Cartografie tematiche: principi e modalità di realizzazione Mauro Giovanni Univ. di Trieste
Analisi GIS Mappare dove sono le cose Mappare cosa c è dentro Mappare il minimo e il massimo GIS Mappare le cose vicine Mappare i cambiamenti Mappare la densità
Perché cartografare il massimo e il minimo? Creare cartografia che vada oltre la localizzazione permette all utente di acquisire in modo immediato un livello addizionale di informazioni territoriali
TABELLA DATI VISUALIZZAZIONE GRAFICA
Cartogramma con simboli graduati Per evidenziare quantità il GIS offre numerose opportunità Cartogramma a mosaico con colori graduati Cartodiagrammi Isolinee Viste 3D
TIPOLOGIE DI CARTOGRAMMI A MOSAICO A PUNTI AD ISOLINEE E TRATTEGGI
Principi di classificazione
Principi di classificazione
Principi di classificazione
Principi di classificazione
Natural Breaks Quantili Intervalli uguali Deviazione standard
Natural Breaks Nel caso dei blocchi naturali della distribuzione o Natural Breaks gli intervalli sono determinati automaticamente dal programma che studia le caratteristiche specifiche della distribuzione di frequenza. Il metodo viene detto idiografico e studia l istogramma di frequenza per cercare di individuare eventuali andamenti comuni a più osservazioni statistiche entro determinati intervalli ed in modo tale le riunisce in gruppi omogenei. Quantili Viene sistemato in ogni classe il medesimo numero di osservazioni, in modo tale da bilanciare la carta finale, i cui elementi saranno distribuiti equamente in tutte le classi Intervalli uguali Tale algoritmo suddivide il set di dati in una serie di intervalli di uguale ampiezza, ottenuti dividendo semplicemente la variabilità per il numero delle classi stabilito. Deviazione standard Le unità territoriali vengono classificate in funzione di parametri statistici ed in particolare di quanto il set di dati sia distante dai valori medi. In sintesi, si considera la variabilità interna dei dati.
Vantaggi Svantaggi Natural Breaks Quantili Intervalli uguali 1. Valori non distribuiti in modo uniforme (crea cluster in modo automatico) 1. Valori con distribuzione uniformi, ma connotate anche in modo non normale (presenza outlier) 2. Enfatizza la posizione in una distribuzione ordinata 1. Presentare informazione a persone non tecniche 2. Cartografare dati continui (precipitazioni, temperatura, ecc.) 1. Difficili confronti con altre variabili sulla stessa carta 2. Difficile scegliere il numero delle classi ottimali 1. Elementi grafici con valori prossimi rischiano di finire nella stessa classe 2. Se c è una grossa variabilità potrebbero esserci distorsioni nell interpretazione di eventuali gradienti 1. Dati distribuiti in modo non uniforme danno risultati discutibili Deviazione standard 1. Cartografare elementi grafici sopra o sotto la media 1. Questo può creare distorsione nell interpretazione della cartografia
CARTE TEMATICHE SCALA CROMATICA
SUPERFICIE URBANIZZATA AREE BOSCHIVE E MACCHIA MEDITERRANEA INCIDENZA % SU BASE COMUNALE
2001 1981 INCIDENZA DELLE LEGNOSE nel paesaggio agrario amalfitano
Densità abitativa home.ica.net/~drw/pop2.htm
Densità abitativa home.ica.net/~drw/pop2.htm
Cartogrammi con simboli graduati (a punti o linee) Elementi puntuali (città) o lineari (fiumi, strade) Permette di visualizzare immediatamente la loro rilevanza basata a classificazione a ranghi (ossia qualitativa) o su classificazione su valori numerici (algoritmi come per colori graduati) Molto intuitivo, ma confusionario se ci sono troppi elementi grafici nello spazio considerato
Confusionaria? Popolazione residente in Kazakhstan
Confusionaria? Popolazione residente in Kazakhstan
A) COSTRUZIONE DEL PIANO QUOTATO B) SCELTA DELL INTERVALLO DI EQUIDISTANZA C) TRACCIARE LINEE CHE COLLEGANO PUNTI DI UGUALE VALORE NUMERICO 60 70 85 77 45 50 15 25 30 60 47 31 37 75 45 72 45 75 90 CARTOGRAMMA AD ISOLINEE (ISOIPSE) 68 85 125 100 95 90 120 110 PRINCIPIO DI COSTRUZIONE DELLE ISOLINEE DAL PIANO QUOTATO ALLE CURVE ISOIPSE QUOTE ALTIMETRICHE
Cartogramma ad isolinee e tratteggi
Cartogramma ad isolinee e tratteggi
Classificazione ad isolinee Ci permette di passare da un fenomeno per cui abbiamo informazioni discrete ad una carta con informazioni continue Esempio: carta delle precipitazioni in una regione. Dalle informazioni raccolte dai singoli pluviometri disposti nella regione (informazione discreta) passiamo ad una carta con informazione continua mediante la creazione delle isolinee
Carta della popolazione residente in FVG Passo dall informazione puntuale (popolazione residente per Comune) ad un informazione relativa a tutto il territorio della Regione FVG
Carta della popolazione residente in FVG Popolazione residente 2016 Per avere questo risultato devo: 1. Estrarre i dati puntuali che rappresentano la singola unità territoriale (centroidi) 2. Ad ogni centroide viene associato il numero delle persone (tabella attributi) 3. Interpolare i dati secondo l algoritmo distanza inversa ponderata (IDW) creando così un raster 4. Estrapolare le isoipse (rappresentanti classi di popolazione), ottenendo così nuovamente un informazione territoriale 5. (ritagliare mediante geoprocessing le isolinee con il file vettoriale Regione FVG)
Difficoltà nella classificazione dei dati a isolinee Scelta dell algoritmo di interpolazione Distanza Inversa Ponderata (IDW): va bene per la popolazione o per la pioggia (pochi dati georiferiti) Interpolazione Triangolazione: va bene per creare modelli digitali del terreno (DTM) (molti dati georiferiti) Scelta delle dimensioni del pixel (raster derivante da interpolazione) Scelta nell intervallo mediante il quale creare il file isolinee
ISTOGRAMMI/ORTOGRAMMI
Celibi VS Coniugati Italia 2016 Generalmente il cartodiagramma genera confusione. E importante che le unità territoriali siano poche su un area piuttosto estesa.