MALATTIA DI ALZHEIMER : ETA' DI ESORDIO E VALUTAZIONE MEDIANTE TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI FOTONI (SPECT)

Documenti analoghi
NORMAL AND PATHOLOGICAL PERFORMANCE IN A SERIAL LEARNING TEST. Salmaso, D., Scaglioni, A., Chiusa, M., Malvezzi, L., Caffarra, P.

Discussione casi clinici: Parkinsonismi. Dr. Stelvio Sestini USL4 Prato 28 settembre ore 16

Idrocefalo Normoteso. Sapienza Università di Roma Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Neurochirurgia. Paolo Missori

NOVITA NEURORADIOLOGICHE: ring(14) e delezioni cromosoma 14

Pagina Psicologia clinica Psicologia clinica

Perfusione e metabolismo PET e SPECT. U.P. Guerra MEDICINA NUCLEARE OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO

Casi clinici esemplari

Informazioni per il PAZIENTE Tomoscintigrafia (SPECT)cerebrale perfusionale cod

CON L AVANZARE DELL ETÀ

LE MATRICI PROGRESSIVE DI RAVEN (PM38): RISPOSTE CORRETTE ED ERRORI.

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO

LA SCINTIGRAFIA CEREBRALE

Evidenze di efficacia nella cura

Maurizia Rasura. UOS Stroke Unit Azienda Ospedaliera Sant Andrea. Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università, Roma

Lo sviluppo neurale e la plasticità

La Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato

Paola Piscopo Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze Istituto Superiore di Sanità

Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia

RALLENTAMENTO COGNITIVO ED ETA' Dario SALMASO CNR-Istituto di Psicologia, Roma. Sottoprogetto 4

SCHEDA DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale

Informazioni per il PAZIENTE SPECT Cerebrale con leganti recettoriali pre sinaptici della Dopamina (123 Iodio DATSCAN) cod

29 OTTOBRE GIORNATA MONDIALE DELLA PSORIASI. Stefano Catrani Azienda USL della Romagna Rimini

Linguistica generale a.a Federica Da Milano.

Circolazione cerebrale (cenni sulla vascolarizzazione arteriosa)

Informazioni per il PAZIENTE Scintigrafia del midollo osseo total body cod

Il ruolo potenziale dei biomarcatori. delle afasie primarie progressive

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali

Assistenza e diritto alla cura delle persone non autosufficienti

Orazio Santonocito, Rosina Amoroso U.O. Neurochirurgia Spedali Riuniti Livorno Azienda Usl Nord Ovest Toscana

Angela Marie Abbatecola Direzione Scientifica, INRCA Ancona

ALZHEIMER E DEMENZE NON ALZHEIMER

DYSPHAGIA 2015 V edizione Pavia, 8 ottobre 2015 LA DISFAGIA NELLE DEMENZE

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO

ASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD. Implicazioni nosografiche e patogenetiche

Prevalenza di mutazioni patogenetiche in una serie clinica di pazienti con demenza famigliare

TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico

Funzioni simboliche superiori

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante:

funzionamento cognitivo IRCCS OASI MARIA SS TROINA Dipartimento per l involuzione cerebrale senile

Anatomia per sezioni e radiologica dell encefalo

AGGIORNAMENTO CONTINUO IN NEUROSCIENZE 6 CORSO IN NEUROSCIENZE CITTA DI CATANIA INVECCHIAMENTO CEREBRALE E DEMENZE Catania, Marzo 2009

La Neuropsicologia nella dimensione diagnostico terapeutica

Le dimensioni del problema Inquadramento clinico generale

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI ISTOLOGIA, MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE MEDICHE

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.

ELASTOCOMPRESSIONE IN FLEBOLOGIA X Congresso Nazionale Collegio Italiano di Flebologia 2006 Siena Settembre 2006

L acquisizione e l elaborazione delle immagini di Medicina Nucleare

CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI FAMILIARI DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI

Incidenze e letalità: Ictus

IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO. Generazione In- Dipendente

Seconda Parte Specifica di scuola - Malattie dell'apparato cardiovascolare - 29/07/2015

LETTURA CRITICA DELLA LETTERATURA SCIENTIFICA

LA SCLEROSI MULTIPLA: IL BURDEN COGNITIVO-EMOTIVO

Psicologia dello sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale tipico e atipico SCARTA

Le valutazione neuropsicologica. Camillo Marra Clinica della Memoria

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE

Criteri di qualità nella riabilitazione ambulatoriale: il contributo delle terapie

VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness)

Struttura del neurone. A assone C corpo cellulare D dendriti BS bottoni sinaptici

ATTIVAZIONE MICROGLIALE NELLE MALATTIE EXTRAPIRAMIDALI: UNO STUDIO PET-[11C]PK11195

ESAME DEI NERVI CRANICI

Implementazione e validazione del software Basal Ganglia 2 nel Servizio di Medicina Nucleare dell'ulss 12 Veneziana

STUDIO DEI RAPPORTI TRA DEPRESSIONE E PARKINSON

STATISTICA INFERENZIALE PER VARIABILI QUALITATIVE

Paolo Frasconi 1 Andrea Passerini 1 Alberto Conti 2. Università degli Studi di Firenze. Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi, Firenze

Corso di Laurea in Farmacia Modulo di Matematica ed Informatica, 3 giugno Giustificare adeguatamente le soluzioni dei seguenti esercizi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi

Due cervelli per una mente

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?

ANGIO-TAC. L Angio-TAC si è ormai venuta affermando nel nostro paese come il test di flusso per la conferma

La progressione clinica

La Malattia di Alzheimer: il quadro epidemiologico

Educazione Continua in Medicina (E.C.M.)

Le neuroimmagini: come la scienza e la tecnologia ci aiutano a studiare le funzioni del cervello. Event funded by FP7-Eu project DECIDE

MIBG: APPLICAZIONI E RECENTI SVILUPPI IN AMBITO NEUROLOGICO

Definizione di osteoporosi

Malattia di Alzheimer: le dimensioni del problema Nel Lazio e nella ASL RMD

Alterazioni dello stato di coscienza

Tumori cerebrali: quadro clinico e diagnosi

Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco

PREREQUISITI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA: UN QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER GENITORI E INSEGNANTI

LE AFASIE. Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

Diagnostica non invasiva nello scompenso cardiaco

STATISTICA INFERENZIALE PER VARIABILI QUALITATIVE

IMAGING BIO_MOLECOLARE con DaTSCAN

Studio del comportamento a rottura di plinto a pozzetto prefabbricato

La corteccia cerebrale umana è un grande mantello grigio con estesa superficie

Introduzione. Obiettivi

Encefalo. Protocollo d esame RM

RASSEGNA STAMPA NUOVO PROGETTO REGIONALE DEMENZE EMILIA-ROMAGNA PARMA 9 MARZO 2017

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE?

Sclerosi multipla, potrebbero aprirsi le porte a nuove terapie?

VALORI DI RIFERIMENTO DELLA BIOTESIOMETRIA NELLA POPOLAZIONE ANZIANA PER LO SCREENING DELLA NEUROPATIA PERIFERICA

L EFFICACIA DEGLI INTERVENTI NON FARMACOLOGICI PER RIDURRE L ANSIA PREOPERATORIA NEI PAZIENTI PEDIATRICI

Interpretazione del test mnesico nella diagnosi di MCI due to AD. Camillo Marra Clinica della Memoria

Transcript:

MALATTIA DI ALZHEIMER : ETA' DI ESORDIO E VALUTAZIONE MEDIANTE TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI FOTONI (SPECT) CAFFARRA, P., +SCAGLIONI, A., +MALVEZZI, L., *SPREAFICO, L., ^SALMASO, D. Clinica Neurologica, Universita' di Parma; +USL 5, Fidenza (PR); *Servizio di medicina Nucleare, Legnano; ^CNR-Istituto di Psicologia, Roma. 1^ Convegno Nazionale Progetto Finalizzato Invecchiamento. Roma, 10/11 gennaio 1992., pp. 288-288.

INTRODUZIONE 2 Uno dei punti piu' controversi nello studio della M. di Alzheimer e' la progressione della malattia e soprattutto la sua gravita' in rapporto all'eta' di esordio. Recentemente Jagust e collaboratori (1990), esaminando due gruppi di soggetti con AD ad esordio presenile e senile, hanno messo in evidenza una maggiore compromissione della perfusione cerebrale emisferica sinistra nel gruppo presenile. Poiche' esiste il dubbio che tale differenza sia il risultato di un artefatto nella selezione della casistica conseguente al differente livello cognitivo, ci siamo proposti di verificare tale ipotesi in soggetti affetti da AD pre-senile e senile, equiparati per profilo cognitivo.

SOGGETTI 3 Sono stati esaminati 20 pazienti AD ad insorgenza presenile e 20 ad insorgenza senile. I due gruppi sono equiparati per una serie di variabili (vedi Tavola I). TAVOLA I: CARATTERISTICHE GRUPPI PRESENILI SENILI Mean SD Mean SD AGE 61.0 6.7 * 72.2 3.9 SCO 5.6 2.5 4.4 1.3 DUR 3.4 1.5 2.3 2.2 CDR 1.7 0.8 1.9 0.7 MMS 18.6 6.4 17.2 4.2 M/F 5/15 7/13 *(t=6.5; df=38; p<.001)

METODO 4 Ai soggetti sono stati iniettati 550-750 Mbq di 99mTc-HM-PAO. Per l'acquisizione delle immagini sono state presi in esame due livelli (ventricolare e nuclei della base) e per ciascun livello sono state localizzate quattro regioni di interesse (ROI, frontale, temporo-parietale anteriore, temporale-parietale posteriore, occipitale, 6.2x6.2 pixels). Ciascun livello e ROI e' stato valutato in ciascun emisfero (E). La valutazione semiquantitativa del flusso ematico cerebrale e' stata ottenuta in rapporto all'attivita' cerebellare.

5 TAVOLA II: RISULTATI GENERALI ----------------------------------- PRESENILI EMI.SN EMI.DX ---------------- VENT FRONT 0.777 0.791 T-PAR-A 0.771 0.796 T-PAR-P 0.768 0.808 OCCIP 0.817 0.844 NBASE FRONT 0.793 0.797 T-PAR-A 0.801 0.831 T-PAR-P 0.823 0.833 OCCIP 0.900 0.910 SENILI EMI.SN EMI.DX ---------------- VENT FRONT 0.763 0.791 T-PAR-A 0.764 0.793 T-PAR-P 0.778 0.800 OCCIP 0.834 0.844 NBASE FRONT 0.791 0.806 T-PAR-A 0.797 0.812 T-PAR-P 0.815 0.837 OCCIP 0.897 0.894

RISULTATI 6 Nella tavola II sono riportati i risultati generali per ciascun gruppo. Sono state condotte 2 analisi della varianza. Nella prima i fattori considerati sono stati: GRUPPI, LIVELLI, ROI ed EMISFERI. Questa analisi ha evidenziato un effetto significativo per livello (p<.0001), ROI (p<.0001) ed emisfero (p<.0001), mentre non e' emersa alcuna significativita' per il fattore gruppo. (Tavola III). Nella seconda analisi e' stato considerato, oltre ai precedenti fattori, anche il MMS. Rimangono le precedenti significativita', mentre il MMS non influisce in alcun modo sui fattori considerati, in particolare sui GRUPPI. Anche lo studio delle correlazioni non mostra alcun risultato significativo tra MMS e valori SPECT.

7 TAVOLA III ----------------------------------- *EMISFERI SN DX 0.806 0.824 *LIVELLI VENTR. NBASE 0.796 0.833 *ROI FRONT.79 T-PAR-P.81 T-PAR-A.80 OCCIP.87 ----------------------------------- * p<.001 Entrambe le analisi mettono anche in evidenza un'interazione livello x ROI illustrata nella tavola IV. L'interazione sembra indicare che le differenze tra i livelli sono maggiori a livello delle ROI occipitali.

8 TAVOLA IV: ----------------------------------- VENTR NBASE ---------------- FRONT 0.780 0.797 T-PAR-A 0.780 0.810 T-PAR-P 0.788 0.827 OCCIP 0.835 0.900 -----------------------------------

CONCLUSIONI 9 Equiparando i gruppi presenili e senili su piu' variabili, tra cui il livello cognitivo, non emergono differenze a livello SPECT. Tale osservazione sembra essere in accordo con l'ipotesi che la malattia di Alzheimer possa essere un processo unitario indipendentemente dall'eta' di esordio. La perfusione cerebrale emisferica sinistra e' maggiormente compromessa e non vi sono effetti diffrenziali tra i 2 gruppi diversamente da quanto trovato da Jagust et al. (1990) o da Koss et al. (1985). L'ipoperfusione dell'emisfero sinistro potrebbe essere attribuibile ad una maggiore complessita' strutturale di questo emisfero e ad una maggiore compromissione nella malattia di Alzheimer.

REFERENZE 10 Jagust et al., Arch. Neurol. 1987, 44, 258-261. Jagust et al., Arch. Neurol. 1990, 47, 628-633. Koss et al. Am. J. Psychiatry 1985, 142, 638-640.