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OBIETTIVI STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE E COMPETENZE CONCORDATE NELLE RIUNIONI DI DIPARTIMENTO DISCIPLINARE Vedi allegati della programmazione didattica: criterio di sufficienza OBIETTIVI TRASVERSALI (COGNITIVI E COMPORTAMENTALI) a) Comportamentali 1. Educare a percepire l importanza di relazioni positive, come condizione per la convivenza sociale: riconoscere la necessità di regole sociali; rispettare le regole della vita scolastica; imparare ad ascoltare e avere rispetto delle persone, delle idee, delle cose e degli impegni assunti. 2. Educare a confrontarsi con culture diverse, affermando valori di accoglienza e solidarietà, riconoscendo e valorizzando le proprie radici culturali. 3. Trasmettere la cultura del lavoro, intesa nella sua espressione strumentale e nella sua dimensione valoriale e stimolare l interazione tra scuola e territorio, con particolare riferimento al mercato del lavoro e tra scuola e formazione professionale, con l attivazione di percorsi individualizzati anche al fine del soddisfacimento dell obbligo formativo e dell integrazione dei soggetti con handicap. 4. Saper essere autonomi nell organizzazione del lavoro scolastico 5. Saper impiegare correttamente materiali e strumenti didattici forniti. 6. Saper utilizzare il modo costruttivo il lavoro svolto in classe. 7. Abituare gli studenti ad un tipo di lavoro collettivo e collaborativo. b) Cognitivi 1. Valorizzare la scuola come luogo di formazione della persona privilegiando lo studio problematico invece che nozionistico e solamente mnemonico. 2. Saper distinguere criticamente dati e concetti tra fondamentali e secondari. 3. Capacità di esporre in modo chiaro, sintetico e pertinente i concetti assimilati, adeguando l esposizionecomunicazione allo scopo e/o al destinatario, usando un lessico specifico. 4. Saper valutare ed esprimere giudizi motivati e fondati. 5. Rendere gli studenti sempre più consapevoli dei processi di apprendimento e dei propri stili cognitivi. 6. Saper usare tecniche operative. 7. Capacità di procedere ad una oggettiva autovalutazione. RUOLO DELLA DISCIPLINA NEL RAGGIUNGIMENTO DI TALI OBIETTIVI L uso corretto degli strumenti del disegno e il rispetto normativo delle convenzioni grafiche, daranno la possibilità di interpretare e riconoscere i vari elementi geometrici, disegnati in scala opportuna. Il rigore, infatti, con cui si deve affrontare questa disciplina, legata al settore dell edilizia, che può incidere, talvolta, in maniera disastrosa sullo sviluppo e la conservazione del territorio, permette di abituare l alunno al rispetto delle regole, degli impegni assunti, delle cose e delle persone. Al termine del biennio gli alunni dovranno aver acquisito le seguenti competenze: Costruire la visione spaziale di oggetti complessi e scegliere metodi e strumenti tradizionali o multimediali per rappresentarla. Analizzare e interpretare la realtà, per rappresentarla mediante linguaggi specifici. Individuare la struttura e l organizzazione progettuale di sistemi spaziali complessi. TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SOMMATIVE (in grassetto) E FORMATIVE PREVISTE PER OGNI PERIODO 1. Prove grafiche e pratiche. (2 nel trimestre e 4 nel pentamestre) 2. Realizzazione e correzione delle tavole assegnate. (2 la settimana per tutto l a.s.) 3. Revisione del quaderno degli appunti. (1 nel trimestre e 2 nel pentamestre) 4. Progetto assegnato (tutte le settimane) 5. Interventi, spontanei o sollecitati dal docente, durante l attività d aula.

MODALITA DI RECUPERO/SOSTEGNO DA ATTIVARE PER LA CLASSE Recupero in itinere e tutoraggio pomeridiano, sia nel trimestre che nel pentamestre. INTERVENTI DI APPROFONDIMENTO Saranno stabiliti, eventualmente, in corso d anno scolastico secondo necessità. CRITERI DI VALUTAZIONE 1. Regolarità della frequenza. 2. Rispetto delle regole e correttezza del comportamento. 3. Collaborazione nello svolgimento del dialogo formativo e nella gestione delle attività studentesche. 4. Partecipazione alle attività scolastiche ordinarie, complementari e/o integrative e senso di responsabilità. 5. Impegno nello studio individuale e organizzazione del lavoro scolastico: metodo di studio. 6. Considerazione di situazioni particolari debitamente documentate dalle famiglie o rese note alla scuola. 7. Acquisizione delle competenze minime (v. criterio di sufficienza). 8. Possesso di attitudini e di una organizzazione dello studio tali da far ritenere possibile, al Consiglio di Classe, il recupero di contenuti disciplinari carenti, indipendentemente dal numero e dalla gravità di eventuali insufficienze. 9. Continuità nello studio e nella partecipazione alle lezioni di tutte le materie del corso di studio, senza che nessuna di esse sia stata abbandonata dallo studente. 10. Progressione complessiva nell apprendimento. 11. Proprietà di linguaggio, scioltezza espositiva ed efficacia comunicativa. 12. Livelli di conoscenza e comprensione raggiunti, rappresentati dalla media dei voti riportati sui Registri dei docenti, arrotondata per eccesso o per difetto dal Consiglio di Classe, anche alla luce di quanto previsto ai precedenti punti: 9, 10 e 11. 13. Capacità di applicare procedure, metodi e tecniche delle diverse discipline. 14. Capacità logiche, di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale. VALUTAZIONE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE Esercitazioni e compiti scritto-grafici, tavole grafiche assegnate a casa, controllo quaderno degli appunti, disegno computerizzato. I voti sono compresi nell intervallo: (1-10). A tale proposito, vedi le griglie elaborate dal C.d.C. per l a. s. 2011/2012. METODOLOGIA E STRUMENTI Lezioni frontali, esercitazioni grafiche, correzione tavole assegnate per casa, libro di testo, laboratorio informatico. ALLEGATI Programmazione di TECNOLOGIA E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA a. s. 2011/12 Pontedera, lì 12/10/2011 Il docente Prof. Paolo Cheletti

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI TECNOLOGIA E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA a. s. 2011/12 CLASSE : 2^ Ac (Prof. Paolo Cheletti) PREREQUISITI: conoscenza degli elementi di base della geometria, della loro individuazione e misura, attraverso un corretto uso degli strumenti relativi; conoscenza e rappresentazione in proiezione ortogonale di figure piane, solide ed oggetti, eseguendo le sezioni richieste e determinandole sia in proiezione che in vera grandezza; conoscenza delle unità di misura delle grandezze fondamentali, soprattutto di lunghezza, applicazione e risoluzione delle equivalenze; conoscenza e uso delle quattro operazioni, della radice quadrata e delle formule dirette e inverse dell area e del volume delle figure piane e solide; conoscenza e utilizzazione delle scale grafiche necessarie per la rappresentazione di un qualunque oggetto o figura geometrica, nel rispetto delle convenzioni del disegno tecnico, quotatura compresa. UNITÀ DIDATTICHE: 1) SCALE GRAFICHE E NORME DEL DISEGNO TECNICO: (Settembre Ottobre) Concetto di scala grafica. Scale di riduzione e di ingrandimento. Unità di misura e sistemi di misura. Equivalenza tra le lunghezze. Convenzioni grafiche: linee di misura, tipi di linee. Quotatura di un disegno. Rappresentazione architettonica di un fabbricato: realizzazione di prospetti, sezioni e particolari costruttivi, secondo le norme grafiche. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza del concetto di scala grafica e corretta utilizzazione della stessa nell elaborazione di un disegno in funzione delle dimensioni dell oggetto da rappresentare; conoscenza delle unità di misura e corretta risoluzione delle equivalenze con particolare riferimento alle lunghezze; conoscenza delle convenzioni grafiche sia per una corretta quotatura di un disegno che per una lettura ed una interpretazione ottimale; padronanza delle norme grafiche nella rappresentazione architettonica di un fabbricato, cioè nella realizzazione di prospetti, sezioni e particolari costruttivi. Criterio di sufficienza: conoscenza delle scale grafiche; sufficiente risoluzione delle equivalenze di lunghezza; sufficiente conoscenza delle convenzioni grafiche nella quotatura dei disegni sia in fase di elaborazione che di lettura; sufficiente conoscenza delle norme grafiche nella rappresentazione architettonica di un fabbricato, cioè nella realizzazione di prospetti, sezioni e particolari costruttivi. 2) TETTI: (Novembre) Richiami sul concetto di linea di livello e sui metodi geometrici per la costruzione della pianta di un tetto a padiglione secondo il metodo delle curve di livello e delle bisettrici. Individuazione delle linee di colmo, delle falde, dei compluvi e dei displuvi. Pendenza delle falde. Costruzione dei profili di un tetto a padiglione e a capanna e loro rappresentazione. Sezioni di un tetto a padiglione e a capanna e loro rappresentazione. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza del metodo delle curve di livello e sua utilizzazione nella costruzione di un tetto a padiglione con perfetta individuazione delle linee di colmo, delle falde, dei compluvi e dei displuvi, nel rispetto della pendenza assegnata delle falde e delle convenzioni grafiche; rigorosa costruzione dei profili del tetto e loro rappresentazione; corretta esecuzione delle sezioni di un tetto, sia a padiglione che a capanna, nel rispetto delle convenzioni grafiche. Criterio di sufficienza: costruzione in pianta di un tetto a capanna e di un tetto a padiglione individuando falde, linee di colmo, displuvi e compluvi; costruzione dei profili del tetto, rispettando pendenze e convenzioni grafiche. 3) ASSONOMETRIA: (Dicembre Gennaio) Riferimento cartesiano e assonometrico. Deformazioni introdotte negli oggetti dalle varie rappresentazioni assonometriche. Assonometria parallela obliqua: Cavaliera, Cavaliera Rapida, Monometrica. Assonometria parallela ortogonale con determinazione grafica delle scale di riduzione: Isometrica, Dimetrica, Trimetrica. Rappresentazione di solidi isolati o gruppi di solidi nei vari metodi sopra citati. Applicazioni assonometriche a interni di abitazioni, oggetti, arredamenti, prospetti di costruzioni. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza e corretta applicazione dei vari tipi di assonometria da utilizzare nella rappresentazione dei solidi, isolati o a gruppi, di oggetti, elementi strutturali, interni di abitazioni, arredamenti, prospetti di costruzioni. Criterio di sufficienza: conoscenza e corretta applicazione dell assonometria Cavaliera Rapida e Isometrica ai solidi isolati o in gruppo e ai prospetti di costruzioni. 4) PROGETTAZIONE: (Tutto l anno) Suddivisione dello spazio interno e creazione di determinati ambienti in una pianta di appartamento dai contorni assegnati e non. Realizzazione di un semplice progetto di una villetta unifamiliare su di 2 piani, con elaborazione grafica delle piante, della copertura, dei prospetti, delle sezioni, dei particolari costruttivi e dell arredamento con rappresentazione assonometrica e in prospettiva.

Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: opportuna suddivisione dello spazio interno in una pianta dai contorni assegnati, garantendo sia l aspetto distributivo che quello funzionale; acquisizione dei primi elementi e criteri di progettazione in casi semplici nel rispetto delle convenzioni grafiche durante l elaborazione delle tavole di progetto da presentare agli Enti Pubblici. Criterio di sufficienza: opportuna suddivisione dello spazio interno in una pianta dai contorni assegnati, garantendo sia l aspetto distributivo che quello funzionale. 5) AUTOCAD: (2 Quadrimestre) Conoscenza dei comandi principali del programma Autocad 2D. Costruzione di semplici figure geometriche e della pianta di una abitazione. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza e corretta esecuzione dei vari comandi di Autocad da utilizzare nella rappresentazione di figure geometriche. Criterio di sufficienza: conoscenza e esecuzione dei comandi principali di Autocad. METODOLOGIA E STRUMENTI: lezioni frontali, esercitazioni, libro di testo, laboratorio di informatica. VALUTAZIONE: interrogazioni, esercitazioni, tavole di disegno realizzate in classe e a casa, compiti in classe di tipo grafico, questionari, quaderno degli appunti e rubrica. I voti sono compresi nell intervallo (1-10). Pontedera, lì 12/10/2011 Il docente Prof. Paolo Cheletti