INDAGINE CONGIUNTURALE CONSUNTIVO PRIMO SEMESTRE 2016 PREVISIONI SECONDO SEMESTRE 2016

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INDAGINE CONGIUNTURALE CONSUNTIVO PRIMO SEMESTRE 2016 PREVISIONI SECONDO SEMESTRE 2016

Indagine congiunturale API Torino Pag. 2 di 22 Campione per: addetti, fatturato, attività, presenza all estero ADDETTI FATTURATO ATTIVITÀ EXPORT

Indagine congiunturale API Torino Pag. 3 di 22 PREVISIONI II O SEMESTRE 2016

Indagine congiunturale API Torino Pag. 4 di 22 PREVISIONI II O SEMESTRE 2016 23,1% Imprese che, alla luce dell'andamento degli ultimi sei mesi, ritengono di aver superato la fase più difficile della congiuntura economica. In peggioramento rispetto al 30,3% di sei mesi fa, e inferiore al 24,5% di un anno fa. 7,1% Diminuisce di quasi 10 punti la quota degli imprenditori torinesi ottimisti: il 32,6% degli imprenditori si dichiara (cautamente) ottimista, erano il 41,8% sei mesi fa. Il saldo Ottimisti Pessimisti rimane positivo, pari a +7,1 ma è dimezzato rispetto a sei mesi (+15,6%). -7,7% Pur prevalendo l ottimismo, solo il 17,5% degli imprenditori si dice più ottimista rispetto a sei mesi fa; il 25,3% si dichiara più pessimista. Saldo negativo, pari a -7,7%

Indagine congiunturale API Torino Pag. 5 di 22 PREVISIONI I O SEMESTRE 2016 In calo al +7,1% il grado di fiducia degli imprenditori torinesi: in netto peggioramento rispetto a sei mesi fa quando il saldo ottimisti-pessimisti risultava pari a +15,6%. Insolitamente, maggiore pessimismo proviene dalle imprese esportatrici (saldo pari a +3,5%), sulle cui valutazioni potrebbe pesare l incertezza sugli effetti dell uscita della Gran Bretagna dall UE.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 6 di 22 PREVISIONI II O SEMESTRE 2016 produzione ordini fatturato +9,0% +8,9% +5,5% IMPRESE EXPORT +9,1% +6,7% +1,7% IMPRESE NO EXPORT +9,1% +11,3% +14,1% Dopo una prima parte del 2016 in controtendenza positiva, già nei prossimi mesi gli imprenditori torinesi si attendono un netto peggioramento. I saldi previsionali relativi ai principali indicatori (produzione, ordini, fatturato), pur mantenendosi su livelli positivi, calano in misura rilevante, lasciando attendere un rallentamento delle attività. Tornano a essere più ottimiste le imprese che si rivolgono limitatamente al mercato domestico: con riferimento alle loro previsioni sui livelli di Ordini e Fatturato, i saldi sono rispettivamente pari a +11,3% e +14,1%. Per coloro che, invece, operano direttamente all estero i saldi scendono a +6,7% (previsioni sugli ordini) e +5,5% (previsioni sul fatturato).

Indagine congiunturale API Torino Pag. 7 di 22 PREVISIONI II O SEMESTRE 2016 FATTURATO, PER AREE GEOGRAFICHE Pur attendendosi un peggioramento rispetto alla prima parte dell anno, secondo le attese formulate dagli imprenditori torinesi, nei prossimi sei mesi il mercato europeo sarà ancora decisivo per limitare gli effetti di una fase congiunturale prevista in rallentamento. Il 31,7% degli imprenditori prevede di incrementare i livelli di fatturato sul mercato europeo: il saldo previsionale UE è positivo, pari a +20%. Al contrario sono previsti in rallentamento gli scambi con il resto del mondo (saldo previsionale per il secondo semestre 2016 nullo, contro il +4,7% di sei mesi fa e il precedente +16,7%) Saldo UE +20,0% Saldo ITA +5,7% Saldo Extra UE nullo OCCUPAZIONE. Nel mercato del lavoro è prevista una nuova contrazione: secondo le previsioni raccolte tra le PMI torinesi l 8,3% degli imprenditori avvierà nuove assunzioni, mentre per il 10,8% i livelli occupazionali saranno in calo. Il saldo previsionale è negativo pari a -2,5% (contro il precedente saldo previsionale pari a -7,1%). IL RICORSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. Si conferma la fase di rallentamento del ricorso agli ammortizzatori sociali. Tuttavia, il picco più basso potrebbe già essere stato raggiunto (9,3% delle imprese, consuntivato a giugno 2016) e nella seconda parte dell anno si potrebbe assistere a un lieve aumento del loro impego (11,5%).

Indagine congiunturale API Torino Pag. 8 di 22 PREVISIONI II O SEMESTRE 2016 INVESTIMENTI Migliorano le intenzioni di nuovi investimenti: dal 36,3% di dicembre 2015 all attuale 45,7% Il 54,3% degli imprenditori intervistati ha dichiarato che non investirà. Di essi: - il 34,2% degli imprenditori ritiene ancora elevato il grado di incertezza dei mercati per ipotizzare l'avvio di nuovi investimenti; - il 39,5% considera sufficienti gli investimenti già in atto. RICORSO AL CREDITO BANCARIO Parimenti con le intenzioni di nuovi investimenti, incrementano le previsioni di ricorrere al debito bancario di medio-lungo periodo: dal precedente 28,4% all attuale 35,1%. Il 55,2% delle imprese soddisferà il proprio fabbisogno finanziario senza ricorrere all indebitamento esterno (in incremento rispetto al precedente 50,7%).

Indagine congiunturale API Torino Pag. 9 di 22 RISULTATI DEL I O SEMESTRE 2016

Indagine congiunturale API Torino Pag. 10 di 22 Il 2016 è iniziato in controtendenza registrando, rispetto alla seconda parte dell anno scorso, un incremento dei livelli di Produzione, Ordini e Fatturato.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 11 di 22 RISULTATI DEL I O SEMESTRE 2016 Nei primi sei mesi del 2016 tornano a incrementare i saldi dei principali indicatori rilevati dall indagine congiunturale. Secondo le dichiarazioni degli imprenditori torinesi, i livelli di ordini e fatturato hanno segnato un miglioramento rispetto all ultima parte del 2015, che si era chiuso in calo e con saldi negativi: saldo ordini pari a +23%, saldo fatturato pari a +17,8%. Sebbene rispetto al semestre precedente si osserva un miglioramento, persistono elementi di preoccupazione per il contesto di assoluta incertezza in cui si colloca tale miglioramento di tipo congiunturale: da metà del 2013, infatti, sull area torinese si assiste a periodiche e rilevanti fluttuazioni, che restituiscono un quadro economico complessivo ancora molto instabile. Inoltre, ancora un azienda su quattro continua a segnare performance negative; ciò riguarda, in particolare, le imprese con meno di 20 dipendenti e un raggio di azione limitato al mercato domestico.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 12 di 22 IN AUMENTO,MA IN SENSIBILE OSCILLAZIONE, GLI ORDINI DELLE IMPRESE ESPORTATRICI. Nei primi sei mesi del 2016 le imprese hanno incrementato la raccolta di nuovi ordini, beneficiando in particolare della domanda dei mercati europei. Complessivamente per le imprese esportatrici il saldo Ordini è positivo pari a +43,5%. Dopo una lunga serie negativa, il saldo Ordini per le imprese che non operano all estero torna ad essere positivo: il 37,1% delle imprese ha dichiarato ordini in aumento, mentre per il 30,6% sono diminuiti: saldo positivo, pari a +6,5%.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 13 di 22 53,0 57,7 51,4 La composizione degli ordini risulta ancora concentrata su una durata molto ridotta. Oltre la metà (il 53%) degli ordini raccolti dalle imprese torinesi si esaurisce entro massimo 30 giorni. Tuttavia, rispetto al semestre precedente il dato migliora: in particolare, si riducono al 14,9% gli ordini «fino a 15 giorni» (dal precedente 22,4%), mentre sono in aumento al 38,1% gli ordini «fino a 30 giorni» e al 26,9% quelli «fino a 3 mesi».

Indagine congiunturale API Torino Pag. 14 di 22 Complessivamente il livello di fatturato aumenta, portando il saldo a +17,8% dal +1,7% di dicembre 2015 (linea blu). La distribuzione per aree geografiche mostra anche nella prima parte del 2016 un miglior andamento delle imprese sul mercato europeo, rispetto agli altri mercati geografici di riferimento. Circa il mercato europeo, a cui si rivolge il 44,1% del campione, il saldo dei livelli di fatturato è positivo e in miglioramento rispetto a sei mesi fa: dal 10,3% all attuale 33,3%. Anche il «saldo fatturato IT» è positivo e in miglioramento (dal +4,1% al +15,7%). Più debole lo scambio con i mercati Extra UE dove il saldo si ferma a +9,3%. Saldo UE +33,3% Saldo IT +15,7% Saldo Extra UE +9,3%

Indagine congiunturale API Torino Pag. 15 di 22 Il settore manifatturiero (1/2) Il settore manifatturiero segna un aumento del saldo di produzione che, dal precedente +9,2%, a metà 2016 balza fino al +35,9%. TUTTAVIA per le imprese non esportatrici il saldo si ferma a +6,1%. TUTTAVIA per le imprese più piccole (con meno di 10 dipendenti) il saldo non supera il +6,5%.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 16 di 22 Il settore manifatturiero (2/2) La capacità di saturazione degli impianti si attesta al 71,5%, in aumento di circa un punto percentuale rispetto al 2015. In termini previsionali gli imprenditori torinesi si attendono un ulteriore incremento al 74,2%.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 17 di 22 Il ricorso agli ammortizzatori sociali (fonte INPS) Nell area torinese nel corso dei primi sei mesi del 2016 le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate sono incrementate del +28,1% in termini tendenziali, ossia rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Gen-Giu 2016 Gen-Giu 2015 Var.% 2016/2015 Torino 39.137.569 30.555.749 +28,1 Piemonte 51.214.716 50.216.638 +2,0 Italia 345.231.119 369.157.299-6,5 Il dato torinese è in controtendenza rispetto alla dinamica nazionale e a quella piemontese, dove è stata segnata - rispettivamente - una riduzione delle ore autorizzate del -6,5%, passate da circa 370 a 345 milioni (Italia) e una variazione contenuta, entro il 2% (Piemonte).

Indagine congiunturale API Torino Pag. 18 di 22 A giugno 2016 le ore di CIG complessivamente autorizzate risultano essere 39,1 milioni, pari all 83,4% di quanto autorizzato nell intero 2015. Dal 2011 è in costante calo il ricorso alla CIG, fino a segnare nel 2015-61,3% rispetto al picco del 2010 (121 milioni ore). 39 mln ore giu- 16 47 mln ore nel 15 121 mln ore nel 10 17 mln ore nel 07 Occorre precisare che i dati del 2015 sono viziati dal blocco delle autorizzazioni di richieste CIG Ordinaria verificatosi nell ultimo trimestre, in attesa della pubblicazione della circolare applicativa della nuova normativa.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 19 di 22 Investimenti nel I o semestre 2016 IN RIPRESA GLI INVESTIMENTI Dopo la battuta di arresto di inizio 2015, il 70,5% delle imprese ha dichiarato di aver avviato nuovi investimenti nel corso del primo semestre 2016. Nel 30,9% dei casi gli investimenti sono considerati rilevanti. In aumento gli investimenti materiali (dal 46,8% al 53,6%). Nel 27,9% dei casi prevale la necessità di sostituire impianti e attrezzature obsoleti, mentre nel 20% dei casi si tratta di finalità di ampiamento. Rimane stabile attorno al 23% il livello degli investimenti immateriali, prevalentemente rivolti a tecnologie informatiche, software applicativi e comunicazione.

Indagine congiunturale API Torino Pag. 20 di 22 Ritardi di pagamento Quello dei ritardi di pagamento rimane un fenomeno ancora molto diffuso, che nella prima parte dell anno ha colpito il 75% delle imprese torinesi. Il ritardo medio osservato a metà 2016 è pari a 193 giorni, pressoché invariato rispetto ai 197 giorni di fine 2015. Tuttavia, è positivo il calo dei casi di ritardi superiori ai 60 giorni, giunti al 40,4%. Tipologia debitori % imprese Ritardo medio (mesi) Pubblica Amm. 6,6% 5,4 Grande Impresa 11,8% 6,5 Altro 27,9% 6,6

Indagine congiunturale API Torino Pag. 21 di 22 Accesso al credito 40,3 48,9 RICHIESTE NUOVI FINANZIAMENTI In aumento il ricorso al sistema bancario per l ottenimento di credito. La quota di imprese passa dal 40,3% al 48,9%. In merito alle richieste di credito (avanzate dal 48,9% delle imprese), il 43,0% ha avuto esito positivo: il 36,3% con accoglimento integrale; il 6,7% con accoglimento parziale. Stabile (dal 5,6% al 5,9%) la quota di imprese la cui richiesta di credito non è andata a buon fine. Tra le motivazioni prevale la «valutazione negativa da parte della banca» e la rinuncia da parte dell impresa per «procedure lunghe e complesse». RICHIESTE DI RINNOVO In aumento i casi di diniego di rinnovo di crediti in precedenza già concessi: dal 6,5% di fine 2015 all attuale 8,3%. Il 37,6% delle imprese dichiara di non averne fatto richiesta.

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