Diffusione ed utilizzo dei servizi scolastici online (iscrizione e pagamenti delle rette per l asilo nido e la mensa scolastica)



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Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione ed utilizzo dei servizi scolastici online (iscrizione e pagamenti delle rette per l asilo nido e la mensa scolastica) Settembre 2014

Il presente documento è stato realizzato con la collaborazione di ERVET in base al Piano Annuale delle attività 2014, scheda progetto C2/2014. Per informazioni e chiarimenti: Chiara Mancini Coordinamento PiTER DGC Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica, Regione Emilia-Romagna (cmancini@regione.emilia-romagna.it ) 2

Indice Offerta e domanda di servizi scolastici (nido e mensa) in Italia... 5 I servizi scolastici (nido e mensa) in Emilia-Romagna... 6 Quadro generale... 6 Richiesta di iscrizione online all asilo nido... 8 Pagamento online della retta dell asilo nido... 10 Richiesta di iscrizione online alla mensa scolastica... 11 Pagamento online della retta della mensa scolastica... 13 Allegato metodologico... 16 3

Il documento illustra il risultato dell attività di analisi e valutazione del livello di utilizzo dei servizi online di Iscrizione all asilo nido, Pagamento della retta all asilo nido; Iscrizione alla mensa scolastica; Pagamento della retta della mensa scolastica;. Tale attività si inquadra nell ambito delle attività di Benchmarking e misurazione della società della società dell informazione in Emilia-Romagna. Tra i temi misurati c è anche la diffusione dei servizi di e-government ed il loro utilizzo da parte di cittadini e imprese. Obiettivo dell analisi è fornire un quadro utile per le valutazioni in merito alla programmazione della Telematica in Emilia-Romagna e vengono svolte nell ambito del Coordinamento del Piano Telematico regionale. La metodologia di rilevazione e valutazione è contenuta nell allegato metodologico in fondo al documento. 4

Offerta e domanda di servizi scolastici (nido e mensa) in Italia A livello nazionale, secondo quanto indicato nel rapporto ISTAT «L offerta comunale di asili nido e altri servizi socioeducativi per la prima infanzia» 1, evidenzia nell ultimo anno di osservazione ( ), una drastica contrazione della crescita di spesa e, per la prima volta dal 2004, si assiste ad un calo, anche se molto lieve (- 0,04%), del numero di bambini beneficiari dell offerta comunale di asili nido. La percentuale di Comuni, che offrono il servizio di asilo nido sia sotto forma di Fonte: Istat 2013 strutture o di trasferimenti alle famiglie per la fruizione di servizi privati, è aumentata passando dal 32,8% del 2003/2004 al 48,1% del 2011/2012. Il numero dei bambini tra zero e due anni che vivono in uno di questi Comuni è invece passato dal 67% del 2003/2004 al 77,7% del 2011/2012. Entrambi gli indicatori mostrano, però, una stagnazione negli ultimi due anni di osservazione: rispetto all anno scolastico 2009/2010 sono diminuiti di 0,2 punti percentuali i Comuni che offrono il servizio e sono aumentati di 0,7 punti percentuali i bambini che vivono in uno di questi Comuni. In sintesi, le principali evidenze sull offerta di servizi socio-educativi comunali a livello nazionale sono: Vi è un calo fra i bambini che usufruiscono dei servizi socioeducativi. Diminuisce la spesa pro-capite dei Comuni per i servizi socio-educativi. Esiste un ampio divario tra le regioni nell offerta pubblica di asili nido. Si è registrato un lieve aumento della spesa sostenuta dagli utenti Si sono rilevate meno iscrizioni agli asili nido comunali e maggiori contributi ai privati o alle famiglie per l accesso a nidi privati 7 bambini su 10 frequentano asili nido gestiti direttamente dai Comuni Fonte: Istat 2013 Per quanto riguarda la domanda di servizi socio-educativi alcune indicazioni emergono dal RAPPORTO ANNUALE 2014 La situazione del Paese dell ISTAT 2 che evidenziano una domanda potenziale elevata per consentire soprattutto alle donne un ruolo attivo nel mercato del lavoro. Nel rapporto si evidenzia infatti come Le criticità rispetto al mercato del lavoro legate alla nascita di un figlio sono andate accentuandosi nel corso della crisi. Nel 2012, il 22,3 per cento delle donne che lavoravano al momento della gravidanza non lavora più a due anni dalla nascita del figlio ( ). La disponibilità di persone o servizi cui affidare i bambini è un requisito imprescindibile per entrare o restare occupate. Le lavoratrici con figli di circa 2 anni si avvalgono principalmente dell aiuto dei nonni (poco più della metà nel 2005 e nel 2012) o ricorrono al nido, pubblico o privato, con un deciso incremento rispetto al 2005 (35,2 per cento, contro il 27,4 per 1 Il rapporto è disponibile in http://www.istat.it/it/archivio/96663 e si riferisce ai dati relativi all anno scolastico 2011-2012. A livello tendenziale, considerando l andamento della popolazione totale interessata (0-2 anni), in diminuzione e l aumento della situazione di crisi e di aumento del tasso di disoccupazione, si ritiene che per il 2013 la situazione possa essere simile, se non peggiore. Dal rapporto sono tratte anche le rappresentazioni cartografiche dell Italia utilizzate nel testo. 2 Disponibile in http://www.istat.it/it/archivio/120991 5

cento) ( ). Sono le dipendenti che lavorano nel pubblico e le madri più istruite a fare più spesso ricorso a questo strumento, che è anche più frequente al crescere del numero di figli. ( ) L incremento tra il 2005 e il 2012 è imputabile soprattutto al maggior ricorso al privato, tanto che la proporzione delle madri che si avvale di un nido privato è passata dal 13,9 per cento al 21,1 per cento. La difficoltà nel dare risposta alla crescente domanda di servizi pubblici per l infanzia si articola in modo differenziato a livello territoriale e si concentra soprattutto nel sud e nelle isole. I figli di lavoratrici che frequentano un nido pubblico sono solo il 6,9 per cento al Sud e l 8,5 per cento nelle Isole (erano rispettivamente ( ) il 5,4 e l 11,8 per cento nel 2005). Al Nord si rileva un aumento marcato dell asilo nido privato. Inoltre rispetto al 2005 crolla il ricorso alla baby-sitter che si presenta quasi dimezzato (4,5 per cento nel 2012 contro 9,2 nel 2005) e livellato nelle varie zone. I servizi scolastici (nido e mensa) in Emilia-Romagna Quadro generale In Emilia-Romagna i dati relativi alla la disponibilità dei servizi per la prima infanzia, sono presentati nel rapporto regionale «I servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-Romagna» 3, riportati di seguito. Nell anno scolastico 2011-2012 complessivamente l offerta di servizi per l infanzia evidenzia un saldo positivo grazie soprattutto all aumento significativo dei micronidi. Si evidenzia però una contrazione dei servizi integrativi e in diversi ambiti provinciali (Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini) una riduzione dei bambini iscritti nei servizi educativi. Fonte: Osservatorio infanzia e adolescenza Regione Emilia-Romagna, 2013 Fonte: Osservatorio infanzia e adolescenza Regione Emilia-Romagna, 2013 3 Rapporto, dati dell Anno Educativo 2011-2012 e serie storiche sono disponibili in http://sociale.regione.emilia-romagna.it/infanziaadolescenza/approfondimenti/osservatorio-infanzia-e-adolescenza/i-dati-e-le-statistiche/i-bambini-e-i-servizi-educativi-per-la-prima-infanzia-fontespier 6

Per un confronto con le altre regioni è disponibile una panoramica del livello di risposta alle domanda di servizi educativi per la prima infanzia, tra i comuni capoluogo italiani, grazie ad ICITYRATE 4. Come si evidenzia nel grafico - tra i capoluoghi di regione- il Comune di Bologna ha il rapporto migliore fra i posti disponibili in asili comunali e domanda potenziale. In ambito regionale, fra i 9 comuni capoluogo (il sistema non considera Cesena), il primato sulla stessa dimensione spetta a Parma. 50 40 30 35,73 Posti disponibili in asili nido comunali/domanda potenziale - 2013 [%] 29,3 32,24 50 40 30 20 10 Posti disponibili in asili nido comunali/domanda potenziale - 2013 [%] 35,48 35,73 25,51 26,9 27,03 29,3 19,29 21,22 40,14 20 20,09 20,99 19,43 0 10 0 Bologna Firenze Torino Trento Venezia Roma Fonte: ICITYRATE, 2013 La diminuzione tendenziale dei bambini iscritti al nido è confermata anche dal confronto con i dati di tre comuni capoluogo di regione, ossia Firenze, Roma e Bologna, illustrati nella tabella qui di seguito riportata (che indica anche la fonte dei vari dati utilizzati, per lo più di tipo open data messi a disposizione in apposite sezioni dagli enti locali stessi). Se si esclude il caso del comune di Roma, il cui dato è solo stimato e soprattutto per le caratteristiche peculiari di questo ente, si evidenzia un andamento simile tra Bologna e a Firenze. Fonte: http://opendata.comune.fi.it/istruzione/ dataset_0002.html Fonte: http://dati.comune.roma.it/download/i struzione-e-formazione Fonte: rilevazione dati livelli di utilizzo dei servizi della PA Iscritti ai nidi Firenze Roma Bologna 2011 2.724 20.104 3.089 2012 2.873 21.060 2.946 2013 2.667 21.728 (* 5 ) 2.661 Il servizio di mensa scolastica, è generalmente fornito obbligatoriamente agli alunni frequentanti il tempo pieno e richiede una compartecipazione dell utente. È rivolto agli alunni della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione e prevede la preparazione dei pasti, lo scodellamento, la manutenzione e la pulizia del locale di refezione, nonché in alcuni casi la sorveglianza degli alunni durante l orario di refezione 6. Il servizio ha un bacino potenziale di utenza molto diverso da quello del nido, sia in termini di obbligatorietà di fruizione del servizio (connesso, salvo alla scuola dell infanzia, alla frequenza obbligatoria del bambino alla scuola), sia per gli ordini di scuole interessate. Un altro fattore che può incidere sull andamento dei servizi scolastici, soprattutto in termini di domanda potenziale è la situazione del mercato del lavoro e del tasso di occupazione, soprattutto femminile. A tale proposito il rapporto BES 2013 7 evidenzia che Le donne con figli piccoli hanno una probabilità di lavorare inferiore del 30% rispetto alle donne senza figli. Questa difficoltà è ovviamente maggiore per le donne più giovani, che è più probabile abbiano figli in età inferiore ai 3 anni, per i quali la disponibilità di asili nido pubblici è molto scarsa. E minore, viceversa, per le donne meno giovani, che è più probabile abbiano figli 4 http://icityrate.k4d.forumpa.it/asset/(s(tqmwgqu4ttzsatrpmzaaxfjk))/graphviewtablecommand.do?close=false&viewbuttons=true&graphid=-1 5 (*) Roma 2013: dato stimato "Il numero totale di posti disponibili per l'anno educativo 2013-2014 sarà di 21.728. L'obiettivo del Comune di Roma è accogliere il 33% delle domande, come richiesto dal parametro di Lisbona. Attualmente, Roma Capitale è al 27% e investe ogni anno per gli asili nido oltre 244 milioni. Dal 2008 ad oggi, le domande di iscrizione agli asili nido comunali sono aumentate del 9,13% mentre le liste di attesa finali si sono ridotte del 19,94%: nel 2008 erano in lista d'attesa 5.600 bambini, negli ultimi 3 anni invece in lista d'attesa ci sono 4.169 bimbi" (fonte: http://www.paesesera.it/cronaca/asili-nido-al-via-le-iscrizioni-c-e-tempo-fino-al-12-aprile ) 6 Cfr: http://www.tesoro.it/ministero/commissioni/copaff/documenti/nota_metodologica_fabbisogni_comuni_fc03u_x23-12-2013x.pdf La definizione, tratta dal documento Determinazione dei fabbisogni standard per i comuni FC03U funzioni di istruzione pubblica / nota metodologica 7 Istat, BES 2013 Il benessere equo e sostenibile in Italia, disponibile in http://www.cgil.it/archivio/welfare/infanzia/bes_2013.pdf 7

tra i 3 e i 5 anni, per i quali la disponibilità delle scuole materne è più ampia, almeno nelle regioni centrosettentrionali. La situazione sull andamento del mercato del lavoro femminile è illustrata nel rapporto regionale Rapporto 2013 I mercati regionali del lavoro 8, evidenzia come il bilancio occupazionale del periodo 2009-2012 risulti negativo per le donne (-181.000) per gli uomini (-420.000) anche se in tutti gli anni i dati sia sui flussi di assunzione sia sui saldi risultano migliori per le donne che per gli uomini. In particolare la riduzione dei flussi di nuova domanda di lavoro è stata sempre meno intensa per le prime che per i secondi. Richiesta di iscrizione online all asilo nido Il servizio online di iscrizione all asilo nido (livello 3: invio della domanda online) presenta un livello di utilizzo significativo, se si considera che è un servizio non obbligatorio, ancorché aiutato nella sua diffusione dall ambiente favorevole generato dall obbligo di iscrizione online alle scuole primarie promosso dal MIUR. La media regionale di utilizzo complessivo (tutti i sistemi di erogazione considerati) raggiunge il 44,37% nel 2013 mentre nel 2012 era del 24,12% e nel 2011 del 16,31%. Appare significativo anche il progressivo aumento degli enti di cui si dispongono dati utili nei tre anni, che passano da 27 unità nel 2011, a 35 nel 2012, fino a 42 nel 2013 9. Serie storica Uso online del servizio iscrizione all asilo nido - invio domanda online %le online con sistema indicato nel sito 16,29% %le online complessivo (sistema + PEC) 16,31% 2011 numero dati utili (comunali) 27 numero mancate risposte 0 numero universo (comuni eroganti servizio online) 27 %le online con sistema indicato nel sito 24,12% %le online complessivo (sistema + PEC) 24,12% 2012 numero dati utili (comunali) 35 numero mancate risposte 0 numero enti a cui non sono stati richiesti dati 2 numero universo (comuni eroganti servizio online) 37 %le online con sistema indicato nel sito 44,37% %le online complessivo (sistema + PEC) 44,37% 2013 numero dati utili (comunali) 42 numero mancate risposte 4 numero universo (comuni eroganti servizio online) 46 A livello territoriale, le esperienze migliori si registrano nel Comune di Bologna e negli 8 comuni aderenti all Unione Terre di Castelli (MO) che hanno reso il servizio online obbligatorio con propri atti organizzativi (la percentuale di utilizzo è vicina al 100% in entrambi i casi). Tale scelta a detta degli stessi enti, verrà estesa anche agli servizi scolastici nei prossimi anni. Vi è comunque un livello significativo di utilizzo anche nei comuni di Modena e Ravenna (rispettivamente 39 e 33%). Fonte: Coordinamento PiTER 2013 8 Il rapporto è disponibile in http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/analisi-sul-mercato-del-lavoro/approfondimenti/allegati-rapportiregionali/seco_rapporto2013.pdf/at_download/file/seco_rapporto2013.pdf 9 Per questo anno 4 enti non hanno fornito il dato o questo non è disponibile: Montechiarugolo (PR), Bastiglia (MO), Ferrara e Alfonsine (RA) 8

Il confronto sul grado di utilizzo dei diversi sistemi e del loro tipo relativo all anno 2013 mostra una netta prevalenza dei casi di erogazione tramite piattaforme dedicate, anche se sono significativi i casi di avvio del servizio d iscrizione all asilo nido tramite mail o Pec. Anche nel 2012 si rilevava una situazione simile, ma lo scarto fra mail o Pec e piattaforme è molto inferiore. Ciò significa che nel corso del tempo si è andati progressivamente verso lo sviluppo e l utilizzo di piattaforme in sostituzione di mail o Pec. Un ruolo significativo per lo sviluppo e la promozione dei servizi online è giocato dalle Unioni di Comuni: dei 42 enti con dato utile nel 2013, 16 (=38%) fanno riferimento ad Unioni di Comuni (Bassa Reggiana, Unione Terre di Castelli). 2013 2012 Comuni che forniscono dati Tutti i dati rilevati % di utilizzo complessiva (sistema + pec) Comuni che forniscono dati Tutti i dati rilevati mail o pec 14 6,19% 16 piattaforma 28 totale 42 50,18% 44,37% 19 35 % di utilizzo complessiva (sistema + pec) 4,49% 27,32% 24,12% Il buon grado di utilizzo del servizio di richiesta d iscrizione online al nido si spiega anche considerando che: I servizi online sono facilmente individuabili all interno dei siti web degli enti competenti o sono ben relazionati con l esterno Non sono in concorrenza con altre modalità di interazione a distanza più semplici o convenienti Sono richieste spesso credenziali deboli oppure la richiesta di iscrizione risulta libera. % di utilizzo complessiva (sistema + PEC) Facilità reperimento Consapevolezza (erogazione su sito dell ente competente o su sito esterno collegato) User centricity 44,37% 71,43% 75,51% 32,65% In merito al confronto annuale sui dati comparabili, si può apprezzare un aumento dei bambini iscritti, ma non nei comuni capoluoghi o di maggiori dimensioni. In linea di massima si ha generalmente anche un numero maggiore di transazioni online, rispetto a quanto accaduto in passato. La lettura del dato, tuttavia, non può prescindere da alcuni considerazioni: Andamento delle iscrizioni complessive, in modo da considerare adeguatamente l andamento della quota dell uso online sul totale complessivo dell ente; Altri fattori esterni che possono condizionare l accesso ai servizi ai nidi in generale ed all uso online in particolare. Se il primo aspetto è più generale, ed è stato affrontato in apertura del paragrafo sui servizi di istruzione, sul secondo è opportuno evidenziare che sembra esserci una relazione inversa fra andamento delle iscrizioni ai nidi e andamento del tasso di disoccupazione femminile in generale. Dall analisi dei dati a disposizione, si può vedere come tendenzialmente nei territori dove aumenta l iscrizione dei bambini indipendentemente dal canale utilizzato, si è in presenza anche di una diminuzione del tasso di disoccupazione femminile. L altro dato interessante è la diminuzione delle iscrizioni soprattutto nei capoluoghi (dove comunque vive la percentuale più alta di tutta la popolazione regionale, anche straniera), tranne che per Ravenna, mentre nel territorio circostante (ancorché fortemente selezionato), si registra tendenzialmente un aumento delle iscrizioni. 9

Ambito provinciale Andamento iscrizioni complessive nei Comuni non capoluogo (selezione) Andamento iscrizioni complessive nel Comune capoluogo Parma -- Diminuisce Aumenta Reggio Emilia -- Diminuisce Invariato Modena Aumenta Diminuisce Diminuisce Bologna Aumenta (comuni piccoli) Diminuisce (anche altri comuni Aumenta grandi) Ravenna Diminuisce (comune grande: Aumenta Aumenta Faenza) Forlì-Cesena -- Diminuisce (Cesena) Aumenta (nelle altre province il confronto non appare significativo) Andamento Tasso disoccupazione femminile totale Pagamento online della retta dell asilo nido La possibilità di effettuare il pagamento online della retta dell asilo nido (che rappresenta il livello 4 del servizio Iscrizione al nido) è stata rilevata in modo distinto da tutte le altre rette scolastiche solo nel 2013 e pertanto non può essere oggetto di un confronto con gli anni precedenti. La media regionale di utilizzo del servizio di pagamento online della retta del nido si assesta nel 2013 al 1,13%, valore nettamente inferiore a quanto accade per il servizio di invio della domanda di iscrizione. Risulta essere decisamente inferiore anche il numero di comuni che offrono questo servizio interattivo specifico (23 comuni), di cui solo 20 forniscono dati utili. I risultati migliori, comunque inferiori al 10%, sono quelli di Comacchio (FE) e degli 8 Comuni aderenti all Unione Terre di Castelli (MO), pari rispettivamente all 8% e 5% del totale complessivo gestito dagli Enti competenti. Gli strumenti utilizzati sono diversi: il primo indica l home banking, i secondi offrono, nel sito dell Unione, una piattaforma di pagamento online delle rette. Da evidenziare che il pagamento online nei comuni capoluogo (Bologna, Piacenza e Parma) risulta generalmente poco utilizzato. Solo il Comune di Parma supera le 200 transazioni, mentre tutti gli altri casi sono al di sotto di tale valore. Di seguito si offre il quadro riepilogativo dei risultati 2013 per questo servizio. %le online con sistema indicato nel sito 1,13% %le online complessivo (sistema + PEC) 1,13% numero dati utili (comunali) 20 numero mancate risposte 10 3 numero universo (comuni eroganti servizio online) 23 10 I comuni per i quali non si dispongono i dati sono Fidenza (PR), Cavezzo (MO) e Cesena. 10

Diversamente di quanto accade per l invio della domanda, sono più frequenti i casi di Comuni che fanno affidamento a piattaforme regionali che offrono il servizio interattivo, cioè a Payer di Lepida (si tratta di 9 Comuni, di cui 8 forniscono il dato di utilizzo). Non mancano tuttavia casi di Comuni che hanno sviluppato piattaforme autonome, mentre in un solo caso, si fa riferimento esclusivamente all home banking 11, che tuttavia ha un significativo grado di utilizzo. Tutti i casi rilevati Numero di Enti che forniscono % di utilizzo dati utili Piattaforma pagamenti 19 1,07% Home banking 1 8,29% Tutti i sistemi (per tipo) 20 1,13% Nel tentativo di individuare le motivazioni che spiegano il livello contenuto di utilizzo del servizio i referenti hanno indicato: : L esistenza di sistemi alternativi di pagamento a distanza più semplici e meno onerosi, come ad esempio la possibilità di pagare i MAV o il bonifico online (home banking). La mancata diffusione dell informazione circa la possibilità di pagare online (numerosi comuni, in sede di raccolta dati, hanno affermato che il sistema online non è a conoscenza degli utenti perché non è stato pubblicizzato). Riprendendo quanto si diceva in apertura, esiste un forte divario fra utilizzo del servizio di richiesta della domanda di iscrizione online ed il pagamento della relativa retta. Qui di seguito si illustrano i dati di utilizzo 2013 per i due tipi di transazione nei Comuni che offrono entrambe le possibilità. Ente Locale Prov. % uso invio iscrizione all asilo online % uso pagamento Gap fra i due dati di uso Parma PR 11,65% 2,17% 9,48% Unione Terre di Castelli 12 MO 98,90% 4,95% 93,96% Maranello MO 9,70% 1,74% 7,96% Bologna BO 99,77% 0,27% 99,50% Santarcangelo Di Romagna RN 2,61% 0,45% 2,15% Anche se si escludono i casi di Bologna, e degli 8 Comuni dell Unione Terre di Castelli (MO) che hanno reso obbligatorio solo l invio dell iscrizione al nido i rimanenti casi (Parma, Maranello e Santarcangelo di Romagna) confermano una netta differenza nei livelli di utilizzo del servizio. Tale differenza sembra confermare la difficoltà per la cittadinanza italiana, rilevata anche nel contesto privato, ad effettuare pagamenti online. Richiesta di iscrizione online alla mensa scolastica Il servizio online di iscrizione alla mensa scolastica (livello 3: invio della domanda) presenta un livello di utilizzo non molto elevato, ma interessante considerando l andamento di tutta la rilevazione. Esiste inoltre una forte variabilità tra gli enti con alcuni comuni con una media molto elevata di utilizzo del servizio online, come si vedrà a breve. La media regionale di utilizzo complessivo (tutti i sistemi rilevati) nel 2013 si assesta al 15,14%, mentre era del 12,12% nel 2012 e 8,72%% nel 2011. Appare interessante anche l aumento dei Comuni che 11 Molti enti consentono questa possibilità, ma non è indicata nel sito come modalità principale. Come si vedrà meglio in seguito, lo scarso utilizzo del servizio è proprio dovuta anche alla presenza di sistemi alternativi di pagamento fra cui proprio l home banking per il pagamento dei MAV. 12 Comprende 8 Comuni 11

forniscono dati utili: sono 40 nel 2013 (su 44 che complessivamente offrono il servizio 13 ), mentre erano 33 nel 2012 e 29 nel 2011. Serie storica Uso online del servizio di iscrizione alla mensa scolastica Invio domanda online %le online con sistema indicato nel sito 8,72% %le online complessivo (sistema + PEC) 8,72% 2011 numero dati utili (comunali) 29 numero mancate risposte 0 numero universo (comuni eroganti servizio online) 29 %le online con sistema indicato nel sito 12,12% %le online complessivo (sistema + PEC) 12,12% 2012 numero dati utili (comunali) 33 numero mancate risposte 0 numero enti a cui non sono stati richiesti dati 1 numero universo (comuni eroganti servizio online) 34 %le online con sistema indicato nel sito 15,14% %le online complessivo (sistema + PEC) 15,14% 2013 numero dati utili (comunali) 40 numero mancate risposte 4 numero universo (comuni eroganti servizio online) 44 A livello territoriale, il risultato migliore è quello di Zola Predosa (BO) che raggiunge il 55,88% di utilizzo. Il servizio interattivo di iscrizione ai servizi scolastici è una realtà in questo Comune ormai da vari anni e questo contribuisce a spiegare l ottimo livello di utilizzo del servizio e a considerare vincenti servizi online che consentono una fidelizzazione dell utente. Fonte: Coordinamento PiTER 2013 Sono particolarmente significativi anche i risultati dei Comuni di Rottofreno (PC), Parma, Bologna, Casalecchio Di Reno (BO) e Ravenna, che hanno una media di utilizzo superiore al 20% (quota online sul totale dell ente). Il confronto tra i sistemi disponibili per l invio dell iscrizione online alla mensa (mail, Pec, e piattaforme) nell anno 2013 mostra la netta prevalenza di casi di invio online della domanda tramite mail o Pec, pur non mancando piattaforme di gestione online. Come si è già visto anche nel caso dell iscrizione all asilo nido, anche per questo servizio il sistema apparentemente più semplice (mail o Pec) è mediamente meno utilizzato rispetto a quello che si basa su piattaforme (4 dei 6 comuni con risultati maggiori di 20% 14 hanno una piattaforma per l iscrizione). Un altro elemento simile fra i due servizi scolastici analizzati è anche il ruolo significativo delle Unioni di Comuni: dei 40 Comuni che offrono il servizio interattivo, 16 (=40%) sono 13 I Comuni il cui dato 2013 non è disponibile sono Montechiarugolo (PR), Ferrara, Cesena e Forlì. 14 Hanno piattaforma: Parma, Bologna, Zola Predosa (BO) e Ravenna; hanno mail o pec Rottofreno (PC) e Casalecchio di Reno (BO) 12

compresi in Unioni (8 nell Unione Terre di Castelli, MO; 5 nell Unione Bassa Romagna, RA 15 ; 3 nell Unione del Rubicone, FC). 2013 2012 Tutti i dati % di utilizzo (canale % di utilizzo (canale Tutti i dati rilevati rilevati online/canali online+offline) online/canali online+offline) mail o pec 25 8,80% 18 5,09% piattaforma provvedimenti 15 18,72% 15 14,85% totale 40 15,14 33 12,12% Dal punto di vista dell organizzazione del servizio su web nei siti degli Enti i servizi di iscrizione alla mensa online sono facilmente individuabili o sono ben relazionati con l esterno. Essi inoltre: Richiedono credenziali deboli che consentono di utilizzare direttamente il servizio (come ad esempio ID e PSW senza riconoscimento) oppure si tratta di sistemi liberi, cioè che non richiedono nemmeno la PEC. Presentano pochi strumenti di aiuto all utilizzo del servizio con una media molto bassa di user centricity (24% circa) % di utilizzo complessiva (sistema + PEC) Facilità reperimento Consapevolezza (erogazione su sito dell ente competente o su sito esterno collegato) User centricity 15,14% 70,10% 75,00% 24,02% In merito al confronto annuale sui dati comparabili, si assiste ad un generale aumento delle domande complessive e tendenzialmente anche di quelle presentate online. In particolare, nei 28 casi di comuni comparabili, in 20 casi si ha un aumento delle domande complessive, mentre in 8 comuni (7 dei quali della provincia di Bologna) si ha una diminuzione. Le domande online aumentano in 23 casi, diminuiscono in un caso e rimangono invariate nei restanti 4 comuni (per lo più comuni piccoli che hanno un numero standard di alunni iscritti alle mense). Il dato quindi è in linea con quanto rilevato a livello nazionale e regionale in generale, in merito all aumento del bacino di utenza del servizio (tutte le scuole, non solo quelle del nido). Parma e Bologna hanno l aumento più significativo del numero delle transazioni online (fra 500 e 600 domande in più nel 2013), mentre è Zola Predosa (BO) l ente che migliora di più la performance di utilizzo complessivo del servizio (+ 35%) rispetto al 2012. Pagamento online della retta della mensa scolastica La possibilità di effettuare il pagamento online della retta per la mensa scolastica (che rappresenta il livello 4 del servizio) è stata rilevata in modo distinto da tutte le altre rette scolastiche solo nel 2013 e pertanto non può essere oggetto di un confronto con gli anni precedenti, se non di tipo tendenziale. 15 L unione comprende 9 comuni, ma la possibilità di inviare la domanda online tramite pec è stata rilevata solo per 5. Le funzioni scolastiche sono state conferite all unione da parte di tuti i comuni. 13

La media regionale di utilizzo del servizio di pagamento online della retta della mensa scolastica, si assesta nel 2013 al 0,98%. Il servizio di pagamento online è quindi meno utilizzato rispetto a quello di invio della domanda di iscrizione, ma il gap è più ridotto rispetto a quanto rilevato per il servizio asilo nido. Entrambi i servizi di pagamento mostrano una media di utilizzo sostanzialmente allineata. Fonte: Coordinamento PiTER 2013 Il Comune con il risultato migliore è quello di Granarolo dell Emilia (22,68%), ma raggiungono risultati significativi anche i comuni di Sant'Agata Bolognese (BO), Comacchio (FE) e Verucchio (RN). Anche in questo caso, come in quello del pagamento della retta del nido, i comuni capoluogo non riportano risultati significativi. Diversamente da quanto accade per il servizio del nido, il numero complessivo dei comuni che offrono il servizio di iscrizione alla mensa è simile a quello che offre il servizio di pagamento della retta online (44 e 50) che sembra indicare un approccio unitario alla gestione del servizio. Di seguito, si offre il quadro riepilogativo dei risultati 2013. %le online con sistema indicato nel sito 0,98% %le online complessivo (sistema + PEC) 0,98% numero dati utili (comunali) 42 numero mancate risposte 16 8 numero universo (comuni eroganti servizio online) 50 Per il pagamento della mensa online la maggioranza dei Comuni fa riferimento alla piattaforma regionale di pagamento Payer. Come si vede dalla tabella sotto riportata 23 Comuni si affidano a Payer per consentire il pagamento online della retta, mentre 17 hanno predisposto proprie piattaforme autonome di pagamento; 2 comuni indicano specificamente l home banking come modalità di pagamento a distanza della retta. I dati sembrano confermare quanto già evidenziato nella valutazione del servizio di pagamento online della retta del nido e cioè che l home banking risulti una modalità più facilmente utilizzata per effettuare pagamenti dagli utenti emiliano-romagnoli. Il condizionale è d obbligo dato che il servizio via home banking riguarda solo 2 comuni su 42. Tutti i casi rilevati Sistemi di tipo autonomo Sistemi di tipo regionale Numero di Enti Numero di Enti Numero di Enti che forniscono % di utilizzo che forniscono % di utilizzo che forniscono % di utilizzo dati utili dati utili dati utili Piattaforma pagamenti 40 0,76% 17 0,78% 23 0,70% Home banking 2 17,83% 2 17,13% 0 Na Tutti i sistemi (per tipo) 42 0,98% 19 1,04% 23 0,70% 16 Gli 8 comuni di cui non si dispongono i dati nel 2013 sono Agazzano (PC), Fidenza (PR), Noceto (PR), Cavezzo (MO), Cesena, Gambettola (FC), Sogliano Al Rubicone (FC), Santarcangelo Di Romagna (RN). 7 comuni su 8 hanno piattaforme online, mentre 1 solo di questi ha l home banking. Si assiste ad un inversione di tendenza rispetto al passato: anche i dati sull home banking risultano ora reperibili, si pensa anche grazie all esistenza del progetto di rilevazione dell utilizzo che ha sensibilizzato gli enti locali a raccogliere questi dati. 14

In generale il livello di pagamento della refezione scolastica online sembra fortemente influenzato dalla presenza di canali alternativi di pagamento più semplici come ad esempio i buoni pasto oppure per quanto riguarda i pagamenti a distanza il MAV o l home banking. 15

Allegato metodologico Il progetto regionale L attività è stata condotta nell ambito di un progetto regionale finalizzato a misurare il livello di utilizzo di alcuni servizi interattivi in Emilia-Romagna, di cui si illustra qui di seguito brevemente la metodologia. L attività è stata svolta attraverso la raccolta di dati quantitativi sul numero di domande pervenute online sul totale delle domande pervenute all ente (online e offline), al fine di quantificare l incidenza del canale online rispetto al totale del servizio gestito dall ente. Un servizio erogato in un sito si considera interattivo se consente almeno l invio online della domanda che avvia il procedimento: secondo la metodologia tradizionale di eeurope, si tratta di tutti i casi in cui si raggiunge quindi almeno il livello 3: invio online della domanda o oppure anche il livello 4: transazione completa, compreso il pagamento. Tale classificazione è indicata anche nelle Linee guida per i siti web della PA, ed è illustrata schematicamente in http://www.funzionepubblica.gov.it/lazione-delministro/linee-guida-siti-web-pa/indice/cap2-analisi-degli-interventi/tipologia-dei-siti-e-livellidinterattivita.aspx. L insieme dei servizi oggetto di misurazione, che fa parte di quelli già monitorati dalla Regione per l offerta di interattività 17, include: Iscrizione all asilo nido Pagamento della retta di iscrizione all asilo nido Iscrizione alla mensa scolastica Pagamento della retta della mensa scolastica Invio della documentazione relativa a procedimenti di pagamento di contravvenzioni comunali Pagamento online delle multe comunali per violazioni al Codice della Strada Invio della documentazione relativa a procedimenti di pagamento di contravvenzioni provinciali Pagamento online delle multe provinciali per violazioni al Codice della Strada Richiesta permesso all accesso alla ZTL; Rinnovo dell abbonamento annuale dell autobus Presentazione delle pratiche SUAP ONLINE; Presentazione della SCIA edilizia; Richiesta di Certificati anagrafici (anagrafe / stato civile) ; Oltre a questi, sono stati oggetto di rilevazione sperimentale e non integrale altri servizi erogati online, quali quelli erogati nello Sportello Fai da te dell agricoltore (http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/servizionline/fai-da-te/sportello-agricoltore), richiesta del certificato di destinazione urbanistica CDU, segnalazione dei fenomeni di degrado urbano e richiesta di iscrizione all Albo Scrutatori. La misurazione ha come obiettivi la comprensione di come e quanto i cittadini emiliano-romagnoli utilizzano i servizi interattivi, e l identificazione delle preferenze in merito ai sistemi messi a disposizione dagli enti. Per procedere a tali misurazioni specifiche, sono stati identificati quattro diversi sistemi di fruizione di servizi online che sono: a) Mail o pec: se l interazione (almeno avvio procedimento) è possibile attraverso una semplice mail oppure è necessaria la posta elettronica certificata - PEC (o entrambi), se esplicitamente indicato nella sezione dedicata al servizio. b) Piattaforma procedimenti: se l interazione (almeno avvio procedimento) è possibile attraverso una piattaforma di erogazione di servizi online, ma non consente il pagamento. Nel caso di servizio interattivo erogato attraverso una piattaforma procedimenti, si è altresì rilevato il numero di richieste tramite PEC al di fuori di piattaforma; 17 Benchmarking dell e-government e della società dell informazione, coordinamento PiTER: si veda in proposito http://digitale.regione.emiliaromagna.it/entra-in-regione/riferimenti/coordinamento-del-piano-telematico-dellemilia-romagna 16

c) Piattaforma pagamenti: se l interazione è possibile attraverso una piattaforma che consente solo il pagamento online. d) Home banking: se l interazione è possibile attraverso l uso dei servizi personale di home banking erogati dalla propria banca, se esplicitamente indicato nella sezione dedicata al servizio. Come si sono valutati i dati La valutazione dell utilizzo dei servizi interattivi è effettuata attraverso l integrazione di numerosi elementi di contesto sia quantitativi che qualitativi, che consentono di leggere il dato calato nella specifica realtà territoriale entro cui è stato prodotto, ma senza dimenticare il contesto nazionale più ampio. Nell analisi del grado di utilizzo del servzio sono stati considerati anche altri elementi che compongono il servizio interattivo che includono:: Facilità di reperimento del servizio: calcolato come media % prodotta dalla somma degli indicatori soddisfatti sul totale degli indicatori possibili. Gli indicatori specifici sono: il servizio interattivo si trova nella sezione "servizi di e-government attivati" o servizi online o nella sezione dedicata (area tematica); Il servizio è indicato nella sezione che comprende tutte la altre informazioni (coerenza interna); il servizio si trova con motore di ricerca Consapevolezza (erogazione su sito dell ente competente o su sito esterno collegato): calcolato attribuendo punteggi differenti a seconda che il servizio interattivo sia erogato nel sito dell ente competente, oppure su sito esterno con link dal sito dell ente competente; se il servizio interattivo sia erogato in un sito esterno senza link dal sito dell ente competente. User centricity: calcolato come media di indicatori relativi a Help e strumenti di aiuto, indicazione della data di aggiornamento e presenza di pagine specifiche sul servizio in lingua straniera (qualsiasi). A questi si aggiungono anche l esistenza di canali interattivi alternativi e le condizioni di accesso con particolare riferimento alla necessità delle credenziali Federa e della PEC. In questo caso, però, la valutazione è solo qualitativa e non è corredata da misurazioni quantitative. Note tecniche La rilevazione dei dati è avvenuta nel corso del mese di marzo 2014. I dati di utilizzo si riferiscono all intera annualità 2013 (1 gennaio 31 dicembre), o ad una sua frazione, in caso di avvio del servizio interattivo in corso d anno. Il dato di utilizzo del servizio online è dato dal numero transazioni online sul totale di quelle gestite dall ente. In alcuni casi, i dati di utilizzo 2012 già in possesso della Regione ed utilizzati negli anni precedenti sono stati corretti, aggiornati ed integrati con altri relativi alla medesima annualità forniti dagli enti contattati per la rilevazione nel 2013. Questo può comportare una modifica rispetto a quanto pubblicato nei rapporti precedenti. 17