 56% di coloro che usano il mezzo pubblico per recarsi a lavoro dichiara di avere un abbonamento, per la maggioranza di tipo mensile (Grafico 63) e valido per il treno (49%) (Grafico 64). Il 12% degli intervistati possiede un abbonamento integrato. Infine (domanda n. 69), la spesa media mensile dichiarata dagli utenti del trasporto pubblico (56 euro, Grafico 65 82 ) risulta decisamente inferiore a quella dichiarata da chi utilizza il mezzo privato (193 euro 83 ). 81 Alla domanda n. 67 hanno risposto in 61 (19 risposte non date, campione totale di 80). Alla domanda n. 68 ha risposto l intero sotto-campione di 34 persone. 82 Alla domanda n. 69 hanno risposto in 48 (32 risposte non date, campione totale di 80). 83 A p. 42 del presente rapporto. 54

Grafico 62 55

Grafico 63 Grafico 64 56

Grafico 65 Sezione 8: Spostamenti in bicicletta/a piedi La Sezione 8 84 include un paio di domande (n. 70-71) 85 inerenti gli spostamenti casa-lavoro di chi sceglie il mezzo non motorizzato (in bicicletta o a piedi). Emerge un uso preponderante dell andare a piedi o in bici sulle distanze brevi fra 1 e 3 km (44% del campione); anche le distanze fra 3 e 5 km sono percorse con i mezzi non motorizzati (26% del campione). Man mano che aumenta la distanza da percorrere diminuisce il numero di coloro che scelgono questa modalità di trasporto per i viaggi casa-lavoro. Da notare infine che questa scelta modale è poco sviluppata per tragitti brevi inferiori a 1 km (10% del campione): in proporzione sono quindi più numerosi coloro che usano la bici o vanno a piedi per distanze 84 La Sezione nr. 8 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente a lavoro a piedi o in bicicletta. Il campione di riferimento per questa sezione di domande riguardanti l uso dei mezzi non motorizzati è di 121 persone, ovvero tutti coloro che alla domanda n. 44 hanno risposto di usare abitualmente i mezzi non motorizzati per recarsi a lavoro e tornare a casa. 85 Alle domande n. 70 e 71 ha risposto l intero campione di 121 soggetti. 57

maggiori. Ciò potrebbe essere spiegato dalla distanza non ravvicinata dell abitazione rispetto al luogo di lavoro (Grafico 66). Disaggregando i dati in funzione dei livelli territoriali osservati, si osserva che per i residenti nel Comune di Pavia, i tragitti in bici/a piedi sono nel 54% circa dei casi inferiori a 3 chilometri e per un ulteriore 35,2% compresi tra 3 e 5 chilometri. Anche per i dipendenti del Policlinico di Pavia che risiedono fuori da capoluogo la lunghezza dei percorsi in bicicletta è per la maggior parte inferiore a 5 chilometri (52% circa delle risposte), ma si evidenzia una quota significativa di soggetti che dichiarano di percorrere abitualmente distanze maggiori: il 48% degli spostamenti è infatti superiore a 5 chilometri. I residenti fuori dalla provincia di Pavia usano la bicicletta o vanno a piedi in modo complementare ad un altro mezzo di trasporto, infatti dichiarano di percorrere distanze sempre inferiori ai 3 chilometri 86. Fra le motivazioni più rilevanti (Grafico 67) emerge in primo luogo l economicità (scelto complessivamente dal 54% degli intervistati). Risultano inoltre importanti anche le motivazioni di salute (34%), libertà di movimento (30%), carenza o difficoltà di parcheggio (27%) e mancata disponibilità di un mezzo privato (27%). Grafico 66 86 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 58

Grafico 67 59

Sezione 9: Sosta e parcheggi La Sezione 9 include otto domande per valutare il giudizio degli intervistati sulla situazione dei parcheggi in città e presso la propria sede lavorativa, oltre che le abitudini di sosta dei rispondenti. In primo luogo, con le domande n. 72-73-74, si vuole indagare il grado di utilizzo da parte degli intervistati dei parcheggi di interscambio presenti nella città di Pavia. Solo l 1% del campione dichiara di utilizzare questo tipo di parcheggio per effettuare un cambio di mezzo (bus o bici) (Grafico 68) 87. Grafico 68 Chi ne utilizza (solo 6 persone sul totale del campione) 88 usa abitualmente, fra i parcheggi di interscambio indicati, quello di Strada Campeggi e altri parcheggi diversi da quelli indicati, sia nel Comune di Pavia che fuori (Grafico 69). L interscambio avviene per l 83% con mezzi pubblici (Grafico 70). Nel complesso, si evidenzia fra i dipendenti del Policlinico S. Matteo di Pavia una situazione di scarsa propensione circa la possibilità di usufruire di questi parcheggi situati in zone periferiche e poi di continuare il viaggio verso la sede lavorativa usando altri mezzi come bus o bicicletta. 87 Alla domanda n. 72 hanno risposto 481 persone (245 risposte non date, campione totale di 726). 88 Il sotto-campione di riferimento per le domande n. 73-74 è molto limitato (solo 6 persone). 60

Grafico 69 Grafico 70 61

Inoltre, osserviamo (domanda n. 75, Grafico 71) 89 che secondo il 58% dei rispondenti esistono gravi problemi di sosta in prossimità del luogo di lavoro e che (domanda n. 76, Grafico 72) 90 il 94% del campione (406 individui) dichiara di parcheggiare abitualmente in uno spazio gratuito fornito dal datore di lavoro. Per favorire la mobilità sostenibile dei propri dipendenti, il Policlinico S. Matteo di Pavia potrebbe quindi ridurre nelle proprie sedi il numero dei posti auto gratuiti disponibili per i dipendenti. Facendo leva, infatti, sulla difficoltà a trovare parcheggio presso il luogo di lavoro, si potrebbe aumentare la percentuale di dipendenti che sceglie i mezzi pubblici per gli spostamenti nei giorni feriali. La regolamentazione della sosta negli spazi del Policlinico può essere gestita ad esempio attraverso un parking pricing: fare pagare una cifra minima a tutti coloro che desiderano entrare in auto nella struttura e utilizzare il gettito così ottenuto per finanziare politiche per la mobilità sostenibile (acquisto di nuove rastrelliere per biciclette e di ciclo-posteggi coperti, ecc.). Considerando, inoltre, l alta percentuale degli intervistati che utilizza l auto come mezzo per gli spostamenti casa-lavoro 91, si potrebbe studiare una serie di misure di incentivazione all uso dei parcheggi di interscambio per i dipendenti del Policlinico. Grafico 71 89 Alla domanda n. 75 hanno risposto in 481 (245 risposte non date, campione totale di 726). 90 Alla domanda n. 76 hanno risposto in 428 (298 risposte non date, campione totale di 726). 91 Vedere pp. 34-35 di questo rapporto. 62

Grafico 72 Analizzando le abitudini di sosta degli intervistati presso la propria residenza (domanda n. 77) 92, si registra un 65% di rispondenti che parcheggia in garage privato, mentre il 25% su strada gratuitamente (Grafico 73). Fanno eccezione i comuni di Rognano, Ceranova, S. Genesio U., Albuzzano, S. Zenone al Po, Ponte Nizza, Casei Gerola, Suardi, Villanova d A. e le zone 1-3 di Pavia che prediligono la strada come spazio di parcheggio; i comuni di Landriano, Valle S., Stradella, Mede, Torre d I., Groppello C., Zinasco, Sommo e la zona 7 utilizzano in modo pressochè paritario garage e strada 93 (Figura 7). Significative anche le risposte alla domanda n. 78 94 inerente al tempo impiegato per trovare parcheggio presso il luogo di lavoro (Grafico 74): all andata il 24% dei rispondenti dichiara di impiegare meno di 1 minuto per trovare parcheggio, al ritorno tale percentuale sale al 65%. Si osserva inoltre che tempi maggiori di ricerca del parcheggio coinvolgono i rispondenti soprattutto all andata (spazio dentro o nei paraggi de Policlinico) piuttosto che al ritorno (spazio vicino a casa). Ne deriva che le difficoltà di sosta, laddove esistono, sono maggiori quando si deve trovare parcheggio presso la sede lavorativa rispetto alla propria abitazione. Presso gli spazi del Policlinico esiste quindi una sosta selvaggia : la maggioranza dei 92 Alla domanda n. 77 hanno risposto 481 persone (245 risposte non date, campione totale di 726). 93 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Policlinico S. Matteo di 94 Alla domanda n. 78 hanno risposto in media 397 persone (in media 328 risposte non date, campione totale 726). 63

dipendenti vuole parcheggiare presso gli spazi gratuiti dell ospedale e pur di farlo è disposta a perdere molto tempo per trovare parcheggio. Ciò conferma una visione auto-centrica del dipendente. Alcune soluzioni a questo ingorgo di auto potrebbero essere: parking pracing (il pagamento, seppur minimo, disincentiva la sosta), sviluppare il car pooling fra dipendenti (riduce il numero di auto in sosta), sensibilizzare all utilizzo dei parcheggi di interscambio (il tempo impiegato per trovare parcheggio potrebbe essere usato per percorrere a piedi la distanza dal parcheggio di interscambio all ospedale). Infine, il 69% degli intervistati giudica carente il servizio di posti auto/moto presso la sede di lavoro al Policlinico S. Matteo di Pavia (Grafico 75) 95. Come evidente, esiste un contrasto apparente fra l offerta di posti auto gratuiti presso la sede di lavoro (che è ampia, come descritto nel grafico 72) e il giudizio degli stessi da parte dei dipendenti. Chi usa il mezzo privato esprime una propensione che potrebbe ulteriormente peggiorare la situazione reale, considerando il posto auto gratuito vicino al luogo di lavoro come una sorta di diritto: un diritto difficilmente conciliabile con le esigenze generali in termini di mobilità sostenibile e di suddivisione del suolo aziendale fra diversi usi. Grafico 73 95 Alla domanda n. 79 hanno risposto in 481 (245 risposte non date, campione totale di 726). 64