COMUNE DI CURSI Provincia di Lecce Progetto per la riqualificazione e la messa in sicurezza della Scuola Elementare Don Bosco e dell Infanzia Angeli di San Giuliano PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Geom. Luca MUSARO Istruttore Tecnico PROGETTO ARCHITETTONICO Dott. Ing. Massimo NOCCO Responsabile Servizio Tecnico PROGETTO IMPIANTI Dott. Ing. Massimo NOCCO Responsabile Servizio Tecnico COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTUALE Dott. Ing. Massimo NOCCO Responsabile Servizio Tecnico
Nell'ambito della nuova regolamentazione dei fondi strutturali, particolare rilevanza è attribuita alla Sostenibilità Ambientale dei piani e dei programmi da presentare ai vari finanziamenti Comunitari. Le verifiche di sostenibilità dei programmi di investimento delle risorse Comunitarie con la tutela dell'ambiente naturale e storico andranno dunque attuate nelle forme più idonee partenariato tra i soggetti istituzionalmente referenti a livello centrale ed a livello territoriale, sull'ottica dell'integrazione ed ottimizzazione dei contributi delle diverse professionalità operanti sul territorio per le rispettive materie, cosi da vedere efficacemente rappresentata nelle valutazioni la componente naturalistico - ecosistemica e quella paesaggistico - culturale. 1.1) VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Non risulta allo stato necessario procedere ad uno studio dell Impatto Ambientale del progetto in parola, anche in considerazione del fatto che non vi sono nuovi volumi da realizzare. Infatti le opere previste in progetto, riguardanti l esecuzione di lavori di riqualificazione e la messa in sicurezza della Scuola Elementare Don Bosco e dell Infanzia Angeli di San Giuliano di Cursi, non costituiscono il minimo impatto ambientale poiché le strutture d intervento, sono già preesistenti ed oggetto di sola ristrutturazione e recupero, pertanto è garantita ogni eventuale salvaguardia dell'ambiente esistente. Per gli interventi previsti, nella fase di esecuzione dei lavori, sono state considerate specifiche indicazioni circa l opportunità di ridurre il più possibile gli inconvenienti dovuti ai problemi di circolazione del traffico provvisorio (chiusura ed apertura al traffico delle strade di intervento, salvaguardando il deflusso su almeno una corsia in senso alterno), la necessità di salvaguardare l incolumità dei cittadini nonché la necessità di migliorare la qualità della vita e le condizioni di fruizione dei centri urbani e dei beni ambientali, monumentali ed architettonici. Tutti i materiali di risulta provenienti dalle lavorazioni previste in progetto saranno smaltiti secondo quanto previsto dalla normativa vigente, senza arrecare danno alcuno all ambiente e alla popolazione. 1.2) OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA' AMBIENTALE Il presente progetto si pone come obiettivi essenziali la risoluzione dei seguenti problemi: creare un ambiente confortevole, contribuendo al miglioramento della qualità della vita; contenere efficacemente l'inquinamento del sottosuolo, nel rispetto delle limitazioni imposte in materia dall'attuale legislazione; implementare soluzioni costruttive ispirate ai più moderni criteri d efficacia e d efficienza; offrire un servizio di opere d urbanizzazione secondaria. 1.3) POPOLAZIONE INTERESSATA Alla luce di quanto sopra esposto e attraverso la realizzazione dei lavori di cui sopra indicati, verrà migliorata la sostenibilità ambientale sul territorio. 1.4) INQUADRAMENTO MORFOLOGICO E GEOLOGICO GENERALE La Scuola Elementare di Cursi ricade all interno del territorio urbano caratterizzato da una morfologia pressoché tabulare, con escursioni altimetriche assai contenute in quanto le quote topografiche oscillano attorno a 86 metri s.l.m.. La struttura geologica dell area è caratterizzata, nelle sue linee essenziali, dalla presenza di un basamento carbonatico di età mesozoica, variamente deformato e dislocato, localmente ricoperto da successioni sedimentarie di età miocenica.
Il basamento, costituito da una potente sequenza (circa 6.000 metri di spessore) di rocce sedimentarie di natura calcareo-dolomitica, è presente con continuità in tutto il territorio salentino, del quale rappresenta praticamente l ossatura profonda. In particolare, l intero territorio comunale di Cursi si estende nell ambito di un area strutturalmente assimilabile ad una depressione di origine tettonica, interamente colmata dai depositi sedimentari miocenici di origine marina. Tale depressione, interposta tra gli alti strutturali dell Anticlinale di Corigliano d Otranto e della Serra di Martignano (rispettivamente a N e NW) e quelli della Serra di Poggiardo (a SE) e dell anticlinale di Carpignano (ad E), presenta un asse di allungamento NW-SE, praticamente parallelo a quello delle suddette strutture. Sulla base dei dati scaturiti dalla perforazione di alcuni pozzi profondi, il substrato calcareo risulta dislocato, in corrispondenza dell area che qui si esamina, ad una profondità attorno ai 50-60 metri dal p.c. Un importante fattore che ha profondamente condizionato i caratteri morfologici del territorio è il diffuso sviluppo di fenomeni paracarsici: a causa della loro composizione prettamente calcarea, i litotipi affioranti in superficie e quelli presenti nel sottosuolo, si sono infatti trovati inevitabilmente esposti, nel tempo, all attacco acido delle acque meteoriche, rese aggressive dall arricchimento in anidride carbonica presa in carico negli strati bassi dell atmosfera. Le strutture carsiche più evidenti e di maggiori dimensioni sono indubbiamente le doline e le depressioni che si presentano sotto forma di blande depressioni dal contorno pseudo-circolare o ellittico, con una forma generalmente piuttosto piatta (a piatto o a scodella ), legata, in molti casi, al colmamento dell originaria depressione ad opera di coltri di materiali residuali ( terre rosse ) ivi trasportati ed accumulati dall azione delle acque di ruscellamento. Considerati gli interventi progettati in fase di stesura del progettuale si è ritenuto non approfondire gli aspetti geologici, geotecnici, idrologici e sismici in quanto la struttura portante e la destinazione d uso dell edificio non è modificata. Pertanto non cambierà l interazione della fabbrica muraria con il terreno circostante, con l ambiente naturale e con il suolo di fondazione. Inoltre tali variabili, quasi certamente, non influiranno sullo svolgimento dei lavori perché non richiederanno particolari strutture di cantiere. Considerando inoltre che la fabbrica muraria non presenta alcun segno particolare di cedimento e/o degrado legato in qualche modo al terreno o al suo contenuto d acqua, si ritiene che non ci siano i presupposti per procedere con indagini specifiche. 1.5) IL SISTEMA IDROLOGICO 1.5.1 Idrografia superficiale Le caratteristiche idrogeologiche del territorio risultano notevolmente influenzate dalle locali condizioni di assetto strutturale, dalle caratteristiche di permeabilità delle formazioni affioranti e da un sensibile sviluppo di fenomeni carsici, quest ultimo favorito probabilmente da una lunga persistenza dell area in condizioni di ambiente subaereo. L idrografia superficiale è in pratica del tutto assente: le acque pluviali incidenti sull area percorrono infatti di norma dei tragitti molto brevi, generalmente in direzione delle più vicine strutture assorbenti di origine carsica. Sul fondo di tutte le doline, al di sotto della coltre detritico-colluviale, sono infatti di norma presenti strutture in grado di favorire l assorbimento concentrato delle acque superficiali: può trattarsi sia di un sistema di grosse fratture beanti, comunicanti a loro volta con cavità ipogee, sia dell imbocco di una vera e propria cavità a prevalente sviluppo verticale (inghiottitoio).
1.5.2 Permeabilità dei terreni Le formazioni affioranti, o comunque presenti nel sottosuolo del territorio di Cursi, presentano un grado di permeabilità legato, più che alle proprietà intrinseche dei litotipi che le costituiscono (porosità efficace), soprattutto a caratteristiche acquisite successivamente in seguito al concorso di fattori esterni (sollecitazioni tettoniche e carsismo). Lo stato di fratturazione delle masse rocciose unitamente agli effetti dei fenomeni di dissoluzione carsica, determinano nell area in esame l esistenza di una permeabilità in grande che interessa soprattutto le formazioni mioceniche. Infatti, queste risultano permeabili prevalentemente per fessurazione e carsismo. I litotipi calcarenitici costituenti la formazione della Pietra Leccese, presenti nel sottosuolo dell area in esame, denotano, su piccola scala, un grado di permeabilità assai basso (k ~ 10-5 cm/s) a causa dell abbondante presenza di matrice a granulometria fine, risultano invece discretamente permeabili su grande scala, per la presenza di grosse fessure beanti e di strutture carsiche. I litotipi calcarei e calcarenitici costituenti la formazione delle Calcareniti di Andrano, affioranti nell area in esame, hanno una buona permeabilità legata sia alle proprietà tessiturali originarie (porosità delle calcareniti e dei calcari bioclastici) che al grado di fessurazione e carsificazione: il coefficiente di permeabilità k presenta di norma valori dell ordine di 10-3 10-4 cm/s. Viceversa le terre rosse, ampiamente affioranti nelle aree depresse, sono da considerarsi da scarsamente permeabili (laddove si rinvengono livelli sabbioso-limosi) sino ad impermeabili (i termini francamente limoso-argillosi): laddove sono presenti con spessori cospicui rappresentano un substrato impermeabile sul quale le acque tendono ad accumularsi ed a migrare principalmente in senso orizzontale (in funzione delle pendenze). 1.5.3 Acque sotterranee A una sostanziale assenza d idrografia superficiale si contrappone la presenza, nel sottosuolo dell area interessata, di una circolazione idrica dalle elevate potenzialità di sfruttamento: si tratta della cosiddetta falda acquifera profonda, ospitata all interno delle formazioni calcareodolomitiche del basamento mesozoico, permeabili per fessurazione e carsismo. La falda profonda è presente in maniera continua in tutto il territorio salentino ed è caratterizzata in molti casi da acque con buone caratteristiche qualitative così da rappresentare una risorsa idrica di fondamentale importanza, in grado di fornire un contributo cospicuo al soddisfacimento del fabbisogno idrico per uso potabile, irriguo o industriale. Le acque dolci di falda che permeano le formazioni calcareo-dolomitiche del basamento sono sostenute alla base dalle acque marine di invasione continentale: la differenza di densità esistente tra i due corpi idrici determina infatti un netto fenomeno di stratificazione salina. Le acque dolci, più leggere, tendono quindi a galleggiare sulle sottostanti acque marine e, in mancanza di fenomeni di perturbazione della falda, si instaura una situazione di equilibrio non verificandosi alcun fenomeno di miscelamento idraulico. Acque dolci ed acque marine sono separate da un livello idrico di transizione, denominato zona di diffusione, caratterizzato da un rapido incremento verticale di salinità. L equilibrio che determina la separazione dei due livelli idrici (acque dolci ed acque salate) può, tuttavia, essere alterato dal prelievo di acque di falda, qualora questo sia effettuato in maniera errata, incontrollata e dissennata, ad esempio con portate di emungimento eccessive rispetto a quanto permettano le condizioni idrogeologiche locali, oppure con pozzi troppo ravvicinati o mal realizzati (per esempio troppo profondi). L eccessivo e/o errato emungimento d acqua dal sottosuolo può, infatti, determinare il richiamo di acque salmastre dalla sottostante zona di diffusione, con conseguente contaminazione salina dell acquifero superiore, di solito ben evidenziata da un aumento del tenore in ione cloro. Una volta che sia stata alterata, la situazione originaria difficilmente si ripristina in tempi brevi. La falda profonda, alimentata in prevalenza dalle acque meteoriche infiltratesi nel sottosuolo, è caratterizzata, nell intera provincia di Lecce, dalla presenza di modesti carichi idraulici.
I valori più alti di carico idraulico (circa + 3 metri sul l.m.m.) si registrano nelle zone più interne della Penisola Salentina: a partire da tali aree il livello piezometrico della falda si abbassa progressivamente, con cadenti piezometriche molto basse (0,1 2,5%), in direzione delle zone costiere, ove esso tende a raccordarsi con il livello marino. Il deflusso della falda profonda si esplica, infatti, essenzialmente in direzione del mare, ove le acque di falda normalmente si riversano, in maniera diffusa o concentrata, attraverso sorgenti costiere e/o polle sottomarine. Sia i modesti carichi idraulici che le bassissime cadenze piezometriche confermano, in linea generale, l elevata permeabilità d insieme dell acquifero carbonatico ospitante la falda profonda. Il deflusso delle acque di falda si esplica da SW verso NE, ovvero in direzione del Mare Adriatico che ne rappresenta il livello di base. Considerando che, nell area in esame, i carichi idraulici sono dell ordine di circa 3 metri sul l.m.m., è presumibile che la falda profonda presenti localmente uno spessore di acque dolci pari ad oltre un centinaio di metri. 1.6) ANALISI DI FATTIBILITA 1.6.1 Analisi della fattibilità generale dell intervento L intervento risulta fattibile in quanto tutto l edificio esistente è già destinata a istituto scolastico. Non verranno operate modificate alle attuali dimensioni dell edificio. Tutta l area dispone di un consistente sottofondo. 1.6.2 Disponibilità delle aree e situazione dei pubblici servizi Tutti gli spazi interessati sono di proprietà Comunale. 1.6.3 Accessibilità, utilizzo e manutenzione delle opere dei servizi ed impianti esistenti L accessibilità della zona oggetto di intervento avverrà direttamente. La manutenzione, sia tuttora che per il futuro, verrà effettuata con uso di apparecchiature manuali da parte del personale Comunale. 1.6.4 Eventuali circostanze che non risultassero dai disegni In caso di eventi imprevisti che non dovessero risultare dal progetto quali : eventuali ripristini alle tubazioni esistenti e/o necessità di eliminare o spostare tubazioni per i servizi energia elettrica, gas, acquedotto, telefono, si procederà alla loro esecuzione con l eventuale utilizzo delle somme a disposizione del quadro economico e comunque nei limiti imposti dalla normativa vigente. 1.6.5 Verifica di compatibilità con le prescrizioni del Programma di Fabbricazione L edificio scolastico di intervento appartiene al patrimonio comunale e quindi non necessita di espropri o occupazioni temporanee di aree private. L intervento è conforme agli strumenti urbanistici vigenti ed adottati. Per quanto sopra esplicitato e trattandosi esclusivamente di opere di manutenzione straordinaria si ritiene fattibile l intervento in oggetto. Dato che si tratta di interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione di opere già esistenti, non risulta necessario uno studio di fattibilità ambientale, in quanto non si altera l aspetto e la destinazione d uso esistente ed anzi la scelta di impiegare materiali adatti e simili agli esistenti, migliorano qualitativamente l aspetto ambientale.