DOCUMENTO DEL CONSIGLIO



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ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE T. CATULLO - BELLUNO Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Socio Sanitari Liceo Artistico Distretto Scolastico n. 3 - Presidenza e Segreteria: Via Garibaldi, 10 32100 Belluno Tel. 0437 943066 Fax 0437 25073 C.F. 80005250255 E-mail: info@istitutocatullo.it www.istitutocatullo.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 F TECNICO DELLA GRAFICA PUBBLICITARIA a.s. 2013/2014

INDICE PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO 3 PRESENTAZIONE DELL INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE 5 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 6 analisi della situazione - livello comportamentale 6 definizione degli obiettivi comportamentali 7 analisi degli obiettivi cognitivi trasversali 7 obiettivi disciplinari specifici contenuti 7 valutazione e verifica 7 attività interdisciplinari 8 attività integrative 8 attività di orientamento 9 ELENCO DOCENTI 9 PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINA (relazioni finali e programmi) 10 italiano 10 storia 13 matematica 14 educazione fisica 19 religione 22 inglese 24 psicologia della comunicazione 28 progettazione grafica 32 pianificazione pubblicitaria 34 tecnica fotografica 37 storia dell arte 41 CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA 44 RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) 45 2

PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto Catullo, fondato nel 1822, è una delle scuole storiche della città di Belluno. E dedicato a Tomaso Catullo (1782-1869), studioso e naturalista bellunese, docente di Girolamo Segato, che si occupò di mineralogia e geologia. La scuola nacque per rispondere alla domanda di personale qualificato nell amministrazione e nella contabilità d impresa. In 180 anni di attività ha saputo formare migliaia di addetti alla segreteria e alla contabilità apprezzati nei luoghi di lavoro in cui si sono inseriti, in molti casi anche con notevole successo personale. Con la riforma degli istituti professionali e dopo cinque anni di sperimentazione, l Istituto ha ampliato la propria offerta formativa introducendo quattro indirizzi scolastici: Aziendale, Turistico, Socio-Sanitario e della Grafica Pubblicitaria. L Istituto è inoltre iscritto negli elenchi degli Organismi di Formazione della Regione Veneto, Ambito della Formazione Superiore n. A0331, con Decreto Regionale n. 780 del 20 agosto 2004. L edificio in cui si trova oggi la sede principale della scuola ha una lunga storia. Il Consiglio della Serenissima, con lettera ducale del 27 giugno 1608, approvò la richiesta del Consiglio dei Nobili di Belluno di fondare un convento femminile governato dalla regola delle Clarisse annesso alla chiesa di Santa Maria di Loreto. La costruzione iniziò nel marzo del 1612 in località detta Favola, oggi Borgo Garibaldi, fu completato nel 1632 e fu occupato dalle suore nel 1634. Il monastero fu soppresso giuridicamente con decreto Napoleonico il 25 aprile 1810. I locali, acquistati nel 1811 dal Comune di Belluno, furono usati prima come magazzino e poi anche come caserma. Nel 1822 furono destinati alla Scuole Comunali Minore e Maggiore. Nel 1851 i due corsi di quarta classe furono trasformati in Scuole Reali. Nel 1863 anche il piano superiore dell ex convento fu adibito a sede scolastica, con tre classi che nel 1867 formarono la Real Scuola Tecnica "T. Catullo". Il 25 novembre 1822, furono istituiti in Belluno i due corsi di quarta classe annessi alla Imperial Real Scuola Elementare Maggiore. Nel 1834 fu istituita una Scuola Professionale che operava anche nelle giornate festive impartendo due ore di lezione di ornato, di geometria meccanica e di architettura agli artieri, agli operai della città e agli alunni della Scuola Elementare. Questa utile istituzione crebbe in breve in tal credito da richiamare un gran numero di allievi provenienti anche dai comuni limitrofi. Che abbia continuato a dare ottimi risultati ne fanno prova gli attestati onorevoli che ottenne, oltre che nelle mostre della città, anche a Parigi e a Milano, nonché i premi che vi riportarono artisti bellunesi come Besarel, Seffer, Bortotti, Danielli, Sommavilla, Giacomini, Bettio, Gasperini e molti altri che avevano appreso in questa Scuola i primi rudimenti del disegno, della pittura, dell intaglio in legno e della scultura. Nel 1851 fu formulato un nuovo piano d insegnamento tecnico inferiore e superiore, applicato ai corsi di quarta classe, e l Istituto fu trasformato in Scuola Reale Inferiore, con aggiunta di un terzo anno di studio. Le materie 3

d istruzione obbligatorie per questo nuovo corso completo erano: religione, lingua italiano e tedesco, geografia e chimica, aritmetica e pratiche cambiarie e daziarie, storia naturale, fisica, disegno lineare e a mano libera e calligrafia, distribuite per ogni corso con 33 ore di lezione per settimana, delle quali almeno otto per classe erano dedicate al disegno, due alla religione e due o tre alla calligrafia. La scuola nel 1867 fu pareggiata alle altre del Regno, con facoltà di rilasciare attestati valevoli per l ammissione agli Istituti Tecnici Superiori e ai concorsi per l impiego pubblico. Nel 1868, il Governo Nazionale, separando, come esigeva la Legge, l istruzione tecnica dall elementare, affidava l intero peso economico dell istruzione tecnica al Comune. E fu il Comune a intitolarla a "Tomaso Catullo". I risultati conseguiti da questa scuola nel corso della sua storia si possono desumere dalle medie dei frequentanti e dei promossi, e dal positivo collocamento che i licenziati hanno potuto trovare nei diversi rami delle pubbliche amministrazioni e delle imprese private. Oggi, in stato di grave carenza occupazionale, sarebbe troppo bello affermare che tutti i neo-diplomati della nostra scuola vengono adeguatamente assorbiti dal mondo del lavoro; ci piace di più sottolineare che sono in aumento coloro che trovano occupazione coerente con il proprio diploma e quelli che continuano la loro formazione all Università. 4

PRESENTAZIONE DELL INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE TECNICO DELLA GRAFICA PUBBLICITARIA E DELLA FOTOGRAFIA La figura del tecnico grafico pubblicitario è già delineata nei percorsi formativi previsti dalla Regione Veneto. Egli è l interfaccia tra aziende di stampa e committenza, con la funzione di interprete e mediatore delle rispettive esigenze. Trova così collocazione possibile su entrambi i versanti: dialoga con i responsabili delle principali funzioni aziendali e con i fornitori ed è responsabile tecnico del contatto con il fornitore/cliente. E in grado di operare in modo autonomo o in stretta relazione con lo staff creativo/commerciale in aziende di varie dimensioni che producono o commissionano materiale stampato. Egli deve: conoscere i materiali, processi, problemi, limiti e possibilità per le diverse tecniche di produzione di stampati e affini; deve saper gestire una commessa. interpretare le indicazioni dello staff creativo/committente, sul piano grafico, estetico, funzionale e dei costi. collaborare con la stesura dei preventivi. saper definire i tempi per la realizzazione del prodotto a stampa. curare la fase di realizzazione distribuendo ruoli e compiti alle varie sezioni delle aziende di produzione. seguire lo sviluppo e la produzione compiendo verifiche successive con la committenza (staff creativo) con particolare attenzione ai difetti tecnici delle lavorazioni. verificare la corrispondenza ad un progetto di qualità. saper verificare i consuntivi di spesa e la corrispondenza alle specifiche dei preventivi. QUADRO ORARIO CLASSI Discipline I II III IV V Lingua e letteratura italiana 5 5 3 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Matematica informatica 4 4 2 3 3 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Diritto economia 2 2 Scienze della terra e biologia 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Storia dell arte 3 3 3 3 3 Disegno grafico e progettazione grafica 6 6 8 5 5 Disegno professionale 5 5 Comunicazioni Visive 4 Tecnica e pianificazione pubblicitaria 4 3 3 Tecnica fotografica 4 2 2 Psicologia della comunicazione 2 2 Religione cattolica o alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali 36 36 36 30 30 5

DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANALISI DELLA SITUAZIONE - LIVELLO COMPORTAMENTALE COMPOSIZIONE DELLA CLASSE La classe VF è composta da 24 alunni, 13 femmine e 11 maschi. Due alunni sono certificati DSA e hanno seguito il programma curricolare con gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla legge. Non ci sono ripetenti del quinto anno, ma la storia della classe è abbastanza articolata e movimentata. L attuale classe quinta F nasce nel 2010, dall unione di due seconde, seconda F e seconda L. Nel corso degli anni altri allievi si sono aggiunti, provenienti da altri indirizzi, altre scuole, altre sezioni. Un considerevole numero di alunni è stato fermato o si è trasferito nel corso degli anni. Anche didatticamente la classe ha subito molti cambiamenti,in particolare gli insegnanti di Italiano e Storia sono cambiati ogni anno, solo alcuni insegnanti hanno mantenuto la continuità didattica nel corso del quinquennio. Nonostante le premesse, la classe risulta abbastanza unita e coesa, alcune personalità forti influenzano l andamento generale, mentre alcuni alunni più fragili o insicuri si sono isolati o hanno preferito inserirsi in gruppi più ristretti. Didatticamente la classe è divisa in tre gruppi: un gruppo di alunni interessati e dotati di buone capacità, che hanno lavorato con costanza impegnandosi e rispondendo positivamente agli stimoli offerti dalla scuola, raggiungendo una buona preparazione. E da sottolineare il fatto che in quarta ben 9 allievi di questa classe hanno partecipato al progetto Leonardo, dimostrando voglia di mettersi in gioco, disponibilità al confronto e, visto che la selezione per partecipare si basava sul profitto scolastico, anche una buona preparazione di base. Un altro gruppo di alunni si è impegnato con costanza e determinazione, non riuscendo però sempre a raggiungere risultati soddisfacenti. Il terzo gruppo ha dimostrato interesse e impegno nelle materie di indirizzo, trascurando materie meno congeniali come Inglese e Psicologia. Pur avendo raggiunto buoni risultati in alcune materie, la loro preparazione rimane superficiale in quelle dove l impegno non è stato costante o dove lacune di base hanno limitato il rendimento. Il comportamento è molto migliorato nel corso degli anni ed è mediamente buono. I rapporti con gli insegnanti sono in generale buoni. Partecipazione e interesse sono adeguati e il confronto in classe è spesso arricchente e positivo. Alla fine del quinquennio gli insegnanti concordano nel definire la classe come composta in generale da elementi maturi e responsabili, interessati e curiosi, che in alcuni casi hanno raggiunto risultati eccellenti, sottolineando una crescita costante in formazione e maturità. 6

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Gli obiettivi programmati dal Consiglio di Classe sono stati i seguenti: 1) AUTOREALIZZAZIONE E ARRICCHIMENTO INDIVIDUALE - dimostrare autonomia di giudizio e spirito critico. Acquisito da parte della classe - operare autonomamente nei vari contesti disciplinari. Acquisito da parte della classe -consolidare la percezione della responsabilità individuale acquisito dalla maggior parte della classe - acquisire la coscienza che è possibile aumentare le proprie conoscenze e migliorare le proprie prestazioni professionali e culturali acquisito dalla maggior parte della classe 2) PROMOZIONE DEL SENSO DI RESPONSABILITA - acquisire la coscienza che è possibile aumentare le proprie conoscenze e migliorare le proprie prestazioni professionali e culturali acquisito dalla maggior parte della classe. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI Gli obiettivi cognitivi trasversali si riferiscono all acquisizione da parte degli allievi di strategie utili all acquisizione e all apprendimento di competenze di valore generale considerate pre-requisiti - comunicare le proprie idee sostenendo le proprie argomentazioni in modo adeguato sia a livello espressivo che logico acquisito in parte - programmare i tempi dello studio. raggiunto -esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando anche il lessico specifico delle varie discipline. Acquisito in parte OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI CONTENUTI Si rinvia ai piani di lavoro individuali dei docenti e alle scelte di dipartimento. VALUTAZIONE E VERIFICA I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF. Le tipologie degli strumenti di verifica sono varie: test strutturati vero falso, con domande a risposta multipla, a risposta aperta, collegamenti e completamenti, volte a verificare le conoscenze acquisite e la competenza nel utilizzare tali conoscenze al fine di risolvere semplici quesiti. Le verifiche orali che consistono in interrogazioni volte a valutare il grado di competenza linguistica e la capacità di analisi e sintesi nonché di argomentare e sostenere le proprie opinioni. Le verifiche scritte volte a valutare la capacità di esprimere in forma corretta (per ortografia, sintassi e lessico) le conoscenze acquisite e le competenze consolidate e la capacità di costruire 7

testi con registri diversi (temi, articoli di giornale, relazioni tecniche) coltivando, in particolare, a competenza a costruire brevi relazioni sintetiche o report. Le modalità e strategie per il recupero sono state le seguenti: attività aggiuntive pomeridiane (laddove possibile), sportello didattico e attività di consolidamento e recupero durante le ore curricolari. ATTIVITA INTERDISCIPLINARl Segue elenco descrittivo delle attività interdisciplinari svolte: - Progetto del marchio per il concorso Diocesi Belluno-Feltre - Progetto per il marchio Gesù Cristo mi piace - Progetto per il marchio del pastin di Zoldo - Progettazione di un manifesto per il Bicentenario dell Arma dei Carabinieri - Progettazione del marchio Integralmente sport e cultura - Progettazione del marchio per Integrazione alunni con disabilità - Restyling del Logo della scuola - Allestimento mostra disegni per lo sport di Belluno - Allestimento mostre Gallerie quattro archi dell Istituto Catullo - Dalla montagna alla laguna esposizione di foto in Crepadona - Uguale/diverso opere grafiche per mostra di fine anno - Lettura pensata. Finalisti del progetto da Vita e morte della montagna di A.Bortoluzzi "- Bellunesi nel mondo: videoconferenza con studentessa di Industrial Design a Edimburgo - Incontri con esperti del territorio - Incontro con i ragazzi di San Patriniano - Visita agli Archivi di stato: Vajont e Vite sospese. Storie di famiglie ebree internate nella provincia di Belluno -Partecipazione al corso biennale di A.S.L. 2012-2014 I concorsi e le collaborazioni con gli enti sono stati seguiti dalla prof. Furnari Nicoletta, nella disciplina di progettazione grafica. Periodo ATTIVITA INTEGRATIVE VISITE STAGE VIAGGIO DI STUDIO Attività Novembre 2013 Visita alla Biennale di Venezia 28.01.14 Palazzo Reale Milano Mostra Espressionismo astratto americano 02.03.13 Incontro in preparazione al viaggio d'istruzione Marzo 2014 Viaggio di istruzione a Barcellona Docente referente Comar Comar Chiericato- Cason Comar 8

ATTIVITA DI ORIENTAMENTO Gli alunni intenzionati a proseguire il percorso di studi dopo il conseguimento del diploma sono stati autorizzati a recarsi autonomamente o in gruppo in visita agli Atenei universitari, alle Accademie o Scuole di specializzazione nei giorni dedicati all orientamento dai singoli istituti. Una di tali attività di orientamento è stata svolta in questa scuola nello scorso mese di aprile. ELENCO DOCENTI MATERIA ITALIANO STORIA MATEMATICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE INGLESE PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE PROGETTAZIONE GRAFICA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA TECNICA FOTOGRAFICA STORIA DELL ARTE Belluno, 14 Maggio 2014 DOCENTE Bortoluzzi Francesca Bettiol Federica De Gasperin Daniele Sciaramenti Anna Maria Pasquali Paula Sgorlon Chiara Furnari Nicoletta Segantin Tarcisio Protti Raffaella Comar Nicoletta Il coordinatore di classe (Paula Pasquali). 9

ITALIANO E STORIA Docente: Francesca Bortoluzzi ore settimanali: 4 + 2 1.Relazione finale sulla classe 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe La classe V F si presenta come un gruppo abbastanza coeso e rispettoso, improntato ad un certo autocontrollo, capace di conformarsi alle regole della convivenza democratica e della disciplina scolastica. L abitudine allo studio e al rispetto delle consegne acquisiti con i docenti degli anni scolastici precedenti hanno permesso di instaurare un rapporto più che discreto con l insegnante e l attuazione di percorsi formativi anche personalizzati, in modo da assecondare e soddisfare le curiosità dei singoli a beneficio del gruppo. Numerose le iniziative di approfondimento personale della materia soprattutto da parte di alcuni allievi che, nel corso dell anno, hanno sempre offerto esempi positivi ai compagni e hanno avuto il merito di stimolare e trainare gli elementi meno motivati della classe. La frequenza scolastica si è mantenuta abbastanza regolare. La classe ha anche partecipato al progetto letterario - fotografico Lettura pensata indetto dall Ufficio scolastico regionale per il Veneto, ambito territoriale di Belluno, dimostrando impegno e partecipazione notevoli. Due dei gruppi di lavoro sono stati convocati come finalisti. Andamento didattico L andamento didattico è stato regolare e soddisfacente, soprattutto per l orale. Va segnalato, per la maggior parte degli alunni, un percorso di maturazione e di crescita adeguato e confortante anche se, in alcuni casi, permane qualche difficoltà allo scritto; impegno e studio si sono mantenuti generalmente costanti. Due alunni usufruiscono di Pdp; un terzo presenta difficoltà visivo-motorie che si riflettono sulla leggibilità calligrafica. (Documentazione allegata) Metodi d insegnamento utilizzati Lezione frontale Discussione guidata Approfondimenti personali Mezzi utilizzati Libri di testo in dotazione Materiale fornito dall insegnante 10

Spazi del percorso formativo Aula Biblioteca Criteri e strumenti di valutazione ITALIANO Griglia di valutazione allegata per la prova scritta di italiano. Valutazione per l orale in base alle finalità minime qui sotto indicate come criterio per la sufficienza: 1. saper esporre in modo corretto, organico e coerente; 2. saper svolgere autonomamente l analisi del testo; 3. conoscere ed individuare le tematiche fondamentali dei movimenti letterari; 4. conoscere, individuare e contestualizzare il nucleo centrale del pensiero e ricordare le opere principali di un dato autore; 5. avere un idea chiara e coerente della disposizione storica e cronologica di correnti, autori e opere. STORIA Griglie di valutazione apposite (concordate con il Dipartimento di lettere) per ogni verifica scritta valida per l orale. Valutazione della prova orale in base alle finalità minime qui sotto indicate come criterio per la sufficienza: 1. conoscere e individuare gli elementi fondamentali dei movimenti storici analizzati; 2. disporre cronologicamente i fatti; 3. saper cogliere cause e conseguenze dei movimenti storici; 4. saper fare collegamenti interdisciplinari; 5. saper esprimersi in modo chiaro e corretto. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Francesca Bortoluzzi). 11

2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE ITALIANO LINGUISTICA E ATTIVITA PRATICHE Analisi del testo narrativo e poetico (tipologia A della prima prova d esame). Saggio breve e articolo di giornale (tipologia B della prima prova d esame). STORIA DELLA LETTERATURA Settembre - ottobre Il Verismo italiano (alcuni cenni al Positivismo, al Realismo e al Naturalismo francese. Verga ( Rosso Malpelo, Fantasticheria, Libertà, La roba; Mastro don Gesualdo: alcuni passi; I Malavoglia: alcuni passi). Novembre - dicembre La poesia italiana del primo Novecento: il Decadentismo, i Crepuscolari, il Futurismo ( cenni). Gennaio - febbraio Pascoli ( La poetica del fanciullino, Lavandare, Novembre, X Agosto, Il lampo, Il tuono, La mia sera, Il gelsomino notturno, Nebbia). Marzo Gozzano (cenni). D Annunzio ( La sera fiesolana, La pioggia nel pineto). Marinetti (Il Manifesto futurista). Aprile Pirandello (Il sentimento del contrario: un passo; Novelle: Il treno ha fischiato, La patente; Il fu Mattia Pascal: alcuni passi; Uno, nessuno, centomila:alcuni passi; Così è( se vi pare): alcuni passi; Sei personaggi in cerca d autore: alcuni passi). Svevo ( La coscienza di Zeno: alcuni passi). Maggio La poesia tra le due guerre: l Ermetismo e le altre voci poetiche. Ungaretti (Veglia, Sono una creatura, I fiumi, S. Martino del Carso, Soldati, Fratelli). Quasimodo (Ed è subito sera, Alle fronde dei salici, Uomo del mio tempo). Montale ( I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo, Non chiederci la parola, Non recidere, forbice, quel volto, Ho sceso, dandoti il braccio). Saba (A mia moglie, Trieste, Città vecchia). Manuale: M. Sambugar, G. Salà, LABORATORIO DI LETTERATURA, Vol. III, La Nuova Italia Belluno, 14 maggio 2014 In rappresentanza degli alunni Angoletta Jessica Carazzai Mario. L Insegnante (Francesca Bortoluzzi) 12

STORIA Settembre Ripasso del programma dell anno precedente, con particolare attenzione alla nascita del Fascismo e del Nazismo Ottobre:LA SECONDA GUERRA MONDIALE 1. La guerra in Europa 2. La guerra nel Pacifico 3. Le grandi vittorie alleate tra il 42 e il 43. 4. La guerra in Italia 5. Il crollo del Terzo Reich 6. La fine della guerra nel Pacifico Dicembre: LE RESISTENZE IN EUROPA 1. I termini fondamentali 2. Guerra di massa e guerra partigiana 3. La seconda guerra mondiale come guerra civile. 4. Le Resistenze e il rapporto con gli alleati. 5. La nascita dei movimenti Gennaio: LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI 1. Olocausto e Shoa 2. Dalle leggi di Norimberga alla notte dei cristalli 3. I ghetti 4. Le operazioni mobili di massacro 5. Deportazione e sterminio 6. Le responsabilità Febbraio-Marzo: DALL ALLEANZA ANTI FASCISTA ALLA GUERRA FREDDA 1. Le conseguenze della guerra 2. Il nuovo ordine economico 3. La nascita dell ONU e il nuovo diritto internazionale. 4. I trattati di pace 5. L Europa orientale 6. Bipolarismo e guerra fredda 7. La nascita delle due Germanie Aprile Maggio: LA GUERRA FREDDA 1. Le origini della guerra fredda 2. La distensione Maggio: RIPASSO Manuale:A. BRANCATI- T. PAGLIARINI, LE VOCI DELLA STORIA 3,La Nuova Italia 2008. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Francesca Bortoluzzi) In rappresentanza degli alunni Angoletta Jessica Carazzai Mario. 13

MATEMATICA Docente: Federica Bettiol ore settimanali: 3 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE La classe ha sempre mantenuto, nel corso dell anno scolastico, un comportamento corretto ed educato, dimostrando disponibilità al dialogo educativo. L impegno nello studio domestico si è rivelato mediamente sufficiente, anche se la conoscenza degli argomenti si è spesso limitata allo studio meccanico degli stessi. Non tutti gli allievi hanno acquisito sufficienti capacità di svolgere attività in forma autonoma e indipendente e solo alcuni di essi sanno rielaborare personalmente le conoscenze e le competenze acquisite e a capire i collegamenti tra i vari argomenti del programma. Nel corso del primo mese dell Anno scolastico si è provveduto ad un intensa attività di rinforzo-recupero dei prerequisiti necessari allo svolgimento del previsto programma curricolare (obiettivi afferenti alle disequazioni, al dominio e segno di funzioni reali relative al modulo 1 più avanti descritto). Nei mesi successivi si è dato corso allo svolgimento degli argomenti di programma. Più volte nel corso dell Anno scolastico, si è reso necessario ritornare su argomenti già trattati; ciò nel tentativo di colmare lacune essenzialmente dovute a difetti di attenzione in classe e/o al tipo di studio domestico. Il profitto complessivo raggiunto dalla classe risulta mediamente più che sufficiente/discreto; in alcuni casi buono o ottimo. Metodologie d insegnamento, strumenti e mezzi utilizzati Al fine del raggiungimento degli obiettivi, si è proceduto per fasi. La prima fase è consistita in: - stimolo al dialogo ed alla partecipazione attiva; - analisi dello stato di fatto della classe attraverso domande e\o esercitazioni alla lavagna; - attività di rinforzo e recupero. Riportata la classe ad un livello il più possibile omogeneo, si è dato corso alla seconda fase consistente nello sviluppo degli argomenti del programma. I metodi utilizzati sono stati vari. In particolare, si è fatto ricorso a: - lezione frontale (metodo espositivo); 14

- discussione guidata (in particolare durante le interrogazioni); esercitazioni collettive e/o individuali. Ho sempre cercato di evitare il più possibile un apprendimento passivo e di tipo mnemonico; ciò a favore di un apprendimento essenziale ma consapevole. Gli strumenti utilizzati sono stati: - libro di testo ( Matematica per temi Elementi di analisi matematica tema Q ed. Il capitello); - appunti alla lavagna; - sintesi dei concetti esposti (scritte alla lavagna); - correzioni e discussioni alla lavagna degli esercizi assegnati per casa. Criteri e strumenti di valutazione Sono state condotte verifiche scritte di vario tipo (di tipo tradizionale, strutturate e semistrutturate) e verifiche orali. Per le verifiche scritte si è attribuito per ogni esercizio (o item) un punteggio grezzo parziale, funzione della complessità dell esercizio stesso e del tempo necessario per la sua risoluzione. La valutazione delle singole verifiche è stata quindi effettuata sulla base del punteggio grezzo totale (somma dei punteggi grezzi parziali degli esercizi risolti) associando ad esso un voto in decimi. Ho sempre ritenuto opportuno fissare in partenza un L.A.R. ( limite di accettabilità del rendimento da comunicare agli allievi prima dell inizio della prova), cioè un limite (di punteggio grezzo totale) al di sotto del quale la prova non sarebbe stata considerata sufficiente (prova criteriale). Le verifiche orali sono state utilizzate in particolare per la verifica di alcuni specifici obiettivi, quali: la capacità di presentare in modo organico un argomento, la capacità di effettuare collegamenti o approfondimenti personali, il recupero di specifici singoli obiettivi. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Federica Bettiol). 15

2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE PROGRAMMA SVOLTO (Obiettivi e contenuti) MODULO 1: FUNZIONI DISEQUAZIONI E SISTEMI DI DISEQUAZIONI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Saper riconoscere una disequazione lineare, di secondo grado, fratta e i sistemi di disequazioni. Competenze: Saper risolvere disequazioni lineari, di 2 grado, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni CONTENUTI: Disequazioni di primo grado intere. Disequazioni di 2 grado intere: risoluzione algebrica. Disequazioni fratte. Sistemi di disequazioni. FUNZIONI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definizione di funzione. Definizione di funzioni algebriche (razionali ed irrazionali, intere e fratte) e trascendenti. Definizione di dominio, condominio. Competenze: Riconoscere e classificare una funzione Determinare di una funzione (dal grafico): dominio, immagine, segno, intervalli di crescenza e decrescenza, massimi e minimi. Determinare di una funzione (analiticamente): dominio, segno e grafico approssimativo. CONTENUTI: Definizione di funzione e classificazione. Determinazione del dominio di una funzione: algebrica razionale e irrazionale. Determinazione del segno di una funzione: algebrica razionale e irrazionale. Determinazione (dal grafico) dell immagine, degli intervalli di positività, degli intervalli di crescenza e decrescenza, delle intersezioni con gli assi, dei massimi e dei minimi di una funzione. MODULO 2: LIMITI DI FUNZIONI LIMITI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Concetto di limite di funzioni (finito ed infinito in un punto ed all infinito) e saperne calcolare il valore. 16

Competenze: Sapere determinare i limiti delle funzioni sulla base del loro grafico. Individuare i punti di discontinuità e stabilirne la relativa tipologia. Calcolare i limiti (forme determinate). Riconoscere una forma indeterminata (o di indecisione). Metodi di calcolo di limiti di forme indeterminate. CONTENUTI: Limite finito per una funzione in un punto. Limite infinito per una funzione in un punto. Limite destro e sinistro. Limite finito per una funzione all infinito. Limite infinito per una funzione all infinito. Tipologia dei punti di discontinuità delle funzioni. Teoremi fondamentali relativi alle operazioni con i limiti. Calcolo dei limiti (forme determinate). Forme indeterminate del tipo ( 0 0), ( ), ( ), ASINTOTI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definizione di asintoto. Competenze: Saper determinare gli asintoti orizzontali e verticali di una funzione. CONTENUTI: Asintoti orizzontali di una funzione. Asintoti verticali di una funzione. MODULO 3: DERIVATE DI FUNZIONE DERIVATE OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Concetto di retta secante e tangente ad una curva in un punto. Significato geometrico (derivate prima e seconda). Regole di derivazione (funzioni elementari, somma, prodotto, quoziente). Competenze: Interpretare geometricamente il significato di derivata. Saper calcolare derivate. CONTENUTI: Concetto di retta tangente ad una curva in un punto. Derivata. Derivate di funzioni razionali elementari intere e fratte. Derivata della somma, di un prodotto e di un quoziente di funzioni. Derivata seconda. MODULO 4: STUDIO DI FUNZIONE (FUNZ. RAZIONALI INTERE E FRATTE) FUNZ. CRESCENTI E DECRESCENTI, MASSIMI, MINIMI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definizione di funzione crescente e decrescente. 17

Definizione di massimi e i minimi relativi ed assoluti di una funzione. Definizione di concavità e convessità del grafico di una funzione. Competenze: Saper determinare gli intervalli di positività e negatività di una funzione. Saper determinare i punti di intersezione del grafico di funzione con gli assi cartesiani. Saper determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione. Saper determinare i punti di massimo e minimo relativo di una funzione. Saper determinare gli intervalli di concavità e convessità di una funzione. CONTENUTI: Positività e negatività delle funzioni. Intersezioni con gli assi. Crescenza e decrescenza delle funzioni. Massimi e minimi assoluti e relativi. Concavità e convessità. GRAFICO DI FUNZIONE OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definire il grafico di una funzione. Competenze: Studiare le funzioni e saperne tracciare il grafico (dominio, segno, intersezione con gli assi, limiti, punti di discontinuità, asintoti, massimi e minimi, concavità e convessità). CONTENUTI: Studio di funzioni razionali intere e fratte. OBIETTIVI MINIMI Come stabilito a livello di programmazione di Dipartimento, sono stati considerati come minimi i seguenti obiettivi (necessariamente da raggiungere per una valutazione complessiva finale di sufficienza): saper calcolare limiti finiti e infiniti di funzioni algebriche intere e fratte; determinare gli asintoti orizzontali e verticali; conoscere il concetto di derivata; saper calcolare la derivata di funzioni razionali intere e fratte. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Federica Bettiol). In rappresentanza degli alunni Angoletta Jessica Carazzai Mario. 18

Docente: Daniele De Gasperin ore settimanali: 2 1.Relazione finale EDUCAZIONE FISICA 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Gli alunni della classe 5^F hanno dimostrato partecipazione ed interesse costanti per le varie attività scolastiche con impegno e rispetto per l insegnate e tra loro nonostante le diverse capacità. Disponibili alla collaborazione per il Gruppo Sportivo Scolastico. Il profitto nella media è stato più che buono. Dal punto di vista disciplinare hanno sempre mantenuto un comportamento corretto. Le attività si sono svolte in clima di serenità e rispetto reciproco. Metodi Partendo dall osservazione continua di ogni singolo alunno, ho dato l opportunità di seguire ritmi di apprendimento graduati e il più possibile differenziati. Per la successione dei carichi di lavoro ho cercato di agire nel rispetto delle leggi fisiologiche. Ho utilizzato il metodo analitico e globale, lavori in circuiti e percorsi, a coppie e per gruppi. Mezzi Attrezzi specifici per ogni disciplina sportiva, spalliere, piccoli e grandi attrezzi, è stato consigliato il testo Praticamente Sport per la parte teorica della materia. Spazi Palestra, ambiente naturale, spazi esterni, stadio comunale, pattinaggio. Criteri e strumenti di valutazione (prove scritte, verifiche orali, prove pratiche.) La valutazione non è soltanto un momento conclusivo di verifica del processo di apprendimento ma un'azione continua che accompagna il processo educativo in tutta la sua evoluzione per permettere all'insegnante di controllarne la validità e di apportare un continuo intervento di aggiustamento e le modifiche necessarie. Valutata la situazione di partenza, considerando non solo gli aspetti cognitivi legati al possesso di capacità ed abilità, ma anche quelli di carattere psicologico, socio-ambientale che concorrono a determinare la situazione di partenza dell'alunno. Attraverso le verifiche intermedie è stato possibile poi controllare ciò che è stato progettato. 19

Sono stati utilizzati strumenti quali test, prove. Le verifiche sono state effettuate con congruo numero per trimestre ed hanno coinvolto tutti gli allievi. Questo momento è stato un efficace strumento educativo in cui gli allievi hanno compreso gli obiettivi da raggiungere e i risultati del proprio lavoro. La valutazione finale oltre a comprendere le verifiche intermedie e tutti i miglioramenti ottenuti ha tenuto in considerazione l'impegno dimostrato dagli allievi per ottenere gli obiettivi, il comportamento e la presenza attiva al processo educativo e la partecipazione al Gruppo Sportivo Scolastico. Obiettivi raggiunti: La classe ha ottenuto un miglioramento delle qualità psicofisiche, della socializzazione e dello spirito di collaborazione; maggior autocontrollo e capacità di autovalutazione; E stata interiorizzata per alcuni la pratica motoria come costante di vita. Hanno acquisito conoscenze inerenti la pratica sportiva. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Daniele De Gasperin). 20

2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE Settembre-ottobre Potenziamento fisiologico tramite esercizi preatletici e coordinativi, circuiti e percorsi con piccoli e grandi attrezzi, esercitazioni di resistenza generale, forza, forza veloce e mobilità, ginnastica posturale, circuiti, verifica. Test di resistenza, verifica Arrampicata sportiva: fondamentali con cambi di mano, incroci, equilibrio, percorsi con varie difficoltà, verifica. Novembre dicembre Esercizi di acrogym, pallamano da seduti, calcio seduto. Fondamentali della pallavolo esercizi a coppie e di gruppo. Pattinaggio su ghiaccio Gennaio Pallacanestro in forma globale e sintetica, verfica finale. Fondamentali della pallacanestro, esercizi individuali e di gruppo 3 contro 3, esercizi di stabilizzazione muscoli profondi del busto, esercizi con la funicella, preacrobatica con verifica finale. Febbraio Pallamano e giochi sportivi di gruppo. Marzo aprile Conferenza sui musei della Provincia di Belluno, atletica leggera; getto del peso, salto in alto Maggio Giochi sportivi in forma globale peso e salto in lungo. Giochi sportivi in forma globale Belluno, 14 maggio 2014 In rappresentanza degli alunni L Insegnante (Daniele De Gasperin). Angoletta Jessica Carazzai Mario. 21

RELIGIONE Docente: Anna Maria Sciaramenti ore settimanali: 1 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE La classe 5ª F, costituita da 24 alunni di cui 16 avvalentisi dell I.R.C., ha manifestato nel corso dell anno scolastico un atteggiamento corretto e responsabile caratterizzato in genere da interesse attivo verso la materia, partecipazione vivace ma costruttiva, serio impegno nell affrontare i contenuti proposti. Tali elementi positivi hanno originato un proficuo e talvolta stimolante dialogo educativo, vissuto in clima di serena disponibilità al confronto e di propositiva collaborazione da parte di un buon numero di allievi. Da sottolineare l apprezzabile diligenza nell esaminare problematiche complessive ma sempre molto coinvolgenti relative alla bioetica (soprattutto aborto - eutanasia pena di morte fecondazione assistita). Durante la trattazione di questi argomenti alcuni alunni, dotati di buone capacità di analisi e di sintesi e di particolare sensibilità umana, si sono distinti nella rielaborazione dei contenuti per aver acquisito autonomia di giudizio e una soddisfacente scioltezza espositiva oltre ad aver consolidato ed arricchito il proprio bagaglio lessicale. Come metodo di lavoro sono state privilegiate le lezioni frontali e quelle svolte sotto forma di dialogo-confronto con l insegnante e tra compagni in atteggiamento di rispetto per ogni convinzione individuale. Si è inoltre operato utilizzando in modo costruttivo il manuale in adozione anche attraverso questionari, schemi, mappe facendo un uso mirato degli audiovisivi. Gli argomenti previsti dal Piano di lavoro annuale sono stati svolti regolarmente e in generale la scolaresca ha conseguito un livello di preparazione molto buono con delle eccellenze. La valutazione ha preso in considerazione il tipo di partecipazione, l impegno manifestato nell analisi e nell approfondimento dei contenuti, la capacita di rielaborare gli stessi in modo autonomo e con linguaggio appropriato. Sono stati adeguatamente raggiunti i seguenti obiettivi: L acquisizione dei termini specifici e dei concetti chiave dell etica e in particolare dei vari ambiti della bioetica. La conoscenza dei fondamenti della morale cristiano-cattolica. L affinamento della capacità di relazionarsi con i compagni in modo costruttivo, soprattutto nel confrontarsi con equilibrio e senza pregiudizi con le varie posizioni dell etica cattolica e con quella dell etica laica segnatamente ai temi della bioetica. La presa di coscienza della misura e del modo in cui i valori del cattolicesimo incidono sulla cultura e sulla vita sociale e di come tale valori, messi al centro della propria vita, possono guidare e illuminare le scelte di credenti e non credenti. La capacità di orientarsi nell ambito contemporaneo della solidarietà e nel volontariato. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Anna Maria Sciaramenti) 22

2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE - I giovani e l'etica. Etiche contemporanee e relativismo etico. Etica e morale. Etica laica ed etica religiosa a confronto. L'etica cristiana e la morale personalistica. Coscienza: voce di Dio o dell'uomo? Coscienza e libertà. (settembre ottobre novembre) - La bioetica. La cultura della vita e la cultura della morte (in Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II). Il valore della vita e la legge 194. L'embrione è persona? L'embrione e i suoi diritti. (dicembre) - Fecondazione artificiale e maternità surrogata. Mamma provetta ed utero in affitto: valutazioni etiche. (gennaio e febbraio) - Problematiche etiche: le cellule staminali. (gennaio) - Problematiche etiche: la clonazione. (gennaio) - Problematiche etiche: l'eutanasia. L'eutanasia secondo la visione cristiana. (febbraio) - Problematiche etiche: la pena di morte. (I metà di marzo) - Riscoperta dei valori: da dove cominciare? I valori fondamentali e strutturali dell'etica cristiana: dignità della persona umana libertà responsabilità giustizia pace solidarietà creatività interiorità rispetto per l'ambiente. Valori cristiani o valori umani? (II metà di marzo - aprile) - Approfondimento sui valori: giustizia, solidarietà e volontariato (alla luce della Dottrina sociale della Chiesa). (I metà di maggio) - La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo. (I metà di maggio) - Dopo il 15 maggio si prevede di trattare i seguenti argomenti: Approfondimento sul tema della pace e delle guerre dimenticate. Contenuti generali della enciclica Pacem in Terris (Giovanni XXIII) Belluno, 14 maggio 2014 In rappresentanza degli alunni L Insegnante (Anna Maria Sciaramenti). Angoletta Jessica Carazzai Mario. 23

LINGUA INGLESE Docente: Paula Pasquali ore settimanali: 3 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE 1. Comportamento della classe e assiduità nella frequenza: La classe quinta F è il risultato di aggregazioni di più classi nel corso degli anni, questo ha portato ad alcune difficoltà di coesione, ma la ha anche arricchita e resa più viva e variegata. Nel corso dei 5 anni di scuola superiore gli alunni sono migliorati nel comportamento, nell aggregazione e nell impegno scolastico. La classe quinta è composta da alcuni buoni elementi, interessati e in grado di interagire con gli insegnanti e fra di loro in modo positivo e proficuo. Accettano volentieri ed ascoltano proposte e suggerimenti,portando a termine i lavori talvolta in modo eccellente. Un gruppo di alunni si è impegnato con costanza, senza mai demordere riuscendo a raggiungere risultati adeguati. Alcuni alunni hanno trascurato la materia, impegnandosi in modo saltuario e poco efficace. La preparazione nella mia materia è varia, va da alunni molto motivati che raggiungono risultati eccellenti ad alunni molto fragili dal punto di vista grammaticale e lessicale, per pregresse lacune o per impegno scadente. Quasi tutti hanno raggiunto un livello accettabile. Gli alunni che hanno partecipato al Progetto Leonardo hanno migliorato la motivazione verso lo studio delle Lingue Straniere, quelli che hanno lavorato in GB hanno notevolmente migliorato competenze e abilità nell uso della lingua inglese. Il comportamento è stato in generale corretto. 2. Svolgimento del programma: Nel corso dell anno sono stati svolti quasi tutti gli argomenti previsti nel piano di lavoro iniziale, che gli alunni in alcuni casi hanno approfondito personalmente attraverso ricerche individuali. L attività didattica è stata organizzata in moduli ben definiti, alternando lo studio di Storia dell Arte, Disegno Grafico e Grammatica per rendere più facile l organizzazione del lavoro. 3. Obiettivi: Conoscenze - l alunno conosce le principali tematiche riguardanti il design e le varie fasi di un lavoro - l alunno conosce le principali correnti pittoriche e alcuni artisti Americani e Inglesi tra i più rappresentativi del XX secolo - l alunno conosce le principali strutture grammaticali della lingua Inglese 24

Competenze - L allievo sa collocare nel panorama storico-artistico la produzione degli artisti studiati - Sa effettuare collegamenti opportuni fra movimenti e autori del XX secolo Capacità - L allievo è in grado di esprimersi in lingua straniera in situazioni familiari; - È in grado di leggere e descrivere un opera pittorica in lingua; - È capace di descrivere un lavoro di progettazione grafica in lingua, esprimendosi con un linguaggio adeguato; - È in grado di capire e produrre testi scritti sugli argomenti svolti. 4. Obiettivi formativi conseguiti Il primo obiettivo si è basato sul metodo di lavoro, cercando di abituare gli alunni a lavorare consapevolmente, con continuità e attivamente. Tale obiettivo è stato raggiunto in parte. Dal punto di vista linguistico grande importanza è stata data all esposizione orale, che non sempre è adeguatamente fluida e corretta 5. Metodologia Lezione frontale Discussione guidata Visione di alcuni video con successiva discussione 6. Materiale didattico Testi in uso Materiale fornito dal docente Alcuni video da internet 7. Svolgimento del programma: Nel corso dell anno sono stati svolti quasi tutti gli argomenti previsti nel piano di lavoro iniziale, che gli alunni in alcuni casi hanno approfondito personalmente attraverso ricerche individuali. L attività didattica è stata organizzata in moduli ben definiti, alternando lo studio di Storia dell Arte, Disegno Grafico e Grammatica per rendere più facile l organizzazione del lavoro. - l alunno conosce le principali strutture grammaticali della lingua Inglese Competenze - L allievo sa collocare nel panorama storico-artistico la produzione degli artisti studiati - Sa effettuare collegamenti opportuni fra movimenti e autori del XX secolo Capacità - L allievo è in grado di esprimersi in lingua straniera in situazioni familiari; - È in grado di leggere e descrivere un opera pittorica in lingua; - È capace di descrivere un lavoro di progettazione grafica in lingua, esprimendosi con un linguaggio adeguato; È in grado di capire e produrre testi scritti sugli argomenti svolti. 8.Obiettivi: 25

Conoscenze - l alunno conosce le principali tematiche riguardanti il design e le varie fasi di un lavoro - l alunno conosce le principali correnti pittoriche e alcuni artisti Americani e Inglesi tra i più rappresentativi del XX secolo - l alunno conosce le principali strutture grammaticali della lingua Inglese Competenze - L allievo sa collocare nel panorama storico-artistico la produzione degli artisti studiati - Sa effettuare collegamenti opportuni fra movimenti e autori del XX secolo Capacità - L allievo è in grado di esprimersi in lingua straniera in situazioni familiari; - È in grado di leggere e descrivere un opera pittorica in lingua; - È capace di descrivere un lavoro di progettazione grafica in lingua, esprimendosi con un linguaggio adeguato; 9.Obiettivi formativi conseguiti Il primo obiettivo si è basato sul metodo di lavoro, cercando di abituare gli alunni a lavorare consapevolmente, con continuità e attivamente. Tale obiettivo è stato raggiunto in parte. Dal punto di vista linguistico grande importanza è stata data all esposizione orale, che non sempre è adeguatamente fluida e corretta 8. Metodologia Lezione frontale Discussione guidata Visione di alcuni video con successiva discussione 9. Materiale didattico Testi in uso Materiale fornito dal docente Alcuni video da internet 10. Verifiche Le verifiche sono state effettuate mediante: -verifiche scritte di varia tipologia -verifiche orali -valutazione di elaborati svolti a casa 11. Criteri di valutazione Conoscenza degli argomenti svolti Partecipazione, interesse, impegno nello svolgimento delle attività Capacità di sintesi e di esposizione Corretta esecuzione, chiarezza e pertinenza degli elaborati Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Paula Pasquali) 26

2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE Da Looking into Art Spiazzi Tavella From Modernism to Pop Art Conoscere la storia dell Arte Anglo-americana Artisti : Picasso Les demoiselles d Avignon p.133 Georges Braque Violin and pitcher p.135 Henri Matisse Harmony in red p. 137 Kandinsky Composition IV p.139 Vanessa Bell Virginia Woolf at Asheham p. 145 The Omega Workshops p. 151 Paul Nash The Menin road p.153 Francis Bacon Three studies for figures at the base of a crucifixion p.161 Study after Velasquez portrait of Pope Innocent X p.163 Edward Hopper Nighthawks p.165 Andrew Wyeth Cristina s world p.167 Jackson Pollock Blue Poles 175 Richard Hamilton Just what is it that makes today s homes so different, so appealing? 177 Andy Warhol Marylin diptych p.185 Roy Lichtenstein Whaam! P. 187 Saper leggere ed interpretare un opera esprimendosi in Lingua Inglese Collaborazione con l insegnante di storia dell arte, inerente ad alcune opere concordate. In Progress Scurto Privitera Advertising Campaign Che cosa è una Campagna pubblicitaria -Ad Campaigns for social purposes -Ad campaigns of the century -Dynamic advertising -Main features of an ad Conoscere i diversi tipi di pubblicità Riconoscere e descrivere gli aspetti fondamentali di una pubblicità New Horizons option intermediate Radley Simonetti Ripasso costante dei principali tempi verbali e delle strutture fondamentali Past Perfect I found a text which Rob had sent me; Past Perfect reported speech She told me that she was your girlfriend; You should have called the police the Passive Are you going out with Rob at the moment? Tense revision First Second Third conditionals Conditionals revision Raggiungere un buon livello B1 Belluno, 14 maggio 2014 In rappresentanza degli alunni Angoletta Jessica Carazzai Mario. 27 L Insegnante (Paula Pasquali).

Docente: Chiara Sgorlon Ore settimanali: 2. 1. Relazione finale PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 2. Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe Gli allievi hanno mostrato comportamenti sostanzialmente corretti durante le lezioni. Nel corso dell anno una parte della classe si è distinta per l impegno costante nello studio e per la partecipazione attiva al dialogo educativo, altri sono stati guidati ad un maggiore impegno permettendo a tutti di raggiungere risultati adeguati. Andamento didattico La classe non ha potuto godere della continuità didattica nel biennio previsto di insegnamento. Pertanto è stato necessario un periodo iniziale di conoscenza fra allievi ed insegnante. All inizio del corso sono state riprese e approfondite alcune parti del programma di classe quarta, poi sono stati affrontati gli argomenti previsti dalla programmazione per la quinta. Talvolta è stato necessario soffermarsi più a lungo su alcune unità didattiche per far in modo che l intera classe padroneggiasse gli argomenti proposti. Metodi d insegnamento utilizzati I metodi utilizzati sono i seguenti: brain storming, schematizzazioni lezione dialogata-partecipata lezione frontale esercitazioni in aula e a casa Mezzi utilizzati Sono stati utilizzati i seguenti mezzi: il manuale M.Asprella Limonati, F.Russiello, Psicologicamente. Manuale di Psicologia edizione CLITT la lavagna articoli tratti da riviste specializzate appunti delle lezioni Spazi del percorso formativo Le lezioni si sono tenute nell aula scolastica. Problemi emersi Non è emerso alcun problema significativo e le dinamiche di insegnamentoapprendimento sono state lineari. Criteri e strumenti di valutazione. 28

Verifiche formative: scritte con domande chiuse, a risposta multipla, domande aperte a risposta breve, in forma di simulazione di terza prova; orali per sviluppare le capacità espressive e per prepararsi alla prova orale d esame. Nella valutazione sono stati osservati i seguenti indicatori: conoscenza degli argomenti approfondimento personale degli argomenti affrontati capacità logico-critiche e di collegamento dello studio teorico alla prassi professionale correttezza linguistica proprietà e fluidità dell esposizione uso del lessico specifico della disciplina. Obiettivi raggiunti. Gli obiettivi stabiliti nel piano annuale di lavoro sono stati globalmente raggiunti. Durante l anno non si sono rese necessarie attività di recupero: le difficoltà degli allievi sono state affrontate di volta in volta attraverso la riformulazione degli argomenti trattati e con l uso di esempi tratti dall esperienza concreta. In particolare gli studenti: conoscono i nuclei essenziali del programma presentato conoscono ed utilizzano i termini specifici della disciplina conoscono e sanno utilizzare le abilità relative alla professionalità del tecnico della grafica per quanto riguarda l ambito della comunicazione e della percezione. Belluno, 12 maggio 2014 L Insegnante (Chiara Sgorlon).. 29