Revisione critica, modelli regionali Progettazione e applicazione del CReG in Lombardia, primi passi e prime evidenze Guido Marinoni Roma, 22 ottobre, 2013
La Banca Dati Assistito (BDA) La definizione dei CReG (Chronic Related Group) è stata possibile a partire dalla Banca Dati Assistito, che rappresenta, nel pieno rispetto della privacy, la riconduzione a ogni assistito di tutti i fenomeni sanitari (veicolati in flussi informativi istituzionali) che lo riguardano Partendo dal alcuni traccianti di consumo di farmaci, di specialistica ambulatoriale, di ricovero e cura e/o dell'esenzione per patologia si sono classificati gli assistiti attribuendoli a una patologia o associazione di patologie prevalenti
Il CReG La DGR IX/937 del 1 dicembre 2010 Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2011 ha previsto di implementare sperimentalmente il CReG (Chronic Related Group) inteso come una innovativa modalità di presa in carico dei pazienti che, a fronte della corresponsione anticipata di una quota predefinita di risorse (CReG), deve garantire, senza soluzioni di continuo e cali di assistenza, tutti i servizi extraospedalieri (prevenzione secondaria, follow up, monitoraggio persistenza terapeutica, specialistica ambulatoriale, protesica, farmaceutica) necessari per una buona gestione clinico organizzativa delle patologie croniche. L insieme di attività, servizi e prestazioni previsti nel pacchetto rappresentato dal CReG è specifico per patologia ed è finalizzato ad assicurare i livelli assistenziali previsti nei vari percorsi di cura. La DGR IX/1283 del 1 febbraio 2011 ha individuato gli ambiti territoriali di sperimentazione.
Il CReG non è un PDTA Il PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) definisce il percorso di cura per una patologia in condizioni "ideali", mentre il CReG "fotografa". l'assistito nella sua condizione di reale bisogno con l'obiettivo di farsene carico nel modo più esaustivo possibile.
Elenco prestazioni attese (EPA). Partendo dai cosiddetti flussi amministrativi con una particolare tecnica di clusterizzazione è individuato l' EPA, che rappresenta per i pazienti classificati nei diversi CReG le prestazioni più probabili: l'obiettivo è incentivare la compliance con le cure di cui la persona assistita ha bisogno
Piano di assistenza individuale (PAI). Tenendo come riferimento l' EPA, tenendo conto dei PDTA, sulla base della reale condizione clinica dell'assistito, il medico di medicina generale definisce un piano di assistenza individuale, periodicamente aggiornato, che viene registrato in una web application e che rappresenta per l'assistito e per gli attori del sistema il percorso da seguire per conseguire i migliori risultati terapeutici e di qualità di vita
Il patto di cura. Il cittadino, su queste basi, sottoscrive formalmente un patto di cura con il suo medico di medicina generale, comprensivo anche del consenso al trattamento dei dati personali, finalizzato alla cura, alla fornitura dei servizi aggiuntivi, all'utilizzo dei dati ai fini di governo del sistema. Il cittadino mantiene la libertà di scelta degli erogatori, sia per l'assistenza farmaceutica che per quella specialistica
La tariffa CReG A ciascun raggruppamento di patologie croniche (CReG) viene attribuita una tariffa comprendente i costi della specialistica ambulatoriale, della farmaceutica, della protesica minore, che viene affidata virtualmente ad un provider (cooperativa di medici di medicina generale), sulla base di una procedura di gara. Il provider deve garantire la gestione dell'assistenza, del processo e di tutti i servizi correlati
I servizi CReG Gestione. dei flussi informativi verso i medici e verso l'asl, estrazione ed elaborazione dati dai software dei medici di medicina generale Call center per il cittadino Servizio di first e second opinion Formazione dei medici Formazione e enpowerment degli assistiti Alert sulla compliance, in particolare relativamente alla terapia Elaborazione e valutazione degli indicatori di processo e di risultato Gestione dei rapporti con gli erogatori, nel rispetto della libertà di scelta del cittadino Telemedicina Telemonitoraggio
. Estrattori Bergamo Koine connettore Dati CReG Sinapsis Alg. Terapia Mirapico Millewin Profim 2000 EPR CReG ASL Phronesis EffePiEffe NetMedica Alg. Estrazione Debito FastAmb 10 Telbios Spa Sett. 2013 BUSINESS CONFIDENTIAL All Rights Reserved Telbios Spa 2012
Gli attori Le persone assistite Consenso informato e sottoscrizione del patto di cura I medici di medicina generale Ruolo clinico, di formulazione e gestione del PAI, di fornitura informatizzata degli indicatori di processo e di risultato, di gestione degli alert e di empowerment degli assistiti Le cooperative dei medici di medicina generale Forniscono i servizi di gestione, anche con l'utilizzo di subfornitori, e hanno la responsabilità di gestione delle risorse. Comprendono circa 350 medici sperimentatori (di cui circa 200 nella sola ASL di Bergamo (campione particolarmente rappresentativo in real life: quasi 1/3 dei medici) Le ASL Hanno funzione di coordinamento, verifica e controllo La Regione Ha definito le regole della sperimentazione, ha sviluppato gli algoritmi per classificare gli assistiti e per individuare gli EPA ed è il garante istituzionale della sperimentazione
Circa 80.000 pazienti arruolati Lo stato dell'arte La sperimentazione è in atto in 5 ASL (Bergamo, Como, Lecco, Milano città, Melegnano) Circa 350 medici di medicina generale coinvolti Estrazione informatizzata degli indicatori di processo e di risultato dai software di studio dei medici Attivati servizi di telemedicina presso una parte degli studi dei medici di medicina generale Attivato un servizio di telemonitoraggio domiciliare gestito da una rete infermieristica in contatto con i medici di medicina generale
Alcune considerazioni. La valutazione dei risultati in termini di miglioramento delle condizioni di salute, riduzione dei ricoveri e dell'evoluzione della cronicità richiede tempi lunghi Si sono resi disponibili nuovi servizi per gli assistiti (piano di cura, verifica della compliance, telemedicina) Si è resa operativa una nuova modalità di lavoro per il medico con verifica degli indicatori di processo della cura della cronicità, formazione e supporti professionali, diretta responsabilizzazione nella gestione Si sono messi a disposizione dell'asl una serie di indicatori di processo che consentono l'ottimizzazione del governo delle cure per la cronicità
In conclusione Si tratta, per dimensioni, di una delle più estese sperimentazioni gestionali della cronicità. I suoi risultati potranno fornire un contributo significativo rispetto alle proposte di gestione della più importante criticità dei sistemi sanitari rappresentata dalla sostenibilità dell'assistenza. La sperimentazione lombarda rappresenta, inoltre, un test per il futuro delle cure primarie e per il ruolo che, nella gestione delle stesse, potranno svolgere i professionisti: la partnership tra pubblico e privato può realizzarsi anche in collaborazione con i professionisti e non solo con gli apportatori di capitali.