Le nuove (e meno nuove) questioni nella scuola. Romina Nesti

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Le nuove (e meno nuove) questioni nella scuola Romina Nesti

Multicultura Intercultura Transcultura Spesso multiculturalismo e intercultura vengono confusi e usati con lo stesso significato ma indicano situazione e risoluzioni diverse Il multiculturalismo indica la presenza su di un uno stesso territorio o spazio di culture diverse L intercultura indica invece gli interventi, le azioni per sviluppare rapporti, relazioni e comunicazioni di soggetti portatori di culture diverse. È fatta di processi intenzionali

La scuola interculturale La scuola è e dovrebbe essere il luogo dove si svolge l educazione interculturale. La pedagogia e la didattica interculturale inizialmente nascono sull onda dell emergenza migratoria e della necessità di accogliere i bambini e i ragazzi provenienti da altri paesi. Oggi a distanza di quasi 30 anni siamo ancora di fronte a emergenze educative interculturali ma non più solo centrate sull inserimento e l accoglienza bensì legate a combattere razzismi e pregiudizi e a dar vita a soggetti in grado di vivere nelle nuove realtà sociali e culturali.

Da didattica assimilativa a didattica interculturale per tutti Negli anni si sono succeduti vari interventi pedagogico/didattici: assimilativi e compensativi. Il bambino straniero visto come svantaggiato da recuperare. Oggi grazie anche alla normativa si pensano progetti e attività didattica per tutta la classe anche laddove non sono presenti allievi stranieri.

Le parole chiave della didattica interculturale Dialogo Comunicazione Pluralismo Differenze Incontro confronto

La scuola come laboratorio interculturale La scuola (e ogni docente) dovrebbe: Ripensare il curricolo secondo una pluralità di sguardi (non etnocentrico) Decostruire e rivedere i linguaggi attraverso i quali i contenuti si strutturano per smascherare stereotipi e pregiudizi che si celano dietro messaggi scritti orali e immagini (spesso solo apparentemente innocue)

Alcuni rischi Ancora l etnocentrismo e l assimilazione senza accoglienza Interventi folkloristici Interventi superficiali che non lasciano il segno e semplificano la ricchezza e l importanza delle differenze Considerare la didattica interculturale come se fosse una discipline aggiuntiva e separate, uno specialismo (o una specie di didattica speciale)

Società multimediale Nel corso del Novecento vi è stato uno sviluppo esponenziale delle tecnologie dell informazione e della comunicazione che hanno profondamente cambiato la società e la quotidianità nella quale viviamo. Sono stati principalmente i mass-media (vecchi: radio, televisione, stampa e cinema; nuovi: computer, internet, cellulari etc.) a condurre tale rivoluzione. Le nuove tecnologie digitali sono ormai una vera e propria impalcatura di sostegno della vita quotidiana. Tutto questo ha promosso un nuovo modo di pensare e lavorare oggi si parla di società dell informazione e società della rete.

Tante trasformazioni Trasformazioni profonde si sono avute nelle forme comunicative e nelle forme relazioni che si giocano oggi anche nel mondo virtuale. La modalità comunicativa cambia sia nella forma sia nella sostanza. Ad esempio la comunicazione mediata da computer: è una comunicazione fortemente strutturata e condizionata dall interfaccia tecnologica [ ] più limitata sul piano dei fattori para ed extralinguistici [ ] ma che guadagna nel carattere ubiquitario, cioè svincolato dai limiti spazio temporali, e nella maggiore flessibilità delle tecnologie d interazione (Calvani, 2011, p. 41).

Tecnologie, media e scuola Nell ultimo secolo abbiamo assistito all inserimento e all utilizzo quasi selvaggio delle nuove tecnologie e dei nuovi media nella scuola. Già negli anni 50 si sviluppano le prime riflessioni intorno alle macchine per insegnare di skinneriana memoria. Oggi dopo facili entusiasmi dobbiamo ripensare e riflettere sull utilizzo dei media e dei nuovi mezzi tecnologici in educazione

Nuove domande Le domande da porci sono: L utilizzo delle tecnologie migliorano davvero l apprendimento? Hanno effetti a lungo termine? Come di ricorda Ranieri oggi: si fa strada l idea secondo cui l influenza delle tecnologie digitali sull apprendimento non consista tanto nel migliorare l apprendimento in se stesso, quanto nel modificare il rapporto dell individuo con la conoscenza e l informazione (Ranieri, 2011, p. 128.

Un esempio: la questione dei digital natives Il mondo è davvero diviso tra digital natives e digital immigrants? Oggi Prensky parla di digital wisdom: la competenza digitale non è legata tanto all essere nati o meno nei tempi del digitale. Le ricerche più recenti non hanno dato risposte lineari e certe riguardanti l impatto e gli effetti delle tecnologie sull apprendimento. Sicuramente la tecnologia e il suo uso nella didattica non è sufficiente per produrre maggior e miglior apprendimento.

La pedagogia e la didattica dei media È necessario indagare il rapporto tra educazione e media almeno prendendo in considerazione 3 piani: 1) come i media influenzano l educazione 2) come dove e quando (e perché) utilizzare le tecnologie. I media come strumenti operativi e didattici 3) Sviluppare percorsi di analisi critica dei media (sui rischi, abusi etc., messaggi) che conduca a una vera e propria educazione ai media